<![CDATA[News]]> https://www.digithera.it/blog/ Thu, 01 May 2025 07:33:55 +0200 Zend_Feed http://blogs.law.harvard.edu/tech/rss <![CDATA[Fatturazione elettronica: Disponibili le Specifiche Tecniche 1.9]]> https://www.digithera.it/blog/aggiornamento-specifiche-tecniche-fatturazione-elettronica-aprile-2025/ Dal 1° aprile 2025, le nuove specifiche tecniche versione 1.9 per la fatturazione elettronica sono ufficialmente operative. Questi aggiornamenti, pubblicati dall'Agenzia delle Entrate il 31 gennaio 2025, introducono importanti novità che semplificano e migliorano la gestione fiscale per imprese e professionisti.

Le Novità Principali:

• Nuova tipologia documentale TD29: Il nuovo codice documento TD29 è stato introdotto per comunicare l’omessa o irregolare emissione di una fatturazione elettronica da parte del cedente/prestatore (in riferimento all'art. 6, comma 8, del D.Lgs. 471/97, come modificato dal D.Lgs. n. 87/2024). Il cessionario/committente ha l’obbligo, entro 90 giorni dall'irregolarità, di trasmettere una comunicazione all'Agenzia delle Entrate utilizzando il nuovo tipo documento "TD29". Per la compilazione del documento, è fondamentale che il cedente/prestatore indicato sia differente dal cessionario/committente e che operi a livello nazionale (il campo "IdPaese" deve essere valorizzato esclusivamente con codice paese "IT"). Il mancato rispetto di questi requisiti comporterà il rifiuto del file da parte del sistema con i codici errore "00471", "00473" e "00475". È inoltre obbligatorio indicare il numero di partita IVA del cedente/prestatore nel documento TD29.

• Ridefinizione del TD20: il codice TD20, precedentemente utilizzato per le "autofatture denuncia" e che includeva il riferimento all'art. 6, comma 8, del D.Lgs. 471/97, ha subito modifiche significative. La regolarizzazione delle omissioni o irregolarità nella fatturazione è ora gestita tramite il nuovo codice TD29. Tuttavia, il codice TD20 rimane valido per situazioni specifiche come le operazioni in reverse charge (articolo 6, comma 9-bis, del D.Lgs. n. 471/1997) e gli acquisti intracomunitari (articolo 46, comma 5, del D.L. n. 331/1993). La nuova descrizione del codice TD20, in vigore dal 1° aprile 2025, è stata inoltre modificata in "TD20 - Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture".  

• Regime di Franchigia RF20: è ora operativo il nuovo regime transfrontaliero di franchigia IVA, identificato dal codice RF20, in conformità alla Direttiva UE n. 2020/285, e recepito nell'ordinamento italiano tramite il D.Lgs. n. 180/2024. Questo regime ha l'obiettivo di disciplinare le transazioni con operatori esteri che rientrano nel regime di franchigia IVA, semplificando le operazioni transfrontaliere e riducendo gli oneri amministrativi e il rischio di doppia imposta per le piccole imprese che operano a livello europeo.

• Fatture Semplificate senza limiti: L'eliminazione del limite di 400 euro per le fatture semplificate è una delle novità più rilevanti. Questo aggiornamento si applica sia ai soggetti che operano nel regime forfetario (art. 1, commi 54-89, Legge n. 190/2014) sia al regime transfrontaliero di franchigia IVA (RF20).

• Aggiornamento dei Codici Valore per Gasolio e Carburanti: I codici valore utilizzati nelle fatture elettroniche per la vendita di gasolio e carburanti sono stati aggiornati per allinearsi alla nuova codifica prevista dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Questo aggiornamento tecnico è necessario per garantire la coerenza dei dati tra il sistema di fatturazione elettronica e le classificazioni merceologiche utilizzate in ambito doganale.

Le specifiche tecniche 1.9 rappresentano un passo avanti per la semplificazione e la conformità normativa. Come provider di soluzioni per la fatturazione elettronica, siamo pronti a supportarti con strumenti aggiornati e consulenza personalizzata.

Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a navigare in questo nuovo panorama normativo!

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Tue, 01 Apr 2025 09:19:46 +0200
<![CDATA[Proroga del Divieto di Fatturazione Elettronica per le Prestazioni Sanitarie fino al 31 Marzo 2025]]> https://www.digithera.it/blog/proroga-divieto-fatturazione-elettronica-prestazioni-sanitarie-marzo-2025/

Il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie rivolte ai consumatori finali è stato esteso fino al 31 marzo 2025, come stabilito dal decreto Milleproroghe approvato il 9 dicembre 2024 e inserito in GU n 302 del 27 dicembre 2024.

Dal 2019, con l'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica, è stato necessario proteggere i dati sensibili dei pazienti. Per questo motivo, è stato imposto il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie. Il Garante per la privacy ha ritenuto che il transito dei dati dei pazienti attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) non fosse conforme al GDPR, portando all'introduzione di questa deroga.

Negli anni passati, il divieto è stato prorogato più volte per garantire la protezione dei dati personali dei pazienti. Ad esempio, il decreto-legge n. 124 del 2019, la legge di bilancio 2021 (legge n. 178 del 2020) e i decreti-legge n. 146 del 2021, n. 198 del 2022 e Decreto-legge n. 215 del 2023 hanno tutti contribuito a mantenere in vigore questa misura. A differenza di quanto avvenuto nel corso degli anni passati, l'attuale proroga coprirà solamente i primi tre mesi del 2025.

A partire dal 1° aprile 2025, le fatture per prestazioni sanitarie dovranno quindi essere trasmesse elettronicamente. Questo cambiamento sancirà definitivamente la fine del periodo di esenzione per gli operatori sanitari che dovranno quindi adeguarsi alle nuove normative. Le implicazioni future date dall'introduzione della fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie rappresenta una sfida significativa per il settore ma è anche un passo importante verso la digitalizzazione e l'efficienza del sistema fiscale italiano. Gli operatori sanitari dovranno prepararsi a questa transizione, adottando misure per garantire la conformità alle nuove regole.

La proroga del divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie fino al 31 marzo 2025 offre un breve periodo di respiro agli operatori sanitari. Tuttavia, è essenziale che questi ultimi si preparino per l'implementazione delle nuove normative a partire dal 1° aprile 2025. La protezione dei dati personali dei pazienti rimane una priorità, e la transizione alla fatturazione elettronica dovrà essere gestita con attenzione per garantire la conformità al GDPR.

UPDATE 25/02/2025

Testo del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202 (in Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 302 del 27 dicembre 2024) , coordinato con la legge di conversione 21 febbraio 2025, n. 15, recante: «Disposizioni urgenti in materia di termini normativi.».

Art. 3 C. 6 "All’articolo 10 -bis , comma 1, del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, le parole: «Per i periodi d’imposta 2019, 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024» sono sostituite dalle seguenti: «Per i periodi d’imposta 2019, 2020, 2021, 2022, 2023, 2024 e 2025»"

Il disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe (art. 3, comma 6, del D.L. n. 202/2024), proroga quindi ufficialmente per tutto il 2025 il divieto di fatturazione elettronica previsto per gli operatori sanitari che effettuano prestazioni nei confronti dei privati. Pertanto, fino al 31 dicembre 2025, le fatture emesse da parte degli operatori sanitari verso privati dovranno essere fatturate in formato cartaceo, o in formato elettronico senza la trasmissione al Sistema di Interscambio, come già operato fino a oggi.

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Tue, 25 Feb 2025 05:58:00 +0100
<![CDATA[Modificati i termini di scadenza per la conservazione delle fatture elettroniche]]> https://www.digithera.it/blog/decreto-legge-1-2024/ Al fine di razionalizzare e semplificare le norme in materia di adempimenti tributari, sono state effettuate variazione alla normativa fiscale attraverso il Decreto Legislativo dell’8 gennaio 2024, n. 1.

A partire dal 2 maggio 2024 sono infatti entrate in vigore le modifiche apportate all’articolo 11 del d.lgs. 1/2024, che interessano le tempistiche di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, e conseguentemente il termine ultimo per la trasmissione in conservazione dei documenti.

Le variazioni effettuate hanno validità già a partire dalle dichiarazioni presentate nel corso del 2024, applicandosi quindi ai documenti di competenza 2023.

La modifica apportata dal c.1, art.11, D.lgs. 1/2024 prevede:

“a) all'articolo 2, comma 1, le parole: «30 novembre» sono sostituite dalle seguenti: «30 settembre»;

b) all'articolo 2, comma 2, le parole: «entro l'ultimo giorno dell'undicesimo mese» sono sostituite dalle seguenti: «entro l'ultimo giorno del nono mese»;”

I nuovi termini di presentazione, nel caso di società con esercizio coincidente con l’anno solare, diventano quindi:

  • 31/12/202x chiusura esercizio;
  • + 9 mesi per la presentazione della dichiarazione;
  • + 3 mesi, termine ultimo per la chiusura del processo di conservazione relativo ai documenti rilevanti ai fini IVA per l’anno solare 202x.

La modifica appena entrata in vigore porta quindi, per le società con esercizio coincidente con l’anno solare, a dover effettuare la conservazione dei documenti 2023 entro non oltre il 31/12/2024. Prevedendo quindi per le società che adottano questa tipologia di esercizio, una scadenza standard fissata per la fine dell’anno successivo all’anno di rifermento.


I nuovi termini sopra riportati, si applicano esclusivamente per le società per le quali l’anno solare coincide con l’esercizio. Per le società con esercizio e anno solare non coincidente, è prevista una fase transitoria che posticipa l’entrata in vigore delle nuove regole di conservazione a partire dal prossimo esercizio, come indicato all’interno del D.Lgs 1/2024.

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Fri, 24 May 2024 09:17:50 +0200
<![CDATA[Whistleblowing e tutela della privacy: la delicata bilancia tra rivelare e proteggere]]> https://www.digithera.it/blog/Whistleblowing-e-tutela-della-privacy-la-delicata-bilancia-tra-rivelare-e-proteggere/ Obbligo Whistleblowing e tutela dei dati personali

Dal 17 Dicembre 2023 è scaduto il termine di adeguamento al Decreto Whistleblowing che prevede, per tutte le aziende che hanno oltre 50 dipendenti e per quelle che adottano il modello 231, l’obbligo di dotarsi di un canale di segnalazione interno per la gestione degli illeciti aziendali.

L’approvazione del suddetto decreto legislativo comporta implicazioni sul piano della tutela dei dati personali sia di chi segnala i presunti illeciti, sia delle persone segnalate che di eventuali terzi coinvolti nel processo.

Infatti, se da una parte il whistleblowing è un prezioso strumento per combattere l'illegalità e promuovere una maggiore trasparenza aziendale, dall'altra parte, però, la decisione di divulgare informazioni riservate spesso pone il whistleblower in situazioni di grande difficoltà, come ad esempio il dover affrontare dilemmi etici e legali, dove la decisione di mantenere il silenzio potrebbe perpetuare comportamenti illegali o dannosi, ma la scelta di rivelare potrebbe metterli a rischio sia professionalmente che personalmente.

La tutela della privacy come fondamento

All'interno di un contesto di whistleblowing, la tutela della privacy rappresenta un elemento fondamentale. Il D.Lgs. 24/2023 prevede un sistema di protezione che comprende la tutela della riservatezza dell’identità del segnalante e di ogni altra informazione che consenta di risalire, direttamente o indirettamente, al segnalante.

I whistleblowers, sebbene segnalino pratiche illecite nell'interesse dell'integrità dell'Azienda e del bene comune, potrebbero in ogni caso subire anche conseguenze negative sul piano personale, come il licenziamento, la diffamazione o l'emarginazione sociale. Pertanto, è essenziale che le aziende sviluppino politiche di protezione della privacy che consentano ai segnalatori di rimanere anonimi e di evitare qualsiasi forma di vendetta o rappresaglia.

Whistleblowing in Italia, come avviene la protezione dell’identità

Le imprese devono adottare misure concrete per proteggere la privacy dei whistleblowers. Il legislatore italiano ha preferito evitare le segnalazioni totalmente anonime, optando piuttosto per un sistema dove è protetta la riservatezza dell’identità sia del whistleblower, sia della persona segnalata, sia di qualsiasi altra persona comunque menzionata nella segnalazione, nonché la riservatezza del contenuto della segnalazione e della relativa documentazione. Ciò, anche tramite il ricorso a strumenti di crittografia.

Potranno conoscere l’identità del whistleblower senza bisogno di un espresso consenso di quest’ultimo, le persone designate ed espressamente autorizzate a trattare tali dati personali, dagli enti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni.

Invece, l’identità della persona segnalante e qualsiasi altra informazione da cui possa evincersi tale identità (direttamente o indirettamente) potranno essere rivelate a persone diverse da quelle designate dagli enti a ricevere o a dare seguito alle segnalazioni solo dietro consenso espresso del whistleblower (debitamente informatone).

Promuovere la cultura del whistleblowing grazie alla tutela della privacy

Finalità della disciplina sono:

- Rafforzare i principi di trasparenza, integrità e responsabilità;

- Contrastare e prevenire la commissione di illeciti;

- Garantire un elevato livello di protezione delle persone segnalanti, creando canali di
comunicazione sicuri

Un'azienda che supporta attivamente il whistleblowing favorisce una cultura di trasparenza e responsabilità, incoraggiando i dipendenti a segnalare comportamenti scorretti senza timore di ripercussioni negative. Una politica aziendale ben definita che incentiva la segnalazione di comportamenti illeciti e fornisce strumenti adeguati per farlo può contribuire a creare un ambiente di lavoro più etico e orientato ai principi di onestà. L'obiettivo del legislatore è incentivare le segnalazioni di illeciti che ledono l'integrità aziendale tramite un canale interno sicuro (e questo presupposto si adatta perfettamente ad una piattaforma web) che permetta di gestire internamente la criticità segnalata.

Nel mettere a punto il proprio modello di ricevimento e gestione delle segnalazioni interne, i soggetti destinatari delle nuove norme devono adeguare gli adempimenti GDPR e Privacy, quali informative e registro dei trattamenti, e condurre una DPIA sul processo volta ad analizzare i rischi a carico di tutte le figure coinvolte (whistleblowers, persone segnalate, terzi) e adottare misure tecniche e organizzative idonee a garantire un livello di sicurezza adeguato alla probabilità e alla gravità dei rischi individuati.

Quanto sopra descritto è fondamentale per garantire che i whistleblowers siano adeguatamente protetti e che le loro informazioni rimangano riservate al fine di prevenire possibili conseguenze negative. Sviluppare politiche aziendali che promuovano la tutela della privacy dei segnalatori, insieme ad approcci chiari e concreti per la risoluzione delle segnalazioni, è essenziale per costruire un contesto di whistleblowing equilibrato e funzionale. Solo attraverso un'attenzione adeguata alla privacy dei whistleblowers sarà possibile garantire che la loro voce venga ascoltata nel rispetto dei diritti individuali.

Unifiedpost fornisce una piattaforma Whistleblowing, per gestire le segnalazioni di illeciti in maniera sicura e rapida e tutto il supporto per adeguare la tua azienda agli obblighi privacy ed extra privacy. Non ti sei ancora adeguato alla norma? Non aspettare ancora! Vai alla pagina dedicata e attiva subito la tua piattaforma Whistlebloing!

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Wed, 24 Jan 2024 19:31:10 +0100
<![CDATA[Qual è il nesso tra fatturazione elettronica e Tax Compliance?]]> https://www.digithera.it/blog/compliance-fatturazione-elettronica/ Che cos'è la Tax Compliance?

Per Tax Compliance si intende il livello di adesione del contribuente agli obblighi fiscali, che l'Amministrazione finanziaria ottiene utilizzando opportunamente due leve: da un lato il servizio, l'assistenza e le informazioni che fornisce al singolo, dall'altrointroducendo sistemi come la fatturazione elettronica per contrastare l'evasione fiscale.

Quando si parla di Tax Compliance non si può non citare l'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto), applicata sul valore aggiunto di di ogni fase della produzione, di scambio di beni e servizi.

Per quanto concerne le fatture commerciali, il sistema di detrazione IVA funziona in modo che l'ammontare sia pari al valore dell'IVA sulle vendite meno l'IVA sugli acquisti.

Il fornitore deve accreditare l'IVA all'acquirente, che a sua volta la detrarrà addebitandola ai propri clienti. È una sorta di catena, in cui tutti i soggetti anticipano l'ammontare IVA ma lo recuperano addebbitandolo ai propri clienti.

La tax Compliance, quindi, ha l'obiettivo di contrastare l'evasione fiscale, ricercando le migliori soluzioni per determinare, nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti, il minor carico fiscale possibile per l’impresa ed evitare, in questo modo, di dover affrontare estenuanti contenziosi con l’Agenzia delle Entrate, con le perdite di tempo e tutti i costi connessi.

Ogni Paese ha la propria normativa fiscale, con legislazioni specifiche che vengono aggiornate regolarmente ed è proprio per questo che può essere complicato gestire la compliance internazionale.

I dipartimenti fiscali e i governi chiedono trasparenza alle imprese per ridurre l'evasione fiscale e colmare il Tax gap, che è la differenza tra il totale delle tasse che lo Stato incasserebbe se tutti le pagassero e le tasse versate effettivamente.

Che relazione c'è tra la Tax Compliance e la fatturazione elettronica?‍

La Tax Compliance e la fatturazione elettronica sono correlate perché la fatturazione elettronica riduce gli errori umani e le frodi, rendendo trasparente e tracciabile le operazioni di imprese e liberi professionisti. In questo modo è più facile essere conformi alla Tax Compliance poiché le regole corrette vengono applicate automaticamente in ogni fase del processo di fatturazione.

‍Per contribuire a colmare il divario dell'IVA e migliorare la Tax Compliance, i governi di tutto il mondo stanno introducendo normative sulla fatturazione elettronica, che variano da Paese a Paese. Le differenze riguardano i formati delle fatture, il sistema di fatturazione e il tempo di archiviazione richiesto.

I principali fornitori di fatturazione elettronica, come ad esempio Unifiedpost Group, agevolano le aziende garantendo il rispetto di tutti i dettagli fiscali, i formati delle fatture e i requisiti nazionali corretti.

‍‍Che cosa significa per le imprese Tax Compliance?

I governi di tutto il mondo stanno introducendo la fatturazione elettronica come strumento per ridurre il gap dell'IVA e snellire i processi all'interno dei loro uffici amministrativi. Le aziende devono conformarsi alle norme di fatturazione elettronica e di Tax Compliance obbligatorie del proprio Paese per evitare sanzioni e serrati controlli IVA.

Date le differenti normative fiscali nei vari Paesi, le aziende internazionali devono essere molto attente nel rispettarle per evitare multe.

In particolare, la fatturazione elettronica e la tax compliance stanno diventando sempre più dipendenti l'una dall'altra. Le normative creano sfide per molte aziende, sia che si tratti di aziende locali che di aziende che si stanno espandendo a livello internazionale.

Per aiutare a risolvere questa sfida per le aziende a livello locale e globale, le aziende devono optare per una soluzione di fatturazione elettronica che garantisca la loro conformità.

Il Tax Gap in Italia è diminuito: da 107 miliardi nel 2016 a 83 miliardi nel 2021

Il Tax Gap, dal 2016 al 2021, ha avuto un calo complessivo di oltre 24 miliardi di euro. In 10 anni l'Italia ha dimezzato l'IVA evasa grazie anche all'introduzione della fatturazione elettronica, che ha reso trasparente e tracciabile le operazioni di imprese e liberi professionisti. Tramite un software di compilazione automatica, la fattura viene infatti compilata e firmata digitalmente con una marca temporale che rende immodificabile il contenuto del documento. Questo viene poi inviato al destinatario attraverso il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate, che può così avere visibilità sulle transazioni.

Ma a contribuire alla diminuzione del Tax Gap è anche l'uso dei pagamenti digitali, che tra la fine del 2019 e l’ultimo trimestre del 2021 è aumentato del 10%, è passato dal 30% al 40%.

 

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Mon, 15 Jan 2024 22:27:30 +0100
<![CDATA[Rubrica - Storia dei pagamenti digitali]]> https://www.digithera.it/blog/Rubrica-Storia-dei-pagamenti-digitali/ Dai Pagamenti tradizionali ai pagamenti digitali

L’evoluzione dei sistemi di pagamento è strettamente legata alla diffusione e alla sistematizzazione del commercio. Nell'antichità c'era il baratto, o lo scambio di metalli preziosi, fino al conio delle prime monete nel 700 a.C.

Nel Medioevo si assiste alla nascita delle prime banche. Nel 1609 viene fondata ad Amsterdam la  Amsterdamsche Wisselbank, prima banca della storia che aveva una doppia funzione: da un lato prendeva in deposito le principali monete internazionali e, dall'altro, incassava tramite una lettera di cambio (antenato del bonifico), documento che accertava e abilitava i versamenti.

Nel 1950 in America viene sperimentata la prima carta di credito, accettata da una trentina di ristoranti newyorkesi, che permetteva agli utenti di effettuare pagamenti alla fine del mese. È nel 1971 che nascono le vere e proprie carte di credito ed i primi circuiti, come ad esempio, American Express, Mastercard e l’attuale Visa.

Con l'avvento del 2000, l'innovazione tecnologica e la globalizzazione hanno accelerato l'evoluzione dei sistemi di pagamento. Fino all'introduzione dell'Euro, infatti, i metodi di pagamento più diffusi sono:

  • Contante, che garantisce riservatezza rispetto all’utilizzatore e facile gestione. 
  • Assegno, servizio di pagamento documentale, che prevede la presenza di documenti cartacei per il completamento del trasferimento del pagamento.
  • Carta di Credito, consente di effettuare pagamenti o prelievi di contanti, addebitando l’importo solo in un momento successivo, in un'unica soluzione o anche a rate. Le carte di credito prevedono generalmente un limite di spesa mensile
  • Bancomat (carta di debito) permette di fare acquisti o prelevare contanti con l’addebito degli importi direttamente sul conto corrente dell’intestatario della carta. L’utilizzo della carta è possibile quindi soltanto se sul conto vi è la disponibilità di denaro.
  • Carta prepagata consente come le altre di fare acquisti o prelevare contanti, nei limiti della somma versata in anticipo all’istituto che ha emesso la carta stessa. Quando esauriscono i soldi, si può ricaricare anche senza avere un conto corrente.

Lo sviluppo della tecnologia ha accelerato l'evoluzione dei sistemi di pagamento, creando il nuovo concetto di Digital Payments. Rientrano in questa categoria tutte le operazioni che vengono effettuate tramite mezzi elettronici o addebito diretto sul conto corrente.

Con l'Euro si dà il via all'evoluzione dei pagamenti digitali

Con l'introduzione dell'Euro iniziano a diffondersi nuovi metodi di pagamento, come Sisalpay, per consentire agli e-shopper italiani di pagare i loro acquisti online in contanti in uno dei migliaia punto vendita partner, e vengono perfezionati i pagamenti SEPA.

Il ventesimo secolo si apre, quindi, con l'affermazione di nuove metodologie di pagamento. Come già accennato nel 2013 viene lanciato Sisalpay e nel 2014 i pagamenti SEPA diventano un vero e proprio metodo di pagamento.

Nel 2016 i clienti Vodafone,  sono in grado di effettuare pagamenti mobile NFC attraverso Paypal con il servizio di Vodafone Wallet 

Nel 2017, con l'ingresso di Applepay e Amazon si sancisce l'inizio di una nuova era, quella dei pagamenti Digitali.

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Sun, 07 Jan 2024 01:57:10 +0100
<![CDATA[Business Leader Summit: la tecnologia a supporto dei processi aziendali]]> https://www.digithera.it/blog/business-leader-summit-2023/ Ieri sera 15 giugno, si è concluso, presso l’Allianz MiCo di Milano, il Business Leader Summit, l’appuntamento annuale rivolto al top management del mondo imprenditoriale italiano.

La convention, durata due giorni, è iniziata il 14 giugno con la conferenza plenaria di apertura, per poi proseguire con una serie di eventi dedicati, in cui HR Director, CFO, CPO e Risk Manager, grazie a speech e tavole rotonde, hanno avuto modo di confrontarsi tra loro e con alcuni dei più importanti esperti e accademici nazionali ed internazionali sui principali temi che guidano il business globale.

L’edizione 2023 di Milano ha seguito il medesimo fil rouge dell’anno precedente, cercando di definire le principali linee guida a supporto delle aziende per affrontare le nuove esigenze emerse dalla pandemia e dall’attuale crisi geopolitica.

Per la prima volta i 4 summit (Cfo Summit, Cpo Summit, Hr Directors Summit e Global Risk Forum), sono stati svolti contemporaneamente, permettendo alle diverse anime del Business Leaders di fondersi, trovando sinergie comuni e allo stesso tempo incontrando le esigenze di ogni singolo summit, nel segno dell’inclusione e dell’interdipendenza delle diverse funzioni aziendali.

In questa edizione del CFO Summit abbiamo partecipato come Brand Sponsor, cogliendo l’occasione per presentare ufficialmente la nostra nuova soluzione Banqup. Gerri Cipollini, Amministratore Delegato di Unifiedpost Italia, ai microfoni di Business Leaders Summit, ha sottolineato l’impatto che la tecnologia ha sui processi aziendali e di quanto aiuti l’uomo ad essere più preciso, rigoroso, veloce e quindi più efficiente a livello di mercato. Ed è proprio questo l’intento della nuova soluzione Banqup. Grazie all’insieme di strumenti, quali nuove funzionalità di pagamento, riconciliazione e gestione smart dei flussi di cassa e fatturazione, si vuole snellire tutto il processo di gestione di pagamento.

Guarda tutta l’intervista

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Fri, 16 Jun 2023 02:09:53 +0200
<![CDATA[Conservazione Digitale, Responsabile della Conservazione e Manuale della Conservazione]]> https://www.digithera.it/blog/conservazione-digitale-rdc-manuale-conservazione/ Partiamo innanzitutto dal capire che cosa è la conservazione digitale dei documenti informatici, per poi andare ad analizzare cosa è il manuale della conservazione e chi deve redigerlo e soprattutto come fare per redigere il manuale e chi può diventare il responsabile della conservazione.

Conservazione digitale dei documenti informatici

La conservazione digitale dei documenti informatici, che differisce dalla semplice archiviazione, è un processo normato che garantisce l'integrità, l'autenticità, l'inalterabilità e la reperibilità dei documenti informatici nel tempo.

Il Manuale della Conservazione

Al fine di garantire i valori desritti in precedenza, nasce la necessità di creare il Manuale della Conservazione, ovvero quel manuale in cui bisogna riportare minuziosamente tutti i passaggi e i processi che un’azienda compie per gestire il processo di conservazione dei documenti.

I punti principali, ma non i soli, che devono essere riportati nel Manuale di Conservazione sono:

  • La procedura con cui vengono inviati in conservazione tutti i documenti;
  • Le misure adottate per proteggere i documenti inviati in conservazione;
  • Le persone interessate, i ruoli e le responsabilità.

Il Manuale della Conservazione è un documento informatico che descrive il sistema di conservazione e illustra dettagliatamente l’organizzazione aziendale, i soggetti coinvolti e i ruoli svolti dagli stessi, il modello di funzionamento, la descrizione del processo di conservazione, la descrizione delle architetture e delle infrastrutture.

Il Responsabile della Conservazione è il soggetto che redige il Manuale della Conservazione Digitale ed è tenuto ad aggiornarlo qualora ci sia qualche cambiamento rilevante interno all’azienda.

Cosa deve contenere il Manuale della Conservazione Digitale?

A titolo esemplificativo, riportiamo alcune voci che devono essere contenute nel manuale:

  • Riportare tutti i soggetti coinvolti nel processo di conservazione digitale e descrivere nel dettaglio il ruolo svolto da ognuno di essi.
  • Spiegare il modello di funzionamento e tutte le procedure da cui è composto il processo di conservazione digitale.
  • Descrivere le architetture e le infrastrutture, sia fisiche che informatiche, utilizzate per realizzare la conservazione.
  • Illustrare nel dettaglio la generazione e l’esportazione dei pacchetti di archiviazione e dei pacchetti di distribuzione.
  • Mostrare le misure di sicurezza e cybersecurity adottate per proteggere i flussi documentali e i documenti.
  • Illustrare i metodi usati per il monitoraggio dei flussi di gestione e conservazione documentale nel tempo.

Chi redige il Manuale della Conservazione Digitale?

La risposta a questa domanda suscita istantaneamente una domanda conseguente. Il Manuale deve essere redatto dal Responsabile della Conservazione, che sarà anche colui che lo firmerà e si assumerà la responsabilità giuridica dei processi di conservazione

Un manuale di conservazione deve quindi essere redatto e firmato da un responsabile della conservazione, che non è il Conservatore.

Ma chi è il Responsabile della Conservazione?

Il responsabile della conservazione è quella figura che in possesso di idonee competenze giuridiche, informatiche ed archivistiche, presiede e coordina con il Conservatore il complesso sistema di conservazione, in totale autonomia.
Egli può essere una figura interna o esterna (in outsourcing) all’organizzazione aziendale, purché terza rispetto al Conservatore.

Senza sufficienti capacità di archiviazione, informatiche e amministrative, redigere il manuale di conservazione non è così facile.

Come fare per redigere il Manuale?

Esistono due possibilità:

1.       Figura in-house

Eleggere una figura interna all’organizzazione aziendale che abbia le competenze necessarie per ricoprire il ruolo di Responsabile della Conservazione e che rediga in autonomia il Manuale di Conservazione.

A tal proposito Unifiedpost Srl mette quindi a disposizione dei propri Clienti la possibilità di compilare direttamente online il documento integrativo del Manuale di Conservazione.

2.       Figura in Outsourcing

È possibile delegare il ruolo di Responsabile della Conservazione ad una figura esterna che, disponendo delle specifiche competenze legali, informatiche e archivistiche necessarie andrà a ricoprire il ruolo di Responsabile della Conservazione Esterno.

Egli avrà la responsabilità giuridica generale sui processi di conservazione, effettuerà periodicamente il monitoraggio della corretta funzionalità del sistema di conservazione con verifica della autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità di un campione significativo di documenti, oltre a predisporre il manuale di conservazione e il suo aggiornamento periodico in presenza di cambiamenti normativi, organizzativi, procedurali o tecnologici rilevanti.

 

La redazione del Manuale però, come già detto in precedenza, non è semplice e svariate aziende scelgono di avvalersi di un partner qualificato e specializzato, che gli garantisce sicurezza, affidabilità e qualità del servizio offerto.
Se sei interessato e vuoi un approfondimento riguardo questa tematica

 

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Wed, 19 Apr 2023 17:37:42 +0200
<![CDATA[Casella email PEC: lo sai che la PEC va conservata?]]> https://www.digithera.it/blog/casella-pec-conservazione/ La Posta Elettronica Certificata è uno strumento fondamentale nella gestione amministrativa di aziende e professionisti perché si scambiano continuamente messaggi PEC che sono a tutti gli effetti documenti con valore giuridico.

Ma sapevi che la normativa vigente prevede che i messaggi PEC vengano conservati a norma di legge, proprio come avviene per le scritture contabili?
Gli obblighi di legge previsti dal Codice Civile agli articoli 2214 e 2220 prevedono infatti che la PEC venga conservata nella sua interezza (messaggio originale e ricevuta), e per farlo è necessario affidarsi ad un processo di conservazione digitale a norma di legge effettuato da un ente abilitato AgID (Conservatore).

Iniziamo facendo chiarezza sulla differenza tra conservazione e archiviazione, che nel linguaggio comune viene spesso confuso. Apparentemente i termini sono simili, ma profondamente diversi in termini di efficacia in sede di procedimento giudiziario.

Conservazione a norma di una PEC significa:

  • Autenticità: grazie alla consegna della email con l'indicazione dell’identità del mittente, il contenuto del messaggio e la data e l’ora della sua ricezione.
  • Integrità: grazie all'utilizzo di protocolli sicuri, in modo da evitare qualsiasi manomissione del messaggio e dei suoi allegati.
  • Affidabilità: dato che la legge riconosce a questo sistema lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno.
  • Reperibilità: la corrispondenza viene conservata al sicuro per 10 anni.

Mentre l'archiviazione è il processo, privo di valore legale, che può essere effettuato tramite il salvataggio dei documenti su un PC o server aziendale (nel gergo “salvare in locale”) o più semplicemente su un hard disk esterno.

Cosa fa il servizio di conservazione della PEC di Unifiedpost per te?

Grazie al servizio di conservazione a norma della casella PEC puoi copiare e spostare tutti i messaggi presenti nella tua casella di posta certificata, crata da qualsiasi provider di posta elettronica, archiviandoli automaticamente. Potrai così svuotare la tua PEC senza perdere il valore legale dei messaggi contenuti ed allo stesso tempo creare un archivio a norma, secondo la normativa vigente. In poche parole potrai:

  • Connettere la tua casella PEC, configurando le tue preferenze di gestione
  • Selezionare quali conversazioni desideri conservare
  • E...noi ci occupiamo di tutto il resto!

Avrai sempre a tua disposizione il messaggio originale, ricevuta inclusa, tutelandoti da problemi di natura legale o commerciale.

Scopri di più e chiedi maggiori informazioni ad un nostro esperto!

 

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Mon, 10 Apr 2023 23:56:46 +0200
<![CDATA[Nuove regole tecniche per l’emissione e la trasmissione degli ordini e degli altri documenti elettronici mediante NSO]]> https://www.digithera.it/blog/novita-nso-febbraio-2023/ Sono state pubblicate le nuove regole tecniche da adottare per l'emissione e la trasmissione degli ordini e degli altri docuenti elettronici mediante il Nodo di Smistamente degli Ordini (NSO).

Il MEF - Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato molteplici aggiornamenti che qui di seguito riassumiamo e condividiamo:

02/02/2023 - versione 4.11 delle Regole Tecniche.

15/02/2023 - versione 1.5 delle Linee Guida.

23/02/2023 - versione 1.2 delle Regole specifiche e messaggi di errore.

 

 

Fonti: Ministero dell'Economia e delle Finanze

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Mon, 27 Feb 2023 07:58:10 +0100
<![CDATA[FinTech: cosa ci aspetta nel 2023?]]> https://www.digithera.it/blog/novita-fintech-2023/ Negli ultimi anni la digitalizzazione del mercato finanziario è cresciuta notevolmente e ad un ritmo incalzante. In questo scenario, noi di Unifiedpost Srl, siamo in grado di offrirti sempre più un ampio numero di servizi innovativi con l’obiettivo di sostenere e incrementare lo sviluppo digitale nel mercato finanziario italiano.
Unifiedpost Srl, in precedenza Digithera Srl, azienda italiana nata per favorire una transizione morbida da fatturazione tradizionale a digitale, guiderà l’evoluzione nei sistemi di pagamento offrendo una soluzione rivoluzionaria, con una particolare attenzione al mondo documentale e alla riconciliazione dei pagamenti.

Unifiedpost Srl poggia la sua identità su due pilastri fondamentali: il primo è una grandissima esperienza in ambito documentale, della fatturazione elettronica in tutte le sue forme (intendendo la dematerializzazione fiscale di processi e documenti), il secondo le tecnologie innovative a sua disposizione. Grazie ad un’unica piattaforma integrata, gli utenti potranno utilizzare le nostre soluzioni per pagare e/o ricevere pagamenti in relazioni alle fatture elettroniche che hanno generato e/o ricevuto direttamente dalla stessa piattaforma, attraverso un collegamento diretto con la propria banca, oppure tramite un nuovo conto di pagamento aperto presso di noi.
L’unione tra documento (fattura, che è un credito esigibile o debito da esigere) e il pagamento dello stesso documento, in tempo reale su un'unica piattaforma, senza dover utilizzare piattaforme di terze parti, velocizzerà i processi interni permettendo a liberi professionisti, PMI, microimprese di operare in sicurezza e velocità, proprio come se fossero grandi aziende.
Unifiedpost srl non si identifica quindi solo come società di fatturazione elettronica, ma bensì come una FinTech a tutti gli effetti, ponendosi come attore principale per offrire strumenti finanziari alternativi a quelli offerti dalle banche tradizionali.

Unifiedpost Group è il primo istituto di pagamento presente in tutti i paesi europei e accreditato dalla Banca d’Italia, in grado di offrire al mercato italiano questo connubio: partendo dal documento si arriva alla possibilità di pagare / ricevere pagamenti per lo stesso documento.

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Mon, 09 Jan 2023 07:10:31 +0100
<![CDATA[Riccardo Finari]]> https://www.digithera.it/blog/riccardo-finari/ Un aiuto prezioso per la gestione ed esecuzione dei contratti. Essendo un’azienda logistica con una moltitudine di clienti e fornitori, eravamo alla ricerca di una soluzione semplice, condivisa e che potesse automatizzare determinate parti della gestione contrattuale che al momento richiedevano un grande dispendio di tempo. Il modulo di Contract Management di Unifiedpost ha risposto alle nostre esigenze e ci ha permesso di ottimizzare il nostro tempo, con un conseguente risparmio economico.

 

Riccardo

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Wed, 04 Jan 2023 13:23:03 +0100
<![CDATA[Intervista al nostro Amministratore Delegato]]> https://www.digithera.it/blog/intervista-cipollini-sportello-economy/ Durante l'intervista sarà possibile scoprire tutte le novità di Unifiedpost Srl per il 2023, che sarà un anno di grande  cambiamento e innovazione!
Solo un piccolo spoiler: la nostra nuova piattaforma sarà in grado di offrirti non solo soluzioni di fatturazione elettronica e gestione documentale, ma anche un servizio in più!
Quale? Segui la diretta e lo scoprirai!

Martedì 20 dicembre alle ore 12 non prendere impegni!

 

Se ti sei perso la diretta puoi riguardarla qui: SPORTELLO ECONOMY

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Tue, 13 Dec 2022 13:04:32 +0100
<![CDATA[Nuove regole tecniche per la fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/regole-tecniche-efattura-novembre2022/ Il provvedimento n. 433608/2022 del 24 novembre 2022 emanato da Agenzia delle Entrate disciplina le nuove regole tecniche per l’emissione e la ricezione delle fatture elettroniche.
Si comunica che i dati personali presenti sulle tutte le fatture elettroniche che vengono memorizzate e utilizzate da Agenzia delle Entrate sono trattati secondo le norme vigenti della tutela dei dati personali (ai sensi degli articoli 13-14 del GDPR 2016/679).

I dati potranno essere utilizzati solo in caso di indagini penali, cioà quando l’Autorità giudiziaria dispone la verifica degli stessi.

 

Per leggere il provvedimento completo: clicca qui

 

Fonte: Agenzia delle Entrate

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Mon, 28 Nov 2022 05:25:00 +0100
<![CDATA[Vademecum per l’implementazione delle Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici]]> https://www.digithera.it/blog/vademecum-agid-pa/ Al fine di rafforzare il quadro normativo di riferimento per la produzione, gestione e conservazione dei documenti informatici, AgID ha emesso un nuovo vademecum delle Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici che interessa in particolar modo la Pubblica Amministrazione.
Questi aggiornamenti sono volti a velocizzare la produzione dei documenti conclusivi e snellire l'intero processo di conservazione, con lo scopo di fornire tutte le informazioni utili alla Pubblica Amministrazione.

Leggi qui: Vademecum per l’implementazione delle Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici

 

Fonte: AgID

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Wed, 09 Nov 2022 13:29:54 +0100
<![CDATA[Esterometro Smart pdf: la soluzione perfetta per le tue fatture estere]]> https://www.digithera.it/blog/esterometro-smart-pdf/ Nonostante siano passati diversi mesi dall’abolizione dell'esterometro, ci preme fare una piccola premessa.
L’esterometro, così come lo abbiamo conosciuto, è andato ufficialmente in pensione il 1° gennaio 2022; se invece consideriamo il periodo transitorio concesso ai fini dell'adeguamento, la sua “dipartita” risale al 1° luglio 2022. A partire da tale data, anche i dati delle operazioni con l’estero devono essere inviati tramite il Sistema di Interscambio, utilizzando lo stesso tracciato della fattura elettronica.
Questa modifica è stata introdotta con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti a carico degli operatori economici (un solo canale e tracciato).
Per le fatture attive relative ad operazioni effettuate nei confronti di soggetti non stabiliti in Italia, si dovrà utilizzare il tipo documento “TD01”, valorizzando il campo “codice destinatario” con “XXXXXXX”.

E se si riceve la fattura dal fornitore estero in formato analogico PDF, come si può generare un documento elettronico di tipo “TD17”, “TD18” o “TD19”, da trasmettere a SDI in modo semplice e senza commettere errori?

C'è la soluzione EsterometroSmart PDF che prende in carico le fatture fornitori esteri in formato PDF e le trasforma in documenti integrativi nel formato XML, generando il corretto Tipo Documento e l’IVA applicabile, per poi inviarle a SDI.

Cosa bisogna fare? Pochi semplici passi:
•  Ricevi (probabilmente via mail) la fattura dal tuo fornitore estero (es. Google).
•  Ci mandi la fattura in PDF secondo i metodi disponibili (upload, inoltro via mail, invio di fotografia, etc...)
• Inserisci le informazioni su Tipo Documento e aliquota IVA in fase di upload oppure usi uno degli indirizzi mail che li includono.
•  Noi provvediamo a convertire la fattura in PDF arricchita delle informazioni (TD e Iva) nel formato XML e la inviamo al Sistema di Interscambio in nome e per conto del tuo fornitore. Tu ne monitori stato ed esiti e la riceverai insieme a tutte le tue fatture passive, senza cambiare il tuo codice destinatario!

Vuoi saperne di più?

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Mon, 07 Nov 2022 11:36:33 +0100
<![CDATA[Responsabile della conservazione: i vantaggi della figura in outsourcing]]> https://www.digithera.it/blog/responsabile-conservazione-outsourcing/

 

La tutela dei documenti informatici (fatture elettroniche, registri contabili, archivio digitale) ha assunto sempre di più un’importanza vitale per le aziende tale per cui AgID - Agenzia per l’Italia Digitale, da gennaio 2022, ha reputato necessario istituire e rendere obbligatoria, per tutti i titolari di partita IVA, la figura del responsabile della conservazione.

Chi è il responsabile della conservazione e che ruolo ha?

Il responsabile della conservazione può essere una figura interna o esterna (in outsourcing) all’organizzazione aziendale, purché terza rispetto al Conservatore, e che, in possesso di idonee competenze giuridiche, informatiche ed archivistiche, presiede e coordina con il Conservatore il complesso sistema di conservazione, in totale autonomia.

Ma cosa vuol dire affidare in outsourcing la responsabilità della conservazione?

Significa avere accanto un partner qualificato e specializzato, come noi di Unifiedpost S.r.l., che garantisce sicurezza, affidabilità e qualità del servizio offerto, secondo un percorso volto al monitoraggio e controllo del processo di conservazione con livelli di maggior efficienza, efficacia, trasparenza e compliance alle norme.

 

Contatta il nostro Specialista

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Mon, 24 Oct 2022 18:44:00 +0200
<![CDATA[Digithera s.r.l. diventa Unifiedpost Italia]]> https://www.digithera.it/blog/digithera-diventa-unifiedpost/ Fatture elettroniche e pagamenti automatizzati in un unico innovativo servizio digitale che abbatte tempi e costi.
È la mission di Unifiedpost.

Con l'acquisizione da parte della multinazionale belga, Digithera, che dal 1° ottobre diventa Unifiedpost Italia, fa un ulteriore passo in avanti, acquisendo un importante portfolio di soluzioni a cui è possibile accedere, tra le quali quelle di pagare o ricevere pagamenti.

Al timone della società rimane il CEO Gerri Cipollini, che commenta: “Sono orgoglioso del percorso fatto da Digithera in questi anni. In pochi anni abbiamo aiutato decine di migliaia tra imprese e professionisti ad abbracciare la digitalizzazione non solo in campo fiscale. Sono certo che gli investimenti e il progetto di espansione di Unifiedpost consolideranno ulteriormente la nostra posizione allargando il nostro raggio d’azione. Un’evoluzione che ci permetterà di fornire ai clienti attuali e futuri servizi sempre più completi e ricchi di funzionalità".

Da Digithera a Unifiedpost

Non è solo un semplice rebranding, ma una chiara visione del futuro e una definizione di obiettivi strategici importanti. Tra le grandi novità, oltre a consolidare la propria posizione sul mercato rispetto alla fatturazione elettronica e alle soluzioni di gestione documentale, Digithera può annoverare la volontà di integrare tutte le innovative soluzioni nel settore della TecnoFinanza e della gestione dei pagamenti, che rendono Unifiedpost assolutamente differenziale nel mercato. Senza dimenticare poi l’ingresso in azienda di nuove risorse e percorsi formativi per i nostri partner e rivenditori.

Unifiedpost è stata fondata in Belgio, nel 2001, da Hans Leybaert, attuale CEO gruppo e ad oggi consta di un portafoglio clienti diversificato.
Dalla sua fondazione, Unifiedpost è cresciuta in modo significativo, espandendosi con uffici in 32 Paesi, raggiungendo oltre 1.600.000 PMI e più di 2.500 aziende attraverso la sua piattaforma.
Inoltre, Unifiedpost è partner certificato Swift, da settembre 2020 è quotata sui listini di Euronext Bruxelles e controlla interamente Unifiedpost Payments, società accreditata quale istituto di pagamento dalla Banca Nazionale del Belgio, e tramite questa in tutti i paesi della UE dove è presente una filiale del Gruppo.

Leggi il comunicato stampa: clicca qui

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Thu, 29 Sep 2022 02:59:34 +0200
<![CDATA[Aggiornamento del tracciato SDI dal 1 ottobre 2022]]> https://www.digithera.it/blog/aggiornamento-tracciato-sdi-versione171/
Le modifiche apportate hanno l’obiettivo di ottimizzare il processo di fatturazione e di assicurare una sempre più elevata qualità del dato. Inoltre, le funzionalità che andremo ad esaminare sono funzionali che interessano soprattutto la fatturazione elettronica tra privati.
Le fatture che andranno a beneficiare maggiormente delle variazioni introdotte sono sicuramente le fatture ordinarie e quelle semplificate, ma è stata posta attenzione anche alle fatture transfrontaliere.

Cosa dice la specifica

Cosa cambia per te

 

Variato lo schema XSD della fattura ordinaria per l’introduzione di un nuovo tipo documento TD28 per comunicare operazioni di acquisto di beni da San Marino per le quali sono state ricevute fatture cartacee con indicazione dell’IVA

 

È variato lo schema XSD della fattura ordinaria. Se hai ricevuto una fattura cartacea, contenete l’indicazione dell’IVA da applicare all’operazione di acquisto di beni da San Marino, dovrai inserire il codice TD28 nella fattura di integrazione.

 

Introdotte nuove codifiche per il blocco AltriDatiGestionali per riportare in fattura l’informazione circa l’avvenuta regolarizzazione dell’imposta a debito con versamento tramite modello di versamento F24 e per riportare in fattura il riferimento al corretto periodo di imposta dell’operazione nel caso di operazioni di estrazione beni da deposito IVA.

 

In sede di liquidazione periodica dell’IVA, risulta ora possibile inserire il riferimento dedicato nel caso in cui l’imposta a debito sia già stata regolarizzata con versamento tramite modello di versamento F24.

 

Modificato il criterio di controllo per l’errore 00471 per i tipi documento TD01, TD02,TD03,TD06,TD24,TD25 e TD28 (fattura ordinaria) e TD07 (fattura semplificata).

Codice: 00471

Descrizione: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> il cedente/prestatore non può essere uguale al cessionario/committente (i valori del tipo documento TD01, TD02, TD03, TD06, TD16, TD17, TD18, TD19, TD20, TD24, TD25 e TD28 (fatture ordinarie) e TD07 (fatture semplificate) non ammettono l’indicazione in fattura dello stesso soggetto sia come cedente che come cessionario).

 

 

Il cedente/prestatore e il cessionario/committente devono essere diversi. Non è possibile inserire in fattura lo stesso nominativo.

 

Modificato il criterio di controllo per l’errore 00472 per i tipi documento TD27

Descrizione: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> il cedente/prestatore deve essere uguale al cessionario/committente (i tipi documento TD21 e TD27 non ammettono l’indicazione in fattura di un cedente diverso dal cessionario) (vale solo per le fatture ordinarie).

 

 

Per le fatture ordinarie TD21 e TD 27 il cedente/prestatore deve essere uguale al cessionario/committente.

 

Aggiornata la descrizione dei codici di errore 00473

Descrizione: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> il valore presente nell’elemento 1.2.1.1.1 <IdPaese> non è ammesso (i valori TD17, TD18, TD19 e TD28 del tipo documento non ammettono l’indicazione in fattura di un cedente italiano. Nei casi di TD17 e TD19 è ammessa l’indicazione del valore ‘OO’ nell’elemento 1.2.1.1.1 <IdPaese> per operazioni effettuate da soggetti residenti in Livigno e Campione d’Italia. Inoltre, nel caso del TD28, l’elemento 1.2.1.1.1 <IdPaese> deve essere valorizzato con il valore SM) (vale solo per le fatture ordinarie).

 

Per TD17, TD18, TD19 e TD28 non inserire nessun valore in <IdPaese>. Questo TD non ammette l’inserimento di un cedente italiano. Per TD17 e TD19 indicare il valore ‘OO’ in <IdPaese> per operazioni effettuate da soggetti residenti in Livigno e Campione d’Italia. Per le fatture ordinarie TD28, inserire valore SM in <IdPaese>.

 

Aggiornata la descrizione dei codici di errore 00475

Descrizione: per il valore indicato nell’elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> deve essere presente l’elemento 1.4.1.1 <IdFiscaleIVA> del cessionario/committente (i tipi documento TD16, TD17, TD18, TD19, TD20, TD22, TD23 e TD28 prevedono obbligatoriamente la presenza della partita IVA del cessionario/committente) (vale solo per le fatture ordinarie).

 

Per le fatture ordinarie, risulta ora obbligatoriamente l'inserimento del numero di partita IVA del cessionario/committente.

 

Introdotto nuovo controllo sulla fattura con codice 00476

Codice: 00476

Descrizione in caso di fatture ordinarie: gli elementi 1.2.1.1.1 <IdPaese> e 1.4.1.1.1 <IdPaese> non possono essere entrambi valorizzati con codice diverso da IT.

Descrizione in caso di fatture semplificate: gli elementi 1.2.1.1 <IdPaese> e 1.3.1.1.1 <IdPaese> non possono essere entrambi valorizzati con codice diverso da IT (non è ammessa una fattura riportante contemporaneamente nel paese dell’identificativo fiscale del cedente/prestatore e del cessionario/committente un valore diverso da IT).

 

Non è ammessa una fattura riportante contemporaneamente in “paese dell’identificativo fiscale”, ovvero <IdPaese> del cedente/prestatore e del cessionario/committente un valore diverso da IT. Se la fattura dovesse riportare, ad esempio, il valore ES (Spagna) nel campo del cedente/prestatore e FR (Francia) nel campo cessionario/committente questa verrà scartata.

 

Aggiornata la descrizione dei codici di errore 0041 e 00430.

Codice: 00401 Descrizione in caso di fatture ordinarie: 2.2.1.14 <Natura> presente a fronte di 2.2.1.12 <AliquotaIVA> diversa da zero.

Descrizione in caso di fatture semplificate: 2.2.4 <Natura> presente a fronte di 2.2.3.2 <Aliquota> diversa da zero (l’indicazione di un’aliquota IVA diversa da zero qualifica l’operazione come imponibile e quindi non è ammessa la presenza dell’elemento <Natura>, ad eccezione del caso in cui l’elemento TipoDocumento assume valore TD16).

Codice: 00430

Descrizione: 2.2.2.2 <Natura> presente a fronte di 2.2.2.1 <AliquotaIVA> diversa da zero (l’indicazione di un’aliquota IVA diversa da zero qualifica i dati di riepilogo come dati riferiti ad operazioni imponibili e quindi non è ammessa la presenza dell’elemento <Natura>, ad eccezione del caso in cui l’elemento TipoDocumento assume valore TD16).

 

A meno che il tipo documento sia TD 16, inserendo un qualsiasi valore diverso da 0 come aliquota IVA non dovrà inserire nessun valore nell’elemento <Natura>.

 

Aggiornata la descrizione della natura N7.

Nuova descrizione: IVA assolta in altro stato UE (prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-octies, comma 1 lett. a, b, art. 74-sexies DPR 633/72).

 Inserire N7 quando l’IVA è assolta in altro stato UE.
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Mon, 26 Sep 2022 15:30:38 +0200
<![CDATA[Decreto Semplificazioni Fiscali D.L. n. 73/2022: cosa è successo questa estate?]]> https://www.digithera.it/blog/decreto-semplificazioni-fiscali-20221/

 

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n. 122/2022 viene di fatto abolito l’obbligo di conservazione sostitutiva digitale di qualsiasi registro contabile (come i registri previsti ai fini IVA, il libro giornale, il libro degli inventari, il registro dei beni ammortizzabili e le scritture contabili ausiliarie).
Più precisamente, ciò che è stato modificato è il comma 4-quater dell’art. 7 del decreto-legge 10 giugno 1994, n. 357: “4-quater. In deroga a quanto previsto dal comma 4-ter, la  tenuta e la conservazione di qualsiasi registro contabile con sistemi elettronici su  qualsiasi supporto sono, in ogni  caso,  considerate  regolari  in  difetto  di trascrizione su supporti cartacei nei termini di legge o di conservazione  sostitutiva  digitale ai sensi del codice di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, se in sede di accesso, ispezione o verifica gli  stessi  risultano  aggiornati  sui predetti sistemi elettronici  e  vengono  stampati  a  seguito  della richiesta avanzata dagli organi procedenti ed in loro presenza.”

In poche parole, dal nuovo decreto si evince che è regolarmente accettato tenere e conservare i registri contabili con qualsiasi sistema elettronico e qualsiasi supporto; qualora dovesse avvenire un’ispezione verrà richiesta la stampa cartacea degli stessi e l’apposizione della marca da bollo.

Le contraddizioni

Innanzitutto, il D.M. 17 giugno 2014 - Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione su diversi tipi di supporto stabilisce che tutti i documenti informatici rilevanti ai fini fiscali devono rispettare le linee guida AgID per la quanto riguarda la loro formazione, gestione e conservazione (rif. art. 2 - comma 1) e che gli stessi rispettino il carattere dell’immodificabilità, dell’integrità, dell’autenticità e della leggibilità, oltre ad utilizzare i formati scelti dal Responsabile della Conservazione (rif. art. 2 - comma 2). Quindi un documento presente su un sistema elettronico non è un documento informatico.

I conseguenti problemi

Diversi sono i problemi che possono insorgere se ci si attiene al Decreto Semplificazione. Andiamo ad approfondirne alcuni:

- La presenza su un sistema elettronico dei registri non garantisce l’integrità e l’immodificabilità degli stessi nella fase di tenuta/mantenimento/archivio.

- L’impossibilità di dare prova che i registri, presenti sui gestionali, risultino aggiornati.

- La naturale difficoltà a stampare rapidamente i documenti richiesti in caso di ispezione (problemi di mancanza carta, toner, connessione ecc). Senza contare il forte impatto ambientale che questo può avere, oltre che di costi per stampa e bolli per la conseguente conservazione cartacea.

- L’obbligo di conservare le scritture contabili per 10 anni e il conseguente rischio di perdere i file salvati sui sistemi elettronici aziendali, anche a seguito dei naturali aggiornamenti.

- Il rischio che i registri contabili possano essere modificati in qualsiasi momento, da qualsiasi persona a proprio beneficio e piacere. Il formato PDF ampiamente utilizzato è facilmente modificabile con molti programmi disponibile anche gratuitamente sul web.

Cosa si può fare?

La soluzione migliore è quindi quella di conservare i registri contabili attraverso la conservazione sostitutiva digitale, rispettando la scadenza di tre mesi dal termine di presentazione della relativa dichiarazione annuale dei redditi, in modo da soddisfare anche le disposizioni del Codice Civile.

La conservazione sostitutiva è la pratica di archiviazione dei documenti elettronici in un archivio abilitato. Questo non significa che i registri contabilit devono essere semplicemente salvati su un computer, ma significa inviarli a un provider certificato che le conserva per te per 10 anni.
Conservare digitalmente il documento analogico vuol dire, dunque, sostituire quest’ultimo con il medesimo documento in formato digitale e garantirne la validità nel tempo, impedendo - attraverso particolari accorgimenti tecnico/giuridici, tra i quali la firma digitale - che il suo contenuto o la sua forma vengano in qualche modo modificati o alterati.

Andando a conludere, la Conservazione Sostitutiva Digitale è perfetta in caso di ispezione (poter esibire i documenti è un’operazione molto semplice in caso di accesso alla piattaforma di conservazione via web), economica e accessibile ovunque in pochi click ed inoltre è conforme ai principi di sostenibilità ambientale e sociale dettati dall’Agenda digitale europea 2030.

Contatta il nostro Specialista

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Fri, 09 Sep 2022 00:44:52 +0200
<![CDATA[Nuove specifiche tecniche per la fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/nuove-specifiche-fe-2022/ Dal 1° ottobre verranno rilasciati importanti aggiornamenti per quanto riguarda il tracciato della fattura elettronica, a seguito delle nuove nuove specifiche introdotte da Agenzia delle Entrate con la versione 1.7.1.
Le modifiche sono state introdotte al fine di ottimizzare il processo di fatturazione e di assicurare una sempre più elevata qualità del dato.
Le funzionalità interessano soprattutto la modalità di comunicazione dei dati transfrontalieri, ma anche, e di conseguenza, l'aggiornamento dei controlli sulle fatture ordinarie e semplificate.

Nell'articolo del nostro blog, abbiamo elencato ed esaminato ogni singola modifica e abbiamo esposto cosa cambia per te.

Se vuoi capire meglio di cosa si tratta, vai alla pagina del nostro blog "Aggiornamento del tracciato SDI dal 1 ottobre 2022"

 

Fonte: Agenzia delle Entrate

Link utili: Specifiche tecniche versione 1.7.1

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Mon, 05 Sep 2022 05:59:00 +0200
<![CDATA[Conservazione sostitutiva della PEC: come posso fare?]]> https://www.digithera.it/blog/conservazione-sostitutiva-pec/ La Posta Elettronica Certificata è uno strumento fondamentale nella gestione amministrativa di aziende e professionisti, ma sapevi che la normativa vigente prevede che i messaggi PEC vengano conservati a norma di legge, proprio come avviene per le scritture contabili?

Gli obblighi di legge previsti dal Codice Civile agli articoli 2214 “L'imprenditore che esercita un'attività commerciale deve […] Deve altresì tenere le altre scritture contabili che siano richieste dalla natura e dalle dimensioni dell'impresa e conservare ordinatamente per ciascun affare gli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute, nonché le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture spedite” e 2220 “Le scritture devono essere conservate per dieci anni dalla data dell'ultima registrazione. Per lo stesso periodo devono conservarsi le fatture, le lettere e i telegrammi ricevuti e le copie delle fatture, delle lettere e dei telegrammi spediti. […]”  prevedono infatti che la PEC venga conservata nella sua interezza (messaggio originale e ricevuta), secondo le modalità previste dall’articolo 43 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).

Le mail PEC, per poter essere utilizzate come strumento di tutela in caso di controversie di natura legale o commerciale, devono essere conservate nella loro interezza su un supporto certificato e inalterabile presso un soggetto abilitato AgID, come avviene per la fatturazione elettronica.

Archiviazione e conservazione: quali sono le differenze?

Nel linguaggio comune, Archiviare e Conservare, assumono significati estremamente simili, ma quando si parla di documenti le differenze sono precise.
L’archiviazione è il processo, privo di valore legale, che può essere effettuato tramite il salvataggio dei documenti su un PC o server aziendale (nel gergo “salvare in locale”) o più semplicemente su un hard disk esterno.

La conservazione invece, per essere ritenuta a norma di legge, deve rispettare tutte le regole tecniche previste dal Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) ed essere effettuata presso un ente abilitato AgID (Conservatore). Per essere effettuata nel modo corretto, la conservazione deve essere eseguita direttamente sul documento originale e su supporti idonei in grado di garantire la conformità nel tempo degli stessi.

I vantaggi della conservazione PEC

Sicurezza, trasparenza e semplicità di gestione, sono solo alcuni dei vantaggi che la conservazione sostitutiva a norma di legge può fornirti. Ma anche:

Pec al sicuro per 10 Anni: La corrispondenza viene conservata per tutta la durata necessaria, permettendoti l’accesso al messaggio originale, ricevuta inclusa.

Stop al sovrapprezzo dei "giga extra": Fai spazio all'interno della tua PEC e recupera spazio essenziale al corretto funzionamento della tua casella di posta certificata.

Massima integrabilità e compatibilità: nel caso della soluzione da noi implementata, avrai la possibilità di configurare la tua casella pec sottoscritta con i principali provider di posta certificata in pochi e semplici click. Potrai inoltre conservare caselle multiple appartenenti allo stesso soggetto IVA attraverso un unico servizio.

Come avviene la conservazione PEC con Digithera by Unifiedpos

Tre semplici passaggi per adempiere agli obblighi di legge previsti dagli articoli 2214 e 2220 del Codice civile secondo le modalità previste dall’articolo 43 del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD).

  • Connetti la tua casella PEC, configurando le tue preferenze di gestione
  • Selezioni quali conversazioni desideri conservare
  • Noi ci occupiamo di tutto il resto!

Avrai sempre a tua disposizione il messaggio originale, ricevuta inclusa, tutelandoti da problemi di natura legale o commerciale.

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Thu, 01 Sep 2022 04:18:57 +0200
<![CDATA[Mario Roberti]]> https://www.digithera.it/blog/mario-roberti/ Sanno sempre come innovare e innovarsi!

Fin da subito ho trovato la piattaforma Digithera semplice e immediata. Ora, con il nuovo layout e le nuove funzionalità, è ancora più intuitiva e completa!

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Fri, 05 Aug 2022 08:26:33 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica Italia-San Marino: le novità dal 1° ottobre 2022]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-Italia-San-Marino-novita-ottobre/ Dopo l’ingresso a pieno regime del sistema di fatturazione elettronica transfrontaliera tra Italia e San Marino in vigore dal 1 di luglio, l’Agenzia delle Entrate comunica che, a partire dal 1° ottobre 2022, vi sarà l'introduzione, nella fattura ordinaria, del nuovo tipo documento TD28 per comunicare operazioni di acquisto di beni da San Marino per le quali sono state ricevute fatture cartacee con indicazione dell’IVA.

L’obbligo di emettere e-fattura in relazione alle cessioni e agli acquisti di beni realizzati con gli operatori sammarinesi è nata per semplificare gli adempimenti certificativi ed avere un efficace sistema di compliance tra Italia e San Marino.

Ricordiamo inoltre che il codice destinatario che sarà necessario indicare all'interno delle fatture elettroniche per cessioni di beni verso i soggetti residenti nella Repubblica di San Marino è 2R4GTO8.

 

La versione aggiornata (versione 1.7.1) delle specifiche tecniche è possibile reperirla al seguente link

Per leggere in comunicato dell’Agenzia delle Entrate clicca qui

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Tue, 02 Aug 2022 22:20:12 +0200
<![CDATA[Nuova scadenza per l'invio dell’esterometro del 2° trimestre 2022]]> https://www.digithera.it/blog/esterometro-secondo-trimestre-2022/ Lunedì 22 agosto sarà il termine ultimo per l’invio dei dati relativi alle operazioni transfrontaliere (il cosiddetto Esterometro) del 2° trimestre 2022.

Ricordiamo che dal 1° di luglio vige invece l’obbligo di comunicare le operazioni estere attraverso SdI e dalla comunicazione trimestrale si passerà allo standard della fattura elettronica.
Per quanto riguarda i documenti di integrazione delle fatture dei fornitori esteri (TD17-TD18-TD19), vanno trasmessi a SDI entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento. Quindi entro il 15/08 per i documenti ricevuti a luglio, salvo eventuali proroghe al momento non pervenute.

In entrambi i casi, i soggetti tenuti all’obbligo di trasmissione di questi dati sono tutti i soggetti passivi d'IVA residenti o stabiliti in Italia, che hanno effettuati cessione di beni e prestazione di servizi effettuate e/o ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato nel periodo di riferimento.

Riassumendo, per il primo semestre 2022 resta l’obbligo di comunicazione trimestrale dei dati, mentre per la seconda parte dell’anno anche le operazioni estere passeranno dal Sistema di Interscambio.

Se ancora non hai trovato la soluzione per regolarizzare le tue fatture estere che fa al caso tuo
scopri le soluzioni di Esterometro Smart di Digithera
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Tue, 02 Aug 2022 09:10:22 +0200
<![CDATA[Controller diventa Banqup: nuovo layout e maggiori funzionalità]]> https://www.digithera.it/blog/controller-diventa-banqup/ Lo scorso anno Digithera, per affrontare con maggiore solidità le nuove opportunità correlate alla fatturazione elettronica, è entrata a far parte del Gruppo Unifiedpost, leader europeo in ambito FinTech e gestione dei pagamenti.
La perfetta sinergia ha portato alla creazione di Banqup, una nuova piattaforma per la fatturazione elettronica, la gestione documentale e non solo.

Controller cresce e diventa Banqup

Questa scelta è stata dettata dalla volontà di rivelare anche nel nome, il futuro della piattaforma.
In questi mesi estivi, utilizzati principalmente da tutti per ricaricare le batterie, noi di Digithera by Unifiedpost stiamo lavorando sodo per integrare nuove funzionalità: vogliamo offrirti una soluzione semplice e intelligente che combina fatturazione, gestione dei documenti e pagamenti in un unico luogo.
Un presente e un futuro che ci porterà a proporre ogni giorno servizi sempre più performanti, evoluti e ricchi di funzionalità legate al mondo della fatturazione elettronica e non solo.

Una nuova veste grafica che non cambia la nostra identità

Alla base di ogni decisione rimarrà sempre il medesimo obiettivo che perseguiamo dal 2014: "contribuire alla digitalizzazione dei processi per rendere il mercato italiano sempre più competitivo".

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Mon, 01 Aug 2022 07:48:29 +0200
<![CDATA[Regime forfettario: guida alla compilazione della fattura elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/regime-forfettario-compilazione-fattura-elettronica/ Il 1° Gennaio 2024 parte ufficialmente l’obbligo di fatturazione in formato elettronico SDI anche per i soggetti in regime forfettario che nel 2021 hanno ottenuto ricavi superiori a 25.000 euro.

Il provvedimento si propone come naturale estensione delle politiche antievasione attualmente in vigore per gli altri titolari di partita IVA, ormai da gennaio 2019.

Capiamo quindi insieme cosa cambia per la fatturazione dei soggetti in regime forfettario e quali sono i principali punti su cui prestare attenzione durante la fase di redazione di una fattura in formato elettronico.

Per emettere fatture elettroniche, oltre ad un PC, tablet o smartphone, serve un software o un servizio che permetta la generazione o la conversione della fattura nel formato richiesto e il conseguente invio a SDI.

Il dato che necessariamente bisogna inserire, oltre ai consueti dati anagrafici del fornitore, è il codice destinatario.
Il codice destinatario è un codice univoco costituito da:

  • 7 caratteri alfanumerici se il destinatario è un’azienda o un libero professionista (fattura B2B);
  • 6 caratteri alfanumerici se la fattura è intestata alla Pubblica Amministrazione (fattura B2G);
  • 7 caratteri se la fattura è intestata un consumatore finale (B2C) o altro soggetto senza Partita IVA, utilizzando un codice convenzionale di sette zeri (0000000);
  • 7 caratteri se la fattura è intestata un destinatario estero, utilizzando un codice convenzionale di sette X (XXXXXXX).

 

Per quanto concerne l’imposta di bollo, qualora l’importo delle fatture superi € 77,47 si dovrà applicare l’imposta di bollo di 2 euro valorizzando il campo “Bollo Virtuale”.

Per quanto riguarda la firma digitale questa non è obbligatoria per l’invio delle fatture a SDI solo quando si tratta di fatture B2B e B2C. È obbligatoria invece per le fatture B2G.

 

Digithera offre una soluzione semplice, intuitiva e completa, che, senza la necessità di installare alcun software, permette agli utenti di adeguarsi alle nuove leggi, senza cambiare nulla, e monitorando e gestendo le fatture dalla loro creazione fino al pagamento.

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Thu, 30 Jun 2022 04:10:03 +0200
<![CDATA[Laura N.]]> https://www.digithera.it/blog/laura-n/ La migliore per noi forfettari!

Desidero segnalarvi che mi sono trovata molto bene con l'utilizzo del vostro servizio e che, soprattutto nei primi periodi di inserimento dell'obbligo di fatturazione elettronica per noi del regime forfettario, il supporto da voi fornito mi è stato di grande utilità.

Laura

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Mon, 27 Jun 2022 07:25:00 +0200
<![CDATA[Esterometro 2022: gli ultimi aggiornamenti]]> https://www.digithera.it/blog/esterometro-aggiornamento-giugno/ Il Decreto Semplificazioni approvato dal Governo il 15 giugno modifical'obbligo di comunicazione, da parte dei soggetti titolari di partite IVA, delle operazioni transfrontaliere di importo inferiore a 5mila euro.

Il D.L. n. 73/2022 - art. 12 stabilisce che:
“I soggetti passivi di cui al comma 3 trasmettono telematicamente all'Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale, quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche secondo le modalità indicate nel comma 3, nonché quelle, purché di importo non superiore ad euro 5.000 per ogni singola operazione, relative ad acquisti di beni e servizi non rilevanti territorialmente ai fini IVA in Italia ai sensi degli articoli da 7 a 7-octies del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633”.

 

Fonte: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana

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Wed, 22 Jun 2022 05:30:00 +0200
<![CDATA[Regime forfettario: chi rientra e chi è escluso dall’obbligo di fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-regime-foretario-esclusi-1-luglio-2022/ Il decreto legge n.36/2022 attua le "ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)". 
Dal 1° Gennaio 2024 l'articolo 18, commi 2 e 3, del Decreto estende l'obbligo di fatturazione elettronica anche per i forfettari che nel 2021 non avevano superato il limite di 25mila euro di ricavi/compensi e nel corso del 2022 hanno conseguito ricavi/compensi di importo superiore.

Quali sono i termini di emissione della fattura elettronica?

I termini di emissione della fattura elettronica sono:

  • entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione a cui il documento stesso si riferisce per la fattura elettronica immediata
  • entro il 15° giorno del mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione per la fattura elettronica differita

In caso di invio tardivo della fattura, sono previste le seguenti sanzioni, stabilite dall’art. 6 del D.lgs n. 471/1997:

  • tra il 5% e il 10% dell’imposta dei corrispettivi non documentati o non registrati, in quanto la violazione è relativa a operazioni non imponibili
  • da 250 € a 2.000 € se la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo.

Ma come si compila la fattura elettronica?

 


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Tue, 14 Jun 2022 04:22:48 +0200
<![CDATA[L’esterometro va in vacanza… per sempre!]]> https://www.digithera.it/blog/esterometro-addio-per-sempre/ Questo 2022 è un anno di grandi cambiamenti e novità ed una di queste riguarda l’abolizione dell’esterometro a partire dal 1° luglio 2022.

Capiamo insieme cosa cambia e quali sono le scadenze per l’anno in corso.

1. L’evoluzione normativa

L’evoluzione normativa e gli obblighi introdotti dalla legge di Bilancio 2021 hanno portato tutti gli operatori economici, che hanno fornito o acquistato beni all’estero, ad utilizzare le stesse modalità tecniche attualmente previste per la fatturazione elettronica, ovvero a comunicare i dati delle operazioni transfrontaliere tramite il Sistema di Interscambio (SDI) e ad utilizzare il formato XML.
A partire dal 1 luglio, non vi sarà più quindi l'obbligo di gestire, come si è soliti fare con cadenza trimestrale, la trasmissione dei dati delle fatture fornitori esteri, attraverso la compilazione dell’esterometro.

2. Modalità, tempistiche di emissione e relative scadenze

Dal 1° di luglio 2022 la modalità di invio dei dati sarà possibile solamente tramite il Sistema di Interscambio e utilizzando il formato XML, ovvero il formato “XML B2B” utilizzato per l’emissione delle fatture nazionali.

Le tempistiche di invio da rispettare tassativamente, non saranno più a cadenza trimestrale come in precedenza, ma bensì devono avvenire entro i termini legislativamente fissati per l’emissione delle fatture (che variano a seconda del tipo di documento che si sta provvedendo ad emettere).

- Per le fatture estere attive si seguiranno le tempistiche classiche della fatturazione nazionale e sarà quindi necessario emettere la fattura entro 12 giorni dall’operazione o entro il giorno 15 del mese successivo all’effettuazione dell’operazione se si emettono fatture differite.

- Per le fatture estere passive, ovvero i documenti ricevuti dai fornitori esteri, il termine ultimo per l’invio della fattura integrativa TD17, TD18 o TD19, sarà fissato entro il giorno 15 del mese successivo dalla ricezione della fattura.

ATTENZIONE, come ogni anno, per il mese di agosto verrà fatta un’eccezione: gli adempimenti fiscali che hanno scadenza dal 1° al 20 agosto, potranno essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, come previsto dell’articolo 37 comma 11-bis del D.L. 223/2006.

3. Come emettere fatture integrative?

Anche per l’emissione delle fatture dobbiamo distinguere se questa è una fattura attiva oppure passiva.

L’emissione di una fattura attiva estera è del tutto analoga alla sua controparte nazionale, utilizzando le medesime modalità di compilazione/trasmissione. Per questi documenti sarà esclusivamente necessario prestare attenzione alla compilazione dei riferimenti all’interno del documento, come ad esempio il campo codice destinatario.

L’integrazione delle fatture passive estere offre invece una vasta gamma di opportunità, tutte in grado di rispondere a specifiche esigenze, oltre che a fornire differenti livelli di coinvolgimento all’interno del processo di emissione. 

4. Quale soluzione scegliere?

Digithera offre molteplici soluzioni per rendere davvero smart la risposta ai tuoi adempimenti fiscali. A te basta solo scegliere il metodo e il formato giusto per te.

Se decidi di integrare le fatture passive estere utilizzando la fattura PDF che ti trasmette il tuo fornitore, non dovrai fare altro che trasmetterci la fattura PDF originale da te ricevuta, integrare le informazioni relative all'aliquota da applicare e alla tipologia documentale da utilizzare e in pochi click il tuo documento sarà pronto per essere trasformato in una fattura integrativa XML conforme a SDI!

> Scopri EsterometroSmart PDF

Potrai in alternativa scegliere di utilizzare il file DTR prodotto dal tuo gestionale, o procedere alla compilazione di un file Excel/CSV da noi preformattato, andando così ad integrare rapidamente un elevato numero di fatture fornitore esteri redigendo un singolo file.

> Scopri EsterometroSmart CSV

Se invece sei alla ricerca di una soluzione che ti permetta di inviare direttamente le fatture XML SDI integrative da te prodotte, o più semplicemente preferisci compilare personalmente i singoli documenti attraverso la nostra form online, DigiReverse è la soluzione che fa per te! DigiReverse rende possibile non solo l’upload puntuale del documento ma anche l’invio massivo tramite FTP.

> Scopri DigiReverse Invoice

Qualunque sia la soluzione Digithera da te scelta, una volta effettuato l’invio della fattura integrativa, riceverai comodamente la fattura, direttamente da SDI, tra le tue fatture passive potendo così procedere alla regolare registrazione contabile.

5. Sanzioni

Sempre a partire dal 1° luglio e secondo il D.P.R. 633/1972, in caso di mancato adempimento, errato o tardivo invio delle fatture estere (sia attive che passive) è prevista una sanzione pari ad Euro 2 per ciascuna fattura, entro il limite massimo di 400 euro mensili.

 

 

Per tutti gli aggiornamenti ed integrazioni consigliamo di consultare la pagina dedicata cliccando qui

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Mon, 06 Jun 2022 07:34:25 +0200
<![CDATA[1° luglio 2022: obbligo di fatturazione elettronica tra Italia e San Marino]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-Italia-San-Marino-obbligo/ Il 1° luglio entrerà a pieno regime il sistema di fatturazione elettronica transfrontaliera tra Italia e San Marino.
L’obbligo di emettere fattura elettronica si effettuerà per le sole cessioni e agli acquisti di beni realizzati con gli operatori sammarinesi.
Per quanto riguarda le prestazioni di servizi, il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 211273/2021 cita "è data facoltà agli operatori nazionali di utilizzare la fattura elettronica per le operazioni effettuate nei confronti di operatori economici sammarinesi che abbiano fornito il numero di identificazione IVA attribuito dall’Ufficio tributario della Repubblica di San Marino”.

Ricordiamo che il codice destinatario che sarà necessario indicare all'interno delle fatture elettroniche per Cessioni di beni verso i soggetti residenti nella Repubblica di San Marino è 2 R 4 G T O 8.

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Mon, 06 Jun 2022 00:23:00 +0200
<![CDATA[Esterometro in formato XML anche per il regime forfettario]]> https://www.digithera.it/blog/esterometro-xml-regime-forfettario/ Dal 1° luglio 2022 tutti i soggetti che rientrano nel regime forfettario con ricavi o compensi sopra € 25.000 avranno:

- L'obbligo di fatturazione elettronica.

- L'obbligo di trasmissione dei dati delle fatture estere tramite il Sistema di Interscambio utilizzando il formato XML della fattura elettronica.

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Tue, 24 May 2022 05:54:36 +0200
<![CDATA[Responsabile della conservazione: cosa bisogna sapere?]]> https://www.digithera.it/blog/responsabile-della-conservazione-cosa-bisogna-sapere/


Dal 1° gennaio 2022 le nuove Linee Guida AgID in merito alla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici hanno introdotto una nuova importante figura nel mondo della fatturazione elettronica: il Responsabile della Conservazione.

Chi è il Responsabile della Conservazione?

