Entro domani, venerdì 31 marzo, è possibile scegliere se aderire all’opzione prevista dalla legge n. 127/2015 e scegliere la fatturazione elettronica per tutti gli scambi tra privati.

31/03/2017: ultimo giorno per aderire all'opzione dell'Agenzia delle Entrate per la fatturazione elettronica 

Si tratta di un’opzione, lo ribadiamo e lo fa anche il Sole24Ore, che consente di accedere a un regime premiale, caratterizzato da rimborsi Iva prioritari e dalla riduzione di due anni dei termini ordinari di accertamento. Inoltre l’agenzia delle Entrate ha provveduto ad allineare le scadenze per l’invio delle comunicazioni IVA e dei dati delle fatture emesse e ricevute, che il legislatore ha voluto rendere trimestrali sempre nell’ottica di un maggiore controllo sulla fiscalità nel Paese: a seguito del forte pressing di professionisti e imprese, per il primo semestre la scadenza è fissata al 18 settembre 2017, mentre per il secondo semestre è fissata entro febbraio 2018. Solo dal 2018 gli invii saranno trimestrali.

 

Se per il sistema Paese il vantaggio sta nel circolo virtuoso che si creerebbe con l’adozione del sistema di fatturazione elettronica sia a clienti che fornitori, non ci stancheremo mai di ribadire che i vantaggi  saranno concreti per tutti gli attori, partite iva e aziende. Quelli economici sono presto detti:

  • riduzione degli oneri di trasmissione: i dati delle fatture attive e passive saranno facoltative, e non obbligatorie, per tutti coloro che esercitano l’opzione. Sarà l’Agenzia delle Entrate ad occuparsi in primis del reperimento delle informazioni transitate dal “suo” Sistema di Interscambio

  • benefici fiscali: Rimborsi Iva prioritari, riduzione di due anni dei termini di accertamento e scomparsa dei modelli Intrastat per citare i più importanti che con la fatturazione tr, adizionale, semplicemente, non sono nemmeno contemplati. (Molto chiaro lo specchietto proposto dal Sole24Ore).
  • riduzione delle sanzioni: ma davvero non vi preoccupa una sanzione di 2 euro per ogni fattura omessa o errata? Con la fatturazione elettronica le sanzioni non scompaiono, ma il controllo dei dati sarà molto più facile, senza contare esistono già una serie di strumenti di controllo efficaci per verificare a monte la correttezza dei dati caricati digitalmente, cosa che ovviamente  è molto più complicato fare nel caso di fatture pdf o caricate a mano.

 

Da ultimo, il percorso verso la fatturazione elettronica tra privati è segnato: si tratta di una scelta chiara verso cui il legislatore sta indirizzando l’intero sistema Paese. Certo ciò ha creato dubbi e controversie, e professionisti e consulenti non hanno mancato di far sentire la loro voce contro provvedimenti che aggravano l’operatività quotidiana (in primi l’aumento delle frequenza delle trasmissioni), che il decreto Milleproroghe ha cercato di smussare. Molti aspetti saranno ancora da tarare, ma aderire ora, nel 2017, vuol dire beneficiare da subito dei vantaggi fiscali e, soprattutto, aderire alla fatturazione elettronica in un momento, per così dire, “di rodaggio”. Dal 2018 il percorso sarà segnato.