I nuovi adempimenti in materia di comunicazioni IVA per le fatture ricevute ed emesse e le liquidazioni d'imposta sono uno dei temi caldi per imprese e professionisti. Scegliere la fatturazione elettronica rende l'adempimento più semplice.


Con il Decreto Legge 193/2016, convertito nella legge 225/2016, il Governo ha previsto per i soggetti passivi IVA l’introduzione di nuove modalità di invio trimestrale dei dati delle fatture emesse e ricevute e delle liquidazioni periodiche d’imposta. Una sorta di “mini dichiarazione IVA” sostituirà gli altri adempimenti richiesti in materia IVA , per esempio lo spesometro, e le altre comunicazioni come le opzioni black list, Instrastat per acquisti e servizi ricevuti, e per gli acquisti effettuati da  San Marino.

Con queste nuove trasmissioni telematiche trimestrali, il Governo  vuole indurre i contribuenti ad una maggiore fedeltà e correttezza, riducendo il fenomeno dell’evasione fiscale.

Proprio su questo tema il viceministro dell’Economia Luigi Casero ha annunciato una prima novità,(legata la decreto Milleproroghe) cioè l’invio dei dati delle fatture nel 2017 semestrale, e non trimestrale. La prima scadenza per l’invio dei dati delle fatture per l’anno 2017 è stata infatti fissata al 25 Luglio 2017, salvo poter  esser posticipata al 18 settembre 2017. Questa concessione, che non vale per la trasmissione dei dati relativi alle liquidazioni d’imposta, non placa tuttavia le preoccupazioni di professionisti e addetti ai lavori. Le nuove trasmissioni comportano comunque un obbligo maggiore soprattutto a detta di commercialisti e consulenti che vi vedono un aumento degli oneri a loro carico, e che non hanno mancato nelle ultime settimane di sollevare il loro malcontento.

Tuttavia, una soluzione a questo aggravio di comunicazioni esiste già ed era probabilmente già nella mente del legislatore come parte del processo di digitalizzazione del Paese. La fatturazione elettronica, ormai obbligo di legge per tutte le transazioni che avvengono con la Pubblica Amministrazione, se adottata anche nelle transazioni tra privati permette infatti di ottemperare in maniera semplice e integrata anche ai nuovi obblighi in materia di comunicazioni IVA.

Cosa succede in pratica. La legge 225/2016 ci obbliga, sin dal primo gennaio 2017, a  comunicare ogni tre mesi in forma analitica i dati di tutte le fatture emesse e ricevute dalla nostra azienda. La trasmissione dei dati avviene tramite “mini-dichiarazioni IVA”, che altro non sono se non “mini-fatture” in formato XML da trasmettere all’Agenzia delle Entrate in formato XML attraverso il Sistema di Interscambio (SDI), esattamente come le fatture elettroniche.

Quindi scegliere la fatturazione elettronica tra privati per tutte le fatture attive di fatto fa decadere l’obbligo di trasmettere i dati delle fatture transitate dal Sistema di Interscambio e le liquidazioni IVA. Aderire all’opzione dell’Agenzia delle Entrate prevista dalla legge n. 127/2015, che, lo ricordiamo, va esercitata entro il 31 marzo 2017, rende l'adempimento più semplice e comporta evidenti vantaggi per chi ha esercitato l’opzione.

Non dobbiamo infatti dimenticarci che il decreto legge 127/2015 prevede incentivi fiscali per chi sceglie di aderire alla fatturazione elettronica, come rimborsi IVA più rapidi, riduzione di 2 anni dei termini di accertamento, acquisizione automatica dei dati dall’Agenzia delle Entrate. Senza contare i vantaggi economici per l’azienda stessa, come la riduzione delle attività manuali nella preparazione delle fatture, dei costi di stampa e di spedizione e l’azzeramento degli errori e del rischio di relative sanzioni.

La fatturazione elettronica ha introdotto un importante cambio di mentalità nel nostro Paese, ma quello di cui ancora in troppi non si rendono conto sono le reali opportunità per migliorare l’efficienza dei processi aziendali. Probabilmente una delle ragioni del malcontento è anche dovuta alla mancanza di figure professionali preparate che possano dare sostegno ai liberi professionisti e ai commercialisti e rispondere alle molte domande che questo processo, come ogni innovazione che si rispetti, comporta.

L’invito è di guardare al cambiamento sempre come ad una opportunità: se seguiamo la corrente dell’innovazione, anche gli adempimenti più onerosi si riveleranno in realtà solo uno scoglio temporaneo, facilmente superabile una volta che la strada della digitalizzazione sarà stata intrapresa.

 

Gerri Cipollini, AD di Digithera

Gerri Cipollini, AD Digithera