Il responsabile della conservazione è la persona fisica che, possedendo specifiche competenze giuridiche, informatiche ed archivistiche, esegue, amministra e coordina le politiche di conservazione digitale emanate da AgID con piena responsabilità ed autonomia.

Qual è il suo ruolo e quali sono le sue responsabilità?

Il responsabile della conservazione ha la responsabilità giuridica generale sui processi di conservazione, effettua periodicamente il monitoraggio della corretta funzionalità del sistema di conservazione con verifica della autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità di un campione significativo di documenti, oltre alla predisposizione del manuale di conservazione e il suo aggiornamento periodico in presenza di cambiamenti normativi, organizzativi, procedurali o tecnologici rilevanti

Sono obbligato ad istituire questa figura?

Sì. Questa figura è obbligatoria quando si effettua la conservazione sostitutiva e la stessa non può e non deve coincidere con il conservatore.

Qual è la differenza con il Conservatore?

Il Conservatore è il responsabile del solo processo di conservazione. Molte delle attività previste dalle Linee Guida per il responsabile della conservazione sono delegabili al conservatore, essendo fondamentalmente attività tecniche e archivistiche, ma non la responsabilità giuridica della conservazione

Posso delegare il ruolo ad una persona esterna all’azienda?

Sì, per i soggetti titolari di P.IVA, diversi dalla Pubblica Amministrazione, il responsabile della conservazione può essere individuata una figura esterna all’organizzazione, basta che abbia le stesse competenze richieste dal ruolo.

Quali sono i vantaggi di delegare il ruolo ad un soggetto specializzato?

Delegando il ruolo di Responsabile della Conservazione si otterranno dei benefici in termini economici e di risparmio di tempo. Il know-how e la continuta formazione del responsabile della conservazione esterno sarà un valore aggiunto per l'azienda. 

Chi può aiutarmi in questo?

Digithera! O il Partner certificato di Digithera, Globalquality Srl, che, disponendo delle specifiche competenze legali, informatiche e archivistiche necessarie andrà a ricoprire il ruolo di Responsabile della Conservazione Esterno.

Digithera srl e Globalquality srl offrono soluzioni sulla base del monitoraggio che desideri ricevere e offrono soluzioni personalizzate sulla base delle tue specifiche esigenze.

Scopri di più oppure contattaci!

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Mon, 16 May 2022 21:46:00 +0200
<![CDATA[Regime forfettario e fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/forfettario-fatturazione-elettronica-luglio-2022/ Il 1° luglio 2022 scatta l’obbligo di emissione di fatture in formato elettronico, tramite Sistema di interscambio, per tutti i titolari di partita IVA in regime forfetario con la sola esclusione, fino al 31 dicembre 2023, dei contribuenti con fatturato annuo inferiore a € 25.000. 
I soggetti che fino ad oggi risultavano esclusi dall’obbligo di emissione di fattura elettronica, dovranno quindi provvedere alla compilazione di fatture SDI per tutte le operazioni effettuate con soggetti residenti e/o stabiliti nel territorio dello stato italiano, oltre che per le operazioni estere (le cosiddette operazioni transfrontaliere).

Chi sono i soggetti interessati?

A partire dal 1° luglio 2022 viene esteso l’obbligo di fatturazione elettronica SDI anche a:

  • contribuenti in regime di vantaggio (articolo 27, commi 1 e 2, DL 98/2011);
  • contribuenti in regime forfetario (articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014);
  • associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore (regime Legge 398/1991, art. 1 e 2) con fatturato inferiore a € 65.000.

Chi sono i soggetti esonerati ed esclusi?

Fino al 31 dicembre 2023, potranno continuare a emettere fattura cartacea i titolari di partita IVA con fatturato inferiore a € 25.000. Per tali soggetti, l’obbligo di fatturazione elettronica tramite SDI scatterà a partire dal 1° gennaio 2024.

Restano inoltre, ma solo per il momento, esclusi dall’obbligo di fatturazione elettronica i soggetti IVA tenuti all’invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria (TS), i quali continueranno ad utilizzare le attuali modalità e per i quali non è ancora stata fissata una data di entrata in vigore di tale obbligo.

Fase transitoria

Per il primo trimestre, ovvero il periodo che va dal 1° luglio al 30 settembre 2022 inclusi, verrà concesso ai titolari di partita IVA in regime forfetario una dilazione delle tempistiche circa l’emissione della fattura.
La normativa richiede l’emissione della fattura entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione, ma, solo per il periodo sopraindicato, ai soggetti interessati viene data la possibilità di trasmettere a SDI le fatture entro, e non oltre, il mese successivo.

Sanzioni

I soggetti interessati, precedentemente menzionati, risulteranno esclusi dalle sanzioni previste dall’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, per l’intera durata del periodo transitorio (1 luglio – 30 settembre 2022), nel caso in cui la fattura elettronica venga emessa entro, e non oltre, il mese successivo a quello di effettuazione dell'operazione.

In generale le sanzioni per la tardiva emissioni della fattura elettronica, sono:

  • tra il 90 e il 180% dell’IVA relativa all’imponibile non correttamente documentato (con un minimo di 500 euro);
  • una sanzione formale minima di 250€ (fino a 2.000€), se la tardiva emissione della fattura non ha inciso sulla corretta liquidazione dell’IVA. 

Tali sanzioni possono essere ridotte con ravvedimento operoso.

Fonti

Gazzetta Ufficiale


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Wed, 04 May 2022 07:37:00 +0200
<![CDATA[Scadenze Fiscali: proroga di 10 giorni]]> https://www.digithera.it/blog/proroga-irregolare-funzionamento-servizi-fiscali-marzo-2022/ Irregolare funzionamento dei servizi fiscali, proroga di 10 giorni per adempimenti e scadenze

Con il ripristino dei servizi telematici di Agenzia delle Entrate, a seguito dei malfunzionamenti che hanno interessato le piattaforme Sogei nelle giornate del 30 e 31 marzo, è stato pubblicato sul sito istituzionale l’atto di irregolare funzionamento dell’attività degli Uffici e dei collegamenti telematici e telefonici.

Il documento ufficiale, che è possibile consultare al seguente link, accerta l’irregolare funzionamento della piattaforma di Agenzia delle Entrate, estendendo di fatto “i termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità” Ai sensi dell’art. 1 del decreto legge 21 giugno 1961, n. 498.

I problemi riscontrati da Sogei negli scorsi giorni, hanno comportato un’impossibilità di accesso ai servizi, non permettendo di rispettare adempimenti e scadenze fissate per la fine del mese di marzo. Tra numerosi adempimenti interessati vi è anche la fatturazione elettronica, che è stata colpita da rilevanti ritardi sia nella gestione dei documenti che nella messa a disposizione degli stati di elaborazione da parte di SDI.

La proroga si è resa pertanto necessaria a causa del blocco delle attività che ha impedito a contribuenti e intermediari il regolare svolgimento delle operazioni e l'adempimento dei termini fiscali del periodo. Attraverso il provvedimento emanato vengono prorogate al prossimo 11 aprile le scadenze fiscali interessate dal blackout dei servizi telematici di Agenzia delle Entrate, tra cui figurano anche Fatturazione Elettronica, Dichiarazione IVA e versamenti.

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Wed, 06 Apr 2022 13:30:15 +0200
<![CDATA[Agenzia delle Entrate non raggiungibile]]> https://www.digithera.it/blog/ade-non-raggiungibile-31marzo2022/ Sogei S.p.A., società che si occupa dell'amministrazione tecnologica del portale di Agenzia delle Entrate e numerosi altri siti statali, ha confermato nelle scorse ore via Twitter la sospensione dei servizi a causa di un malfunzionamento ai sistemi informatici.

La sospensione del servizio, come comunicato da Sogei stessa, è stato causato da alcune anomalie di tensione elettrica che hanno provocato danneggiamenti ai sistemi impiantistici, comportando malfunzionamenti diffusi ai collegamenti telematici e telefonici di Agenzia delle Entrate e altri enti.


Servizi interessati

Agenzia delle Entrate ha fatto subito sapere che il blackout dei servizi non ha "in alcun modo interessato la sicurezza dei dati sensibili". Il problema che ha interessato AdE si ripercuote direttamente sul processo di gestione delle fatture elettroniche, comportando ritardi nel prelievo e gestione dei documenti da parte del Sistema di Interscambio. Per tale motivo, le tempistiche di elaborazione per le fatture emesse a partire dal primo pomeriggio di ieri, mercoledì 30 marzo, potrebbero subire sostanziali ritardi e mancati aggiornamenti.

Sogei sta già provvedendo a risolvere la catena dei disservizi, riattivando i servizi interessati e ristabilendo il normale funzionamento del sistema.

 

Comunicato Stampa di Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate, ha provveduto nella giornata di oggi a rilasciare un comunicato stampa in cui fa sapere che appena verranno correttamente ripristinati servizi e collegamenti, provvederà ad emanare un provvedimento di irregolare funzionamento degli uffici ai sensi dell’art. 1 del decreto-legge 21 giugno 1961, n. 498.

Questo provvedimento si applica nei casi in cui gli uffici finanziari non siano in grado di funzionare regolarmente a causa di eventi di carattere eccezionale, non riconducibili all’Amministrazione finanziaria stessa. I termini di prescrizione e di decadenza nonché quelli di adempimento di obbligazioni e di formalità previsti dalle norme riguardanti le imposte e le tasse a favore dell’erario, scadenti durante il periodo di mancato o irregolare funzionamento, vengono prorogati attraverso apposita pubblicazione sul sito dell’Agenzia.

Comunicato Agenzia delle Entrate

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Thu, 31 Mar 2022 14:00:09 +0200
<![CDATA[Termini conservazione sostitutiva fatture 2020]]> https://www.digithera.it/blog/termini-conservazione-sostitutiva-fatture-2020/ Scadenze, esclusioni, sanzioni e consigli su come affrontare la prossima scadenza dell’invio in conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche relative all’anno 2020.

Scadenza della Conservazione

Secondo la normativa vigente, tutte le fatture elettroniche, emesse e ricevute, sono da conservarsi per 10 anni presso un conservatore abilitato AgID (Agenzia per l'Italia Digitale). L’invio in conservazione sostitutiva deve essere effettuata, con cadenza annuale, entro 3 mesi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Per l'anno 2020, la conservazione digitale delle fatture elettroniche emesse e ricevute, deve essere effettuata entro e non oltre il termine ultimo del 28 febbraio 2022, salvo eventuali proroghe.

Gli esclusi

Per i contribuenti in regime forfettario l’obbligo della fattura elettronica sussiste attualmente solo nei confronti della Pubblica amministrazione. Tuttavia, se si è scelto di emettere fatture elettronica anche per le operazioni verso privati, adempiendo anticipatamente all’obbligo di fatturazione elettronica per sfruttare le agevolazioni previste dalla legge, è necessario verificare che tutti i documenti elettronicamente trasmessi siano correttamente conservati presso il conservatore.

Le sanzioni

Le fatture elettroniche vanno conservate in formato elettronico presso un ente accreditato, la mancata conservazione sostitutiva delle stesse non permette l’esibizione nel giusto formato (elettronico) ed è pertanto sanzionabile (art.52 del DPR n.633/72). La sanzione prevista varia da € 1.032,91 a € 7.746,85, ed il mancato adempimento non dà diritto al contribuente di avvalersi ai fini accertativi dell’esibizione dei documenti non conservati a norma.

Quali sono le buone norme per affrontare al meglio la prossima scadenza?

Poche e semplici azioni che ti permetteranno di comprendere se tutti i documenti emessi, e ricevuti, sono stati correttamente conservati:

  • Genera un report della tua gestione contabile del 2020, utilizzando gli strumenti a tua disposizione come gestionale, commercialista o la stessa piattaforma di fatturazione elettronica che utilizzi. Nel caso di Digithera potrai trovare tutti i documenti emessi e ricevuti all’interno di Controller;
  • Accedi al portale di Conservazione ed effettua un report dei documenti conservati per classe documentale.
  • Confronta i report e assicurati che i volumi di documenti emessi e ricevuti nel periodo di riferimento risultino correttamente conservati.

Nell’eventualità in cui i report eseguiti dovessero differire, è fondamentale avvisare il proprio Responsabile della Conservazione, portando alla luce l’anomalia rilevata, avendo così facoltà di intervenire prima della scadenza.

Non hai ancora nominato un Responsabile della Conservazione? Approfondisci subito il ruolo, le competenze e tutte le novità previste dalle linee guida AgID in vigore dal 1° gennaio 2022. Scopri subito come compilare il manuale della conservazione o affidare in outsourcing il ruolo!

Scopri Ora!

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Tue, 08 Feb 2022 10:33:34 +0100
<![CDATA[Parola d’ordine: Interoperabilità. OpenPeppol ed EESPA uniscono le forze]]> https://www.digithera.it/blog/interoperabilita-openpeppol-eespa/  

 

OpenPeppol e EESPA, le due associazioni non-profit, impegnate nel settore della Fatturazione Elettronica e Supply Chain, hanno annunciato l’intenzione di allineare le rispettive linee strategiche al fine di utilizzare un framework di interoperabilità comune.

Entrambe le organizzazioni hanno co-creato e supportato il Global Interoperability Framework, che si basa sul modello di scambio a “quattro angoli” di fatture elettroniche e altri documenti aziendali su una rete di e-Delivery. L'interoperabilità tra i fornitori di servizi (e più in generale tra i partner commerciali) consente ad acquirenti e fornitori di cogliere i vantaggi dell'approvvigionamento elettronico e della fatturazione attraverso un efficiente on-boarding "one-stop".

Come riconosciuto da entrambe le associazioni, la diffusione parallela di due istanze molto simili dello stesso quadro di interoperabilità globale rischia di creare eccessiva confusione all’interno del mercato, riducendo l'efficienza delle soluzioni proposte. Nasce da qui la volontà di unire le forze, lavorando verso un quadro comune, basato su una governance multi-stakeholder, simile a quello utilizzato per garantire un Internet aperto, resiliente e sicuro.

OpenPeppol ed EESPA stanno seguendo da vicino la recente tendenza dei governi a istituire piattaforme di scambio di fatture per scopi di controllo continuo delle transazioni (CTC). Sulla base della lunga esperienza dei membri nell'implementazione della fatturazione elettronica, entrambe le organizzazioni comprendono l'importanza di garantire che tali sistemi siano progettati e implementati in modo da sfruttare appieno i benefici fiscali, economici e sociali delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC).

La tendenza verso il CTC rappresenta un'opportunità unica per migliorare drasticamente la riscossione delle imposte e allo stesso tempo aumentare significativamente l'adozione di processi aziendali automatizzati e interoperabili. Ciò si tradurrebbe in una maggiore efficienza aziendale, migliori prestazioni economiche e vantaggio competitivo per le aziende grazie a flussi di lavoro e operazioni ottimizzati, non possibili attraverso una gestione “cartacea” dei processi.

Un ambiente interoperabile che combina la distribuzione delle fatture e il CTC può essere creato estendendo il modello "a quattro angoli" – che consente lo scambio trasparente dei dati delle transazioni commerciali tra fornitori di servizi convalidati che gestiscono "punti di accesso" collegati attraverso una rete di interoperabilità aperta e pervasiva – con un "quinto angolo" che consente alle amministrazioni fiscali di ricevere senza problemi report di dati rilevanti dal punto di vista fiscale in parallelo alle transazioni effettive tra fornitori e acquirenti.

Oltre ad aumentare l'efficienza del mercato, l'adozione di un quadro unico di interoperabilità permetterà di aumentare considerevolmente le possibilità dei governi di massimizzare la riscossione delle entrate pubbliche, riducendo gli oneri amministrativi per le imprese e salvaguardando una maggiore competitività e crescita a lungo termine. Evidenza di ciò è già individuabile nei risultati ottenuti dall’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica nel nostro paese, che ha permesso di generare un maggiore gettito fiscale, semplificando la gestione documentale e le spese per le singole realtà.

Entro la fine del primo trimestre del 2022, OpenPeppol ed EESPA, formuleranno le raccomandazioni per la convergenza dei rispettivi sforzi di interoperabilità al fine di giungere a conclusioni comuni.

OpenPeppol

Integra i processi aziendali standardizzando il modo in cui le informazioni sono strutturate e scambiate, fornendo un modello pronto all'uso, scalabile e internazionale, che permette la connessione attraverso una rete di fornitori di servizi che utilizzando il sistema proprietario Peppol Interoperability Framework. OpenPeppol è un associazione internazionale senza scopo di lucro, costituita nel 2012, organizzata secondo il diritto belga.

EESPA

è l'associazione di categoria europea per una comunità ampia e dinamica di fornitori di servizi di fatturazione elettronica, tratti da organizzazioni che forniscono servizi di rete, outsourcing aziendale, finanziari, tecnologici ed EDI. EESPA è un'associazione internazionale senza scopo di lucro organizzata secondo il diritto belga, costituita nel 2011.

 

Fonte

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Tue, 08 Feb 2022 08:00:00 +0100
<![CDATA[Conservazione Sostitutiva: le nuove regole a partire dal 1 gennaio 2022]]> https://www.digithera.it/blog/agid-linee-guida-conservazione-documenti-fiscali-2022/

L’Agid, Agenzia per l’Italia Digitale, ha da qualche tempo emesso le nuove linee guida per la formazione, gestione e conservazione dei documenti fiscali alle quali bisognerà adeguarsi a partire dal 1 gennaio 2022.

Le novità previste hanno il compito di regolamentare la natura e la funzione del sistema di conservazione, definendo esplicitamente ruoli e funzioni dei singoli soggetti coinvolti, oltre che dell'intero processo di conservazione.

Responsabile della Conservazione: ruolo e responsabilità

Tra le novità di maggiore interesse per le singole Aziende vi è sicuramente la modifica di alcune figure chiave che hanno il compito di provvedere e supervisionare la procedura di conservazione dei documenti fiscali.

Con la modifica introdotta da Agid si richiede la nomina esplicita di un Responsabile della Conservazione, questa figura potrà essere nominata internamente all'azienda o esternamente all’organizzazione, affidandosi a soggetti terzi.

Il Conservatore non può in alcun modo essere Responsabile della Conservazione, in quanto è già responsabile del processo di conservazione.

Il Responsabile della Conservazione diventerà una figura chiave e, oltre a essere esplicitamente nominato, dovrà avere specifiche competenze legali, informatiche e archivistiche.

Il Responsabile della Conservazione dovrà:

  • redigere, firmare e mettere in conservazione il Manuale Pdf della conservazione, diventando a tutti gli effetti il responsabile e titolare del documento per la propria azienda;

  • controllare e vigilare sui processi svolti da parte del Conservatore, per il corretto adempimento delle normative in tema di conservazione digitale;

  • supervisionare e definire le risorse aziendali che operano sui vari documenti informatici inviati in conservazione (Fatture Attive, Passive, Registri, PEC e tutti gli altri documenti per i quali è prevista).

Con l’entrata in vigore delle nuove norme, la figura del Responsabile della Conservazione Digitale avrà un ruolo di assoluta importanza diventando giuridicamente responsabile dei processi di conservazione digitale.

Conservazione digitale e Metadati

Con le nuove linee guida il numero e la tipologia di metadati associati ai documenti saranno superiori e serviranno per indicizzare, identificare e ricercare i documenti inviati al sistema di conservazione digitale in caso di necessità o accertamenti.

Le modifiche previste da Agid per i Metadati dei documenti conservati a partire dal 1 gennaio 2022, sono già state recepite e prese in gestione da parte dell'Ente Conservatore presso cui vengono conservati tutti i documenti digitali, che provvederà ad integrare le informazioni necessarie in fase di messa in conservazione dei documenti.

La Conservazione Digitale è, e rimarrà sempre, un argomento molto importante e delicato che in ambito della fatturazione elettronica riveste un ruolo primario, e Digithera ha già pensato e predisposto, una serie di prodotti e servizi a supporto di tutte le operazioni necessarie all’adeguamento richiesto da Agid.


Maggiori informazioni possono essere richieste direttamente al nostro Team di Esperti che sarà lieto di rispondere ad ogni richiesta. 

 

Contatta un nostro Specialista

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Thu, 09 Dec 2021 15:11:21 +0100
<![CDATA[Alessandro Incanalato]]> https://www.digithera.it/blog/alessandro-incanalato/ Quello che cercano i nostri clienti, parola di rivenditore!

Quello che vogliono i nostri clienti sono facilità e rapidità: facilità delle applicazioni che devono usare per gestire la loro contabilità, e rapidità per venire incontro ai loro tempi che, sopratutto nel caso dei liberi professionisti, sono sempre ridotti all'ultimo minuto.
Digithera offre soluzioni software facili da integrare e che possiamo acquistare con dinamicità: se un giorno un applicativo non ci serve più, semplicemente ne stoppiamo l'acquisto, non essendo vincolati da canoni. Non è una cosa da poco in questo settore, dove cercare fornitori affidabili non è semplice. Dopotutto siamo noi a mettere la faccia con i nostri clienti.

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Tue, 19 Oct 2021 08:09:00 +0200
<![CDATA[Operazioni Italia - San Marino: Disponibile il Codice Destinatario]]> https://www.digithera.it/blog/operazioni-italia-san-marino-codice-destinatario/ Attraverso il comunicato 31 Agosto 2021/1720 d.f.R Prot. n.92466/2021, l'Ufficio Tributario di San Marino ha ufficialmente reso noto il codice destinatario che sarà necessario indicare all'interno delle fatture elettroniche per Cessioni di beni verso i soggetti residenti nella Repubblica di San Marino.
 
2 R 4 G T O 8
 
Il codice destinatario dedicato, sarà attivo a partire dal 1° ottobre 2021, in concomitanza con l’entrata in vigore delle disposizioni previste dal Decreto Delegato n.147 del 5 agosto 2021. Ricordiamo che l'emissione in formato elettronico per le operazioni commerciali tra operatori italiani e sammarinesi, sarà opzionale fino al 30 giugno 2022, mentre a decorrere dal 1° luglio 2022, potranno essere emesse e accettate solamente fatture in formato elettronico.
Per maggiori dettagli in relazione alle modalità e scenari di applicazione del Decreto vi invitiamo a consultare l'articolo dedicato.
 

comunicato 31 Agosto 2021/1720 d.f.R Prot. n.92466/2021
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Tue, 07 Sep 2021 07:52:56 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica Italia - San Marino: Pronte le regole Tecniche]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-Italia-San-Marino-regole-tecniche/

Con il provvedimento n. 211273 del 5 agosto 2021, Agenzia delle Entrate ha fornito le regole Tecniche per quanto riguarda le operazioni commerciali effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato Italiano e soggetti residenti nella Repubblica di San Marino.
La strada intrapresa da Agenzia delle Entrate ha il compito di fornire continuità all'interno del flusso di lavoro dei soggetti IVA coinvolti, cercando di ridurre quanto più possibile modifiche e stravolgimenti ai processi di emissione e/o ricezione di queste nuove tipologie di fatture elettroniche. Al contempo mira a modernizzazione le procedure di fatturazione, trasmissione dati, controllo, tracciatura e versamenti dell’IVA concernenti le cessioni di beni che avvengono tra l’Italia e San Marino.
L'Emissione di una fattura elettronica da e verso la Repubblica di San Marino, prevedrà quindi modalità di emissione e ricezione del tutto analoghe a quelle che siamo oggi siamo soliti utilizzare per le fatture nazionali, con le differenze di gestione che andranno ad interessare principalmente SDI e l'ufficio tributario di San Marino.

Sistema di Interscambio e Ufficio Tributario di San Marino

Sono i due maggiori enti coinvolti all'interno del processo di regolarizzazione, convalida e trasmissione per le fatture emesse tra Italia e San Marino, ognuno dei quali ha compiti definiti.

Per quanto riguarda SDI, i compiti ad esso assegnati risultano essere del tutto analoghi a quelli oggi ricoperti per la fatturazione nazionale. Il Sistema di Interscambio si occuperà della verifica e validazione delle fatture elettroniche, avendo il compito di trasmettere all'ufficio tributario di San Marino la Fattura emessa dal soggetto IVA italiano. Ricordiamo che tutte le fatture elettroniche scambiate tra gli operatori dei due stati dovranno transitare attraverso il Sistema di Interscambio e l'ufficio tributario di San Marino, rispettandone le regole tecniche disciplinate dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia del 30 aprile 2018 e successive modifiche.

L'ufficio tributario di San Marino invece avrà il compito di verificare il regolare assolvimento da parte del fornitore italiano e convalidare la regolarità della fattura, restituendo l'esito del controllo all'Agenzia delle Entrate, attraverso l'apposito canale telematico.

Nota: come riportato all'art. 3 del DECRETO 21 giugno 2021, in caso di mancato riscontro da parte dell'ufficio tributario è necessario applicare quanto segue "[...] Se entro i quattro mesi successivi all'emissione della fattura, l'ufficio tributario non ne ha convalidato la regolarità, l'operatore economico italiano, nei trenta giorni successivi emette nota di variazione, ai sensi dell'art. 26, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, senza il pagamento di sanzioni e interessi."

SDI avrà inoltre il compito di gestire la risposta generata da parte dell'ufficio tributario di San Marino, restituendo l'esito del controllo di validità effettuato al soggetto emittente italiano. 

Nel caso di cessione di beni verso l'Italia, la procedura risulta essere del tutto analoga ma presenta ruoli invertiti, con la trasmissione a SDI della fattura da parte dell'ufficio tributario sammarinese e relativa verifica da parte di SDI dei dati contenuti per la regolarizzazione dell'Imposta sul valore aggiunto, comunicandone l'esito all'ufficio tributario.  Nel caso di fatture in cui non venga indicato l’ammontare dell’IVA dovuta, sarà all’operatore italiano che avrà il compito di provvedere al pagamento dell’imposta ed integrazione del documento, attraverso le apposite tipologie documentali disponibili.

Anche in questo caso, i soggetti per i quali non è previsto l'obbligo di fatturazione elettronica, potranno decidere di utilizzare tale modalità in sostituzione del formato cartaceo oggi previsto.


Scenari di applicabilità

Cessioni di beni verso San Marino e cessioni di beni verso l'Italia, queste le due tipologie di operazione che beneficeranno delle nuove regole per le fatture elettroniche, coinvolgendo soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato Italiano e soggetti residenti nella Repubblica di San Marino. L'entrata in vigore prevedrà, come di consueto, un breve periodo transitorio, della durata di 9 mesi, durante il quale sarà il soggetto IVA interessato a decidere se utilizzare le nuove modalità di emissione o continuare ad utilizzare le modalità cartacee per l'emissione dei propri documenti.
Per quanto riguarda le prestazioni di servizi, è data facoltà agli operatori nazionali di utilizzare la fattura elettronica per le operazioni effettuate nei confronti di operatori economici sammarinesi che abbiano fornito il numero di identificazione IVA attribuito dall’Ufficio tributario della Repubblica di San Marino. Ciò che emerge dal provvedimento n. 211273 del 5 agosto 2021, è la possibilità di utilizzare le medesime modalità previste per la cessione di beni senza però definirne espressamente l'obbligo.

Codice Destinatario: 2R4GTO8
 
Il codice destinatario dedicato, utilizzabile per l'emissione verso San Marino delle fatture in formato elettronico, sarà attivo a partire dal 1° ottobre 2021, in concomitanza con l’entrata in vigore delle disposizioni previste dal Decreto Delegato n.147 del 5 agosto 2021.
Il fornitore italiano avrà il compito di indicare tale riferimento all'interno dell'omonimo campo, veicolando in questo modo il documento verso l'hub di ricezione e smistamento predisposto dall'Ufficio Tributario della Repubblica di San Marino.

Le tempistiche di Introduzione

Come già anticipato a fine maggio, e confermato dal decreto attuativo del Ministero Economia e Finanza in data 21 giugno 2021, l'introduzione delle nuove regole per la fatturazione elettronica tra i due stati avverrà gradualmente.
A partire dal prossimo 1° ottobre 2021 avrà inizio il periodo transitorio che permetterà l'adesione volontaria di tutti i soggetti coinvolti, permettendo a coloro che lo desiderano di iniziare ad utilizzare le nuove modalità operative per la trasmissione, e ricezione, delle fatture relative alle operazioni avvenute con soggetti sammarinesi.
Il periodo transitorio terminerà il 30 giugno 2022, mettendo quindi a disposizione dei soggetti coinvolti un congruo periodo per iniziare a comprendere, ed utilizzare in maniera corretta, le nuove modalità di emissione e ricezione, prima che queste diventino obbligatorie. A decorrere dal 1° luglio 2022, tra Italia e San Marino potranno essere emesse e accettate solamente fatture in formato elettronico.

Trattamento dei Dati

Grande rilevanza è stata infine data alle disposizioni in materia di trattamento dei dati personali e loro salvaguardia, definendo i limiti di consultazione ed elaborazione delle informazioni contenute nei file trasmessi tramite il sistema, sia per quanto riguarda Agenzia delle Entrate che la Repubblica di San Marino, che assumono il ruolo di Titolari del trattamento dei dati in relazione alle fasi di rispettiva competenza.

I possibili ostacoli

Non emergono particolari preoccupazioni per quanto riguarda le nuove modalità di fatturazione tra i due Stati, si tratta di una naturale estensione ed evoluzione delle modalità già oggi previste ed utilizzate per la fatturazione elettronica italiana. 
È però importante precisare che si andrà ad aggiungere un secondo organo istituzionale oltre al Sistema di Interscambio italiano, che potrebbe quindi comportare delle dilatazioni nelle tempistiche di messa a disposizione degli aggiornamenti di stato e delle notifiche relative ai documenti transitati, non è quindi da escludere la possibilità di rallentamento rispetto a quanto siamo oggi abituati con le fatture nazionali. Infatti SDI non rappresenterà più l'unico soggetto istituzionale coinvolto e interpellabile, ma andrà ad aggiungersi ad esso anche l'ufficio tributario di San Marino.
 
Le date da ricordare
 
1° ottobre 2021 -> Inizio del periodo transitorio
30 giugno 2022 -> Fine del periodo transitorio
1° luglio 2022 -> Obbligo di emissione in formato elettronico per le fatture tra Italia e San Marino


Riferimenti normativi consultabili
provvedimento n. 211273 del 5 agosto 2021
DECRETO 21 giugno 2021



07/09 Aggiornato: inserito Codice Destinatario
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Fri, 20 Aug 2021 08:11:00 +0200
<![CDATA[- 7 giorni al termine d'invio per l’esterometro del 2° trimestre 2021 ]]> https://www.digithera.it/blog/esterometro-secondo-trimestre-2021/  
Scade il 20 agosto il termine ultimo per la trasmissione dei dati relativi alle operazioni transfrontaliere per inviare l’esterometro del 2° trimestre 2021.

L'obbligo di trasmissione coinvolge tutti i soggetti passivi d'IVA residenti o stabiliti in Italia, che hanno effettuati cessione di beni e prestazione di servizi effettuate e/o ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato nel periodo di riferimento.

Ricordiamo che, come indicato anche dal sito ufficiale di Agenzia delle Entrate: "la comunicazione è facoltativa per tutte le operazioni per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche secondo le regole stabilite nel Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate prot. 89757/2018."
 
Stop Esterometro dal 2022
 
A partire da gennaio 2022 è previsto il superamento completo della comunicazione periodica dei dati transfrontalieri a favore delle "nuove" tipologie documentali, che utilizzano logiche di gestione e compilazione simili a quelle già ora previste per la fatturazione elettronica. I documenti fattura emettibili per la regolarizzazione delle operazioni, con valore fiscale equivalente alla trasmissione periodica dell'Esterometro, sono stati introdotti con l'ultimo aggiornamento del tracciato per la fatturazione elettronica, entrato in vigore a inizio 2021. Tali tipologie documentali, risultano essere già oggi utilizzabili, permettendoti d'iniziare a comprendere con largo anticipo le nuove dinamiche che diventeranno obbligatorie a partire da gennaio 2022.
 
Scopri oggi, insieme a un nostro specialista, come dire Stop all'Esterometro!
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Fri, 13 Aug 2021 15:18:30 +0200
<![CDATA[NSO: Verso la seconda Fase]]> https://www.digithera.it/blog/nso-aggiornamento-giugno-2021/ Prima Fase: e-Ordini


Iniziata ufficialmente il 1° febbraio 2020 con l'entrata in vigore dell'obbligo di invio, in formato elettronico, degli ordini di acquisto di beni per tutte le strutture afferenti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), attraverso il Nodo Smistamento Ordini (NSO), ed estesa, all’inizio del 2021, anche agli ordini di servizi effettuati dagli Enti del SSN, questa prima fase ha fatto registrare una rapida adozione, trasmettendo fin da subito segnali incoraggianti, in particolar modo considerando che il periodo di prima azione ha coinciso con l'inizio della crisi pandemica.
Per comprendere al meglio l'adozione ed efficacia di NSO, possiamo dare uno sguardo ai dati ufficiali pubblicati dalla Ragioneria Generale dello Stato, il dipartimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze (RGS MEF) che cura la realizzazione del progetto. I dati aggiornati a giugno mostrano come, nei primi 16 mesi di operatività del nuovo sistema di ordinazione, sono stati oltre 8,5 milioni gli ordini pervenuti a NSO. È importante notare anche la graduale riduzione dei documenti scartati, che hanno fatto registrare nel mese di giugno 2021, un tasso di validità pari al 99,43%.

Ricordiamo come sempre, che all'interno di questi dati, non vengono tenuti in considerazione gli ordini effettuati da parte della protezione civile, in quanto non rientranti all'interno delle categorie previste dalla normativa vigente.

Seconda Fase: Ordini, DDT e SAL

Gli e-ordini via NSO rappresentano solamente il primo tassello all'interno dell'ambizioso percorso di digitalizzazione e semplificazione dei processi di approvvigionamento che coinvolge gli Enti pubblici del SSN e Aziende del settore Healthcare.
Fino ad ora è stato coinvolto esclusivamente il processo di ordinazione per l'acquisto di beni e servizi da parte degli Enti della Pubblica Amministrazione afferenti al Servizio Sanitario Nazionale ma, come già previsto dai commi 411, 412, 413, 414 e 415 della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (Legge di Bilancio 2018), il progetto è decisamente più ampio e articolato:

"Al fine di incentivare l'efficienza e la trasparenza del sistema di approvvigionamento della pubblica amministrazione, l'emissione, la trasmissione, la conservazione e l'archiviazione dei documenti attestanti l'ordinazione e l'esecuzione degli acquisti di beni e servizi devono essere effettuate in forma elettronica. [...]" comma 411, legge di Bilancio 2018.

Per il prossimo futuro, vi è quindi la volontà del legislatore ad estendere l'obbligo anche a tutte le altre tipologie di Enti Pubblici, con l’ampliamento delle tipologie di documento trasmessi attraverso il canale NSO, includendo i documenti collegati all'esecuzione dell'acquisto come Documenti di Trasporto (DDT), per quanto riguarda i beni, e lo Stato di Avanzamento dei Lavori (SAL), per quanto riguarda i servizi.
Solamente a seguito della completa dematerializzazione di DDT e SAL il processo di semplificazione potrà dirsi completo, garantendo ad Enti Pubblici e Aziende l'ottenimento dei massimi benefici gestionali che il formato elettronico è in grado di offrire. Maggiore velocità nei processi legati alla riconciliazione documentale, potendo propendere per una gestione sempre più automatizzata, riduzione delle tempistiche e dei costi di gestione dei singoli documenti, con naturale riduzione degli errori di gestione e non conformità, ma soprattutto la semplificazione del processo di Cashflow e liquidità per l'azienda.
Per quanto riguarda le tempistiche di estensione, non vi sono ancora dettagli o date definite ma, considerando l'ottimo responso ottenuto con gli e-ordini, l’auspicio è di calendarizzare a breve l'inizio della seconda del progetto di semplificazione e digitalizzazione dell’ordine di ASL e Aziende Ospedaliere del SSN e l’estensione di eOrder anche agli altri Enti della PA. Ovviamente non mancheremo di segnalarvi ulteriori sviluppi ed evoluzioni del panorama NSO, se desideri approfondire fin da subito le tematiche legate a questo argomento, ti ricordiamo che i nostri Specialisti sono sempre a tua disposizione, per comprendere fin da subito come gestire la ricezione degli Ordini in formato elettronico via NSO.


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Mon, 12 Jul 2021 16:25:29 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica Transfrontaliera: Sistema Unico tra Italia e San Marino]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-Italia-San-Marino/  

1° ottobre 2021, questa la data fissata per l’inizio del periodo transitorio che ha il compito di fornire un canale condiviso per lo scambio di fatture elettroniche tra gli operatori IVA Italiani e Sammarinesi.

Con comunicato n. 103 del 26 maggio 2021, il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha reso noto il superamento dei presenti accordi tra i due Paesi, ponendo così le basi per la realizzazione di un sistema comune transfrontaliero per l’emissione delle fatture in formato elettronico per le operazioni commerciali tra Italia e San Marino.

Si pone quindi seguito a quanto anticipato nell’articolo 12 del DL Crescita 2019, che anticipava l’estensione della fatturazione elettronica per i rapporti di scambio con la Repubblica di San Marino:

Art. 12. Fatturazione elettronica Repubblica di San Marino

1. Gli adempimenti relativi ai rapporti di scambio con la Repubblica di San Marino, previsti dal decreto del Ministro delle Finanze 24 dicembre 1993, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 305 del 30 dicembre 1993, sono eseguiti in via elettronica secondo modalità stabilite con decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze in conformità ad accordi con detto Stato. Sono fatti salvi gli esoneri dall’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica previsti da specifiche disposizioni di legge. Con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate sono emanate le regole tecniche necessarie per l’attuazione del presente articolo.” Gazzetta Ufficiale

L’accordo raggiunto va quindi ad aggiornare lo scambio di lettere del 1993, e rappresenta un passo fondamentale per la semplificazione della gestione amministrativa per gli scambi commerciali tra i due Paesi. Come possiamo apprendere dal comunicato ufficiale del MEF, le date di introduzione sono già state stabilite:

Nel dettaglio, dal primo ottobre prenderà il via un periodo transitorio che terminerà il 30 giugno 2022, durante il quale gli operatori sammarinesi e quelli italiani potranno optare per la fatturazione elettronica in luogo di quella cartacea. In particolare, gli operatori dei due Paesi potranno emettere fatture elettroniche su un sistema unico transfrontaliero. Il sistema entrerà a regime dal primo luglio 2022.Comunicato Stampa

A seguito dell’accordo tra gli Stati, si attendono ora le indicazioni operative per comprendere al meglio tutti i dettagli riguardanti le modalità di applicazione, restiamo quindi in attesa di maggiori informazioni. Ricapitolando, le scadenze previste sono quindi le seguenti:

1° ottobre 2021 – Inizio del periodo transitorio di fatturazione elettronica tra Italia e San Marino

30 giugno 2022 – Fine del periodo transitorio

1° luglio 2022 – Ingresso a pieno regime del sistema di fatturazione elettronica transfrontaliera tra Italia e San Marino


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Fri, 28 May 2021 12:24:03 +0200
<![CDATA[Giulio Vitali]]> https://www.digithera.it/blog/Giulio-Vitali/ La soluzione completa per noi commercialisti!

Per noi commercialisti non è facile far recepire ai nostri clienti i cambiamenti, soprattutto quando si tratta di piccoli imprenditori o liberi professionisti che non hanno un ufficio amministrazione che li supporti. Con Digithera riusciamo a bypassare questo problema: hanno dato a noi lo strumento, per gestire i nostri clienti, senza che loro nemmeno si accorgano delle operazioni che facciamo. Noi abbiamo tutto sotto controllo in un'unica consolle, per di più facile e senza tanti fronzoli, che ci consente di gestire tutte le informazioni necessarie alla fatturazione elettronica per conto loro in autonomia.

Questa è quella che io chiamo risposta appropriata alle esigenze.

 

Giulio Vitali, commercialista

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Wed, 26 May 2021 07:03:37 +0200
<![CDATA[Comunicazioni e Rimborsi IVA AdE - Attenzione alle mail di Phishing!]]> https://www.digithera.it/blog/mail-phishing-agenzia-delle-entrate-aprile-2021/ Agenzia delle Entrate ha segnalato nei giorni scorsi la presenza di comunicazioni fraudolente inviate ad alcuni contribuenti, con oggetto comunicazioni e rimborsi Iva, che invitano il soggetto destinatario ad approfondire l'argomento consultando il file .zip allegato all'interno della mail.

Come riconoscere il messaggio di phishing?

Da quanto possiamo apprendere dall'avviso pubblicato da Agenzia delle Entrate, pur presentando una sintassi e costruzione quasi corretta, sono comunque presenti evidenti errori all'interno del testo della comunicazione, presumibilmente riconducibili all'utilizzo di un traduttore automatico, come “mail figliata automaticamente” e “la preghiamo di non reagire a questo indirizzo”. Inoltre, all'interno del corpo della mail, viene esplicitamente riportata la password necessaria per effettuare l'accesso al file .zip allegato. 

Un esempio della comunicazione fraudolenta, riportato direttamente da Agenzia delle Entrate sul proprio sito: 

Come tutelarsi?

Nel caso in cui si dovesse ricevere questa comunicazione risulta fondamentale non aprire per nessun motivo l'allegato presente all'interno della mail. 

Agenzia delle Entrate ha predisposto un apposito call center (numero 800.909696), a disposizione di tutti i cittadini, che desiderano accertarsi che la comunicazione ricevuta sia legittima e non un tentativo di frode informatica.

Vi invitiamo inoltre a consultare, all'interno del sito web di AdE, l'apposita sezione dedicata, che permette di conoscere le più recenti campagne di Phishing che utilizzano logo e/o riferimento che potrebbero far presumere si tratti di una comunicazione ufficiale di Agenzia delle Entrate.

Comunicato stampa ufficiale
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Fri, 16 Apr 2021 13:47:40 +0200
<![CDATA[Aggiornamento NSO: marzo 2021]]> https://www.digithera.it/blog/NSO-aggiornamento-marzo-2021/

Disponibili all'interno del portale www.rgs.mef.gov.it due nuovi aggiornamenti riguardanti i documenti relativi alle Regole Tecniche (versione 4.8) e Linee Guida (versione 1.2) per la gestione e compilazione degli e-Ordini NSO e le Fatture Elettroniche collegate.

Tra le novità introdotte dal MEF sono presenti numerose agevolazione operative e semplificazione per i fornitori, che hanno ora la possibilità di individuare con maggiore facilità i riferimenti relativi a codici, lotti o altri elementi distintivi necessari all'interno dell'ordine ricevuto, oltre ai riferimenti del destinatario della fattura e nuove istruzioni relative alla compilazione della fattura collegata all'ordine.

Tra le principali linee guida che hanno subito particolari integrazioni segnaliamo quella relativa ai dispositivi medici, all'associazione tra Ordinazione e Fattura oltre a chiarimenti riguardo a omessa o errata indicazione dei riferimenti ordine in fattura.

Nel dettaglio tutte le novità introdotte dall'aggiornamento relativo alla documentazione su NSO:

Aggiornamento Regole Tecniche NSO marzo 2021 (versione 4.8)

  • Indicazione della preferenza a far precedere il valore del CIG indicato a livello di linea d’ordine dal testo “CIG:” (Paragrafo 3.3.3.2);
  • Aggiunti chiarimenti sull’indicazione del nominativo del Beneficiario qualora si tratti di persona fisica (Paragrafo 3.3.3.6, punto 3);
  • Aggiunte istruzioni per l’Ordinazione di dispositivi medici (Paragrafi 3.3.3.7, 3.3.7.2 e 3.3.6.2, punto 8);
  • Aggiunte istruzioni sulla gestione del conto deposito (Paragrafo 3.3.6.2, punto 6);
  • Aggiunti chiarimenti sull’indicazione del destinatario della fattura (Paragrafo 3.3.6.2, punto 10);

È assolutamente necessario indicare l’indirizzo elettronico e l’identificativo fiscale (codice fiscale o partita IVA) del soggetto a cui il Fornitore è tenuto a trasmettere la fattura elettronica.

L'informazione deve essere fornita anche nei casi in cui il cliente che sta emettendo l'ordine e il soggetto a cui è indirizzata la fattura elettronica di acquisto coincidano, favorendo il processo di automazione dell’emissione delle fatture legate a eOrdine NSO.

  • Aggiunta l’indicazione di usare linee d’ordine separate per prodotti caratterizzati da codici, lotti o altri elementi distintivi utili per il Fornitore (Paragrafo 3.3.6.2, punto 14);
  • Aggiunte istruzioni sulla compilazione delle fatture (Paragrafo 8.1.3)

Approfondite le modalità di compilazione di fatture elettroniche per i casi di:

⦁ Ordine unico per cui è stata emessa una sola fattura a copertura integrale;
⦁ Ordini multipli per cui è stata emessa una singola fattura da parte del fornitore;
⦁ Ordine unico, fatturato su più documenti da parte del Fornitore;
⦁ Ordini multipli per cui sono state emesse fatture multiple da parte del fornitore.

A riguardo, verrà presto reso disponibile un contenuto interamente dedicato alle Istruzioni relative alla Compilazione di fatture a seguito della ricezione di e-Ordine NSO, dove andremo ad approfondire tutte le modalità attualmente disponibili.

Consulta tutte le novità pubblicate all'interno delle Regole Tecniche NSO versione 4.8

Aggiornamento Linee Guida NSO marzo 2021 (versione 1.2)

  • Aggiunti chiarimenti in merito ai buoni-corrispettivo (Paragrafi 3.1.2 e 3.3.1.4).
  • Aggiunti chiarimenti sulla gestione del conto deposito (Paragrafo 3.3.2.9).
  • Aggiunti chiarimenti sull’indicazione del nominativo del Beneficiario qualora si tratti di persona fisica (Paragrafo 3.3.3.3).
  • Aggiunti chiarimenti in merito agli acquisti di dispositivi medici (Paragrafo 3.3.3.4).
  • Aggiunti chiarimenti in merito all’associazione tra Ordinazione e fattura (Capitolo 5):

L’associazione tra Ordinazione e fattura (DM 7 dicembre 2018 e DM 27 dicembre 2019, articolo 3, comma 4) è assicurata mediante l’indicazione sulla fattura degli estremi dell’ordine di acquisto, che sono contenuti nella Tripletta di identificazione (ID soggetto emittente, Data emissione e ID documento assegnato dall'emittente), in casi eccezionalmente può essere realizzata mediante Ordine di convalida.

Come previsto dalla normativa vigente, tale indicazione diventa a obbligatoria a decorrere dal 1° gennaio 2021 per i beni e dal 1° gennaio 2022 per i servizi. L'obbligo è relativo ai soli acquisti per i quali è stato emesso un ordine successivamente all'entrata in vigore della normativa, non è quindi applicato alle fatture emesse per ordini di approvvigionamento di beni emessi prima del 1° gennaio 2021 (L'obbligo di inserimento degli estremi può sussiste solamente se la fattura è stata generata a fronte di un processo di ordinazione da parte dell'Ente richiedente).

  • Aggiunti chiarimenti in merito all’omessa o errata indicazione degli estremi dell’Ordine in fattura (Paragrafo 5.1):

In caso di omessa o errata indicazione della Tripletta di identificazione dell’ordine, le fatture forniture possono essere rifiutate da parte del cliente Ordinante per mancanza delle indicazioni necessarie all'interno del documento fattura. In particolare, la causa del rifiuto riportata sarà la seguente: “Fattura rifiutata ai sensi del DM 55/2013, articolo 2-bis, c. 1, lettera e) per omessa o errata indicazione dell’ordine elettronico di acquisto prevista dal DM 7 dicembre 2018, articolo 3”.

L’indicazione dell’Ordine elettronico NSO si intende:

Omessa, se assente all'interno della fattura collegata (fatti salvi i casi di eccezione previsti);
Errata, se l’indicazione è presente ma:

⦁ si riferisce a un ordine inesistente o non validato dal Nodo Smistamento Ordini;
⦁ non è conforme alle istruzioni fornite dalle Regole tecniche o presenta ambiguità interpretative.

Consulta tutte le novità pubblicate all'interno delle Linee Guida NSO versione 1.2


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Wed, 31 Mar 2021 15:24:00 +0200
<![CDATA[Digithera entra ufficialmente a far parte di Unifiedpost Group!]]> https://www.digithera.it/blog/digithera-entra-in-unifiedpost-group/ Per affrontare con maggiore solidità le nuove opportunità correlate alla Fatturazione Elettronica, Digithera ha deciso di unirsi ad un grande Gruppo Europeo del Settore già presente in 21 paesi. Digithera entra ufficialmente a far parte del gruppo Unifiedpost, società con HQ in Belgio, quotata alla borsa di Bruxelles.

L'ingresso di Digithera nel gruppo Unifiedpost, va a creare una sinergia perfetta di soluzioni e opportunità offerte, legando la Fatturazione Elettronica e gestione documentale proposta da Digithera con le innovazioni per cui Unifiedpost Group è leader a livello Europeo, tra cui spiccano il settore della TecnoFinanza e della gestione dei pagamenti.

Digithera rappresenterà quindi l’avamposto Italiano di UnifiedPost, con l’obiettivo non solo di consolidare la propria posizione e soluzioni di interscambio elettronico di documenti, ma con la volontà di integrare tutte le innovative soluzioni che rendono UnifiedPost assolutamente differenziale nel mercato.

Il Presente

La nuova Unifiedpost Italia si impegnerà per fornire ai propri Clienti e Partner attuali servizi sempre più performanti, sia sul perimetro esistente che su quello compreso da tutte le soluzioni che saranno ereditate dal gruppo. Tutti i nuovi servizi verranno distribuiti sia a Clienti Diretti che attraverso Partner Rivenditori con la creazione di uno speciale canale per i Partner, analogamente a quanto già in essere in altri paesi dove Unifiedpost è presente.

Il Futuro con Unifiedpost Italia

Questa evoluzione ci permetterà di fornire ai nostri clienti attuali e futuri un servizio sempre più completo e ricco di funzionalità, dove attraverso le logiche di gestione e amministrazione delle fatture elettroniche già in essere, e le novità che verranno implementate nel prossimo futuro, risulterà possibile amministrare le proprie fatture e quelle dei propri clienti all'interno di un unico ambiente.

L’obiettivo rimane sempre lo stesso: "contribuire in maniera sempre più robusta e semplice alla digitalizzazione dei processi per rendere il mercato italiano sempre più competitivo".

Le novità che coinvolgeranno la piattaforma saranno numerose, evolvendo l'esperienza d'uso e le funzionalità messe a disposizione. Consigliamo di rimanere sintonizzati su i nostri canali per scoprire tutte le novità che ci attendono nel futuro di Unifiedpost Italia.


Unifiedpost Group nasce nel 2001, espandendosi in oltre 21 paesi, con oltre 400 milioni di documenti elaborati nel 2020, raggiungendo oggi oltre 450.000 PMI e oltre 500 grandi aziende sulla sua piattaforma. Il Gruppo mira a diventare la principale piattaforma cloud per i servizi dedicati a imprese e PMI costruita su "Documenti", "Identità" e "Pagamenti". 

 
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Tue, 23 Mar 2021 09:00:00 +0100
<![CDATA[Rating di Legalità]]> https://www.digithera.it/blog/rating-di-legalita/ Si tratta di una certificazione introdotta nel 2012, che consente alle aziende l'accesso ad agevolazioni per finanziamenti pubblici e credito bancario. Il Rating viene calcolato sulla base di attenzione che l'azienda ripone nel rispetto della legalità durante la gestione del proprio business, ed è identificato da "stelle", da una a tre, in base al livello rilevato.

Come si accede al rating di legalità

Il rating di legalità può essere richiesto dalle aziende, regolarmente iscritte al registro delle imprese da almeno due anni e con un fatturato minimo di due milioni di euro (nell’esercizio chiuso l’anno precedente alla richiesta). A seguito della richiesta, trasmessa in modalità telematica, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) provvederà all’attribuzione del rating, che avrà validità 2 anni dalla data di emissione e potrà essere rinnovato su richiesta.

Vantaggi e Agevolazioni

Le aziende che hanno ottenuto il rating di legalità possono accedere a vantaggi e agevolazioni nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, come punteggi aggiuntivi, quote riservate nell'allocazione delle risorse finanziarie o posizioni di preferenza all'interno delle graduatorie stilate. In modo analogo anche gli enti bancari tengono in considerazione l'attribuzione del rating di legalità, fornendo alle imprese che ne dispongo percorsi agevolati per l'accesso al credito, oltre a tempistiche e costi d'istruttoria ridotti.

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Gruppo Del Barba Consulting – GDB srl è una società di consulenza in finanza agevolata per le imprese attiva da oltre vent’anni, premiata da Il Sole 24 Ore e Statista come Leader della Crescita 2020 e 2021 ed inserita dal Financial Times tra le migliori 1000 aziende europee 2020 e 2021.

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Tue, 16 Mar 2021 07:00:07 +0100
<![CDATA[Superbonus 110%]]> https://www.digithera.it/blog/superbonus-ecobonus-sismabonus-110/

Superbonus 110%

Fino al 31 dicembre 2021, i cittadini e le imprese possono avere accesso al Superbonus previsto dal Decreto Rilancio, che permette loro di accedere ad agevolazioni fiscali e riduzione degli oneri fino al “costo zero” per interventi di riqualifica e ammodernamento energetico del proprio immobile.
Gli incentivi sono previsti fino al 110% della spesa sostenuta e regolarmente documentata, che consentiranno ai privati e alle imprese di rendere più efficiente e più sicuro il proprio immobile e al contempo di aumentarne il valore commerciale, consentendo anche il rilancio di un settore chiave per l'economia italiana.

Detrazioni Fiscali

La detrazione è riconosciuta nella misura del 110% da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo sotto forma di credito d'imposta. In alternativa alla fruizione diretta della detrazione, è possibile optare per un contributo anticipato sotto forma di sconto dai fornitori dei beni o servizi (sconto in fattura) o per la cessione del credito presso un istituto bancario o intermediario abilitato.

Superbonus: Ecobonus e Sismabonus

Il Superbonus può essere distinto in due differenti soluzioni: Ecobonus e Sismabonus, entrambi in grado di beneficiare di un aliquota fino al 110%, ma che coinvolgono interventi e requisiti differenti per poter essere utilizzati.
Per quanto riguarda l'accesso all'Ecobonus, è previsto per interventi di efficientamento energetico che assicurino il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio. Gli interventi che garantiscono l'accesso a questa tipologia di detrazione fiscale sono numerosi, vi invitiamo ad approfondirli all'interno della pagina dedicata. 
Il Sismabonus, prevede invece interventi volti all'adeguamento sismico e miglioramento della classe sismica per gli stabili coinvolti nella ristrutturazione.

I Reali Vantaggi

Oltre al già citato recupero dell'investimento effettuato per gli interventi di ristrutturazione, è importante ricordare anche i risvolti futuri che un ammodernamento e riduzione dell'impatto ambientale possono comportare per la propria azienda o abitazione.
Come molti dei nostri clienti ben sapranno, uno degli obiettivi alla base di Digithera e della digitalizzazione, è sempre stato il sostegno dell'ambiente e la riduzione dell'impatto ambientale derivato dalla stampa dei documenti attraverso la riduzione della carta stampata e utilizzata nei processi aziendali.
Risulta quindi per noi fondamentale sottolineare come, attraverso l'adesione a questa iniziativa, non solo risulterà possibile recuperare l'intero capitale investito, ma sarà possibile anche produrre energia attraverso fonti rinnovabili, ridurre il consumo energetico e l'impatto ambientale in base al tipo d'intervento che si deciderà di realizzare. Potendo così cercare di costruire un futuro quanto più pulito possibile.  

Adempimenti Necessari e Rischi

Oltre agli adempimenti ordinari, il contribuente che desidera fare richiesta di ottenimento della detrazione fiscale, dovrà fornire anche:

  • il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione;
  • l’ asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico.
 
Per procedere alla richiesta è assolutamente fondamentale fare affidamento a professionisti esperti, evitando in questo modo di presentare documentazione incompleta o non idonea per la richiesta del Superbonus. Agenzia delle Entrate può infatti provvedere in qualsiasi momento alla verifica documentale della sussistenza dei presupposti per la richiesta delle detrazioni. In caso di mancanza, anche solo parziali, dei requisiti di accesso AdE potrà provvedere al recupero dell'importo già versato maggiorato degli interessi maturati e delle sanzioni.
 

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Tue, 16 Mar 2021 07:00:06 +0100
<![CDATA[Voucher Internazionalizzazione 2021]]> https://www.digithera.it/blog/voucher-internazionalizzazione-spese-consulenza-tem/ Voucher Internazionalizzazione 2021: nuovi contributi per sostenere le spese di consulenza del TEM

Invitalia, Agenzia per lo Sviluppo, ha stanziato di 50 milioni di euro per la realizzazione dei Voucher d'Internazionalizzazione 2021. La misura mette a disposizione delle imprese un contributo a fondo perduto dedicato al finanziamento delle spese di consulenza del Temporary Export Manager (TEM), sostenute da parte delle MPI manifatturiere.

Cos’è il Voucher per l’internazionalizzazione?

Il bando “Voucher TEM Digitali” ha il compito di incentivare e sostenere, attraverso i fondi messi a disposizione, l'applicazione di nuove strategie imprenditoriali attraverso l’inserimento in azienda di figure specializzate, quali il Temporary Export Manager (TEM). Figure in grado di supportare i processi d'internazionalizzazione e digitalizzazione dell’export, mediante strategie commerciali e modelli innovativi volti all'affermazione dell'impresa sui mercati internazionali.

Beneficiari

Il Voucher internazionalizzazione 2021 incentiva le spese di consulenza TEM per micro e piccole imprese costituite in forma societaria con codice Ateco primario appartenente alla classificazione C (manifatturiero). Le imprese dovranno inoltre avere sede legale sul territorio dello Stato, essere iscritte come attive al Registro delle imprese ed essere in regola con il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva). Possono beneficiare della misura anche le Reti d'Imprese costituite da almeno due micro/piccole imprese.

Contributo previsto dal Voucher Internazionalizzazione 2021

L’agevolazione per TEM digitali consiste in un contributo a fondo perduto pari a 20.000 € per micro e piccole imprese, con un contratto di consulenza d'importo superiore a 30.000 €, e 40.000 € per le reti d'imprese, con un contratto di consulenza d'importo superiore a 60.000 €.

Le micro e piccole imprese possono richiedere un contributo aggiuntivo pari a 10.000 € se vengono raggiunti determinati obiettivi e risultati di vendita all’estero. Per la compilazione della domanda c'è tempo fino al 22 marzo 2021, mentre la presentazione della stessa potrà avvenire dal 25 marzo al 15 aprile 2021.

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Tue, 16 Mar 2021 07:00:05 +0100
<![CDATA[Credito d'Imposta: Pubblicità]]> https://www.digithera.it/blog/credito-imposta-investimenti-pubblicita/ Credito d’imposta investimenti pubblicità – Legge di Bilancio 2021
La Legge di Bilancio 2021 ha prorogato il Credito d’imposta Pubblicità fino al 2022, la misura prevede un’agevolazione fiscale pari al 50% sugli investimenti relativi a campagne pubblicitarie effettuate sulla stampa quotidiana e periodica, anche in formato digitale.

Vengono inoltre ammessi gli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, in questa casistica il bonus verrà calcolato con un contributo pari al 75% del valore incrementale delle spese e non sul totale degli investimenti.

Il Bonus Pubblicità è stato istituito nel 2018 attraverso la legge n. 50 del 24 aprile 2017. Fino al 2019, la misura prevedeva un incremento su base annua pari ad almeno 1% rispetto al valore d'investimenti analoghi effettuati sugli stessi mezzi d'informazione nel corso dell’anno precedente. A partire dal 2020, con il Decreto Rilancio, è stato introdotto un regime straordinario, che permette di effettuare il calcolo sull’importo complessivo degli investimenti pubblicitari totali effettuati.

Per quanto riguarda l’anno 2021 le spese ammissibili sono relative all’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni di natura commerciale effettuati su giornali pubblicati in edizione cartacea o formato digitale, e campagne pubblicitarie sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.

A chi si Rivolge?

Il bonus è rivolto a tutte le imprese, di qualsiasi dimensione e natura giuridica, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali. Gli investimenti devono essere relativi a giornali editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il Tribunale o presso il Registro degli operatori di comunicazione.

Scadenza e informazioni utili

La presentazione della comunicazione di accesso al credito dovrà essere effettuata dal 1° marzo 2021 al 31 marzo 2021Il Bonus pubblicità prevede il divieto di cumulo con altre agevolazioni.
 

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Tue, 16 Mar 2021 07:00:04 +0100
<![CDATA[Credito d'Imposta: Formazione 4.0]]> https://www.digithera.it/blog/credito-imposta-formazione-4/ Terzo appuntamento con gli articoli sviluppati in Collaborazione con Gruppo del Barba per informare i clienti Digithera sull’ampio ventaglio di contributi e agevolazioni disponibili per le Imprese.  

Credito d’imposta formazione 4.0 – Legge di Bilancio 2021

 
Il Credito d’imposta formazione 4.0 è una manovra prevista dal MISE e dalla Legge di Bilancio 2021, volta a favorire le spese di formazione sostenute dalle imprese, finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze interne in ambito tecnologico, previste dal Piano nazionale transizione 4.0.

Beneficiari

Possono accedere all'agevolazione tutte le imprese senza distinzione di forma giuridica e settore economico che hanno sede in Italia, risultanti in regola con il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e con le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Restano escluse le imprese che non rispettano tali requisiti o che si trovano in stato di difficoltà economica, di liquidazione o altra procedura concorsuale.

Cosa prevede il Credito d’imposta formazione 4.0?

Sono ammesse attività di formazione per acquisire o consolidare le competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione tecnologico e digitale delle imprese, in ottica 4.0.

Integrazione digitale dei processi aziendali, IoT, Big Data, Cyber Security e numerose altre attività di formazione volte non solo a efficientare i processi interni ma anche acquisire nuove competenze di Digital Transformation per il miglioramento della propria Impresa.
Tali attività possono essere destinate al personale dipendente, anche a tempo determinato o con contratto di apprendistato oppure direttamente alla formazione dell'imprenditore.
L'attività di formazione può inoltre essere commissionata a un soggetto terzo esterno, resta esclusa la formazione ordinaria o periodica obbligatoria (es. Sicurezza).

Agevolazione e scadenza

L’utilizzo del credito è ammesso solo in compensazione a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in cui si sono sostenute le spese. L’agevolazione comprende un credito d’imposta pari al:

  • 50% per le piccole imprese (fino a un massimo di € 300.000)
  • 40% per le medie imprese (fino a un massimo di € 250.000)
  • 30% per le grandi imprese (fino a un massimo di € 250.000)

Il credito sale al 60% se l’attività di formazione riguarda dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati previsti dal D.M. 17 ottobre 2017

La scadenza è prevista per il 31/12/2022.

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Tue, 16 Mar 2021 07:00:03 +0100
<![CDATA[Credito d'Imposta: R&S, Innovazione e Design]]> https://www.digithera.it/blog/credito-imposta-ricerca-sviluppo-innovazione-design/ Secondo appuntamento con gli articoli sviluppati in Collaborazione con Gruppo del Barba per informare i clienti Digithera sull’ampio ventaglio di contributi e agevolazioni disponibili per le Imprese.  

Credito d’imposta R&S, Innovazione e Design – Legge di Bilancio 2021 

Attraverso la Legge di Bilancio 2021, il Credito d’imposta R&S, Innovazione e Design è stato esteso fino al 31 dicembre 2022, con l'introduzioni di nuove aliquote.

Le novità riguardano le aliquote agevolative, che risultano ora notevolmente incrementate rispetto al passato, introducendo però la necessità di presentare una relazione tecnica asseverata che illustri  progetto, finalità e risultati delle attività. Inoltre, vengono ammesse le quote di ammortamento relative ai software utilizzati per le attività di design e ideazione estetica.

Cos’è il Credito d’imposta e come è utilizzabile

Il Credito d’imposta R&S è una misura attiva dal 2015, che ha il compito di sostenere le imprese negli investimenti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzati all’innovazione di prodotti. Dal 2020, il credito d'imposta è stato esteso anche ai settori d'innovazione tecnologica, design e ideazione estetica tramite aliquote agevolative per sostenere i costi legati alla ricerca.

A seguito dell'adesione, il credito d’imposta risulterà utilizzabile in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione.
Le nuove aliquote messe a disposizione dal MISE e presentate in Legge di Bilancio 2021, sono:

  • 20% per ricerca industriale e sviluppo sperimentale fino a 4 milioni di euro;
  • 10% per innovazione tecnologica fino a 2 milioni di euro;
  • 15% per innovazione green o digitale fino a 2 milioni di euro;
  • 10% per design e ideazione estetica con massimale di 2 milioni di euro.

Per le imprese operanti esclusivamente nel settore di ricerca e sviluppo, anche in materia di Coronavirus, situate nelle regioni del Sud Italia e Isole, oltre alle regioni del Centro Italia colpita dal sisma (Lazio, Marche e Umbria) sono previste le seguenti aliquote: 

  • 25% per le Grandi imprese;
  • 35% per le Medie imprese;
  • 45% per le Piccole imprese. 

Beneficiari del Bonus

I beneficiari del Bonus R&S, Innovazione e Design possono essere tutte le imprese italiane, senza distinzione di forma giuridica, settore economico, dimensione o regime fiscale. Le imprese devono però risultare in regola con il Durc (Documento Unico di Regolarità Contributiva) e con le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Restano escluse le imprese che non rispettano tali requisiti o che si trovano in stato di liquidazione o altra procedura concorsuale.
Attività ammesse
I progetti ammessi all’agevolazione riguardano investimenti in attività innovative relative a:

  • Ricerca e Sviluppo: attività di ricerca fondamentale o industriale, sviluppo sperimentale in campo scientifico e/o tecnologico.
  • Innovazione tecnologica: realizzazione di prodotti o processi nuovi o sostanzialmente migliorati.
  • Design e ideazione estetica: attività svolte per la concezione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari.

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Tue, 16 Mar 2021 07:00:02 +0100
<![CDATA[Credito d'Imposta: Beni Strumentali]]> https://www.digithera.it/blog/credito-imposta-beni-strumentali-nuova-sabatini/ Primo appuntamento con gli articoli sviluppati in Collaborazione con Gruppo del Barba per informare i clienti Digithera sull’ampio ventaglio di contributi, agevolazioni e fondi disponibili per le Imprese.

Nuova Sabatini, rifinanziamento della misura per i beni strumentali – Legge di Bilancio 2021

La legge di Bilancio 2021 ha confermato un rifinanziamento pari a 370 milioni di euro per il 2021 dedicati alla copertura dei contributi previsti dalla Nuova Sabatini per l'acquisto di Beni Strumentali. La misura ha il compito d'incentivare le realtà imprenditoriali all'acquisto di nuovi impianti e attrazzature, attraverso un contributo in conto impianti.

Chi può beneficiare della Nuova Sabatini 2021

La misura è dedicata a micro, piccole, medie imprese con sede operativa in Italia, che non presentano procedure concorsuali o liquidazioni volontarie in atto, inoltre l'impresa dovrà risultare regolarmente costituita e iscritta nel Registro delle Imprese.
Tra i possibili beneficiari del contributo vengono inclusi tutti i settori Produttivi, comprese pesca e agricoltura, fatta eccezione per attività finanziarie o assicurative, attività connesse all’esportazione e gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni, rispetto ai prodotti d'importazione. 

Attività ammesse alla misura per i beni strumentali nel 2021

La Nuova Sabatini, si pone il compito di agevolare e finanziare gli investimenti, effettuati successivamente alla presentazione di domanda formale, collegati a:

  • Realizzazione o Ampliamento degli stabilimenti;
  • Diversificazione Produttiva;
  • Trasformazione dei processi produttivi per uno stabilimento esistente;
  • Acquisizione di attività di uno stabilimento.

Nello specifico, le spese ammesse riguardano l'acquisto di beni strumentali, macchinari e attrezzature a uso produttivo, oltre all'adozione di nuove tecnologie digitali e numerose altre tipologie di strumenti d'impresa. Per poter accedere alle agevolazioni previste, sarà necessario un investimento minimo pari a 20.000 € (ammesse anche operazioni di leasing).

Agevolazione 2021 per gli investimenti in beni strumentali

I fondi messi a disposizione dal rifinanziamento per la Nuova Sabatini, vanno a finanziare un contributo in conto impianti pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati su un finanziamento della durata di 5 anni (in via convenzionale), per un importo richiesto compreso tra i 20.000 e i 4 milioni di euro.
 
Il tasso d'interesse annuo è diversificato in base alla tipologia di intervento e può variare da un minimo di 2,75% fino a un massimo pari al 5,5% in base al settore di investimento e al posizionamento geografico sul territorio italiano dell'impresa richiedente, con contributi maggiori per aziende del Sud Italia e Isole.

Scadenze e modalità di erogazione della Nuova Sabatini 2021

La misura è disponibile e accessibile fino a esaurimento dei fondi disponibili. L’erogazione è prevista in un’unica soluzione per tutte le domande presentate dalle imprese, a banche e intermediari finanziari, a decorrere dal 1° gennaio 2021.

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Cliccando sul pulsante verrai reindirizzato alla pagina contatti del Gruppo Del Barba, dove potrai richiedere maggiori dettagli e informazioni riguardo alle Agevolazioni presentate all'interno di questo articolo. Ti invitiamo inoltre ad approfondire l'argomento consultando l'articolo originale e dove nasce questo progetto in collaborazione con il Gruppo Del Barba Consulting.


Articolo in collaborazione con:


Gruppo Del Barba Consulting – GDB srl è una società di consulenza in finanza agevolata per le imprese attiva da oltre vent’anni, premiata da Il Sole 24 Ore e Statista come Leader della Crescita 2020 e 2021 ed inserita dal Financial Times tra le migliori 1000 aziende europee 2020 e 2021.

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Articolo Originale

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Tue, 16 Mar 2021 07:00:01 +0100
<![CDATA[Agevolazioni e Incentivi Imprese 2021]]> https://www.digithera.it/blog/agevolazioni-incentivi-bonus-imprese/ .imgsx { /* border-width: 0px; */ border-radius: 7px 0 0 7px; } .tablesx { border-collapse: separate; border-radius: 7px 7px; border: 2px solid #EAEAEA; margin: 10px auto; width: 90%; table-layout: fixed; } .imgsx { /* border-width: 0px; */ border-radius: 7px 0 0 7px; } .tabledx { border-collapse: separate; border-radius: 7px 7px; border: 2px solid #EAEAEA; margin: 10px auto; width: 90%; table-layout: fixed; }

Digithera e Gruppo Del Barba Consulting

Una collaborazione nata dalla volontà di offrire un servizio di consulenza dedicata al mondo delle agevolazioni per le Imprese per i nostri clienti, da affiancare alla costante ricerca che, quotidianamente, muove il nostro Team nella realizzazione di nuove soluzioni e funzionalità da integrare all'interno della piattaforma di Fatturazione Elettronica.

Nasce quindi il progetto in collaborazione con Gruppo Del Barba Consulting (GDB), che, particolarmente in questo periodo di delicatezza del mercato, ci permette di fornire ai nostri cliente informazioni particolareggiate per comprendere tutte le opportunità per poter accedere in modo agile a contributi e agevolazioni messi a disposizione alle "nostre" Imprese.

"Nostre" Imprese perché anche noi ci siamo affidati al Gruppo Del Barba Consulting per ottenere il supporto necessario per la partecipazione ad alcuni degli ambiti agevolativi che vi andremo a presentare. 

GDB s.r.l.  è stata scelta non solamente perché si tratta di una società con oltre 20 anni di esperienza nel settore, ma anche perché è tra le realtà più promettenti per la finanza agevolata dedicata alle imprese, riconosciuta a livello Italiano ed Europeo.

Cosa può fare il gruppo Del Barba per i clienti Digithera

Fornire servizi e supporto per la partecipazione e ottenimento dei molteplici fondi e contributi messi a disposizione dal Governo. Dai contributi dedicati alla transizione 4.0 al credito d’imposta Ricerca & Sviluppo, dal credito d’imposta per la formazione 4.0 al voucher internazionalizzazione, oltre al supporto per l'ottenimento della documentazione e certificazioni necessarie per tutta una serie di incentivi riservati alle Imprese.

Scopri subito gli articoli dedicati alle Agevolazioni e Incentivi disponibili sul nostro Sito!

 

TRANSIZIONE 4.0

Credito d'Imposta:
Beni Strumentali

Credito d'Imposta:
R&S, Innovazione, Design

Credito d'Imposta:
Formazione 4.0


ALTRI INCENTIVI

Bonus Pubblicità

Voucher Internazionalizzazione 2021

Superbonus 110%

Rating di Legalità


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Gruppo Del Barba Consulting – GDB srl è una società di consulenza in finanza agevolata per le imprese attiva da oltre vent’anni, premiata da Il Sole 24 Ore e Statista come Leader della Crescita 2020 e 2021 ed inserita dal Financial Times tra le migliori 1000 aziende europee 2020 e 2021.

 
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Tue, 16 Mar 2021 07:00:00 +0100
<![CDATA[Conservazione Fatture 2019: Prorogata!]]> https://www.digithera.it/blog/conservazione-fatture-elettroniche-2019-proroga-comunicato-mef-49/

 

Tre mesi in più per poter procedere alla corretta conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche relative all'anno fiscale 2019. Questo quanto emerge dal testo del Comunicato Stampa n°49 del 13/03/2021 emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

"In particolare, la prima misura consentirà agli operatori di avere tre mesi in più per portare in conservazione le fatture elettroniche del 2019. "

Il nuovo termine, tenendo in considerazione quanto indicato all'interno del comunicato stampa, dovrebbe quindi essere fissato per il 10 giugno 2021. Ricordiamo però che la proroga risulta ancora in fase di Definizione all'interno del Decreto "Sostegni", che avrà il compito di definire tutti i dettagli relativi al nuovo termine per la Conservazione sostitutiva dei Documenti Fiscali 2019, originariamente prevista per lo scorso 10 marzo 2021.

Vengono quindi accolte le richieste mosse da parte dei professionisti di settore, già impiegati nella gestione dei numerosi adempimenti straordinari connessi alla crisi economica-sociale, che chiedevano a gran voce l'estensione dei termini ultimi per la conservazione sostitutiva dei documenti fiscali 2019. 

Tra le principali motivazioni di accoglimento, segnalate anche all'interno del comunicato stampa, possiamo leggere:

"La proroga in via di definizione tiene conto del fatto che l’adempimento in oggetto costituisce una novità nel panorama delle scadenze tributarie, in quanto l’obbligo di fatturazione elettronica nelle operazioni tra privati è stato introdotto a decorrere dalle operazioni effettuate il 1° gennaio 2019, per cui è la prima volta che occorre procedere alla conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche emesse e ricevute nel periodo d’imposta."

All'interno dello stesso comunicato, possiamo apprendere inoltre che vengono differiti i termini per la trasmissione telematica relativa alla Certificazione Unica all'Agenzia delle Entrate.

In attesa di poter approfondire l'argomento all'interno del Decreto "Sostegni", vi invitiamo a consultare il testo integrale del Comunicato Stampa N°49 del 13/03/2021.

Non hai ancora provveduto alla Conservazione delle tue Fatture 2019? Contatta un nostro Consulente e scopri subito come fare!


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Mon, 15 Mar 2021 09:43:53 +0100
<![CDATA[Termini Conservazione Sostituitiva]]> https://www.digithera.it/blog/termini-conservazione-sostitutiva-fatture-2019/

La conservazione a norma di Legge è denominata Conservazione Elettronica Sostitutiva e rappresenta uno degli aspetti più importanti (e poco chiari per i molti tecnicismi) del ciclo di emissione, e ricezione, delle e-fatture. Per legge, la conservazione sostitutiva dei documenti fiscali deve avvenire entro e non oltre il terzo mese successivo dalla dichiarazione dei redditi, come stabilito da Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 46/E A del 10 aprile 2017:

" Ai sensi dell’articolo 3, comma 3, del D.M. 17.06.14 (che rinvia all’articolo 7, comma 4-ter, del D.L. n. 357/1994) la conservazione dei documenti informatici, ai fini della rilevanza fiscale, deve essere eseguita entro il terzo mese successivo al termine di presentazione delle dichiarazioni annuali, da intendersi, in un ottica di semplificazione e uniformità del sistema, con il termine di presentazione delle dichiarazioni dei redditi. "

A seguito della Proroga ai termini della dichiarazione dei redditi 2019, avvenuta con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto n. 157 del 30 novembre 2020, che ha prorogato al 10 dicembre 2020 la presentazione di tutte le dichiarazioni in materia di redditi è stato quindi modificato anche il termine ultimo per la conservazione delle fatture elettroniche emesse e ricevute nell'anno 2019, che è ora previsto per mercoledì 10 marzo 2021.

Per quanto riguarda la corretta conservazione a norma di legge dei documenti relativi all’anno 2019 per i soggetti che fanno coincidere l’anno fiscale con l’anno solare:

  • La dichiarazione dei redditi del 2019: 10 dicembre 2020 ( a seguito del Decreto n.157 del 30 novembre 2020)
  • Termine ultimo per la conservazione dei documenti 2019: 10 marzo 2021

Cosa si rischia in caso di mancata conservazione delle fatture?

Le sanzioni previste in caso di omessa conservazione in formato elettronico a norma di legge dei documenti fattura è sanzionabile con le medesime modalità previste per la mancata esibizione dei libri, delle scritture contabili e dei documenti fiscali, regolamentate dall' Art. 9 D.lgs. 18 dicembre 1997, n. 471:

" 1. Chi non tiene o non conserva secondo le prescrizioni le scritture contabili, i documenti e i registri previsti dalle leggi in materia di imposte dirette e di imposta sul valore aggiunto ovvero i libri, i documenti e i registri, la tenuta e la conservazione dei quali e' imposta da altre disposizioni della legge tributaria, e' punito con la sanzione amministrativa da euro 1.000 a euro 8.000. [...]".

