fatturazione elettronica B2B obbligatoria per ridurre il cuneo fiscaleQuale ragione migliore per armonizzare la normativa in materia di fatturazione elettronica se non la possibilità di recuperare nuove risorse per il bilancio dello Stato? L’ipotesi al vaglio del MEF


Una parziale riduzione del taglio al cuneo fiscale potrebbe venire dalla fatturazione elettronica, che se imposta per tutte le transazioni (oggi è obbligatoria solo per quelle con la Pubblica Amministrazione), ridurrebbe i fenomeni di evasione dell’IVA, garantendo entrate strutturali e certe alle casse dello Stato che potrebbero essere riversate, appunto, per la riduzione del cuneo fiscale. E che l’evasione dell’Iva sia uno dei problemi del nostro Paese lo dicono i numeri, con almeno 40 miliardi di imposta che ogni anno sfuggono al fisco.

Quindi spingere sull’acceleratore con la fatturazione elettronica B2B, rendendola obbligatoria per tutti i soggetti IVA,  è una delle ipotesi al vaglio in questi giorni da parte del MEF da portare nella prossima legge di bilancio. Le somme ipotizzate in prima istanza e che comunque richiedono i necessari affinamenti si muove un range che va da un minimo di 5 a un massimo di 10 miliardi di euro. Con la fatturazione elettronica obbligatoria, infatti, secondo il Mef e secondo la stessa agenzia delle Entrate si potrebbe ridurre concretamente il tax gap (il differenziale tra l’Iva dovuta e quella effettivamente pagata) di qualche punto percentuale (fonte: Sole24Ore)

L’unico vincolo ora è l’approvazione da parte della Commissione Europea, per la quale la fatturazione elettronica tra privati può essere solo un’opzione per i contribuenti interessati e nessuno Stato membro può imporla per legge. Ma al Ministero si dicono fiduciosi.

Certo è che se questa è la prima proposta concreta di rendere obbligatoria la fatturazione elettronica B2B, essa si aggiunge alle richieste fatte nei mesi scorsi, per esempio, dalle categorie di professionisti e commercialisti sostenitori dell’obbligatorietà  per armonizzare il settore e rendere uniche (e quindi più semplici, per i consulenti e per gli emettitori finali) le procedure di fatturazione tra transazioni con la PA e tra privati.

Per chi emette fatture verso la PA, scegliere la fatturazione elettronica anche nelle transazioni tra privati vuol dire semplicemente unificare il modo di fatturare. Per chi invece non ha transazioni con la PA, vi sono comunque i vantaggi economici e fiscali, con il venir meno dello spesometro e delle comunicazioni trimestrali dell’IVA, recentemente introdotte oltre alle ben più redditive efficienze di processo.

Lo abbiamo ribadito più volte e lo facciamo anche ora: la strada della fatturazione elettronica è segnata: perché aspettare?