L’Agenzia delle Entrate, con risposta all’interpello 436 del 28 Ottobre 2019, fa chiarezza su diversi aspetti della Fatturazione Elettronica emessa verso enti della Pubblica Amministrazione. Ecco un veloce sommario delle informazioni più importanti.

Split Payment

Per la fatturazione di operazioni relative a servizi resi verso la PA entra in gioco il meccanismo dello Split Payment il quale, in deroga alle normali regole, prevede il versamento dell’IVA direttamente nelle casse dell’Erario piuttosto che al cedente o prestatore. Il corrispettivo indicato nelle fatture in split payment viene quindi pagato al netto dell’IVA.

Verifica sulla corretta aliquota IVA

Per ciò che concerne i controlli sulla corretta aliquota IVA applicata dal cedente o prestatore in fattura, l’Agenzia delle Entrate ricorda che la disciplina dello split payment lascia al cedente (o prestatore) la qualifica di debitore dell’IVA e, dunque, la responsabilità sul corretto versamento della stessa e sull’applicazione della corretta aliquota.

Fattura senza CIG da integrare

A tale proposito l’Agenzia delle Entrate chiarisce che, anche se non strettamente obbligatorio a fini fiscali, l’inserimento del codice CIG in fattura è obbligatorio ai fini del pagamento del corrispettivo indicato dalla stessa. In caso di mancato inserimento nella fattura elettronica (o di inserimento di un codice sbagliato), l’errore potrà essere sanato in fase successiva, tramite l’invio di un nuovo documento integrativo di quello originario.

Base imponibile per il calcolo IVA

“Le somme trattenute al cedente/prestatore in applicazione di penalità per inadempienze o per irregolare prestazione o per trattenute sul prezzo in luogo della cauzione incidono sull'imponibile esposto in fattura?” L'Agenzia dichiara che in caso di decurtazione del pagamento per l'applicazione di penalità a carico del fornitore, l'IVA va calcolata sulla base imponibile al lordo della penalità