I termini di conservazione illustrati si applicano esclusivamente per i soggetti che fanno coincidere anno solare e anno fiscale, in caso contrario e necessario fare riferimento alla Risoluzione 46/E del 10 aprile 2017, calcolando il corretto termine di conservazione in base alla propria gestione fiscale.

Ricordiamo che la Conservazione Sostitutiva deve avvenire per 10 anni a norma di legge, salvo differenti accordi o non attivazione della conservazione, i servizi Digithera prevedono l'invio in conservazione delle fatture emesse e ricevute attraverso il nostro portale di Fatturazione Elettronica, se si dispone di documenti non ancora inviati in conservazione o gestiti con sistemi terzi è possibile richiedere il servizio dedicato alla conservazione di tali documenti al nostro Supporto Tecnico.

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Wed, 17 Feb 2021 09:00:00 +0100
<![CDATA[Effetto Brexit: Cosa cambia per la Fatturazione Elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/effetto-brexit-fatturazione-elettronica/

Sono ormai anni che i media parlano di Brexit, delle difficili trattative con l'Unione Europea, delle ipotesi sul mantenimento del libero scambio di beni, servizi e persone e tutti quegli argomenti che ruotano attorno alla nuova situazione geopolitica innescata con l'uscita del Regno Unito, o UK per dirla all'inglese, dall'Unione Europea.

Non siamo una testata giornalistica ne tanto meno esperti di trattati internazionali, non è nostra intenzione quindi addentrarci in spinose e intricate argomentazioni su motivazioni o bontà della scelta fatta, piuttosto desideriamo analizzare la situazione dal punto di vista della Fatturazione Elettronica, perché anche sotto questo aspetto l'emissione, di un documento a un cliente UK, oppure la ricezione di una fattura da un fornitore del Regno Unito avverrà con alcune differenze.

A partire dal 1° gennaio 2021, l’UK è ufficialmente fuori dal mercato comune, e fuori dall'Unione Europea ai fini IVA, questo significa che, per l'effettuazione di operazioni commerciali da e verso questa Regione, sarà necessario osservare le regole previste per le operazioni con Paesi Extra-EU.

Effetto Brexit: Cessione e Acquisto di Beni

Per quanto riguarda la cessione e l'acquisto di beni, non si può più fare riferimento alle regole previste per le cessioni intracomunitarie, ma sarà necessario adempiere agli obblighi connessi alle esportazioni (art. 8 DPR 633/72) in caso di cessione e agli obblighi d'importazione (art. 67 e successivi DPR 633/72) nel caso di acquisto, mantenendo ben presente che non facendo più parte della UE, con introduzione e necessità di sanare Dazi e IVA all'ingresso della merce in Unione Europea.

Effetto Brexit: Cessione e Acquisto di Servizi

Per quanto riguarda le prestazioni di servizi verso clienti UK, si continuerà a osservare quanto previsto dall’articolo 7-ter del DPR 633/72, continuando a emettere regolare fattura ai sensi dell’art. 7-ter del DPR 633/72. Nel caso invece di servizi ricevuti da professionisti o aziende situate nel territorio del Regno Unito, non risulterà più necessario integrare la fattura in reverse charge (ex art. 41 DL 331/93), ma sarà necessario emettere un’autofattura (art. 17 DPR 633/72).

Previste inoltre alcune disposizioni transitorie per le operazioni effettuate entro la fine del 2020:

" [...] La circolazione di merci che abbia avuto inizio prima della fine del periodo di transizione e si concluda dopo la fine del periodo di transizione è considerata circolazione all'interno dell'Unione ai fini dei requisiti in materia di licenze di importazione e di esportazione." Come previsto dall'Art.47 dell'accordo di Recesso (XT 21054/19)

Modalità differenti sono invece previste e applicate per le operazioni effettuate con soggetti situati in Irlanda del Nord per i quali, a partire dal 31 dicembre 2020, è entrato in vigore un apposito protocollo relativo alla circolazione delle merci. In particolare il regime speciale si applicherà esclusivamente alle partite IVA Nord Irlandesi, facilmente individuabili grazie al prefisso "XI", e prevede:

  • le operazioni che comportano movimenti di beni tra l’Irlanda del Nord e gli Stati membri sono considerate operazioni intra-UE;
  • le operazioni che comportano movimenti di beni tra l’Irlanda del Nord e altre parti del Regno Unito sono considerate importazioni/esportazioni;
  • i soggetti passivi potranno utilizzare l’OSS (One Stop Shop) per dichiarare e pagare l’IVA dovuta sulle vendite a distanza intra-UE di beni provenienti dall’Irlanda del Nord (o dagli Stati membri) ad acquirenti negli Stati membri (o in Irlanda del Nord);
  • i soggetti passivi stabiliti negli Stati membri potranno chiedere il rimborso dell’IVA assolta in Irlanda del Nord con la procedura di rimborso prevista dalla direttiva 2008/9/CE del Consiglio, purché il rimborso si riferisca all’IVA già assolta per l’acquisto di beni. Discorso analogo per i soggetti passivi stabiliti in Irlanda del Nord.

Poiché il protocollo non contempla speciali deroghe per le prestazioni di servizi, per queste ultime l’Irlanda del Nord è considerato Paese extra Europeo, esattamente come avviene a partire dal 1° gennaio 2021 per il resto del Regno Unito. È possibile consultare il documento integrale disponibile sul sito del Governo Italiano.

Consigliamo di prendere contatto con il vostro Fiscalista per comprendere al meglio come operare all'interno di questo delicato periodo d'introduzione. Ricordiamo inoltre che attraverso la Piattaforma di Fatturazione Elettronica Digithera è possibile gestire le tipologie documentali Fatture, Autofatture e Fatture in Nome e Per Conto necessarie per la regolarizzazione delle operazioni avvenute anche con soggetti Extra-EU, obbligatorie dal 2022 al posto dell’esterometro.

Fonte 

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Fri, 12 Feb 2021 09:58:00 +0100
<![CDATA[Legge di Bilancio 2021 - Novità Fatturazione Elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021/


Numerose le novità introdotte per la Fatturazione Elettronica, e alcuni dei processi a essa collegati, dalla Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), scopriamole tutte all'interno degli articoli dedicati:

➤ Compensazione multilaterale debiti e crediti attraverso la Fatturazione Elettronica [Commi 227, 228 e 229] 

➤ Liquidazione Trimestrale dell'IVA [Comma 1102]

➤ Operazioni con l'estero [Commi 1103 e 1104]

➤ Fatturazione Elettronica Sistema Tessera Sanitaria [Comma 1105]

➤ Semplificazioni Amministrative e contabili [Comma 1106]

➤ Semplificazione documenti precompilati IVA [Comma 1107]

➤ Imposta di Bollo Fattura Elettronica [Comma 1108]

➤ Memorizzazione e trasmissione telematica corrispettivi [Commi da 1109 a 1115]

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:10 +0100
<![CDATA[Memorizzazione e trasmissione telematica corrispettivi commi da 1109 a 1115 [Legge di Bilancio 2021]]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-comma-1109-1110-1111-1112-1113-1114-1115/ Numerose le novità legate alla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, attraverso i commi da 1109 al 1115, che hanno modificato in sotto numerosi aspetti l’articolo 2 del D.Lgs. n. 127/2015 e il D.lgs. n. 471/1997.

Sostanzialmente i detti commi cambiano il sistema sanzionatorio in materia di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, ampliandone la portata e rendendolo omogeneo con le analoghe violazioni concernenti gli scontrini e le ricevute fiscali (per i soggetti ancora tenuti a questo adempimento). Al termine dell'articolo è possibile trovare il testo integrale dei commi, potendo ricercare ed effettuare tutti gli approfondimenti del caso.

Il Comma 1109 si occupa di modificare in diversi punti l'Art.2 del D.Lgs. n. 127/2015 precisando che la memorizzazione elettronica e consegna dei documenti che attesta l'avvenuta operazione, se richiesta dal cliente, non deve avvenire oltre il momento dell'ultimazione dell'operazione. Viene anche differita di 6 mesi l'operatività di utilizzo per i sistemi evoluti di incasso previsti per la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all'Agenzia delle Entrate dei corrispettivi giornalieri, con nuova partenza prevista per il 1° luglio 2021.

Attraverso il comma 1109, viene inoltre abrogato il comma 6 dell'Art. 2 del D.lgs. 5 agosto 2015, n.127 che prevedeva l'applicazione delle sanzioni previste dagli articoli 6, comma 3, e 12, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471 per la mancata memorizzazione od omissione della trasmissione dei corrispettivi per i soggetti che effettuano la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica ai sensi del comma 1 dell'Art. 2 del D.lgs. 5 agosto 2015.

Con il comma 1110 vengono apportate modifiche all'Art. 6 del D. lgs 18 dicembre 1997, n. 471, in particolare con l'introduzione del comma 2-bis, che prevede l'applicazione di sanzioni pari al 90% dell'imposta corrispondente all'importo non memorizzato o trasmesso, per ciascuna operazione effettuata, nell'ipotesi previste dai commi 1, 1-bis e 2 del Art.2 del D. lgs 5 agosto 2015, n. 127, o nel caso di mancato o irregolare funzionamento degli strumenti tecnologici preposti, salvo l'applicazione delle procedure alternative adottate con i provvedimenti attuativi. Vengono inoltre previste sanzioni amministrative da 250 a 2000 euro nel caso di mancata manutenzione o di omessa verifica periodica prevista dalla legge, per gli strumenti tecnologici predisposti nell'ipotesi in cui non risultino presenti omesse annotazioni.

Quattro i commi dedicati all'inasprimento e modificazione del quadro sanzionatorio per le violazioni relative agli adempimenti correlati alla memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi.

In particolare attraverso il comma 1111 viene modificata la sanzione amministrativa prevista per l'omessa o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri, nel caso in cui questa violazione non abbia inciso sulla corretta liquidazione del tributo, prevista per il commercio al minuto e le altre categorie previste dall'articolo 2, commi 1, 1-bis e 2, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127. Viene quindi ora predisposta una sanzione amministrativa di euro 100 per ciascuna trasmissione e non si applica l'articolo 12 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.

Sempre il comma 1111 introduce inoltre, una sanzione amministrativa da euro 1.000 a euro 4.000 per l'omessa installazione degli strumenti previsti dall'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, ovvero quegli strumenti tecnologici volti a garantire l'inalterabilità e la sicurezza dei dati, compresi quelli relativi al pagamento con carta di debito e di credito, salve le procedure alternative adottate con i provvedimenti di attuazione di cui al medesimo comma. Inoltre, per chiunque manometta o comunque alteri tali strumenti, o fa uso di essi pur essendo a conoscenza che siano stati manomessi o alterati o consente che altri ne faccia uso al fine di eludere le disposizioni di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica all'Agenzia delle entrate dei dati relativi ai corrispettivi giornalieri si è applicata una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 3.000 a euro 12.000.

Il comma 1112 si occupa di estendere l'applicabilità delle sanzioni previste per la non emissione di ricevuta fiscale, o scontrino fiscale (Art. 12, comma 2, D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471) anche nelle ipotesi di mancata o non tempestiva memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi come previsti dall'articolo 2, commi 1, 1-bis e 2, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127. per cui vengono ora applicate le seguenti sanzioni:

" Qualora siano state contestate ai sensi dell'articolo 16 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, nel corso di un quinquennio, quattro distinte violazioni dell'obbligo di emettere la ricevuta fiscale o lo scontrino fiscale compiute in giorni diversi, anche se non sono state irrogate sanzioni accessorie in applicazione delle disposizioni del citato decreto legislativo n. 472 del 1997, è disposta la sospensione della licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività ovvero dell'esercizio dell'attività medesima per un periodo da tre giorni ad un mese. In deroga all'articolo 19, comma 7, del medesimo decreto legislativo n. 472 del 1997, il provvedimento di sospensione è immediatamente esecutivo. Se l'importo complessivo dei corrispettivi oggetto di contestazione eccede la somma di euro 50.000 la sospensione è disposta per un periodo da un mese a sei mesi." (Art. 12, comma 2, D.Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471).

Il comma 1113 predispone l'applicabilità delle sanzioni previste dall'Art. 12 c. 3 D. lgs. 18 dicembre 1997, n. 471 anche per l'omessa installazione degli strumenti tecnologici predisposti, salve le procedure alternative adottate con i provvedimenti di attuazione.

Viene quindi disposta la sospensione della licenza o dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività per un periodo da quindici giorni a due mesi per omessa installazione degli strumenti tecnologici volti a garantire l'inalterabilità e la sicurezza dei dati, compresi quelli che consentono i pagamenti con carta di debito e di credito (POS). In caso di recidiva, la sospensione è disposta da due a sei mesi.

Il comma 1114 esclude l'estensione delle sanzioni previste dall'articolo 13, comma 1, lettera b-quater), nell'ipotesi di omessa memorizzazione, ovvero di memorizzazione con dati incompleti o non veritieri, previste dall'Art. 6, comma 2-bis, del D.lgs. 18 dicembre 1997, n 471.

" b-quater) ad un quinto del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene dopo la constatazione della violazione ai sensi dell'articolo 24 della legge 7 gennaio 1929, n. 4, salvo che la violazione non rientri tra quelle indicate negli articoli 6, comma 2-bis, limitatamente all'ipotesi di omessa memorizzazione ovvero di memorizzazione con dati incompleti o non veritieri, comma 3, o 11, comma 5, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471; "

Tutti i commi presentati all'interno di questo articolo hanno validità a decorrere dal 1° gennaio 2021, come previsto dal comma 1115 della Legge di Bilancio.

Qui di seguito è possibile consultare il testo integrale dei commi 1109, 1110, 1111, 1112, 1113, 1114 e 1115 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), potendo così approfondire scenari di applicabilità ed eventuali riferimenti omessi all'interno di questo articolo:

"1109. All'articolo 2 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, sono apportate le seguenti modificazioni: 

a) al comma 5, dopo il terzo periodo è aggiunto il seguente: «La memorizzazione elettronica di cui ai commi 1 e 2 e, a richiesta del cliente, la consegna dei documenti di cui ai periodi precedenti, è effettuata non oltre il momento dell'ultimazione dell'operazione»; 

b) al comma 5-bis, primo periodo, la parola: «gennaio» è sostituita dalla seguente: «luglio»;

c) il comma 6 è abrogato;

d) al comma 6-ter, terzo periodo, le parole: «dal comma 6» sono sostituite dalle seguenti: «dagli articoli 6, comma 2-bis, 11, commi 2-quinquies, 5 e 5-bis, e 12, commi 2 e 3, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471,».

1110. All'articolo 6 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) dopo il comma 2 è inserito il seguente: «2-bis. Nelle ipotesi di cui all'articolo 2, commi 1, 1-bis e 2, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, se le violazioni consistono nella mancata o non tempestiva memorizzazione o trasmissione, ovvero nella memorizzazione o trasmissione con dati incompleti o non veritieri, la sanzione è pari, per ciascuna operazione, al novanta per cento dell'imposta corrispondente all'importo non memorizzato o trasmesso. Salve le procedure alternative adottate con i provvedimenti di attuazione dell'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, la sanzione di cui al primo periodo del presente comma si applica anche in caso di mancato o irregolare funzionamento degli strumenti di cui al medesimo comma 4. Se non constano omesse annotazioni, in caso di mancata tempestiva richiesta di intervento per la manutenzione o di omessa verificazione periodica degli stessi strumenti nei termini legislativamente previsti si applica la sanzione amministrativa da euro 250 a euro 2.000»; 

b) al comma 3, primo periodo, le parole: «cento per cento» sono sostituite dalle seguenti: «novanta per cento»; 

c) al comma 4, dopo le parole: «2, primo periodo,» sono inserite le seguenti: «2-bis, primo periodo,».

1111. All'articolo 11 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, sono apportate le seguenti modificazioni:

a) dopo il comma 2-quater è inserito il seguente: «2-quinquies. Per l'omessa o tardiva trasmissione ovvero per la trasmissione con dati incompleti o non veritieri dei corrispettivi giornalieri di cui all'articolo 2, commi 1, 1-bis e 2, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, se la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo, si applica la sanzione amministrativa di euro 100 per ciascuna trasmissione. Non si applica l'articolo 12 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472»; 

b) al comma 5, dopo il primo periodo è aggiunto il seguente: «La sanzione di cui al periodo precedente si applica anche all'omessa installazione degli strumenti di cui all'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, salve le procedure alternative adottate con i provvedimenti di attuazione di cui al medesimo comma»;

c) dopo il comma 5 è aggiunto il seguente: «5-bis. Salvo che il fatto costituisca reato, a chiunque manomette o comunque altera gli strumenti di cui all'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, o fa uso di essi allorché siano stati manomessi o alterati o consente che altri ne faccia uso al fine di eludere le disposizioni di cui al comma 1 del citato articolo si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 3.000 a euro 12.000.».

1112. All'articolo 12, comma 2, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, dopo il terzo periodo è aggiunto il seguente: «Le sanzioni di cui ai periodi precedenti si applicano anche nelle ipotesi di cui all'articolo 2, commi 1, 1-bis e 2, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, se le violazioni consistono nella mancata o non tempestiva memorizzazione o trasmissione, ovvero nella memorizzazione o trasmissione con dati incompleti o non veritieri».

1113. All'articolo 12, comma 3, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, dopo il secondo periodo è aggiunto il seguente: «Le sanzioni di cui ai periodi precedenti si applicano anche all'omessa installazione ovvero alla manomissione o alterazione degli strumenti di cui all'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, salve le procedure alternative adottate con i provvedimenti di attuazione di cui al medesimo comma».

1114. All'articolo 13, comma 1, lettera b-quater), del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, dopo le parole: «articoli 6,» sono inserite le seguenti: «comma 2-bis, limitatamente all'ipotesi di omessa memorizzazione ovvero di memorizzazione con dati incompleti o non veritieri,».

1115. Le disposizioni di cui ai commi da 1109 a 1114 si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2021. "

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:08 +0100
<![CDATA[Imposta di Bollo Fattura Elettronica comma 1108 [Legge di Bilancio 2021]]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-comma-1108/ Attraverso il comma 1108 viene definito che per le Fatture Elettroniche inviate attraverso il Sistema di Interscambio (SDI) è da ritenersi obbligato in solido, adempiendo così per tutti i soggetti coinvolti nella transazione, al pagamento dell'imposta di bollo il cedente del bene o il prestatore del servizio fornito, anche nei casi in cui il documento viene emesso da un soggetto terzo per suo conto.

Qui di seguito è possibile consultare il testo integrale del comma 1108 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), potendo così approfondire scenari di applicabilità ed eventuali riferimenti omessi all'interno di questo articolo:

"1108. Per le fatture elettroniche inviate attraverso il Sistema di interscambio di cui all'articolo 1, commi 211 e 212, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, è obbligato in solido al pagamento dell'imposta di bollo il cedente del bene o il prestatore del servizio, ai sensi dell'articolo 22 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642, anche nel caso in cui il documento sia emesso da un soggetto terzo per suo conto. "

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:07 +0100
<![CDATA[Semplificazione documenti precompilati IVA comma 1107 [Legge di Bilancio 2021]]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-comma-1107/ Il comma 1107, interviene sull'Art 16 del D.lgs. 15 dicembre 1997, n. 446, definendo che allo scopo di semplificare gli adempimenti tributari dei contribuenti in materia di determinazione dell'imposta, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, dovranno far pervenire al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento delle finanze i dati relativi per la determinazione del tributo entro il 31 marzo dell'anno a cui l'imposta si riferisce, all'interno dell'apposito portale.

Il mancato inserimento da parte delle regioni e delle province autonome nel suddetto portale informatico delle informazioni necessarie per la determinazione dell'imposta regionale sulle attività produttive, comporta l'inapplicabilità di sanzioni e di interessi da parte degli stessi.

Qui di seguito è possibile consultare il testo integrale del comma 1107 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), potendo così approfondire scenari di applicabilità ed eventuali riferimenti omessi all'interno di questo articolo:

"1107. All'articolo 16 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, è aggiunto, in fine, il seguente comma:
«3-bis. Allo scopo di semplificare gli adempimenti tributari dei contribuenti e le funzioni dei centri di assistenza fiscale nonché degli altri intermediari, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro il 31 marzo dell'anno a cui l'imposta si riferisce, inviano al Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento delle finanze i dati rilevanti per la determinazione del tributo mediante l'inserimento degli stessi nell'apposita sezione del portale del federalismo fiscale ai fini della pubblicazione nel sito informatico di cui all'articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360. Con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono individuati i dati rilevanti per la determinazione dell'imposta regionale sulle attività produttive. Il mancato inserimento da parte delle regioni e delle province autonome nel suddetto sito informatico dei dati rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta comporta l'inapplicabilità di sanzioni e di interessi». "

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:06 +0100
<![CDATA[Semplificazioni Amministrative e contabili comma 1106 [Legge di Bilancio 2021]]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-comma-1106/ Il comma 1106 della nuova Legge di Bilancio 2021 si occupa di definire due distinte integrazioni all'articolo 4 del DL 5 agosto 2015, n. 127, che si occupa della definizione di alcuni dei dettagli relativi alle bozze precompilate messe a disposizione da Agenzia delle Entrate all'interno del portale Dedicato.

Qui di seguito è possibile consultare il testo integrale del comma 1106 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), potendo così approfondire scenari di applicabilità ed eventuali riferimenti omessi all'interno di questo articolo:

"1106. All'articolo 4 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 1, dopo le parole: «nell'ambito di un programma di assistenza on line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente» sono inserite le seguenti: «e sugli ulteriori dati fiscali presenti nel sistema dell'Anagrafe tributaria»;
b) al comma 2, dopo le parole: «anche per il tramite di intermediari di cui all'articolo 3, comma 3, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322,»
sono inserite le seguenti: «in possesso della delega per l'utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica,». "

Il testo integrale dell'Art, 4 del DL 5 agosto 2015, n.127, diventa quindi:

" 1. A partire dalle operazioni IVA effettuate dal 1° luglio 2020, in via sperimentale, nell'ambito di un programma di assistenza on line basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche e con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere, nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente e sugli ulteriori dati fiscali presenti nel sistema dell'Anagrafe tributaria, l'Agenzia delle entrate mette a disposizione dei soggetti passivi dell'IVA residenti e stabiliti in Italia, in apposita area riservata del sito internet dell'Agenzia stessa, le bozze dei seguenti documenti:

a) registri di cui agli articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633;

b) comunicazioni delle liquidazioni periodiche dell'IVA.

1-bis. A partire dalle operazioni IVA 2021, oltre alle bozze dei documenti di cui al comma 1, lettere a) e b), l'Agenzia delle entrate mette a disposizione anche la bozza della dichiarazione annuale dell'IVA.

2. Per i soggetti passivi dell'IVA che, anche per il tramite di intermediari di cui all'articolo 3, comma 3, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 luglio 1998, n. 322, in possesso della delega per l'utilizzo dei servizi di fatturazione elettronica, convalidano, nel caso in cui le informazioni proposte dall'Agenzia delle entrate siano complete, ovvero integrano nel dettaglio i dati proposti nelle bozze dei documenti di cui al comma 1, lettera a), viene meno l'obbligo di tenuta dei registri di cui agli articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, fatta salva la tenuta del registro di cui all' articolo 18, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. L'obbligo di tenuta Decreto legislativo del 05/08/2015 n. 127 - dei registri ai fini dell'IVA permane per i soggetti che optano per la tenuta dei registri secondo le modaltà di cui all' articolo 18, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600. "

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:05 +0100
<![CDATA[Fatturazione Elettronica STS comma 1105 [Legge di Bilancio 2021]]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-comma-1105/ Come anticipato nella settimana antecedente l'approvazione della Legge di Bilancio 2021, viene esteso anche per il 2021 l'esenzione dall'obbligo di fatturazione elettronica per tutti i soggetti tenuti all'invio dei dati al Sistema Tessera Sanitaria.

Le motivazioni di questo ulteriore rinvio sono individuabili nella necessità di ricercare soluzioni in grado di rispettare standard di sicurezza e tutela più elevati per i dati sensibili riportati all'interno dei documenti quali Piani Terapeutici, Visite Sanitarie e altri riferimenti sanitari direttamente riconducibili al soggetto privato coinvolto nella prestazione di servizio. È quindi necessario un maggiore studio da parte degli esperti di settore per riuscire a trovare il giusto punto di equilibrio tra tutela delle informazioni sensibili dei soggetti interessati contenute all'interno dei documenti e modalità operative di esecuzione e legislazione. Ricordiamo che il problema relativo alla sicurezza dei dati contenuti all'interno di questi particolari documenti fiscali viene ora interamente gestito dal Sistema Tessera Sanitaria che si occupa della trasmissione dei dati relativi alle transazioni ad Agenzia delle Entrate escludendo la descrizione dell'operazione effettuata e il Codice Fiscale del Cliente, applicando una censura su tutte le fatture emesse dai numerosi operatori sanitari.

Rinviato quindi al 2022 l'obbligo di emissione di Fatture in formato elettronico transitanti attraverso SDI per le categorie di Medici e altri professionisti Sanitari, che continueranno a utilizzare il Sistema Tessera Sanitaria per l'emissione dei propri documenti, senza la necessità di dover far transitare attraverso il Sistema di Interscambio i propri documenti fattura.
Qui di seguito è possibile consultare il testo integrale del comma 1105 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), potendo così approfondire scenari di applicabilità ed eventuali riferimenti omessi all'interno di questo articolo:

"1105. All'articolo 10-bis del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, le parole: «Per i periodi d'imposta 2019 e 2020» sono sostituite dalle seguenti: «Per i periodi d'imposta 2019, 2020 e 2021»."

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:04 +0100
<![CDATA[Operazioni con l'estero commi 1103 e 1104 [Legge di Bilancio 2021]]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-comma-1103-1104/ Il comma 1103 della Legge di Bilancio 2021, stabilisce che a partire dal 1° gennaio 2022 la comunicazione dei dati relativi alle operazioni di cessione di beni e prestazioni di servizio effettuate e ricevute verso soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, debbano essere effettuate attraverso la trasmissione telematica di una Fattura elettronica utilizzando il Sistema di Interscambio e non più attraverso l'emissione dell'Esterometro.

La comunicazione richiede quindi l'utilizzo delle nuove tipologie documentali recentemente introdotte, che permettono la trasmissione dei dati relativi alle operazioni transfrontaliere attraverso la compilazione di una Fattura Elettronica utilizzando appunto uno dei nuovi TD dedicati alle operazioni Transfrontaliere.

Diventa quindi fondamentale iniziare a prendere confidenza con le nuove tipologie documentali che permettono la regolarizzazione delle operazioni transfrontaliere attraverso l'emissione di un documento Integrativo specifico o di Autofatturazione. Per approfondire l'argomento è possibile consultare il documento disponibile all'interno della sezione "Contratti, Manuali e Guide" denominato "Suggerimenti per la compilazione - Natura e Tipo Documento", dove vengono presentati, in chiave leggermente rivista, i consigli rilasciati da Agenzia delle Entrate relative alla compilazione della Fatturazione Elettronica ed Esterometro. Risulta così possibile iniziare a comprendere come adempiere agli obblighi di legge relativi alla regolarizzazione delle operazioni estere attraverso l'emissione di una Fattura Integrativa o Autofattura.

Per quanto riguarda invece il comma 1104, prevede l'introduzione di nuove sanzioni per errata od omessa trasmissione dei dati a partire dal 1 gennaio 2022. In particolare è prevista una sanzione amministrativa pari a 2€ per ogni fattura (massimo 400 euro mensili) omessa o tardivamente trasmessa, sanzione che viene ridotta del 50%, fino a un limite massimo di 200 documenti per mese, se si provvede alla trasmissione entro quindici giorni successivi alla scadenza prevista dalla legge.

Qui di seguito è possibile consultare il testo integrale dei commi 1103 e 1104 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), potendo così approfondire scenari di applicabilità ed eventuali riferimenti omessi all'interno di questo articolo:

" 1103. All'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, dopo il secondo periodo sono aggiunti i seguenti: «Con riferimento alle operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2022, i dati di cui al primo periodo sono trasmessi telematicamente utilizzando il Sistema di Interscambio secondo il formato di cui al comma 2. Con riferimento alle medesime operazioni:

a) la trasmissione telematica dei dati relativi alle operazioni svolte nei confronti di soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato è effettuata entro i termini di emissione delle fatture o dei documenti che ne certificano i corrispettivi;

b) la trasmissione telematica dei dati relativi alle operazioni ricevute da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato è effettuata entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento del documento comprovante l'operazione o di effettuazione dell'operazione».

1104. All'articolo 11, comma 2-quater, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, dopo il secondo periodo sono inseriti i seguenti: «Per le operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2022, si applica la sanzione amministrativa di euro 2 per ciascuna fattura, entro il limite massimo di euro 400 mensili. La sanzione è ridotta alla metà, entro il limite massimo di euro 200 per ciascun mese, se la trasmissione è effettuata entro i quindici giorni successivi alle scadenze stabilite dall'articolo 1, comma 3-bis, del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, ovvero se, nel medesimo termine, è effettuata la trasmissione corretta dei dati»."

Per qualsiasi dubbio relativo alle modalità di emissione di Documenti Integrativi, Fatture in nome e per Conto e Autofatture è possibile consultare la pagina prodotto dedicata a DigiReverse Invoice o contattare uno dei nostri Specialisti.

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:03 +0100
<![CDATA[Liquidazione Trimestrale dell'IVA comma 1102 [Legge di Bilancio 2021]]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-comma-1102/ Il comma 1102 della nuova Legge di Bilancio 2021, prevede l'allineamento delle tempistiche di annotazione delle fatture nei registri IVA con le tempistiche previste per la liquidazione d'imposta per i contribuenti minori, ovvero i titolari di Partita IVA, Professionisti e Imprenditori, appartenenti ai regimi fiscali “Minimi” e “Forfettari”.

Per queste tipologie di contribuenti, viene quindi previsto l'obbligo di annotazione nel registro delle fatture emesse entro la fine del mese successivo al trimestre di effettuazione delle operazioni e con riferimento allo stesso mese di effettuazione delle operazioni.

Qui di seguito è possibile consultare il testo integrale del comma 1102 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), potendo così approfondire scenari di applicabilità ed eventuali riferimenti omessi all'interno di questo articolo:


"1102. All'articolo 7 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 ottobre 1999, n. 542, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente:
«3-bis. I soggetti che esercitano l'opzione di cui al comma 1, lettera a), possono annotare le fatture nel registro di cui all'articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n.633, entro la fine del mese successivo al trimestre di effettuazione delle operazioni e con riferimento allo stesso mese di effettuazione delle operazioni». "

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:02 +0100
<![CDATA[Compensazione multilaterale debiti e crediti attraverso la Fatturazione Elettronica [Legge di Bilancio 2021]]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-comma-227-228-229/ La Compensazione multilaterale prevista dai commi 227, 228 e 229 della legge di Bilancio 2021, prevede la modifica dell'art. 4 del DL 5 agosto 2015, n 127, gettando le basi per l'introduzione di un nuovo meccanismo dedicato alla compensazione dei Crediti e Debiti tra imprese. L'emendamento metterebbe a disposizione dei contribuenti uno strumento dedicato alla compensazione di Crediti e Debiti, risultanti da transazioni commerciali, comprovate da fattura elettronica, che dovranno essere gestite da Agenzia delle Entrate.

Il nuovo meccanismo presentato in Legge di Bilancio, sarà utile per snellire le pratiche e assecondare le necessità di liquidità delle imprese. La compensazione attraverso l'emissione di una e-Fattura, produrrebbe quindi i medesimi effetti dell'estinzione dell’obbligazione ai sensi della sezione III del capo IV del titolo I del libro quarto del codice civile.

La fatturazione Elettronica diventerebbe quindi una sorta di "moneta digitale" dedicata alla compensazione di crediti e debiti commerciali tra le imprese. La manovra non si applica alle Pubbliche Amministrazioni, in particolare quelle previste dall'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

Il "Baratto Finanziario" presenta però anche alcune limitazioni di applicabilità, oltre alle sopra citate PA, non potrà essere utilizzato se per una delle parti aderenti sono in corso procedure concorsuali, di ristrutturazione del debito omologate, o piani di risanamento iscritti presso il registro delle imprese.

Proviamo a fare due esempi relativi al "Baratto 4.0", cercando di valutare le due distinte casistiche nelle quali, in linea teorica, potrebbe trovare un terreno di applicazione reale:
Scenario 1: l’impresa A, che detiene un debito non saldato nei confronti dell'impresa B, emette una fattura di valore pari o parziale nei confronti dell'impresa B. Attraverso questo nuovo meccanismo, risulta quindi possibile sanare il debito, o parte di esso, attraverso la compensazione con il nuovo credito generato dalla fattura appena emessa.
Scenario 2, più complesso ma decisamente più interessante: L'impresa A emette una fattura di 50€ nei confronti dell'Impresa B, che a sua volta ha emesso una fattura di 100€ nei confronti dell'impresa C; l'impresa C, invece, detiene un debito nei confronti dell'impresa A pari a 50€. La liquidità necessaria per chiudere le tre operazioni sarebbe di 200€. Attraverso il meccanismo di compensazione sarebbe possibile “sanare” parte del debito che C detiene con B, e completamente il debito che C detiene con A riducendo la liquidità necessaria.

La complessità dell’operazione è duplice: da un lato operativamente si devono mettere in contatto le aziende per effettuare la “triangolazione", dall’altro la compensazione si intende valida se le parti coinvolte accettano la proposta di risoluzione, senza la richiesta di un flusso di cassa, ma attraverso un "baratto" di valore pari al debito, o credito, in atto.
Per il momento non sono state rilasciati ulteriori indicazioni relative alle modalità operative e tempistiche di realizzazione della piattaforma, ma esclusivamente l'inserimento all'interno della Legge di Bilancio 2021, con relativo stanziamento dei fondi per la realizzazione. I decreti attuativi della norma e relativi provvedimenti potranno essere però emanati solamente a seguito dell'intervento del Garante della Privacy, che avrà il compito di stabile se la protezione dei dati personali dei futuri soggetti aderenti potranno essere correttamente tutelati.

Qui di seguito è possibile consultare il testo integrale dei commi 227, 228 e 229 della Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di Bilancio 2021), potendo così approfondire scenari di applicabilità ed eventuali riferimenti omessi all'interno di questo articolo:

"227. All'articolo 4 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: «3-bis. L'Agenzia delle entrate mette a disposizione dei contribuenti residenti o stabiliti una piattaforma telematica dedicata alla compensazione di crediti e debiti derivanti da transazioni commerciali tra i suddetti soggetti, ad esclusione delle amministrazioni pubbliche individuate ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e risultanti da fatture elettroniche emesse ai sensi dell'articolo 1. La compensazione effettuata mediante piattaforma telematica produce i medesimi effetti dell'estinzione dell'obbligazione ai sensi della sezione III del capo IV del titolo I del libro quarto del codice civile, fino a concorrenza dello stesso valore e a condizione che per nessuna delle parti aderenti siano in corso procedure concorsuali o di ristrutturazione del debito omologate, ovvero piani attestati di risanamento iscritti presso il registro delle imprese. Nei confronti del debito originario insoluto si applicano comunque le disposizioni di cui al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, in materia di ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali».

228. All'individuazione delle modalità di attuazione e delle condizioni di servizio di cui al comma 3-bis dell'articolo 4 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, introdotto dal comma 227 del presente articolo, si provvede con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, dello sviluppo economico e per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.

229. Per l'adeguamento della piattaforma di cui al comma 3-bis dell'articolo 4 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, introdotto dal comma 227 del presente articolo, è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per l'anno 2021. "

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Fri, 22 Jan 2021 09:00:01 +0100
<![CDATA[Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione dei Processi]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-e-dematerializzazione-dei-processi/ La Dematerializzazione viene spesso associata al processo di digitalizzazione necessario per la trasmissione e conservazione del documento. Ma non è forse molto di più di un semplice cambio di formato?

La fatturazione elettronica ha rappresentato l'inizio del processo di digitalizzazione documentale del Paese, permettendo una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale delle soluzioni di dematerializzazione documentale e processuale delle fatture. Complice l'obbligo di emissione dematerializzata dei documenti commerciali, sarebbe ora possibile abbandonare la gestione cartacea dei documenti, fatture in primis, in favore di una più sostenibile ed efficace gestione digitale.
Invece, pur avendo a disposizione un formato dematerializzato strutturato, che ne permetterebbe una gestione automatizzata, numerose realtà imprenditoriali preferiscono ricorrere alla gestione “analogica”.

Ma è davvero funzionale per l'impresa questa tipologia di gestione?

La predisposizione a trattare con procedure analogiche anche i documenti digitali, è certamente legata ad abitudini del passato, difficili da abbandonare soprattutto per chi gestisce i documenti fiscali da prima dell'avvento della fatturazione elettronica. Risulta però fondamentale comprendere i vantaggi legati all'abbandono di tali soluzioni, quali la riduzione dell'errore umano, il “dialogo” tra i diversi documenti della filiera, la possibilità di automazione di parte delle attività e delle funzioni coinvolte.

Oggi, la ricezione da SDI dei documenti in formato strutturato rende possibile la riconciliazione automatica delle fatture fornitori, grazie ai dati presenti in fattura. La soluzione di Digithera permette una gestione smart, scalabile e integrabile, tramite l’utilizzo di un percorso funzionale alla struttura organizzativa aziendale, con l’obiettivo di consentire il rilascio per il pagamento alla scadenza naturale dei termini contrattuali, garantendo maggiore efficacia e controllo, oltre che liberare risorse per attività a maggior valore aggiunto.
Con il Workflow Approvativo di Digithera, è l’Azienda a guidare il processo, potendo definire ruoli e step che dovrà attraversare il documento prima di essere ritenuto valido per il pagamento. La flessibilità di definizione dei ruoli all'interno del processo, permette di individuare con precisione chi dovrà occuparsi dell'approvazione della fattura, in base alla tipologia e fornitore di provenienza, avendo la possibilità di coinvolge eventuali altri membro del team a supporto della fase di verifica del contenuto.

Tutti i documenti fattura assegnati, rimangono quindi in uno stato di "stand by" sino al controllo finale da parte dell’ “approvatore” designato, e solo dopo la sua verifica e autorizzazione, diventano pronti per essere pagati. Questa procedura permette di gestire in modo efficace il flusso di fatture fornitori, garantendo visibilità sugli stati assegnati internamente alle fatture e ai relativi commenti inseriti durante la fase approvativa, comodamente dalla piattaforma Digithera, senza la necessità di dover stampare nulla ed eliminando la frammentare documentale tipica di questa tipologia di processo.

Contattaci per scoprire maggiori dettagli

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Wed, 20 Jan 2021 08:29:00 +0100
<![CDATA[DigiRewind 2020: e-Fattura e molto altro!]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-2021-e-2020/ Il 2020 è giunto al termine, è stato un anno che sicuramente tutti noi ricorderemo bene, con numerose difficoltà che hanno pregiudicato il corretto svolgimento dell'attività di professionisti e aziende. Un anno certamente complesso, che però desideriamo ricordare attraverso le novità che hanno coinvolto il settore in cui operiamo e la nostra piattaforma di Fatturazione Elettronica. Abbiamo affrontato insieme novità e aggiornamenti che hanno sensibilmente modificato l’ambito della Fattura Elettronica e alcuni dei documenti ad esso collegato, migliorandone la gestione e favorendo nuovi processi di digitalizzazione, alcuni dei quali hanno visto ampliata la loro applicazione con l'inizio del 2021.

Fatture Elettroniche

Le novità sono state numerose e non basterebbe un singolo articolo per ricordarle tutte. Tra le più importarti, e impattanti, c'è sicuramente stato l'aggiornamento del tracciato per la fatturazione elettronica, che ha introdotto non solo la possibilità di emettere nuove tipologie Documentali, ma anche un maggior ventaglio di scelta per la compilazione dei campi Ritenuta e Natura di Esenzione, divenuto pienamente operativi venerdì 1° gennaio 2021, come previsto dal provvedimento n. 166579/2020 del 20 aprile 2020.
Modifica che ha permesso la semplificazione nella gestione delle operazioni interne e il superamento della comunicazione periodica dell'esterometro, attraverso l'emissione dei nuovi tipi di documento TD16, TD17, TD18, TD19 e il rinnovato TD20, che sono ora perfettamente gestibili attraverso DigiReverse Invoice, il nuovo servizio interamente dedicato all'emissione e gestione delle fatture in nome e per conto e Autofatture.
Insieme alle novità all'interno del tracciato, sono stati introdotti nuovi controlli e verifiche da parte di SDI, con nuovo codici Errore specifici, tra i quali il nuovi Errori SDI 00445 e 00448.
Tra i nuovi obblighi entrati in vigore con il nuovo anno, non possiamo non ricordare la necessità, per tutti i fornitori di Beni del Servizio Sanitario Nazionale, di inserimento della cosiddetta "Tripletta di Identificazione" all'interno delle fatture emesse collegate ad un e-Ordine NSO.

E-Ordini NSO

Una delle grandi novità del 2020, che ha modificato completamente i processi di approvvigionamento del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso l'obbligo di emissione di Ordini in formato strutturato attraverso il Nodo Smistamento Ordini.
I Fornitori di Beni del SSN hanno comunicato il codice destinatario NSO oppure PEPPOL per poter ricevere e gestire un nuovo documento nativo digitale, che, a partire dal 1° gennaio 2021, ha visto il coinvolgimento anche dei Fornitori di Servizi del SSN.

Il 2020 in Digithera - Le nuove Possibilità

La piattaforma nel corso di quest'anno si è arricchita di nuove funzionalità e soluzioni che ci hanno permesso di soddisfare la crescente voglia di innovazione e automazione dei processi gestionali di Aziende e Professionisti.
Controller, la nostra superconsolle, rappresenta ora il punto di riferimento per la gestione e verifica di tutti i documenti, fatture e ordini, anche grazie alle numerose funzionalità di supporto che sono state integrate nel corso del 2020. A partire dalla nuova interfaccia grafica del portale, più visual che ci ha permesso di rendere più semplice e accessibile la navigazione e personalizzazione delle diverse aree disponibili, fino alla più recente revisione del sistema di gestione dei pagamenti, che permette ora la creazione di regole di preassegnazione dello stato in base alla Partita IVA del fornitore e Codice Destinatario utilizzato per la ricezione del documento, con la possibilità di schedulare automaticamente la scadenza di pagamento anche se questa non è riportata in fattura.

Ma anche i numerosi nuovi campi che sono stati integrati, e resi ricercabili attraverso filtri dedicati, all'interno della piattaforma come il recente "Identificativo SDI" e il "Numero di Protocollo" (che può essere utilizzato anche come semplice nota o commento interno). Tra le funzionalità più apprezzate di questo 2020, c'è stato sicuramente il download massivo dei documenti direttamente da Controller e il recente aggiornamento della selezione multipla delle fatture, che restituisce ora i riferimenti dei singoli documenti e la somma dei totali fattura.
Nel 2021 continueremo a perfezionare la piattaforma Controller, rendendola ancora di più un luogo sicuro all'interno del quale gestire Fatture, Autofatture ed e-Ordini, arricchendola ogni mese di nuove funzionalità e possibilità di fruizioni dei documenti contenuti al suo interno.

Nel 2020 hanno visto la luce numerosi progetti ambiziosi, che a oggi ci permettono di essere orgogliosi dei traguardi raggiunti dal 2014 ad oggi. Siamo in grado di soddisfare le esigenze di emissione e gestione delle fatture di grandi e piccoli imprese, potendo fornire ad ogni imprenditore la giusta soluzione per le proprie esigenze, attraverso formati ed integrazioni su misura in grado di soddisfare ogni necessità di Fatturazione.

Nel corso degli ultimi 12 mesi abbiamo avuto la possibilità di fornire ai nostri clienti nuove soluzioni integrate di prevenzione come Credit Risk Management, per gestire con maggiore sicurezza i rapporti commerciali con clienti attuali e prospettici, attraverso strumenti dedicati al monitoraggio puntuale del rischio creditizio direttamente all'interno della piattaforma Digithera.

Ma anche spinto l'acceleratore sui servizi di automazione, perfezionando gli algoritmi che muovono le nostre soluzioni di automazione del processo di Riconciliazione Documentale Fattura-Ordine, che è in grado di trasformare la gestione dell'approvazione delle Fatture Fornitore da mero processo amministrativo a valore per l'impresa.
Anche per i servizi di Intermediazione e Rivendita il 2020 ha comportato novità per la gestione del Cliente e l'indipendenza dei nostri Rivenditori. Nel corso dell'anno sono state introdotte nuove funzionalità dedicate all'abilitazione, gestione e monitoraggio dei singoli assistiti, implementando strumenti sempre più avanzati ed ampliando le possibilità di personalizzazione dell'interfaccia e delle funzionalità disponibili per il Cliente finale.

Per il 2021...

Controller e le soluzioni di Fatturazione Elettronica implementate fino a oggi rappresentano solamente l'inizio, perché l'innovazione digitale è parte fondamentale dell’essere Digithera e nulla potrà impedirci di perseguire gli obiettivi che ci siamo posti, rimanendo sempre al fianco di Aziende e Professionisti per semplificare i processi di dematerializzazione. Nel corso del 2021 la piattaforma di Fatturazione Elettronica continuerà a crescere e aggiungere nuove funzionalità per rispondere a nuove esigenze e nuove sfide, rendendo sempre più Digithera a "Misura d'Imprenditore".

La Nostra parola per questo 2021 è Semplificare!

Riassumere tutto quello che è accaduto ed è stato fatto in questi ultimi 12 mesi in un breve testo è complesso e praticamente impossibile. Desideriamo quindi ricordarvi che anche per questo 2021 il nostro obiettivo resta il medesimo che abbiamo perseguito nel corso degli ultimi anni: Semplificare, Automatizzare e affrontare al fianco dei nostri clienti ogni possibile sfida di emissione, gestione e ricezione delle fatture elettroniche e dematerializzazione di documenti e processi.

Se non hai ancora trovato quello che cercavi, o ancora non esiste, Contattaci!

Nessuna sfida è troppo grande per Digithera!

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Fri, 08 Jan 2021 09:38:06 +0100
<![CDATA[Fattura datata 31 dicembre, quali sono i termini di emissione?]]> https://www.digithera.it/blog/termini-emissione-fattura-31-dicembre-2020/ Come previsto dall'Art. 12-ter decreto-legge n.34/2019 (cd. decreto crescita), la fattura è da emettere entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell'operazione per la Fatturazione Immediata o entro il giorno 15 del mese successivo al giorno di effettuazione dell'operazione nel caso di Fatturazione Differita.
Le fatture dovranno quindi essere emesse entro il 12 gennaio 2021 (fatture immediate) o entro il 15 gennaio 2021 (fatture differite).

Ricordiamo che, per le fatture emesse con data fattura fino al 31 dicembre, sarà possibile utilizzare ancora il vecchio tracciato per la fatturazione: i nuovi controlli, in particolare quelli relativi alle nuove Nature di esenzione, tengono infatti in considerazione la data documento e non la data di trasmissione a SDI della fattura.
Questo significa che, per esempio, se la fattura ha come data documento il 31 dicembre 2020, ma la stessa viene trasmessa il 10 gennaio, inserendo come codice esenzione N2, la fattura verrà correttamente elaborata da SDI senza la restituzione del codice errore 00448.

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Thu, 31 Dec 2020 13:11:11 +0100
<![CDATA[Legge di Bilancio 2021 - Novità Fatturazione Elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/legge-bilancio-2021-fatturazione-elettronica/  
Fatturazione Elettronica, tra le novità attese all'interno della nuova Legge di Bilancio 2021 è presente la possibilità di effettuare Compensazioni multilaterali di crediti e debiti commerciali risultanti da fatture elettroniche. L'emendamento risulta essere già stato approvato dall'Aula in data 20 dicembre, con conseguente modifica integrativa in data 23 dicembre, che precisa l'esclusione delle PA dalla piattaforma multilaterale per le compensazioni.
 
Per la concretizzazione della misura, Agenzia delle Entrate, metterà a disposizione dei soggetti interessati un apposita piattaforma telematica per la compensazione dei crediti e debiti commerciali risultanti da fatture elettroniche, che produrrà i medesimi effetti dell'estinzione dell'obbligazione ai sensi del codice civile.
 
La compensazione, è disposta fino a concorrenza dello stesso valore e a condizione che per nessuna delle parti aderenti siano in corso:
⦁ procedure concorsuali;
⦁ procedure di ristrutturazione del debito omologate;
 
di seguito è possibile consultare il testo integrale relativo all'"Articolo 35-bis – Compensazioni multilaterali di crediti e debiti commerciali risultanti da fatture elettroniche" presente all'interno della Legge di Bilancio 2021:
 
Introduce l’articolo 35-bis il quale – inserendo un comma 3-bis all'articolo 4 del decreto legislativo 5 agosto 2015 n. 127 – dispone che l'Agenzia delle entrate metta a disposizione dei contribuenti una piattaforma telematica dedicata alla compensazione di crediti e debiti derivanti da transazioni commerciali fra i suddetti soggetti, risultanti da fatture elettroniche. La compensazione effettuata mediante piattaforma telematica produce i medesimi effetti dell'estinzione dell'obbligazione ai sensi del codice civile, fino a concorrenza dello stesso valore e a condizione che per nessuna delle parti aderenti siano in corso procedure concorsuali o di ristrutturazione del debito omologate, ovvero piani attestati di risanamento iscritti presso il registro delle imprese. Nei confronti del debito originario insoluto si applicano comunque le disposizioni (di cui al decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231), in materia di ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali (comma 1).
Il comma 2 demanda alle norme secondarie l’individuazione delle modalità attuative e delle condizioni di servizio relative alla suddetta piattaforma, da emanare sentito, tra l’altro, il parere del Garante per la protezione dei dati personali.
Il comma 3 quantifica gli oneri derivanti dall'adeguamento della piattaforma in a 5 milioni di euro per l'anno 2021 autorizzando la relativa spesa.
Conseguentemente
il fondo di cui all'articolo 209 è ridotto di 5 milioni di euro per l'anno 2021.
 
Modifica il comma 227, precisando che le amministrazioni pubbliche sono escluse dall’ambito applicativo della piattaforma multilaterale per le compensazioni.
Titolo V, Compensazioni multilaterali di crediti e debiti commerciali risultanti da fatture elettroniche, 35-bis, 227-229  (legge di Bilancio 2021 Dossier pubblicato il 23 dicembre 2020)
 

Fatturazione Elettronica per le prestazioni Sanitarie

La legge di bilancio 2021 dovrebbe contenere inoltre la proroga al divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie svolte nei confronti di persone fisiche, estendendo anche per l'anno 2021 le modalità utilizzate dai soggetti previsti per gli operatori sanitari.
 
Dovrebbero quindi restare attive le modalità operative utilizzate fino a oggi, con l'utilizzo del sistema Tessera Sanitaria (Sistema TS) che continuerà a  mettere a disposizione di Agenzia delle Entrate i dati fiscali delle fatture ricevute dagli operatori sanitari, a eccezione fatta per la descrizione dell’operazione e del codice fiscale del cliente.
 
Si tratta quindi di una proroga necessaria ai fini di studiare una soluzione adeguata per la gestione dei dati sensibili presenti all'interno dei documenti, per garantire la tutela dei dati sanitari presenti all'interno dei documenti fiscali per garantire la Privacy dei soggetti interessati.
 
Di seguito è possibile consultare il testo riferimento inserito all'interno della Bozza del Disegno di legge:
 
 All’articolo 10-bis del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, e successive modificazioni, le parole “Per i periodi d’imposta 2019 e 2020” sono sostituite dalle seguenti “Per i periodi d’imposta 2019, 2020 e 2021”.
Il riferimento è stato presentato all'interno della prima Bozza messa a disposizione nel corso del mese di novembre, ma per il momento  non rientra tra gli emendamenti già approvati della Legge di Bilancio 2021, come possiamo leggere all'interno del Dossier pubblicato il 23 dicembre 2020.  Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
 
Ricordiamo che il Documento completo si trova ancora in fase di approvazione e potrebbe quindi subire variazioni o modifiche, maggiori dettagli e aggiornamenti dovrebbero arrivare nel corso dei prossimi giorni. Il termine ultimo per l'approvazione della Legge di Bilancio è fissato per giovedì 31 dicembre 2020, come imposto dalle tempistiche costituzionali, potendo così entrare in vigore a far data dal 1° gennaio 2021.
 
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Thu, 24 Dec 2020 07:00:00 +0100
<![CDATA[NSO, le novità per il 2021]]> https://www.digithera.it/blog/nso-1-gennaio-2021/


Numerose novità legate a NSO ci attendono per questo nuovo anno che è ormai giunto alle porte. Novità che coinvolgeranno non solamente il SSN, ma anche i suoi Fornitori di Beni e Servizi.
A partire dal 1° gennaio 2021, gli Enti Pubblici del Servizio Sanitario Nazionale dovranno provvedere all'invio degli ordini di acquisto dei Servizi esclusivamente in formato elettronico, utilizzando la piattaforma NSO, come già oggi avviene per l'approvvigionamento di Beni da parte del SSN. Ne consegue quindi una necessità da parte dei fornitori dei servizi della PA di adottare strumenti in grado di ricevere e gestire il formato NSO per ordini di acquisto ricevuti.

Le novità non riguardano solamente i nuovi soggetti coinvolti, infatti anche le fatture dei fornitori del SSN dovranno rispettare nuove regole. A partire dal 1° gennaio si rende necessario inserire all'interno del documento fattura la "Tripletta di Identificazione" composta da:

  • Identificativo del soggetto emittente;
  • Data di emissione;
  • Identificativo del documento assegnato dall'emittente.

 

In mancanza della "Tripletta", l'Ente Pubblico, non potrà procedere alla liquidazione e successivo pagamento della Fattura, in quanto ritenuta non formalmente valida. Risulta pertanto di vitale importanza provvedere all'integrazione delle informazioni all'interno del documento fattura. Questa necessità si applicherà a partire dal 1° gennaio 2021 per le fatture relative all'ordinamento di Beni da parte del SSN, e dal 1° gennaio 2022 per le fatture relative all'ordinamento di Servizi.

E' possibile consultare tutti i riferimenti normativi relativi all'introduzione e date di adozione previste, facendo riferimento all'articolo 3, comma 2, del d.m. 7 dicembre 2018, e al d.m. 27 dicembre 2019 che ne modifica parte del contenuto.

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Fri, 11 Dec 2020 13:51:00 +0100
<![CDATA[PNRR e NSO per far ripartire il paese]]> https://www.digithera.it/blog/PNRR-NSO-ripartenza-paese/

 

NSO sta rappresentando una sfida importante e allo stesso tempo un’opportunità per le realtà coinvolte. Introdotto poco più di un mese prima dell’inizio del lockdown, l’obbligo per gli attori coinvolti (enti del SSN e aziende fornitrici) di emissione e gestione degli ordini di approvvigionamento dei prodotti esclusivamente in formato elettronico ha avuto il suo periodo di “rodaggio” in uno dei momenti più difficili degli ultimi anni.

Maggiore Efficienza, Tracciabilità e Trasparenza all’interno dei meccanismi di approvigionamento come naturale proseguimento del processo di digitalizzazione delle Amministrazioni pubbliche e tassello fondamentale nel disegno di digitalizzazione del paese intrapreso ormai da diversi anni. NSO permette non solo di continuare il percorso intrapreso con la fatturazione elettronica, ma rende possibile una scarica di novità all’interno di un sistema che aveva bisogno di una piccola spinta in più per avvicinarsi agli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Obiettivi focalizzati su salute, ripartenza economica e digitalizzazione del paese per fronteggiare le sfide di oggi ma anche di domani, tramite l’introduzione di adeguamenti e ammodernamenti volti ad efficentare la gestione e resilienza nazionale attraverso l’ausilio dei fondi previsti dal Recovery Plan, i processi di ordinazione ed approvvigionamento elettronico rappresentano un importante leva per raggiungere gli obiettivi del Paese.

Come abbiamo avuto modo di verificare con l’introduzione della Fatturazione Elettronica, la creazione di una struttura di scambio documentale centralizzata permette una maggiore verifica sulle transazioni avvenute, rendendo più trasparente e controllata la PA. Allo stresso tempo fornisce agli utilizzatori importanti benefici sia in termini economici che gestionali, estendendo i vantaggi avuti con la fatturazione elettronica anche agli ordini di approvvigionamento.

Un percorso di sviluppo che ha già altre tappe ben definite all’interno della propria road map, con l’estensione della necessità di emettere ordini tramite NSO anche per il processo di acquisto di Servizi per il Sistema Sanitario Nazionale a partire dal 1° gennaio 2021 e la volontà futura di estendere gli obblighi e vantaggi anche a tutte le altre PA non afferenti al SSN.

Piccola nota di chiusura che ci sembra doveroso fare, un plauso a tutti i professionisti, aziende ed enti del SSN che in un periodo così delicato, sono stati in grado non solo di implementarne le nuove meccaniche ma anche di dimostrare che la digitalizzazione documentale e processessuale è possibile indipendentemente dal contesto che ci circonda, perché se sono riusciti a implementare un nuovo processo in un periodo delicato come quello vissuto a marzo 2020, vuol dire che non esistere scuse per rimandare a domani i processi di dematerializzazione.

Richiedi Informazioni su NSO

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Wed, 04 Nov 2020 07:52:58 +0100
<![CDATA[Errore SDI 00448, facciamo un po’ di chiarezza!]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-scartata-errore-sdi-00448/

 

L’introduzione del nuovo tracciato, anche se largamente preannunciata e analizzato nelle sue numerose modifiche apportate anche qui sul nostro blog, ha comunque lasciato alcuni grandi punti di domanda. Ci riferiamo in particolare ai nuovi riferimenti Natura introdotti, o per meglio dire ai codici Natura che a partite dal 1° gennaio 2021 non saranno più utilizzabili con conseguente generazione di errore e scarto del documento emesso. A partire dal nuovo anno infatti, le nature esenzione generiche N2 (Non Soggette), N3 (Non imponibile) e N6 (per le operazioni in reverse charge ovvero nei casi di autofatturazione per acquisti extra UE di servizi ovvero per importazioni di beni nei soli casi previsti), se utilizzate, restituiranno il codice errore SDI 00445 (per le regolari Fatture Elettroniche) e 00448 (per le Fatture Transfrontaliere), ad indicare che il valore generico utilizzato non è ammesso come codice natura dell’operazione.

Per evitare di incorrere nello scarto causato da questo errore, è possibile procedere con un’adozione e implementazione preventiva dei nuovi codici e riferimenti anche durante il periodo di transizione, che ricordiamo essere iniziato il 1° ottobre 2020 e terminerà il 1° gennaio 2021. Durante questi tre mesi coesisteranno sia i nuovi che i vecchi riferimenti, potendo iniziare ad utilizzare le novità introdotte gradualmente.

Se invece desiderate utilizzare i codici natura generici fino a quando resteranno disponibili, Agenzia delle Entrate, tramite la FAQ n.149 pubblicata il 15 ottobre 2020, ha fatto chiarezza sui documenti emessi in concomitanza con l’entrata in vigore delle nuove regole per la fatturazione elettronica. All’interno del chiarimento di AdE, possiamo quindi apprendere che per tutti i file inviati con data documento antecedente al 1° gennaio 2021 (escluso) sarà possibile utilizzare i codici natura N2, N3, N6 anche se emessi e inviati a SDI a seguito dell’introduzione definitiva dei codici specifici.

Ciò significa che, se la fattura riporterà come data documento, ad esempio, il 31 dicembre 2020 e data emessione il 9 gennaio 2021 utilizzando il codice natura N6, verrà correttamente processato e validato da SDI. Contrariamente per un documento con le stesse caratteristiche di compilazione ma con data documento, ad esempio al 1 gennaio 2021, verrà scartato da SDI riportando l’errore 00445.

In conclusione, tutti i documenti contenenti codici natura generici e data documento fino al 31 dicembre 2020 incluso, verranno gestiti e correttamente trasmessi dal Sistema di Interscambio anche se emessi nel corso del 2021, permettendo anche a chi dovesse trovarsi nell’impossibilità di un’emissione immediata del documento di poter utilizzare i riferimenti normativi previsti al momento della data fattura.

 

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Thu, 22 Oct 2020 08:39:00 +0200
<![CDATA[Resilienza Imprenditoriale: La necessità di affrontare i mutamenti del mercato]]> https://www.digithera.it/blog/resilienza-imprenditoriale/

 

Forse più comunemente indicata come capacità di adattamento in condizioni avverse, ma non è solamente questo, è molto di più. La Resilienza Imprenditoriale tiene in considerazione prima, durante e dopo il manifestarsi di un cambiamento, permettendo all’imprenditore dotato di questa caratteristica di non farsi sopraffare delle condizioni avverse del momento.

Semplificando ulteriormente il concetto di resilienza, potremmo quasi definirla la capacità di vivere all’interno della “Giungla Imprenditoriale”, attenzione Vivere non Sopravvivere, perché questa particolare caratteristica non permette solamente di assorbire nel migliore dei modi una situazione imprevista, ma è tipica di chi è in grado di prevenire e conseguente affrontare un evento inatteso.

Il termine “Giungla” potrebbe risultare eccessivo, ma crediamo che sia quello più appropriato per descrivere il panorama economico-legislativo che ogni professionista o impresa si trova ad affrontare quotidianamente, a maggior ragione in questo turbolento 2020. A seguito delle recenti indiscrezione e conseguente prolungamento dello stato di emergenza causa Covid-19, ci sembra doveroso affrontare il tema non solamente nella sua impostazione mentale ma anche sul piano operativo, per iniziare a sviluppare un efficace sistema di resilienza aziendale.

Nella Mentalità…

Si tratta con molta probabilità del cambiamento più complesso da adottare e implementare, non solamente a livello imprenditoriale ma anche personale.

Non trattandosi di uno strumento fisico, o digitale, non è possibile imparare ad utilizzare la Resilienza Imprenditoriale seguendo semplicemente un manuale o integrandola all’interno della nostra routine, si tratta invece di cambiare in che modo percepiamo, e valutiamo, gli elementi che circondano la nostra impresa.

Uno dei primi passo per comprendere appieno come diventare imprenditori resilienti è la presa di coscienza che nessun professionista o impresa è infallibile, ma questo non significa che, con la giusta mentalità e un adeguato supporto, non sia possibile affrontare qualsiasi imprevisto, arginandone i danni e uscendone indenni (o quasi).

Mettendo in discussione le proprie scelte passate, presenti e future è possibile arrivare a una maggiore comprensione del perché abbiamo preso quell’esatta decisione in quel preciso momento della nostra vita imprenditoriale. Capita di frequente che gli anni di esperienza, e la necessità di prendere decisioni repentine, ci facciano concentrare maggiormente sulle situazioni “nuove”, come ad esempio può essere la verifica di affidabilità di un nuovo cliente o l’analisi della capacità di un nuovo fornitore di soddisfare le nostre richieste. È fondamentale non dimenticare di  applicare la medesima attenzione e cura nel monitorare dei rapporti commerciali di lunga data. Si tratta semplicemente di un esempio, calzante in questo particolare periodo storico di mancanza di certezze, ma i casi di applicabilità di questo cambio di mentalità potrebbero essere molti altri.

Potrà apparire come una frase fatta, ma a volte è necessario adottare un punto di vista differente per fronteggiare “Sfide inattese”, perché le minacce non sempre arrivano dall’esterno, ma potrebbero arrivare proprio dalle situazioni che ormai riteniamo di gestire efficacemente e quindi affidabili.

Chiunque può commettere un errore nel lungo e tortuoso percorso che accompagna i Portatori di Partita IVA (concedeteci questo termine atipico). Come professionisti o imprenditori, con magari numerosi dipendenti a cui pensare, il margine di errore è veramente basso e anche una sola scelta sbagliata potrebbe vanificare anni di duri sacrifici. Proprio per questo motivo, risulta necessario sviluppare una flessibilità di adattamento del pensiero per poter rivalutare anche situazioni consolidate, riadattandole al contesto attuale.

… e nei Processi

Come spesso accade la volontà di intraprendere un cambiamento non sempre è sufficiente, è necessario raggiungere gli obiettivi di business rendendo, allo stesso tempo solida la propria posizione all’interno del mercato e liquida la propria cassa. I possibili strumenti di analisi e prevenzione sono molteplici.

Considerando il settore in cui operiamo, non possiamo che consigliare l’implementazione di un sistema di monitoraggio relativo al rischio di credito, ovvero l’adozione di strumenti in grado di comprendere se, tra tutti i soggetti con cui si intrattengono rapporti commerciali, sono in atto variazioni degli indicatori di affidabilità finanziaria, che potrebbero presto trasformarsi in potenziale insolvenze. Un esempio concreto è rappresentato dagli indicatori di Credit Score, volti ad analizzare proprio questi dati (di seguito un esempio di sistema di Credit Score nativamente integrato all’interno della nostra piattaforma di fatturazione elettronica) potendo così salvaguardare il tuo business dai possibili problemi di solvibilità di partner commerciali attuali e prospettici.

Probabilmente alcuni concetti espressi potranno sembrarti delle banalità, ma siamo convinti che pur nella sua banalità un pensiero così semplice può essere in grado di cambiare quel tanto che basta la tua percezione all’interno della “Giungla Imprenditoriale”.

Se invece dei discorsi astratti, preferisci approfondire con praticità gli argomenti legati alla salvaguardia e prevenzione dei rischi in questo delicato periodo, in particolare quelli legati al credito, non ti resta che consultare la pagina dedicata al Webinar del 21 ottobre, dove abbiamo avuto modo di affrontare insieme a esperti del settore, le possibilità legate alla tutela degli obiettivi di Business.

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Thu, 08 Oct 2020 11:50:22 +0200
<![CDATA[Nuovo Tracciato XML per la Fattura Elettronica 2020]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-tracciato-xml-2020/ Aggiornato 1° ottobre 2020

Inizia ufficialmente il periodo transitorio per il passaggio alle nuove  “Specifiche Tecniche Versione 1.6.1” per la fatturazione elettronica. Molte novità disponibili da oggi 1° ottobre 2020 in via volontaria e che entreranno definitivamente in vigore dal 1° gennaio 2021. Durante i 3 mesi di transizione, SDI, accetterà le fatture inviate con entrambi i tracciati, rendendo possibile una graduale adeguamento alle nuove regole tecniche.

Le modifiche apportate sono mirate a migliorare l’intera struttura dei dati inseriti all’interno della fattura, in particolar modo per semplificare l’adempimento di alcuni obblighi come ad esempio dell’Esterometro, rendendo più semplice l’emissione diretta di fattura grazie ai nuovi campi natura, senza la necessità della comunicazione periodica come illustrato nella breve guida Esterometro 2020. Inoltre le novità introdotte serviranno a rendere possibile la creazione di documentazione più precisa come la Dichiarazione IVA precompilata e facilitare la comunicazione dei registri IVA e Liquidazione Periodica IVA.

Le fatture che andranno a beneficiare delle variazioni introdotte allo schema XML sono:

  • •  Fatture Ordinarie
  • •  Fatture Semplificate
  • •  Fatture Transfrontaliere

Novità per le Fatture Ordinarie

Molte le novità introdotte nello schema XML della fattura ordinaria, tra cui sicuramente spiccano sostanziali modifiche per i Campi TipoDocumento e Natura, oltre all’aggiunta di nuove tipologie di Ritenute. Ma procediamo con Ordine:

Nuovo attributo “SistemaEmittente”

Campo opzionale di tipo Stringa con lunghezza 10, non sono presenti molti dettagli riguardo questo nuovo campo, ipotizziamo possa riferirsi al sistema utilizzato per l’emissione della fattura, come ad esempio “Registratore Telematico”. (non è ancora completamente chiara la funzionalità del nuovo attributo introdotto, ipotiziamo possa trattarsi di un riferimento volto all'individuazione del sistema di emissione utilizzato, appena avremo maggiori dettagli a riguardo aggiorneremo l’articolo).  

Modifica del numero di Occorrenze del campo DatiRitenuta

È ora possibile inserire più campi DatiRitenuta, il valore passa da 1 (accettato in precedenza) a N. In questo modo diverse tipi di ritenuta possono essere presenti all’interno della stessa Fattura.

Modificato il campo Importo in ScontoMaggiorazioneType

Modificata la lunghezza del numero di decimali relativi al campo dedicato a ScontiMaggiorazioneType, il campo accetta ora fino ad 8 valori decimali (in precedenza era possibile inserirne solamente 2). Questa modifica permetterà un calcolo più preciso dello sconto, riducendo il rischio di incorrere nello scarto causato da errato arrotondamento delle cifre decimali.

Modificato il campo CausalePagamento

Campo inserito all’interno del blocco Dati Ritenuta che ora supporta il formato alfanumerico di massimo 2 caratteri; Questa modifica ha permesso l’introduzione di nuove causali di pagamento. I valori ammessi sono quelli della CU consultabili alla pagina delle istruzioni di compilazione del modello.

Nuovi identificativi TipoDocumento (TD) 

I nuovi identificativi introdotti e modificati dovrebbero permettere una semplificazione nell’individuazione di alcune operazioni contabili, rendendo così più efficaci i processi di automazione messi in atto da parte di AdE.

Di Seguito la tabella aggiornata con tutti gli identificativi accettati da SDI a partire dal 1° ottobre 2020, <TipoDocumento>:

TD01

  Fattura

TD02

  Acconto/anticipo su fattura

TD03

  Acconto/anticipo su parcella

TD04

  Nota di credito

TD05

  Nota di debito

TD06

  Parcella

TD16

  Integrazione fattura reverse charge interno

TD17

  Integrazione/Autofattura per acquisto servizio dall'estero

TD18

  Integrazione per acquisto di beni intracomunitari

TD19

  Integrazione/Autofattura per acquisto beni ex art. 17 c.2 DPR 633/72

TD20

  Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art. 6 c.8 d.lgs. 471/97 o art. 46 c.5  D.L. 331/93)

TD21

  Autofattura per splafonamento

TD22

  Estrazione beni da Deposito IVA

TD23

  Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA

TD24

  Fattura differita di cui l’art. 21, comma 4, lett. a)

TD25

  Fattura differita di cui l’art. 21, comma 4, terzo periodo lett. b)

TD26

 Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 663/72)

TD27

 Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa

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Nuovi codici TipoRitenuta

Sono stati inserite nuove Tipologie di Ritenuta, in particolare per quanto riguarda i Contributi Previdenziali, i <TipoRitenuta> accettati sono ora i seguenti:

RT01

  Ritenuta persone fisiche

RT02

  Ritenuta persone giuridiche

RT03

  Contributo INPS

RT04

  Contributo ENASARCO

RT05

  Contributo ENPAM

RT06

  Altro contributo previdenziale

 

Come visto nel paragrafo dedicato, con il nuovo tracciato è consentito l’inserimento di più riferimenti all’interno della stessa fattura.

Nuovi codici Natura accettati

Sono state apportate novità anche per il campo relativo alla <Natura>, i codici generici N2, N3, N6 ora dispongono di riferimenti più precisi al documento trattato. Anche in questo caso si tratta di una misura resasi necessaria per poter generare una documentazione fiscale pre-compilata più accurata.

In Particolare, molte delle modifiche che sono state apportate riguardano l’agevolazione alla registrazione delle operazioni Transfrontaliere, in modo da rendere possibile una registrazione diretta di questa tipologia di transazioni permettendo una riduzione di documenti da comunicare in fase di compilazione periodica dell’Esterometro.

I Codici Generici N2, N3, N6 resteranno disponibili fino alla fine del periodo transitorio, in modo da permettere un passaggio graduale ai Codici Natura specifici. A partire dal 1° gennaio 2021, se utilizzati, restituiranno l’errore 00448.

Di Seguito come apparirà la tabella relativa alla <Natura> a partire dal il 1° ottobre 2020:

N1

  Escluse ex art. 15

N2

  Non soggette

N2.1 

  Non Soggette ad IVA ai sensi degli Art. da 7 a 7-septies del DPR 633/72

N2.2 

  Non soggette - altri casi

N3

  Non imponibile

N3.1 

  Non imponibile – esportazioni

N3.2 

  Non imponibile – cessioni intracomunitarie

N3.3 

  Non imponibile – cessioni verso San Marino

N3.4 

  Non imponibile – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione

N3.5 

  Non imponibile – a seguito di dichiarazioni d’intento

N3.6 

  Non imponibile – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond

N4

  Esenti

N5

  Regime del margine / IVA non esposta in fattura

N6

  Inversione contabile (per le operazioni in reverse charge ovvero nei casi di autofatturazione per    acquisti extra UE di servizi ovvero per importazioni di beni nei soli casi previsti)

N6.1 

  Inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero

N6.2 

  Inversione contabile – cessione di oro e argento puro

N6.3 

  Inversione contabile – subappalto nel settore edile

N6.4 

  Inversione contabile – cessione di fabbricati

N6.5 

  Inversione contabile – cessione di telefoni cellulari

N6.6 

  Inversione contabile – cessione di prodotti elettronici

N6.7 

  Inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi

N6.8 

  Inversione contabile – operazioni settore energetico

N6.9 

  Inversione contabile – altri casi

N7

 IVA assolta in altro stato UE (vendita a distanza ex art. 40 c. 3 e 4 e art. 41 c. 1 lett. b, DL  331/93;prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, art. 74-sexies DPR 633/72) 

 A partire dal 1° gennaio 2021 i codici Natura N2, N3 e N6 non saranno più utilizzabili.

Modificato il campo DatiBollo

Modificato il campo complesso DatiBollo con introduzione dell’opzionalità per l’elemento ImportoBollo, che diventa quindi non più obbligatorio in fase di compilazione del campo.

Nuovo codice ModalitaPagamento

Introdotto il codice identificativo per le transazioni avvenute tramite PagoPA, caratterizzate dal codice MP23. La Tabella contenente tutti i Type consentiti è quindi la seguente:

MP01

  Contanti

MP02

  Assegno

MP03

  Assegno circolare

MP04

  Contanti presso Tesoreria

MP05

  Bonifico

MP06

  Vaglia cambiario

MP07

  Bollettino bancario

MP08

  Carta di pagamento

MP09

  RID

MP10

  RID utenze

MP11

  RID veloce

MP12

  RIBA

MP13

  MAV

MP14

  Quietanza erario

MP15

  Giroconto su conti di contabilità speciale

MP16

  Domiciliazione bancaria

MP17

  Domiciliazione postale

MP18

  Bollettino di c/c postale

MP19

  SEPA Direct Debit

MP20

  SEPA Direct Debit CORE

MP21

  SEPA Direct Debit B2B

MP22

  Trattenuta su somme già riscosse

MP23

  PagoPA

 

Introduzione String35LatinExtType

 Il campo CodiceValore accetta ora il formato String35LatinExtType

Modifica il campo EmailType

Sensibilmente modificata la definizione di EmailType, che passa da semplice “string” a “normalizedstring”.

Questa modifica dovrebbe permettere una sensibile riduzione degli errori legati a caratteri speciali inseriti all’interno della mail e migliorarne la verifica di correttezza. Inoltre è stato rimosso il numero minimo di caratteri accettato per l’Email, pur mantenendo a 256 la lunghezza massima supposta.

Novità Fatture Semplificate

Introduzione del nuovo attribute “SistemaEmittente”

Come già illustrato nel paragrafo dedicato della fattura ordinaria, si tratta di un campo opzionale di tipo Stringa con lunghezza 10. Non sono presenti molti dettagli riguardo questo nuovo campo, ipotizziamo possa riferirsi al sistema utilizzato per l’emissione della fattura, come ad esempio “Registratore Telematico”. (si tratta di una semplice ipotesi non verificata, se dovessero emergere maggiori dettagli a riguardo aggiorneremo l’articolo). 

Introduzione del campo “BolloVirtuale” e del type BolloVirtualeType

è ora possibile inserire il bollo virtuale anche all’interno della fattura Semplificata.

Nuovi campi Natura disponibili

Anche la Fattura semplificata ha beneficiato dell’introduzione di nuovi campi Natura che verranno introdotti a partire dal 1° ottobre. I Codici Generici N2 e N3 resteranno disponibili fino alla fine del periodo transitorio, in modo da permettere un passaggio graduale ai Codici Natura specifici. A partire dal 1 gennaio 2021, se utilizzati, restituiranno l’errore 00448.

 

N1

  Escluse ex art. 15

N2

  Non soggette

N2.1 

  Non Soggette ad IVA ai sensi degli Art. da 7 a 7-septies del DPR 633/72

N2.2 

  Non soggette - altri casi

N3

  Non imponibile

N3.1 

  Non imponibile – esportazioni

N3.2 

  Non imponibile – cessioni intracomunitarie

N3.3 

  Non imponibile – cessioni verso San Marino

N3.4 

  Non imponibile – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione

N3.5 

  Non imponibile – a seguito di dichiarazioni d’intento

N3.6 

  Non imponibile – altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond

N4

  Esenti

N5

  Regime del margine / IVA non esposta in fattura

Modificato il campo EmailType

Come già illustrato nelle modifiche apportate alla struttura ordinaria, anche per la Fattura Semplificata vengono apportate importanti modifiche alla definizione di EmailType, che passa da semplice “string” a “normalizedstring”. Questa modifica dovrebbe permettere una sensibile riduzione degli errori legati a caratteri speciali inseriti all’interno della mail e migliorarne la verifica di correttezza. Inoltre è stato rimosso il numero minimo di caratteri accettato per l’Email, pur mantenendo a 256 la lunghezza massima supposta.

Novità Fatture Transfrontaliere

Come affrontato nel paragrafo relativo al NaturaType della Fattura Ordinaria, sono stati introdotti nuovi codici specifici per permetterne una corretta registrazione delle fatture transfrontaliere, senza la necessità di dover ricorrere alla comunicazione periodica.

