Come descritto in un nostro precedente articolo, la fatturazione elettronica sta prendendo sempre più piede all’interno di tutte le Pubbliche Amministrazioni degli stati membri dell’Unione (soprattutto a partire dal prossimo 18 Aprile 2020). Sulla spinta di questo grande cambiamento, diversi stati nazionali si stanno muovendo per portare l’obbligatorietà di questo strumento anche per quello che concerne le transazioni nel Business-to-Business.

La recente proposta di legge presentata dal governo francese (in data 27 Settembre 2019) mira appunto a rendere le relazioni commerciali soggette all’obbligo di utilizzo di fatturazione elettronica. In linea con tale proposta, le fatture cartacee non sarebbero di conseguenza più accettate a partire dal prossimo 2023. Con questo sistema il governo metterà in grado il fisco francese in una posizione tale di comparare in modo automatico i dati relativi agli acquisti con quelli di vendita, oltre a rendere molto veloce ed efficace il rimborso IVA collezionando semplicemente i dati contenuti nelle varie transazioni.

In teoria, dopo l’entrata in vigore, il governo francese prevede una completa integrazione del nuovo sistema con l’intera economia francese non più tardi del 1 Gennaio 2025.

Questa nuova proposta, seppur vista da molti come ambiziosa, serve a rimarcare ancora di più come i progetti nazionali legati alla gestione dell’IVA siano sempre più orientati alla efficiente gestione dei dati, andando a riunire quelle che sono le “best practices” dei diversi stati membri come (appunto) la fattura elettronica B2B o l’upload istantaneo dei dati IVA nei vari sistemi. Ovviamente, come avvenuto pochi mesi qui in Italia, le aziende (a maggior ragione la PMI), dovranno adeguare i loro sistemi di conseguenza all’epocale svolta.