E’ oramai cosa fatta la legge che obbliga le aziende fornitrici del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) alla gestione elettronica degli ordini, passando dalla piattaforma NSO (Nodo smistamento ordini). Cosa comporta tutto ciò? A partire dal 1 ottobre 2019 tutti gli organi pubblici del sistema sanitario dovranno inviare i loro ordini ai fornitori esclusivamente in formato elettronico.

L’NSO, piattaforma che ricalca le modalità del Sistema di Interscambio (SdI) avrà la delicata funzione di convalidare la trasmissione di tutti questi documenti facendo leva su specifiche tecniche come le seguenti:

• I Messaggi dovranno basarsi in modo rigoroso sullo standard europeo UBL PEPPOL
• In pratica la piattaforma NSO diventerà il canale di riferimento che, a sua volta, smisterà gli ordini verso i fornitori.

Lo scambio dei Documenti avverrà attraverso i medesimi mezzi di invio e ricezione già in uso per le fatture elettroniche con il Sistema di Interscambio (SdI), ma il protocollo FTP è in fase di revisione. Per supportare questo progetto il Ministero dell’Economia e Finanza ha definito l’adozione del formato elettronico strutturato XML e, più nello specifico, il tracciato UBL. In Italia, il formato XML PEPPOL è già utilizzato per Ordini, DDT e fatture in Emilia-Romagna, dove Sanità e Regione gestiscono e monitorano già da tempo elettronicamente le attività con i fornitori.

Proprio a questo riguardo, le regole tecniche individuano quattro documenti ben precisi: Ordine, Ordine pre-concordato, Risposta ed Ordine di riscontro. Ciascuno dei predetti documenti, contenuto nella busta di spedizione, deve essere predisposto secondo la specifica PEPPOL definita, al pari della busta di trasmissione.

Molto chiaro ed ambizioso l’obiettivo finale: supportare il processo di abbandono da parte di tutta la Pubblica amministrazione italiana del materiale cartaceo per aderire a un sistema in grado di trasformare i processi e di renderli più efficaci, più immediati e più tracciabili.