Altre modifiche apportate

Sono inoltre state apportate modifiche ed introdotti alcuni errori fattura, in modo da allinearli alle novità introdotte con l’aggiornamento del tracciato. In particolare:

Modificata la descrizione degli Errori fattura 00400 e 00420.

Modificati i criteri di controllo per gli Errori fattura 00404 e 00409.

Introdotti nuovi controlli su dati fattura riportanti i codici 00321, 00325 e 00448.

Introdotti nuovi controlli sulle fatture con codice 00443, 00444, 00445, 00471, 00472, 00473, 00474.

Vi ricordiamo che il nuovo tracciato sarà utilizzabile a partire dal 1° ottobre 2020 in via volontaria, mentre l’obbligo di adozione scatterà a partire da 1° gennaio 2021. Per maggiori dettagli vi rimandiamo direttamente al documento pubblicato su Agenzia delle Entrate “Allegato A - Specifiche Tecniche” (Versione 1.6.1).

Novità: Disponibilie il nuovo servizio DigiReverseInvoice che permette di gestire le Autofatture e Fatture Integrative ai fini IVA introdotte dal nuovo tracciato (TD16, TD17, TD18, TD19 e TD20). Scopri il servizio!

Digithera può supportarti nel processo di adattamento dei file XML generati dal tuo gestionale, richiedi il servizio di Consulenza Specialistica per metterti in contatto con uno dei nostri Esperti!

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Thu, 01 Oct 2020 02:00:00 +0200
<![CDATA[Nuovo tracciato in arrivo!]]> https://www.digithera.it/blog/nuovo-tracciato-SDI1_6_1/

 

Mancano poco meno di 10 giorni all’entrata in vigore del nuovo tracciato per la fatturazione elettronica che con questo aggiornamento raggiungerà la sua versione 1.6.1. Molte le novità apportate da questa revisione, originariamente previsto per il 4 maggio 2020 e posticipata da Agenzia delle Entrate tramite il provvedimento n. 166579/2020 del 20 aprile 2020 a causa dell’emergenza sanitaria.

Con questo nuovo aggiornamento, AdE ha posto particolare attenzione all’inserimento di riferimenti specifici in grado di identificare situazioni che in precedenza rientravano in codifiche generiche, favorendo l’automazione e semplificazione dei processi legati alla contabilizzazione dei documenti e alla creazione di modelli pre-compilati sempre più precisi.

Uno dei principali riferimenti coinvolto dalla nuova versione 1.6.1 del tracciato XML è sicuramente il campo <Natura>, che prevede la sparizione dei codici generici N2, N3 e N6 di esenzione, in favore di una codifica più dettagliate, in grado di individuare con maggiore precisione la tipologia di non applicabilità dell’imposta consentendo una gestione dettagliata della natura documentale. Le novità riguardanti i codici <Natura> non saranno esclusivi della fatturazione elettronica “classica”, ma sono previste variazione anche per i campi della fatturazione Semplificata, che andrà a beneficiare in parte delle novità introdotte.

Il secondo riferimento che subirà notevoli cambiamenti, a seguito dell’aggiornamento, è il tag <Tipo Documento>, per il quale sono previsti undici nuovi riferimenti specifici. SDI permetterà un ventaglio maggiore di documenti, consentendo una migliore gestione delle autofatture (grazie ai numerosi nuovi riferimenti che a partire da ottobre andranno ad affiancare il codice TD20), delle fatture differite (tra i quali segnaliamo i nuovi campi TD25 e TD26), dei casi di inversione contabile interno ed esterno. Tra gli effetti il superamento di tutte le eccezioni create dalle fatture emesse e ricevute con soggetti non residenti, non stabiliti, ancorchè identificati in Italia e il superamento completo dell’esterometro.

Queste sono solamente alcune delle novità previste dal nuovo tracciato che oltre ai già citati <Tipo Documento> e <Natura>, prevede nuovi codici <Tipo Ritenuta> che permettono l’introduzione dei riferimenti ad alcune casse provvidenziali oltre a numerose altre modifiche che potete approfondire all’interno dell’articolo dedicato al nuovo tracciato consultabile al seguente link 

Le Date

A partire dal 1° ottobre 2020 sarà possibile iniziare ad utilizzare il nuovo tracciato XML per la fatturazione elettronica in via non obbligatoria, permettendo così un periodo di transizione della durata di tre mesi. Il 1° gennaio 2021 entrerà a pieno regime la nuova versione 1.6.1, con conseguente eliminazione di alcuni riferimenti generici e la modifica di numerosi campi all’interno del tracciato. Entrerà in vigore anche il controllo 00445, che non consentirà più l’utilizzo dei codici generici N2, N3 o N6 come codici natura dell’operazione.

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Mon, 21 Sep 2020 14:11:00 +0200
<![CDATA[NSO: un nuovo tassello nel percorso di digitalizzazione del Paese]]> https://www.digithera.it/blog/nso-tassello-digitalizzazione-paese/

 

A partire dal 1° febbraio 2020, le aziende facenti parte del Servizio Sanitario Nazionale hanno visto rivoluzionate le abitudini di emissione ordini verso i propri fornitori. A partire da tale data è infatti entrato in vigore l’obbligo di emettere gli ordini di acquisto in formato elettronico per tutti gli acquisti di beni da parte del SSN, dovendo ora rispettare nuove regole tecniche e transitare attraverso NSO.

Una novità che ha completamente rivoluzionato le procedure legate all’emissione e gestione degli ordini di acquisti su tutto il territorio nazionale o quasi, ricordiamo infatti che in Emilia-Romagna gli ordini già in precedente venivano emessi in formato elettronico attraverso canale PEPPOL dedicato.

Abbiamo già avuto modo di approfondire in passato i dati rilevati dalla Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze (RGS MEF), che ci hanno permesso di comprendere gli sviluppi relativi al primo trimestre di adozione, effettuando anche una breve analisi comparativa tra il periodo febbraio-aprile 2020 e maggio-luglio 2020 (secondo trimestre), potendo constatare come, dopo l’ottima partenza, la situazione sia andata a migliorare ulteriormente, registrando un aumento del tasso di documenti correttamente compilati e consegnati, pur con un numero di ordini condizionato dal lockdown.

Questa rivoluzione rappresenta un nuovo importante tassello del percorso di digitalizzazione in atto, con l’emissione di ordini via NSO, che al momento è limitata all’acquisto di Beni da parte del SSN ma che a partire dal 1° gennaio 2021 sarà estesa anche agli ordini di Servizi.  

Esattamente come avvenuto con la Fatturazione Elettronica, queste novità operative sono caratterizzate da un lento corso di adozione, partendo dal coinvolgimento di un numero circoscritto di soggetti e operazioni per poi espandersi gradualmente, arrivando a coinvolgere sempre più Enti Pubblici e non solo.

Non ci sarebbe da stupirsi se tra alcuni anni, NSO, diventasse il nuovo standard condiviso non solo per gli ordini provenienti dalla PA, ma anche quelli provenienti dal mercato B2B, compiendo il medesimo percorso effettuato dalla FE arrivato oggi a coinvolgere la quasi totalità dei soggetti IVA italiani.

Il percorso di Digitalizzazione della PA intrapreso dal MEF ad oggi, coinvolge una parte dei documenti scambiati tra cliente e fornitore, in primis la Fattura Elettronica e ora il processo di standardizzazione e dematerializzazione che ha interessato gli e-ordini a partire da inizio febbraio. Restano per il momento ancora esclusi i Documenti di Trasporto per i beni (DDT) e la documentazione relativa allo Stato di Avanzamento dei Lavori per i servizi (SAL), per i quali non è ancora stato predisposto un vero e proprio standard ed obbligo di digitalizzazione.

La standardizzazione e dematerializzazione di tutti i documenti legati al ciclo di approvvigionamento permetterebbe di completare e ottimizzare le possibilità di automazione e semplificazione della gestione documentale, permettendo a tutti i soggetti coinvolti di ottenere il massimo dei benefici.

Questa tipologia di processi è in realtà accessibile e utilizzabile già oggi anche se non esiste uno standard di formato. Attraverso una mappatura ad hoc dei documenti (ordini, DDT, ecc) utilizzati, siamo in grado di rendere accessibili i benefici della riconciliazione automatica dei documenti senza dover attendere la predisposizione di uno standard condiviso.

Grazie alla riconciliazione automatica sarai in grado di ridurre tempo, costi ed errori di gestioni con evidenti ricadute positive per la tua operatività. Scopri maggiori dettagli insieme ad un nostro consulente ed inizia ad utilizzare oggi i servizi di domani.

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Wed, 16 Sep 2020 12:19:57 +0200
<![CDATA[eOrdine NSO a 6 mesi dall'introduzione dell'obbligo]]> https://www.digithera.it/blog/nso-sintesi-primo-semestre/ A sei mesi dall’introduzione dell’obbligo di emissione di ordini elettronici, sono ufficialmente disponibili i dati aggiornati relativi al trimestre maggio-luglio. Dopo i primi rilevamenti che abbiamo avuto modo di analizzare in un articolo dedicato, siamo ora in grado di verificare se il giudizio positivo espresso sarà confermato, soprattutto considerando il delicato periodo durante il quale sono stati effettuati i rilevamenti.

Fonte

Analogamente a quanto avvenuto per il primo trimestre, possiamo notare come durante i mesi maggiormente coinvolti dall’emergenza sanitaria sia stata registrata una lieve flessione dei volumi di documenti transitati attraverso in Nodo Smistamento Ordini, probabilmente riconducibile all’inattività di numerose prestazioni sanitarie non riconducibili all’emergenza Covid e la conseguente non necessità di approvvigionamento dei beni. Ricordiamo inoltre che gli ordini effettuati dalla Protezione Civile non transitano da NSO.

Documenti Pervenuti, Scartati e Validati

In termini assoluti il volume di Ordini transitati attraverso il Nodo di Smistamento non ha subito variazioni sostanziali, registrando un lieve calo nel numero di documenti Pervenuti 1.309.537 nel corso del secondo trimestre di adozione rispetto ai 1.357.120 documenti precedentemente rilevati. Il dato che ha registrato la variazione maggiore è sicuramente quello relativo ai documenti Scartati, con un netto calo di documenti non validi che in fase di verifica hanno presentato errori formali (sono esclusi da questo conteggio i documenti modificati o revocati, in quanto formalmente corretti). Conseguentemente alla riduzione di documenti scartati è aumentando anche la percentuale di documenti correttamente Validati, arrivando ad una media ponderata del trimestre pari al 98,91% rispetto al 95,39% registrato nel primo trimestre di adozione. 

 Scenari di Trasmissione

 Possiamo anche notare come la distribuzione rilevata tra i destinatari degli ordini registrata nella precedente analisi non abbia subito particolari variazioni, mostrando solamente un lieve aumento della quota di destinatari NSO, andando in parte a colmare il divario tra destinatari NSO e PEPPOL, che abbiamo avuto modo di constata nel primo trimestre. Per quanto riguarda invece la percentuale di consegna, per entrambe le tipologie di destinatari è stato raggiunto e superato il 99% di tasso di consegna. Gli ultimi dati che possiamo analizzare in tabella sono relativi agli scenari di validazione, ovvero quegli ordini che sono stati validati da NSO ma trasmessi su rete PEPPOL, che continuano a rappresentare poco meno del 10% dei documenti totali transitati. Questo tipo di procedura è tipica degli ordini effettuati dal SSN dell’Emilia-Romagna, dove l’ordine elettronico era presente già prima dell’obbligo del 1° febbraio 2020.

Il bilancio continua ad essere positivo, mostrando un netto miglioramento relativo ai tassi di consegna e documenti formalmente corretti ricevuti dal sistema, a dimostrazione che le logiche di funzionamento e compilazione sono state correttamente assimilate. 

Non ci resta ora che attendere i dati relativi al primo anno e monitorare come reagirà il sistema alle novità previste per il 2021. Ricordiamo che, anche se per il momento solamente gli Ordini legati l’approvvigionamento di Beni necessitano di essere inviati attraverso il NSO, a partire dal 1° gennaio 2021 entrerà in vigore anche l’obbligo di emissione di ordini elettronici per i Servizi. Inoltre, a seguito di tale data le fatture emesse, a fronte di un ordine di Beni, che non risulteranno conformi e non conterranno la “tripletta di identificazione” saranno ritenute non valide e non potranno pertanto essere liquidata e successivamente pagata dal SSN.

 

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Tue, 01 Sep 2020 08:53:29 +0200
<![CDATA[PEC o Codice Destinatario?]]> https://www.digithera.it/blog/pec-codice-destinatario-indirizzo-telematico/ L’indirizzo telematico rappresenta uno dei riferimenti più importanti all’interno della struttura XML della fattura elettronica, questo riferimento permette infatti di indirizzare il documento fiscale presso il nostro Gestionale, o PEC, senza la necessità di recuperarlo i singoli documenti dal cassetto fiscale di Agenzia delle Entrate.

Prima di scoprire le differenze tra i due possibili indirizzi telematici di ricezione disponibili, ricordiamo che, indipendentemente dal canale scelto per la ricezione delle fatture passive, è necessario provvedere alla conservazione sostitutiva delle stesse a norma di legge presso un conservatore abilitato.

Quando scegliamo il canale di ricezione telematica è fondamentale tenere presente che sarà il modo stabilito per ricevere tutti i documenti fiscali emessi nei nostri confronti da parte dei fornitori.

Che cos’è il Codice Destinatario?

È l’indirizzo di ricezione telematica nato per la fatturazione elettronica, rappresenta un canale diretto certificato tra il provider di fatturazione elettronica (ad esempio Digithera) e SDI, che permette a quest’ultimo di inviare i documenti fiscali direttamente a Digithera, che utilizza la propria superconsolle Controller per organizzare e gestire le fatture.  

Differenze tra PEC e Codice Destinatario

Possiamo dividere le principali differenze in tre distinte macro-aree:

    • Gestione
    • Sicurezza 
    • Conservazione

Gestione Fattura Fornitore

La gestione dei documenti, rappresenta forse l’aspetto che più differenzia i due indirizzi telematici, contrapponendo una gestione che potremmo definire di stampo Manuale ad una gestione completamente Digitale. L’utilizzo di un indirizzo PEC, per la ricezione dei documenti fiscali, rappresenta una scelta “Analogica”, tutti i file fattura infatti necessitano di una gestione sovrapponibile a quella che veniva effettuata per la fatturazione cartacea, richiedendo l’intervento di un operatore per lo svolgimento delle diverse operazioni di gestione:

Download: I file fattura vengono inviati all’indirizzo PEC sotto forma di allegato mail, questo significa che ogni documento fiscale andrà gestito e scaricato singolarmente.

Conversione: La fattura viene inviata da SDI in formato xml.p7m, che per essere interpretato necessità di un software in grado di leggerne il contenuto oppure del supporto di un convertitore online, come ad esempio XMLpaToPDF.

Inoltro: una volta reso comprensibile il file ricevuto occorre verificarne il contenuto, su questo punto le gestioni possono essere molteplici, dallo scambio via mail verso l’ufficio preposto fino alla stampa cartacea del documento, rendendo possibile una verifica del contenuto e la successiva messa in pagamento.  

Completamente in contrapposizione troviamo la gestione tramite Codice Destinatario, che prevede che la fattura venga inviata presso un provider di fatturazione elettronica per permettere una gestione centralizzata e ordinata dei documenti da un unico portale, senza la necessità di dover eseguire molti degli interventi manuali richiesti dalla PEC e potendo fare affidamento su una serie di meccanismi di automazioni volti a semplificare e velocizzarne la gestione.

I documenti fiscali, una volta ricevuti, vengono elaborati dal sistema e resi disponibili all’interno del portale di fatturazione, gestionale o cartella FTP in base al tipo di integrazione che si è deciso di adottare. In questo caso la conversione del documento può avvenire con due distinte procedure: tramite consultazione diretta all’interno del portale, oppure utilizzare un canale di conversione dedicato che mette a disposizione una copia in formato leggibile, ad esempio PDF, direttamente alla casella di posta o cartella FTP. Per quanto riguarda invece l’inoltro all’ufficio di competenza per la gestione e verifica del contenuto, il sistema permette la creazione di regole di assegnazione automatica delle fatture, basate sul contenuto delle stesse, utilizzando un semplice workflow approvativo che permette la condivisione dei documenti a più interlocutori senza stampare un solo foglio!

Grazie al codice destinatario, vengono quindi ridotte le interazioni con le fatture, permettendo al professionista incaricato della gestione di intervenire solamente nei processi che realmente richiedono la sua attenzione, lasciando al sistema la gestione dei processi a basso valore strategico.

Sicurezza

Non ci soffermeremo sui punti in comune tra i due indirizzi, quanto piuttosto sulle loro differenze, trattando sia la sicurezza legata alla ricezione che gestionale.

Come abbiamo potuto analizzare nel paragrafo precedente, la PEC prevede un forte intervento manuale nella gestione dei documenti ricevuti, che richiede anche un costante monitoraggio della salute della casella di posta certificata. Ricordiamo infatti che in caso di casella piena o scaduta, la fattura è da considerarsi non consegnabile senza possibilità di nuovo inoltro. Per quanto riguarda la gestione, scegliendo questa tipologia di canale, è necessario effettuare scambi fisici o digitali per completare l’intero processo di verifica andando a creare duplicazioni superflue.

La ricezione dei documenti tramite codice destinatario, per come è stata implementata da Digithera, permette un costante aggiornamento sullo stato delle proprie fatture fornitore, grazie al monitoraggio puntuale offerto da Controller e alla segnalazione tramite notifica, rendendo possibile la gestione in qualsiasi istante, senza la necessità di dover recuperare la fattura dal cassetto fiscale. Un ulteriore importante vantaggio offerto dal Codice Destinatario riguarda la sicurezza di gestione delle fatture, i documenti possono essere gestiti completamente all’interno della piattaforma di fatturazione, senza la necessità di effettuare download o scambi di documenti mezzo mail.

 Conservazione

Come anticipato nei paragrafi precedenti, sia che si scelga la PEC che il codice Destinatario, è necessario provvedere alla conservazione per 10 anni dei documenti fiscali, adempiendo così agli obblighi di legge. La differenza principale risiede nelle modalità operative per l’invio in conservazione sostitutiva:

  • PEC: La procedura per la Conservazione dei documenti risulta essere completamente manuale, è quindi necessario provvedere al il download del file fattura allegato alla mail ricevuta e inviare, o caricare, personalmente i documenti fiscali all’interno del portale di conservazione.
  • Codice Destinatario: in questo caso la procedura risulta essere completamente automatizzata, una volta ricevuta una fattura all’interno del portale di fatturazione elettronica Digithera, il sistema si occuperà dell’invio in conservazione, mantenendoti aggiornato sullo stato di avanzamento.

Per entrambi gli indirizzi telematici sono previsti costi di archiviazione per i singoli documenti 

Come passare al codice Destinatario?

Nulla di più semplice, ti basterà accedere alla pagina dedicata o contattare uno dei nostri specialisti, che saprà aiutarti nella scelta e configurazione della soluzione più adatta alle tue esigenze, dalla semplice ricezione dei documenti fino all’intera automazione del ciclo passivo.

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Wed, 26 Aug 2020 08:52:00 +0200
<![CDATA[L’E-Fattura ha contribuito a salvare il paese durante il lockdown]]> https://www.digithera.it/blog/e-fattura-ha-contribuito-a-salvare-il-paese-durante-la-pandemia/ Forse si tratta di un’affermazione forte, ma se contestualizzata potrebbe rivelarsi non completamente infondata. Durante il periodo trascorso in lockdown, abbiamo tutti avuto modo di comprendere meglio il reale potenziale del Digitale e proprio da qui nasce il titolo di apertura di questo articolo.

Per comprendere questa affermazione bisogna intraprendere un percorso critico, che ci permetta di analizzare obiettivamente le potenzialità già espresse e che ancora dobbiamo scoprire e implementare di un meccanismo di emissione documentale completamente digitale.

Prima della fatturazione elettronica la gestione, emissione e archiviazione dei documenti commerciali era caratterizzata da una forte componente analogica, affiancata da una piccolissima gestione digitale dedicata quasi esclusivamente all’utilizzo di e-mail per la trasmissione del documento, che comunque non rappresentava la totalità del mezzo di trasmissione utilizzato, data la presenza ancora molte preponderante di realtà che si affidavano alla trasmissione cartacea tramite vettore postale.

e-fattura in Numeri

Abbiamo avuto modo di analizzare diverse volte, sulle pagine del nostro blog, i rilevamenti del primo anno di fatturazione elettronica, quindi non ci dilungheremo troppo. L'e-fatturazione ha fatto registrare oltre 2,04 Miliardi di documenti transitati dal Sistema di Interscambio, arrivando a coinvolgere circa 3,9 milioni di soggetti IVA di cui 100.000 a regime forfettario, permettendo di contrastare in modo efficace il fenomeno dell’evasione riuscendo a recuperare circa 3.5 Miliardi di euro tra maggior gettito dell’IVA e contrasto alle frodi fiscali.

L’efficacia della e-fatturazione italiana inoltre, é stata recentemente riconosciuta anche dal Consiglio Europeo durante l’analisi di richiesta di proroga dello Split Payment, ritenuto quasi superfluo dalla Commissione Europea a seguito dell’ottimo impatto delle e-fatture sulla lotta all’evasione nazionale.

La fatturazione Elettronica è stata solo l’Inizio

Con l’introduzione dell’obbligo di emissione digitale dei documenti fiscali, l’Italia ha potuto dare il via ad un processo che potremmo definire di Educazione Digitale, partito dalle Pubbliche Amministrazioni che hanno dovuto adeguare la propria metodologia operativa alla novità digitale, fino a raggiungere Imprenditori e Professionisti, che si sono trovati fronteggiare una gestione operativa completamente inesplorata.

Come dicevamo la Fatturazione elettronica è stata solamente la punta dell’Iceberg, perché ha permesso di innescare una serie di sviluppi all’interno della gestione documentale che non avrebbero potuto aver luogo senza una spinta così forte da parte delle Istituzioni.

Il processo di Digitalizzazione documentale e dei processi legati alle fatture ha permesso di modernizzare e innovare diversi aspetti amministrativi e gestionali legati alla fruizione dei documenti, permettendoci di esplorare nuove soluzioni volte a migliorare produttività e utilizzo del tempo.

Le Possibilità legate al Digitale

L’e-fatturazione, presa singolarmente, rappresenta esclusivamente una semplificazione e dematerializzazione dei documenti, che non sempre è in grado di esprimere il vantaggio strategico che è in grado di offrire. Per questo motivo la definiamo solamente la punta dell’iceberg, poiché per ottenere il massimo dalla gestione digitale dei documenti, risulta necessario affiancare al semplice documento elettronico alcuni accorgimenti in grado di utilizzare nel miglior modo tutti i dati che il file XML strutturato è in grado di fornirci. Grazie alle informazioni che si possono ricavare da un file fattura, siamo in grado di applicare processi di automazione e di supporto in grado di fornire un valore strategico immediato ad informazioni che avrebbero richiesto giorni per essere elaborate. 

Processi di automazione

Documenti digitali necessitano di processi digitali in grado di valorizzare il formato utilizzato, i dati contenuti all’interno delle fatture elettroniche permettono l’applicazione di processi di automazione volti a semplificare e snellire tutte quelle operazioni che siamo soliti eseguire manualmente. Uno degli esempi più classici è la riconciliazione dei documenti collegati come fattura e ordine, un processo che nel mondo analogico richiederebbe il tempo di un addetto preposto, può essere eseguito istantaneamente grazie alla lettura dei dati contenuti all’interno del file XML, se ovviamente abbiamo inserito il riferimento all’ordine. Se invece siamo alla ricerca di soluzioni più “complesse” possiamo volgere il nostro interesse verso il workflow approvativo del ciclo passivo, ovvero un processo completamente automatizzato che, tramite regole personalizzabili, si occupa dell’assegnazione delle fatture direttamente all’ufficio di competenza, senza la necessità di inoltrare manualmente una copia della fattura al collega preposto o peggio ancora di stamparla e fargliela trovare in formato cartaceo sulla scrivania. Ovviamente queste sono solamente alcune delle numerose possibilità offerte da processi di automazione che siamo in grado di utilizzare grazie al formato digitale e standardizzato di fatturazione.

Supporto Digitale per scelte Analogiche

Come abbiamo avuto modo di scoprire, la gestione digitale mette a disposizione delle Imprese ingenti quantità di dati di qualità che, se correttamente elaborati, sono in grado di fornire un importante vantaggio strategico.

Questa tipologia di approccio viene definita FINTECH o TecnoFinanza, e prevede l’applicazione di complicati processi di data analysis parametrati su precisi obiettivi che grazie all’ausilio di AI e Big Data, sono in grado di supportare processi e decisioni imprenditoriali. L’applicabilità dei servizi Fintech è strettamente correlata alla qualità (qui diventa importante la base dati e l’efficacia dell’algoritmo di AI per “correggere” eventuali distorsioni tipo Covid) e tempestività delle informazioni reperibili su un dato soggetto, per esempio sono in grado di rappresentare un importante vantaggio strategico e di tutela durante le fasi di gestione del rischio aziendale, in particolare quello legato al Rischio di Credito.

Una delle soluzioni più efficaci con molte affinità al settore della fatturazione elettronica, è rappresentata proprio dal monitoraggio degli indicatori legati al Rischio di Credito attraverso un’analisi continuativa in Real Time, mostrando le variazioni dell’indice Credit Score delle aziende e professionisti con cui si intrattengono rapporti di business, potendo in questo modo intervenire tempestivamente e scongiurare insoluti e contenziosi creditizi. Soluzione integrata e semplice da utilizzare che permette con uno sguardo e un click di comprendere istantaneamente se tra i nostri clienti, fornitori o prospect stanno insorgendo problemi legati al credito d’impresa. Alcuni esempi dei servizi Fintech Integrati sono disponibili per i nostri clienti all’interno dell’Area Riservata, nella sezione dedicata a Risk Management, dove è possibile approfondire l’argomento e testare le potenzialità del servizio di Credit Score con monitoraggio in Real Time integrato.

L’E-fattura ha salvato il paese durante il lockdown?

Come avrai potuto notare nessuna delle procedure prese in considerazione richiede un’interazione fisica con un luogo o un documento: tutto avviene per via digitale, niente carta, niente scaffali, niente scambio fisico di documenti. Proprio da qui nasce il titolo, il processo di digitalizzazione avviato con la fatturazione elettronica ha permesso di eliminare nella quasi totalità la presenza fisica e ha permesso il proseguimento del lavoro di diverse imprese e professionisti anche in periodo di lockdown come quello trascorso.

L'ipotesi di un simile evento, se accaduto solamente 5 anni fa, avrebbe comportato un blocco totale di amministrazioni, imprese e professionisti, che oggi invece hanno potuto continuare ad operare, a ritmi differenti rispetto al periodo pre-quarantena, ma comunque hanno avuto la possibilità di proseguire con l’emissione di e-fatture, linfa vitale per le aziende.

In conclusione, la fatturazione elettronica è stata solamente l’inizio di un lungo percorso che presenta tutt'oggi un potenziale residuo inespresso. Tra possibilità di automazione dei processi e servizi di supporto decisionale integrati, la digitalizzazione è in grado non solo di semplificare la gestione documentale, ma anche di valorizzare le imprese.

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Mon, 17 Aug 2020 08:30:00 +0200
<![CDATA[Sogni e speranze per una Fatturazione a misura d'Impresa]]> https://www.digithera.it/blog/sogni-e-speranze-per-una-fatturazione-a-misura-di-impresa/

 

Dal 2014 ad oggi la Fatturazione Elettronica ha fatto molta strada, revisione dopo revisione siamo riusciti ad avere un tracciato XML che, grazie anche alle nuove modifiche in arrivo a partire da quest'autunno, è in grado di generare un documento fiscale ricco di informazioni.

La fatturazione elettronica non è certamente perfetta, prima di poter essere in grado di soddisfare tutte le casistiche ed esigenze degli attuali utilizzatori potrebbe essere necessario attendere ancora qualche aggiornamento del tracciato, ma la strada verso cui si stanno muovendo MEF e AdE sembrerebbe essere quella corretta. L’evoluzione del tracciato nel corso degli aggiornamenti sta portando con sé sempre più novità e semplificazioni che rendono possibili gestioni digitali ed evolute dei documenti fiscali, ma soprattutto, hanno reso smart un processo che era tecnologicamente bloccato da decenni.

Oggi ci piacerebbe conoscere, secondo il tuo parere di Professionista e utilizzatore, quali potrebbero essere le novità, i miglioramenti o modifiche che ti piacerebbe trovare nella e-Fattura del futuro. Ovviamente anche noi abbiamo stilato una nostra personale lista, che parte da un punto del quale siamo certi concorderai con noi.

Snellimento della Burocrazia

Una burocrazia con meno moduli e richieste da presentare, è forse il desiderio più grande di ogni professionista e imprenditore, che ogni trimestre/semestre/anno si vede costretto a presentare documenti e informazioni che potrebbero essere semplicemente reperite ed estratte dai documenti inoltrati nel corso dell’anno fiscale.

La Fatturazione Elettronica ha già dimostrato di essere in grado di fare ciò, rendendo possibile un piccolo alleggerimento della pressione burocratica sugli imprenditori. Dichiarazione IVA Precompilata, Registri e liquidazione periodica IVA ed Esterometro sono solamente alcune delle procedure che hanno beneficiato della digitalizzazione dei documenti fiscali. Per quanto riguarda l’Esterometro, possiamo affermare che il merito è completamente riconducibile alla e-fatturazione, infatti tramite l’emissione di una fattura elettronica è possibile sopperire agli obblighi di comunicazione periodica delle transazioni commerciali transfrontaliere. (maggiori dettagli sulle modalità nel nostro approfondimento sull’Esterometro 2020)

Tramite un costante miglioramento e arricchimento dei campi presenti all’interno del tracciato XML, sarà quindi possibile automatizzare sempre più processi e dichiarazioni periodiche permettendo di semplificare non solamente la gestione ma anche la burocrazia. 

Fatturazione Elettronica anche per i Forfettari

La Fatturazione Elettronica è partita come imposizione da parte delle istituzioni verso le Partite IVA, forse anche per questo motivo nel primo periodo è stata percepita esclusivamente come obbligo e complicazione di un processo che ormai era diventato quasi meccanico da eseguire. Con il passare degli anni, la percezione è sensibilmente cambiata, grazie anche ai processi e automazioni che la digitalizzazione dei documenti fiscali ha portato con sé, primo su tutti la conservazione per 10 anni completamente automatizzata, che ha permesso di liberare gli schedari e salvare qualche albero.

Non tutte le partite IVA però sfruttano le potenzialità della gestione digitale delle fatture, come ad esempio quelle a regime Forfettario che ancora oggi sono escluse dall’”Obbligo” di fatturazione elettronica, anche se qualcosa sembrerebbe iniziarsi a muovere grazie alle agevolazioni per chi decide di aderire volontariamente al processo di digitalizzazione e alle ultime affermazione degli organi preposti.

Ricordiamo inoltre che oltre 100.000 Partite IVA a regime Forfettario hanno deciso di aderire volontariamente alla fatturazione elettronica, potendo anticipare la naturale evoluzione del processo e accedendo allo stesso tempo alle agevolazioni previste per legge oltre che a quelle derivate dalla gestione digitale del documento come Automazione dei processi, conservazione digitale, riduzione della burocrazia e tutti le altre semplificazione che la fattura elettronica comporta.

Ci piacerebbe vedere l’intraprendenza che ha spinto questi 100.000 professionisti espandersi all’intera categoria, a dimostrazione che non è necessario imporre un obbligo per avviare una rivoluzione.

Codice QR più diffuso

Che si tratti del codice QR fornito da Agenzia delle Entrate o generato dalla nostra App gratuita DigitheraQR, il QR rappresenta ancora un’immensa potenzialità inespressa. Il QR code permette, grazie alla semplice scansione, di fornire tutte le informazioni necessarie per l’emissione del documento commerciale, velocizzando sensibilmente il processo di compilazione e salvaguardando anche la privacy di chi sta richiedendo la fattura.

Noi stessi ci siamo trovati diverse volte in difficoltà a richiedere l’emissione di una fattura tramite QR, trovandoci difronte un imprenditore che, con aria quasi rassegnata, ha dovuto comunicarci “Mi dispiace, non siamo attrezzati per la lettura del QR” e di conseguenza ha dovuto procedere all’immissione manuale dei singoli campi fattura.

Il problema principale non è legato alla diffusione del QR code, ricordiamo infatti che stando ai dati riportati dal Direttore di Agenzia delle Entrate Ruffini sono state 4,2 milioni le richieste di QRCode di AdE, ma alla diffusione e incentivazione di adozione dei lettori in grado di leggere ed interpretare i Codice.

Una maggiore diffusione dello strumento permetterebbe quindi di velocizzare l’emissione della fattura nel commercio e servizi al dettaglio, salvaguardare la privacy del Cessionario/Committente e scongiurare possibili errori di inserimento dati all’interno del documento fiscale.

Più Codice Destinatario, Meno PEC

Se in un primo momento la differenza tra le due possibili gestioni dell’indirizzo telematico di ricezione poteva sembrare solamente questione di abitudine, oggi non lo è più.

Utilizzare il Codice Destinatario, registrandolo correttamente sul proprio cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate, significa avere accesso ad una serie di processi di automazione, in grado di modificare drasticamente le abitudini lavorative. Oltre a non correre il rischio di non ricevere le fatture fornitori, è possibile applicare una serie di processi automatizzati in grado di semplificare e ottimizzare il workflow aziendale, potendo ad esempio decidere di attivare dei meccanismi di conversione e invio per ricevere comodamente una copia della fattura in formato leggibile, appena questa viene consegnata da SDI.

Al contrario l’utilizzo di un indirizzo PEC, comporta l’esclusione della fattura da tutti quei processi di automazione che la digitalizzazione del documento ha reso accessibili, a partire dalla facilità di interpretazione del documento, fino alla conservazione a norma di legge della stessa, comportando un aumento del lavoro a basso valore strategico per la gestione delle fatture passive.

Una Raccolta di Speranze

Nostro malgrado questa articolo è solamente una piccola raccolta di speranze scritta in una giornata d’estate, anche se alcuni dei nostri “desideri” potrebbero avverarsi nel breve futuro, permettendoci di rendere più semplice e intuitiva la fruizione di uno strumento digitale in cui risiede un immenso potenziale.

Come Provider di servizi legati a questo mondo, cerchiamo costantemente soluzioni in grado di agevolare e semplificare la gestione dei documenti dei nostri clienti, a volte potranno apparire nel breve periodo come “complicazioni” alle abitudini di gestione, ma possiamo assicurarvi che da parte nostra si tratta semplicemente di un percorso di aggiornamento volto a rendere sempre più semplice e accessibile la gestione dei processi di fatturazione anche a quei professionisti che non “masticano” quotidianamente fatture.

Questo primo appuntamento con la rubirica estiva termina qui, siamo curiosi di conoscere le vostre speranze riguardo il futuro della fatturazione Elettronica e della gestione documentale digitalizzata, ti basterà condividere l’articolo sui social e taggare la nostra pagina aziendale per farci conoscere il tuo pensiero a riguardo.

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Mon, 10 Aug 2020 07:00:00 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica, possibile estensione anche ai regimi forfettari?]]> https://www.digithera.it/blog/corte-dei-conti-fatturazione-regime-forfettario-estensione/

 

Da gennaio 2019 a tutte le attività è stato imposto l’utilizzo della fatturazione elettronica. Esclusi da questo provvedimento ci sono solamente coloro che operano a regime forfettario, che continuano a fatturare in modo cartaceo o tramite PDF.

Nel recente “Rapporto 2020 sul coordinamento delle finanze” la Corte dei Conti ha avanzato la proposta di unicizzare i sistemi di fatturazione verso lo stato rendendo la fatturazione elettronica l’unica opzione per ogni soggetto IVA, includendo i regimi forfettari fino ad oggi esclusi dall’obbligo. Con questa mossa, lo Stato ridurrebbe ulteriormente l’evasione fiscale, a supporto dei contribuenti italiani.

Quando non gestito interamente in-house, il processo di digitalizzazione viene affidato ad aziende specializzate tra le quali spicca Digithera che nel tempo si è fatta valere nel mercato di riferimento.

I Soggetti IVA che sono passati alla fatturazione elettronica hanno ottenuto benefici a livello pratico, organizzativo ed economico. Tra i quali spicca la conservazione elettronica, che non solo si applica obbligatoriamente alle fatture italiane ma potenzialmente a qualunque documento con valenza fiscale o normativo, evitando ammassi di carte e facilitando la ricerca dei documenti solo al momento del reale bisogno.

Questi enormi vantaggi saranno a disposizione dei Soggetti in regime forfettario, unificando il processo paese e garantendo a tutti gli stessi benefici, naturalmente in scala. Quindi, l’adozione della fatturazione elettronica anche da parte dei Soggetti in regime forfettario, completa la naturale evoluzione di quel percorso di digitalizzazione del nostro paese intrapreso in modo coraggioso e pionieristico nel 2014.

Come avviene ora la fatturazione per i Forfettari?

Oggi la fatturazione per i forfettari avviene esattamente come avveniva per tutti i Soggetti IVA prima del 6 giugno 2014 (data di avvio della fatturazione elettronica in Italia). Le fatture vengono emesse principalmente in due formati: cartaceo oppure in PDF, inviate al Cliente e poi eventualmente al commercialista tramite posta ordinaria o email, con tutti i rischi connessi, come ad esempio lo smarrimento durante il tragitto o un’elevata attesa presso l’ufficio posta del Cliente.

Quali i benefici di adesione all'obbligo della Fatturazione Elettronica per i Forfettari?

Oltre a fornire sollievo per i propri Clienti i quali erano costretti a gestire le sole fatture dei forfetari in modalità tradizionale, anche i Soggetti in regime forfetario godranno indiscutibili benefici, prima tra tutti la consapevolezza che una fattura che ha attraversato i controlli di SDI sarà immediatamente consegnata dandogli diritto all’esigibilità del Credito.

Seguono i canonici benefici dell’eliminazione della carta con la conseguente opportunità di ritrovare sempre i documenti nei vari depositi digitali.

Finalmente il processo sarà Unificato

Da quel momento tutti i Soggetti IVA italiani invieranno e riceveranno fatture elettroniche e utilizzeranno la conservazione sostitutiva. Questo permetterà finalmente ai processi di gestione del ciclo passivo di favorire l’automazione mediante strumenti informatici, così riducendo i tempi di riconciliazione e pagamento, fine ultimo di ogni relazione commerciale.

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Mon, 03 Aug 2020 09:38:00 +0200
<![CDATA[Fintech: cos'è e come funziona!]]> https://www.digithera.it/blog/fintech-integrati-definizione/

 

La tecnologia digitale nel corso degli ultimi anni ha avuto sempre più un ruolo centrale all’interno della gestione di dati e processi, arrivando a dematerializzare e semplificare completamente procedure analogiche che accompagnavano le abitudini lavorative da decenni. I servizi Fintech sono il risultato di anni di implementazione digitale nel settore finanziario e si prefiggono l’obiettivo di permettere, tramite l’utilizzo di complessi processi di data analysis, il raggiungimento di un traguardo o il miglioramento delle analisi aziendali.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le possibilità offerte dalla Finance Technology non sono limitate solamente al mondo bancario, ma possono essere utilizzate e implementate nel settore finanziario, assicurativo, di automazione dei processi e molti altri che sono in grado di beneficiare dell’applicabilità di Big Data e AI, potendone sfruttare appieno le informazioni ricavate dall’elaborazione di consistenti moli di dati costantemente aggiornati, che diventano rapidamente disponibili e al servizio delle necessità imprenditoriali.

All’interno del settore della Fatturazione Elettronica, che è logicamente affine a quello finanziario, è possibile individuare alcune soluzioni definite di Finance Technology in grado di supportare e monitorare diversi fattori e causali che potrebbero influire negativamente sulle finanze delle imprese. Grazie all’elaborazione continua dei dati, i servizi Fintech sono in grado di individuare i segnali tipici di insolvenza monitorando in tempo reale le variazioni degli indici di Rischio di Credito, rendendo possibile un intervento puntuale, anticipando insoluti e contenziosi creditizi.

Le “mutazioni”, intese come variazioni di ampia portata, che vengono a verificarsi a seguito di una crisi economica, finanziaria o sanitaria come in questo difficile presente, sono in grado di influenzare pesantemente i bilanci aziendali, ma queste variazioni sono monitorabili grazie agli algoritmi alla base degli indicatori del credito, rendendo possibile un rapido adeguamento della gestione del rischio per le imprese.

Come azienda abbiamo deciso di adottare alcune di queste soluzioni Fintech, integrandole nativamente all’interno dei nostri servizi di fatturazione elettronica, rendendo facilmente accessibili tre servizi con declinazioni differenti nell’ambito della prevenzione e tutela imprenditoriale, che permettono un monitoraggio puntuale, un’analisi approfondita e una ricerca conoscitiva del soggetto con cui si desidera intraprendere rapporti di business.

Scopri i servizi Fintech integrati e provane le potenzialità, Credit Score, Business Report e Arricchimento Anagrafiche ti attendono all’interno della tua Area Riservata.

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Mon, 13 Jul 2020 17:46:00 +0200
<![CDATA[Un nuovo arrivo in Digithera]]> https://www.digithera.it/blog/integrazione-servizi-risk-management/ la gestione del rischio di credito è a portata di click, grazie ai sistemi fintech integrati

 

Fornire ai nostri clienti la possibilità di trovare all’interno del portale di Fatturazione Elettronica Digithera gli strumenti necessari per un’adeguata gestione delle fatture e dematerializzazione dei documenti fiscali correlati è sempre stato alla base dei servizi e delle soluzioni che abbiamo integrato e creato nel corso degli anni.

Negli ultimi mesi abbiamo dedicato particolare attenzione alla gestione e prevenzione dei possibili problemi legati al Credito, ricercando una soluzione in grado non solo di rendere più semplice un processo, ma anche in grado di proporsi come strumento concreto di tutela per aziende e professionisti che hanno deciso di affidarsi a noi.

Nasce così la collaborazione con ITFinance Srl che rende possibile l’integrazione all’interno dei nostri sistemi dei servizi CreditShield, permettendoci di ampliare l’offerta di servizi a cui i nostri clienti possono accedere direttamente dalla piattaforma Digithera.

Un nuovo sistema integrato finalizzato a supportare le scelte di business mettendo a disposizione, in modo semplice e veloce, informazioni aggiornate relative a partner commerciali attuali e prospettici, rendendo possibile un’analisi preventiva approfondita sulla solidità del soggetto IVA analizzato.  

Questa collaborazione ci permette di integrare gli strumenti necessari per la valutazione e gestione del rischio di credito, direttamente all’interno della piattaforma di Fatturazione Elettronica, rendendo accessibile tre differenti soluzioni di Credit Risk Management, che sono in grado di coprire una vasta gamma di esigenze all’interno dello stesso ambito:

Credit Score – semplice e chiaro indicatore semaforico, in grado di fornirti tutte le informazioni utili per un’efficace gestione del rischio di creditopermettendoti di muoverti in sicurezza nei rapporti commerciali grazie al monitoraggio in real time dei trend e indicatori di affidabilità direttamente dalla tua Area Riservata. Permettendoti di reperire Informazioni di sintesi sempre aggiornate sul punteggio e sullo stato di affidabilità finanziaria assegnato ad un Soggetto IVA. Credit Score contiene tutte le informazioni necessarie per comprendere a colpo d’occhio se tra i tuoi clienti e fornitori si stanno verificando problemi di liquidità che potrebbero compromettere i tuoi obiettivi di business, monitorando ogni possibile variazione grazie a dati ufficiali, settoriali e geografici costantemente aggiornati. 

Business Report Integrale – Completo documento di analisi, contenente un esaustivo approfondimento sui bilanci e riscontri degli ultimi tre anni di un Soggetto IVA. Permette di conoscere nel dettaglio numerosi aspetti riguardanti il soggetto analizzato.

Arricchimento Anagrafiche – facile, veloce e sicuro permette di reperire istantaneamente tutte le informazioni di dettaglio, pubblicamente disponibili, relative ad un Soggetto IVA tramite un semplice click.

Abbiamo avuto modo di presentare i nuovi servizi integrati direttamente alle pagine di CORCOM, in un interessante intervista che ha coinvolto il nostro CEO Gerri Cipollini e Giovanni Maria Martingano, amministratore unico di ITFinance Srl.  

 

Non dimenticarti di Provare i nuovi servizi integrati direttamente nella tua Area Riservata

 

 

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Thu, 09 Jul 2020 08:51:00 +0200
<![CDATA[Prorogato il meccanismo dello Split Payment]]> https://www.digithera.it/blog/split-payment-2023/


Tramite comunicato ufficiale datato 3 luglio, il MEF ha reso noto che il meccanismo di scissione dei pagamenti rimarrà in vigore fino al 30 giugno 2023, è stato quindi esteso di ulteriori 3 anni rispetto alla scadenza prevista, precedentemente fissata per il 30 giugno di quest’anno.

Il via libera ufficiale da parte dell’Europa, non risulta essere una sorpresa, già nel corso delle scorse settimane la Commissione Europea aveva approvato la richiesta del Governo Italiano e mancava solamente la conferma da parte del Consiglio dell’Unione europea, che rappresenta l’organo preposto.

Il Comunicato Stampa

Il 22 giugno 2020 la Commissione europea ha adottato la proposta del Consiglio che estende fino al 30 giugno 2023 l’autorizzazione concessa all’Italia per l’applicazione dello split payment come misura speciale di deroga a quanto previsto dalla direttiva 2006/112/CE in materia di IVA.

Il Consiglio ha nel frattempo raggiunto l’accordo politico sulla proposta di decisione, che sarà formalmente adottata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea non appena saranno finalizzati i testi in tutte le lingue ufficiali dell’UE.

Lo split payment continuerà ad applicarsi quindi fino al 30 giugno 2023 alle operazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni e altri enti e società, secondo quanto previsto dall’articolo 17-ter del decreto del Presidente della Repubblica 633/1972 sull’Istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto.

Applicabilità estesa ma…

Restano le obiezioni sollevate da parte della Commissione Europea all’interno della proposta di "Decisione di esecuzione del Consiglio” (COM/2020/242 final), dove vengono esposte principalmente due distinte perplessità riguardo alla richiesta di proroga. La prima legata alla non necessità del meccanismo a seguito dell’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica avvenuto a partire dal 1° gennaio 2019 e dall’obbligo di emissione di scontrino telematico entrato in vigore il 1° gennaio 2020, che dovrebbero apportare sufficienti informazioni per contrastare l’evasione fiscale nel nostro paese. La seconda obiezione sollevata all’interno del documento di Bruxelles è relativa alle tempistiche necessarie alle imprese che richiedono il rimborso IVA, che stando a quando dichiarato all’interno della richiesta presentata dal Governo italiano ammonterebbero a 74 giorni totali, per questo motivo la Commissione ha richiesto una relazione sulla procedura di rimborso dell’IVA con riguardo alla situazione dei fornitori a cui si applica la regola, da presentarsi a 18 mesi dall’entrata in vigore della proroga, potendo così valutare l’efficacia delle misure attuate.

Lo Split Payment in Breve

La scissione dei pagamenti, conosciuta anche come split payment, viene introdotta con la legge di Stabilità 2015 (legge 190/2014) con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale nel nostro paese e si applica esclusivamente alle transazioni avvenute con una Pubblica Amministrazione.

La modalità di applicazione è “semplice”: rispetto alla normale procedura di versamento IVA, Il pagamento viene diviso in due parti distinte dove il corrispettivo dovuto al fornitore, a seguito di una prestazione di beni o servizi, viene pagato direttamente al fornitore. Mentre la quota relativa all’IVA, invece di essere corrisposta al fornitore, viene versata direttamente nelle casse dello Stato dalla PA (Cliente) su un conto corrente bancario bloccato dell’amministrazione fiscale.

Comunicato MEF

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Sun, 05 Jul 2020 11:24:27 +0200
<![CDATA[Il Digitale come strumento di Crescita]]> https://www.digithera.it/blog/digital-strumento-crescita-aziendale/

"L'emergenza Covid19 ha evidenziato l'importanza del digitale per poter garantire la continuità operativa delle aziende anche in situazioni straordinarie e ha sottolineato la differenza fra le organizzazioni già strutturate con processi digitali, che hanno facilmente creato le condizioni per il lavoro da remoto, e le realtà indietro nel percorso di digitalizzazione, che durante la crisi hanno incontrato più difficoltà."


fonte

Queste le parole con cui si apre il comunicato stampa di Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.

Un’affermazione che sottolinea come il digitale sia in grado di rappresentare un’opportunità concreta non solo per la crescita aziendale, ma anche per l’ottimizzazione e il miglioramento dei processi interni.

Ne è un esempio la fatturazione elettronica che con oltre 2 miliardi di documenti transitati attraverso il Sistema di Interscambio nel solo 2019, si è dimostrata la soluzione Digitale più diffusa tra le imprese, arrivando a coinvolgere oltre 3.9 milioni di soggetti IVA, 100.000 dei quali volontari perché a regime forfettario e pertanto non vincolati dall’obbligo di emissione. Numeri importanti che abbiamo avuto modo di approfondire e analizzare in un articolo dedicato alla rivoluzione fiscale del 2019

Da quell’articolo molte cose sono cambiate e il digitale si è reso ancora più necessario e preponderante all’interno delle vite professionali di tutti noi, portando molte aziende ad adottare gestioni completamente dematerializzate e remote, in alcuni casi adottando sistemi di fortuna che hanno permesso di proseguire il lavoro, senza però rimanere competitivi all’interno complesso mercato italiano.

Anche se molto è stato fatto durante questo lungo periodo trascorso, non è ora il momento rendere vani i molti sacrifici fatti per poter continuare ad operare durante la pandemia Covid. È ora necessario affinare quei processi che sono entrati nella nostra quotidianità, ottimizzandoli e rendendoli completamente efficaci, trasformando l’esperienza “Full Digital” appena trascorsa in uno strumento affiancabile alla normale gestione da “Ufficio”.

Scopri le possibilità offerte dai sistemi di Automazione dei processi o dall’adozione di un sistema integrato di Gestione del Rischio di Credito

Oppure approfondisci i possibili spunti di riflessione digitali che sono in grado di fare la differenza e dare concretamente valore a ciò che fai ogni giorno nell’articolo dedicato.

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Wed, 01 Jul 2020 18:31:00 +0200
<![CDATA[Split Payment: proroga fino a giugno 2023?]]> https://www.digithera.it/blog/scissione-dei-pagamenti-proroga-2023/  

Le indiscrezioni trapelate nel corso delle scorse settimane si sono quindi rivelate fondate, indiscrezioni che indicavano una forte volontà da parte del Governo italiano di estendere di ulteriori 3 anni la durata del meccanismo dello split Payment.

La Commissione UE ha ufficialmente dato il via al processo di approvazione della richiesta, facendo avanzare l’istanza presentata dall’Italia allo step successivo. Spetta ora al Consiglio Europeo esprimere la decisione finale a riguardo, anche se la decisione sembrerebbe ormai presa.

Stando a quanto riportato nel documento ufficiale, che potete trovare in fonte, l’Italia ha avanzato le prime richieste di deroga ad inizio del mese di dicembre 2019 limitando l’applicabilità esclusivamente alle cessioni di beni e servizi a favore delle pubbliche amministrazioni. Come possiamo però osservare all’interno della relazione: “Tuttavia con lettera protocollata dalla Commissione il 27 marzo 2020, l'Italia ha modificato la sua richiesta, chiedendo che l'ambito di applicazione dell'autorizzazione resti identico a quello concesso dalla decisione di esecuzione (UE) 2017/784 del Consiglio, e chiede pertanto di applicare la deroga agli articoli 206 e 226 della direttiva IVA per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate alle pubbliche amministrazioni, alle società controllate dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali e a un elenco di società quotate in borsa. ”

Con la nuova modifica la portata totale dello split payment comprenderebbe quindi circa 2400 imprese, contando circa 40 società quotate in borsa inserite all’interno del meccanismo in quanto: “Secondo le previsioni dell'Italia l'estensione della misura di scissione dei pagamenti a tali società contrasterebbe l'evasione fiscale derivante dal mancato versamento dell'IVA da parte di fornitori dei soggetti interessati, aumentando così il gettito dell'IVA.”

Analizzando la valutazione d’impatto effettuata dalla Commissione Europea, possiamo comprendere meglio il volume di gettito generato dalla scissione dei pagamenti. In base ai dati forniti dall’Italia, ed elaborati da Agenzia delle Entrate, l’effetto totale dell’applicazione della misura ammonterebbe a 4.58 miliardi di Euro/anno.

La Commissione tiene a sottolineare però: “Un altro effetto da tenere in considerazione è che in questo sistema i fornitori non ricevono l'IVA dai propri clienti. Di conseguenza essi dovranno chiedere più spesso un rimborso effettivo dell'IVA, nel caso in cui non riescano a compensare il credito IVA con altre imposte dovute in Italia.”

Ponendo particolare attenzione alle tempistiche dei rimborsi che ammonterebbero a un periodo medio di 67 giorni, a cui vanno aggiunti 7 giorni per il pagamento effettivo al beneficiario del rimborso, per un totale di 74 giorni.

Non si è fatta attendere la risposta di ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) che è in prima linea per impedire la proroga del meccanismo, mezzo comunicato stampa ha espresso il proprio disappunto riguardo la richiesta. “Dati fuorvianti sui tempi del rimborso, nessun ripensamento nonostante i buoni esiti della fatturazione elettronica nel recupero dell’evasione: qui si vuole solo punire le imprese. Prepariamo controrapporto da mandare all’Ue”.

I dati fuorvianti a cui si fa riferimento sono i 74 giorni necessari per la procedura necessaria per richiedere il rimborso IVA, dichiarati all’interno dell’istanza che non terrebbero conto dell’intero iter necessario per la richiesta di rimborsa e che quindi risulterebbero notevolmente superiori.

Non sono inoltre mancate critiche e obiezioni anche da parte del ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli: “Lo split payment è ingiusto perché rappresenta un doppio svantaggio per le imprese” e dalla stessa Commissione Europea che ha evidenziato come l’introduzione dei corrispettivi telematici e della fatturazione elettronica dovrebbero risultare strumenti sufficienti a contrastare l’evasione fiscale che la scissione dei pagamenti si prefigge di ridurre.

Non resta ora che attendere la decisione finale del Consiglio Europeo per scoprire come evolverà la situazione Split Payment.

 

 Aggiornamento del 5 luglio 2020: Proroga Confermata, disponibile il comunicato ufficiale del MEF



Fonte

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Thu, 25 Jun 2020 05:52:58 +0200
<![CDATA[Split Payment dell'IVA, Proroga o scadenza definitiva?]]> https://www.digithera.it/blog/split-payment-scadenza-proroga/ La scissione dei pagamenti, nota anche come Split Payment, è stata introdotta con la Legge di Stabilità del 2015 (Legge N. 190/2014) come misura temporanea straordinaria, per fronteggiare l’evasione fiscale nel nostro paese. Questa procedura prevede che il pagamento dell’imponibile sia separato dal versamento della corrispondente IVA, per tutte le operazioni effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni, che pagano l’imponibile al fornitore ma debbono versare l’IVA allo Stato, al contrario di ciò che prevede il sistema ordinario europeo con il versamento diretto da parte del cedente prestatore e non dal cessionario committente (come avviene regolarmente per le altre tipologie di transazioni anche in Italia).

Già nel 2017 l’Italia ha richiesto una deroga per prorogare l’applicabilità dello split Payment, correttamente accettata dalla Commissione Europea a seguito dell’analisi del sostanziale aumento di gettito IVA registrato nel biennio 2015-2017. Il 30 giugno 2020 scadrà quest’ultima proroga come indicato nella Decisione di Esecuzione 2017/784 del Consiglio UE, a seguito di tale data sarà quindi necessario adottare le norme generali europee sull’IVA.

Non è da escludere la possibilità che lo Stato italiano presenti una nuova istanza per richiedere un ulteriore estensione del termine di adozione, che permetterebbe di prolungare ulteriormente l’applicabilità della scissione dei pagamenti, e continuare con la strada intrapresa per la lotta all’evasione IVA.

La procedura, a seguito della presentazione di un’istanza da parte di uno stato membro, prevede un periodo di risoluzione di non oltre 8 mesi dalla data di ricevimento della richiesta da parte della Commissione, periodo durante il quale lo Split Payment rimarrebbe comunque pienamente operativo e utilizzabile data la presenza di un procedimento in atto. La presentazione di una nuova Istanza permetterebbe quindi di mantenere operativa la scissione dei pagamenti fino alla ricezione di un esito definito.

 

Aggiornamento 17/06: 

Stando a quanto riportato da diverse testate giornalistiche sembrerebbe essere stata ufficializzata la volontà del Governo di proseguire sulla strada della scissione dei pagamenti, ad annunciarlo il sottosegretario del MEF Barletta che ha confermato che il Governo italiano ha formalmente presentato richiesta di proroga alla Commissione europea. Richiesta che se accolta comporterebbe un'adesione al meccanismo di split payment fino al 30 giugno 2023.

Non resta che attendere la decisione della Commissione e del Consiglio dell'Unione europea a riguardo per comprendere meglio come evolverà il meccanismo dello split Payment.

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Wed, 17 Jun 2020 11:45:56 +0200
<![CDATA[5 spunti di Riflessione per affrontare al meglio il ritorno in Azienda]]> https://www.digithera.it/blog/5-consigli-ripartenza/


Gli ultimi mesi sono stati particolarmente difficili, il clima che si respirava tra notiziari, giornali e siti di informazione non era dei più rosei, con bollettini giornalieri a ricordarci in ogni momento la situazione all’esterno delle nostre mura domestiche che hanno assolto al ruolo di difesa ma allo stesso di tempo di “prigione”, limitando la nostra libertà di movimento e imprenditorialità per contenere un virus che non sembrava volersi fermare.

A oltre 2 mesi dall’inizio del Lockdown abbiamo potuto finalmente riassaporare un assaggio di libertà sia sul piano personale che su quello lavorativo. Abbiamo potuto toccare nuovamente con mano la nostra Professionalità, potendo alzare la saracinesca del nostro locale, sollevare le tapparelle dell’ufficio o semplicemente riassaporando il caffè della macchinetta tanto odiato perché “non come quello del Bar” ma che ci riporta alla mente ricordi di normalità.

2 mesi di difficoltà, che hanno interrotto nella quasi totalità le nostre vite professionali.

In Digithera abbiamo quindi deciso di stilare 5 punti, o meglio 5 aspetti che riteniamo fondamentali da analizzare e approfondire, per affrontare questa ripartenza in ottica smart e di tutela professionale, perché questo virus ha portato alla luce alcuni spunti di riflessione che potrebbero essere interessanti da ampliare e integrare nella quotidianità aziendale.

È ora necessario fare uno sforzo ulteriore, per rendere questa ripartenza sicura sia per i nostri dipendenti e collaboratori sia per la nostra impresa. Desideriamo condividere con voi, che state leggendo questo blog, alcuni accorgimenti che abbiamo adottato internamente per superare la ripartenza e non farci trovare impreparati da ciò che potrebbe avvenire nel futuro.


N°5 Un piccolo gesto per la Sicurezza dei tuoi collaborati

Non siamo un’azienda sanitaria, non siamo infettivologi, non siamo medici, quello che possiamo dirvi per tutelare la sicurezza personale vostra e dei vostri collaboratori è di seguire le direttive ministeriali e regionali. Perché un piccolo gesto come indossare correttamente una mascherina o mantenere le distanze di sicurezza potrebbe salvare una vita. Anche se stiamo iniziando nuovamente ad assaporare aria di normalità e routine lavorativa, è necessario prevenire ed impedire una nuova diffusione del virus utilizzando gli strumenti a nostra disposizione.

Dopo questa brevissima digressione, su argomenti che non ci competono appieno, ma che noi stessi stiamo applicando, passiamo ora ai 4 punti che meglio rientrano all’interno del nostro Know-how aziendale.  


N°4 Non dimenticarsi del lavoro in Smartworking

Maggiore flessibilità, maggiore produttività e minore stress da traffico e spostamenti. Possiamo riassumere in questo modo i vantaggi legati a questa modalità operativa che non richiede presenza fisica. Per iniziativa persona o necessità di proseguire il lavoro, il periodo appena trascorso ci ha quindi insegnato che produttività e ufficio possono anche non essere presenti all’interno della stessa equazione.

Alcune realtà, sfortunatamente non tutte, hanno potuto continuare a operare grazie all’utilizzo di soluzioni a distanza nel periodo appena trascorso trovandosi ad affrontare alcune limitazioni imposte da una non predisposizione alla nuova modalità operativa. Non è nostra intenzione raccontarvi da dove nasce e quali sono le regole dello smartworking, perché sicuramente avrete già avuto modo di approfondire l’argomento in oltre due mesi di articoli condivisi su social e, per i più fortunati, di testarlo direttamente.

Durante il periodo di Lockdown, abbiamo quindi imparato che lo smartworking, o lavoro da remoto, rappresentano una grandissima potenzialità inespressa che però necessità di un adeguato supporto, che permetta di poter utilizzare gli stessi strumenti a nostra disposizione in ufficio anche all’infuori dello stesso, perché tra i reali vincoli di queste due modalità operative non possiamo non segnalarvi la gestione cartacea di documenti o la sola presenza fisica di archivi che rendono il lavoro a distanza praticamente impossibile. Passiamo ora al punto n°3 che si propone, almeno in parte, come possibile soluzione ai possibili imprevisti di queste modalità operative che potrebbero accompagnarci ancora nel prossimo futuro.


N°3 Dematerializzazione e Digitalizzazione

Sul gradino più basso del podio, troviamo Dematerializzazione e Digitalizzazione. Abbiamo affrontato diverse volte sulle pagine del blog e all’interno del nostro sito questi argomenti a cui siamo particolarmente legati, illustrandovi le loro possibili applicazioni e i vantaggi legati alla loro adozione.

Non si tratta semplicemente di processi ma di un vero e proprio cambio di mentalità, che ci permetta di sostituire la copia fisica dei documenti commerciali come fatture, ordini e DDT con copie digitali. Tramite l’adozione di simili processi abbiamo la possibilità di accedere ai nostri dati e documenti da qualsiasi pc, potendo operare al pieno del nostro potenziale anche all’esterno dell’ufficio. Oltre alla maggiore facilità di accesso, abbiamo la possibilità di approcciarci utilizzando una gestione completamente differente, che richiede meno interazioni e permette di adottare una politica più green nella gestione e conservazione documentale.

Da documenti digitali, derivano quindi gestioni digitali che permettono l’applicazione del prossimo punto che andremo ad analizzare.


N°2 Automazione dei processi

L’automazione dei processi, in particolare quelli a basso valore strategico, ci permette di concentrare tutte le nostre risorse, materiali e immateriali, sui processi realmente importanti. Che si tratti di un workflow approvativo per risparmiare tempo sull’approvazione di una fattura fornitore o un ricongiungimento documentale automatizzato, possiamo finalmente ridurre il tempo impiegato all’interno della nostra routine lavorativa per lo svolgimento di mansioni che non apportano realmente valore alla nostra impresa.

L’adozione di processi automatizzati ci permette quindi di assegnare il giusto valore ad ogni operazione, potendo riallocare il tempo risparmiato su mansioni che richiedono un’attenzione maggiore, che possano realmente fare la differenza e che di conseguenza generino valore.

Pensate a quanto tempo serve mediamente per approvare una fattura ricevuta, ricercare tutti i dati per verificarla, condividerla all’ufficio preposto per una verifica di contenuto e agli infiniti scambi di mail, o addirittura alle infinite copie cartacee, oltre che digitali, che vengono stampate e scambiate solamente per verificare un singolo documento.

Tutto questo potrebbe essere sostituito da un processo automatizzato che identifica il fornitore e alloca l’approvazione del documento commerciale automaticamente al giusto ufficio, creando uno storico dei passaggi affrontati e potendo richiedere consulenze interne mirate per risolvere possibili inesattezze nel documento senza la necessità di creare copie dello stesso. Il tutto finalizzato a ridurre il tempo impiegato per la gestione, potendo dare la giusta importanza ai processi di valore e protezione della nostra azienda.


N°1 Gestione del Rischio

Siamo giunti all’ultimo punto, il più importante per la salute della nostra impresa.

Sono stati 2 mesi senza spedizioni, senza clienti visitati, senza contratti firmati, 2 mesi a bassissimo profitto, in alcune realtà addirittura nullo, che hanno pesato e peseranno ancora per lungo tempo sulle casse aziendali di clienti e fornitori. Per questo motivo è necessario adottare tutti gli strumenti disponibili per monitorare e prevenire spiacevoli imprevisti.

Ogni Imprenditore, nel corso della propria carriera ha incontrato almeno una volta un cliente insolvente, cifre importanti o irrisorie non fanno differenza quando si parla di tutelare la propria azienda, soprattutto su temi importanti come il credito, adottando le dovute precazioni soprattutto a seguito dello stop quasi totale che ha caratterizzato l’ultimo periodo.

È quindi necessario adottare soluzioni di Risk Management mirate a ridurre i rischi legati al credito, che ci permettano di individuare le imprese a maggiore rischio nel rapporto commerciale, in modo da mantenerle monitorate ed essere in grado di tutelare noi, come azienda, ma anche i nostri clienti e fornitori. Perché un’azienda che incontra difficoltà a saldare i debiti potrebbe innescare importanti conseguenze all’interno della nostra filiera di approvvigionamento compromettendo la stabilità di molte imprese in questo delicato periodo storico.

Una soluzione di Risk Management si può quindi rivela un importante strumento a difesa del nostro business, conoscendo quali sono le caratteristiche da ricerca all’interno di servizi di questo tipo:

  • Integrazione
  • Semplicità di utilizzo
  • Affidabilità del dato
  • Costi

In Digithera abbiamo preso particolarmente a cuore la gestione del rischio, decidendo di integrare un sistema di Risk management direttamente all’interno dei servizi che quotidianamente offriamo ai nostri clienti. È stata una decisione ponderata e finalizzata a rendere facile ed economico l’accesso ad uno strumento che diversamente sarebbe potuto risultare inaccessibile.

Non ci siamo fermati alla semplice integrazione, se siete già nostri clienti avrete sicuramente notato la presenza della nuova sezione all’interno della vostra Area Riservata e il piccolo omaggio che abbiamo deciso di fornirvi per ripartire in totale sicurezza in questo periodo post Lockdown. Se siete quindi interessati ad approfondire uno dei punti illustrati in questo breve articolo, non vi resta che contattare un nostro consulente che saprà guidarvi nel modo migliore all’adattamento della vostra struttura organizzativa tramite strumenti non invasivi, migliorando operatività e sicurezza della vostra azienda.

 



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Mon, 08 Jun 2020 08:08:05 +0200
<![CDATA[L’impatto della Pandemia sull’economia italiana: come tutelare la Propria Impresa]]> https://www.digithera.it/blog/impatto-covid-come-tutelare-la-propria-impresa/  

La Banca d’Italia, nel suo recente documento “L’Impatto della pandemia di Covid-19 sull'economia italiana: scenari illustrativi” ha stimato che, nello scenario migliore, la flessione si attesterà a 9 punti percentuali, a seguito delle conseguenze generate dall’impatto della pandemia Covid-19 sul PIL italiano. Ad una contrazione di 4,7 punti già registrata nel primo trimestre di questo 2020, seguirà purtroppo un secondo trimestre che si preannuncia essere ancora più tragico.

Nello stesso modo però, la Banca d’Italia prevede un lento attenuarsi delle ripercussioni economiche direttamente proporzionato all’allentamento delle misure contenitive (ad aprile le attività produttive bloccate dal lockdown erano pari a circa un terzo del PIL, scese già intorno al 10 per cento in maggio ed in ulteriormente diminuzione in giugno), fino al raggiungimento di una ripresa parziale nel corso del 2021.

Sono state stimate, per l’anno corrente, ingenti perdite soprattutto nel comparto di esportazioni e importazioni di beni e servizi rispettivamente per 15 e 17 punti percentuali nei confronti del 2019.

Fonte Immagine 

Non vogliamo soffermarci su altri scenari ancora più apocalittici, però i tempi e l’intensità della ripresa nel 2021 dipenderanno da diversi fattori, tra cui l’efficacia delle politiche economiche introdotte dai recenti decreti.

Fattori difficilmente quantificabili invece sono quelli legati e influenzati da eventuali nuovi focolai, che potrebbero comportare un ulteriore indebolimento della filiera produttiva e conseguenti cali di fiducia da parte di consumatori ed aziende:

Sviluppi negativi potrebbero manifestarsi a seguito: del protrarsi dell’epidemia, con la necessità di contrastare possibili nuovi focolai, con ripercussioni sulla fiducia e sulle decisioni di spesa dei cittadini e di investimento delle imprese; di cali più consistenti nel commercio mondiale e strozzature alle catene globali del valore; di un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie.

Inoltre, non vengono tenuti in considerazioni all’interno del documento redatto dalla Banca d’Italia eventuali effetti:

non lineari e difficilmente quantificabili, che potrebbero derivare da episodi diffusi di insolvenza tra le imprese che incidano in misura marcata sulla capacità produttiva dell’economia.

Se per quando riguarda le perdite, ipotizzate su scala globale, non è possibile monitorare puntualmente possibili variazioni, se non seguendo i costanti aggiornamenti forniti dagli organi preposti, risulta invece possibile monitorare il rischio di insolvenza delle singole aziende con cui si intrattengono rapporti commerciali, tramite l’adozione di soluzioni di Gestione del Rischio volte a monitorare in tempo reale le variazioni di affidabilità secondo parametri di rischi legati al credito e solvibilità delle stesse.

Abbiamo recentemente affrontato l’argomento sulle pagine del nostro sito, a seguito dell’introduzione dei servizi integrati dedicati al Risk Management volti ad essere utilizzati come strumenti difensivo di analisi e valutazione di situazioni simili a quella attuale.

Valutazioni di solvibilità e stabilità ma anche ricerche mirate e approfondite su soggetti specifici tramite Business report dedicati, potendo valutare nel dettaglio non solo indice Credit Score ma anche tutti i dati aziendali pregressi arrivando ad una conoscenza molto approfondita del partner commerciale attuale ma anche prospettico.

A riguardo abbiamo programmato un webinar, completamente gratuito, dedicato all’argomento, che pone il focus sulle opportunità di utilizzo offerte dagli strumenti di gestione del rischio integrati nella piattaforma Digithera. Per iscrizione e maggiori dettagli è possibile consultare la pagina dedicata.

Se desideri invece scoprire subito tutti i dettagli riguardanti la gestione del rischio con Digithera puoi consultare la pagina servizi o contattare un nostro consulente!


Fonte 

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Mon, 01 Jun 2020 07:00:00 +0200
<![CDATA[La nostra Storia su Millionaire.it]]> https://www.digithera.it/blog/intervista-millionaire/

«Contribuire fattivamente al processo di digitalizzazione e dematerializzazione delle aziende italiane, con il fine di ridurre i tempi di processo e pagamento e aumentare la conformità per ottenere un sistema virtuoso per tutta la supply chain.»

queste le parole del nostro AD Gerri Cipollini nella recente intervista rilasciata alle pagine di Millionaire.

Nel mese di marzo abbiamo avuto la possibilità di raccontare la nostra storia alle pagine del mensile Millionaire. Il nostro AD ha potuto rivelare alcuni piccoli retroscena su come è nata Digithera, non sono mancati alcuni piccoli segreti su come destreggiarsi in un settore in costante mutamento come quello della fatturazione elettronica e anticipazioni su novità e progetti futuri in sviluppi per la piattaforma. Non perdetevi l’intervista completa disponibile su Millionaire.it

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Wed, 27 May 2020 07:49:24 +0200
<![CDATA[eOrdine NSO, come procede? ]]> https://www.digithera.it/blog/nso-dati-sintesi-primo-trimestre/ A oltre 3 mesi dall’introduzione dell’obbligo di emissione di ordini elettronici, siamo finalmente in grado di analizzare i primi dati di questa nuova rivoluzione digitale per la pubblica amministrazione. I dati rilevati dalla Ragioneria Generale dello Stato, che potete vedere nell’immagine, risultano decisamente incoraggianti. Dall’introduzione di NSO sono infatti transitati oltre un milione di ordini di acquisto provenienti dal SSN.

Soffermiamoci subito sui dati di febbraio e marzo, il calo di aprile lo analizzeremo più avanti nell’articolo. Come possiamo vedere dalla tabella è stata registrata un importante crescita, di oltre il 19% tra il mese di febbraio e marzo 2020, mesi caratterizzati da un elevato numero di documenti scartati (quasi il 10% nel mese di febbraio) percentuale che è scesa al 2% nei rilevamenti di aprile.

Per quanto riguarda i documenti scartati, è necessario fare una piccola ma doverosa precisazione. All’interno della tabella, i documenti conteggiati come scartati si riferiscono esclusivamente a quei documenti che, in fase di verifica, hanno presentato errori formali, da conteggio vengono quindi esclusi i documenti modificati o revocati, in quanto formalmente corretti anche se caratterizzati da errori di contenuto.

Possiamo anche notare che esiste una distribuzione abbastanza omogenea tra i destinatari degli ordini, con i destinatari NSO che ricevono il 43,9% degli ordini con il 97,91% di documenti correttamente consegnati per quanto riguarda il mese di febbraio. Mentre i destinatari PEPPOL rappresentano il 56,1% degli ordini totali transitati, di cui solamente l’88,35% correttamente consegnati a febbraio. Nei mesi successivi cambiano sensibilmente i volumi transitati, con il mese di marzo che registra un incremento di oltre 90.000 ordini pari ad un +24,3% rispetto al mese precedente, mentre per il mese di aprile è stata rilevata una drastica riduzione di ordini emessi. Per quanto riguarda invece il tasso di consegna, i rilevamenti mostrano dati incoraggianti, ad aprile è stato possibile registrare in entrambi gli scenari di trasmissione oltre il 99% di documenti correttamente consegnati, a dimostrazione che era necessario un breve periodo di assestamento.

Per quanto riguarda il drastico calo di volumi, registrato nel mese di aprile, è probabilmente riconducibile all’attuale situazione sanitaria nazionale, che ha comportato la sospensione temporanea delle attività “non essenziali” del SSN con conseguente riduzione degli ordini di approvvigionamento. Segnaliamo inoltre che gli ordini effettuati dalla protezione civile non transitano dal Nodo Smistamento Ordini e quindi non concorrono al rilevamento effettuato e redatto dalla Ragioneria dello Stato.

Gli ultimi dati che possiamo analizzare in tabella sono relativi agli scenari di validazione, ovvero quegli ordini che sono stati validati da NSO ma trasmessi su rete PEPPOL, che rappresentano meno del 10% dei documenti totali transitati. Questo tipo di procedura è tipica degli ordini effettuati dal SSN dell’Emilia-Romagna, dove l’ordinamento elettronico era presente già prima dell’obbligo del 1° febbraio 2020.

Segnaliamo inoltre che, dallo studio condotto da Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, è emerso come la quasi totalità dei documenti transitati (dal 92% al 95%), in questo primo periodo, sia riconducibile a Ordini Semplici, che quindi non prevede nessun tipo di risposta da parte del ricevente (fornitore) trattandosi di ordini a “senso unico”. I restanti documenti transitati sono suddivisi in:

  • Modifiche dell’ordine precedentemente inviato, in percentuale inferiore al 4,5%
  • Revoche dell’ordine emesso, percentuale inferiore al 1,2%
  • Ordini Preconcordati, inferiore all’1%

Del resto, in questa fase, le Regioni ed i relativi Enti del SSR non sembrano intenzionate a spingere per l’ordinazione completa.

In conclusione, possiamo affermare che il bilancio di questi primi tre mesi è più che positivo, con una struttura che è riuscita ad assorbire velocemente i tipici errori che accompagnano l’introduzione di un nuovo sistema, anche se non viene ancora sfruttato il grande potenziale di NSO, come dimostrano le tipologie di ordini transitate in questo primo periodo.

Un segnale forte, che dimostra nuovamente come le PA siano in grado di avviare processi di digitalizzazione utili allo snellimento della burocrazia che, per natura, queste tipologie di enti si trascinano dietro. Perché anche se NSO rappresenta un piccolo, ulteriore, passo verso la completa dematerializzazione dei processi è comunque un nuovo tassello per la creazione di una burocrazia smart che non preveda la presenza di processi fisici e cartacei. 

 

Fonte

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Fri, 22 May 2020 12:49:20 +0200
<![CDATA[Nuova versione 4.5 delle Regole Tecniche eOrder NSO ]]> https://www.digithera.it/blog/nso-e-ordine-regole-tecniche-maggio-2020/

È Stata ufficialmente pubblicata la nuova versione 4.5 delle Regole Tecniche NSO, contenente alcune novità riguardanti l’ordinazione di farmaci e dispositivi medici e il noleggio di beni.

In particolare, con la nuova versione sono state apportate modifiche e correzioni alle seguenti sezioni:

  • Aggiunte istruzioni per l’Ordinazione e la fatturazione di farmaci e dispositivi medici (Paragrafi 3.3.7 e 8.1).
  • Aggiunto il sotto-tipo “Ordinazione di noleggio” (Paragrafo 3.3.3.5).
  • Aggiunto l’elemento AccountingCost tra i campi strutturati (Paragrafi 3.2.1.3 e 3.3.3.12).
  • Aggiunte istruzioni relative ad alcuni adempimenti a carico dei Fornitori (Paragrafo 3.3.6.3).
  • Aggiunte alcune precisazioni sull’uso dell’Ordine di convalida (Paragrafi 2.3.3.3 e 2.3.4.2).
  • Aggiunte alcune precisazioni sull’uso delle unità di misura (Paragrafi 3.3.3.9 e 3.3.6.2).
  • Aggiunte alcune precisazioni sulle informazioni di natura fiscale (Paragrafi 3.3.3.11 e 3.3.6.2).
  • Aggiunte alcune precisazioni sulle classificazioni contabili (Paragrafo 3.3.3.12).
  • Aggiunte alcune precisazioni sull’efficacia della catena dei Documenti (Paragrafo 8.2).
  • Apportate alcune modifiche per adattare il presente testo alla Spring Release (Version 3.0.4) dello standard PEPPOL.
  • Apportate altre piccole integrazioni e correzioni di errori.

È possibile consultare e scaricare la nuova versione delle Regole Tecniche direttamente dalla pagina dedicata sul portale della Ragioneria Generale dello Stato.

Se desideri approfondire il funzionamento di NSO, scoprilo nella sezione dedicata oppure contatta un nostro Consulente!

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Fri, 15 May 2020 15:58:00 +0200
<![CDATA[Rinviato il Nuovo tracciato XML 1.6 per la Fatturazione Elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/rinviato-tracciato-xml-2020/

  

Bisognerà attendere ancora qualche mese per poter iniziare ad utilizzare tutte le novità previste dalla versione 1.6, Agenzia delle Entrate tramite il provvedimento n. 166579/2020 del 20 aprile 2020 ha ufficialmente posticipato l’entrata in vigore delle nuove specifiche tecniche 1.6 per la fatturazione elettronica.  

Vengono modificati i termini d’introduzione del nuovo tracciato XML, a partire dal 1° ottobre 2020 sarà quindi possibile iniziare ad utilizzare il nuovo tracciato in via non obbligatoria, in precedenza questo termine era stato fissato per il 4 maggio 2020. A partire dal 1° gennaio 2021 invece il sistema di Interscambio accetterà esclusivamente le fattura che utilizzano la nuova sruttura. In precedenza, l’entra in vigore dell’obbligo era prevista per 1° ottobre 2020. 

Sarà quindi possibile continuare ad utilizzare lo schema attuale per tutto il 2020, per scoprire le novità del tracciato XML vi rimandiamo all’articolo pubblicato ad inizio marzo sul nostro Blog, dove potrete trovare tutti i nuovi i Identificativi previsti e le novità della struttura.

Scopri le Nuove Specifiche Tecniche

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Mon, 20 Apr 2020 14:07:34 +0200
<![CDATA[E-Fattura Europea? Ci siamo! ]]> https://www.digithera.it/blog/Fatturazione-Elettronica-Europea-2020/


Il 2020 è l’anno del cambiamento dell’e-invoicing sia a livello nazionale che europeo. Dall’inizio dell’anno abbiamo già assistito a diverse novità riguardanti la fatturazione elettronica e non solo: in Italia sono stati introdotti gli e-ordini via NSO per i fornitori del Sistema Sanitario Nazionale e stabilita la data di adozione del nuovo tracciato XML, mentre a livello comunitario entrerà a breve in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica europea.

A partire dal 18 aprile 2020 ne è infatti prevista l’adozione per tutte le pubbliche amministrazioni europee che dovranno essere in grado di poter ricevere e gestire la fatturazione elettronica. Le amministrazioni centrali e locali avranno l’obbligo di accettare le fatture ricevute nel formato XML UBL 2.1 e CII 16B, come illustrato nella direttiva comunitaria 2014/55/UE.

In modo analogo a quanto avvenuto con l’introduzione della e-fattura in Italia, le motivazioni che muovono questo cambiamento sono molteplici. L’adozione della fatturazione elettronica a livello europeo ha il compito di ridurre gli ostacoli al commercio transfrontaliero legati, direttamente o indirettamente, ai formati utilizzati e alla burocrazia dei singoli stati membri. Offrendo la possibilità alle singole amministrazioni di semplificare anche la gestione interna, grazie alla possibilità di applicare processi di automazione in fase di elaborazione dei dati contenuti nelle e-fatture. Permettendo inoltre ai singoli stati un monitoraggio più efficace della spesa pubblica, grazie alla maggior tracciabilità del documento elettronico.

Cosa cambia con la fatturazione Europea?

A livello operativo, andranno presi solamente alcuni piccoli accorgimenti in fase di compilazione del documento fiscale e nella scelta del provider di fatturazione elettronica, selezionando un partner in grado di operare su canale PEPPOL. Se utilizzate i servizi di Fatturazione Digithera, nessuna preoccupazione a riguardo, i nostri sistemi supportano pienamente la ricezione ed invio di documenti transitanti su canale PEPPOL.

 


Per il momento l’obbligo di fatturazione elettronica europea è rivolto esclusivamente alle transazioni B2G (verso la Pubblica Amministrazione), anche se molti stati si stanno muovendo anche per adottare soluzioni interne rivolte alla fatturazione B2B e B2C, come avvenuto nel panorama italiano ad inizio 2019. Per quanto riguarda la e-fattura verso privati, i prossimi paesi che hanno stabilito un periodo di introduzione sono Serbia a partire dal 2022 e Francia che ha previsto un generico “dopo il 2023”.

 


Anche il resto del mondo si sta muovendo verso la fatturazione elettronica, come possiamo vedere nel grafico redatto da Billentis, gli stati trainanti Extraeuropei sono principalmente concentrati in America Latina (LATAM) dove il processo di digitalizzazione è trainato direttamente dal settore pubblico e dall’autorità finanziaria che puntano a combattere l’evasione fiscale.

Per quanto riguarda l’Asia Pacifica, è previsto per il 2020 un vero e proprio boom di fatturazione elettronica con India e Vietnam pronte ad introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica già nel corso dell’anno, mentre la Cina sembrerebbe pronta per il lancio sui mercati B2B e B2C.

Digithera è pronta per la fatturazione elettronica europea, contatta un nostro esperto per scoprire come non farti trovare impreparato al 18 aprile!

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Tue, 07 Apr 2020 12:49:00 +0200
<![CDATA[e-Fatture, il bilancio di Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/e-fatture-bilancio-2020/ 2,05 Miliardi di e-Fatture, questo il numero di documenti fiscali transitati attraverso il sistema di Interscambio nel solo 2019, stando a quanto emerso dai dati forniti dall’Agenzia delle Entrate. I dati ci dicono anche che questi 2 Miliardi di fatture provengo:

  • ● Per il 55% da operazioni tra Imprese (B2B)
  • ● 44% da operazioni verso consumatori finali (B2C)
  • ● Mentre il rimanente 1% verso la PA (B2G)


I grossi fatturatori in Italia sono, in termini quantitativi, il mondo delle utility, seguiti dai servizi di informazione e comunicazione e dalle attività manifatturiere.

Ai dati forniti da AdE si vanno a sommare quelli provenienti dallo studio condotto dall’osservatorio digitale b2b del Politecnico di Milano, che mostra come più dei tre quarti delle fatture emesse (quindi oltre 1 miliardo e mezzo) sia caratterizzato da un importo compreso tra 1 e 400 euro, mente solamente l’1% per importi superiori ai 25 mila euro.

I dati rilevati sono incoraggianti, per le aspettative del legislatore riguardo alla diminuzione dell’evasione IVA, segnando un incremento dei versamenti iva pari al 3,6% rispetto ai dati rilevati nel 2018, equivalenti ad oltre 3,6 Miliardi di euro. Va sottolineato che 100 mila aziende non obbligate, perché in regime forfettario, hanno scelto volontariamente di inviare fatture in formato elettronico.

Un processo di Digitalizzazione fiscale iniziato nel giugno 2014 su un ristretto numero di enti pubblici e andato ad espandersi fino a raggiungere un totale di oltre 3.9 milioni di soggetti coinvolti a inizio 2019 con l’introduzione della e-fattura anche per gli operatori privati (B2B e B2C) segnando una vera e propria rivoluzione fiscale.

Interessante notare anche l’affermazione della Direttrice dell’Osservatorio Digitale b2b, sulle pagine del Corriere della Sera, che dichiara << Ora le industrie pensano a come affiancare altri tipi di documenti e servizi aggiuntivi. Da una nostra stima, risulta che se una sola fattura elettronica ha un beneficio che va da 5 a 9 euro, se si affiancano altri tipi di documenti (l’ordine, il documento di trasporto) il beneficio sale a 25-60 euro>>.

Questo risparmio è certamente legato alla dematerializzazione della fattura, ai minori costi di gestione e archiviazione (rispetto ad un documento cartaceo) ma soprattutto ai servizi aggiuntivi che permettono il “dialogo” (riconciliazione) tra processi, con un upgrade, anche qualitativo, dell’apporto lavorativo. Ogni azienda può già iniziare con un primo semplice passo, per esempio non stampando le fatture fornitori grazie al workflow approvativo delle fatture passive di Digithera, oppure scegliere un percorso più articolato. I nostri Esperti possono fornirti maggiori dettagli a riguardo.

Come vi abbiamo parlato spesso qui sul Blog, la digitalizzazione non va interpretata come un obbligo ma va vista come un’opportunità. Le possibilità offerte dalla dematerializzazione dei processi e la loro semplificazione all’interno del sistema fiscale sono innumerevoli e in costante ampliamento, prima su tutte la facilità di memorizzazione e consultazione disponibile in qualsiasi momento, come illustrato nel nostro articolo “Sicuro che la Carta sia la scelta giusta?” . Basti pensare alla bozza dei registri iva, prevista per luglio 2020, o alla semplificazione delle comunicazioni delle operazioni transfrontaliere, tramite emissione di e-fattura, senza la necessità di compilazione dell’Esterometro.

Senza dimenticare le semplificazioni e automazioni che saranno possibili grazie al nuovo tracciato XML previsto in via sperimentale a partire dal prossimo 1° ottobre 2020, grazie all’introduzione di nuovi <TipoDocumento>, <Natura> e <TipoRitenuta>.

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Wed, 18 Mar 2020 10:33:42 +0100
<![CDATA[Sicuro che la Carta sia la scelta giusta?]]> https://www.digithera.it/blog/digitalizzazione-e-dematerializzazione/ Sicuro che la Carta sia la scelta giusta? (2 scrivanie, Una sommersa dalla carta e l'altra ordinata)

 

La risposta alla domanda “Sicuro che la Carta sia la scelta giusta?”, per noi di Digithera è NO, esistono soluzioni più vantaggiose e sicure rispetto alla classica gestione cartacea dei documenti, qualunque sia la loro natura.

Con l'introduzione della fatturazione elettronica nel 2019, la necessità di conservare fisicamente l’originale delle fatture cartacee è venuta a meno; questo perché i documenti vengono ora conservati digitalmente. La fattura elettronica ha quindi contribuito ad eliminare carta che si sarebbe andata ad aggiungere a quella che già ora si sta accumulando sugli scaffali a causa dell’obbligo di conservazione per 10 anni.

Come possiamo fare per i documenti più vecchi che stanno accumulando polvere sugli scaffali? La soluzione è semplice, basta trasformare il vecchio archivio cartaceo in un moderno archivio elettronico, a norma di Legge!

È una soluzione che si può applicare a qualsiasi documento, indipendentemente dalla sua natura, rappresentando un ulteriore passo verso la completa dematerializzazione dei documenti aziendali.

La trasformazione dell'attuale archivio cartaceo in un più moderno archivio digitale rappresenta una soluzione vantaggiosa, sia sul piano economico, sia per quanto riguarda la fruizione e condivisione dei documenti archiviati. 

 

Vantaggi economici 

A differenza di quanto si potrebbe pensare non si limitano solamente al risparmio derivato dal non utilizzo delle materie prime necessarie per la produzione del documento, quindi carta e inchiostro, bisogna considerare tutto il procedimento necessario per la produzione di questi documenti e la loro conservazione. Ne deriva quindi un risparmio in termini di manutenzione e acquisto di stampanti oltre al recupero degli spazi destinati all’archiviazione cartacea.

 

Vantaggi di fruizioni

Non sarà più necessario organizzare, mantenere, ricercare e archiviare i documenti rendendone anche più semplice la condivisione.

Tutte le operazioni che richiedevano dispendio di tempo potranno essere effettuate con pochi click! Trattandosi di un servizio in cloud non sarà nemmeno più necessaria la presenza fisica in ufficio per la ricerca di un documento rendendo indipendenti i possibili collaboratori a distanza o colleghi che si trovano presso clienti.

Prova a pensare quanto tempo ti serve mediamente per trovare e inviare un documento, ipotizzando di conoscere esattamente cosa stai cercando.

 Con il classico archivio cartaceo dovresti:

  • • Cercare il corretto scaffale
  • • Cercare dove è situato all’interno dei faldoni (sperando che l’ultima volta che è stato consultato sia stato riposizionato correttamente)
  • • Scannerizzare il documento
  • • Inviarlo
  • • Riposizionare il documento al suo posto

Grazie alla digitalizzazione bastano 3 click, non ci credi?

  • • Ci basterà cercare il documento tramite i campi di ricerca
  • • Scaricarlo
  • • Inviarlo

 

La riduzione del numero di processi da applicare per condividere un documento è data principalmente dalla possibilità di indicizzare i documenti all’interno del server che ci permette di averli a disposizione in pochi secondi, ottimizzando i tempi ed eliminando la possibilità di smarrimento.

La digitalizzazione dei documenti ci permette inoltre di migliora la condivisione e fruizione, evitando le inutili duplicazioni e garantendo le policy di accesso oltre che a consentirne una corretta archiviazione.

Parlane con un nostro Esperto

 

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Thu, 12 Mar 2020 07:00:00 +0100
<![CDATA[Ilaria T.]]> https://www.digithera.it/blog/Ilaria-T/ Supporto a 360°

Un giorno il mio commercialista era impegnato e avevo delle difficoltà nel caricare la mia prima fattura elettronica. Digithera mi ha risposto addirittura su Facebook dandomi un ottimo supporto. Davvero impagabile!

Ilaria T.

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Wed, 04 Mar 2020 08:05:00 +0100
<![CDATA[Esterometro 2020, tutto quello che devi sapere!]]> https://www.digithera.it/blog/Esterometro-2020/ Cos'è l'Esterometro?

L’Esterometro, noto anche come comunicazione periodica dei dati delle operazioni transfrontaliere, rappresenta l'obbligo di comunicazione telematica di tutte le operazioni, sia attive che passive, effettuate con soggetti non residenti nel territorio dello Stato Italiano.

Quest'obbligo nasce nel 2019 insieme alla fatturazione elettronica per permettere la registrazione delle transazioni effettuate da e verso altri operatori economici e soggetti privati esteri.

A chi è rivolto l'obbligo di emissione della comunicazione periodica dei dati relativi alle operazioni transfrontaliere?

Come indicato dall’Agenzia delle Entrate nella circolare 14/E del 17 giugno 2019 : Sono tenuti all’invio tutti i soggetti passivi «residenti o stabiliti nel territorio dello Stato» che abbiano effettuato cessione di beni o di servizi verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato (salvo le casistiche escluse illustrate nel paragrafo successivo).

Quali sono i soggetti e le casistiche escluse dall’obbligo di Esterometro per il 2020?

Sono esclusi dall’obbligo di Comunicazione periodica:

    • • I Contribuenti in regime di vantaggio
    • • I contribuenti nel regime dei minimi
    • • I contribuenti nel regime forfettario
    • • I produttori agricoli in regime di esonero
    • • I Contribuenti all’invio dei dati Tessera Sanitaria

Sono inoltre escluse dalla comunicazione attraverso l’esterometro:

  • • Le operazioni per le quali è stata emessa una bolletta doganale;
  • • Le operazioni per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche.

 

Devo comunicare tutte le transazioni avvenute con l’Estero?

Come anticipato nel punto precedente, sono escluse dalla comunicazione tutte le operazioni per le quali è stata emessa una bolletta doganale, e quindi già registrate da parte del Fisco. Inoltre possono essere escluse tutte quelle operazioni per le quali è stata emessa regolare fattura transitante sui canali SDI.

Come emettere Fattura Elettronica verso l’Estero?

Tramite emissione di Fattura Elettronica, è possibile adempiere all’obbligo di comunicazione delle operazioni transfrontaliere senza la necessità di dover inserire i dati di suddetta transazione all'interno dell'Esterometro.

La compilazione dei dati all’interno della Fattura Elettronica è la medesima sia nel caso di emissione verso altri operatori commerciali sia verso clienti finali. La fattura dovrà riportare i seguenti campi, come riportato dalla FAQ n.63 del 19 luglio 2019 di AdE:  

 

  • nel campo Codice destinatario il 7 caratteri “XXXXXXX”
  • nella sezione 1.4.1.1 “IdFiscaleIVA” del blocco 1.4 “Cessionario/Committente”, rispettivamente:
    • nel campo 1.4.1.1.1 “IdPaese” il codice Paese estero (diverso da IT e espresso secondo lo standard ISO 3166- 1 alpha-2 code);
    • nel campo 1.4.1.1.2 “IdCodice” un valore alfanumerico identificativo della controparte (fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI non effettua controlli di validità);
    • se il cliente è un soggetto consumatore finale estero, compilare anche il campo 1.4.1.2 “CodiceFiscale” con il medesimo valore riportato nel campo “IdCodice”.
    • Infine, per indicare in fattura l’indirizzo estero del cliente bisognerà selezionare la nazione di appartenenza (e così non sarà necessario compilare la Provincia) e il campo CAP andrà compilato con il valore generico 00000. Si potrà utilizzare l’indirizzo per indicare il CAP straniero.

 

In caso di autofattura invece, come indicato nella FAQ n.140 del 19 luglio di AdE:

  • Come precisato dalla cir 14/E del 2019, in caso di autofattura per acquisti da soggetti non residenti o stabiliti nel territorio dello Stato (ad esempio, acquisti di servizi extra UE, acquisti di beni all’interno di un deposito IVA dopo un passaggio al suo interno tra soggetti extra UE,…), in luogo dell’esterometro è possibile emettere un autofattura elettronica compilando il campo della sezione “Dati del cedente/prestatore” con l’identificativo Paese estero e l’identificativo del soggetto non residente/stabilito; nei “Dati del cessionario/committente” vanno inseriti quelli relativi al soggetto italiano che emette e trasmette via SdI il documento e compilata la sezione “Soggetto Emittente” con valorizzazione del codice “CC” (cessionario/committente).”

 

Quali sono i dati da Comunicare tramite l’Esterometro?

I Dati obbligatori da comunicare all’interno della Comunicazione periodica per operazioni di Acquisto o Vendita da e verso soggetti non residenti su territorio italiano, come chiarito da Agenzia delle Entrate nel provvedimento del 30 aprile 2018, sono:

 

  • i dati identificativi del cessionario/committente
  • la data del documento comprovante l’operazione
  • la data di registrazione (per i soli documenti ricevuti e le relative note di variazione)
  • il numero del documento
  • la base imponibile
  • l’aliquota IVA applicata 
  • l’imposta ovvero, ove l’operazione non comporti l’annotazione dell’imposta nel documento, la tipologia dell’operazione.

Quali sono le Scadenze per l'Esterometro 2020?

Secondo quanto indicato nel decreto fiscale, collegato alla legge di bilancio 2020, D.L. 124/2019: “la trasmissione telematica è effettuata trimestralmente entro la fine del mese successivo al trimestre di riferimento”. Quindi per quanto riguarda le scadenze per l’anno 2020:

gennaio – febbraio – marzo 2020

   30 aprile 2020

aprile – maggio – giugno 2020

  31 luglio 2020

luglio – agosto – settembre 2020

  2 novembre 2020 (essendo il 31 ottobre sabato)

ottobre – novembre – dicembre 2020

  1 febbraio 2021 (essendo il 31 gennaio domenica)

 

Quali sono le sanzioni per la mancata, incompleta o errata comunicazione dell’esterometro nei tempi stabili dalla Legge?

Se comunicato o regolarizzato entro i 15 giorni successivi alla data di scadenza dei termini per la trasmissione, è prevista una sanzione amministrativa pari a: € 1,00 per ogni fattura, fino a un massimo di € 500,00 per trimestre. Mentre se comunicato oltre i 15 giorni successivi alla scadenza la sanzione prevista sarà pari a: € 2,00 per ogni fattura, fino a un massimo di € 1.000,00 per trimestre.

In Conclusione

Inviando le fatture a SDI viene a meno l'obbligo di emissione di Esterometro. Per quanto riguarda le fatture Attive, abbiamo visto che è possibile trattarle esattamente come una normale fattura elettronica, a patto di compilare correttamente i dati del destinatario estero come illustrato nel paragrafo "Come emettere Fattura Elettronica verso l'Estero?".

Per le fatture Passive ricevute dall'Estero, che quindi non vengono inviate a SDI dal Cedente/Prestatore, è invece possibile trattare i documenti passivi come Autofatture, partendo ad esempio dalla fattura PDF ricevuta dal fornitore estero, è possibile andare ad assolvere ugualmente agli obblighi di legge tramite l'emissione di una Fattura contro Terzi.


Se desideri approfondire l'argomento o semplicemente chiarire alcuni aspetti riguardanti Esterometro e Autofatture i nostri specialisti sono a tua disposizione.

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Tue, 11 Feb 2020 14:42:33 +0100
<![CDATA[Fattura Elettronica: è prevista un’evoluzione del file XML?]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-xml-novita-2020/ AGGIORNAMENTO: Disponibili tutte le novità del tracciato XML della Fattura Elettronica!

 

Per il 2020 sono state proposte importanti novità per quanto riguarda la fattura elettronica e il file XML ad essa collegato. Durante il “Forum Italiano sulla Fatturazione Elettronica” MEF e Agenzia delle Entrate hanno presentato le nuove possibili regole con introduzione prevista a partire dal 1° marzo 2020, che diventeranno poi obbligatorie dal 1° luglio 2020 (Durante il corso del Forum è stata richiesta la possibilità di una proroga fino al 2021).

Le possibili modifiche proposte riguardano principalmente l’evoluzione del tracciato XML, necessarie per permettere una più accurata elaborazione della documentazione fiscale, così da poter generare in modo sempre più accurato e automatizzato la documentazione precompilata IVA.

Molte le novità proposte: tra cui sicuramente spiccano sostanziali modifiche per i Campi TipoDocumento e Natura, oltre alla possibile aggiunta di nuove tipologie di Ritenute e la possibile eliminazione dell’obbligo di indicare il valore del bollo.

Nuove tipologie di Documento (TD) previste per il Sistema di Interscambio (SdI)?

In Aggiunta agli identificativi già presenti, è stata proposta l’aggiunta di nuovi tipi di documento che possono essere divisi in 4 categorie distinte:

    • Integrazione Fatture Reverse Charge (TD13 e TD14)
    • Autofatture (TD15, TD16 e TD21)
    • Estrazione beni da Deposito IVA (TD17 e TD18)
    • Cessione di Beni (TD19)

 

Questi nuovi identificativi dovrebbero permettere una semplificazione nell’individuazione di alcune operazioni contabili.

Di Seguito come dovrebbe apparire la tabella aggiornata con tutti i possibili identificativi accettati da SDI dopo l’approvazione dei nuovi <TipoDocumento>:

 

TD01

  Fattura

TD02

  Acconto/anticipo su fattura

TD03

  Acconto/anticipo su parcella

TD04

  Nota di credito

TD05

  Nota di debito

TD06

  Parcella

TD13

  Integrazione fattura reverse charge intra UE

TD14

  Integrazione fattura reverse charge interno

TD15

  Autofattura per autoconsumo

TD16

  Autofattura per cessioni gratuite

TD17

  Estrazione beni da Deposito IVA

TD18

  Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA

TD19

  Cessione di beni ammortizzabili e per passaggio interno (ex art. 20 DPR 633/72)

TD20

  Autofattura denuncia (art. 6 c. 8 d.lgs. 471/97)

TD21

  Autofattura per acquisto di servizi extra UE

 

Proposte anche sostanziali modifiche alla Natura N3 e N6

Sono state proposte novità anche per il campo relativo alla <Natura>, potrebbero infatti sparire i codici generici N3 e N6, che dovrebbero essere sostituiti da riferimenti più precisi. Anche in questo caso si tratta di una misura resasi necessaria per poter generare una documentazione fiscale pre-compilata più accurata.

Di Seguito come dovrebbe apparire la tabella relativa alla <Natura> dopo l’applicazione delle modifiche proposte:

N1

  Escluse ex art. 15

N2

  Non soggette

N3

  Non imponibile

N3.1 

  Non imponibile – esportazioni

N3.2 

  Non imponibile – cessioni intracomunitarie

N3.3 

  Non imponibile – cessioni verso San Marino

N3.4 

  Non imponibile – operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione

N3.5 

  Non imponibile – a seguito di dichiarazioni d’intento

N3.6 

  Non imponibile – altre operazioni

N4

  Esenti

N5

  Regime del margine / IVA non esposta in fattura

N6

  Inversione contabile

N6.1 

  Inversione contabile – cessione di rottami e altri materiali di recupero

N6.2 

  Inversione contabile – cessione di oro e argento puro

N6.3 

  Inversione contabile – subappalto nel settore edile

N6.4 

  Inversione contabile – cessione di fabbricati

N6.5 

  Inversione contabile – cessione di telefoni cellulari

N6.6 

  Inversione contabile – cessione di prodotti elettronici

N6.7 

  Inversione contabile – prestazioni comparto edile e settori connessi

N6.8 

  Inversione contabile – operazioni settore energetico

N6.9 

  Inversione contabile – altri casi

N7

 IVA assolta in altro stato UE (vendita a distanza ex art. 40 c. 3 e 4 e art. 41 c. 1 lett. b, DL  331/93;prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, art. 74-sexies DPR 633/72) 


 Tra le altre novità proposte vi segnaliamo anche che è stata predisposta la modifica alla lunghezza del numero di decimali relativi al campo dedicato a Sconti e Maggiorazioni, portandolo ad 8 valori decimali (in precedenza era possibili inserire solamente 2 decimali).

Non ci resta che attendere la comunicazione Ufficiale da parte del MEF e ADE, per comprendere pienamente quali saranno le novità e i termini di adeguamento previsti.


AGGIORNAMENTO: Disponibili tutte le novità del tracciato XML della Fattura Elettronica!

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Mon, 03 Feb 2020 14:25:02 +0100
<![CDATA[Luca Piovesan]]> https://www.digithera.it/blog/Luca-Piovesan/ Il meglio che potessi ricevere!

Volevo ringraziare pubblicamente il supporto tecnico di Digithera. Non è facile per un libero professionista affrontare tematiche tecniche. Le leggi arrivano, e bisogna osservare le norme, ma per noi privati non sempre è facile. 
Avere qualcuno che ti prende per mano e ti aiuta a districarti e fare la scelta giusta per te non e' da poco. Soprattutto se poi paghi solo il servizio che usi.

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Wed, 29 Jan 2020 08:16:00 +0100
<![CDATA[Conservazione Digitale: Quali sono i termini stabiliti dalla legge?]]> https://www.digithera.it/blog/conservazione-digitale-termini/

 

I termini stabiliti dalla legge per una corretta conservazione a norma di legge, per quanto riguarda le aziende e professionisti che fanno coincidere l’anno fiscale con l’anno solare, sono di 11 mesi dalla chiusura dell’anno fiscale per l’invio della dichiarazione dei redditi e di 3 mesi dall’invio della dichiarazione dei redditi per completare la conservazione dei documenti.

 

Quindi, per quanto riguarda la corretta conservazione a norma di legge dei documenti relativi all’anno 2018 per i soggetti che fanno coincidere l’anno fiscale con l’anno solare:

La dichiarazione dei redditi del 2018: 30 novembre 2019 (2 dicembre essendo sabato la scadenza)
Chiusura conservazione dei documenti 2018: 28 febbraio 2020


Se anno fiscale e anno solare non dovessero coincidere?

 

Come indicato dalla Risoluzione 46/E del 10 aprile 2017: “In caso di periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, i documenti rilevanti ai fini IVA riferibili ad un anno solare andranno comunque conservati entro il terzo mese successivo al termine di presentazione della prima dichiarazione dei redditi utile.”

 

Per quanto riguarda la corretta conservazione a norma di legge dei documenti per i soggetti che NON fanno coincidere l’anno fiscale con l’anno solare, per semplificare consideriamo chi usa il periodo fiscale che va dal 1° luglio al 30 giugno. In questo caso la prima dichiarazione dei redditi utile va effettuata entro il 31 maggio e il 31 agosto avremo la chiusura delle operazioni di conservazione.

 

La Risoluzione chiarisce che i documenti fiscalmente rilevanti devono essere conservati in modo omogeneo per anno solare, ma il termine di scadenza si calcola a partire dalla data della prima dichiarazione dei redditi “successiva” all’anno solare oggetto di conservazione. Ne consegue che i documenti del periodo 1 luglio – 31 dicembre dell’anno X (riferimento anno X) vanno conservati entro il 31 agosto dell’anno X+1, mentre i documenti del periodo 1 gennaio – 30 giugno (riferimento anno X+1) vanno conservati entro il 31 agosto dell’anno X+2.

 

Applicando i termini illustrati negli esempi precedenti all’anno fiscale 2019 (1 gennaio 2019 – 31 dicembre 2019 per l’anno fiscale solare e 1 luglio 2019 – 30 giugno 2020 per l’esempio di anno fiscale non coincidente con l’anno solare), salvo modifiche dei termini:

Grafico Riepilogo Scadenze

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Mon, 13 Jan 2020 08:00:00 +0100
<![CDATA[Fatturazione Elettronica - Novità dalla Gazzetta per il 2020 ]]> https://www.digithera.it/blog/gazzetta-ufficiale-novita-fatturazione/ Fatturazione Elettronica, Le novità dalla Gazzetta Ufficiale

In data 24 dicembre 2019 sulla Gazzetta ufficiale n.301 è stata pubblicato il testo del Decreto-Legge 26 ottobre 2019, n.124, coordinato con la legge di conversione 19 dicembre 2019, n. 157 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”.

Vorremmo porre particolare attenzione agli articoli dal 14 al 17, che trattano temi rilevanti in materia di fatturazione elettronica.

Per quanto riguarda l’art. 14Utilizzo dei file delle fatture elettroniche” vengono richiamati i commi 5-bis e 5-ter dell’articolo 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, che stabiliscono che: “[…] I file delle fatture elettroniche acquisiti ai sensi del comma 3 sono memorizzati fino al 31 dicembre dell'ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento ovvero fino alla definizione di eventuali giudizi, al fine di essere utilizzati […]”. 

Questi documenti potranno essere utilizzati dall’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con la Guardia di Finanza, per attività di analisi e controllo, mentre da parte della sola Guardia di Finanza per l'assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria. Tutte le operazioni dovranno essere svolte nel rispetto della tutela dei dati personali come stabilito dal Garante per la protezione dei dati personali, in conformità con le disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 e del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.

L’art.15Fatturazione elettronica e sistema tessera sanitaria” prevede l’estensione, al periodo di imposta 2020, dell’esonero di emissione di fattura elettronica tramite SdI verso privati, per quanto riguarda  le prestazioni sanitarie.

Per quanto riguarda l’art.16Semplificazioni fiscali”, vengono introdotte alcune semplificazioni per l’assistenza online da parte dell’Agenzia delle Entrate, in via sperimentale, a partire dal 1 luglio 2020.

Inoltre vi segnaliamo la modifica apportata con l’art. 17, relativo a “Imposta di bollo sulle fatture elettroniche”: "in caso di ritardato, omesso o insufficiente versamento, l'Agenzia delle entrate comunica al contribuente con modalita' telematiche l'ammontare dell'imposta, della sanzione amministrativa dovuta ai sensi dell'articolo 13, comma 1, del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 471, ridotta ad un terzo, nonche' degli interessi dovuti fino all'ultimo giorno del mese antecedente a quello dell'elaborazione della comunicazione; se il contribuente non provvede al pagamento, in tutto o in parte, delle  somme dovute entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione, il competente ufficio dell'Agenzia delle entrate procede all'iscrizione a ruolo a titolo definitivo.” e "((1-bis. Al fine di semplificare e ridurre gli adempimenti dei contribuenti, nel caso in cui gli importi dovuti non superino il limite annuo di 1.000 euro, l'obbligo di versamento dell'imposta di bollo sulle fatture elettroniche puo' essere assolto con due versamenti semestrali, da effettuare rispettivamente entro il 16 giugno ed entro il 16 dicembre di ciascun anno.))"

Per maggiori dettagli vi rimandiamo direttamente alla Gazzetta Ufficiale

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Thu, 09 Jan 2020 08:00:00 +0100
<![CDATA[12 Mesi di fatturazione elettronica, come è cambiata la gestione delle Fatture]]> https://www.digithera.it/blog/1-anno-di-fatturazione-elettronica/


Il 2019 è stato l’anno della fatturazione elettronica, nuove procedure e formati da apprendere per continuare ad emettere a norma di legge le proprie fatture.

Un anno di novità, che ha portato molte aziende, imprenditori e artigiani a dover modificare le proprie abitudini, con la necessità di dover adattare anche la struttura interna per poter gestire in modo corretto la fatturazione elettronica.

Semplificazione per Molti, ma non per Tutti!

Il nuovo sistema di Fatturazione è stato accolto in maniera positiva principalmente dalle realtà maggiormente strutturate, che sono riuscite ad ottenere benefici più tangibili ed immediati rispetto alle attività individuali.

I vantaggi principali sono sicuramente riconducibili alla certezza della consegna della fattura e alla tracciabilità che ne consegue, riducendo i tempi necessari alla notifica e alla gestione delle singole fatture. Inoltre, grazie al flusso digitale di documenti che viene generato, è possibile creare una gestione ottimizzata di tutti i documenti collegati (come ad esempio DDT o Ordini) innescando meccanismi di automazione che ne permettono una consultazione più facile.

Oltre a ciò, la conservazione sostitutiva decennale evita di doversi preoccupare che i documenti vadano persi in qualche magazzino.

Un inizio difficile ma…

È stato un inizio anno che potremmo definire “di fuoco”; il nuovo sistema e le nuove regole, uniti ad alcune difficoltà di comunicazione con gli organi preposti, hanno contribuito ad un inizio non semplice. Abbiamo dovuto affrontare difficoltà da entrambe le parti ma ci riteniamo soddisfatti di come stia evolvendo la situazione.

Siamo riusciti a creare soluzioni in grado di adattarsi alle esigenze di chi ha deciso di affidarsi a noi in questo complesso percorso di Digitalizzazione. Siamo partner di grandi e piccole realtà, supportiamo chi abbia esigenza di mantenere contenuti i costi di gestione delle proprie fatture, realizziamo prodotti ad hoc per chi cerca la semplicità di compilazione e offriamo servizi di digitazione delle fatture (da parte di un nostro esperto).

Il nostro obiettivo per il nuovo anno è quello di migliorare ogni giorno, e per questo motivo i servizi e le funzioni disponibili sono in costante aggiornamento, in modo da potervi offrire sempre il servizio più completo ed efficiente.

Restiamo aperti ai vostri consigli, che riteniamo sempre utili e stimolanti, grazie ai quali siamo riusciti molte volte a progettare ed applicare molti miglioramenti.

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Fri, 03 Jan 2020 16:51:16 +0100
<![CDATA[Corrispettivi Elettronici, Registratori telematici e Fattura Semplifica]]> https://www.digithera.it/blog/Corrispettivi-Registratori-Fattura-Semplifica/ Corrispettivi e fattura semplificata

Dal 1° gennaio 2020 entrerà in vigore, per tutti i soggetti che emettono scontrini o ricevute fiscale, l’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei Corrispettivi Elettronici, per certificare i propri incassi. Questo nuovo documento commerciale a natura “non fiscale” andrà a sostituire scontrini e ricevute.

I soggetti coinvolti saranno tutti coloro che effettuano operazioni di “commercio al minuto e attività assimilate”, ovvero attività e professionisti che attualmente emettono scontrino o ricevuta fiscale, per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura.

Gli unici soggetti esonerati dall’obbligo di memorizzazione elettronica sono individuati all’interno del DM 10 maggio 2019, tra i quali figurano le attività per cui, anche in precedenza, non esisteva l’obbligo di emissione di scontrino o ricevuta, come per esempio le prestazioni di trasporto pubblico collettivo, le transazioni effettuate a bordo di mezzi nel corso di un trasporto internazionale (nave, aereo o treno) e l’e-commerce.

I corrispettivi elettronici dovranno essere emessi tramite l’utilizzo di un registratore di cassa telematico (che consente di emettere il documento commerciale, la memorizzazione della singola operazione e l’invio automatico verso l’Agenzia delle Entrate al momento della chiusura della cassa) oppure attraverso la procedura web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (che necessita di una connessione di rete sempre attiva).

Un’alternativa all’adozione dei due sistemi sopra indicati è l’emissione di una Fattura Elettronica oppure di una Fattura Elettronica Semplificata ai fini IVA, che può essere emessa in sostituzione dello scontrino o ricevuta fiscale.

La Fattura Semplificata è un documento contenente informazione ridotte rispetto ad una normale Fattura; nel caso specifico basterà indicare:

  • - data emissione e riferimento univoco della fattura
  • - dati del cedente-prestatore
  • - dati del Cessionario-Committente (con possibilità di indicare esclusivamente il riferimento a Codice Fiscale o P. IVA)
  • - dettaglio dei beni o servizi ceduti (senza specificare natura-quantità)
  • - ammontare del totale del documento e dell’imposta
  • - l’importo massimo comprensivo di IVA non deve superare i 400€ per transazione

Tramite l’emissione di una fattura elettronica è quindi possibile ovviare all’adozione di un registratore telematico o all’utilizzo della procedura web, dato che tutti i dati relativi alla transazione vengono trasmessi all’Agenzia delle Entrate tramite il Sistema di Interscambio.

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Fri, 27 Dec 2019 10:54:01 +0100
<![CDATA[Fattura elettronica e Decreto ingiuntivo]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-decreto-ingiuntivo/ La Fattura Elettronica sta diventando uno strumento riconosciuto per l’emissione di decreti ingiuntivi (senza alcun obbligo di deposito di registri), come dimostrato dalla tendenza di numerose sentenze che affermano l’idoneità della fattura in formato elettronico come strumento per procedere.

Per ottenere l’ammissibilità del decreto, è necessaria una prova scritta in ordine all’esistenza del credito. L’articolo 634 comma 2 del Codice Procedura Civile, per i crediti relativi a somministrazioni di merci e di danaro nonché per prestazioni di servizi, configura come prove scritte idonee gli estratti autentici delle scritture contabili di cui agli articoli 2214 e seguenti del codice civile, a patto che siano debitamente bollate e vidimate nelle forme di legge e regolarmente tenute, nonché gli estratti autentici delle scritture contabili prescritte dalle leggi tributarie, se mantenute con l’osservanza delle norme stabilite per tali scritture.

Il Provvedimento del 30 aprile 2018 n. 89757/2018 della Agenzia delle Entrate delinea queste casistiche:

  • La fattura elettronica è un file in formato XML, non contenente macroistruzioni o codici eseguibili tali da attivare funzionalità che possano modificare gli atti, i fatti o i dati nello stesso rappresentati, in conformità con specifiche tecniche di cui all’allegato A del provvedimento
  • Nel caso in cui il file della fattura sia firmato elettronicamente, SdI effettua un controllo sulla validità del certificato di firma. In caso di esito negativo del controllo, il file viene scartato e viene inviata la ricevuta (meglio conosciuta come ricevuta di scarto).

Il Sistema di Interscambio (SdI) genera quindi documenti informatici autentici ed immodificabili, che non sono semplici “copie informatiche di documenti informatici” bensì “duplicati informatici”, indistinguibili dai loro originali come definito dal D.Lgs. n.82/2005 «Codice dell’Amministrazione Digitale», che prevede: «1. Ai fini del presente codice si intende per duplicato informatico: il documento informatico ottenuto mediante la memorizzazione, sullo stesso dispositivo o su dispositivi diversi, della medesima sequenza di valori binari del documento originario».

Per questo motivo l’articolo 1, D.Lgs. 3-ter. 127/2015 prevede, in riferimento ai soggetti che utilizzano in via esclusiva SdI, che « I soggetti obbligati alla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute ai sensi del comma 3 del presente articolo sono esonerati dall'obbligo di annotazione in apposito registro, di cui agli articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633». L’orientamento di numerose sentenze sembra indicare che, ai fini dell’ottenimento del decreto ingiuntivo, è venuto meno l’obbligo di annotazione dei registri.

Altri giudici però hanno espresso parere contrario: infatti SdI garantirebbe solamente l’autenticità delle fatture, ma non anche la loro regolare tenuta dei registri in cui esse devono essere appositamente iscritte. In conclusione, anche se vengono generati documenti considerati “Duplicati Informatici” bisognerà continuare a produrre l’estratto autentico dei registi o delle scritture contabili come stabilito dagli articoli 2214 e successivi del Codice Civile.

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Fri, 06 Dec 2019 14:09:30 +0100
<![CDATA[Fattura elettronica e prestazioni sanitarie: le nuove regole]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-sanita/ A partire dal 2020 nuove regole fiscali saranno introdotte anche per gli operatori sanitari che dovranno da adesso adempiere a tutte le regole che attengono alla protezione dei dati personali (illustrate all’interno del GDPR), data la natura delicata della materia in questione. Quali sono dunque le normative previste per il 2020?

L’Agenzia delle Entrate ha fornito ulteriori delucidazioni con la circolare 14 del 17/06/2019, soffermandosi in particolar modo sulle prestazioni sanitarie per cui vige il divieto di emissione di documenti in formato elettronico (per il 2019 e da poco esteso al 2020 tramite il recente D.L. 124 del 26/10/2019).

In questo caso gli operatori sanitari hanno la possibilità di emettere una fattura elettronica mediante SdI con riferimento alle prestazioni non sanitarie, solo nel caso in cui non contengano alcun elemento da cui sia possibile desumere alcuna informazione sullo stato di salute dell’interessato (in caso di degenza nell’anno 2019 si dovrà dunque ricorrere ad una comunicazione che non preveda l’utilizzo dei canali SdI).

Una precisazione anche per i soggetti non obbligati alla trasmissione dati al Sistema Tessera Sanitaria (TS), poiché la norma che impone il divieto per questi professionisti di emettere fattura elettronica tramite SdI per il 2019 è stato reso ufficiale solo a metà febbraio 2019. Si pone quindi il problema di tutti quegli operatori che possono aver utilizzato questo strumento nel periodo antecedente: in queste situazioni gli uffici finanziari provvederanno alla cancellazione dei file che sono pervenuti (per cui vige tuttora il divieto di emissione) “in caso di mancata adesione al servizio di consultazione, ovvero al servizio di conservazione”. Da tenere ben presente anche che i dati di queste fatture, vista la delicatezza delle informazioni contenute al loro interno, non saranno disponibili per la consultazione del cliente finale nell’area apposita del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Per quanto riguarda le prestazioni sanitarie verso soggetti diversi da persone fisiche, devono essere documentate con fattura elettronica via SdI. Nello specifico per le operazioni effettuate: 

• Direttamente verso soggetti diversi dalle persone fisiche
• Verso persone fisiche ma imputate a soggetti diversi che se ne fanno carico

In questo caso, l’Agenzia stabilisce che le parti devono adottare tutti gli accorgimenti necessari al fine di non inserire in fattura dati non richiesti dalla legislazione fiscale, soggetti a violare le varie disposizioni in materia di protezione dei dati personali.

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Fri, 22 Nov 2019 08:53:23 +0100
<![CDATA[Fattura Elettronica dall'estero via SdI: serve l'esterometro?]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-esterometro/ Non vi è obbligo di esterometro per tutte le operazioni certificate da fattura elettronica proveniente dall'estero che transitano dal Sistema di Interscambio. 

La casistica è regolata dal Decreto Legislativo 127/2015 (articolo 1 nella fattispecie, il quale prevede per i contribuenti, riguardo le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, trasmettano debitamente in modo telematico all’Agenzia delle entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, "salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettronich”.

Dunque, nei casi in cui si riceva fattura elettronica con le modalità previste dal decreto legislativo 127/2015, non è previsto alcun obbligo di trasmissione dei dati relativi alla predetta operazione (procedura meglio nota come esterometro).

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Wed, 20 Nov 2019 11:40:29 +0100
<![CDATA[Fattura Differita: ultimi chiarimenti da parte della Agenzia delle Entrate ]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-differita-agenzia-entrate/ Ancora chiarimenti in tema di fattura elettronica contenuti all’interno della risposta all’interpello 437 dello scorso 28 Ottobre 2019. La questione riguarda stavolta il tema delle fatture differite, in riposta all’istanza in cui si chiedeva all’amministrazione finanziaria di fare luce sulla natura delle indicazioni contenute nella circolare 14 del 2019 dell’Agenzia, se tali direttive fossero solo indicative oppure obbligatorie.

L’Agenzia conferma la possibilità di emettere una o più fatture differite nei confronti dello stesso soggetto, purché inviate entro e non oltre il quindicesimo giorno del mese successivo.

Nel caso specifico, vengono emesse due fatture differite nei confronti dello stesso cliente:

  1. La prima, il 15 del mese, in cui vengono esposti i dettagli di consegne e spedizioni che ha effettuato nelle due settimane precedenti, documentate anche nei relativi documenti di trasporto
  2. La seconda l’ultimo giorno del mese, in cui viene chiusa la fatturazione e verificati i documenti di trasporto emessi.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che le disposizioni contenute nella suddetta circolare rappresentano una possibilità: non si tratta dunque di un obbligo assoluto a cui attenersi.

Per riassumere, per quello che riguarda la cessione di beni la cui spedizione risulta dai documenti di trasporto, effettuate nello stesso mese nei confronti del medesimo soggetto, c’è la possibilità (ma non l’obbligo) di emettere un’unica fattura differita.

Le fatture elettroniche possono poi essere inviate attraverso il Sistema di Interscambio entro i quindici giorni del mese successivo, in modo da poter procedere al regolare adempimento della liquidazione dell’imposta.

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Mon, 11 Nov 2019 11:14:00 +0100
<![CDATA[Fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione: chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-pa/ L’Agenzia delle Entrate, con risposta all’interpello 436 del 28 Ottobre 2019, fa chiarezza su diversi aspetti della Fatturazione Elettronica emessa verso enti della Pubblica Amministrazione. Ecco un veloce sommario delle informazioni più importanti.

Split Payment

Per la fatturazione di operazioni relative a servizi resi verso la PA entra in gioco il meccanismo dello Split Payment il quale, in deroga alle normali regole, prevede il versamento dell’IVA direttamente nelle casse dell’Erario piuttosto che al cedente o prestatore. Il corrispettivo indicato nelle fatture in split payment viene quindi pagato al netto dell’IVA.

Verifica sulla corretta aliquota IVA

Per ciò che concerne i controlli sulla corretta aliquota IVA applicata dal cedente o prestatore in fattura, l’Agenzia delle Entrate ricorda che la disciplina dello split payment lascia al cedente (o prestatore) la qualifica di debitore dell’IVA e, dunque, la responsabilità sul corretto versamento della stessa e sull’applicazione della corretta aliquota.

Fattura senza CIG da integrare

A tale proposito l’Agenzia delle Entrate chiarisce che, anche se non strettamente obbligatorio a fini fiscali, l’inserimento del codice CIG in fattura è obbligatorio ai fini del pagamento del corrispettivo indicato dalla stessa. In caso di mancato inserimento nella fattura elettronica (o di inserimento di un codice sbagliato), l’errore potrà essere sanato in fase successiva, tramite l’invio di un nuovo documento integrativo di quello originario.

Base imponibile per il calcolo IVA

“Le somme trattenute al cedente/prestatore in applicazione di penalità per inadempienze o per irregolare prestazione o per trattenute sul prezzo in luogo della cauzione incidono sull'imponibile esposto in fattura?” L'Agenzia dichiara che in caso di decurtazione del pagamento per l'applicazione di penalità a carico del fornitore, l'IVA va calcolata sulla base imponibile al lordo della penalità

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Tue, 05 Nov 2019 09:27:47 +0100
<![CDATA[Fattura elettronica: confermata l’esenzione per medici e farmacie]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-esenzione-medici/ Il regime transitorio per tutti i soggetti che inviano i dati al Sistema Tessera Sanitaria è stato mantenuto anche per il 2020. Tutto ciò significa che le fatture inviate al STS saranno sufficienti ai fini della compilazione del 730. Viene invece confermato l’obbligo di utilizzo della fattura elettronica per tutte le prestazioni sanitarie effettuate da professionisti che non devono inviare dati al Sistema Tessera Sanitaria (come le visite effettuate per conto di enti, agenzie assicurative o aziende in genere). I professionisti del settore sanitario continueranno dunque ad adeguarsi alla normativa contenuta nella circolare 14/E dello scorso 17 Giugno 2019 dell’Agenzia delle Entrate.

Il documento comprende tutta la legislazione inerente la fatturazione elettronica e il settore sanitario, specificando nel dettaglio quando non è necessario inviare fattura elettronica al Sistema di Interscambio e quando, invece, è proprio vietato per legge. Nella casistica di prestazioni medico/sanitarie effettuate verso privati, specifica, i medici e gli specialisti dovranno inviare telematicamente i dati al Sistema Tessera Sanitaria e, allo stesso tempo, emettere solamente fattura cartacea. O, nel caso vogliano creare un documento fiscale digitale, questo non dovrà venire trasmesso utilizzando i server del Sistema di Interscambio.

Diverso il caso delle cosiddette “fatture miste”, ossia quella tipologia che contiene informazioni sia di carattere sanitario che non sanitario: qualora tale distinzione non sia immediatamente fattibile, la fattura dovrà essere inviata al STS sotto la tipologia “Altre Spese”.

Se, invece, è possibile effettuare la distinzione le due voci di spesa dovranno essere comunicate al STS in maniera distinta: le spese sanitarie verranno indicate secondo le tipologie individuate dai vari allegati ai decreti ministeriali che disciplinano le modalità di invio al STS; le spese non mediche dovranno essere inviate con tipologia “Altre Spese” (facendo attenzione a non inserire dati che possano far emergere informazioni sullo stato di salute del paziente, nel pieno rispetto della privacy)

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Thu, 31 Oct 2019 12:01:18 +0100
<![CDATA[Scontrini elettronici e memorizzazione elettronica: la nuova guida della Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/memorizzazione-elettronica-guida-agenzia-entrate/ Questo mese l’Agenzia delle Entrate ha rilasciato una nuova guida sul proprio portale dal titolo “Memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi”. Uno strumento dedicato al nuovo obbligo di certificazione dei corrispettivi che dal prossimo anno sostituirà i vecchi scontrini fiscali e ricevute (già in vigore dallo scorso 1 Luglio per coloro che nel 2018 hanno realizzato un fatturato superiore ai 400mila euro).

La guida comprende un’esaustiva panoramica degli strumenti a disposizione degli operatori per effettuare le operazioni di memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi, illustrando i vantaggi derivanti dall’introduzione degli scontrini elettronici.

La nuova modalità di certificazione dei corrispettivi prevede l’impiego di strumenti tecnologici in grado di garantire la sicurezza dei dati. Per adempiere a queste nuove linee guida è stata resa necessaria l’introduzione di un Registratore Telematico (RT) o l’utilizzo di una procedura via web denominata “documento commerciale online” riservata solo ad alcune tipologie di operatori.

Tra i vantaggi immediati che gli operatori economici potranno ottenere con l’introduzione di questi nuovi sistemi sono presenti:

  • Non sarà più obbligatoriamente tenere il registro dei corrispettivi: la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati sostituiranno gli obblighi di registrazione delle operazioni effettuate in ciascun giorno.
  • Non occorrerà conservare neanche le copie dei documenti commerciali rilasciati ai clienti, come avveniva con le copie delle ricevute fiscali.
  • Chi si doterà di Registratore Telematico non dovrà più conservare il libretto di servizio.

Per quanto riguarda l’adeguamento tramite acquisto del registratore telematico, o per l’adattamento del vecchio registratore di cassa, è concesso un contributo sotto forma di credito d’imposta, pari al 50% della spesa sostenuta, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto o di 50 euro in caso di adattamento.

Gli esercenti che emettono poche ricevute (o scontrini) possono decidere di non dotarsi del Registratore Telematico optando per l’emissione di fatture elettroniche anche a persone fisiche (attraverso il codice fiscale) al posto delle ricevute/scontrini in modo da certificare i corrispettivi tramite fatturazione verso SDI. È possibile in alternativa utilizzare il servizio di generazione dei corrispettivi telematici di AdE, da trasmettere entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell'operazione, e di generazione e stampa del documento commerciale da dare al cliente messo a disposizione dal portale Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate (ma utilizzabile solo in caso di poche operazioni giornaliere).

La guida include anche dettagliate indicazioni sul termine di trasmissione dei corrispettivi e sulle sanzioni previste per chi omette di memorizzarli e di trasmetterli o per chi effettua queste operazioni con dati incompleti o non veritieri. Se desiderate approfondire ulteriormente potete consultare la guida completa pubblicato da AdE è consultabile al seguente link:

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/233439/Guida_ScontrinoElettronico.pdf/259a572a-952f-bd03-0031-cd4d01905ae8/6ed33b70-2716-4754-9000-f8d3c0d6b6b0

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Mon, 28 Oct 2019 16:17:40 +0100
<![CDATA[Fattura elettronica e dichiarazione Iva precompilata: le novità del decreto fiscale 2020]]> https://www.digithera.it/blog/dichiarazione-iva-precompilata/ Con il nuovo decreto fiscale 2020 arriveranno significative novità per tutte le partite IVA: la normativa prevede infatti l’intervento della Agenzia delle Entrate stessa per fornire ai contribuenti titolari di una partita IVA la dichiarazione dell’imposta sul valore aggiunto precompilata insieme ai registri obbligatori, con una conseguente maggiore efficienza per tutte le aziende grazie alla fatturazione elettronica.

Il provvedimento contiene al suo interno anche la proroga al 2020 del divieto di emissione della fattura elettronica per i soggetti tenuti all’invio dei dati al sistema tessera sanitaria. Gli esercenti potranno, a partire dal prossimo 1 Luglio 2020, adempiere all’obbligo di invio dei dati al portale tessera sanitaria mediante la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati relativi a tutti i corrispettivi giornalieri. Per quanto riguarda la fattura elettronica è prevista anche l’implementazione di una banca dati grazie alla quale gli esercenti potranno usufruire automaticamente dei dati dei clienti finali che pagheranno con carta di credito o Pos per poi emettere fattura elettronica.

Tramite l’azione congiunta del sistema di fatturazione elettronica, all'entrata in vigore della trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi e grazie all'utilizzo dei dati desumibili dalle comunicazioni delle operazioni transfrontaliere (conosciuto come esterometro), il governo mira ad introdurre con gradualità un processo di semplificazione degli adempimenti IVA a partire dal secondo semestre 2020, mettendo a disposizione dei contribuenti prima le bozze dei registri Iva e le comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva, fino ad arrivare nel 2021 alla predisposizione della bozza della dichiarazione IVA per tutti soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia.

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Tue, 22 Oct 2019 13:01:16 +0200
<![CDATA[Pericolo Phishing legato alla fatturazione elettronica: l'allarme della Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/phishing-fatture-elettroniche/ Attenzione alle Fatture Phishing via Pec

A lanciare l'allarme è l'Agenzia delle Entrate che in un comunicato stampa segnala la presenza di mail a scopo di phishing ricevute direttamente nella caselle Pec. Le mail incriminate presentano un messaggio simile a quello inviato dal sistema di interscambio relativo alla fatturazione elettronica ma non proveniente da SdI. Questo tipo di comunicazioni fraudolente hanno lo scopo di truffare i cittadini, in particolare nel mirino ci sono soprattutto le caselle Pec di strutture pubbliche, private e di soggetti iscritti a ordini professionali.

L'Agenzia invita i cittadini a fare particolare attenzione alle mail provenienti da utenze sconosciute o sospette che richiedono di modificare l'indirizzo di recapito per le successive comunicazione con il Sistema di Interscambio e a cestinarle immediatamente.

Vuoi metterti al sicuro con un sistema più evoluto, snello e sicuro?

Eccoti almeno 4 buoni motivi per non affidarti alla PEC per la ricezione delle tue fatture elettroniche!

- Pericolo di Phishing o frode via email
- Se usi la PEC ricevi un file in XMLPA firmato digitalmente. Per poterlo leggere è necessario l'utilizzo di un convertitore che richiede l'investimento di tempo e risorse (per questo motivo Digithera ha sviluppato un convertitore gratuito XMLPAtoPDF per aiutarti in questo processo)
- Se decidi di non usufruire del servizio di conservazione sostitutiva di SOGEI dovrai procurarti tu stesso un servizio di conservazione con il rischio di pagare di più di un semplice servizio tutto compreso.
- Se la tua PEC è piena oppure scaduta non riceverai più le tue fatture, per poterle scaricare dovrai accedere al tuo cassetto fiscale all’interno del portale di Agenzia delle Entrate, aumentando i tempi di gestione di ogni singola fattura.

I servizi Digithera ti permetteranno comodamente di:

  • Ricevere le tue fatture in un ambiente sicuro, dove le avrai sempre a disposizione nel formato che preferisci
  • Inviare le Fatture Clienti in formato PDF, continuando a fare come hai sempre fatto, oppure compilare le tue fatture direttamente online con un'interfaccia intuitiva e di facile utilizzo.
  • Se hai già le fatture in formato XML SDI, puoi usufruire dei nostri diversi strumenti e canali di acquisizione

Assicurati tutto ciò approfittando dello speciale sconto del 25% sul tuo primo acquisto, disponibile fino al prossimo 31 Ottobre!

 

UPDATE 23/10/2019

Circa 500 caselle pec compromesse, oltre 265mila messaggi di phishing inviati in sette giorni, un testo di email clonato dal servizio pubblico e un sistema di tracciamento dei destinatari. Sono gli ingredienti della campagna di raggiro lanciata via posta elettronica certificata, per raccogliere informazioni dalle potenziali vittime. I destinatari vengono invitati in modo fraudolento a inviare a un indirizzo di posta sconosciuto le proprie comunicazioni con il sistema di interscambio, la struttura istituita dal Mef per la trasmissione delle fatture elettroniche verso l’amministrazione o privati.

L’allarme è stato lanciato dall’Agenzia delle entrate e dal Computer emergengy response team Pubblica amministrazione (Cert-Pa). I phisher avrebbero clonato una comunicazione pec lecita emessa a inizio ottobre da Sogei, società informatica controllata al 100% dal ministero dell’Economia e delle finanze, contestualmente al sistema di interscambio.

Strutture pubbliche, private e iscritti a ordini professionali sono i principali destinatari di questa campagna di email malevole, indirizzate a caselle di posta PEC. L’oggetto recita “Invio File ” e menziona l’allegato “ITYYYYYYYYYY_1bxpz.XML.p7m”, che tuttavia non compare (dove X e Y sono stringhe numeriche identificative). L’ipotesi è che i truffatori vogliano dare credibilità al messaggio cercando di apparire come informazioni verosimili, ma l’assenza dell’allegato e altri dettagli lo rendono chiaramente falso.

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Fri, 18 Oct 2019 06:46:00 +0200
<![CDATA[Regimi forfettari: ipotesi fattura elettronica solo sopra i 30mila euro]]> https://www.digithera.it/blog/regimi-forfettari-fattura-elettronica/ In vista della manovra 2020, si sta studiando l’ipotesi di evitare l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti i forfettari: il Governo sta vagliando la possibilità esonerare chi è al di sotto di una certa soglia di ricavi (al momento si parla di un limite di 30mila euro).

Al momento non ci sono differenze di trattamento fiscale per le partite IVA ammesse al regime fiscale agevolato riservato a chi incassa fino a 65mila euro. Il nuovo scaglione si assesterebbe intorno alla suddetta cifra di 30mila euro e, al di sotto di esso resterebbe l’esonero dalla fattura elettronica. Così facendo, verrebbe mantenuta la semplificazione per le piccole attività a partita IVA, lasciando l’obbligo di fatturare elettronicamente solo a chi fattura somme più ingenti. Al di fuori di questo non sono previste modifiche per l’attuale norma “flat tax” del 15% che continuerebbe a venire applicata fino alla soglia dei 65mila euro.

Resta invece in piena discussione la questione sullo scaglione tra i 65 e i 100mila euro per cui la manovra dello scorso anno ha fissato un a aliquota fiscale fissa al 20% che partirà dal prossimo Gennaio 2020 (un’altra flat-tax in pratica). Tuttavia, a seguito del mancato via libera dall’Europa ed un più generale cambio di rotta sulla ipotesi flat-tax, la misura sembra prossima alla sua disattivazione (o almeno sospensione). Una soluzione di compromesso potrebbe vedere il mantenimento della flat-tax fino ai 100mila euro ma con una aliquota leggermente più alta del 20%.

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Mon, 14 Oct 2019 14:31:03 +0200
<![CDATA[Digithera QR: scopri la nuova App per aiutare la tua fatturazione in mobilità!]]> https://www.digithera.it/blog/digithera-qr-app/ Digithera QR è pensata appositamente per tutte le attività e i professionisti che necessitano di generare una fattura elettronica senza emetterla direttamente. L’App permette di raccogliere e portare sempre con noi tutti i dati necessari per poter emettere la fattura in un secondo momento!

Come funziona l’App?

L’App consente di decodificare e registrare tutti i dati del cliente tramite la scansione del QR Code SDI fornito direttamente dalla Agenzia delle Entrate. Se il cliente non dispone del codice QR è possibile inserire manualmente i dati.

Oltre ai riferimenti del cliente è possibile inserire tutti i dati relativi alla transazione effettuata ed allegare anche una foto della ricevuta di pagamento cartacea rilasciata o di qualsiasi altro documento che ci aiuti in fase di emissione della fattura. Tutti i clienti scansionati vengono registrati all’interno della rubrica dove è possibile consultare tutte le transazioni eseguite e registrate in uno storico.

Digithera QR non invia direttamente la fattura a SDI, serve per facilitare l’operatività quando non ci troviamo in condizioni di emettere immediatamente una fattura.

I vantaggi che si possono ottenere:

- Permette di raccogliere i dati di nuovi clienti, associarli alla transazione commerciale per poi utilizzarli in un secondo momento
- Possibilità di includere la foto della ricevuta o nota di fattura legata alla transazione registrata
- Inviare in modo semplice e diretto a noi stessi o a soggetti terzi gli estremi per generare la fattura

 

Il Download è completamente gratuito. Per permetterti di provare al meglio le funzionalità offriamo la possibilità di provare il servizio con 100 inserimenti omaggio (raggiunto questo valore sarà possibile continuare ad usufruire dell’applicazione in sola consultazione oppure acquistare nuovi inserimenti). Digithera QR è disponibile su App Store per dispositivi Apple dotati di iOS 10.3 o successivi, a breve sarà rilasciata una versione dedicata ai dispositivi Android.

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Thu, 10 Oct 2019 08:05:50 +0200
<![CDATA[Fattura elettronica in ritardo: fine del periodo di moratoria ed inizio sanzioni ]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-sanzioni/ Il 1 ottobre ha segnato la fine del periodo di moratoria: da adesso, infatti, le sanzioni per i ritardi nella emissione di fatture elettroniche dovranno essere pagate interamente. Il primo semestre di “mano leggera” (in cui veniva prevista la possibilità di inviare la fattura al SdI entro il termine di versamento dell’IVA mensile o trimestrale) previsto dal DL 119/2018 è terminato: a questo punto diventano efficaci le misure contenute nel dlgs 471/199 che possono arrivare a toccare anche il 180% dell’imposta per coloro che non adempiono all’emissione della fattura entro il termine massimo di 12 giorni per l’invio all’SdI.

Dal primo ottobre, invece, si passa al regime ordinario. Permane tuttavia un margine di flessibilità introdotto dal decreto crescita, che ha portato la scadenza per l’invio a 12 giorni.

Il potenziale ritardo viene sanzionato con una somma che può andare dal 90% al 180% dell’imposta, partendo da un minimo di 500 euro. Stessa sanzione per chi indica, nella documentazione o nei registri, una imposta inferiore a quella dovuta. La sanzione in questo caso può oscillare dai 250 ai 2000 euro quando la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo.

La circolare della Agenzia delle Entrate 14/2019 definisce le regole applicative del post-moratoria per cui l’estensione della riduzione fino al 30 settembre per i contribuenti che liquidano l’IVA mensile si riferisce al momento in cui viene effettuata l’operazione. Come si traduce tutto questo? In sintesi, qualora una operazione sia stata effettuata nel settembre 2019, inviando la fattura entro il 16 novembre 2019 (termine di versamento dell’IVA), si rientra a tutti gli effetti ancora nel periodo di moratoria, avendo diritto quindi alla sanzione ridotta al 20%.

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Tue, 08 Oct 2019 10:52:50 +0200
<![CDATA[La Francia muove il primo passo verso l’obbligatorietà della Fatturazione Elettronica nel B2B]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-b2b-europa-francia/ Come descritto in un nostro precedente articolo, la fatturazione elettronica sta prendendo sempre più piede all’interno di tutte le Pubbliche Amministrazioni degli stati membri dell’Unione (soprattutto a partire dal prossimo 18 Aprile 2020). Sulla spinta di questo grande cambiamento, diversi stati nazionali si stanno muovendo per portare l’obbligatorietà di questo strumento anche per quello che concerne le transazioni nel Business-to-Business.

La recente proposta di legge presentata dal governo francese (in data 27 Settembre 2019) mira appunto a rendere le relazioni commerciali soggette all’obbligo di utilizzo di fatturazione elettronica. In linea con tale proposta, le fatture cartacee non sarebbero di conseguenza più accettate a partire dal prossimo 2023. Con questo sistema il governo metterà in grado il fisco francese in una posizione tale di comparare in modo automatico i dati relativi agli acquisti con quelli di vendita, oltre a rendere molto veloce ed efficace il rimborso IVA collezionando semplicemente i dati contenuti nelle varie transazioni.

In teoria, dopo l’entrata in vigore, il governo francese prevede una completa integrazione del nuovo sistema con l’intera economia francese non più tardi del 1 Gennaio 2025.

Questa nuova proposta, seppur vista da molti come ambiziosa, serve a rimarcare ancora di più come i progetti nazionali legati alla gestione dell’IVA siano sempre più orientati alla efficiente gestione dei dati, andando a riunire quelle che sono le “best practices” dei diversi stati membri come (appunto) la fattura elettronica B2B o l’upload istantaneo dei dati IVA nei vari sistemi. Ovviamente, come avvenuto pochi mesi qui in Italia, le aziende (a maggior ragione la PMI), dovranno adeguare i loro sistemi di conseguenza all’epocale svolta.

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Fri, 04 Oct 2019 07:39:13 +0200
<![CDATA[Nodo Smistamento Ordini: proroga della data di adozione del nuovo processo di ordini elettronici]]> https://www.digithera.it/blog/nso-proroga-obbligo/ L’adozione obbligatoria del Nodo Smistamento Ordini, sistema attraverso cui gli Enti appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale e i loro fornitori dovranno scambiarsi documenti informatici attestanti l’ordinazione e l’esecuzione degli acquisti dei beni e servizi, inizialmente prevista per il prossimo 1 Ottobre 2019, è stata prorogata.

La proroga dell’avvio del progetto è stata decisa lo scorso 25 Settembre 2019 in una riunione tra il MEF (Ministero dell’Economia e Finanze), rappresentanti delle Regioni e varie associazioni di categoria, e manca ancora l’ufficialità, anche se la pagina NSO del sito della Ragioneria Generale dello Stato informa che è in corso di aggiornamento la data di decorrenza prevista.

Le nuove date annunciate per l’entrata in vigore dell’obbligo di ordine elettronico sono il 1 febbraio 2020 per l’acquisto di beni e il 1 gennaio 2021 per l’acquisto di servizi. Presumibilmente verrà ritardata anche l’impossibilità delle Amministrazioni Pubbliche di dar corso alla liquidazione e al successivo pagamento di Fatture emesse senza riferimento a Ordini Elettronici oppure a Ordini che non siano stati validati da NSO. La non pagabilità delle fatture decorrerà dal 1 gennaio 2021 per gli ordini di beni e dal 01 gennaio 2022 per gli ordini di servizi. Il nuovo decreto ministeriale, necessario per apportare le modifiche all'attuale testo della norma (D. Ministero dell'Economia e delle Finanze del 7 dicembre 2018), verrà sicuramente ufficializzato dopo il 1 ottobre 2019.

Nel periodo che intercorre tra il 1 Ottobre 2019 ed il 1 Febbraio 2020 è consentita l’effettuazione di test, per tutti gli Enti SSN già in grado di inviare gli ordini elettronici e i fornitori in grado di riceverli, al fine di consentire agli attori coinvolti di giungere preparati all’avvio ufficiale dal prossimo febbraio

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Tue, 01 Oct 2019 10:48:04 +0200
<![CDATA[NSO: a un passo dall'introduzione della nuova normativa per tutti gli enti SSN]]> https://www.digithera.it/blog/nso-a-un-passo-introduzione-nuova-normativa/ Il 1 Ottobre 2019 è oramai dietro l’angolo e con esso l’entrata in vigore dell’obbligo per tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale di adeguarsi al sistema Nodo Smistamento Ordini, tramite cui trasmettere i propri ordini in formato Ubl Peppol Bis 3.0.

Sia i fornitori che gli enti pubblici possono utilizzare 4 diverse tipologie di canali per ricevere e inviare documenti via NSO:

  • Comunicazione applicativa su rete internet (con servizi esposti tramite web services)
  • Trasmissione dati tramite protocollo FTP;
  • Infrastruttura Peppol eDelivery Network.
  • PEC

Per quello che attiene le regole tecniche, sono previsti 3 processi:

  1. Ordine semplice: l’ente pubblico manda via NSO un ordine di acquisto comunicando in modo implicito di non essere in grado di gestire eventuali messaggi di risposta
  2. Ordinazione completa: a differenza del precedente prevede la capacità del cliente (ovvero dell’ente pubblico) di ricevere i messaggi di risposta dal fornitore
  3. Ordinazione pre concordata: l’ordine è inviato dal fornitore in base a giustificativi o accordi derivanti da contratti inviati dal cliente mediante canali tradizionali.

NSO gestisce 4 tipi di documenti:

  • l’ordine (emesso all’azienda fornitrice dall’azienda sanitaria)
  • l’ordine pre-concordato (inviato dal fornitore alla PA)
  • la risposta (ovvero quel documento che permette alla pubblica amministrazione di accettare, modificare o rifiutare l’ordine del cliente)
  • l’ordine di riscontro che consente alla PA di confermare, declinare o sostituire le risposte con modifiche

Fatti trovare pronto e non perdere l’opportunità di usufruire di <NSOtoPDF>, il Web Service gratuito di Digithera per convertire Ordini NSO o DDT Peppol!

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Thu, 19 Sep 2019 10:59:16 +0200
<![CDATA[Fatturazione Elettronica Europea: scatta l'obbligo dal prossimo aprile 2020]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-europea/ L’obbligo di fatturazione elettronica non è più una questione riservata ai confini italici: a partire dal prossimo 18 aprile 2020, infatti, l’innovativa procedura riguarderà le pubbliche amministrazioni di tutti gli stati membri dell’Unione.

Una accurata analisi dello status della fatturazione europea all’interno dei paesi dell’area Euro mostra una situazione piuttosto variegata: su 33 paesi presi in considerazione, sono ancora 13 quelli che non hanno ancora un regolamento ben definito per l’adozione definitiva dell’obbligo.

La Direttiva 2014/55/UE “Fatturazione elettronica negli appalti pubblici” ha svolto un ruolo cruciale nell’assicurare un grado perfetto di interoperabilità tra fatture di stati diversi con lo scopo di automatizzare l’elaborazione dei dati contenuti nella fattura.

Non esiste invece, alla data di oggi, alcun obbligo di Fatturazione elettronica, all’interno dell’Unione Europea, relativo ai soggetti privati, che però sono abilitati ad utilizzare tale formato con tutte le Pubbliche amministrazioni estere e italiane grazie all’interoperabilità con il Sistema di Interscambio (SdI).

L’architettura standard che verrà messa in pratica in Europa andrà a cogliere i benefici dell’utilizzo del formato europeo e dell’XML UBL e verrà fornita dall’associazione OpenPeppol (Paneuropean public procurement online) promossa in Italia da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), in qualità di Authority Peppol nazionale.

A livello nazionale le specifiche Peppol sono state prese come riferimento per il progetto di Ordine Elettronico tramite Nodo Smistamento Ordini (NSO) delle amministrazioni pubbliche, in partenza il prossimo 01 ottobre.

Colla

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Wed, 18 Sep 2019 08:58:22 +0200
<![CDATA[Nodo Smistamento Ordini: Regole tecniche revisione 4.0.1]]> https://www.digithera.it/blog/nodo-smistamento-ordini-regole-tecniche-revisione-4-0-1/ NSO è oramai sulla griglia di partenza, il primo di Ottobre 2019 vedrà l’obbligo dell’utilizzo del nuovo sistema per gli ordini del Sistema Sanitario Nazionale. 

Il Nodo Smistamento Ordini avrà lo scopo di gestire lo scambio digitale di tutti i documenti attestanti gli ordini per le aziende del Servizio Sanitario Nazionale e per i loro fornitori.

Veicolerà quindi, su canali telematici, la trasmissione degli ordini delle aziende del Servizio Sanitario Nazionale verso i propri fornitori, esattamente come SDI opera la funzione di smistamento delle fatture elettroniche.

Oltre che occuparsi dello scambio dei documenti e a provvedere al loro recapito, il Nodo Smistamento Ordini verifica che i documenti trasmessi siano formalmente corretti e contengano tutte le informazioni (obbligatorie) necessarie allo scopo per cui viene generato ed inviato ovvero per facilitare lo scambio di tutti i documenti del ciclo passivo. In altre parole, NSO è una sorta di postino intelligente che gestisce lo scambio degli ordini di acquisto (e gli altri documenti eventualmente occorrenti) tra clienti e fornitori.

Una grande novità insomma, che superato il periodo di rodaggio porterà con sé un gran numero di vantaggi, cominciando dalla riduzione della possibilità di errore in fase di inserimento manuale dell’ordine (con benefici in termini di tempi che di costi) o la possibilità di integrazione delle fatture e degli ordini elettronici con gli attuali ERP (servizio, peraltro, offerto anche da Digithera).

L’utilizzo del nuovo sistema non sarà complicato, risulta infatti ben regolamentato nei suoi processi predefiniti descritti accuratamente nel documento “Regole tecniche per l’emissione e la trasmissione degli ordini elettronici” del Ministero dell’Economia e delle Finanze e completati delle Linee guida di prossima pubblicazione, che conterranno indicazioni operative su emissione, trasmissione e gestione dei documenti tramite NSO.

La versione 4.0 delle Regole tecniche, pubblicata il 10 settembre ed integrata il 12 settembre dalla versione 4.0.1 che ne corregge alcuni piccoli errori, accoglie numerose delle indicazioni e richieste di integrazione pervenute successivamente alla pubblicazione della versione 3.0 a maggio.

Inoltre provvede a un riordino del documento finalizzato ad una maggiore leggibilità e coerenza della successione degli argomenti trattati.

Di seguito il documento:

http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/apir/NSO-Regole-tecniche-IT-Ver_4_0_1.pdf

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Fri, 13 Sep 2019 08:53:44 +0200
<![CDATA[Giuseppe Interlandi]]> https://www.digithera.it/blog/giuseppe-interlandi/ I clienti sono al primo posto per Digithera!

Un customer care da manuale: competenti, efficienti e sempre gentili. Per una PI come la nostra, il supporto tecnico da parte del fornitore è veramente fondamentale! 

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Tue, 10 Sep 2019 07:13:00 +0200
<![CDATA[Fattura elettronica: una guida completa alle sanzioni per il 2019]]> https://www.digithera.it/blog/guida-alle-sanzioni-2019-fattura-elettronica/ L’introduzione della fatturazione elettronica ha costituito una vera e propria rivoluzione nell’infrastruttura fiscale italiana e in questo primo anno sia le aziende che i professionisti hanno dovuto adattare i propri sistemi per allinearsi alla normativa.

Casi quali la mancata emissione della fattura, l’emissione in ritardo o l’emissione con errori sarebbero di conseguenza soggetti a sanzioni ma considerata l’entità della svolta alla quale il sistema di fatturazione è andata incontro è stato previsto un periodo detto “di moratoria” o di transizione (conclusosi il 30 Giugno).

Un periodo di rodaggio all’interno del quale, senza il timore di incorrere in sanzioni, gli errori e le omissioni sono state tollerate con l’abolizione delle quote da pagare o con una loro forte riduzione.

Le more, di conseguenza, entrano a pieno regime per le fatture emesse dal 1° Luglio 2019.

Fatto chiaro questo aspetto, vediamo di seguito un breve riepilogo delle sanzioni e delle franchigie previste.

 

Periodo transitorio (fino al 30 Giugno 2019)

 

L’articolo 10 del DL 119/2018 regolamenta il meccanismo di riduzione delle sanzioni sulla fattura elettronica omessa, tardiva o errata, per venire incontro alle esigenze di rodaggio del sistema ed è valido sia per fatture immediate che differite.

 

Si distinguono i due casi:

  • contribuenti IVA mensili

per loro è prevista una riduzione delle sanzioni fino alla liquidazione IVA in scadenza il 16 Ottobre 2019, dunque per tutte le fatture con IVA a debito emesse fino al 30 Settembre.
Per le fatture seguenti, le eventuali mancanze (fattura elettronica omessa, errata o tardiva) sono da riferirsi alla sezione successiva.

  • contribuenti IVA trimestrali

per loro il periodo transitorio è terminato il 20 Agosto 2019, termine per la liquidazione IVA relativa al secondo trimestre.
Per l’IVA a debito sulle fatture emesse dal 1° Luglio 2019, le eventuali mancanze (fattura elettronica omessa, errata o tardiva) sono da riferirsi alla sezione successiva.

 

Tabella riepilogativa

 

Periodicità liquidazione IVA

Data Fattura

Sanzioni

Mensile

≤ 30 Giugno 2019

1 – Non prevista se la fattura viene emessa e inviata all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza della liquidazione IVA relativa al periodo cui la fattura si riferisce

2 – 20% dell’importo della sanzione piena se la fattura viene emessa e inviata all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza della liquidazione IVA relativa al periodo successivo a quello di effettuazione dell’operazione

Trimestrale

≤ 30 Settembre 2019

Stesse condizioni di cui sopra

 

Sanzioni a regime dal 1° Luglio 2019

 

Le sanzioni inerenti alle inottemperanze per fatture elettroniche omesse, errate o tardive sono regolamentate dai DL 471/1997 (articolo 6) e dal DL 472/1997 (articolo 6) e qui di seguito elencate

 

Tabella riepilogativa

 

Tipologia di violazione

Norma di riferimento

Sanzioni

Violazione registrazione o fatturazione senza conseguenze sul calcolo dell’IVA

Art. 6 comma 1 DL 471/1997

Da 250 a 2000 euro

Fatturazione elettronica o registrazione omessa, tardiva o errata

Art. 6 comma 1 DL 471/1997

Dal 90% al 180% dell’imposta, con importo minimo di 500 euro

Violazione fatturazione elettronica e/o registrazione importi esenti, non imponibili, non soggetti a IVA o reverse charge

Art. 6 comma 1 DL 471/1997

Dal 5% al 10% dei corrispettivi, con un minimo di 500 euro. Se non ci sono conseguenze sul calcolo IVA o delle imposte sui redditi le sanzioni sono comprese da un minimo di 250 a un massimo di 2000 euro

Violazioni formali

Art. 6 comma 1 DL 472/1997

Nessuna sanzione

 

 

Termini di comunicazione, errori del SDI e termini di pagamento del tributo per sanzione

 

I canoni di legittimità per la comunicazione di una fattura elettronica sono dettati dalla data di invio al Sistema di Interscambio e nello specifico:

 

  • Per le fatture immediate il termine ultimo per l’invio è il dodicesimo giorno dalla data di emissione del documento. Novità, questa, introdotta dal recente Decreto Crescita;
  • per le fatture differite, invece, il termine ultimo è il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di emissione del documento.

In caso invece di rifiuto del documento da parte del SDI, la fattura elettronica può essere inviata nuovamente entro 5 giorni dalla notifica di rifiuto.

 

Il pagamento della mora, invece, andrà eseguito tramite modello F24 compilando la sezione erario ed utilizzando il codice tributo 8911.

 

Infine, le sanzioni da pagare in caso di omissione, errata o tardiva fattura elettronica, possono essere ridotte attraverso il ravvedimento operoso (DL 472/1997, art. 13), attraverso il quale è possibile ridurre notevolmente la sanzione dovuta.

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Tue, 03 Sep 2019 08:29:04 +0200
<![CDATA[Fattura retroattiva - una rapida guida]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-retroattiva-una-rapida-guida/ Numerare una fattura elettronica dopo lo scontrino, ecco come fare

 

Il caso:

Un cliente effettua un acquisto in negozio senza preoccuparsi di richiedere la fattura.
Esce pertanto dallo stesso munito esclusivamente di ricevuta o scontrino.

Dopo alcuni giorni (e fatture emesse nello stesso negozio), torna dal commerciante richiedendo l’emissione di fattura elettronica. Come comportarsi? 

Il problema nasce nel momento in cui bisogna mantenere la progressione numerica delle fatture.
Queste devono riportare obbligatoriamente il numero della ricevuta (o scontrino) e la data della sua emissione, creando pertanto una discontinuità nel numero progressivo nel caso in cui bisogna produrre fattura retroattivamente.

 

La soluzione:

premesso che nessuna norma imponga la doppia progressione numerica per scontrini e fatture (Sarebbe quindi possibile mantenerle separate), la soluzione più rapida potrebbe essere di inserire la fattura in oggetto in un sezionale separato. In questo modo non ci sarebbero problemi nell’interrompere o sfalsare la numerazione.

In pratica:

 Ipotizziamo il seguente scenario,

fattura numero 1 del 27 Agosto 2019

fattura numero 2 del 28 Agosto 2019

fattura numero 3 del 29 Agosto 2019

fattura numero 4 del 27 Agosto 2019 (per scontrino datato 27 Agosto 2019).

 

La fattura 4 potrebbe essere emessa con numero progressivo 1/A invece che 4, ovviando così al problema.

 

Numerare la fattura come “4”, tuttavia, non comporta alcun tipo di rischio per almeno due ragioni:

la prima, il comma 5 bis dell’articolo 6 del DL 472/1997 che cita: “Non sono inoltre punibili le violazioni che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo e non incidono sulla determinazione della base imponibile, dell’imposta e sul versamento del tributo”;

la seconda, la fattura viene considerata emessa al momento della sua trasmissione a SDI, quindi si potrebbe argomentare che la progressione non è da relazionare alla data di emissione.

Resta inoltre valido il fatto che l’emissione della fattura è obbligatoria se richiesta dal cliente e i dati da riportare obbligatoriamente al suo interno (numero, numero progressivo, identificativo alfanumerico e data dello scontrino) la identificano in maniera univoca con il documento fiscale emesso.

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Wed, 28 Aug 2019 13:40:43 +0200
<![CDATA[Nodo Smistamento Ordini: attori, ruoli e modalità di interazione previste]]> https://www.digithera.it/blog/nodo-smistamento-ordini-procedure/ Poco più di un mese prima di veder scattare per tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale l’obbligo di trasmettere telematicamente i documenti relativi agli ordini tramite l’NSO (Nodo Smistamento Ordini), sistema gestionale istituito dal MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Un sistema che prevede la compartecipazione di tre attori diversi con diversi ruoli:

  1. Il cliente o PA, ovvero le Pubblica Amministrazione che acquisti beni o servizi o un soggetto che la rappresenta.
  2. Il Fornitore, ossia l’operatore economico che fornisce beni o servizi o un soggetto che lo rappresenta.
  3. L’Intermediario, ossia il soggetto/sistema che gestisce per conto del cliente (o del fornitore) il processo di creazione, invio, ricezione ed elaborazione dei messaggi.
 

All’interno della interazione con l’NSO, ciascuno dei sopra citati può assumere uno dei seguenti ruoli:

  • Mittente: può essere il Cliente o il Fornitore da cui origina il messaggio
  • Destinatario: può essere il Fornitore o Cliente a cui il messaggio viene indirizzato
  • Trasmittente: può essere sia il Cliente, il Fornitore o l’Intermediario che invia il messaggio a NSO
  • Ricevente: può essere sia il Cliente, il Fornitore o l’Intermediario che riceve il messaggio da NSO
 

A questo proposito, quali sono le modalità di interazione previste?
Ci sono tre differenti profili che attengono a tre diverse tipologie di ordinazione.

Ordinazione Semplice, PEPPOL BIS Order only 3.0

Questo è il metodo più tradizionale, in cui il cliente (ente pubblico) invia attraverso NSO un ordine di acquisto al fornitore. In questa casistica, il cliente comunica in modo implicito di non poter gestire eventuali messaggi di risposta inviati dal fornitore in modalità elettronica strutturata tramite NSO: questo dovranno dunque essere trasferiti attraverso canali più tradizionali (come email o telefono)

Ordinazione completa, PEPPOL BIS Ordering 3.0

Anche in questo caso il processo di ordinazione viene avviato dal cliente (ente pubblico) che invia (tramite NSO) un ordine di acquisto al fornitore. A differenza del caso precedente stavolta il cliente comunica implicitamente che è in grado di gestire eventuali messaggi di risposta inviati dal fornitore in modalità elettronica strutturata tramite NSO.

Ordinazione pre-concordata, PEPPOL BIS Order Agreement 3.0

Uno scenario speculare rispetto alla situazione tradizionale: l’ordine di acquisto viene emesso dal fornitore sulla base di giustificativi (o accordi derivanti da contratti) inviati dal cliente PA attraverso canali tradizionali: si tratta a tutti gli effetti di una ordinazione elettronica concordata “fuori sistema”. Questa fattispecie è stata introdotta sia per i casi di indisponibilità di NSO lato mittente (si pensi ad esempio alla temporanea assenza di connessione per motivi esterni) sia per altre eventualità specifiche (un esempio sono i buoni di acquisto cartacei che sono necessari per evadere gli ordini relativi a sostanze stupefacenti o psicotrope). Anche in questo caso, come nell’ordinazione completa, gli eventuali messaggi di risposta potranno essere veicolati attraverso NSO, dato che si assume per via implicita che il cliente PA sia in grado di inviare documenti elettronici.

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Wed, 21 Aug 2019 08:08:00 +0200
<![CDATA[Scontrino elettronico: i cambiamenti con l’introduzione del nuovo obbligo]]> https://www.digithera.it/blog/scontrino-elettonico-obbligo/ Lo scontrino elettronico, entrato in vigore in maniera soft dallo sorso 1 Luglio 2019 per quelle realtà con un volume di affari superiore ai 400.000 euro, si pone come una ulteriore misura di combattimento alla evasione fiscale a fianco della fatturazione elettronica, già ampiamente operativa dallo scorso 1 Gennaio 2019.. Questi soggetti saranno infatti obbligati a memorizzare e trasmettere in modalità telematica i dati corrispettivi giornalieri per certificare le proprie operazioni fiscali.

Nuovi appositi registratori telematici saranno necessari per adempiere all’obbligo, ad eccezione di alcuni esoneri previsti per il 2019. Una ulteriore opzione è garantita dalla possibilità di inviare i dati all’Agenzia delle Entrate anche se sprovvisti di registratore telematico, utilizzando o i servizi messi a disposizione su “Fatture e Corrispettivi” o quelli messi a disposizione dalle Software House private.

Ma cosa cambierà nel concreto con lo scontrino elettronico? In pratica, l’obbligo di memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri sostituirà il più tradizionale scontrino cartaceo (e ricevute annesse).

I commercianti e proprietari di attività potranno generare il documento commerciale anche tramite il servizio gratuito che metterà a disposizione l’Agenzia delle Entrate, che dovrà includere i seguenti dati obbligatori:

• Numero progressivo
• Data e ora di emissione
• Nome azienda, ragione sociale, nome e cognome dell’emittente
• Numero della Partita IVA
• Indirizzo dell’esercizio o attività commerciale
• Descrizione dei beni ceduti o dei servizi resi
• Ammontare preciso del corrispettivo complessivo e di quello pagato

I dati delle operazioni effettuate saranno inviati su base giornaliera alla Agenzia delle Entrate, mediante un canale telematico che consentirà al Fisco di avere immediatamente a disposizione i dati delle vendite e, quindi, delle operazioni rilevanti ai fini IVA per i controlli correlati.

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Mon, 12 Aug 2019 13:24:20 +0200
<![CDATA[Aggiornamenti sulle specifiche tecniche della fattura elettronica: nota della Agenzia delle Entrate del 30/07/2019]]> https://www.digithera.it/blog/specifiche-tecniche-fattura/ Continua ad essere un ambito in perenne movimento quello della fatturazione elettronica. Dopo la pubblicazione di oltre 80 FAQ avvenuto lo scorso luglio sul sito della Agenzia delle Entrate (inerenti per la maggior parte alle novità in tema di servizi di consultazione e conservazione sostitutiva, l’ente ha pubblicato in data 30 Luglio 2019 una ulteriore nota contenente aggiornamenti di specifiche tecniche cui attenersi per assicurarsi la conformità delle proprie fatture.

Questi sono i passi fondamentali da seguire e cui prestare la maggiore attenzione:

  • Verifica del corretto utilizzo del codice destinatario “XXXXXXX” (codice di errore 00313)
  • Verifica della coerenza di partita IVA e codice fiscale (in caso di presenza di entrambi) sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente (codici di errore 00320 e 00324)
  • Verifica della corretta valorizzazione del codice fiscale, sia per il cedente/prestatore che per il cessionario/committente, nei casi in cui la partita IVA sia quella di un gruppo IVA (codici di errore 00321, 00322, 00325 e 00326)
  • Verifica, in tutti i casi di autofattura, che la partita IVA del cedente/prestatore non sia cessata da un periodo superiore ai 5 anni (codice di errore 00323)
  • Verifica dell’indirizzo PEC indicato nel campo PEC Destinatario, per assicurarsi che non corrisponda ad una casella PEC del SdI (codice di errore 00330).

Potete consultare il documento completo sul sito della Agenzia delle Entrate.

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Tue, 06 Aug 2019 07:26:00 +0200
<![CDATA[Le funzionalità svolte dal Nodo Smistamento Ordini nella gestione dei documenti]]> https://www.digithera.it/blog/nso-gestione-fatture/ NSO, concettualmente simile nel suo funzionamento al Sistema di Interscambio usato per le Fatture Elettroniche, gestirà la validazione e la trasmissione dei documenti (oggi ordini e relative risposte, domani anche DDT) tra i soggetti pubblici coinvolti e loro fornitori.

Formalmente l’ordine è un Messaggio, ovvero un file non contenente codice eseguibile né macroistruzioni, il cui formato è conforme alle Regole tecniche, composto dalla Busta di trasmissione e dal Corpo del messaggio:
A) la Busta di trasmissione contiene i dati necessari per il corretto indirizzamento (indirizzo del mittente e del destinatario);
B) il Corpo del messaggio è il Documento, la parte del Messaggio contenente i dati di business (es. Ordine, Risposta, Riscontro).

NSO svolge tre funzioni:

  1. Identificazione, con cui NSO provvede ad individuare in modo univoco il Messaggio;
  2. Validazione, con cui NSO provvede a verificare la correttezza dei dati che compongono il Messaggio;
  3. Trasmissione, con cui NSO provvede a inoltrare al Ricevente (Cliente, Fornitore o Intermediario) il Messaggio, se validato.

IDENTIFICAZIONE

Ogni Messaggio (ossia, ogni Documento) scambiato attraverso NSO è univocamente identificato tramite un Identificativo di Trasmissione (IdT), assegnato da NSO e che caratterizza univocamente ogni messaggio scambiato, e i seguenti tre elementi (la cosiddetta «tripletta» di identificazione), che devono obbligatoriamente essere riportati nel Documento:

  • «EndpointID» l’identificativo del soggetto che lo ha emesso, che di norma coincide con il Mittente
  • «ID» l’identificativo del Documento assegnato dall’Emittente
  • «IssueDate» la data del Documento

L’Identificativo di Trasmissione (IdT) non viene trasmesso da NSO né al mittente né al destinatario, ma solo registrato sul database Piattaforma Crediti Commerciali (PCC) unitamente alla «tripletta» di identificazione. l’IdT viene anche riportato in tutte le Notifiche che si riferiscono al Messaggio inviate da NSO

VALIDAZIONE

I tre elementi che costituiscono la «tripletta» di identificazione e che caratterizzano ogni messaggio dovranno essere necessariamente riportati anche nella Fattura Elettronica (o nelle fatture elettroniche) relative all’ordine. Nello specifico:

  • Nel campo 2.1.2.2 della Fattura Elettronica va riportato l’identificativo del Documento Ordine («ID») a cui la fattura fa riferimento
  • Nel campo 2.1.2.3 della Fattura Elettronica va riportata la data di emissione del Documento Ordine («IssueDate»)
  • Nel campo 2.1.2.5 della Fattura Elettronica va riportato l’identificativo del soggetto che ha emesso il Documento Ordine («EndpointID») preceduto e seguito dal carattere #

TRASMISSIONE

Nella sola Validazione, NSO analizzerà formalmente il messaggio ricevuto e, in caso tutte le regole formali siano rispettate, validerà il messaggio restituendolo al mittente, che si farà carico della trasmissione dello stesso verso il destinatario.

Il sistema effettua la validazione del Messaggio sia sulla Busta di trasmissione che sul Corpo del messaggio. In particolare:

  1. Sulla Busta di trasmissione, verifica le informazioni sul Mittente e sul Destinatario;
  2. Sul Corpo del messaggio, esegue i controlli in base alle regole relative allo specifico tipo di Documento.

Inoltre, NSO verifica che non esista un altro documento validato avente la medesima Tripletta di identificazione. L’esito della verifica è comunicato al Trasmittente con apposita Notifica di sistema.

Le amministrazioni pubbliche non possono dar corso alla liquidazione e al successivo pagamento a fronte di Documenti contenuti in Messaggi che non siano stati validati da NSO

nso-canali-utilizzabili

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Wed, 31 Jul 2019 07:10:00 +0200
<![CDATA[Servizio di Consultazione e Conservazione fattura elettronica: nuove precisazioni della Agenzia Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/conservazione-fattura-elettronica-novita/ L’aggiornamento delle FAQ riguardanti il tema della fatturazione elettronica all’interno del sito web della Agenzia delle Entrate, chiarisce come verranno valutati i titolari di partita IVA durante le attività di controllo anti evasione. Il metodo della fatturazione elettronica è chiaramente nato con lo scopo di rendere più efficienti i controlli, ma il tema è strettamente correlato anche al servizio di consultazione messo a disposizione dall’Agenzia. L’adesione viene dunque considerata come un elemento cruciale per rendere trasparente e limpido il rapporto tra Fisco e contribuente, mentre la mancata adesione viene vista come un elemento di rischio: un segnale di attenzione ben preciso da parte della Agenzia.

Non si creerà in alcun modo una disparità di trattamento tra chi non aderirà e coloro che invece daranno il proprio consenso alla archiviazione dei dati: l’Agenzia specifica difatti (nella FAQ 125) che “i dati rilevanti ai fini fiscali resteranno a propria disposizione anche nel caso in cui fosse previsto l’obbligo di cancellazione dei dati”. La mancata adesione al servizio di consultazione ed acquisizione (prima scadenza prevista al 31 Ottobre), avrà pochi effetti sulle attività di controllo automatizzato effettuate da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il vantaggio principale garantito dalla adesione al servizio di consultazione ed acquisizione dei dati delle fatture emesse e ricevute è quello di consentire al contribuente la possibilità di ritrovare agilmente in qualsiasi momento le proprie informazioni all’interno del portale portale “Fatture e Corrispettivi”. Quindi non solo la volontà di rendere più semplice la vita dell’utente ma anche di rafforzare la collaborazione tra fisco e contribuente stesso.

Resta ovviamente la piena di libertà di scelta pur nella consapevolezza che la mancata adesione al servizio di consultazione rappresenterà agli occhi della Agenzia delle Entrate un elemento di valutazione nell’ambito dell’attività di analisi del rischio condotta dall’Agenzia stessa.

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Wed, 24 Jul 2019 13:44:46 +0200
<![CDATA[Nota ANC & Confimi Industria su fattura elettronica differita e reverse charge]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-differita/ Una nota congiunta emessa dalla Agenzia Nazionale Commercialisti e Confimi Industria lo scorso 18 luglio, ha fornito importanti delucidazione sulla tematica della fatturazione differita e del reverse charge interno. Secondo le associazioni è infatti possibile indicare la data di fine mese anche qualora l’ultimo ddt sia precedente.

Viene dunque confermata la possibilità di continuare ad emettere fatture retrodatate: le regole inerenti la fatturazione differita non sono state alterate dall’obbligo di invio del documento in formato elettronica via SdI. Qualora venga ritenuto più pratico e comodo indicare nel campo apposito una data anche differente da quella di effettuazione dell’operazione, tutto ciò è fattibile purchè la data indicata sia compresa tra il giorno di effettuazione e il termine ultimo di emissione.

Nessun ostacolo alla retrodatazione nel mese precedente a quello di effettuazione dell’operazione. ANC e Confimi confermano come si tratti addirittura di una soluzione raccomandabile, per evitare disallineamenti tra i dati da indicare nelle Lipe e quelli che potrebbero essere “diversamente interpretati” dall’Agenzia delle Entrate qualora la fattura venisse datata nei primi giorni del mese successivo. Resta invece sempre intatto il divieto per la retrodatazione se per l’operazione sono previsti termini speciali di emissione accompagnati anche dallo slittamento dell’esigibilità della relativa imposta.

Un focus speciale nella nota viene destinato anche al tema del “reverse charge interno”: resta difatti possibile continuare a gestire tali operazioni come in precedenza, senza la necessità che il cessionario o committente trasmetta i dati dell’integrazione al SdI. Mentre per il reverse charge interno non è obbligatorio l’invio dell’autofattura in formato XML con invio al SdI.
Ecco qua il testo dell’intera nota per una completa informazione.

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Mon, 22 Jul 2019 13:11:01 +0200
<![CDATA[Regime forfettario: senza IVA anche le note di variazione]]> https://www.digithera.it/blog/regime-forfettario-iva/ L’Agenzia delle Entrate apporta chiarimenti sul tema del regime forfettario con la risposta all’interpello n.227 dello scorso 11 Luglio 2019, stabilendo come la nota di credito segua il medesimo regime fiscale applicato per la fattura originaria, senza l’IVA anche in caso di presenza di note di variazione.

La puntualizzazione arriva a seguito di un caso giudiziario in un CTU che ha emesso due fatture senza applicazione IVA e della ritenuta d’acconto come previsto per i soggetti che ricadono nel regime forfettario. A seguito della contestazione della controparte riguardo l’importo effettivamente indicato in fattura, tramite un accordo transitivo tra entrambe le parti grazie a cui è stato ridotto l’importo della prestazione, con la conseguente necessità di emissione di una nota di variazione in diminuzione.

In questi casi, non sarà necessario applicare l’IVA, qualora il contribuente ricada all’interno del regime forfettario. L’operazione richiederà fiscalmente l’emissione di una nota di variazione in diminuzione che, come specificato dall’Agenzia delle Entrate, seguirà il regime fiscale applicato in sede di emissione della fattura originaria.

Regime forfettario resta dunque immune dalla applicazione dell’IVA.

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Thu, 18 Jul 2019 07:33:06 +0200
<![CDATA[Note di variazione e fattura elettronica: nuovi aggiornamenti ]]> https://www.digithera.it/blog/note-variazione-fattura-elettronica/ Lo scorso 10 Luglio 2019, l’Agenzia delle Entrate è tornata a fare chiarezza in merito alla emissione delle note di variazione in aumento e diminuzione, con la risoluzione n.65.

Oggetto della discussione sono le cessioni di beni superiori alla somma di 154,94 euro e destinate a soggetti extra UE, per uso proprio e familiare. L’emissione della nota di variazione tramite la procedura Otello 2.o non si rende sempre obbligatoria ma viene invece previsto un doppio binario per tutte le cessioni effettuate senza applicazione dell’IVA e per quelle in cui è previsto il rimborso dell’IVA (ossia le cosiddette note di variazione in aumento e diminuzione). 

Il passaggio fondamentale riportato nella nuova risoluzione prevede che, nel caso di mancata restituzione della fattura emessa senza esercizio di rivalsa e consegnata al cessionario per l’attestazione dell’uscita dei beni dal territorio europeo, il cedente dovrà procedere alla regolarizzazione dell’operazione entro un mese dalla scadenza del termine (ovverosia il terzo mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione).

Sarà dunque d’obbligo l’emissione di una nota di variazione in aumento tramite il sistema Otello 2.0 delle Dogane, in modo singolo (senza la possibilità di variazioni cumulative).

Leggermente differente la casistica delle variazione in diminuzione in cui diventa necessario annotare nel registro acquisti la variazioni in diminuzione IVA, senza dover passare dall’invio attraverso il sistema Otello 2.0. I nuovi chiarimenti contenuti nella risoluzione esplicitano come “l’emissione del documento non sarebbe di per sé di alcuna utilità, non dovendosi recuperare l’IVA in capo al consumatore finale, per il quale l’imposta è indetraibile”.

Rimane ad ogni modo l’obbligo del contribuente di fornire prove evidenti della correttezza della operazione in caso di possibili controlli da parte della Agenzia, in modo da giustificare a pieno la variazione operata ed il collegamento con l’operazione iniziale.

Potete consultare qua il testo completo della risoluzione .65 del 10 luglio 2019

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Tue, 16 Jul 2019 08:32:50 +0200
<![CDATA[Scontrino elettronico: pubblicate le regole di invio senza registratore telematico]]> https://www.digithera.it/blog/scontrino-elettronico-regole/ Con un nuovo provvedimento emanato lo scorso 4 Luglio, l’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza sulle modalità di invio telematico degli scontrini elettronici.

Vengono delineati 3 modi (per i soggetti sprovvisti di registratore telematico) per inviare i corrispettivi giornalieri. Prima di addentrarci nella spiegazione è bene chiarire come resti ferma la possibilità di affidarsi ad un intermediario, il quale ha l’obbligo di rilasciare al contribuente la copia e la ricevuta della avvenuta comunicazione. Specifiche tecniche che non fanno altro che recepire le novità contenute all’interno del Decreto Crescita, ideate per facilitare la situazione di tutti i commercianti che non hanno registratore telematico.

Tutti i soggetti che devono adempiere all’obbligo di invio di scontrino elettronico a partire dal 1 Luglio 2019 avranno a disposizione due servizi resi disponibili dalla Agenzia delle Entrate nell’area riservata “Fatture e Corrispettivi”:

  • Upload di un file con i dati complessivi della singola giornata, distinti per aliquota IVA o con indicazione del regime di ventilazione
  • Servizio web di compilazione manuale dei dati dei corrispettivi complessivi giornalieri
 

A questi si aggiunge anche una terza possibilità per procedere alla trasmissione:

  • Tramite un modello “Web Service” attraverso un protocollo HTTPS o SFTP, secondo le regole contenute nel provvedimento stesso.

Questo è il provvedimento rilasciato in cui potete trovare tutte le specifiche tecniche nel dettaglio.

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Tue, 09 Jul 2019 10:24:15 +0200
<![CDATA[<NSOTOPDF>: conversione di ordini NSO e Peppol in HTML & PDF in un click]]> https://www.digithera.it/blog/nso-conversione-ordini/ Siamo oramai alle porte dell’introduzione dell’ordine elettronico tramite NSO.

Il Nodo Smistamento Ordini è la nuova procedura con cui si tradurrà l’obbligo, per tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale, di trasmettere in via telematica gli ordini, provvedimento che estende l’adozione di tecnologie digitali alle diverse fasi delle relazioni tra PA e fornitori.

La domanda principale che riceviamo in questo periodo rimane la solita: “Cosa dobbiamo fare per adeguarci alla norma?
La conversione dei documenti dal formato XML UBL (utilizzato dalle strutture ordinanti) al formato scelto dalle aziende resta l’aspetto più spinoso e complicato cui far fronte per i soggetti fornitori della Sanità pubblica.

Digithera ti semplifica la vita con <NSOTOPDF>, il nuovo Web Service tool per convertire Ordini NSO o DDT Peppol con le seguenti caratteristiche:

  • NSOTOPDF supporta ilFormato UBL/Peppol versione 2.1come previsto dalla Legge di Bilancio 2018
  • La conversione è possibile partendo dal Formato XML
  • NSOTOPDF permette di ottenere un PDF in formato classico Ordine A4
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Tue, 09 Jul 2019 07:00:00 +0200
<![CDATA[Anticipata, immediata o differita: come gestire al meglio le tipologie di fattura elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-anticipata-differita/ Da pochissimi giorni (lo scorso 1 Luglio 2019), le nuove modifiche attinenti alla legislazione della fatturazione elettronica sono entrate in vigore, inglobando dunque le novità incluse nel Decreto Crescita (che toccano le fatture anticipate, immediate e differite). Sebbene i cambiamenti sostanziali non siano di grande rilevanza (ad eccezione dei due giorni in più concessi per la trasmissione della fattura elettronica, che passano da 10 a 12), i piccoli accorgimenti introdotti mirano a rendere il processo di gestione della fatturazione ancora più agile e a rendere la tracciatura della fattura conforme al massimo alla normativa stessa. I cambiamenti principali possono dunque essere così riassunti:

Fatture Anticipate: da emettere con la data scelta dall’emittente e da trasmettere al SDI entro 12 giorni dalla suddetta data, che viene considerata come data effettiva dell’operazione stessa
Fatture Differite: possibilità di avere data di emissione di fine mese (ad ogni modo non precedente a quello dell’ultimo DDT incluso) e possono venire trasmesse entro e non oltre il 15 del mese successivo
Fatture Immediate: in questo caso la data di emissione deve obbligatoriamente coincidere con la data in cui l’operazione è stata effettuata e venire seguentemente trasmesse al SDI entro i 12 giorni che seguono tale data

Tempistiche da tenere sempre sott’occhio visto che da adesso in poi il regime sanzionatorio è diventato effettivo e il periodo di transizione è oramai alle spalle.

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Fri, 05 Jul 2019 07:04:48 +0200
<![CDATA[Fine del periodo transitorio: la Fattura Elettronica è realtà definitiva]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronico-obbligo-luglio/ Sebbene già abituati da 6 mesi a conviverci, dal 1 Luglio l’obbligo della fatturazione elettronica diventerà una realtà incontrovertibile per oltre 3 milioni di persone/contribuenti. Finisce difatti il periodo di transizione in cui le sanzioni non venivano applicate ed alcune piccole novità normative entrano in azione, con l’obiettivo dichiarato di semplificare il campo.

L’entrata in scena della fatturazione elettronica non ha significato solo la svolta normativa dell’obbligo per aziende e professionisti di utilizzare documenti elettronici e non più cartacei da inviare alla Agenzia delle Entrate ma, se la si osserva con una prospettiva più ampia e di larga veduta, una opportunità irripetibile per migliaia di aziende di ammodernare i loro sistemi e mettere in pratica un processo di digitalizzazione e trasformazione tecnologica che investa l’intera struttura.

Ecco il riassunto esaustivo delle ultime modifiche seguite alla conversione in legge del “Decreto Crescita” del 27 giugno scorso:

• Prolungamento termine per emissione fatture immediate da 10 a 12 giorni a partire dal 1 Luglio 2019 (da applicare anche a documenti riguardanti prestazioni precedenti la cui emissione è però stata prevista a partire dal 1 Luglio in avanti)
• Fine del periodo transitorio senza sanzioni che adesso andranno dal 90% fino a raggiungere il 180% dell’imposta.
• Coincidenza tra data di emissione e data di trasmissione (con annotazione nel registro da compiersi entro il 15 del mese successivo a quello in cui si sono effettivamente svolte le operazioni)
• Rimozione dell’obbligo di numerazione delle fatture ricevute

E’ giunto dunque il tempo per le PMI e grandi imprese di non vedere solo un mero obbligo nella nuova legislazione ma l’occasione migliore per lanciarsi in un futuro fatto di tecnologia efficiente ed ottimizzazione dei processi aziendali complessivi.

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Tue, 02 Jul 2019 10:06:03 +0200
<![CDATA[Nodo Smistamento Ordini – La situazione a pochi mesi dal via]]> https://www.digithera.it/blog/nodo-smistamento-ordini/ Ancora pochi mesi prima dell’adozione ufficiale del NSO (Nodo Smistamento Ordini), la procedura con cui si tradurrà l’obbligo per tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale di trasmettere in via telematica gli ordini, provvedimento che segue la scia della recente introduzione della fatturazione elettronica nel mondo del commercio.

Lo scorso 1 Gennaio abbiamo assistito ad una prima grande rivoluzione attinente al modo di gestire i documenti, con il sistema di fatture elettroniche mirato a snellire e digitalizzare i processi delle varie piccole, medie e grandi aziende. Siamo oramai alle porte dell’introduzione del NSO, misura già inclusa nella Legge di Bilancio 2018 che imponeva l’obbligo di trasmissione telematica della documentazione relativa ai fini IVA agli enti sanitari nazionali. L’utilizzo di questo strumento potrà avvenire con i medesimi mezzi di invio e ricezione già in uso per le fatture elettroniche con SDI, (p.es FTP) o altri access point accreditati con Peppol. L’obbligo diventerà effettivo a partire dal prossimo 1 Ottobre 2019 ma il quadro normativo, facente riferimento al decreto legge dello scorso 7 Dicembre 2018, consente un utilizzo in via sperimentale già da adesso.

L’arrivo del NSO porta con sé anche il tema importante della internazionalizzazione (e standardizzazione) dei complicati processi di procurement. La direzione intrapresa sembra infatti quella di un primo passo verso un più comprensivo procedimento di gestione documentale e dei processi pubblici, in un quadro che va oltre quello dei confini nazionali.

Vuoi saperne di più sulla materia? Non perdere il prossimo Workshop Digithera “Gli Ordini Elettronici e NSO: cosa fare a partire da ottobre 2019”, il 4 Luglio a Milano: non tardare e prenota il tuo posto gratuitamente!

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Wed, 26 Jun 2019 07:42:00 +0200
<![CDATA[Nuova direttiva Agenzia Entrate: novità su data di emissione, esterometro e fatture sanitarie]]> https://www.digithera.it/blog/esterometro-data-emissione-fattura-elettronica/ Lo scorso 17 Giugno 2019, in vista delle novità che si applicheranno dal 1° luglio 2019, l’Agenzia delle Entrate ha emanato una nuova direttiva in cui si fa chiarezza sulla data di emissione della fattura elettronica così come sui soggetti obbligati all’invio dell’esterometro.

Tutti i titolari di partita IVA hanno beneficiato dei sei mesi di transizione per adeguarsi al nuovo obbligo di fatturazione elettronica. La nuova circolare 14/E introduce chiarimenti importanti in prossimità della data spartiacque del 1 Luglio 2019.

Data di emissione

Una novità già ampiamente preannunciata e attesa da tutti gli operatori coinvolti riguarda la data di emissione delle fatture elettroniche e che contempla le seguente modifiche per le fatture emesse dal prossimo 1 Luglio 2019:

  • Il documento deve includere la data in cui viene effettuata la cessione di beni o la prestazione di servizi ovvero la data in cui è corrisposto il corrispettivo (il totale o anche solo una parte), nel caso sia diversa dalla data di emissione della fattura
  • Possibilità di emettere la fattura entro 10 giorni dalla effettuazione dell’operazione determinata ai sensi dell’articolo 6 

    La data da indicare nella fattura resta sempre quella in cui è effettuata l’operazione poiché sarà il SdI ad attestare la data e orario di avvenuta trasmissione (all’emittente e ricevente)

Regole per l’esterometro

Sono esclusi dall’invio dell’esterometro tutti i titolari di partita IVA in regime dei minimi e forfettario. L’invio della comunicazione mensile è d’obbligo per tutti i soggetti passivi residenti all’interno del territorio dello stato per le operazioni tra gli stessi effettuate. Non solo operazioni rilevanti ai fini IVA ma tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi verso e da soggetti non stabiliti nel territorio statale. La circolare fa anche chiarezza sulla abolizione dello Spesometro: la sua abrogazione, che decorreva dal 1 Gennaio 2019, non mette al riparo dalla applicazione di sanzioni per il ritardo (od omissione) della comunicazione relativa al secondo semestre (la cui scadenza era fissata al 20 Aprile 2019).

Un ultimo punto che viene toccato è quello relativo alle fatture sanitarie per cui resta il divieto di emissione del documento in formato elettronico anche in caso di prestazioni miste, sia sanitarie che accessorie.

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Wed, 19 Jun 2019 09:56:21 +0200
<![CDATA[Fatturazione Elettronica: riassunto a sei mesi dalla adozione]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-primi-sei-mesi/ Stiamo oramai passando il traguardo dei primi sei mesi dall’entrata in vigore dello strumento della fatturazione elettronica, un sistema che ha contribuito (e si suppone contribuirà nel prossimo futuro) ad una evoluzione digitale del processo di gestione dei documenti, bypassando i numerosi (e superflui) passaggi cui eravamo abituati fino a pochi mesi fa. Ma cosa è cambiato nel concreto con il passaggio alla gestione informatizzata del ciclo dell’IVA?

In sintesi:

• Possibilità di non emettere più alcun documento in formato cartaceo avvalendosi di una fattura elettronica, che funge da integrazione delle fatture di acquisto, da poi trasmettere al sistema di interscambio.

• Evitare di stampare tutti i registri IVA (oramai resa superflua), in quanto sostituiti dall’insieme di fatture elettroniche (sempre da conservare a norma) e dalle integrazioni periodiche trasmesse in modo telematico.

• Conservazione digitale sia delle fatture elettroniche ricevute ed emesse.

• Conservazione delle fatture di acquisto analogiche con le eventuali integrazioni ai sensi dell’articolo 41 D.L. 331/1993.

Abbiamo analizzato in un precedente articolo le varie fattispecie (ed azioni da compiere) per far fronte alla casistica in cui la fattura, per i motivi più svariati, non dovesse arrivare nei tempi stabiliti o pure in formato non corretto.

L’introduzione delle fatturazione elettronica ha portato anche ad alcune problematiche legate al diritto alla privacy, dal momento che la fattura elettronica contiene anche al suo interno diversi dati sensibili: tutto ciò ha portato al necessario intervento del Garante della Privacy che ha esonerato coloro che erogano prestazioni sanitarie e alla decisione di vietare l’esistenza di una banca dati delle fatture dell’Agenzia delle Entrate (solo i dati fiscali necessari saranno memorizzati per i controlli automatizzati).

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Tue, 18 Jun 2019 14:55:00 +0200
<![CDATA[Scontrini fiscali: pronta a partire la lotteria a premi che coinvolge gli acquirenti]]> https://www.digithera.it/blog/lotteria-scontrini-fiscali/ La lotteria degli scontrini fiscali, misura preventiva per la lotta all’evasione fiscale già prevista per il 2018, entrerà in vigore dal prossimo 1 Gennaio 2020 andrà a premiare chi pagherà con gli scontrini elettronici partecipando ad una lotteria a premi.

Entrando nello specifico, la proposta prevede per tutti coloro che acquisteranno beni e servizi presso esercenti che utilizzano la fatturazione elettronica (e previa comunicazione del proprio codice fiscale), la possibilità di partecipare ad una estrazione a premi. L’eventuale trasmissione dei dati dovrà avvenire entro un massimo di 12 giorni dall’effettuazione del pagamento. Nella pratica si tratterà di lotteria paragonabile alle altre lotterie nazionali ma il cittadino, anziché acquistare un biglietto per la partecipazione, utilizzerà il codice associato allo scontrino emesso dal negoziante al momento dell’acquisto.

Unica nota ancora lasciata in sospeso: lo scontrino non varrà per ogni tipo di acquisto ma solamente per quelli che oltrepasseranno una determinata soglia di denaro, limite che ancora deve essere chiaramente stabilito.

Il lancio della nuova lotteria andrà di pari passo con l’oramai imminente obbligo generalizzato di trasmissione telematica dei corrispettivi (scontrini e ricevute). Possibilità cui però non avranno accesso sia i minorenni sia i non residenti in Italia (in quanto sprovvisti di codice fiscale).

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Thu, 13 Jun 2019 12:11:34 +0200
<![CDATA[Introduzione scontrino elettronico: niente facilitazione per chi opera in zone senza internet]]> https://www.digithera.it/blog/scontrino-fiscale-luglio-2019/ Lo scontrino elettronico farà il suo ingresso ufficiale nelle nostre vite il prossimo 1 Luglio 2019 (ed in particolare di coloro che gestiscono attività commerciali) e aquesto punto sembra da escludersi qualsiasi eventuale proroga dell’ultimo momento.

La novità consiste nel fatto che non sarà effettuata alcuna dilazione ed esonero per tutti coloro che si trovano ad operare in aree geografiche caratterizzate da una bassa copertura di rete internet (e che dovranno dunque necessariamente adeguarsi alla normativa dell’obbligo del corrispettivo elettronico). Al tempo stesso però, sarà esteso il termine per l’invio dei corrispettivi telematici.

L’ultimo emendamento effettuato al “Decreto Crescita” consiste infatti nella rimozione della norma che contemplava la possibilità di esoneri su base territoriale (a seguito di un decreto del Ministero Economia e Finanze). Alcune interessanti novità, ufficialmente approvate in Commissione Finanze dalla Camera dei Deputati, sono la conferma del periodo di sei mesi di moratoria sulle sanzioni e l’introduzione della lotteria degli scontrini, un ulteriore (e decisamente diverso) metodo per contrastare l’evasione fiscale.

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Wed, 12 Jun 2019 10:26:30 +0200
<![CDATA[Come comportarsi nei casi di mancata ricezione di fatture elettroniche]]> https://www.digithera.it/blog/mancata-ricezione-fattura-elettronica/ Come oramai ben noto, con l’introduzione della fattura elettronica il documento valido fiscalmente è il formato xml ricevuto tramite il Sistema di Interscambio. La classica fattura cartacea ha perso ogni rilevanza, oltre a non garantire il diritto alla detrazione Iva. Ma come bisogna agire nei casi in cui la fattura, per diverse casistiche, non dovesse arrivare in modo e nei tempi corretti?

Il cessionario o committente che acquista beni o servizi senza che sia stata emessa regolare fattura (o con fattura irregolare), viene punito in base all’articolo 6, comma 8, D.Lgs. 471/1997, salva la responsabilità del cedente o del commissionario, con sanzione amministrativa pari al 100% dell’imposta, con un minimo di euro 250, a meno che non si provveda a regolarizzare l’operazione in uno dei seguenti modi:

a) Se non ha ricevuto la fattura entro 4 mesi dalla data di effettuazione dell’operazione, presentando all’ufficio competente nei suoi confronti, previo pagamento dell’imposta, entro il trentesimo giorno successivo, un documento in duplice esemplare dal quale risultino le indicazioni prescritte dall’articolo 21 D.P.R. 633/1972, relativo alla fatturazione delle operazioni

b) Nei casi di fattura irregolare, presentando all’ufficio indicato in precedenza, entro il trentesimo giorno successivo a quello della sua registrazione, un documento integrativo in duplice esemplare recante le indicazioni medesime, previo versamento della maggior imposta eventualmente dovuta.

Per ottenere la regolarizzazione si deve dunque aspettare il decorso dei 4 mesi dalla data di effettuazione dell’operazione senza che sia stata emessa la fattura elettronica di acquisto. Per evitare la sanzione pari al 100% dell’Iva, il cessionario entro i trenta giorni successivi alla scadenza dei 4 mesi dall’effettuazione dell’operazione senza che sia arrivata la fattura, dovrà:

• Versare l’Iva con il modello F24 utilizzando il codice tributo “9399 – regolarizzazione operazioni soggette ad Iva in caso di mancata o irregolare fatturazione – Articolo 6, comma 8, D.Lgs. n. 471/1997”
• Inviare un documento con i dati della fattura all’ufficio competente
• Registrare il documento solo nel registro Iva acquisti per esercitare la detrazione Iva

Tale regolarizzazione richiede il versamento dell’Iva per 220 euro con il codice tributo 9399, l’invio al SdI della fattura con tipo documento TD20 e la registrazione del documento nel registro Iva acquisti per esercitare la detrazione Iva secondo le regole ordinarie.

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Wed, 29 May 2019 13:17:00 +0200
<![CDATA[Esonero emissione scontrino elettronico: nuovo decreto del MEF]]> https://www.digithera.it/blog/esonero-emissione-scontrini-elettronici/ Il Ministero dell’Economia e Finanze ha ufficializzato, con il decreto dello scorso 14 Maggio, l’elenco dei soggetti esonerati dall’obbligo di emissione di scontrino telematico. Diventa dunque pubblica la lista di tutti coloro che non sono chiamati alla certificazione dei corrispettivi, nello specifico le categorie dei tabaccai, commercianti di prodotti agricoli, giornalai e chi presta servizi di telecomunicazione, radiodiffusione e trasporto pubblico di persone e veicoli.

L’esonero è temporaneo, e nella maggior parte dei casi, limitato al 2019. Sono ad esempio soggetti ad esenzione fino al 31 dicembre 2019 coloro che effettuano operazioni marginali (ovvero che non superano l’1% del volume d’affari complessivo realizzato nel 2018) e le cessioni e prestazioni effettuate su mezzi di trasporto in viaggi internazionali, che dovranno continuare ad essere certificate secondo la consueta modalità cartacea. Le date a partire dalle quali gli esoneri cesseranno di avere valore, in tutti gli altri casi, saranno seguentemente disposte con appositi decreti ministeriali.

Con questa semplificazione, gli esonerati dall’emissione dello scontrino telematico potranno, a loro completa scelta, effettuare la memorizzazione e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi. Per finire, il comma 2 dell’articolo 2 stabilisce che fino al prossimo 31 dicembre 2019, alla stregua di quanto previsto per le operazioni marginali, saranno esonerati dallo scontrino elettronico gli esercenti impianti di distribuzione di carburante per le operazioni diverse da quelle di cessioni di benzina e gasolio i cui compensi o ricavi non superino l’1% del volume d’affari del 2018.

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Tue, 21 May 2019 07:49:01 +0200
<![CDATA[Il passaggio allo scontrino elettronico: normative e funzionamento]]> https://www.digithera.it/blog/scontrino-fiscale-elettronico/ Assorbito il passaggio verso la fatturazione elettronica, adesso è il turno di dire addio ai cari scontrini fiscali. Un cambiamento che avverrà in modo graduale in due momenti separati: a partire dal prossimo 1 Luglio 2019 saranno coinvolti gli operatori commerciali più grandi e con ingenti volumi di affari (superiori a 400mila euro), mentre dal 1 Gennaio 2020 verrà esteso a chiunque operi sul mercato. I corrispettivi non saranno di fatto più documentati con il rilascio della normale ricevuta fiscale, ma con la trasmissione giornaliera alla Agenzia delle Entrate (incluso il rilascio di un documento commerciale al cliente valido ai fini fiscali). Un avvio dalle caratteristiche “soft” poiché l’obbligatorietà terrà anche conto della tipologia di attività esercitata e del livello di connettività web in cui ci si trova ad agire.

Le operazioni da certificare con documento commerciale sono tutte quelle individuate dall’articolo 22 del Dpr 633/1972 (il decreto sull’Iva), riguardante il commercio al dettaglio e attività assimilate, per le quali ad oggi viene rilasciato uno scontrino fiscale ( cessioni di beni effettuate in locali aperti al pubblico, in spacci interni, mediante apparecchi di distribuzione automatica, per corrispondenza, a domicilio o in forma ambulante, alle prestazioni alberghiere e alle somministrazioni di alimenti e bevande effettuate dai pubblici esercizi, prestazioni di trasporto di persone).

Documento rilasciato

Dove non ci sarà fattura elettronica, occorrerà rilasciare al cliente (sia che si tratti di consumatore finale oppure di partita Iva) un documento commerciale al posto di scontrino fiscale a meno che, appunto, non venga richiesta espressamente fattura non oltre il momento di effettuazione dell’operazione. Un documento che a tutti gli effetti vale a fini commerciali certificando l’acquisto effettuato e costituendo titolo per l’esercizio dei diritti di garanzia.

Il documento commerciale può avere anche una valenza fiscale: deve essere sempre il cliente a richiedere, non oltre il momento di effettuazione dell’operazione (e quindi del pagamento con rilascio del documento commerciale), tale valenza indicando il proprio codice fiscale o la partita Iva che verranno riportati sul documento stesso.

L’adempimento potrà essere realizzato utilizzando registratori telematici o server telematici, i cui modelli siano stati precedentemente convalidati dalla Agenzia delle Entrate. In alternativa, si potrà utilizzare una procedura web messa a disposizione gratuitamente dall’Agenzia sul portale «Fatture e corrispettivi» attraverso la quale, oltre alla memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri, sarà possibile rilasciare al cliente il documento commerciale.

Aggiornamento dei registratori

I registratori di cassa andranno progressivamente sostituiti oppure integrati per permettere memorizzazione e trasmissione dei dati giornalieri (provvedimento dell’Agenzia del 28 ottobre 2016). Focus particolare per gli operatori che dispongono di più punti cassa per punto vendita (come nel caso di supermercati o centri di grande distribuzione), quando memorizzano e trasmettono i dati attraverso un unico registratore telematico: in questi casi occorre ottenere una certificazione di conformità del processo di controllo interno, rilasciata da un revisore legale, prima dell’avvio della trasmissione obbligatoria.

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Thu, 02 May 2019 07:21:00 +0200
<![CDATA[Digithera lancia il servizio gratuito di verifica e controllo delle fatture XML]]> https://www.digithera.it/blog/conversione-xml-pdf/ Digithera, società italiana per la fatturazione elettronica, gioca d’anticipo creando un servizio gratuito e accessibile via web di controllo puntuale delle fatture XML. Al link https://xmlpatopdf.eu/ è infatti possibile verificare la correttezza delle proprie fatture e convertirle in modo facile in pdf. Il tutto gratuitamente. Il successo è stato rapidissimo: la piattaforma ha registrato quasi 1,2 milioni di conversioni con un ritmo di crescita di 20.000 conversioni al giorno.

Da quando è partito il primo obbligo, ma ancora da prima dal 2014, l’Agenzia delle Entrate aveva messo a disposizione di tutti una pagina del sito fatturapa.gov.it dove si poteva caricare e testare un file XML con la verifica della correttezza del documento e la segnalazione degli eventuali errori.

“Una pagina seguitissima, a cui una buona parte degli operatori del settore si appoggiava” commenta Gerri Cipollini, CEO di Digithera, “anche per valutare la bontà dei convertitori che si stavano costruendo per i vari gestionali, sia per scoprire se uno specifico documento aveva qualcosa che non andava. Quando l’Agenzia ha deciso di spostarla nella sezione riservata, di fatto di dominio di commercialisti, si è creato un vuoto, che abbiamo pensato di colmare rispondendo alle richieste e sollecitazioni spontanee dei nostri clienti e rendendo ancora più semplice l’operazione grazie al nostro tema di Ricerca & Sviluppo”.

La piattaforma https://xmlpatopdf.eu permette anche la conversione in PDF o in HTML della fattura in formato A4, classico e leggibile.

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Wed, 10 Apr 2019 07:02:00 +0200
<![CDATA[Digithera per le aziende: la testimonianza di Franca Milani ]]> https://www.digithera.it/blog/digithera-fatturazione-aziende/ Franca Milani, responsabile amministrativa di Battistella Costruzioni racconta la sua esperienza come azienda nell'approccio con il nuovo sistema di fatturazione elettronica.

A tre mesi dall’introduzione, come procede il vostro flusso di fatturazione elettronica?

Premetto che dobbiamo ancora prendere dimestichezza con le specifiche che man mano arrivano dal commercialista: in merito per esempio alle tempistiche di registrazione, all’integrazione di alcune tipologie di fatture in particolare quelle in reverse charge e pasti nelle quali andrebbero allegate delle integrazioni quali aliquota iva applicata e nomi dipendenti che hanno pranzato. Insomma, la riconciliazione dei diversi documenti non è sempre facile e rimane non automatica.

Come avete operato la scelta dell’operatore di servizi di fatturazione?

Abbiamo, come spesso facciamo, valutato tra le proposte on line, con un benchmark tra costo, funzionalità e semplicità e servizi garantiti. E siamo arrivati a scegliere Digithera, che ci dava fiducia anche perché italiana e con un servizio clienti accessibile.

Quali problemi avete riscontrato? Un miglioramento o un peggioramento rispetto al passato?

Credo siano stati problemi comuni a tutti, quelli iniziali. I sistemi erano lenti a livello centrale e i ritardi di consegna delle fatture da parte dei fornitori ci obbligavano ad un controllo incrociato tra cassetto fiscale e portale, ecc... . Tutte problematiche che stanno rapidamente migliorando. Miglioramento o peggioramento, questa migrazione? Siamo fiduciosi, si vedrà tra qualche mese l’impatto: è forse ancora troppo presto per valutarlo.

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Mon, 08 Apr 2019 07:07:08 +0200
<![CDATA[Emissione dell'ordine elettronico: la sanità vira verso il digitale ]]> https://www.digithera.it/blog/ordine-elettronico-sanita/ E’ oramai cosa fatta la legge che obbliga le aziende fornitrici del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) alla gestione elettronica degli ordini, passando dalla piattaforma NSO (Nodo smistamento ordini). Cosa comporta tutto ciò? A partire dal 1 ottobre 2019 tutti gli organi pubblici del sistema sanitario dovranno inviare i loro ordini ai fornitori esclusivamente in formato elettronico.

L’NSO, piattaforma che ricalca le modalità del Sistema di Interscambio (SdI) avrà la delicata funzione di convalidare la trasmissione di tutti questi documenti facendo leva su specifiche tecniche come le seguenti:

• I Messaggi dovranno basarsi in modo rigoroso sullo standard europeo UBL PEPPOL
• In pratica la piattaforma NSO diventerà il canale di riferimento che, a sua volta, smisterà gli ordini verso i fornitori.

Lo scambio dei Documenti avverrà attraverso i medesimi mezzi di invio e ricezione già in uso per le fatture elettroniche con il Sistema di Interscambio (SdI), ma il protocollo FTP è in fase di revisione. Per supportare questo progetto il Ministero dell’Economia e Finanza ha definito l’adozione del formato elettronico strutturato XML e, più nello specifico, il tracciato UBL. In Italia, il formato XML PEPPOL è già utilizzato per Ordini, DDT e fatture in Emilia-Romagna, dove Sanità e Regione gestiscono e monitorano già da tempo elettronicamente le attività con i fornitori.

Proprio a questo riguardo, le regole tecniche individuano quattro documenti ben precisi: Ordine, Ordine pre-concordato, Risposta ed Ordine di riscontro. Ciascuno dei predetti documenti, contenuto nella busta di spedizione, deve essere predisposto secondo la specifica PEPPOL definita, al pari della busta di trasmissione.

Molto chiaro ed ambizioso l’obiettivo finale: supportare il processo di abbandono da parte di tutta la Pubblica amministrazione italiana del materiale cartaceo per aderire a un sistema in grado di trasformare i processi e di renderli più efficaci, più immediati e più tracciabili.

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Thu, 04 Apr 2019 07:15:49 +0200
<![CDATA[Digithera per le aziende: testimonianze di un connubio sempre più forte]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-aziende/ Il D.lgs. 148/2018 recepisce la direttiva 2014/55/UE, che ha come scopo quello di rendere maggiormente uniformi le regole di fatturazione in ambito UE, imponendo ai soggetti sopramenzionati di ricevere ed elaborare le fatture elettroniche nei formati conformi allo standard europeo. A tal proposito, viene assicurata l’uniformità tra le regole di gestione delle fatture elettroniche in formato “europeo” e quelle delle “fatturePA”, disciplinate dal DM 55/2013.

Anche le fatture elettroniche “europee” saranno trasmesse mediante il Sistema di Interscambio, che dovrà essere aggiornato con nuove funzionalità. Il tracciato previsto dalla fattura elettronica europea è un tracciato diverso da quello XML previsto per la fatturaPA in Italia, tale formato è chiamato UBL (Universal Business Language). Tuttavia, la relazione tecnica al D.lgs. fornisce importanti indicazioni, precisando che sarà il SdI che continuerà a ricevere tutte le fatture dirette alle Pubbliche amministrazioni, per poi tradurre quelle prodotte in formato europeo UBL al ne di inoltrarle in formato fatturePA XML alle amministrazioni destinatarie, assieme alla fattura originale. Siprevede a tal proposito che i futuri step normativi considerino la revisione delle attuali regole di rifiuto della fattura da parte delle amministrazioni, ma anche l’apposizione obbligatoria della firma elettronica al le XML per le fatturePA.

E le aziende? Abbiamo esteso le domande a Roberto Scordino, socio e Amministratore Unico di Acta Srl, realtà che opera su tutto il territorio nazionale per conto dei fornitori della Pubblica Amministrazione, in particolare il Servizio Sanitario. Il suo obiettivo è agevolare e snellire tutte le problematiche burocratiche ed amministrative che possono ostacolare il lineare flusso di informazioni e regolarità nei rapporti amministrativi/contabili, in particolare facenti capo al pagamento dei credito della Pubblica Amministrazione verso i propri fornitori.

1) A tre mesi dall’introduzione, come procede il vostro usso di fatturazione elettronica? "Il nostro usso di fatturazione elettronica procede regolarmente e senza difcoltà alcuna. La semplicità di inserimento e la tempestività dei riscontri ci permettono di avere un controllo ed una gestione regolare e precisa delle fatture sia attive che passive". 

2) Come avete operato la scelta dell’operatore di servizi di fatturazione? "Abbiamo valutato diversi fornitori e abbiamo operato la nostra scelta, che è ricaduta su Digithera, per la semplicità estrema di utilizzo e la consulenza ricevuta che ha reso semplici argomenti sconosciuti e che sembravano, visti da fuori, particolarmente complessi".

3) Quali problemi avete riscontrato? Un miglioramento o un peggioramento rispetto al passato? "La fatturazione elettronica è comunque un miglioramento rispetto al passato anche se all’inizio ha costretto chiunque a modiche organizzative all’interno di ogni organizzazione, piccola o grande che sia. L’investimento del tempo viene però ampiamente ed immediatamente recuperato. Un ulteriore vantaggio è la garanzia della certezza della ricezione delle fatture emesse. Inoltre permette un’automatica ed immediata conservazione sostitutiva dei documenti".

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Thu, 28 Mar 2019 13:43:00 +0100
<![CDATA[Trasmissione telematica dei corrispettivi: l’obbligo si avvicina sempre di più]]> https://www.digithera.it/blog/obbligo-trasmissione-corrispettivi/ L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza su questo argomento lo scorso 22 gennaio. Ciascun punto vendita dovrà ottemperare l’obbligo di dotarsi di un registratore telematico conforme alle regole tecniche contenute nel provvedimento del 28 Ottobre 2016. Saranno infatti vietate soluzioni operative differenti.

Ad esclusione delle vendite per le quali è emessa su richiesta la fattura elettronica (obbligatoria nei confronti di titolari di partita IVA), per le cessioni di beni in locali aperti al pubblico effettuate dalla grande distribuzione, la certificazione delle operazioni potrà avvenire tramite la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate. La stampante fiscale dovrà dunque essere connessa ad internet e dotata di un certificato univoco rilasciato dall'Agenzia delle Entrate.

In concreto, fino al mese di luglio l’invio dei corrispettivi telematici sarà di natura facoltativa. Ma a partire dal 1 luglio 2019 l’obbligo di scontrino telematico scatterà in modo automatico per tutti i soggetti con un volume di affari che supera i 400.000 euro. Un obbligo che riguarderà in toto la categoria dei commercianti dal prossimo 1 Gennaio 2020.

Proprio in virtù delle nuove regole e dell’evoluzione normativa che ha interessato non solo i soggetti obbligati all’emissione della fattura elettronica, ma anche coloro che certificano le cessioni di beni con scontrino o ricevuta fiscale, i chiarimenti della Agenzia delle Entrate assumono particolare rilevanza. In caso di rifiuto del file XML (per differenti ragioni che abbiamo riassunto qui), l’esercente dovrà attivarsi entro 5 giorni per trasmettere un file corretto al Sistema di Interscambio.

In sostanza, dal prossimo 1 Gennaio 2020 tale obbligo è accompagnato dall’abrogazione della tenuta del registro dei corrispettivi, con la conseguente eliminazione della “semplificazione” di cui all’articolo 2 D.P.R. 696/1996. Per quanto attiene il capitolo sanzioni, in caso di mancata o infedele memorizzazione dei corrispettivi (o trasmissione), vengono applicate le sanzioni previste dall’art.6 3 art.12 del D.Lgs 471/97 per la violazione in materia di rilascio scontrini, ricevute fiscali ed installazione degli apparecchi misuratori fiscali.

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Wed, 27 Mar 2019 11:36:25 +0100
<![CDATA[Fattura Elettronica: tutti gli errori da evitare per evitare sanzioni]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettonica-codice-errori/ Rispettare i corretti termini per l’emissione di Fatture Elettroniche è un fattore essenziale per evitare di incorrere in spiacevoli sanzioni. Fortunatamente la nuova legislazione ha previsto un (saggio) periodo di rodaggio, in cui eventuali errori non verranno puniti (periodo che scadrà il prossimo 30 giugno 2019). Considerando dunque un cuscinetto di tempo necessario per adattarsi al nuovo sistema, non verranno applicate multe a coloro che invieranno fatture in ritardo o con omissioni di diverso tipo.

Per essere precisi le sanzioni non vengono inflitte quando la fattura viene emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica dell’imposta, ovvero si applicano con riduzione dell’80% con la condizione che la fattura sia emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione dell’imposta del periodo successivo (la scadenza è estesa al 30 settembre 2019 per tutti i contribuenti che effettuano la liquidazione periodica IVA con scadenza mensile).

Mancata emissione o ricezione della fattura elettronica

La legge (D.Lgs. 471/1997) contempla una sanzione che va dal 90% fino al 180% dell’IVA relativa all’imponibile. Non è esente da colpe anche chi non riceve la fattura senza agire: il potenziale cessionario deve infatti attivarsi con l’emissione di una autofattura da inviare tramite SdI contente l’indicazione “Tipo di documento TD20”. Tutto ciò evita a quest’ultimo una multa pari al 100% dell’imposta (con un minimo di 250 euro).

Come rimediare ad errori involontari sulla fattura

Come in tutti i campi, anche quando si tratta di compilare una fattura si possono commettere sbagli. Come è possibile porvi rimedio? Basta semplicemente emettere una nota di credito a storno della fattura per la riammissione della stessa, inserendo una nuova numerazione e (ovviamente) modificando l’errore compiuto in precedenza.

Errori più diffusi nella compilazione delle fatture elettroniche

• Errori che identificano problemi legati al file stesso della fattura (nella dimensione, nel modo in cui è nominato o nelle dimensioni). Ecco i codici identificativi di questa tipologia:
o Codice 00001: nome file non valido
o Codice 00002: nome file duplicato
o Codice 00003: dimensione del file eccessive
o Codice 00102: file non integro o manomesso
o Codice 00200: formato non conforme

• Errori legati alla data di emissione, agli identificativi fiscali o personali. Di seguito i vari codici di riferimento:
o Codice 00400: natura non presente a fronte di aliquota IVA pari a zero
o Codice 00401: natura presente a fronte di aliquota IVA diversa da zero
o Codice 00403: data successiva alla data di ricezione
o Codici 00411, 00413, 00414, 00415: file mancante dei valori di aliquota IVA
o Codice 00417: identificativo IVA oppure Codice Fiscale assenti o non valorizzati
o Codice 00418: data antecedente a un documento già inviato e ad esso collegato

• Errori nel valore o nel calcolo dell’imposta della Fattura Elettronica. Ecco i codici di riferimento:
o Codice 00421: calcolo della imposta avvenuto non seguendo le specifiche tecniche
o Codice 00422, 00423, 00424: uso sbagliato dei simboli per separare i decimali (va utilizzato il simbolo del punto per separarli dall’intero)
o Codice 00425: numero non contenente caratteri numerici

Consigliamo di tenere sempre questo vademecum sotto ai vostri occhi, per la compilazione di ogni Fattura Elettronica così da limitare al minimo gli errori ma anche per apportare le opportune modifiche al momento del bisogno!

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Fri, 22 Mar 2019 10:13:26 +0100
<![CDATA[Conservazione Fatture Elettroniche: con o senza l’Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/conservazione-fatture-elettroniche/ Il prossimo 3 Maggio 2019 sarà la data entro cui i contribuenti, anche tramite i loro intermediari, dovranno decidere se avvalersi dell’adesione al servizio di consultazione e di acquisizione delle fatture elettroniche (o duplicati) offerto dalla Agenzia delle Entrate. Qualora non avvenisse l’adesione, l’Agenzia sarà autorizzata a cancellare i dati dei file delle fatture elettroniche, memorizzando solamente i dati della fattura diversi dall’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi oggetto della prestazione.

Senza il consenso del contribuente le informazioni contenute nel corpo della fattura dovranno essere cancellate rimanendo memorizzate presso lo SdI tutte le altre informazioni contenute nella fattura elettronica.

La data del 3 Maggio rappresenta un primo banco di prova per misurare l'impatto dell'intero sistema della fatturazione elettronica. Entro tale data l'amministrazione finanziaria dovrà infatti fornire all'autorità garante dei dati personali tutta una serie di valutazioni, tra le quali la possibilità di introdurre tecniche di cifratura dei file XML trasmessi tramite SDI. Ma l'adesione o meno al servizio di consultazione offerto dalle Entrate avrà anche altri risvolti non meno importanti e diretti nei confronti dei contribuenti. La cancellazione delle informazioni contenute nel corpo della fattura avrà infatti conseguenze importanti in tema di controlli incrociati sulle fatture.

Un’altra fondamentale questione che si può porre all'indomani della mancata adesione al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche da parte dell'Agenzia delle entrate, riguarda il rispetto degli obblighi di conservazione delle fatture elettroniche.

La conservazione sostitutiva è la pratica di “archiviazione” dei documenti elettronici presso appositi sistemi normati e possibilmente certificati, per la durata prevista dalla legge italiana pari a di 10 anni. Un problema cui Digithera risponde proponendo Servizi Tutto Compreso che includono il canone decennale di conservazione, permettendo l’accesso alle fatture per tutto il periodo d’obbligo senza extra costi. Attraverso Partner altamente specializzati Digithera è inoltre in grado di inviare in conservazione qualunque documento in qualunque formato..

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Mon, 18 Mar 2019 15:59:32 +0100
<![CDATA[La situazione attuale della Fatturazione Elettronica: numeri e statistiche principali di febbraio]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-febbraio-2019/ Il trend in forte ascesa per la fatturazione elettronica si manifesta in modo perentorio anche nel mese di febbraio con un totale che raggiunge i 228 milioni di file inviati da un numero superiore ai 2,3 milioni di operatori (dati ufficiali da parte della Agenzia delle Entrate). Febbraio fa segnare un raddoppio rispetto a gennaio, mese in cui le fatture transitate dall’SdI erano state meno di 100 milioni. La Lombardia si staglia in vetta a questa classifica di invii. Tra i settori trainanti troviamo invece il commercio (senza troppe sorprese) e la riparazione di autoveicoli.

Le noti dolenti sono costituite da un esiguo 4,43% di invii che non ha ottenuto un buon esito a causa di errori nella fase di compilazione (tra i più diffusi si riscontrano l’indicazione della partita IVA errata, fattura duplicata e due o più fatture indicate con il medesimo nominativo). Tocca i 7 milioni il numero di deleghe per i servizi di Fatture e corrispettivi mentre 3,6 milioni sono le registrazioni dell’indirizzo telematico (il servizio che consente agli utenti di registrare il proprio indirizzo PEC o il codice destinatario di 7 cifre verso il quale lo SdI indirizzerà automaticamente la fatture elettroniche). Anche la generazione di QR code da utilizzare tramite smartphone rivela numeri interessanti con 3,3 milioni di richieste.

Fatturazione elettroniche e settori di riferimento

Come già sottolineato in precedenza il settore del commercio è ovviamente quello che rappresenta la fetta maggiore nel complesso degli invii totali insieme all’ingrosso e dettaglio/riparazione con oltre 55 milioni di fatture inviate. Anche il settore manifatturiero conta oltre 20 milioni di fatture, 10 milioni per le entità che si occupano di attività di noleggio mentre 7,7 milioni per il comparto di trasporto e magazzinaggio. Se si analizzano invece gli operatori coinvolti troviamo fra i più attivi i liberi professionisti (oltre 330 mila invii), costruttori (270mila), agenti immobiliari (142mila) ed agenti nel settore alberghiero e ristorativo (120mila). Se fra le regioni del nord la Lombardia la fa da padrona, numeri ragguardevoli sono fatti segnare dal Lazio (oltre 51 milioni di fatture), Emilia Romagna (13 milioni), Veneto (12 milioni), Toscana (8 milioni) e Campania (7 milioni).

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Fri, 08 Mar 2019 14:34:38 +0100
<![CDATA[Raccomandazioni sulle tempistiche di inoltro fatture SdI per il 2019 ]]> https://www.digithera.it/blog/inoltro-fatture-sdi/ ll sistema di interscambio (SDI) sta mostrando finalmente un comportamento abbastanza stabile, come risulta anche dai report periodici dello stesso SDI. Da notare in particolare che:

  • I documenti degli utenti inviati con Digithera, una volta pronti per la consegna, vengono prelevati dallo SDI in circa 2-4 ore.
  • Dal momento del prelevamento al momento in cui lo SDI ha terminato la loro elaborazione passano circa 1-2 ore con picchi di 8 ore.

Restano purtroppo ancora alcuni problemi, come la non sempre garantita restituzione delle notifiche e i tempi della loro produzione, che possono essere di qualche giorno. Ciò detto e tenuto conto dell’esperienza acquisita con la fatturazione del mese di gennaio 2019, riteniamo opportuno esprimere la seguente raccomandazione.

FATTURE in PDF

A tutti gli utenti che caricano fatture in PDF raccomandiamo caldamente di inviarle entro e non oltre il giorno 6 di ogni mese. Dal momento che molti utenti continuano a produrre le loro fatture intorno alla fine del mese e oltre, in quelle settimane le code di documenti da processare possono essere veramente enormi e i tempi di conversione in XML-SDI possono risultare particolarmente lunghi.

Per le fatture in PDF pervenute oltre tale termine, Digithera non garantisce l’elaborazione in tempo utile per la loro presa in carico da parte dello SDI entro i termini previsti dalle scadenze mensili. Vi ringraziamo per la collaborazione e, ovviamente, non esitate a contattarci per ogni evenienza tecnica.

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Thu, 07 Mar 2019 07:58:27 +0100
<![CDATA[Marina Canu]]> https://www.digithera.it/blog/marina-canu/ Tutto sotto controllo, grazie a Controller!

La consolle del controller è fantastica! Adesso riesco a tenere tutte le fatture sotto controllo in un unico posto, con scadenze, possibili errori e notifiche di rigetto. Si vede proprio che conoscete i nostri problemi

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Fri, 08 Feb 2019 08:15:00 +0100
<![CDATA[Lo sforzo della UE verso un sistema di Fatturazione Elettronica europeo]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-in-europa/ Una riforma intelligente e che tende alla modernizzazione e su cui l’Italia è arrivata con grande vantaggio rispetto alla maggioranza degli altri paesi Europei: il giudizio pressoché unanime sulla adozione del sistema della Fattura Elettronica nel nostro paese sembra raccogliere pareri esclusivamente positivi (per la verità solo il Portogallo ci fa compagnia, addirittura sin dal 2013). Per la prima volta, con l’introduzione del digitale in tutte le transazioni, si combatte in modo deciso ed efficace l’annoso problema della diffusa evasione fiscale.

I piccoli problemi che si sono verificati nei primi giorni di adozione del nuovo sistema sono da annoverare come semplici intoppi connaturati alla grandezza dell’innovazione e al fatto che molti operatori ancora non fossero pronti al passaggio (così come sino ad oggi). L’Italia si è mossa con sapiente anticipo ma questo è solo il primo step di un processo di cambiamento più largo che comprenderà l’intero continente. L’Unione Europea sta infatti lavorando alla introduzione di un nuovo sistema per l’implementazione di un formato di fattura europea digitale, il cosiddetto Peppol (Pan European Public Procurement Online). Uno standard che è in crescente fase di diffusione soprattutto nei paesi nordici (Svezia, Danimarca e Norvegia) che già lo usano nella fatturazione elettronica nei processi di e-procurement.

L’obbligo di Fatturazione Elettronica nel B2B, anche solo a livello nazionale, apporterò nell’immediato ingenti benefici al mondo aziendale visto che le imprese potranno finalmente trovarsi ad operare guardando ad uno Standard di riferimento unico, scambiando in modo digitale i documenti nelle varie fasi che contraddistinguono la normale transazione commerciale. Un risparmio che si concretizzerà in più tempo a disposizione e minori costi da affrontare, oltre al trovarsi comodamente i documenti elettronici già depositati in modo sicuro all’interno dei sistemi informativi aziendali.

La fattura elettronica costituisce una vera e propria rivoluzione nel panorama fiscale italiano e pertanto i Soggetti IVA coinvolti hanno deciso di adeguarsi al meglio. L'esperienza di Digithera è ancora una volta al loro servizio con soluzioni che permettono di gestire facilmente, velocemente ed in modo sicuro tutte le attività che vedono coinvolte le fatture Clienti e Fornitori, incluso l’invio al Commercialista. Si continua a fatturare e a ricevere fatture come sempre: a tutto il resto, come sempre, pensa Digithera

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Tue, 05 Feb 2019 09:37:38 +0100
<![CDATA[Il ruolo di Digithera nella Fatturazione Elettronica: un aiuto per i professionisti ed uno sguardo al futuro – Intervista a “Le Fonti TV”]]> https://www.digithera.it/blog/digithera-fattura-elettronica-intervista/ “Un’azienda nata con l’obiettivo preciso di dematerializzare documenti e processi fiscali, prima ancora dell’adozione della fatturazione elettronica”

Gerri Cipollini, CEO di Digithera, ospite a Le Fonti TV, traccia il percorso che ha guidato il nostro paese verso l’adozione del sistema della Fattura Elettronica come una opportunità da non perdere oltre alla necessità di tutte le PMI di adeguare i propri sistemi gestionali all’epocale cambiamento.

 

“Con il nuovo metodo sarà quasi azzerata la possibilità di effettuare una evasione dell’IVA, salvo le poche sacche che ancora ad oggi non sono ancora obbligate a dover gestire la fatturazione secondo la nuova normativa, come i regimi forfettari”

Quali sono stati i problemi maggiori per l’implementazione della Fattura Elettronica?

“Oltre all’aspetto tecnologico predominante, in quanto si tratta di sostenere una massa di oltre un miliardo di fatture che circoleranno su base annuale nel Sistema di Interscambio, c’è quello più sottile del cambio di mentalità delle persone. Il problema riguarda in particolar modo il mondo infinito delle micro imprese e dei piccoli liberi professionisti che si sono trovati improvvisamente nella situazione di non sapere a chi affidarsi”.

Come si inserisce in tutto ciò Digithera e quale ruolo gioca?

"Digithera ha un parco di quasi 40mila clienti, tra diretti e gestiti da intermediari che rivendono il servizio. Il nostro ruolo è quello di formarli, accompagnandoli in questa innovativa trasformazione in completa sicurezza e trasparenza. Siamo partiti nel 2013 ispirandoci essenzialmente al mondo della Fatturazione presente nei paesi nordici (Svezia, Finlandia e Norvegia), dove non esiste l’obbligo come da noi ma il tema è stato ben sviluppato già da più di 10 anni.

La Fatturazione Elettronica è un inizio di una nuova era di competitività, poiché la riduzione dei costi di processo e l’efficienza potenziale raggiungibile è davvero alta, unita ai benefici di un migliore processo di gestione”

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Tue, 29 Jan 2019 13:05:50 +0100
<![CDATA[Primi giorni di Fatturazione Elettronica: l’Agenzia delle Entrate fa chiarezza]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-avvio/ Si temeva un avvio difficoltoso per il nuovo portale della Agenzia delle Entrate, ideato appositamente per la gestione della fattura e simbolo principale del grande cambiamento che ha portato dritti verso il sistema di Fatturazione Elettronica (obbligatorio dal 1 Gennaio), al fine di combattere in maniera decisa l’evasione dell’IVA.

Già durante il secondo giorno di attività sembra che diversi disguidi siano già stati evidenziati. Con rammarico molti operatori, intenti all’invio delle prime fatture dell’anno, si sono trovati dinanzi il poco incoraggiante messaggio “Il sistema non è al momento disponibile”. Un intoppo che sembra dare credito a tutte le criticità e dubbi che erano stati sottolineati negli ultimi giorni del 2018 circa l’accesso al sistema stesso e alla difficoltà di inserire i propri dati.

Tuttavia, proprio oggi, l’Agenzia stessa ha pensato di calmare gli animi con una apposita nota facendo rassicurando tutti sul funzionamento stesso della piattaforma. L’informativa sottolinea come in realtà già nei primi 3 giorni siano state scambiate più di un milione e mezzo di fatture elettroniche in meno di 3 giorni all’interno del portale con rarissime eccezioni di anomalie.

Ecco come recita esattamente la nota:

“A partire dal primo gennaio 2019, sul sistema di interscambio (Sdi) sono già transitate, a livello nazionale, quasi un milione e mezzo di fatture elettroniche senza che il partner tecnologico Sogei abbia rilevato alcun problema tecnico o rallentamenti. Anche i centri multicanale dell’Agenzia non hanno ricevuto segnalazioni di malfunzionamenti. Per il 97% dei documenti inviati è stata già resa disponibile la ricevuta dell’invio prima degli ordinari 5 giorni previsti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate”.

Il servizio offerto dagli operatori di questo mercato (come appunto Digithera) permette di utilizzare funzionalità studiate per rispondere alle diverse esigenze dei soggetti IVA, offrendo alta affidabilità e supporto costante alla propria base di Clienti.

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Mon, 07 Jan 2019 15:36:17 +0100
<![CDATA[Fatture datate 2018 e Fatture differite: come comportarsi?]]> https://www.digithera.it/blog/fatture-differite-autofatture/ L’Agenzia delle Entrate ha recentemente fatto chiarezza sul trattamento da riservare alla fatture di acquisto con data 2018 ma che saranno ricevute effettivamente nel 2019 (in formato non Xml). Tuttavia è bene chiarire alcuni aspetti meritevoli di approfondimento.

FATTURE DATATE 2018

L’obbligo di Fatturazione Elettronica decorre a partire dal 1 Gennaio 2019: per individuarne dunque il formato corretto è necessario capire la data di emissione. La fatture (cartacee) emesse e datate 2018 sono ritenute corrette anche se ricevute nel 2019, mentre non sono corrette (e dunque ritenute non emesse) tutte quelle fatture emesse da un soggetto obbligato all’Xml datata e ricevuta nel 2019. Lato cliente: per quello che concerne la possibilità di detrazione IVA, non viene consentita per tutte le fatture di acquisto relative ad operazioni effettuate nel 2018 (anche se ricevute entro il 15 Gennaio 2019).

FATTURE DIFFERITE

Valgono le stesse disposizioni sia in termini di detrazioni IVA che di formato di emissione. Perciò, ogni fattura differita riferita a Ddr di Dicembre 2018 sarà in Xml se emessa dal 1 Gennaio 2019 o cartacea se prodotta entro questo 31 Dicembre.

FATTURE IN CONTO FORNITORE

Per quello che attiene il “self-billing”, vale a dire la possibilità del cliente di emettere la fattura per conto del cedente/prestatore (come previsto dall’art. 21 DPR 633/72), il formato del documento dipenderà dal regime fiscale adottato dal cliente stesso. Dunque, se quest’ultimo è in obbligo di fatturazione elettronica allora il documento dovrà necessariamente essere in formato Xml, anche se il fornitore è un soggetto esonerato.

LE “AUTOFATTURE” E FATTURE TARDIVE

A cavallo tra la fine dell’anno e l’inizio di un nuovo, è consuetudine accorgersi di fatture omesse (spesso per semplici sviste o ritardi). Nel caso sia il fornitore stesso ad accorgersene, si fa riferimento alla circolare 28/E/2011 dell’Agenzia delle Entrate, la quale stabilisce che lo stesso debba “..emettere, ora per allora, le fatture emesse. Inoltre le fatture emesse essere annotate nei registri IVA dell’anno nel quale è stata eseguita la regolarizzazione”. Un esempio lampante: qualora una operazione compiuta a Giugno 2018 venga fatturata con ritardo a Febbraio 2019, la fattura dovrà essere obbligatoriamente in formato elettronico e dovrà indicare in modo esplicito che si tratta di un documento relativo all’anno precedente. Invece, nel caso in cui il fornitore non ponga rimedio entro 4 mesi dal momento in cui l’operazione è stata effettuata (art. 6 Dlgs 471/97), sarà il cliente a dover emettere una autofattura (in Xml se emessa dal 1 Gennaio 2019).

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Fri, 21 Dec 2018 15:04:05 +0100
<![CDATA[FATTURAZIONE ELETTRONICA: I SOGGETTI ESCLUSI E IL SISTEMA DELLE SANZIONI A POCHI GIORNI DALLA PARTENZA]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-sanzioni/ La legge di conversione n. 136/2018 del Decreto Fiscale collegato alla Manovra 2019 è oramai ufficiale. Con la sua pubblicazione nella “Gazzetta Ufficiale” n. 293 del 18 dicembre 2018, diventano definitive – a partire dal giorno 19 dicembre - tutte quelle misure che sono state modificate durante il percorso di conversione della legge, relative ai seguenti argomento:

• Pace fiscale
• Interpello sui nuovi investimenti
• Semplificazioni in materia di Iva e alla rottamazione ter
Fatturazione elettronica

Vediamo più nel dettaglio quali sono i soggetti esonerati dall’applicazione della nuova norma e le relative sanzioni.

Soggetti esonerati

I contribuenti esclusi dall’obbligo di Fatturazione elettronica sono in sintesi i seguenti:

1. I contribuenti nel regime forfettario (di cui art.1 co. 54-89 della L. 190/2014)
2. I contribuenti nel regime di vantaggio (di cui art.27 co. 1 e 2 del DL 98/2011)
3. Agricoltori in regime speciale (art.34 comma 6 del Dpr 633/72)
4. Medici, farmacisti e operatori sanitari per le sole operazioni oggetto di trasmissione dei dati al sistema TS (Tessera Sanitaria)
5. Le ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche in regime forfettario con ricavi fino a 65.000 euro annui)
6. Tutte le imprese per le operazioni di cessione di beni e prestazioni e servizi nei confronti dei non residenti (sia comunitari che extra comunitari)

Sanzioni

Le sanzioni sono cancellate o ridotte fino al prossimo settembre (2019) per i contribuenti IVA mensili e, fino al 30 giugno, per i contribuenti IVA trimestrali. Decorsi questi termini scatteranno le sanzioni complete.

Ricapitolando:

• Il DL fiscale ha in pratica cancellato tutte le possibili sanzioni per i primi sei mesi del 2019 (per tutti coloro che non si adeguano al nuovo sistema di fatturazione elettronica o per ritardi nella trasmissione delle fatture elettroniche). Sempre a patto che tali disguidi non abbiano effetto alcuno sulla liquidazione IVA.

• Sanzioni più ridotte sono invece previste nei seguenti casi:

o Per i ritardi che avverranno dopo il 1 Luglio 2019 (con sanzioni ridotte all’80%)
o Per il committente/cessionario in caso di erronea detrazione IVA
o Per chi entro il termine per la liquidazione del mese o trimestre successivo emette le fattura elettronica.

Il testo del nuovo Decreto Fiscale ha dunque pienamente confermato l’entrata in vigore ufficiale della Fattura Elettronica a partire dal 1 Gennaio 2019, accompagnando però tale obbligo ad un avvio molto soft di sanzioni per tutti coloro che non si adegueranno all’istante.

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Thu, 20 Dec 2018 11:53:33 +0100
<![CDATA[La doppia opzione per l'invio della fattura elettronica per conto terzi]]> https://www.digithera.it/blog/doppia-opzione-fattura-elettronica/ Le fatture elettroniche emesse dalle cooperative agricole per conto dei soci possono venire destinate sia alla cooperativa emittente che al socio cedente. Questa è la nuova precisazione trapelata dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 12 novembre.

La norma verrà applicata a cooperative agricole sia in regime ordinario che speciale: viene previsto infatti che gli obblighi di fatturazione vengano adempiuti dalle cooperative per conto dei produttori agricoli cedenti. In tutti questi casi viene consegnato un esemplare della fattura al fine di svolgere tutti i necessari adempimenti legati all’IVA.

Viene inoltre precisato come sia il SdI a consegnare la fattura all’indirizzo telematico (sia PEC che codice destinatario) che è riportato all’interno della fattura. Ad esempio, se la cooperativa riporterà l’indirizzo del socio conferente, il sistema di interscambio andrà a recapitarla direttamente al socio. Se, al contrario, la cooperativa ha registrato il proprio indirizzo all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”, il SdI consegnerà la fattura anche all’emittente. Il sistema consegnerà inoltre alla cooperativa la cosiddetta “ricevuta di consegna”, poiché la cooperativa risulta emittente della fattura e da ciò ottiene una ulteriore conferma ai fini dell’esercizio della detrazione.

Per ricapitolare in breve, i punti essenziali sono due:

• Nei casi in cui un concessionario/committente emetta una fattura in nome e per conto del cedente:

o La fattura ha come emittente il cessionario/committente con il codice .

o Qualora il documento riporti l’indirizzo telematico del cessionario/committente la fattura tornerà all’emittente e viene       messa nella disposizione del cedente/prestatore nella sua area riservata di “Fatture e Corrispettivi”.

• Le disposizioni normative e regolamentari possono richiedere di inserire in una fattura riferimenti di conformità. Si potranno inserire nel tracciato Xml in uno dei campi facoltativi dei dati generici.

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Wed, 14 Nov 2018 13:41:00 +0100
<![CDATA[Come superare le criticità dell’utilizzo della PEC per la Fatturazione Elettronica con il QR-Code Digithera]]> https://www.digithera.it/blog/pec-fatturazione-elettronica-criticita/ L’utilizzo di una PEC per la ricezione di Fatture Elettroniche presenta diverse criticità che possono rendere la sua gestione molto difficoltosa, soprattutto per quello che concerne il rischio di mancata consegna e la leggibilità e conservazione degli stessi documenti. Andiamo ad analizzare nel dettaglio i motivi per cui il suo uso in relazione alla Fatturazione Elettronica è particolarmente sconsigliato.

MANCATA CONSEGNA

• Il sistema di interscambio non qualifica in modo corretto la PEC: per lo SDI qualsiasi carattere (da una chiocciola a un punto) potrebbe essere una PEC.

• Tutte le caselle PEC hanno una capacità limitata, la casella di posta potrebbe essere piena (spazio disponile esaurito) o scaduta: questo causa un esito di mancata consegna ma la fattura per lo SDI è comunque fiscalmente emessa per il fornitore.

• Solo dopo il download della fattura dal proprio cassetto fiscale è possibile procedere allo storno dell’IVA per il Cliente. Al fine di evitare rischi di evasione IVA o comunque di tardiva esigibilità del credito il fornitore deve tempestivamente informare il Cliente affinché effettui queste attività.

SCARSA LEGGIBILITA’

• I messaggi PEC che contengono la fattura possono venire confusi in mezzo ad altri messaggi.

• Il formato della fattura e’ l’XML, quindi non è direttamente leggibile dal cliente. E’ necessario riconvertire la fattura in un formato leggibile (ovviamente ad opera del cliente).

ONERI DI GESTIONE

• Potrebbero accadere cancellazioni ed errori accidentali: per recuperare le fatture occorre entrare sul sito corrispettivi e fatture dell’Agenzia delle Entrate.

• In questo momento i fornitori stanno indiscriminatamente mandando fatture elettroniche sulle caselle PEC istituzionali dei propri Clienti in assenza di precise comunicazioni al riguardo.

• Le fatture ricevute via Pec devono essere conservate in un processo separato.

I vantaggi di affidarsi a Digithera per la ricezione di fatture elettroniche

Utilizzando la piattaforma Digithera potrai disporre del tuo QR-Code univoco, secondo la codifica dell'Agenzia delle Entrate, da poter usare immediatamente per farti inserire nelle anagrafiche del fornitore. Il codice destinatario che ti verrà assegnato sarà già inserito: sarà dunque sufficiente una veloce scansione del codice e la tua fattura sarà indirizzata nell'area Digithera (oppure se vuoi anche sulla tua mail, convertita in PDF).

Potrai ad ogni modo registrare il codice destinatario che ti forniremo nel registro degli indirizzi telematici della Agenzia delle Entrate. In più, non dovrai nemmeno più comunicarlo ai tuoi fornitori: SdI te le invierà infatti in autonomia, anche se i fornitori inseriscono "0000000".

Con Digithera il codice è già disponibile e pronto per l’uso: domani stesso potrai iniziare comodamente a ricevere fatture elettroniche, senza incorrere nei rischi legati all’uso di una semplice PEC!

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Tue, 02 Oct 2018 10:00:49 +0200
<![CDATA[Presentazione del portale “Fatture e corrispettivi” per la gestione della Fatturazione Elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/fatture-corrispettivi/ Il 27 Settembre prossimo rappresenterà un appuntamento importante per tutti i soggetti che saranno (più o meno intensamente) interessati dalla prossima adozione dell’obbligo della fatturazione elettronica. Proprio in quella data infatti, l’Agenzia delle Entrate (insieme ai al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro) presenterà al pubblico il portale “Fatture e Corrispettivi”, la piattaforma dedicata alla gestione della fatturazione elettronica.

Come risaputo il prossimo 1 Gennaio 2019 diverrà obbligatorio l’utilizzo dello strumento della fatturazione elettronica tra privati. Un obbligo che è già effettivo per i fornitori dalla PA già a partire dal 2014 e dallo scorso 1 luglio per tutte le prestazioni rese dai subappaltatori nei confronti dell’appaltatore principale nei contesti di appalto di lavori e per i fornitori all’ingrosso di carburanti per autotrazione.

La presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, spiega come “la fatturazione elettronica rappresenti uno strumento innovativo, fondamentale nel contrastare l’evasione fiscale e nello sviluppare un sistema informatico che possa collocare il paese in un contesto più avanzato di quello attuale. A questo proposito è importante che professionisti, imprenditori e cittadini siano ben preparati a gestire questo cambiamento epocale. Per questo, abbiamo chiesto che l’obbligo entri in vigore in modo graduale e sia legato a un regime premiale, per dare più tempo alle imprese e prepararsi al nuovo adempimento, e contemporaneamente all’Amministrazione finanziaria per adeguare i propri sistemi”.

L’incontro sarà un’ottima occasione per fornire esaustive spiegazioni sul tema della fatturazione elettronica da parte dei funzionari dell’Agenzia e degli esperti della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Allo stesso tempo verranno illustrate le funzionalità specifiche della piattaforma come i seguenti:

• Servizio di registrazione dell’indirizzo telematico

• La procedura da seguire per la generazione del QRCode

• Le fasi di predisposizione, trasmissione, conservazione e consultazione della fattura

• Il sistema delle deleghe

Digithera fornisce a tutti i propri Clienti il Codice Destinatario da inserire nel Registro degli Indirizzi Telematici e la generazione automatica del QR Code, già all’interno del proprio portale.

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Tue, 11 Sep 2018 12:04:09 +0200
<![CDATA[Esonero dall’obbligo di registrazione per la fattura elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/esonero-registrazione-fatture-elettroniche/ In vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica (che scatterà, è bene ricordarlo, a partire dal prossimo 1° gennaio 2019) è stato previsto l’esonero dall’obbligo di registrazione per la fattura elettronica emessa e ricevuta dai soggetti IVA. Vediamo nel dettaglio le conseguenze che questa novità comporta.

Analizzando le novità fiscali contenute nella legge di conversione del decreto dignità (art. 11, comma 2 bis della L. n. 96/2018 di conversione del D.L. 87/2018) spicca la disposizione concernente l’esonero dall’obbligo di annotazione delle fatture nei registri IVA di cui agli artt. 23 e 25 del DPR 633/72 per i soggetti “obbligati alla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute, ai sensi delle disposizioni dell’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo n. 127 del 2015 (cioè chi emette/riceve la fattura elettronica - nota dg)”. L’agevolazione ha effetto dal 12 agosto 2018, ossia dal giorno successivo alla pubblicazione della legge di conversione in Gazzetta Ufficiale.”

Vista in termini più pratici, dal 12 Agosto, in base a uno dei passaggi contenuti nel “decreto dignità”, chiunque abbia l’obbligo di comunicazione della fattura elettronica, non deve più tenere il registro Iva clienti o fornitori. Dunque, viene anche eliminato l’obbligo di emissione del numero di protocollo.

Come viene spiegato nel dettaglio tutto ciò nel Decreto Dignità?

All'articolo 11:

• Al comma 1, la frase : «all'adempimento comunicativo» viene rimpiazzata da: «all'obbligo di comunicazione»; dopo il comma 2 sono aggiunti i seguenti:

• 2 - bis. All'articolo 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127, in materia di fatturazione elettronica e trasmissione telematica delle fatture o dei relativi dati, dopo il comma

• 3 - bis è inserito il seguente- 3-ter. “I soggetti obbligati alla comunicazione dei dati delle fatture emesse e ricevute ai sensi del comma 3 del presente articolo sono esonerati dall'obbligo di annotazione in apposito registro, di cui agli articoli 23 e 25 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633”.”

A corredo di quello che abbiamo sottolineato sopra, i futuri beneficiari dell’esonero dall’obbligo di registrazione della fattura elettronica nei registri IVA saranno i soggetti IVA residenti, stabiliti e identificati nel suolo italiano che emetteranno e riceveranno e-fatture riguardanti cessioni di beni e prestazioni di servizi.

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Tue, 04 Sep 2018 09:32:30 +0200
<![CDATA[Come continuare a ricevere comodamente le fatture passive dei tuoi fornitori in formato PDF (anche in obbligo di Fatturazione Elettronica!)]]> https://www.digithera.it/blog/fatture-formato-pdf/ Una lettura immediata (e semplice) delle proprie fatture è una delle esigenze più urgenti che potranno derivare dalla prossima introduzione obbligatoria della Fatturazione Elettronica. Interpretare all’istante il file ricevuto da SDI in formato XML non è infatti operazione scontata, anzi, necessita il più delle volte di molteplici azioni manuali, sia di estrazione che di conversione.

Un problema a cui il Servizio Invoice Dispatcher di Digithera si prefigge di porre completo rimedio, veicolando le fatture ricevute dal Sistema di Interscambio, previa conversione in formato PDF ed invio verso uno o più indirizzi di destinazione (sempre con l’estrazione di eventuali allegati). Invio che viene regolarmente mappato in un registro dedicato, a testimonianza, sebbene non formale, dell’avvenuta operazione.

In questo modo sarà possibile continuare a gestire l’autorizzazione e la successiva registrazione contabile come si è sempre fatto, grazie alla possibilità di ricevere una fattura in PDF che permette un rapido controllo sull’accuratezza del documento.

Il servizio è stato adeguatamente sviluppato per soddisfare le esigenze di ogni soggetto IVA, creando semplici regole per l’inoltro automatico delle fatture ricevute da SDI in PDF:

  • Scelta degli attributi che le fatture ricevute dovranno avere sulla base di quelli disponibili nel file XML (Codice Fiscale o P.IVA del fornitore, CAP o indirizzo del destinatario) per essere inoltrate
  • Selezione del formato delle fatture e degli allegati (PDF, ZIP, HTML) da inserire nelle mail
  • Associazione dell’indirizzo o indirizzi a cui le mail saranno inoltrate

Per ogni singola fattura penserà il sistema stesso al controllo dei parametri e all’inoltro verso gli indirizzi associati ad essi, in completa autonomia.

L’utilizzo del servizio Invoice Dispatcher sarà particolarmente utile nel periodo di Transizione verso l’automazione dei processi  di ricezione direttamente nel gestionale, permettendo di non cambiare operatività mentre si progettano i nuovi sistemi interni.

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Mon, 30 Jul 2018 15:16:06 +0200
<![CDATA[Split Payment: l'abolizione per i professionisti prevista dal Decreto Dignità]]> https://www.digithera.it/blog/abolizione-split-payment/ Come noto, lo scorso sabato 14 luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge “Dignità”. Tra le varie misure in esso contenute vi è anche l’esonero dall’applicazione dello Split Payment per i soggetti passivi IVA che subiscono ritenute a titolo d’imposta o d’acconto sui proprio compensi esposti in fattura ai sensi dell’art. 25 DPR 600/73.

In seguito a ciò, ogni professionista deve prestare la massima cura alle fatture emesse a partire dal 14 luglio. In particolar modo occorre inserire nuove diciture in fattura a seconda del tipo di amministrazione verso cui la si emette oltre a prestare attenzione ai tempi effettivi di pagamento.

Dunque,a partire dalla data del 15 luglio 2018, tutte le fatture emesse da parte di questi soggetti non dovranno più riportare la dizione “operazione in scissione dei pagamenti/split payment ai sensi dell’art. 17-ter DPR 633/72” e l’IVA da loro addebitata in fattura dovrà essere pagata e registrata solamente nel registro IVA acquisti, come avveniva nel periodo luglio-novembre 2017.

Da notare la rilevanza dei seguenti aspetti:

  1. La deroga riguarda solamente i soggetti passivi d’imposta il cui compenso sia soggetto a ritenuta esposta in fattura (liberi professionisti come avvocati, commercialisti, ingegneri, geometri, architetti, liberi professionisti iscritti alla gestione separata INPS). Qualsiasi altra cessione di beni e prestazioni di servizi ricevute (comprese anche quelle di agenti rappresentati che non sono soggette alla ritenuta ex art. 25 DPR 600/73) e soggette a IVA continuano ad essere oggetto di split payment.

  2. Le fatture di professionisti relative ad eventuali pre-notule o avvisi di notula ricevuti nei giorni scorsi ed emessi con il regime di split payment dovranno essere seguite nei prossimi giorni da fatture con IVA ordinaria.

  3. La deroga dallo split riguarda solamente le prestazioni effettuate (e fatturate) a partire dal 15 luglio 2018. Pertanto eventuali fatture ricevute nei prossimi giorni in split payment, ma con data fattura antecedente il 15 luglio possono essere registrare regolarmente.

  4. Occorre invece richiedere al professionista l’emissione di una nuova fattura rettificativa (e quindi di relativa nota di credito) in caso di:

    ✅Fatture in split payment con data emissione successiva al 14 luglio.
    ✅Fatture con IVA ordinaria precedenti il 15 luglio. Eventuali rettifiche di fatture elettroniche dovranno essere effettuate tramite note di credito elettroniche emesse tramite il SdI.

  5. Le note di credito (variazioni in diminuzione) emesse con data 15 luglio o successiva riferite a prestazioni effettuate prima di tale data dovranno seguire lo stesso regime IVA applicato nella fattura originaria. Ad esempio una nota di credito datata 16 luglio, riferita ad un operazione fatturata in Split Payment il 5 luglio, dovrà essere emessa in split payment.

Pagamento dell’IVA

A seconda della tipologia di clienti il professionista dovrà versare l’imposta al momento dell’emissione del documento ovvero al momento del pagamento da parte del committente.

• In caso di pubbliche amministrazioni il versamento dell’imposta può aspettare che il committente paghi la fattura (facendo sempre attenzione che sulla fattura compaia la dicitura “fattura ad Iva differita”)

• Nel caso di società, al contrario, l’Iva deve essere versata in riferimento al momento di emissione della fattura entro il 16 del mese successivo a quello di emissione della fattura stessa ovvero entro il 16 del secondo mese successivo al trimestre.

Cosa cambia su Digithera?

La risposta è semplice: una sola impostazione! Basterà andare nella sezione "Specifiche per Fattura PA" oppure nell'anagrafica di un assistito e cambiare l'opzione "Esigibilità IVA" impostando il valore su "Immediata" o "Differita" a seconda della tipologia di pagamento desiderata.

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Thu, 19 Jul 2018 08:26:22 +0200
<![CDATA[Il supporto di Digithera a favore delle grandi aziende per minimizzare le extra attività che potrebbero intervenire nella Fatturazione Elettronica Attiva]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-attiva/ Vi sentite preoccupati per l’impatto che l’adozione del sistema di fatturazione elettronica può avere sulla vostra azienda? Lo scenario che si presenterà a partire dal 2019, soprattutto in ambito B2B, rappresenta una novità completa per molti di noi. L’esperienza acquisita e il riscontro delle esigenze dei nostri clienti ci hanno guidato nello sviluppo di una serie di funzionalità specifiche della nostra soluzione. Diamo uno sguardo alle criticità e a come mitigarle con l’aiuto della tecnologia.

In particolare ci concentriamo sulle varie fasi del processo di invio delle fatture e sui riscontri che un cedente / prestatore (nome tecnico per indicare il fornitore) può ricevere dopo aver dato a Digithera la propria fattura da inviare.

1 – Primo scarto da parte di Digithera

Per evitare che sia il Sistema di Interscambio a scartare le fatture, e quindi innescare il meccanismo della correzione entro 5 giorni, Digithera effettua sulla fattura gli stessi controlli “formali” e “Sostanziali” che effettua SDI, salvo la bontà dei codici utilizzati (es. P.IVA, Codice Univoco, ecc). Lo scarto quindi da parte di Digithera si verifica ogni volta che il controllo formale dà esito negativo. In situazione come queste Digithera comunica in modo immediato tale scarto seguendo le seguenti modalità:

• Via mail

• Via Consolle (attraverso una o più viste dedicate)

• Via FTP se richiesto, ovvero riportando subito lo stato di scarto mediante micro-xml che potrebbe essere riportato nell’ERP

• Via Web Service chiamando un servizio dei sistemi del Cliente

In questo modo si fa fronte alla necessità di una comunicazione tempestiva dell’errore (che richiede ad ogni modo un intervento umano a valle). L’effort per rimediare è direttamente commisurato alla quantità anche se ottimisticamente possiamo dire che gli scarti dovrebbero essere molto limitati, visto che il convertitore viaggia ormai a pieno regime.

Fiscalmente le fatture non sono ancora emesse, vi è dunque la possibilità di modifica e di riemissione con lo stesso numero. In caso ciò non sia fattibile si può procedere ad una nota di storno interna, evitando l’invio al SdI, emettendo una nuova fattura. La notifica sarà anche qui quasi immediata.

2 – Fatture scartate dal Sistema di Interscambio

Casistica in cui le fatture riportano anomalie non sollevate da Digithera, ad esempio quando i Codici Univoci o Destinatari non sono corretti (inesistenti o sbagliati) o se la Partita IVA o Codice fiscale non vengono associati in modo adeguato ai soggetti IVA in questione.

Una casistica che potrebbe rivelarsi più numerosa della precedente (in relazione alla qualità dei dati disponibili in anagrafica). Anche in questo caso le fatture non sono ancora fiscalmente emesse, per cui vi è possibilità di modifica e ri-emissione con stesso numero, però va considerato un tempo limite di 5 giorni entro cui rimandare la fattura per non incorrere in sanzioni. Nel caso non sia possibile si può ricorrere di nuovo alla nota di storno interna (senza invio al SdI) e all’emissione di nuova fattura.

In questo caso la notifica avviene tramite gli stessi canali di cui sopra ma richiede tempi leggermente più lunghi (nell’ordine di alcuni giorni).

3 - Caso Fatture inviate a Codici Destinatari errati (comunque esistenti) o a PEC sbagliate

In questo caso le fatture si intendono emesse a livello fiscale, poiché non sono state scartate dal SdI. Al tempo stesso il cliente le avrà fiscalmente ricevute, seppur non fisicamente o telematicamente.

Per ovviare a ciò Digithera propone un servizio specifico, il Servizio Mailer, che provvede ad inviare verso indirizzi di posta elettronica ordinaria (prelevato ad esempio dall’anagrafica) la fattura che ha ricevuto uno stato di “Mancata Consegna”, previa la conversione in formato PDF leggibile e degli eventuali degli allegati (eventualmente allegando anche l’XML originale mandato a SdI). In questa maniera al cliente sarà riconosciuta una copia analogica della fattura e gli sarà notificato che la stessa fattura sarà disponibile all’interno del suo cassetto fiscale nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate.

Il sistema tiene traccia anche degli invii delle copie analogiche e dello stato di consegna, in modo da avere sempre la prova della avvenuta comunicazione. Una soluzione che consente di evitare di dover rincorrere il cliente con interventi “manuali” e di poter comunque richiedere la fornitura di indirizzi telematici corretti per modificare le anagrafiche.

Conclusione

Vista la ingente mole di fatture che molte grandi aziende generano su base annuale, l’idea di un valido supporto nella fase di implementazione iniziale è sicuramente la scelta più saggia e lungimirante al fine di evitare montagne di errori di comunicazioni con la clientela. Esattamente quello per cui il sistema Digithera è stato concepito!

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Thu, 05 Jul 2018 15:11:36 +0200
<![CDATA[Nuove regole per la delega di intermediari per l'utilizzo della fattura elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/intermediari-fattura-elettronica/  L’Agenzia delle Entrate ha diramato il provvedimento contenente tutte le istruzioni per delegare intermediari all’utilizzo di servizi di fatturazione elettronica.

Delega ampia o deleghe separate

Si prevede la possibilità per i contribuenti di poter nominare uno o più delegati all’utilizzo di tutti i servizi connessi alla fattura elettronica:

• Servizio di consultazione ed acquisizione

• Consultazione dei dati relativi ai fini IVA trasmessi

• Registrazione dell’indirizzo telematico

• Generazione QR Code (codice a barre che consente di acquisire automaticamente le informazione anagrafiche IVA)

Come conferire la delega

La delega agli intermediari prescelti può venir conferita dall’operatore IVA sia usufruendo dei servizi telematici messi a disposizione da Fisconline/Entratel sia presentando un apposito modulo presso un ufficio territoriale della Agenzia delle Entrate. Alla stessa maniera la delega può anche venire revocata. Il limite massimo temporale della delega è fissata a 4 anni.

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Mon, 18 Jun 2018 07:49:21 +0200
<![CDATA[Qr-Code e pre-registrazione: i nuovi servizi della Agenzia delle Entrate per la fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/qr-code-fattura-elettronica/ L’Agenzia dell’Entrate lancia il nuovo QR-Code, una sorta di biglietto da visita digitale contenente tutti i dati relativi alla propria partita IVA e lo strumento per registrate l’indirizzo su cui ricevere le proprie fatture elettroniche. Servizi realizzati in collaborazione con Sogei, in modo da facilitare il passaggio verso la fatturazione elettronica e rendere sicura al 100% la ricezione del documento fiscale da parte del cessionario/committente.

Accedervi è semplice. Una volta raggiunto il portale “Fatture e Servizi” sul sito dell’Agenzia (il codice QR si trova anche all’interno del cassetto fiscale) è sufficiente essere in possesso delle credenziali Carta Nazionale dei Servizi, Spid, Entratel o Fisconline. Sarà possibile anche optare per una delega di uno o più intermediari al fine di operare sui processi di e-fattura (o delegare anche due professionisti separati per i due diversi servizi). Una delega che può essere presentata dall’operatore IVA sia attraverso Fisconline/Entratel oppure consegnando l’apposito modello presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia.

Servizio di registrazione all’indirizzo telematico

Una volta generata la fattura elettronica, i fornitori devono trasmettere il file alla Agenzia delle Entrate tramite il SdI. Il sistema, una volta verificata la correttezza dei dati della fattura, la recapiterà al destinatario. Con questo servizio, imprese e liberi professionisti possono comunicare in anticipo l’indirizzo telematico su cui ricevere tutte le fatture, accedendo (personalmente o tramite intermediario) all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”. Indirizzo che può essere in ogni momento cambiato oppure cancellato.

Servizio di generazione del codice QR

Un servizio teso a migliorare la propensione all’utilizzo della fattura elettronica che permette ai titolari di Partita IVA di generare un codice a barre bidimensionale da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta. In questo modo il fornitore potrà reperire in modo veloce e senza alcun errore i dati del cliente al momento in cui la fattura viene predisposta. Il codice può essere creato agilmente dalla sezione “Fatture e corrispettivi” o dal proprio cassetto fiscale (salvabile anche in PDF o memorizzato sul proprio cellulare). I dati anagrafici associati al QR-Code sono quelli forniti nel momento della sua creazione: in caso di modifica di Partita IVA si ritiene dunque necessario cancellare il vecchio e crearne uno nuovo.

Tutte le modalità di trasferimento tramite protocolli dalla sicurezza assoluta secondo specifiche misure che contemplano un sistema accurato di profilazione, identificazione e autorizzazione dei soggetti abilitati alla consultazione e tracciatura, per una sicurezza dei dati garantita.

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Mon, 18 Jun 2018 07:24:28 +0200
<![CDATA[Obbligatorietà del codice fiscale per la fattura elettronica semplificata]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-semplificata/ L’aggiornamento pubblicato lo scorso 5 giugno 2018 dalla Agenzia delle Entrate, pone la parola fine ad uno dei dubbi operativi attinenti all’indirizzamento dei file di fattura elettronica prevedendo che per il cessionario (o committente) debba essere indicato almeno il codice fiscale o la Partita Iva nel tracciamento Xml della fattura elettronica semplificata. Oltre all’inserimento degli schemi Xsd e le rappresentazioni tabellari della fattura ordinaria e semplificata, altre novità tecniche per la gestione del flusso di fatturazione sono state introdotte.

Novità Tecniche

• Per prima cosa è stato previsto un unico limite di dimensione (pari a 5 megabyte) per ogni file di fattura, a prescindere dal canale che verrà utilizzato.

• Per quello che riguarda le fatture dello SdI, verranno inoltrate sul medesimo canale tramite cui sono state inviate le relative fatture (in caso di indisponibilità temporanea del canale, come quando la casella Pec risulta piena, il sistema procederà fino ad un massimo di 6 tentativi spalmati in 3 giorni a cadenza di 12 ore). In caso il canale risulti ancora irraggiungibile dopo 3 giorni, il processo viene automaticamente chiuso ed il cedente/prestatore potrà verificare lo stato della fattura attraverso le funzionalità di monitoraggio.

• L’identificativo unico che va a comporre il nome dei file fattura e dei file “Dati Fattura”, potrà contenere al suo interno identificativi diversi da quello del trasmittente.

Fattura semplificata

Si tratta di una comune fattura su cui è però possibile emettere alcuni dati anagrafici del cliente oltre alla distinzione tra imponibile ed IVA. E’ dunque facile intuire il perché l’utilizzo di questo documento sia preferibile alla fattura ordinaria in un’ottica di semplificazione amministrativa soprattutto in settori particolari come la ristorazione, artigianato o porta a porta, campi contraddistinti dall’emissione di fatture a soggetti costantemente diversi e non censiti in anagrafica.

Con le nuove modifiche apportate alle specifiche tecniche e per velocizzare la certificazione delle operazioni, l’articolo 21-bis aggiunto nel Dpr 633/1972 della legge 228/2012 prevede che il cessionario/committente possa essere identificato solo con il numero di Partita IVA o con il codice fiscale (oppure con il numero di Partita IVA del paese di residenza nel caso si tratti di un soggetto stabilito in un altro stato membro).

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Thu, 07 Jun 2018 07:10:46 +0200
<![CDATA[L'obbligo di invio tramite fatturazione elettronica vale anche per le fatture verso l'estero a partire dal 2019]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-estero/ L’agenzia delle Entrate ha ricordato come solamente le fatture attive verso l’estero possono essere trasmesse come fatture elettroniche al fine di adempiere all’obbligo mensile di comunicazione dei dati.

La manovra di bilancio 2018 nel disporre infatti, dal prossimo 1 gennaio 2019, l’obbligo di documentare con l’emissione di fatture elettroniche tutte le operazioni intercorse tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio nazionale, impone con la medesima decorrenza di trasmettere telematicamente i dati delle fatture emesse verso clienti esteri e di quelle rivecute da fornitori non nazionali.

Il provvedimento 89757 del 30 aprile 2018 fissa le regole tecniche, il tracciato di comunicazione e le modalità di emissione e ricezione delle fatture elettroniche. Devono essere inviati mensilmente i dati identificativi di cedente/prestatore e di cessionario/committente, la data del documento comprovante l’operazione, la data di registrazione, il numero del documento, la base imponibile, l’aliquota IVA applicata e l’imposta o, se l’operazione non comporta l’annotazione dell’imposta nel documento, la tipologia dell’operazione.

Il file Xml da trasmettere deve essere firmato digitalmente dal responsabile dell’invio e cioè il soggetto obbligato o il suo delegato oppure, in caso di invio tramite upload sull’intefaccaia web del servizio <>, il file deve presentare il sigillo elettronico dell’agenzia delle Entrate.

L’invio va effettuato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello della data del documento emesso o a quello della data di ricezione del documento comprovante l’operazione. Per documenti passivi, invece, la data di ricezione è stata individuata nella data di registrazione dell’operazione ai fini della liquidazione dell’Iva.

Solamente per le fatture attive transfrontaliere, le comunicazioni mensili possono essere eseguite trasmettendo al sistema dell’Agenzia delle entrate l’intera fattura emessa, in un file nel formato strutturato e compilando solamente il campo "Codice Destinatario" con un codice convenzionale composta da sette ‘X’.

La comunicazione mensile non è dovuta per le operazioni per le quali è stata emessa una bolletta doganale oppure siano state emesse o ricevute fatture elettroniche in formato strutturato Xml attraverso il sistema di interscambio (articolo 1, comma 3-bis, del Dlgs 127/2015, manovra di bilancio 2018). In altri termini, emettere e fare transitare da Sdi le fatture attive destinate a clienti esteri così come ricevere tramite il Sistema i documenti emessi da fornitori transfrontalieri elimina l’obbligo dello spesometro mensile.

Lo stesso allegato tecnico al provvedimento diretteoriale sulla fattura elettronica dispone in relazione sia al cedente/prestatore che al cessionario/committente la possibilità per i soggetti non residenti di indicare l’dentificativo fiscale assegnato dall’autorità del Paese di residenza.

Il tracciato Xml, in linea con la prescrizione normativa, è quindi già pronto per essere utilizzato da non residenti. Ad oggi manca la possibilità di interagire direttamente con il sistema di interscambio, salvo accreditarsi con uno specifico canale: la soluzione potrebbe essere comunque quella di avvalersi di un intermediario che si preoccupi di normalizzare i flussi attivi e passivi di fatturazione transfrontalieri facendoli transitare da Sdi.

In sintesi

Cessioni verso l’estero - La nuova comunicazione mensile per le fatture transfrontaliere verso e da soggetti non residenti che scatterà dal 1° gennaio 2019 potrà essere adempiuta per le sole fatture attive trasmettendo allo Sdi l’intera fattura emessa nel formato Xml previsto dalle specifiche tecniche e compilando il campo Codice destinatario con un codice convenzionale 

Operazioni passive - Per le fatture passive transfrontaliere, ossia per gli acquisti di beni e servizi da soggetti non residenti, bisognerà invece necessariamente passare dalla comunicazione mensile dei dati all’agenzia delle Entrate, sulla falsariga di quanto avviene allo stato attuale per la trasmissione delle informazioni per lo spesometro.

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Thu, 31 May 2018 07:11:05 +0200
<![CDATA[Comunicazione del Codice Destinatario]]> https://www.digithera.it/blog/comunicazione-codice-destinatario/ Gentile Cliente,<br>
manca davvero poco al 1/7/2018, ovvero da quando potresti cominciare a dover ricevere anche tu fatture elettroniche. Con noi puoi farlo con la stessa facilità ed efficacia con cui oggi stai inviando fatture alla PA. <br> Per prepararti al meglio per quel momento devi fare solo due cose:<br>
- Attivare il modulo di ricezione con Digithera<br>
- Inviare ai tuoi fornitori <a href="https://www.digithera.it/media/risorse/comunicazione_codice_destinatario_ai_fini_della_fatturazione_elettronica.pdf">questa comunicazione</a> dove indichi il Codice Destinatario che dovranno mettere in fattura<br><br> Al resto pensiamo noi.<br><br>
Il Team Digithera

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Thu, 24 May 2018 15:02:55 +0200
<![CDATA[I servizi per tagliare burocrazia e tempi di attesa: la e-fattura con app dedicata]]> https://www.digithera.it/blog/efattura-app-agenzia-entrate/ COMUNICATO STAMPA AGENZIA DELLE ENTRATE

Pronte le regole per la fatturazione elettronica tra privati.

Il provvedimento firmato il 30 aprile 2018 dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, fissa, nel rispetto dei tempi previsti dallo Statuto dei diritti del contribuente, le modalità per l’applicazione dell’e-fattura, che, come previsto dalla legge di Bilancio 2018, partirà il 1° luglio per le cessioni di carburante e per i subappalti della Pa e da gennaio 2019 per tutte le operazioni. Il direttore ha firmato, inoltre, la circolare n. 8/E, con cui vengono forniti i primi chiarimenti sulla base delle richieste rappresentate dagli operatori nel corso dei diversi incontri di coordinamento a livello ministeriale.

Diverse le novità che vanno nella direzione di semplificare il nuovo processo di fatturazione per gli operatori. Ad esempio, per rendere più agevole la predisposizione delle fatture elettroniche e ridurre i tempi, l’Agenzia metterà a disposizione un servizio web e una app dedicata che consentirà al soggetto che emette la fattura anche di acquisire “in automatico” i dati identificativi del cessionario e l’indirizzo telematico tramite un QR-code reso disponibile dall’Agenzia a tutte le partite Iva nell’area autenticata del sito internet. Semplificazioni anche sul fronte della conservazione delle fatture, per cui potrà essere la stessa Agenzia, su richiesta, a “custodire” i documenti elettronici per conto degli operatori economici, e sul processo di recapito, con un nuovo servizio web gratuito che consentirà di registrare l’indirizzo telematico (codice destinatario o indirizzo Pec) prescelto per ricevere le fatture elettroniche.

Predisposizione e trasmissione della fattura elettronica - Le fatture elettroniche potranno essere generate con strumenti resi disponibili gratuitamente dall’Agenzia (una procedura web, una app e un software da installare su pc) o con software di mercato. Le e-fatture, che viaggeranno in maniera sicura tramite il Sistema di Interscambio (SdI), potranno essere trasmesse, anche tramite intermediari, via posta elettronica certificata oppure utilizzando le stesse procedure web e app; in alternativa, previo accreditamento al SdI, potranno essere inviate tramite un “web service” o per mezzo di un sistema di trasmissione dati tra terminali remoti (FTP). In caso di superamento dei controlli minimi su alcuni dati obbligatori della fattura, sarà recapitata - entro 5 giorni - una “ricevuta di consegna” del file della fattura elettronica al soggetto che lo ha inviato e la fattura si considererà emessa.

Recapito “semplificato” per consumatori finali e piccole partite Iva - Se la fattura elettronica è destinata a un consumatore finale, un soggetto Iva che rientra nei regimi agevolati di vantaggio o forfettario o dell’agricoltura, l’emittente potrà valorizzare solo il campo “Codice Destinatario” con un codice convenzionale e la fattura sarà recapitata al destinatario attraverso la messa a disposizione del file in un’apposita area web riservata dell’Agenzia delle Entrate. Della stessa semplificazione potrà usufruire anche il cessionario/committente Iva che non si trovi nelle condizioni di poter utilizzare, né direttamente né tramite un intermediario appositamente delegato, i canali standard per la ricezione (Pec, web service, Ftp): troverà le fatture nell’apposita area web riservata dell’Agenzia.

Conservazione facilitata con il supporto delle Entrate - I cedenti/prestatori e i cessionari/committenti residenti, stabiliti o identificati in Italia possono conservare elettronicamente le fatture elettroniche e le note di variazione trasmesse e ricevute attraverso il Sistema di interscambio, utilizzando il servizio di conservazione elettronica, conforme a quanto previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad), gratuitamente messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, dopo aver aderito, anche tramite intermediari, all’accordo di servizio pubblicato nell’area riservata del sito web dell’Agenzia. L’Agenzia metterà, inoltre, a disposizione un servizio di ricerca, consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche emesse e ricevute all’interno di un’area riservata del sito.

Sicurezza dei dati - Tutte le modalità di trasmissione avverranno attraverso protocolli sicuri su rete internet, come descritto nelle specifiche tecniche allegate al provvedimento. Inoltre, la consultazione degli archivi informatici dell’Agenzia delle Entrate è garantita da misure di sicurezza che prevedono un sistema di profilazione, identificazione, autenticazione e autorizzazione dei soggetti abilitati alla consultazione, di tracciatura degli accessi effettuati, con indicazione dei tempi e della tipologia delle operazioni svolte.

Carburanti, chiarimenti in una circolare - L’Agenzia delle Entrate pubblica oggi anche una circolare sulle ultime novità in tema di fatturazione e pagamento per la cessione di carburanti interessati dall’e-fattura a partire dal prossimo luglio. Nel documento di prassi vengono, inoltre, forniti primi chiarimenti sull’ambito applicativo delle nuove regole sui contratti d’appalto.

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Thu, 03 May 2018 09:45:38 +0200
<![CDATA[Ricezione di fatture elettroniche semplificata con Digithera]]> https://www.digithera.it/blog/ricezione-fatture-elettroniche/ I soggetti aventi Partita IVA in Italia sono diversi milioni. Nel giro di breve tempo tutti dovranno adeguarsi all’obbligo di Fatturazione Elettronica oramai imminente. Se dal prossimo 1 luglio 2018 l’obbligo di emissione di fatturazione elettronica riguarderà solo l’acquisto di benzina e gasolio per autotrazione, dal 1 gennaio 2019 l’emissione della fattura elettronica diverrà obbligatoria per tutte le operazioni effettuate nei confronti di altri privati titolari di partita IVA.

In caso di inosservanza dell’obbligo di fatturazione elettronica tra gli operatori privati va ricordato che l’eventuale emissione della fattura in formato cartaceo è da ritenersi inesistente e il documento come non emesso, dunque fiscalmente non valido! Alcuni si sono già portati avanti passando con lungimiranza al nuovo sistema (seppur una minoranza). Se ancora non sei tra quelli puoi contare sul pieno supporto della piattaforma Digithera per la gestione delle fatture elettroniche passive.

Il cambiamento verso la fattura elettronica

Se fino ad ora c’era la possibilità per i fornitori di inviare fatture direttamente ad un indirizzo specifico dei propri clienti (sia esso di posta elettronica, PEC o addirittura fisico), l’attuale Sistema di Interscambio (SDI), strumento gestito direttamente dall’agenzia delle entrate nonché futuro protagonista della fatturazione in Italia, consente l’invio della fattura elettronica tramite:

  1. Un canale che prevede un indirizzo proprio del cliente (INDIRIZZO PEC)
  2. Un canale che poggia su un intermediario accreditato con SDI, facente funzione di vera e propria Casella Postale con un unico indirizzo per tutti i soggetti a Partita IVA che ne fanno uso.

Il flusso delle fatture potrà a questo punto essere gestito in prima persona o affidato alla competenza e la professionalità di chi utilizza sistemi informatici in grado di acquisirle, uniformarle ed archiviarle nel modo più semplice, ponendo particolare attenzione al cliente ed alle sue specifiche.

Digithera fornisce un sistema efficiente e semplificato per la comunicazione con il SDI; per la fatturazione passiva, i tuoi fornitori dovranno soltanto inserire il tuo nuovo codice destinatario nelle loro fatture mentre per la fatturazione attiva dovrai essere tu ad inviarci le fatture, nel formato che preferisci e provvederemo alla standardizzazione ed all’inoltro al cliente.

Accettazione e Rifiuto di una Fattura Elettronica

La Piattaforma Digithera permette di accettare e rifiutare una fattura nei termini stabiliti da SDI, quindi nei 15 giorni di tempo dalla consegna. Potrai cliccare su uno dei due pulsanti che compaiono all'interno di ogni fattura e penseremo noi ad inviare la notifica a SDI quindi al tuo Cliente. In caso di rifiuto potrai naturalmente indicare le ragioni per cui lo hai fatto e verranno inserite nel messaggio.

Se preferisci potrai effettuare l'accettazione ed il rifiuto direttamente nel tuo gestionale e darci una semplice evidenza dell'esito che vuoi comunicare. Penseremo noi a costruire una notifica da mandare a SDI!

Cosa fare per attivare la ricezione?

Digithera ti garantisce l’utilizzo del proprio canale accreditato con SDI e all’interno della tua area riservata troverai una nuova sezione dove vedrai le fatture elettroniche che ti verranno inviate. Se vuoi utilizzare il Servizio di Digithera per ricevere Fatture Elettroniche, ad esempio quelle relative al Carburante dal 1/7/2018, ti basta attivare il Servizio che per il 2018 ha un costo fisso per qualunque fattura ricevuta, andando direttamente sul configuratore.

A partire dal 1/1/2019 il servizio prevede un piccolo costo di alcune decine di centesimi in pay-per-use proprio come per le fatture che si inviano oggi alla PA. Basterà acquistare un credito di fatture e cominciare a diffondere il proprio Codice Destinatario.

Conversione della Fattura ricevuta in formato leggibile (PDF)

All'interno di Digithera sono disponibili diversi modi di visualizzare una fattura ricevuta:

• Direttamente all'interno del documento ricevuto, mediante il foglio di stile

• Direttamente nell'area riservata di Digithera, utilizzando la funzione disponibile nel proprio cruscotto

• Utilizzando il sito converter.digithera.it che Digithera ha creato per permettere a tutti di visualizzare o scaricare fatture in PDF ed estrarre gli eventuali allegati.

E’ giunto il momento di semplificare l’intero processo di fatturazione elettronica, sia per quello che concerne l’invio che la ricezione: una soluzione che la piattaforma Digithera ti mette a portata di mano, a tutto vantaggio di una comoda gestione contabilità e della massimizzazione dei tempi!

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Wed, 02 May 2018 01:44:04 +0200
<![CDATA[In viaggio verso la Fatturazione Elettronica B2B: i provvedimenti attuativi]]> https://www.digithera.it/blog/obbligo-fatturazione-b2b/ La riunione del Forum italiano sulla fatturazione elettronica è stata convocata per analizzare le linee principali dei provvedimenti attuativi da emanare da parte dell’Agenzia delle entrate, confermando quanto fino ad oggi è stato realizzato e che si concretizzerà nel nuovo sistema che porterà all’obbligo di fatturazione tra privati:

✅ Funzione essenziale del Sistema d’Interscambio (SDI) quale strumento per emettere e ricevere le fatture elettroniche • Validità del formato XML PA attualmente in vigore per emettere la fattura elettronica

✅ Operazioni con soggetti esteri, sia dell’Unione Europea che al di fuori, saranno assoggettate ancora all’obbligo di trasmissione dei dati fattura (a meno che la fatturazione elettronica avvenga con le regole nazionali)

✅ Fatture prodotte diversamente dal formato elettronico e non emessa ed inviata tramite SDI, sono da considerare come non emesse.

Gli elementi di novità emersi sono rappresentati da:


Indirizzamento delle fatture elettroniche: operazione che permette allo SDI di consegnare correttamente il documento (grazie all’inserimento di codice destinatario identificativo). E’ possibile in alternativa fare ricorso alla PEC e, in un futuro prossimo a un Servizio Elettronico di Recapito Certificato (SERC) del cessionario/committente. Sarà possibile anche effettuare una scelta sulla consegna standard preferita.

Duplicato informatico delle fatture elettroniche a disposizione di tutti gli utenti in una apposita area autenticata, dopo l’avvenuta consegna (anche nei casi di errata o mancata consegna, casi in cui il cedente dovrà attivarsi per informare con ogni mezzo il proprio cliente e recapitargli la fattura).

Data di emissione identificata dalla data del documento (momento stesso in cui l’imposta diventa esigibile) ai sensi dell’art. 21 del DPR 633/72. La data indicata nella ricevuta di consegna dello SDI è invece rilevante allo scopo di detraibilità.

Identificazione di altri tipi di autofattura:

➡ Formato XML attuale

➡ 3 nuovi tipi di autofattura equivalenti ad autofattura da emettersi in casi di mancata ricezione della fattura oltre i 4 mesi dalla emissione, autofattura che produce detraibilità IVA e autofattura che non produce detraibilità IVA.

Possibilità per aziende e provider di continuare ad operare con le attuali modalità, anche se la fattura elettronica accettata dallo SDI è l’unica fiscalmente rilevante.

La fattura originale avente valore resta il file XML (può essere allegato un file PDF ma solo ai fini della leggibilità).

I cessionari/committenti in regime forfetario e di vantaggio verranno considerati come consumatori finali, come ribadito sempre dalla Agenzia delle Entrate.

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Sat, 31 Mar 2018 15:22:57 +0200
<![CDATA[Fatturazione Elettronica "Plug-in" per rendere la contabilità aziendale più semplice]]> https://www.digithera.it/blog/integrazione-gestionali-azienda/

L’obbligo di fatturazione elettronica anche fra privati è oramai una realtà certa. Tutto ciò comporterà per ogni azienda il dovere di non farsi trovare impreparata con il proprio sistema gestionale in modo da rispondere alla nuova situazione, sia per quanto concerne l’invio che la ricezione di fatture elettroniche.

Digithera ha sviluppato una soluzione “Plug-in” che consente una facile integrazione delle funzionalità principali della fatturazione elettronica con ogni tipo di gestionale aziendale. Il tutto è traducibile con 3 vantaggi concreti:

Una soluzione efficace e veloce con l’integrazione di tutte le funzionalità tipiche delle fatturazione elettronica, con uno schema tecnico molto semplice e a bassi costi di realizzazione.

Facilità di installazione assoluta. Tutto ciò significa una massima integrazione indipendentemente dal tipo di gestionale in uso (Major come SAP, Microsoft o Oracle oppure gestionali di minor grido): nessun bisogno di reinventare la ruota!

• Un sistema scalabile grazie al quale è possibile partire anche con piccoli volumi o funzionalità limitate per poi incrementare.

Una soluzione adattabile e che viene incontro sia a tutte quelle aziende che si occupano in modo diretto il proprio gestionale o per tutte le Software House o i System Integrator che forniscono lo stesso servizio ai loro clienti. La scelta ottimale per gli ERP in Cloud poiché l’integrazione avviene una sola vota e può valere per tutti i clienti!

Rapidità di installazione, un’interfaccia intuitiva e di semplice utilizzo: scopri come gestire senza sforzi la tua contabilità aziendale con il supporto di Digithera.

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Wed, 28 Feb 2018 14:49:00 +0100
<![CDATA[<XMLSDItoPDF>: per una migliore visione, controllo e conversione delle tue fatture da XML a PDF ]]> https://www.digithera.it/blog/conversione-fatture-xmlpa/ Un servizio di fatturazione elettronica fatto a regola d’arte, deve necessariamente mettere a disposizione tutti gli strumenti indispensabili per poter permettere in modo semplice la creazione, firma, invio e conservazione della fattura digitale. La fatturazione elettronica, la cui adozione è divenuta obbligatoria in tutte le forme di comunicazione, richiede l’utilizzo di uno specifico formato per dialogare con la pubblica amministrazione e b2b che implica l’utilizzo di specifiche rigide e ben precise.

 Una migliore visualizzazione ed un controllo più completo

In questa ottica, Digithera mette a disposizione , un servizio (gratuito) che consente la conversione dei file XMLPA in un formato PDF che assume un layout molto più vicino ad una fattura classica. In questo modo, tutti i fornitori (o coloro che interagiscono) possono ottenere un modello più leggibile della fattura inviata da visualizzare, anche qualora fosse passato molto tempo dall’invio o dopo averla scaricata dal portale di conservazione elettronica.

Uno strumento di grande utilità per verificare la validità del file XML SDI e la conformità con il “Formato accettato da SDI” previsto all’interno del D.Lgs 127/2015 (“Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici”). Con l’avvento della fattura B2B potrai convertire il tuo file XML SDI in PDF, estraendone gli allegati in modo veloce ed elegante.

<XMLSDI to PDF> offre, inoltre, delle comode Interfacce per Programmi Applicativi (API) grazie alle quali puoi inviare i file XML delle fatture e riceverai in modo semplice ed elegante un file .zip con il PDF e gli allegati delle tue fatture, in modo da visualizzare tutto il materiale con comodità. Prova tu stesso oppure contattaci per ottenere maggiori informazioni.

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Mon, 12 Feb 2018 06:19:06 +0100
<![CDATA[Spesometro “light” e possibilità di cumulo per le piccole fatture]]> https://www.digithera.it/blog/spesometro-light/ Una delibera dell’Agenzia delle Entrate annuncia l’arrivo dello spesometro semplificato per l’invio di fatture elettroniche. Si tratta di due nuovi software gratuiti per il controllo e l’invio dei file, senza obbligo di dati dettagliati ma una comunicazione che accumula tutte le fatture che non superano la soglia dei 300 euro. La nuova scadenza pospone quella fissata in origine del 28 febbraio e viene fissata a 60 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento.

Cosa prevede più precisamente questa versione “light” dello spesometro? Come già sottolineato vi è la possibilità di richiedere un quantitativo minore di dati con un riepilogo cumulato di tutte le fatture di importo inferiore ai 300 euro.

Arriva la nuova bozza per lo spesometro light e l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito il provvedimento sul quale apre una consultazione pubblica con le categorie (sarà necessario inserire solo i dati del documento riepilogativo registrato e non delle singole fatture). Si potrà usufruire di tali semplificazioni anche per l’invio integrativo (correttivo) di quelle errate che fanno riferimento al primo semestre 2017.

Il lancio di due nuovi software di controllo e compilazione andranno invece a semplificare in modo notevole l’adempimento, riducendo al minimo gli errori di comunicazioni compiuti durante la fase di compilazione (software disponibili all’interno del portale dell’agenzia alla sezione “Fatture e corrispettivi”).

I termini dell’invio vengono infine allineati a quelli della comunicazione obbligatoria. Per consentire a tutti gli operatori il necessario tempo di adeguamento alle nuove regole (e ad assicurare l’ottemperanza allo Statuto del contribuente), la scadenza del 28 febbraio viene traslata al sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione della versione definitiva del provvedimento.

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Fri, 26 Jan 2018 08:28:03 +0100
<![CDATA[Patrizio de Mas]]> https://www.digithera.it/blog/Patrizio-de-mas/ Il meglio per una Pubblica Amministrazione

Prima di conoscere Digithera non pensavamo lontanamente di riuscire a nuotare nel mare magno degli strumenti per la fatturazione elettronica PA. 
Con Teledigita ci siamo riusciti, senza grandi investimenti e facilmente. Stiamo seriamente considerando di estendere l'uso anche verso i nostri clienti Privati

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Fri, 12 Jan 2018 08:14:00 +0100
<![CDATA[Fatture Elettroniche o Analogiche: quali rischi se non ci si adegua]]> https://www.digithera.it/blog/fatture-elettroniche-conversione/ Adesso che l’obbligo di fatturazione elettronica è ormai cosa certa a partire dal 1 gennaio 2019 (per tutti), è bene anche sottolineare perché sia così fondamentale cominciare ad adottare subito il sistema, anche per mettersi al riparo dalle spiacevoli sorprese. Sono state infatti recentemente riviste le sanzioni legate all’obbligo di fatturazione elettronica tra privati e previsto verso il consumatore finale.

I primi a venire sanzionati sono tutti i contribuenti che non assolvono all’obbligo di emettere fatture nel formato Xml tramite il Sistema di Interscambio. Un rischio oramai davvero inutile visto anche l’irrisorio costo che ha ormai raggiunto la conversione delle fatture in questa tipologia di formato. Un servizio che Digithera è già ampiamente in grado di assolvere da tempo grazie alla sua piattaforma tecnologica che supervisiona l’intero ciclo della fattura dalla conversione, alla trasmissione tramite SdI fino alla ricezione e conservazione ( consulta tutti i vantaggi del sistema di fatturazione B2B Digithera).

Allo stesso modo sono soggetto di punizione i soggetti che, avendo effettuato operazioni transfrontaliere, hanno omesso o trasmesso in modo erroneo la necessaria documentazione mensile richiesta. Una fattura non emessa nel formato previsto e non trasmessa tramite l’apposito sistema SdI viene considerata non emessa a tutti gli effetti. Il tutto finisce per costituire una vera e propria violazione per la documentazione dell’operazione rilevante IVA. Ed è proprio questo passaggio che fa scattare l’applicazione delle sanzioni previste all’articolo 6 del Dlgs 471/1997 che prevede un pagamento variabile dal 90% fino al 180% massimo dell’imposta relativa all’imponibile che non è stato documentato in modo adeguato.

La piattaforma Digithera è perfettamente in grado di gestire efficacemente l’invio e la ricezione di fatture elettroniche verso tutti i clienti attraverso il Sistema di Interscambio. Un meccanismo che si prende cura dell’intero iter di invio, fino all’acquisizione e notifica e all’invio in conservazione sostitutiva. Scopri tutti i dettagli o parlane con uno dei nostri esperti!

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Thu, 04 Jan 2018 14:56:00 +0100
<![CDATA[Il percorso della fattura elettronica: dalle PA fino allo sbarco nel B2B]]> https://www.digithera.it/blog/evoluzione-fattura-elettronica/ Ormai da più di due anni il sistema di fatturazione elettronica verso la PA è una consolidata realtà. Quello che veniva inizialmente visto come un cambiamento che provocava forte incertezza, vista la radicale abitudine ai vecchi sistemi burocratici, si è trasformato in una scintilla che ha fatto da traino a un diffuso spirito di innovazione ed ha aperto la strada alla digitalizzazione a tutto campo, con l’obiettivo di migliorare e rendere più efficienti sia gli apparati pubblici ma anche le amministrazioni d’impresa.

Al netto di alcune difficoltà (e scetticismo) iniziali, il sistema si è poi equilibrato e, nel corso dei mesi, ha portato a un tangibile miglioramento nel rapporto tra i fornitori e le PA, una contrazione dei tempi di pagamento e un più efficace sistema di controllo sulla spesa pubblica.

La realizzazione di questo processo è avvenuta principalmente grazie all’adozione di tecnologie digitali fortemente innovative e dal conseguente cambio di mentalità, che hanno investito sia PA e (in principal modo) imprese. Un cambio di passo che si prospetta altrettanto benefico nel rapporto tra privati e che si prefigura come una tappa fondamentale verso l’inevitabile trasformazione digitale del mercato.

L’era dello IoT (Internet of Things) racchiude tecnologie come il cloud, il mobile, Big Data e Analytics. Attuare una strategia di Digital Transformation significa non solo adeguare la gestione del sistema amministrativo alle nuove tecniche ma anche adottare una strategia che contempla “nativamente” il cambiamento dei processi aziendali, sempre nell’ottica della soddisfazione del cliente finale, sviluppando prodotti di valore e favorendo touchpoints facilmente accessibili.

Affrontare la Trasformazione Digitale con Digithera al tuo fianco

In un contesto in cui tutto l’ecosistema aziendale viene coinvolto, il solido supporto di Digithera può venirti in soccorso. Con un esteso know-how di conoscenze trasversali, che vanno dai processi digitali più evoluti fino ai meccanismi d’impresa, forniamo assistenza completa a tutte quelle realtà che si affacciano (con maggiore o minor fatica) all’era della trasformazione digitale. Forniamo le giuste soluzioni e gli strumenti più adatti per rendere performante il ciclo di sviluppo di ogni business per ottenere:

• Gestione amministrativa più agevole

• Sicurezza e accessibilità dei dati

• Attenzione e focus sulle esigenze del cliente

I vantaggi del passaggio al digitale

Passare dalla carta ai documenti digitali (per dirla in breve) non significa esclusivamente ottenere benefici in termini di risparmio di spazio e toner. Oltre alle agevolazioni fiscali notevoli (che abbiamo già trattato qui , un mezzo come la fatturazione elettronica può significare concreti vantaggi sui processi di pagamento e sulla riduzione dei tempi di gestione. Le ragioni per rinnovarsi ed abbracciare questa spinta innovativa non mancano: non esiste un fatturato o una dimensione minima per farlo e per orientarsi al futuro.

Un modello come quello di Digithera che parte dalla digitalizzazione e dematerializzazione, passa dallo sfruttamento di tecnologie all’avanguardia per il processo delle informazioni e l’efficienza gestionale, fino alla conservazione digitale come previsto dalla normativa vigente. Voglia di innovare e digitalizzare per semplificare: nient’altro che i reali valori cui l’attività di Digithera si ispira!

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Thu, 28 Dec 2017 08:36:18 +0100
<![CDATA[Conservazione documenti fiscali 2016: scadenza fissata a gennaio 2018]]> https://www.digithera.it/blog/conservazione-documenti-fiscali/ Il 31 gennaio 2018 rappresenterà una data significativa per la conservazione dei documenti fiscali del 2016 in quanto segna il limite massimo entro cui effettuare l’adempimento.

Un termine ultimo che era inizialmente fissato entro il 31 ottobre scorso ma che il Decreto del 26 luglio 2017 ha posticipato appunto al prossimo 31 gennaio. Questo rappresenta l’ultimo giorno disponibile per l’assolvimento di diversi obblighi legati alla presentazione, invio e comunicazioni di dichiarazioni o altri elementi. Sarà dunque possibile adempiere alla trasmissione delle dichiarazioni inerenti imposte sui redditi e di IRAP di persone fisiche, associazioni o società.

Questa proroga riguarda anche l’obbligo di conservazione informatica delle dichiarazioni e di tutti i documenti che vi sono colegati (come quelli riguardanti l’IVA).

Digithera ti viene in soccorso con DIGILEGS

Tutta la corrispondenza aziendale deve essere infatti debitamente conservata per 10 anni, al fine di conservarne valenza giuridica e di garantire l’opponibilità in sede di giudizio.

Digilegs è il nostro servizio che consente la conservazione della ricevuta di consegna, così da preservare l’effettivo valore legale della PEC e dei documenti annessi. Un sistema che consente una significativa riduzione dei costi legati alla archiviazione cartacea e un forte guadagno in termini di spazio, il tutto con un comodo canone “una tantum” a documento per tutta la durata dei 10 anni.

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Fri, 22 Dec 2017 09:52:39 +0100
<![CDATA[Il processo di trasformazione digitale e l’adeguamento delle PMI]]> https://www.digithera.it/blog/trasformazione-digitale-pmi/ Trasformazione Digitale è una parola magica sulla bocca di molti negli ultimi mesi. In linea generale, il termine va a indicare l’evoluzione di tecnologie digitali mirato a migliorare i processi di business e aziendali, così da aumentare l’efficienza di imprese e PA. Un cambiamento a cui tutti gli attori dovranno conformarsi, visto che “nell’era del cliente”, è obbligatorio munirsi delle capacità digitali adeguate per poter sfruttare al massimo le possibilità derivanti dall’interconnessione globale e dallo sviluppo IT.

Risulta abbastanza evidente che la prima sfida che le imprese troveranno di fronte è quella di munire il proprio personale del necessario bagaglio tecnico per gestire tale passaggio: in poche parole le famose “Digital Skills”, considerate un buon optional da avere fino a poco tempo fa, dovranno essere proprie di tutti i membri di una organizzazione. Il cosiddetto know-how interno non è la sola necessità di cui le aziende debbono preoccuparsi: i software e i sistemi di gestione dovranno essere allo stesso modo all’avanguardia.

Ma la trasformazione investe l’intero procedimento gestionale, non solo la parte del ciclo amministrativo e dei documenti. Le aziende (soprattutto quelle di grandi dimensioni) hanno spesso difficoltà a digitalizzarsi e a rispondere in modo tempestivo alle tendenze sempre mutevoli dei mercati. Le imprese devono calarsi in una sorta di rivoluzione costante: è impensabile attuare una modifica ed adagiarsi su quella per 3,4,5 anni. Una montagna che affrontata da soli può risultare invalicabile.

Digithera: il tuo partner di fiducia per la Digital Transformation

Proprio in questa fase l’aiuto di una realtà come Digithera risulta cruciale. Con il nostro solido bagaglio di competenze digitali e aziendali assistiamo le aziende a compiere con successo l’intero processo di “Digital Transformation” inteso in maniera più ampia, infondendo una vera e propria mentalità digitale che ricopre tutto il ciclo di sviluppo di un business: sicurezza, accessibilità delle informazioni e centralità del cliente. Una guida garantita per effettuare le giuste decisioni ed evitare di sprecare risorse preziose in soluzioni e sistemi inutili e tremendamente costosi.

La fatturazione elettronica nella Trasformazione Digitale

Ecco che il ruolo della fatturazione elettronica, più nota a livello europeo come “e-invoice”, risulta fondamentale nel facilitare questa trasformazione digitale. Il nuovo strumento, oramai obbligatorio anche nelle relazioni tra privati e non solo nelle comunicazioni con le PA, apporterà diversi vantaggi:

• Aumento della produttività delle imprese

• Riduzione dei tempi di pagamento

• Contenimento dell’evasione fiscale

• Monitoraggio più efficace della spesa pubblica

Se guardiamo più a largo raggio i benefici si estenderanno anche in termini di miglioramento strategico dell’intera macchina burocratica: motivo per cui la digitalizzazione delle fatture è uno dei pilastri più solidi dell’Agenda digitale del governo italiano.

Come possiamo supportare l’adozione della fatturazione elettronica?

La piattaforma Digithera può gestire l’invio e ricezione di fatture elettroniche verso tutti i clienti, pubblici e privati, attraverso il Sistema di Interscambio (SDI). Avrai inoltre la possibilità di ottenere le tue fatture nel formato che desideri (anche PDF) e di compilarle direttamente sul nostro portale. Gestiremo il processo nella sua totalità, dall’iter di invio, all’acquisizione delle notifiche di esito fino alla conservazione sostitutiva dei documenti inviati. Scoprine di più e non esitare a richiedere gratuitamente maggiori informazioni ai nostri esperti.

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Wed, 13 Dec 2017 14:25:37 +0100
<![CDATA[Cosa c’è da sapere per prepararsi al passaggio alla fatturazione elettronica ]]> https://www.digithera.it/blog/passaggio-fatturazione-elettronica/ Tutte le piccole/medie imprese, commercialisti e (più in generale) soggetti partita IVA, si trovano di fronte all’imminente passaggio alla fattura elettronica anche nelle relazioni fra privati. Cambiamento che avverrà, come abbiamo spesso sottolineato, in due fasi di poco separate:

• Dal 1 luglio 2018 per tutte le operazioni relative alle cessioni di benzina e gasolio per motori, oppure per le prestazioni di subappaltatori nel quadro degli appalti pubblici.

• Dal 1 gennaio 2019 l’obbligo sarà esteso a tutte le operazioni tra privati (B2B).

Il tutto funzionerà sempre basandosi sul Sistema di Interscambio come metodo di recapito delle fatture elettroniche, sia verso la PA che tra privati.

Lo scopo dichiarato (ed evidente) di questa introduzione è quello di far diminuire il più possibile il livello di evasione nell’ambito della dichiarazione IVA, con un significativo impatto su aziende ed economia generale. Allo stato attuale il controllo fiscale, come la riduzione del gap IVA, viene esercitato dai singoli stati membri della UE che possono modificare a piacimento i controlli in materia di IVA al fine di neutralizzare eventuali frodi. Tra i modi utilizzati (e anche a noi conosciuti) si annoverano:

Split payment (che prevede il principio del fornitore come responsabile fiscale).

Reverse Charge o Inversione contabile, un meccanismo di applicazione dell’imposta sul valore aggiunto in cui l’obbligo dell’imposizione fiscale passa dal venditore all’acquirente.

Controlli di fattura in tempo reale.

Una modifica che rischia di capovolgere il normale funzionamento gestionale di molte piccole (e piccolissime) imprese, ovvero la stra grande maggioranza del tessuto economico nazionale. A questo proposito, ogni singola realtà deve aggiornare e ripensare i propri modelli amministrativi in modo da farsi trovare pronta all’utilizzo della nuova tecnologia, ormai inevitabile. Una novità in grado anche di innalzare la produttività di ciascun impresa, qualora venga ben sfruttata: la fattura elettronica per metterà infatti di dare mano libera a quel personale impiegato in attività dallo scarso valore aggiunto (come l’inserimento di fatture cartacee all’interno dei software gestionali), migliorando sensibilmente il grado di efficienza.

Un cambiamento da abbracciare nel suo complesso, coinvolgendo in primis il personale lavorativo in modo da trasferire le competenze necessarie per governarlo e per servire al meglio l’azienda.

Il ruolo di Digithera

La piattaforma Digithera può consentirti di affrontare questo passaggio in modo più snello e senza preoccupazioni. Ti aiuteremo ad automatizzare l’intero ciclo di fatturazione con tutti i vantaggi di natura economica, fiscale ed operativa. Esercitando l’opzione, sarà possibile sin da subito uniformarsi al nuovo sistema, a tutto beneficio della reputazione e del buon management della tua impresa.

Scopri il nostro servizio di fatturazione elettronica B2B e non esitare a richiedere il supporto dei nostri esperti.

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Thu, 07 Dec 2017 08:20:00 +0100
<![CDATA[Incrocio dati IVA/Spesometro : lettere di compliance in arrivo dall’Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/spesometro-iva-agenzia-entrate/ Un nuovo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate comunica l’imminente arrivo di lettere di compliance per l’incrocio dati tra lo spesometro del primo semestre 2017 e le relative comunicazioni IVA. In pratica vengono rilasciate ai contribuenti le informazioni da cui si denota la comunicazione dati di fatture emesse ma non risulta pervenuta la liquidazione periodica dell’IVA (per il trimestre di riferimento).

Cosa contengono e dove vengono recapitate

La comunicazione viene recapitata presso gli indirizzi di Posta Elettronica Certificata o direttamente nell’area riservata al contribuente sul portale digitale dell’Agenzia delle Entrate (sezione denominata “La mia scrivania”), dove è possibile consultare i seguenti dati:

• Documenti trasmessi dal contribuente, dai suoi clienti e fornitori (nel trimestre in oggetto)

• Dati identificativi di clienti e fornitori (codice fiscale, partita IVA, nome e cognome)

• Dettagli specifici suo documenti inviati e ricevuti (tipo e numero di documento, data di rilascio e registrazione, aliquota IVA, status corrente del documento, tipo di operazione svolta)

• Dati del flusso di trasmissione (data di invio, identificativo del file)

• Dati di elaborazione del prospetto

Cosa fare in caso si riceva la lettera di compliance

Tutti coloro che riceveranno la lettera per avvenute incongruenze tra lo spesometro del primo semstre e la comunicazione dei dati IVA potranno ottenere maggiori spiegazioni sull’avviso sia direttamente che rivolgendosi agli intermediari che hanno in carica la loro trasmissione telematice delle dichiarazioni.

Una volta apprese le necessarie informazioni da parte della Agenzia delle Entrate, i contribuenti potranno procedere a regolare eventuali errori seguendo le modalità indicate dall’istituto del ravvedimento operoso, andando a beneficiare di una riduzione delle sanzioni previste come previsto appunto dalla norma.

Ad ogni modo, per evitare questi e altri spiacevoli inconvenienti puoi affidatti a noi di Digithera e al nostro Spesometro Tutto Compreso: una volta forniti i registri IVA in formato PDF e le anagrafiche, penseremo noi a tutto il resto.

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Thu, 30 Nov 2017 11:01:52 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica nel B2B: siete già pronti? ]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-b2b/ L’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica nel B2B, per imprese e professionisti, si prefigura come una delle più succose novità per il 2018. In sintesi, questa nuova normativa mira a raggiungere un triplice obiettivo da parte del governo:

• Riduzione di una parte dell’evasione fiscale eliminando la possibilità di emettere fatture false, registrazioni ingannevoli contenenti importi minori alla reale transazione o la mancata registrazione della fattura stessa da parte di uno dei soggetti.

• Semplificazione della gestione amministrativa con la diminuzione degli adempimenti fiscali.

• Ottenere una mole maggiore di dati fiscali con l’idea di fornire ai contribuenti modelli di dichiarazioni annuali, 770, certificazioni uniche precompilate e già certificate dalla Agenzia delle Entrate. Come già detto, se dal 1 gennaio 2017 la fatturazione elettronica è solo un’opzione facoltativo per ogni soggetto IVA italiano, dal 1 luglio 2018 partirà l’obbligo per i concessionari di prodotti petroliferi e per le prestazioni di subappaltatori previsti nei contratti con la PA.

Ma il vero D-Day sarà il 1 gennaio 2019! In quel giorno difatti l’obbligo verrà esteso a tutti i soggetti IVA (seppur permanga ad oggi un piccolo alone di dubbio legato alla concessione della deroga da parte dell’Unione Europea, che pare però in via di risoluzione).

Vantaggi concreti per le PMI e professionisti

Ma quali sono i reali (e tangibili) vantaggi derivanti dall’utilizzo della fattura elettronica nelle transazioni commerciali? Ecco una lista riassuntiva:

• Esenzione dagli obblighi dello spesometro e della comunicazione periodica della liquidazione IVA • Priorità nei rimborsi IVA, massimo entro 3 mesi dopo la dichiarazione

• Soppressione della comunicazione dei dati di contratti stipulati dalle società di leasing

• Esenzione dal modello Intrastat

• Riduzione del periodo di accertamento da 5 a 4 anni, così come già previsto per la fattura cartacea

• Predisposizione totale per la dematerializzazione del processo di gestione del ciclo attivo e passivo, sia direttoc he mediante commercialista.

• Riduzione dei tempi e dei costi per la gestione dei documenti contabili (con un beneficio, stimato dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione di Milano, stimato tra i 7,5 e 11,5 euro a fattura per chi produce/riceve un volume di fatture superiore alle 3.000 annuali).

Una volta compilata la fattura, l’operatore economico dovrà dotarsi di un convertitore che generi un file in formato xmlpa e procedere alla firema digitale e all’invio della fattura elettronica attraverso il Sistema di Interscambio. Come già avviene per le Fatture verso la PA, tutto il meccanismo di notifiche e ricevute permette al cedente/prestatore di avere sotto controllo lo stato di consegna del documento e al cliente di accettarla o rifiutarla, facilitando anche il processo di riconciliazione.

Il ruolo di Digithera

Troppo occupato per poterti prendere cura di ogni dettaglio dell’invio delle fatture elettroniche? Digithera ti viene in soccorso, consentendoti di automatizzare l’intera gestione del ciclo di fatturazione con tutti i sensibili vantaggi già elencati più altri di natura economica, fiscale ed operativa. Richiedi maggiori informazioni o consulta la pagina relativa al nostro servizio di fatturazione B2B

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Fri, 24 Nov 2017 08:29:28 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica B2B, ecco i cambiamenti principali]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-b2b-cambiamenti/ Appare ormai sicura l'introduzione della fatturazione elettronica obbligatoria tra privati. Dopo un primo passaggio alla Camera la bozza di legge è giunta in Senato dove sono state introdotte numerose novità di rilievo che vertono principalmente sulla trasmissione dei dati delle fatture emesse e ricevute ( quello che veniva definito Spesometro).

 Vediamo insieme le interessanti novità introdotte in Senato. Previsto per l'anno 2018 l'invio semestrale dell' ex Spesometro solmente nel caso in cui venga espressamente esercitata l'opzione che rimane trimestrale in tutti gli altri casi. Non previsto l'invio unico annuale come richiesto a gran voce da un nutrito gruppo di professionisti.

Modifiche importanti  per quanto riguarda i dati da inviare che si limiteranno a: Partite Iva della controparte nell'operazione o codice fiscale per chi non svolge attività di impresa o professionale, data della fattura con suo numero, base imponibile Iva,aliquota, imposta e tipologia operazione qualora non indicata nella fattura.  

Risulta possibile ora la trasmissione dei dati del documento riepilogativo incluse le fatture al di sotto dei 300 Euro evitando in questo modo l'annotazione di ogni singola fattura.

Quali saranno i dati da trasmettere quindi? La partita Iva del cedente o del prestatore per il documento riepilogativo delle fatture attive, i medesimi dati per le fatture passive, la data ed il numero del documento  riepilogativo, l'ammontare imponibile complessivo e l'ammontare dell'imposta complessiva differenziati secondo l'aliquota applicata. La seguente disposizione si è resa necessaria per provvedere ad una lacuna legislativa che ora elimina ogni tipo di ostacolo alla trasmissione del documento sopracitato.

Previsto per le pubbliche Amministrazioni l'esonero dall'obbligo di invio dei dati delle fatture emesse nei confronti del consumatore finale, Medesima sorte per quanto riguarda gli agricoltori in regime agevolato (con volumi di affari sotto ai 7000 Euro constituito per 2/3 dalla cessione di prodotti agricoli).

Passiamo ora ad analizzare i chiarimenti inseriti in materia di sanzioni. Il regime sanzionatorio è di tipo amministrativo e va da 250 a 2000 Euro per la mancata comunicazione prescritta dalla legge tributaria e sanzione di 2 Euro a fattura entro il limite massimo di 1000 Euro per ciascuno trimestre per omessa o errata trasmissione dei dati fattura emesse o ricevute. 

Numerose riduzioni sanzionatorie sono previste poi, in caso di comunicazione tempestiva

Concordi gli addetti ai lavori nel ritenere che anche in fase di riesame non saranno compiuti grossi stravolgimenti rispetto agli attuali.

Grosse perplessita sorgono infine nel non vedere l'obbligo di fatturazione elettronica esteso alle grandi società.

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Tue, 21 Nov 2017 09:43:27 +0100
<![CDATA[L'Italia apre la strada verso la fatturazione elettronica in Europa]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-europa/ L’adozione di un protocollo di fatturazione elettronica univoco e funzionale a livello europeo sta andando molto a rilento. Proprio per questo l’Italia si pone alla guida di questo grande cambiamento, non solo rendendola obbligatoria per le comunicazioni B2G (“business to government”) ma estendendola anche al B2B.

Il problema della obbligatorietà

In molti si chiedono come sia possibile coniugare questo principio con la direttiva EU VAT 2010/45, la quale ribadisce la possibilità di scambio di fatture elettroniche soggetta all’accettazione del ricevente. In base a ciò tutti gli stati membri debbono trasporre questa legge a livello nazionale: il che si traduce con l’impossibilità di poter costringere i compratori a passare dalla carta al formato elettronico. L’unica eccezione è rappresentata dalle comunicazioni verso le Pubbliche Amministrazioni, laddove i vari governi possono imporre ai compratori del settore pubblico l’accettazione delle cosiddette “e-invoices” (alcuni governi si sono spinti anche oltre, inserendo anche l’obbligo per i fornitori l’obbligatorietà di rilasciare fatture elettroniche). 

Per rendere la fatturazione obbligatoria per legge (e quindi rimuovere di fatto la scelta per il compratore di optare per il rifiuto della stessa), il governo italiano ha dovuto accedere a quella che è l’unica soluzione possibile, ossia la richiesta di una deroga. Proprio per questo le contrattazioni sono tuttora in pieno sviluppo.

La data di entrata in vigore per l’introduzione è alquanto ambiziosa: aderire alla piattaforma di Interscambio (SDI) continuerà ad essere opzionale fino al 1 luglio 2018, dopodichè tutti i fornitori di determinate filiere ed i loro clienti dovranno prevedere transazioni in formato elettronico. Ad ogni modo, la data da tenere per tutti in considerazione è il 1 gennaio 2019, giorno in cui tutti i privati dovranno conformarsi (salvo sorprese) ad inviare e ricevere fatture solo in formato elettronico attraverso il Sistema di Interscambio.

La posizione della Commissione Europea

Dal lato della Commissione Europea nessuna posizione o commento ufficiale è trapelato fino ad ora. In definitiva il tutto ruota attorno a due interessi, contrastanti ma fondamentali:

• Da un lato si tratterebbe di consentire una grossa deroga da quello che è un principio della UE ben radicato nel tempo (e ciò significa affrontare una strada in salita).

• Dall’altro, essendo l’Italia uno dei paesi con la più alta evasione fiscale dell’intera Unione Europea, con questa misura agirebbe come un vero e proprio toccasana per combattere questo fenomeno, tra l’altro eliminando definitivamente lo split payment.

L’unica cosa sicura è che Digithera non si farà trovare impreparata e già da adesso potete usufruire della nostra esperienza, acquisita in oltre 3 anni di onorato servizio a oltre 30.000 soggetti IVA italiani. Digithera fornisce infatti servizi di fatturazione elettronica e si collega facilmente con qualunque gestionale e permette la gestione di qualunque formato sia in ingresso che in uscita e supporta con consulenze specialistiche il processo di change management necessario per sfruttare al meglio le opportunità della digitalizzazione!

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Thu, 09 Nov 2017 08:41:57 +0100
<![CDATA[I vantaggi della Posta Elettronica Certificata per te e la tua impresa! ]]> https://www.digithera.it/blog/vantaggi-posta-elettronica-certificata/ Cosa sia la Posta Elettronica Certificata è cosa nota, ossia un efficace sistema che consente l’invio di messaggi email aventi un valore legale conferito da una terza parte (un gestore accreditato PEC che assume un ruolo paragonabile a quello svolto da Poste Italiane per la posta ordinaria).

In particolare ciò che conferisce validità alla PEC sono le ricevute elettroniche che certificano:

• L’invio di un documento informatico da parte del mittente

• La sua corretta ricezione da parte del destinatario

• I dati temporali dello scambio

 Tuttavia il vantaggio di utilizzare uno strumento che ha pieno valore legale non è il solo vantaggio per cui conviene affidarsi alla PEC. Proviamo a riassumervi quelli che sono i benefit principali che si possono ottenere:

Convenienza: i costi di invio si riducono sensibilmente rispetto a qualsiasi altro metodo tradizionale come ad esempio la posta raccomandata.

Semplicità: il servizio PEC può venire utilizzato normalmente, come la consueta posta elettronica da qualsiasi postazione o dispositivo collegato ad Internet.

Velocità: la spedizione di documenti e messaggi di comunicazione può avvenire comodamente da un PC senza doversi recare presso gli uffici postali e le ricevute di invio/consegna arrivano quasi con immediatezza.

Efficacia: con la PEC è infatti possibile allegare al proprio messaggio documenti di qualsiasi formato senza che vengano erroneamente diffusi o danneggiati.

Maggiore sicurezza: il servizio PEC utilizza protocolli sicuri IMAPs, POP3s, SMTPs e HTTPs. Tutte le comunicazioni vengono crittografate e protette in modo da non venire mai alterate. In più, la PEC oltre all’invio/consegna certifica anche il contenuto stesso e l’autenticità della casella del mittente.

Eliminazione pericolo virus e Spam: l’identificazione del mittente del messaggio come fonte sicura, mette al riparo dalla ricezione di posta indesiderata e del conseguente rischio di spam o (peggio ancora) virus.

In vista dell’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica che verrà introdotto a partire del 2018, munirsi di una PEC dedicata anche alla corrispondenza con le PA è di grande convenienza, in modo da circorscrivere la gestione della corrispondenza all’interno di un unico sistema gestionale.

Come già sottolineato, affinchè alla PEC venga riconosciuto valore legale, è necessario conservare sempre la ricevuta di consegna completa. Il Codice Civile (art. 2214) stabilisce che tutta la corrispondenza aziendale (che comprende anche la PEC) debba essere conservata per un periodo di 10 anni per fare in modo che sia opponibile a terzi in sede di giudizio.

Digithera dispone di uno speciale servizio di conservazione sostitutiva di cui potrai avvalerti per ottemperare all’obbligo di legge di preservazione nel tempo. Scoprilo e non esitare a richiedere la nostra assistenza!

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Tue, 07 Nov 2017 09:54:33 +0100
<![CDATA[Fatture elettroniche: i motivi per muoversi in anticipo! ]]> https://www.digithera.it/blog/fatture-elettroniche-2018/ La manovra del 2018 ha sancito l’arrivo nel nostro paese dell’obbligo di scambiare fatture in formato elettronico anche fra privati. Tuttavia, tale adempimento comporta un percorso transitorio: la fatturazione obbligatoria entrerà in vigore dal 1 luglio 2018 solamente per imprese operanti nel settore della cessione di gasolio e benzina oltre che per i subappalti nel campo di appalti pubblici.

Per i restanti soggetti IVA l’obbligo integrale scatterà solo il 1 gennaio 2019, una data probabilmente dettata dalla volontà di dare alle varie aziende il giusto tempo per adeguarsi alla novità.

Siamo dunque arrivati di fronte ad uno spartiacque per quello che riguarda la fatturazione elettronica: dopo che i fornitori delle Pubbliche Amministrazioni hanno svolto il ruolo di apripista per l’utiulizzo di questa opportunità, adesso siamo al turno di tutti i soggetti privati. La fatturazione elettronica B2B è già parte integrante del pacchetto di servizi offerto da Digithera. Perché quindi non portarsi avanti e cominciare comodamente ad inviare (e ricevere) solo fatture elettroniche già allo scoccare del 1 gennaio 2018?

Vi forniamo 7 validi motivi per farlo!

1. Per gestire il cambiamento senza fretta e farsi trovare pronti per quando l’obbligo diverrà davvero effettivo e cominciare l’esercizio senza il fiato sul collo

2. Per adeguare i vostri software e sistemi IT in modo da non essere troppo “ostaggi” dei fornitori del Software

3. Per comunicare con i propri clienti e con i propri fornitori, rappresentando un nodo innovativo e fungere da punto di riferimento della filiera

4. Eliminare gli adempimenti legati allo spesometro (almeno quello relativo all’IVA) e possibilmente alla liquidazione IVA.

5. Testare eventualmente più provider e capire quale risponde in modo più efficace alle vostre esigenze

6. Per cominciare ad adeguare i processi di gestione interna del Ciclo Passivo e di quello Attivo alla gestione di documenti puramente elettronici.

7. Perché in questo modo tutte le mie fatture andranno in conservazione sostitutiva senza dover necessariamente gestire sezionali IVA diversi prima e dopo l’obbligo.

Possono bastare? Digitalizzare per semplificare è il mantra di Digithera. Non esitate a contattarci per qualsiasi chiarimento e per capire come la fatturazione elettronica possa servire al meglio i bisogni della vostra impresa!

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Fri, 03 Nov 2017 09:30:14 +0100
<![CDATA[Caos Spesometro: probabile un quinto rinvio della scadenza]]> https://www.digithera.it/blog/quinto-rinvio-spesometro/ “La situazione creatasi in questi giorni relativamente al nuovo spesometro è di estrema gravità, inaccettabile e non degna di un Paese civile”. Queste le parole con cui il Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti Massimo Miani ha definito quanto accaduto negli ultimi giorni sulla piattaforma messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per la trasmissione telematica delle fatture.

 

La presenza di un bug nell’infrastruttura informatica fornita da Sogei, ha fatto sì che chiunque avesse delle credenziali di accesso al servizio potesse consultare e addirittura scaricare delle informazioni molto sensibili: commercialisti, intermediari abilitati, ma anche semplici cittadini, potevano difatti conoscere le fatture trasmesse telematicamente semplicemente inserendo il codice fiscale del bersaglio e premendo invio.

 

L’inevitabile conseguenza di ciò è stato il blocco della piattaforma, da che si è protratto venerdì 22 a lunedì 25 Settembre, e che ha portato ad un quarto rinvio della scadenza del termine per la trasmissione telematica delle fatture, fissato ora al 5 ottobre 2017.

 

Tuttavia il termine per l'invio dei dati di fatture emesse e ricevute nel primo semestre dell’anno potrebbe essere ulteriormente spostato, parola del viceministro all’Economia, Luigi Casero che ha (giustamente) ritenuto "grave" il blocco del canale di trasmissione nei giorni scorsi. Il canale web difatti è sì tornato operativo la mattina di lunedì 25 Settembre, ma solo con funzionalità ancora limitate. A rafforzare l’ipotesi di un nuovo slittamento (pare al 13 Ottobre), contribuiscono anche le parole del direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, che ha precisato che il rinvio è stato fissato al 5 ottobre prossimo perché «è quello che può concedere in via amministrativa l’agenzia a causa del disservizio del sito».

 

Per evitare di impazzire per scadenze rinviate e piattaforme malfunzionanti, puoi sempre affidarti al servizio Spesometro Tutto Compreso di Digithera: bastano i registri IVA in PDF e le anagrafiche e pensiamo a tutto noi!

Scopri di più su https://www.digithera.it/spesometro-tutto-compreso

 

 

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Wed, 27 Sep 2017 13:44:27 +0200
<![CDATA[Spesometro 2017: proroga in vista, ma in Digithera siamo già pronti all'invio dei dati]]> https://www.digithera.it/blog/spesometro-2017-rinvio-2ottobre/ È ormai certo che l’invio delle fatture emesse e ricevute, originariamente previsto per il 18 settembre, sarà rinviato almeno al 28 settembre, se non ad ottobre inoltrato. Il motivo sarebbe legato alle richieste dei professionisti, e dei commercialisti che li seguono, che stanno ricevendo in questi giorni i software aggiornati dalle software house. Senza parlare del software che dovrebbe essere messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate. (Fonte: Il Sole24Ore)


In Digithera siamo già pronti: se il tuo gestionale non ha ancora integrato le funzionalità per l'invio dei dati, se è datato e lo sviluppo costa più di un nuovo gestionale, Digithera ti consente di sbloccare in tempi rapidi la tua situazione. Possiamo infatti generare i file XML dei dati-fattura per tutte le fatture emesse e ricevute (e registrate) a partire dai registri IVA acquisti e vendite in PDF o Excel, arricchendo i file con le informazioni su clienti e fornitori direttamente dalle anagrafiche. In questo modo non solo ti aiuteremo ad adempiere all'obbligo entro la scadenza 2017, ma imposteremo l'estrazione dei dati una volta per tutte, anche per le estrazioni future.


Rischi di ispezione elevati. Cosa succederà alla scadenza? Mancare la scadenza vuol dire incorrere in una sanzione che vale c.a. 2 €/fattura, con un tetto a qualche migliaio di euro. Se tale sanzione può non spaventare le grandi aziende, diverso è per le piccole. Soprattutto il rischio vero è di dare il via ad un meccanismo di eccezioni nella trasmissione dei dati che impatta sul modello di analisi della Agenzia delle entrate: entro 6 - 12 mesi la probabilità di ricevere una visita ispettiva sarà altissima.


Consulta la pagina dedicata 


Contattaci per maggiori informazioni sul servizio

 

 


 

 

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Fri, 01 Sep 2017 09:28:39 +0200
<![CDATA[FiscoOnline o Digithera? 5 buone ragioni per confermare che chi qualcosa spende meno spende (ovvero: un servizio gratuito ha sempre dei costi occulti)]]> https://www.digithera.it/blog/fiscoonline-o-digithera/ Recentemente alcuni nostri clienti ci hanno chiesto quali sono i vantaggi sull'uso della piattaforma Digithera per la fatturazione elettronica – il nostro Portale - rispetto a ciò che offre FiscoOnline, il portale dell’Agenzia delle Entrate (https://telematici.agenziaentrate.gov.it/Abilitazione/Fisconline.jsp).

Non potevamo ricevere domanda migliore! Ecco quello che abbiamo risposto.

 

1. Dal portale FiscoOnline puoi solamente compilare online le tue fatture elettroniche, quando invece sappiamo bene che nella maggior parte dei casi chi deve emettere una fattura ha già dei modelli pronti in pdf o excel, in genere prodotti dal proprio gestionale. Ci siamo quindi chiesti perché dover perdere tempo con un noioso data entry, rischiando anche errori? Con Digithera sei tu a decidere come caricare la tua fattura, se manualmente o se caricando un file – pdf, excel, word, o altro –a seconda della tua organizzazione e del tuo gestionale.

2. Una volta compilata la fattura, FiscoOnline ti chiede di scaricarla in formato XMLPA e firmarla digitalmente. Ma spesso nel caso dei liberi professionisti e delle piccole aziende, la firma digitale non è disponibile in sede (ce l’ha il commercialista). In Digithera abbiamo così deciso di occuparci anche di questo, includendo nel nostro servizio la firma digitale.

3. Non è finita qui: una volta firmata, la fattura in XMLPA, deve essere inviata via PEC all’Agenzia delle entrate, un ulteriore passaggio che si aggiunge alla catena. Quindi abbiamo aggiunto anche quello nel nostro servizio tutto compreso: dal momento che confermi l’invio, la fattura elettronica viene firmata digitalmente, inviata via PEC all’amministrazione destinataria, e anche mandata automaticamente in conservazione sostitutiva, come prevede la legge.

4. Non siete ancora convinti? Un’ulteriore semplificazione che abbiamo introdotto è l’interpretazione dell’esito dell’invio: le notifiche e le ricevute dall’Agenzia delle Entrate arrivano infatti via PEC in un file XML firmato digitalmente, che deve essere reso leggibile e interpretato. In Digithera ti offriamo un cruscotto che ti consente di leggere tutti gli stati di una fattura – consegnata, in lavorazione, chiusa - in modo facile e in tempo reale.

5. In termini di costo, è vero: FiscoOnline è gratuito, mentre l’invio di una fattura con Digithera può anche costarti… quanto un caffè. Ma sei davvero sicuro che il tempo speso su FiscoOnline ti costi meno dei nostri servizi? Senza contare l’assistenza che ti possiamo dare in tempo reale, anche gratuitamente tramite la nostra chat online!

Non ci stancheremo mai di ripetervelo: il nostro obiettivo è semplificarvi la vita, dandovi servizi completi, utili e affidabili, offerti da persone competenti in grado di dare supporto concreto e veloce.

 

Questa è Digithera. Digitalizzazione al servizio della semplificazione.

 


Gerri Cipollini, AD di Digithera 

In Digithera abbiamo un pallino: digitalizzare per semplificare. Solo così possiamo concepire soluzioni e servizi utilizzabili in larga scala da qualsiasi operatore, a costi quasi solo variabili.

Gerri Cipollini, AD di Digithera

 

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Fri, 28 Jul 2017 14:35:33 +0200
<![CDATA[Split payment: da oggi valido per tutte le amministrazioni destinatarie di fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/split-payment-pa-fatturazione-elettronica/ Nuovo ampliamento del raggio d’azione dello split payment. A seguito dell’entrata in vigore della manovra correttiva che ha esteso, dal 1° luglio scorso, il meccanismo di scissione dei pagamenti ai professionisti e alle pubbliche amministrazioni sino ad allora escluse, da oggi il meccanismo di scissione si applica a tutte le amministrazioni con le quali vige l’obbligo della fatturazione elettronica.    


Lo split payment si applica alle pubbliche amministrazioni «destinatarie delle norme in materia di fatturazione elettronica obbligatoria di cui all'art. 1, commi da 209 a 214, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244». Così prevede il Decreto del Ministro dell’Economia del 13 luglio 2017 pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale (G.U. Serie Generale n. 171 del 24 luglio 2017).

In particolare, le nuove disposizioni, intervengono per sostituire il criterio di individuazione delle pubbliche amministrazioni destinatarie dello split payment: a tal fine non si guarda più, come stabilito precedentemente, all’elenco delle Pa inserite nel Conto economico consolidato, pubblicato dall’ISTAT, bensì il meccanismo di scissione si applica a tutte le amministrazioni con le quali vige l’obbligo della fatturazione elettronica.    

La novità è efficace a decorrere dalle fatture per le quali l’esigibilità si verifica a partire da oggi, 25 luglio 2017, giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto in commento. Sono fatti salvi i comportamenti dei soggetti che hanno già applicato la nuova disciplina alle fatture per le quali l’esigibilità si è verificata dal 1° luglio 2017 sino a ieri, data di pubblicazione del decreto. 

Il supporto di Digithera

Per evitare problemi di adeguamento software puoi decidere di mandare tutte fatture elettroniche ai tuoi clienti: sarà Digithera ad occuparsi di costruire correttamente una fattura con Split payment, anche ricostruendola da PDF se necessario.

  

Parlane con un nostro esperto

Split Payment: non ne sei venuto a capo? Affidati a Digithera

 

 

 

 

 

 

 

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Tue, 25 Jul 2017 15:19:11 +0200
<![CDATA[Nuovo spesometro: ecco come inviare i dati di fattura obbligatori, senza pensieri]]> https://www.digithera.it/blog/nuovo-spesometro-senza-pensieri/ i sensi del DL 193/2016, ogni soggetto IVA deve inviare con cadenza trimestrale all’Agenzia delle Entrate, tramite il Sistema di Interscambio, i dati-fattura, vale a dire documenti elettronici riassuntivi delle fatture emesse e ricevute e registrate nel periodo di riferimento.

La prima scadenza per l'invio è il 18 settembre 2017: per non arrivare impreparato scegli il servizio tutto compreso di Digithera

Se il tuo gestionale non è ancora pronto, se non hai ancora pensato a come adempiere all’obbligo, oppure se preferisci farti servire comodamente senza pensieri, Digithera può estrarre per te i dati-fattura per tutte le fatture emesse e ricevute a partire dai tuoi registri IVA, in formato PDF. Potrai firmare tu i file generati, farli firmare al tuo commercialista, oppure, se vuoi un servizio davvero tutto compreso, farli firmare da un commercialista affiliato a Digithera, a cui farai una semplice delega. Sarà quindi Digithera ad occuparsi dell'invio tramite il Sistema di Interscambio.

Il Servizio è anche strutturato per estrarre i dati necessari per la compilazione dei DTE e DTR a partire dalle fatture inviate e ricevute in PDF, qualora non siano disponibili i Registri IVA.

Digithera inoltre è a disposizione di tutti i soggetti IVA per l'analisi dei documenti disponibili, per suggerire la migliore modalità di estrazione dei dati necessari per questo adempimento.

Per informazioni visita la pagina dedicata

 

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Mon, 17 Jul 2017 12:21:00 +0200
<![CDATA[Digitalizzazione: piccole e micro imprese vanno accompagnate nel processo, passo dopo passo]]> https://www.digithera.it/blog/digitalizzazione-le-imprese-vanno-accompagnate/

È facile per gli esperti parlare di digitalizzazione dei processi, ma solo offrendo soluzioni facili, affrontabili, e un’assistenza dedicata possiamo veramente accompagnare le piccole aziende e i professionisti al cambiamento


L’Osservatorio fatturazione elettronica ed ecommerce B2B del Politecnico di Milano a giugno scorso ha analizzato l’impatto delle transazioni elettroniche B2B nei rapporti tra le aziende private. Tra le filiere più mature figura l’automotive, con un transato di 160 miliardi. Vi chiederete perché  proprio l’automotive? Si tratta di risultati ottenuti in 25 anni di adozione di soluzioni elettroniche per lo scambio elettronico dei documenti (Edi - Electronic Data Interchange). Oggi i magazzini delle case automobilistiche sono condivisi con i partner commerciali e si gestiscono assistenza, formazione, ordini e fatture. Ben diversa è la situazione nel largo consumo, al primo posto per valore delle transazioni, ma dove il digitale fatica a farsi largo tra tante realtà piccole e micro. Quindi sembra che ad oggi siano quasi solo medie e grandi imprese a utilizzare soluzioni per la gestione elettronica dell’intero ciclo dell’ordine e ambienti collaborativi. [dati: giugno 2017].

Chi si presenta oggi come “guru” del digitale ci dice che è importante dematerializzare il processo, reingegnerizzarlo, sulla base di strategie aziendali a largo respiro che ci impongono di guardare alle nostre fatture come a dati e non semplici file. Tutto questo è corretto, ma come intraprendere in realtà questo cambiamento? Tra Blog, newsletter e giornali, però non troviamo dove i cosiddetti “grandi provider” della digitalizzazione spiegano nel concreto, come le piccole e micro imprese (o i consulenti stessi che le seguono) possano trasferire al digitale i loro processi aziendali. Ci dicono che digitalizzare vuol dire ripensare tutto il nostro modo di lavorare, che è quello che hanno fatto le suddette case automobilistiche… ed è vero, ma loro hanno gestito il passaggio in 25 anni! E con una struttura aziendale e commerciale ben diversa da quella delle 130.000 PMI presenti in Italia.

E anche le misure, come lo split payment, volute dal legislatore per corretti e ragionevoli motivi di lotta all’evasione fiscale, dovrebbero essere tradotte in servizi adeguati alle piccole aziende, al loro ritmo.  Offrire soluzioni semplici, di facile installazione, che non vincolino sic-et-simpliciter (leggi: canoni infiniti) e, soprattutto, offrire risposte a tutte le domande, anche le più banali, e un’assistenza continua e rapida, sono le vere leve verso la digitalizzazione delle piccole e medie aziende italiane.

Come produttori di soluzioni per la fatturazione elettronica e digitalizzazione dei processi documentali, DOBBIAMO metterci nei panni dei “piccoli” e dobbiamo chiederci: cosa comporta PER LORO inviare una fattura elettronica. Quale software hanno già e quale devono e sono in grado di acquistare? E quante  fatture emettono all’anno? E se i loro clienti trasmettono dati e ordini con modalità diverse? E la PEC, in tutto questo, cosa c’entra? Questo dobbiamo chiederci, e dobbiamo fornire soluzioni e strategie che implichino un chiaro vantaggio per loro.

 

Facciamo due esempi pratici. Oggi ci troviamo davanti a due novità:

    • • Novità uno: estensione dello split payment anche a carico dei liberi professionisti. (https://www.digithera.it/split-payment). Garantire la possibilità di gestire sia fatture alla PA che verso privati e di essere in regola con lo split payment, senza stravolgere il proprio modo di operare, è quello che ci chiedono i nostri clienti, che infatti devono solo modificare le diciture relative alla esigibilità dei pagamenti nella loro area riservata.
    • • Novità due: entro il 18 settembre ogni soggetto IVA deve inviare all’Agenzia delle Entrate (tramite SDI) i cosiddetti dati-fattura, (https://www.digithera.it/comunicazione-dati-fatture-193-2016). In Digithera ci siamo inventati un servizio che permette sia  la trasmissione dei singoli file, ma che  supporta altresì l’estrazione dei dati a partire dai registri IVA, agevolando in questo modo la produzione dei dati da parte degli emettitori, a cui poi aggiungiamo la firma qualificata di un commercialista cui potrà essere emessa la delega di forma.

 

Entrambi questi adempimenti possono portare, se volete, la piccola azienda italiana o il libero professionista un passo avanti verso la tanto ambita “digitalizzazione del processo”. Questo perché iniziando a digitalizzare servizio dopo servizio, si troveranno a decidere di convertire in digitale anche quelle funzioni che ad oggi non è ancora obbligatorio gestire in via digitale. Eppure questi adempimenti vengono vissuti ad oggi come una antipatica vessazione … ed è proprio qui che vogliamo giocare il nostro ruolo di semplificatori e facilitatori, al servizio dei piccoli.




In Digithera abbiamo un pallino: digitalizzare per semplificare. Solo così possiamo concepire soluzioni e servizi utilizzabili in larga scala da qualsiasi operatore, a costi quasi solo variabili. 

Gerri Cipollini, AD di Digithera







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Wed, 05 Jul 2017 10:07:23 +0200
<![CDATA[Split Payment: al via le nuove disposizioni]]> https://www.digithera.it/blog/split-payment-nuove-disposizioni/ Al via le nuove disposizioni in materia di split payment: a partire dal 1° luglio la manovra ha ampliato l'elenco dei fornitori soggetti all'adempimento, che ora include anche i liberi professionisti, e l'elenco dei committenti PA nei confronti dei quali viene emessa fattura. Grazie alla fattura elettronica, tuttavia, gli adempimenti saranno meno onerosi.


Lo split payment non è altro che uno sdoppiamento del pagamento del bene o del servizio e dell’IVA: la Pubblica Amministrazione paga al fornitore il prezzo del bene o del servizio e versa invece l’IVA direttamente all’Erario, in modo che chi incassa la fattura non “dimentichi” di corrispondere successivamente l’imposta allo Stato. Il sistema, il cui scopo è ridurre l’evasione fiscale, è stato introdotto dalla Legge di Stabilità per il 2015 e regolato nei dettagli dal DM 23 gennaio 2015

Fino ad ora è stato applicato solo nei confronti delle imprese, mentre a partire dal 1 luglio 2017 è previsto anche per le fatture emesse dai liberi professionisti, che riceveranno dai clienti (PA) il valore netto dell’IVA e il valore netto delle ritenute d’acconto. Inoltre, dal 1° Luglio la lista degli enti pubblici si è allargata, comprendendo tutte le amministrazioni, gli enti ed i soggetti inclusi nel conto consolidato delle PA pubblicato dall'Istat. Vi rientrano le Casse di previdenza, comprese quelle private e, ad esempio, le aziende ospedaliere. Per verificare se un ente è nel conto consolidato basta consultare l'elenco che ogni anno viene aggiornato e pubblicato dall'Istat.

Va da sé che aziende e, da oggi, anche i liberi professionisti che hanno rapporti con la Pubblica Amministrazione, già obbligati all’utilizzo della fatturazione elettronica, potranno gestire lo split payment in maniera più semplice e limitare eventuali errori di conformità e di compilazione proprio grazie alla fattura elettronica. Tale adempimento è stato infatti introdotto nel gennaio 2016 per le Pubbliche Amministrazioni che erano già soggette alla fatturazione elettronica e oggi, in concomitanza con l'estensione, la procedura più adeguata e rodata sembra è proprio quella dell'invio  e della ricezione delle fatture in formato elettronico XMLPA attraverso il Sistema di Interscambio (SDI).

Senza contare che per ovviare al problema di mancanza di liquidità che le aziende si trovano a fronteggiare proprio a causa del mancato incasso dell’IVA, la manovra ha previsti dei rimborsi IVA ai fornitori da parte della PA.


 

 

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Mon, 03 Jul 2017 15:48:31 +0200
<![CDATA[Da oggi Digithera è partner di Menocarta.pro]]> https://www.digithera.it/blog/digithera-partner-menocarta/ Perché ve ne parliamo? Perché è una partnership che abbiamo voluto in prima persona e di cui siamo particolarmente fieri, perché  siamo convinti che il ruolo dei commercialisti e degli intermediari sia fondamentale per  arrivare all’obiettivo finale: la totale diffusione della digitalizzazione.

Intanto chi è Menocarta.pro? E' la società costituita nel 2015 dai commercialisti partner di Menocarta.net, per diffondere l'alfabetizzazione digitale in ambito professionale, che ha ideato e sviluppato il modello Shared Service Center proprio per valorizzare il ruolo dei commercialisti nella certificazione dei processi di fatturazione elettronica a sensi della CM 18/e AdE. Per questo siamo orgogliosi del fatto che abbia scelto Digithera come partner tecnologico: un bel riconoscimento  per la nostra capacità di progettare   applicazioni per la digitalizzazione dei processi amministrativi e contabili che siano veramente facili e di semplice utilizzo.

In Digithera già oggi abilitiamo i nostri oltre 26.000 clienti alla gestione digitale di documenti fiscali e processi contabili. Da ora Menocarta e Digithera offriranno al mercato una piattaforma di Soluzioni e Servizi digitali proprie in grado di essere interoperabile con qualunque terza parte dotata di soluzioni complementari.

E quindi secondo voi perchè lo abbiamo fatto? Per supportare le grandi aziende nella digitalizzazione di tutti i processi amministrativi contabili e fiscali, attraverso l’affermazione del modello “Shared Service Center”, attraverso il quale proprio voi, i commercialisti e intermediari, potrete supportare i vostri clienti di grandi dimensioni in un contesto polverizzato di “fornitori”.

I vantaggi per voi. I commercialisti aderenti alla rete avranno a disposizione una serie di servizi articolati in moduli software e servizi professionali specialistici integrabili con la tipica attività di tenuta contabile,  per rispondere alle crescenti esigenze del mercato digitale. Noi di Digithera vi potremo anche supportare con progetti ad hoc per la piena gestione del ciclo di fatturazione elettronica tra privati, dalla presa in carico dei documenti all’origine del processo, alla ricezione del documento e del pagamento da parte del cliente.

Sia che siate già parte della rete Menocarta o che ne stiate valutando l'adesione, fateci una telefonata: saremo lieti di darvi tutte le informazioni di cui avete bisogno. E speriamo vivamente di vedervi numerosi beneficiare di questa opportunità.


 

Gerri Cipollini, AD di Digithera


In Digithera abbiamo un pallino: digitalizzare per semplificare. Solo così possiamo concepire soluzioni e servizi utilizzabili in larga scala da qualsiasi operatore, a costi quasi solo variabili.
Gerri Cipollini, AD di Digithera

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Sat, 24 Jun 2017 15:01:07 +0200
<![CDATA[Basta aspettare mesi che la Pubblica Amministrazione paghi. Ora c’è chi segue la liquidazione per voi]]> https://www.digithera.it/blog/supporto-recupero-crediti/ Digithera ha lanciato un nuovo servizio di supporto al recupero crediti verso la PA, soprattutto nel settore sanitario, per la riconciliazione delle partite ed eventualmente per programmare pagamenti e/o piani di rientro.

Essere fornitori della Pubblica Amministrazione è, per tanti versi, una garanzia, ma i ritardi nelle liquidazioni sono oramai tristemente famosi e la burocrazia italiana purtroppo non aiuta le aziende, ancor meno quelle piccole e i liberi professionisti.

In Digithera siamo sempre a comprendere le esigenze dei nostri clienti e pronti ad intervenire con nuove soluzioni. Proprio per questo abbiamo introdotto un servizio di supporto al recupero crediti verso la PA, per seguire le vostre fatture affinché procedano celermente nei meandri della burocrazia pubblica Italiana per portarle rapidamente al pagamento.

La nostra rete di operatori attivi su tutto il territorio nazionale (8092 Comuni, oltre che Ministeri ed enti regionali e periferici) è in grado di mettersi celermente in contatto con tutti i vostri clienti del settore pubblico e indirizzare il processo amministrativo delle vostre fatture affinché vengano pagate entro i termini previsti dalla normativa vigente.

Il focus sul settore sanitario

Grazie ad una solita esperienza dei professionisti nostri collaboratori, siamo in grado di garantire in particolare l’attività di recupero credito verso il settore sanitario, con la totale copertura di:

•    Asl e Aziende Ospedaliere;
•    Ospedali Privati o Religiosi, accreditati e non; Fondazioni a carattere scientifico;
•    Farmacie comunali o private;
•    Centri diagnostici;
•    Laboratori analisi;
•    Studi dentistici;

e in generale tutto il settore sanitario in Italia. L'attività viene svolta anche con visite mirate e incontri con i responsabili degli enti pubblici, o titolari di responsabili amministrativi delle strutture private, con lo scopo di risolvere eventuali problematiche che ostacolano il normale iter burocratico del processo amministrativo e intraprendere accordi per pagamenti e piani di rientro anche per quanto riguarda il pagamento interessi per eventuali ritardi nei pagamenti.

 

Come funziona il servizio? L’attività di supporto al recupero crediti viene espletata sia da vari uffici dislocati sul territorio nazionale che con visite mirate ai debitori da parte di esperti professionisti nell’ambito della gestione del credito verso la PA. Questi i singoli passaggi:

•    Verifica di eventuali anomalie di fatturazione
•    Monitoraggio risposte dello SDI
•    Monitoraggio fatture tramite consultazione piattaforma MEF
•    Processo di liquidazione delle fatture
•    Rilevazione e risoluzione eventuali fattori ostativi alla liquidazione delle fatture
•    Verifica pagamenti nei termini di legge (D.Lgs. 192/2012)
•    Gestione per addebito e recupero degli interessi dimora per eventuali ritardi di pagamento


Perché scegliere questa strada? La consolidata conoscenza dei funzionari degli Enti Pubblici, combinata con  un rapporto stretto di collaborazione con voi, permette una risoluzione rapida di ogni problematica ostativa al pagamento senza dover intraprendere lunghe e faticose procedure giudiziarie, mantenendo un rapporto di fattiva collaborazione col vostro cliente al fine di non compromettere futuri rapporti commerciali. Il nostro obiettivo è sempre quello di evitare azioni legali cercando di ottenere il massimo del risultato in modo da non mettere a repentaglio il rapporto tra fornitore e cliente.


Quale tipologia di crediti è possibile gestire? Ogni tipo di credito, in particolare quelli verso la Pubblica amministrazione. Gestiamo anche i crediti verso clienti privati, sia aziende che persone fisiche. Il credito viene preso in gestione fin dall’emissione della fattura.
 

Quanto costa il servizio? Non esistono costi fissi, viene applicata una aliquota agli importi effettivamente incassati. Può essere applicato un bonus al raggiungimento di obiettivi condivisi. Eventuali costi fissi vengono applicati nella gestione di eventuali azioni legali e/o a fronte di spese sostenute al di fuori della gestione ordinaria e comunque precedentemente concordate. I nostri servizi vengono modulati in funzione delle necessità di ogni azienda. E’ per questo che non abbiamo costi prefissati. Per poter dare un’idea dei costi abbiamo bisogno di conoscere le esigenze dei nostri clienti, i volumi di fatturato,  numero di clienti, zone territoriali e tipologia di intervento su cui viene richiesto il nostro servizio.

Contattaci subito per saperne di più

 

 




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Thu, 22 Jun 2017 08:30:05 +0200
<![CDATA[Digithera entra in Menocarta.pro: al servizio di commercialisti e professionisti per accompagnarli nel mondo della fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/digithera-entra-in-menocarta/ Digithera è entrata a far parte della compagine societaria di Menocarta.pro, azienda aderente alla Rete d’Impresa Menocarta.net. L’obiettivo: dare accesso diretto ai servizi di fatturazione elettronica, anche integrando il Procurement delle grandi aziende, e allargare la propria rete di clienti

 

Digithera ha ufficializzato la partnership con Menocarta.pro, la società costituita nel 2015 dai commercialisti partner di Menocarta.net, nata con l'intento di diffondere l'alfabetizzazione digitale in ambito professionale e che ora si concentra, a livello nazionale, sullo sviluppo del modello Shared Service Center finalizzato a a valorizzare il ruolo dei  commercialisti nella certificazione dei processi di fatturazione elettronica a sensi della CM 18/e AdEl.

Menocarta.pro ha scelto Digithera come partner tecnologico per la propria capacità di realizzazione di applicazioni per la digitalizzazione dei processi amministrativi e contabili essendo già Digithera, con oltre 26.000 clienti, in grado di abilitare tutti i soggetti IVA per la gestione digitale di documenti fiscali e processi contabili. Menocarta e Digithera offriranno al mercato una piattaforma di Soluzioni e Servizi digitali proprie in grado di essere interoperabile con qualunque terza parte dotata di soluzioni complementari.

L’obiettivo congiunto dei nuovi soci è quello di supportare le grandi aziende che per prime si sono mosse e si muoveranno verso i processi di fatturazione elettronica strutturata e più in generale nella digitalizzazione di tutti i processi amministrativi contabili e fiscali, attraverso l’affermazione del modello “Shared Service Center”, fatto su misura per l’ingaggio dei commercialisti affiliati, che supporteranno il tessuto polverizzato di “fornitori” nell’integrazione della supply chain con le grandi aziende.

I vantaggi.  Da un lato i commercialisti aderenti avranno loro stessi a disposizione una serie di servizi articolati in moduli software e servizi professionali specialistici integrabili con la tipica attività di tenuta contabile,  per rispondere alle crescenti esigenze del mercato digitale; dall’altro lato le aziende di medio-grande dimensione potranno contare su un modello operativo di accompagnamento della propria filiera fornitori nazionale nella rapida integrazione tecnologica e di processo con la sola fatturazione elettronica, a garanzia di un’affidabile compliance IVA a sensi del combinato disposto D.Lgs 127/2015 e D.L. 193/2016. In entrambi gli ambiti l’apporto di Digithera contribuirà a supportare tutti i soggetti coinvolti con progetti ad hoc per la piena gestione del ciclo di fatturazione elettronica tra privati, dalla presa in carico dei documenti all’origine del processo, alla ricezione del documento e del pagamento da parte del cliente.

La sinergia.  Menocarta.pro in questo modo amplia la propria offerta di servizi, acquisendoli direttamente in house, mentre Digithera potrà entrare dalla porta principale nel mercato dei servizi proposti dai commercialisti italiani aderenti alla rete Menocarta.net: il connubio dei due partner potrà svolgere un determinante ruolo di supporto concreto e operativo alle crescenti esigenze di digitalizzazione di aziende, enti e professionisti.

www.menocarta.pro | www.digithera.it

 

 

 

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Fri, 09 Jun 2017 12:40:36 +0200
<![CDATA[Gestione documentale: un software pensato per le aziende più piccole. Webinar, 16 giugno ore 10:30]]> https://www.digithera.it/blog/webinar-gestione-documentale/ E' in arrivo la nuova piattaforma documentale pensata per aziende piccole e piccolissime e soggetti IVA, snella, essenziale, facile da usare. Ve la spieghiamo in questo webinar gratuito.

Accreditamento

  1. Accedere online all'indirizzo: https://join.me/Digithera
  2. In alternativa è anche possibile chiamare dal telefono il numero +39.02.9475.2989 / Inserendo, quando richiesto, l'ID conferenza: 754-041-153 seguito dal tasto #
  3. Attivare le impostazioni audio
  4. Inserire il proprio nome utente (sarà visualizzato dagli altri utenti del webinar)
 

 

Contesto

E' in arrivo una nuova piattaforma per la gestione, classificazione, protocollazione e archiviazione di qualunque documento (PDF, Word, ecc) proveniente da qualunque canale (mail, PEC, fax, scansione, upload), in modo da tenere sotto controllo tutti i documenti caratteristici del tuo business (fatture passive, bollette, comunicazioni, ecc), come fanno le aziende di grandi dimensioni. Vi consentirà di eliminare i supporti cartacei, e di conservare e ricercare con facilità tutti i documenti, eventualmente anche attivando la firma digitale.

  • Affidabilità. I documenti conservati digitalmente hanno lo stesso valore legale del cartaceo. I costi di stampa, riproduzione copie, archiviazione e successive ricerche e stoccaggio dei documenti vengono eliminati per una più snella gestione digitale delle informazioni.
  • Efficienza. Informazioni condivise ed immediatamente disponibili: gestire documenti digitali vuol dire fare ricerca, consultazione e condivisione dei documenti in modo semplice ed immediato, eliminando errori e perdita di documenti legati dalla gestione tradizionale.
  • Economia. La digitalizzazione riduce i tempi di esecuzione di tutte le attività di ricezione e archivio del materiale cartaceo o digitale, in entrata e in uscita, riducendo i costi di ricerca e gestione e regolando modalità operative e tempistiche di tutti gli attori coinvolti.

Programma

Il webinar prevede una breve panoramica sulla piattaforma e sulle sue funzionalità, a cui seguirà una demo live del suo funzionamento. Si darà seguito poi ad un ampio momento di dialogo in cui si cercherà di dare risposta a tutte le domande dei partecipanti e in cui si raccoglierà l’interesse per la piattaforma.

10.15 Accreditamento utenti

10.30 Collegamento online con il relatore e inizio webinar

11:00 Question time

11:30 Termine video conferenza

Relatore

Gerri Cipollini è Amministratore Delegato di Digithera. Tenace e visionario credente nella diffusione dei sistemi di dematerializzazione di documenti fiscali come uno dei principali mezzi per ri-acquisire competitività del sistema paese. Crea Digithera e la guida investendo costantemente in tecnologia con l’obiettivo di erogare soluzioni di dematerializzazione per servire il mercato B2B che va dai Liberi Professionisti alle Grandi Imprese. Crede fortemente nella gestione di processi paper-free al 100% sia per i cicli attivo e passivo di fatturazione.

 

 

Informazioni e registrazione

La partecipazione al webinar è gratuita ma soggetta a iscrizione entro il 15 giugno utilizzando il form seguente. 

 Il link per accedere al webinar sarà inviato via email all'indirizzo indicato in fase di registrazione.

 
 
 
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Thu, 08 Jun 2017 09:19:54 +0200
<![CDATA[Problemi di liquidità? Ora puoi cedere le tue fatture con Digithera]]> https://www.digithera.it/blog/nuovo-servizio-cessione-fatture/ Digithera ha introdotto nel proprio portfolio un nuovo servizio che consente alle piccole e medie imprese di monetizzare immediatamente le proprie fatture cedendo i propri crediti commerciali pendenti ad investitori interessati ad acquistarli attraverso un processo di asta competitiva.


 Quante volte le imprese, soprattutto le piccole e medio piccole, si trovano a dover affrontare una mancanza di liquidità dovuta all'attesa di pagamenti da parte di fornitori, siano essi privati o la pubblica amministrazione?

Per venire incontro a questa necessità Digithera ha introdotto nel proprio portfolio un servizio, diverso ma complementare rispetto ai propri pacchetti per la fatturazione elettronica e la digitalizzazione, che consente alle aziende di pubblicare le proprie fatture su una piattaforma in cui invesitori terzi, esterni al sistema bancario, se le contendono in un ambiente di asta competitiva. Le fatture vengono vendute agli investitori ad un valore leggermente più basso rispetto al loro reale importo, ma con il vantaggio di essere subito monetizzate all'azienda cedente. L'azienda infatti, entro 24 ore dalla pubblicazione dell'offerta sulla piattaforma, incassa il corrispettivo pattuito, potendo godere così subito di liquidità.

Il tutto avviene online, senza necessità di garanzie da parte dell'azienda.

 

Scopri le caratteristiche del servizio, le condizioni e le modalità per accedervi


Problemi di liquidità? Monetizza subito le tue fatture

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Fri, 26 May 2017 08:08:41 +0200
<![CDATA[“Fattura elettronica? Parli pure con il mio commercialista”]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-parli-con-il-commercialista/ Immaginate un artigiano, un muratore o un elettricista, o una di quella moltitudine di partite IVA che sono il tessuto del nostro Paese, a cui un bel giorno un loro cliente spiega che il modo in cui loro emettono le fatture è cambiato, che vanno generate in formato elettronico – “No un pdf non va bene, è una cosa diversa” “Ah …Posso darvi il numero del mio commercialista?”.

Al centro del cambiamento in atto in questi giorni che ruota intorno ai vari aspetti della fatturazione elettronica ci sono infatti loro, i commercialisti, i veri portatori di interesse del processo di digitalizzazione messo in piedi dal governo, ma che vivono ancora una volta questi cambiamenti come imposti e come nuovi oneri sulle loro spalle. A loro, soprattutto, voglio spiegare che invece dalla fatturazione elettronica possono nascere molte opportunità.

  • 1) Il governo ha bisogno della fatturazione elettronica per avere un presidio maggiore sulla fiscalità del paese. C’è poco da fare, tutti i segnali indicano che questa è la strada da intraprendere, per cui le uniche azioni veramente sensate sono quelle che chiedano una concertazione con il governo sui tempi (di emissione delle dichiarazioni IVA e sulle altre trasmissioni obbligatorie), e possibilmente quelle intese ad ottenere i maggiori vantaggi fiscali possibili. Non è pensabile tornare indietro su questo, quindi bisogna andare avanti e cogliere la palla al balzo per distinguersi.

  • 2) Tutto ciò crea un'opportunità unica di fornire servizi avanzati, aiutando  le  micro e piccole imprese e i liberi professionisti  in una serie di adempimenti, in primis ad inviare i dati delle fatture e delle liquidazioni IVA periodiche in modo corretto e completo (la così detta compliance), aiutandoli ad utilizzare i codici di invio tramite SDI corretti. Si tratta di un’occasione unica per fidelizzare i propri clienti, garantendogli supporto anche in questa fase di cambiamento. Un’occasione che  può portare  discreti benefici  economici, a seconda delle proprie tariffe commerciali, e, sicuramente enormi benefici  in termini di reputazione e affidabilità.

  • 3) I commercialisti hanno la possibilità di allargare il proprio portafoglio di servizi per tutti coloro che vogliono (o che a breve dovranno) gestire processi in formato elettronico. Sulla base dell'esperienza già fatta con la fatturaPA, oggi i commercialisti possono dotarsi di soluzioni, know-how e servizi esterni che gli permettano di aiutare qualunque possessore di partita iva  ad entrare nel mondo della fatturazione elettronica e della conservazione. Questi servizi costano? Ci sono già oggi opzioni di affiliazione che consentono di abbattere costi e “fare sistema”. Esistono servizi all'avanguardia che consentono all'intermediario di essere accreditato come un interlocutore sempre credibile e aggiornato.  In questo contesto, la conversione di fatture da qualunque formato, la validazione dei documenti fiscali prima dell’invio all’Agenzia delle Entrate, la digitalizzazione dell’intero processo – fatture attive e passive – potrebbero diventare servizi fissi da elencare nel proprio portfolio, che consentirebbero anche la  riduzione, in parallelo, dei vari adempimenti verso l'Agenzia delle Entrate.

I commercialisti possono fare la differenza in questo processo. Due anni ha subito il processo verso la fatturaPA, oggi possono davvero esserne i traghettatori.

 

Gerri Cipollini, AD di Digithera

Gerri Cipollini, AD Digithera






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Fri, 12 May 2017 10:18:08 +0200
<![CDATA[Come gestire le trasmissioni periodiche dei dati IVA? C'è un nuovo servizio Digithera!]]> https://www.digithera.it/blog/invio-dati-fatture-193-2016/ La legge impone termini più stringenti e nuovi adempimenti in tema di fiscalità? Nessun problema, Digithera si adegua.

Digithera ha introdotto il nuovo Servizo 193/2016 che consente di inviare i dati delle fatture emesse, nonché di quelle ricevute e registrate e i dati riepilogativi delle liquidazioni IVA periodiche all'Agenzia delle Entrate, tramite SDI.

Il servizio 193/2016 consente di rispondere in modo facile e tempestivo agli adempimenti normativi in tema di fatturazione elettronica tra privati, contenuti nel D.Lgs. 127/2015, e soprattutto quelli sulle nuove modalità di comunicazione trimestrale dei dati IVA ai sensi nel DL 193/2016, convertito con alcune modifiche nella Legge 225/2016, ulteriormente chiariti dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate del 7 febbraio 2017 e poi dal provvedimento della stessa Agenzia delle Entrate del 27 marzo 2017.

In particolare, il Servizio consente di gestire tutte le fatture emesse e trasformarle nel formato standard Xml-SDI; di generare i dati-fattura per le fatture emesse, nel formato standard richiesto dall’Agenzia delle Entrate e inoltrarlo a SDI; e di generare i dati-fattura per le fatture ricevute, partendo dal Registro IVA.

 

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata

 

Come gestire le trasmissioni periodiche dei dati IVA? C'è un nuovo servizio Digithera!

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Fri, 12 May 2017 10:02:52 +0200
<![CDATA[L’estensione della disciplina dello split payment ai professionisti prevista per il 1 Luglio crea ancora scontento e perplessità.]]> https://www.digithera.it/blog/split-payment-fatturazione-elettronica/ Dal 1 Luglio lo split payment verrà  esteso  anche ai rapporti tra professionisti soggetti a ritenuta d’acconto e Pubblica Amministrazione, implicando una serie di conseguenze sulla gestione degli adempimenti e della liquidità per i professionisti. Ma se la fatturazione elettronica B2B diventasse obbligatoria, la questione cambierebbe.


Lo Split Payment, letteramente “pagamento diviso” o “scissione contabile”, è il nuovo meccanismo di liquidazione dell’IVA introdotto dalla Legge numero 190/2014 (Legge di Stabilità 2015) e viene applicato nei rapporti tra imprese private e Pubblica Amministrazione.

Nella prima fase dello split payment, il soggetto privato (impresa) versa l’ammontare dovuto dell’operazione al netto dell’IVA all’ente della Pubblica Amministrazione considerato, e successivamente, la PA verserà l’IVA a debito dovuta sull’operazione considerata. Nella legge di stabilità del 2015 i pagamenti ai professionisti erano stati scorporati dalla legge (in seguito ad un emendamento presentato dagli Onorevoli Mazziotti Di Celso, Librandi e Nesi) per rientrare ora nel  DEF 2017, accompagnato da molti dubbi e perplessità.

Con questa misura il Governo intende raccogliere fino a 1,3 miliardi estendendo i rapporti si scissione contabile oltre che a tutte le PA anche alle società controllate e alle società quotate.  

La novità consiste nel fatto che ora anche i professionisti che hanno rapporti  con enti destinatari di split dovranno emettere fattura elettronica in applicazione a quanto previsto dall’articolo 21 del d.p.r. 633/1972 (e chiarito anche dall’articolo 2 del D.M. 23 gennaio 2015),  e saranno tenuti ai seguenti adempimenti:

  • annotare le fatture emesse nel registro IVA vendite o corrispettivi;
  • indicare in fattura la dicitura “scissione dei pagamenti”;
  • non computare l’IVA a debito sulle fatture emesse alla P.A..

L’incasso della fattura quindi avverrà sempre al netto della ritenuta, ma avverrà anche al netto dell’IVA ingenerando potenziali problemi di liquidità per quei professionisti che producono buona parte del proprio fatturato grazie al rapporto con enti PA e società controllate. E se anche  la normativa sullo split payment ha previsto il rimborso IVA, non si può nascondere che lo sfasamento temporale potrà portare significativi disagi.

Non a caso Massim Miani, presidente del CNDCEC (http://www.cndcec.it)  interviene già il 12 aprile,con una nota stampa che esprime preoccupazione per questa nuova misura, ritenuta troppo penalizzante per i professionisti e non in linea con le stesse esigenze di recupero delle coperture che ispirano il decreto. Oltre a CNDEC sono molti rappresentanti delle associazioni di professionisti schierati  contro questa misura, ritenuta dannosa e discriminatoria.

Tuttavia, la fatturazione elettronica obbligatoria potrebbe spingere il Governo a rinunciare definitivamente allo split payment. Strumento, per altro rafforzato proprio con il decreto legge approvato l’11 aprile, che obbliga le amministrazioni pubbliche e ora anche le controllate dirette e indirette di società pubbliche ma anche di società quotate, a versare l’Iva direttamente all’Erario. Imprese e professionisti, anche questi ultimi ora coinvolti nel meccanismo, sono da sempre contrari a questa inversione e quindi lo scambio tra e-fattura obbligatoria e split payment potrebbe non essere così sgradito.

 

Fonti

  

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Tue, 02 May 2017 14:12:00 +0200
<![CDATA[Nuove entrate per ridurre il cuneo fiscale: ecco perché il Ministero vuole rende la fatturazione elettronica B2B obbligatoria]]> https://www.digithera.it/blog/cuneo-fiscale-fatturazione-b2b-obbligatoria/ fatturazione elettronica B2B obbligatoria per ridurre il cuneo fiscaleQuale ragione migliore per armonizzare la normativa in materia di fatturazione elettronica se non la possibilità di recuperare nuove risorse per il bilancio dello Stato? L’ipotesi al vaglio del MEF


Una parziale riduzione del taglio al cuneo fiscale potrebbe venire dalla fatturazione elettronica, che se imposta per tutte le transazioni (oggi è obbligatoria solo per quelle con la Pubblica Amministrazione), ridurrebbe i fenomeni di evasione dell’IVA, garantendo entrate strutturali e certe alle casse dello Stato che potrebbero essere riversate, appunto, per la riduzione del cuneo fiscale. E che l’evasione dell’Iva sia uno dei problemi del nostro Paese lo dicono i numeri, con almeno 40 miliardi di imposta che ogni anno sfuggono al fisco.

Quindi spingere sull’acceleratore con la fatturazione elettronica B2B, rendendola obbligatoria per tutti i soggetti IVA,  è una delle ipotesi al vaglio in questi giorni da parte del MEF da portare nella prossima legge di bilancio. Le somme ipotizzate in prima istanza e che comunque richiedono i necessari affinamenti si muove un range che va da un minimo di 5 a un massimo di 10 miliardi di euro. Con la fatturazione elettronica obbligatoria, infatti, secondo il Mef e secondo la stessa agenzia delle Entrate si potrebbe ridurre concretamente il tax gap (il differenziale tra l’Iva dovuta e quella effettivamente pagata) di qualche punto percentuale (fonte: Sole24Ore)

L’unico vincolo ora è l’approvazione da parte della Commissione Europea, per la quale la fatturazione elettronica tra privati può essere solo un’opzione per i contribuenti interessati e nessuno Stato membro può imporla per legge. Ma al Ministero si dicono fiduciosi.

Certo è che se questa è la prima proposta concreta di rendere obbligatoria la fatturazione elettronica B2B, essa si aggiunge alle richieste fatte nei mesi scorsi, per esempio, dalle categorie di professionisti e commercialisti sostenitori dell’obbligatorietà  per armonizzare il settore e rendere uniche (e quindi più semplici, per i consulenti e per gli emettitori finali) le procedure di fatturazione tra transazioni con la PA e tra privati.

Per chi emette fatture verso la PA, scegliere la fatturazione elettronica anche nelle transazioni tra privati vuol dire semplicemente unificare il modo di fatturare. Per chi invece non ha transazioni con la PA, vi sono comunque i vantaggi economici e fiscali, con il venir meno dello spesometro e delle comunicazioni trimestrali dell’IVA, recentemente introdotte oltre alle ben più redditive efficienze di processo.

Lo abbiamo ribadito più volte e lo facciamo anche ora: la strada della fatturazione elettronica è segnata: perché aspettare?

 

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Fri, 28 Apr 2017 14:40:11 +0200
<![CDATA[Conservazione elettronica dei registri IVA: termine spostato al 30 dicembre]]> https://www.digithera.it/blog/conservazione-elettronica-registri-termine-fine-anno/ Conservazione elettronica dei registri IVA: termine spostato al 30 dicembre

Ieri, 10 aprile 2017, l’Agenzia delle Entrate ha inviato una risoluzione con cui ha precisato i termini per la stampa e conservazione elettronica dei  registri e dei documenti rilevanti ai fini IVA. Le indicazioni fino ad oggi in vigore lasciavano intendere, infatti, che in ragione dell’anticipo al 28 febbraio 2017 dell’invio della dichiarazione IVA relativa al 2016, la conservazione sostitutiva dei registri IVA relativi al 2016 e delle fatture emesse nel 2016 dovessero essere effettuate entro tre mesi da tale data, ovvero entro il  28.5.2017. In realtà, la precisazione di ieri conferma che il termine per la stampa di documenti analogici o per la conservazione elettronica di quelli informatici coincide con il terzo mese successivo al termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Resta quindi confermata già per il 2017 la scadenza del 30 dicembre 2017 per la stampa o conservazione elettronica dei documenti fiscali relativi al 2016.

Ai sensi dell’srt.a del DM 17 giugno 2014, non vi è più alcun obbligo di materializzazione del documento su supporti fisici per considerarlo giuridicamente esistente, il che vuol dire che non è più necessario stampare i documenti in formato digitale. Ne consegue che Conservare digitalmente il documento analogico vuol dire, dunque, sostituire quest’ultimo con il medesimo documento in formato digitale e garantirne la validità nel tempo, impedendo - attraverso particolari accorgimenti tecnico/giuridici, tra i quali la firma digitale - che il suo contenuto o la sua forma vengano in qualche modo modificati o alterati.

 


Approfondisci:

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Tue, 11 Apr 2017 13:48:41 +0200
<![CDATA[Dichiarazioni IVA 2017: per abilitare la conservazione manda la delega firmata ad Unimatica!]]> https://www.digithera.it/blog/dichiarazioni-iva-2017-delega-unimatica/  

L’anticipo al 28 febbraio 2017 dell’invio della dichiarazione IVA relativa al 2016 (slittato al 3 marzo se presentate con la sola dichiarazione IVA 2107 in forma autonoma) comporta anche l’anticipo al 28 maggio 2017 della conservazione sostitutiva dei registri IVA del 2016, oltre che dell’archiviazione elettronica delle fatture elettroniche emesse nel 2016.

L'invio della delega a Unimatica è fondamentale per inviare le fatture in conservazione: accertati di averlo fatto, il termine del 28 maggio si avvicina!


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  • A. Se firmato digitalmente il documento deve essere inviato a fatturaelettronica@unimaticaspa.it, oppure in alternativa
  • B. Inviare il documento firmato via fax al numero 051.4195040, oppure in alternativa
  • C. Inviare il documento firmato per posta ordinaria a : Unimatica SpA, Via C. Colombo 21, 40131 Bologna

 


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  • C. Inviare il documento firmato per posta ordinaria a: Unimatica SpA, Via C. Colombo 21, 40131 Bologna

Se il campo relativo alla delega non risultasse verde, basterà andare nell'anagrafica dell'assistito e risalvare l'anagrafica.
A questo punto dovrebbe automaticamente generarsi il documento.
Inoltre è sempre possibile trovare la delega anche nella sezione "Contratti, manuali e guide" senza dati precompilati.

 

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Fri, 07 Apr 2017 12:31:18 +0200
<![CDATA[Adesione all’opzione dell’Agenzia delle Entrate: siamo al bivio]]> https://www.digithera.it/blog/adesione-agenzia-entrate-siamo-al-bivio/ Entro domani, venerdì 31 marzo, è possibile scegliere se aderire all’opzione prevista dalla legge n. 127/2015 e scegliere la fatturazione elettronica per tutti gli scambi tra privati.

31/03/2017: ultimo giorno per aderire all'opzione dell'Agenzia delle Entrate per la fatturazione elettronica 

Si tratta di un’opzione, lo ribadiamo e lo fa anche il Sole24Ore, che consente di accedere a un regime premiale, caratterizzato da rimborsi Iva prioritari e dalla riduzione di due anni dei termini ordinari di accertamento. Inoltre l’agenzia delle Entrate ha provveduto ad allineare le scadenze per l’invio delle comunicazioni IVA e dei dati delle fatture emesse e ricevute, che il legislatore ha voluto rendere trimestrali sempre nell’ottica di un maggiore controllo sulla fiscalità nel Paese: a seguito del forte pressing di professionisti e imprese, per il primo semestre la scadenza è fissata al 18 settembre 2017, mentre per il secondo semestre è fissata entro febbraio 2018. Solo dal 2018 gli invii saranno trimestrali.

 

Se per il sistema Paese il vantaggio sta nel circolo virtuoso che si creerebbe con l’adozione del sistema di fatturazione elettronica sia a clienti che fornitori, non ci stancheremo mai di ribadire che i vantaggi  saranno concreti per tutti gli attori, partite iva e aziende. Quelli economici sono presto detti:

  • riduzione degli oneri di trasmissione: i dati delle fatture attive e passive saranno facoltative, e non obbligatorie, per tutti coloro che esercitano l’opzione. Sarà l’Agenzia delle Entrate ad occuparsi in primis del reperimento delle informazioni transitate dal “suo” Sistema di Interscambio

  • benefici fiscali: Rimborsi Iva prioritari, riduzione di due anni dei termini di accertamento e scomparsa dei modelli Intrastat per citare i più importanti che con la fatturazione tr, adizionale, semplicemente, non sono nemmeno contemplati. (Molto chiaro lo specchietto proposto dal Sole24Ore).
  • riduzione delle sanzioni: ma davvero non vi preoccupa una sanzione di 2 euro per ogni fattura omessa o errata? Con la fatturazione elettronica le sanzioni non scompaiono, ma il controllo dei dati sarà molto più facile, senza contare esistono già una serie di strumenti di controllo efficaci per verificare a monte la correttezza dei dati caricati digitalmente, cosa che ovviamente  è molto più complicato fare nel caso di fatture pdf o caricate a mano.

 

Da ultimo, il percorso verso la fatturazione elettronica tra privati è segnato: si tratta di una scelta chiara verso cui il legislatore sta indirizzando l’intero sistema Paese. Certo ciò ha creato dubbi e controversie, e professionisti e consulenti non hanno mancato di far sentire la loro voce contro provvedimenti che aggravano l’operatività quotidiana (in primi l’aumento delle frequenza delle trasmissioni), che il decreto Milleproroghe ha cercato di smussare. Molti aspetti saranno ancora da tarare, ma aderire ora, nel 2017, vuol dire beneficiare da subito dei vantaggi fiscali e, soprattutto, aderire alla fatturazione elettronica in un momento, per così dire, “di rodaggio”. Dal 2018 il percorso sarà segnato.

 

 

 

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Thu, 30 Mar 2017 14:13:26 +0200
<![CDATA[E’ arrivato il “nuovo” Digithera: sempre di più al servizio di aziende e professionisti]]> https://www.digithera.it/blog/nuovo-digithera-online/ Da oggi è online il nuovo portale www.digithera.it, con una user experience  completamente rinnovata per facilitare l’utilizzo dei nostri servizi da parte di professionisti e aziende


 

Fatturazione elettronica, conservazione sostitutiva, Peppol e eProcurement e una serie di servizi aggiuntivi per facilitare la digitalizzazione dei processi aziendali: il nuovo portale di Digithera è stato completamente ripensato per accompagnare aziende e professionisti nel percorso verso la dematerializzazione dei propri processi.

 

  • Fatturazione elettronica: verso la PA, e anche tra privati. Tutti i servizi di fatturazione elettronica offerti da Digithera sono oggi disponibili anche per la fatturazione tra privati. I servizi realizzati da Digithera sono stati ingegnerizzati per semplificare le attività degli uffici amministrativi, grazie anche a semplici Tool installabili in pochi click e con un supporto prestato da team specialistici. Tutti i servizi sono a consumo: paghi solo i servizi che usi, e da oggi è anche possibile acquistarli direttamente delle pagine prodotto, proprio come in un ecommerce. Una serie di strumenti più evoluti, disponibili in abbonamento, completano l’offerta.
  • Conservazione elettronica sostitutiva. Come archiviare fatture elettroniche o PDF in modo sia da rispondere agli obblighi previsti dalla normativa che alle opportunità di eliminare la carta? Una serie di servizi Digithera consente di risolvere i problemi di conservazione di fatture elettroniche e PDF, ma anche l’archiviazione elettronica di registri e libri giornali, email e PEC ed eventualmente altri documenti a condizioni davvero vantaggiose.
  • Invio multicanale di ordini fornitori e fatture clienti: i nuovi servizi plug & play. Digithera offre una serie di soluzioni di facile installazione che inviano documenti, anche firmati digitalmente, rapidamente e in modo controllato direttamente via PEC, con il documento inserito direttamente nel corpo dell’email. Un piccolo passo verso la completa automazione di ciclo attivo e ciclo passivo.
  • Soluzioni personalizzate per la rivendita. Grazie alle soluzioni di Digithera, un intermediario che intende rivendere i servizi di Digithera può giocare un ruolo strategico nel mercato italiano, non limitando la propria azione al soddisfacimento di meri adempimenti fiscali ma ampliando l’offerta di servizi verso i propri clienti. Un team dedicato è a disposizione per rispondere alle richieste di rivendita e intermediazione (intermediazione@digithera.it).

 

Infine, nel nuovo portale una sezione importante è dedicata ai servizi di assistenza e formazione di Digithera: una squadra di esperti è sempre a disposizione per rispondere alle richieste con cordialità, tempestività e professionalità. Al contempo, una serie di materiali – webinar, tutorial e domande frequenti – sono accessibili gratuitamente online per tutti gli addetti ai lavori.

“In Digithera siamo abituati a guardare al cambiamento come ad una opportunità: seguire la corrente dell’innovazione vuol dire trasformare anche gli adempimenti più onerosi in opportunità di semplificazione. Siamo fieri del supporto che quotidianamente diamo a oltre 25.000 clienti, accompagnandoli verso la piena integrazione in piattaforme digitali di scambio documentale. Il nostro nuovo sito web è l’ultimo dei regali che vogliamo fare a loro”. Gerri Cipollini, AD di Digithera

 

Non ci resta che augurare buona fatturazione a tutti!

Il team Digithera

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Thu, 23 Mar 2017 13:19:51 +0100
<![CDATA[Nuove modalità per le comunicazioni IVA: con la fatturazione elettronica gli adempimenti si possono ridurre]]> https://www.digithera.it/blog/comunciazioni-iva-fatturazione-elettronica/

I nuovi adempimenti in materia di comunicazioni IVA per le fatture ricevute ed emesse e le liquidazioni d'imposta sono uno dei temi caldi per imprese e professionisti. Scegliere la fatturazione elettronica rende l'adempimento più semplice.


Con il Decreto Legge 193/2016, convertito nella legge 225/2016, il Governo ha previsto per i soggetti passivi IVA l’introduzione di nuove modalità di invio trimestrale dei dati delle fatture emesse e ricevute e delle liquidazioni periodiche d’imposta. Una sorta di “mini dichiarazione IVA” sostituirà gli altri adempimenti richiesti in materia IVA , per esempio lo spesometro, e le altre comunicazioni come le opzioni black list, Instrastat per acquisti e servizi ricevuti, e per gli acquisti effettuati da  San Marino.

Con queste nuove trasmissioni telematiche trimestrali, il Governo  vuole indurre i contribuenti ad una maggiore fedeltà e correttezza, riducendo il fenomeno dell’evasione fiscale.

Proprio su questo tema il viceministro dell’Economia Luigi Casero ha annunciato una prima novità,(legata la decreto Milleproroghe) cioè l’invio dei dati delle fatture nel 2017 semestrale, e non trimestrale. La prima scadenza per l’invio dei dati delle fatture per l’anno 2017 è stata infatti fissata al 25 Luglio 2017, salvo poter  esser posticipata al 18 settembre 2017. Questa concessione, che non vale per la trasmissione dei dati relativi alle liquidazioni d’imposta, non placa tuttavia le preoccupazioni di professionisti e addetti ai lavori. Le nuove trasmissioni comportano comunque un obbligo maggiore soprattutto a detta di commercialisti e consulenti che vi vedono un aumento degli oneri a loro carico, e che non hanno mancato nelle ultime settimane di sollevare il loro malcontento.

Tuttavia, una soluzione a questo aggravio di comunicazioni esiste già ed era probabilmente già nella mente del legislatore come parte del processo di digitalizzazione del Paese. La fatturazione elettronica, ormai obbligo di legge per tutte le transazioni che avvengono con la Pubblica Amministrazione, se adottata anche nelle transazioni tra privati permette infatti di ottemperare in maniera semplice e integrata anche ai nuovi obblighi in materia di comunicazioni IVA.

Cosa succede in pratica. La legge 225/2016 ci obbliga, sin dal primo gennaio 2017, a  comunicare ogni tre mesi in forma analitica i dati di tutte le fatture emesse e ricevute dalla nostra azienda. La trasmissione dei dati avviene tramite “mini-dichiarazioni IVA”, che altro non sono se non “mini-fatture” in formato XML da trasmettere all’Agenzia delle Entrate in formato XML attraverso il Sistema di Interscambio (SDI), esattamente come le fatture elettroniche.

Quindi scegliere la fatturazione elettronica tra privati per tutte le fatture attive di fatto fa decadere l’obbligo di trasmettere i dati delle fatture transitate dal Sistema di Interscambio e le liquidazioni IVA. Aderire all’opzione dell’Agenzia delle Entrate prevista dalla legge n. 127/2015, che, lo ricordiamo, va esercitata entro il 31 marzo 2017, rende l'adempimento più semplice e comporta evidenti vantaggi per chi ha esercitato l’opzione.

Non dobbiamo infatti dimenticarci che il decreto legge 127/2015 prevede incentivi fiscali per chi sceglie di aderire alla fatturazione elettronica, come rimborsi IVA più rapidi, riduzione di 2 anni dei termini di accertamento, acquisizione automatica dei dati dall’Agenzia delle Entrate. Senza contare i vantaggi economici per l’azienda stessa, come la riduzione delle attività manuali nella preparazione delle fatture, dei costi di stampa e di spedizione e l’azzeramento degli errori e del rischio di relative sanzioni.

La fatturazione elettronica ha introdotto un importante cambio di mentalità nel nostro Paese, ma quello di cui ancora in troppi non si rendono conto sono le reali opportunità per migliorare l’efficienza dei processi aziendali. Probabilmente una delle ragioni del malcontento è anche dovuta alla mancanza di figure professionali preparate che possano dare sostegno ai liberi professionisti e ai commercialisti e rispondere alle molte domande che questo processo, come ogni innovazione che si rispetti, comporta.

L’invito è di guardare al cambiamento sempre come ad una opportunità: se seguiamo la corrente dell’innovazione, anche gli adempimenti più onerosi si riveleranno in realtà solo uno scoglio temporaneo, facilmente superabile una volta che la strada della digitalizzazione sarà stata intrapresa.

 

Gerri Cipollini, AD di Digithera

Gerri Cipollini, AD Digithera

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Thu, 23 Mar 2017 11:09:02 +0100
<![CDATA[Anticipato al 28 maggio 2017 il termine per stampa e conservazione sostitutiva dei registri IVA e delle fatture elettroniche 2016]]> https://www.digithera.it/blog/anticipo-conservazione-registri-iva/ L’anticipo al 28 febbraio 2017 dell’invio della dichiarazione Iva relativa al 2016 comporta anche l’anticipo al 28 maggio 2017 della stampa o della conservazione sostitutiva dei registri Iva del 2016, oltre che dell’archiviazione elettronica delle fatture elettroniche emesse nel 2016.



Ai sensi del DL 357/94 (art. 7 co. 4-ter) la stampa dei registri IVA tenuti con sistemi meccanografici e la conservazione sostitutiva di registri IVA e fatture gestiti in formato elettronico (art. 3 co. 3 del DM 17.6.2014) deve avvenire entro tre mesi dal termine di presentazione delle dichiarazioni annuali. In ragione dell’anticipo al 28.2.2017 dell’invio della dichiarazione IVA relativa al 2016, la conservazione sostitutiva dei registri IVA relativi al 2016 e delle fatture emesse nel 2016 dovrebbero quindi essere effettuate  entro il  28.5.2017.

 

La notizia risulta ancora controversa, soprattutto in considerazione del fatto che la stampa e conservazione dei registri Iva e quella dei libri giornale avrebbero, in questo modo, scadenze diverse: il 28 maggio 2017 i registri IVA e le fatture elettroniche, ed il 31 dicembre 2017 i libri giornale, che sono considerati regolari, pur in difetto della trascrizione su supporti cartacei, sino al momento di scadenza dei termini per la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi – 30 settembre – (ex. articolo 7, comma 4-ter, del D.L. 357/1994 e C.M. 207/E/2000, al punto 1.1.3).


In attesa che ci siano ulteriori chiarimenti, è importante informarsi immediatamente sulle modalità e opportunità presenti per potere ottemperare in tempo e con la dovuta efficienza anche a questo adempimento. 


 

Tiplogia di documento, tenuto con sistemi meccanografici

Secondo la norma

Per i dati relativi al 2016

Per i dati relativi al 2017

 

Registri IVA acquisti, vendite e corrispettivi

 

Entro 3 mesi dalla scadenza dell'invio del relativo modello IVA annuale Entro il 28 maggio 2017 Entro il 30 luglio 2018

 

Fatture elettroniche

 

Entro 3 mesi dalla scadenza dell'invio del relativo modello IVA annuale Conservazione sostitutiva entro il 28 maggio 2017 Conservazione sostitutiva entro il 30 luglio 2018

 

Libri giornale, mastrini, libri inventari, registri dei beni ammortizzabili e scritture ausiliarie di magazzino, in generale

 

Entro 3 mesi dalla scadenza dell'invio della relativa dichiarazione dei redditi Entro il 30 dicembre 2017 Entro il 30 dicembre 2018

 

Libri giornale, mastrini, libri inventari, registri dei beni ammortizzabili e scritture ausiliarie di magazzino, per i soggetti diversi dalle micro imprese che redigono il bilancio in conformità alle disposizioni del Codice Civile

 

Entro 3 mesi dalla scadenza dell'invio della relativa dichiarazione dei redditi Entro il 15 gennaio 2018 Entro il 30 dicembre 2018

 


Contattateci online o al nostro numero verde 199 30 20 27 per parlarne con un nostro consulente o per avere maggiori informazioni su costi e attivazione del servizio di conservazione sostitutiva elettronica di fatture, registri IVA e libri giornale.





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Thu, 16 Mar 2017 10:53:21 +0100
<![CDATA[La Fatturazione Elettronica ridisegna il ruolo dei commercialisti ]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-e-ruolo-commercialisti/ Perchè il  legislatore ha sentito l’esigenza  di incentivarne l’utilizzo?E come possono i professionisti trarre vantaggio da questa rivoluzione digitale? 



Si può concordare o meno che il quadro normativo attuale che regola la fatturazione elettronica nei rapporti B2B sia realmente semplificativo, ma al di là di ogni polemica proviamo a fare il punto sul percorso che ci ha portato oggi a poter scegliere se adottare o meno la fatturazione elettronica nelle nostre transazioni.

 

Facciamo subito un salto indietro: nel 2010 la Commissione Europea lancia la road map per l’endorsement della fatturazione elettronica poiché ritiene che il trasferimento elettronico delle informazioni relative a fatturazioni e pagamenti porti con sé diversi vantaggi che si rifletteranno in un aumento di produttività e competitività dell’intero sistema Europeo. La fatturazione elettronica di fatto non è che il primo mattone fondamentale del Digital Single Market, il mercato unico digitale europeo, che ci permetterà di scambiare merci e servizi in maniera standardizzata, interoperabile e controllata fra i diversi stati membri. 

 

Già 7 anni fa nella sua comunicazione  la UE individuava con chiarezza i principali benefici dell’electronic invoice: pagamenti più veloci, meno errori, costi ridotti di stampa di spedizione e, cosa più importante, integrazione dei processi.
A parte i significativi benefici ambientali valutati in una riduzione di 1 milione di tonnellate l'anno di CO2, già allora si sosteneva che la maggior parte dei benefici economici non derivano tanto da risparmi nei costi di stampa e spedizione, quanto piuttosto dalla piena automazione dei processi e l'integrazione della filiera, dall'ordine al pagamento.

 

Da allora, a partire dalla direttiva che equiparava le fatture cartacee ed elettroniche fino ad arrivare alla 2014/55/EU sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici, gli stati membri, Italia inclusa, hanno creato il quadro normativo di riferimento, promuovendo ed incentivando l’adozione della fatturazione elettronica, in vista dell’obiettivo Europeo di far diventare la fatturazione elettronica il metodo prevalente di fatturazione entro il 2020. 


Complice la crisi economica, che porta sia enti pubblici che aziende e privati a cercare la riduzione dei costi, e l’avvicinarsi delle scadenze nazionali di recepimento delle direttive Europee, l’argomento fatturazione elettronica diventa un argomento sempre più “caldo” e proliferano su giornali, testate online, blog e social le argomentazioni sui vantaggi della fatturazione elettronica e report e valutazioni economiche dei risparmi.

Fra questi particolarmente interessante è l’articolo uscito pochi giorni fa su Agenda Digitale a firma di Claudio Rorato direttore dell’ Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale, del Politecnico di Milano.

Oltre alle note valutazioni dei benefici, Claudio Rorato introduce un aspetto interessante, relativo ai vantaggi nella creazione di nuove opportunità di business e qualificazione della figura del professionista il cui ruolo cambia “da risolutore di un problema fiscale a generatore di valore nella gestione dell’azienda”.

 

Il professionista che sarà in grado di fornire realmente supporto alle aziende clienti per guidarle nel processo di dematerializzazione dei documenti (e non solo nella fatturazione elettronica), verrà infatti percepito come controparte fondamentale per generare valore aggiunto, non limitando la propria azione al soddisfacimento di un mero adempimento fiscale. Ciò contribuirà alla creazione di una offerta più ampia e differenziata, costituendo un vantaggio competitivo rispetto ad altri soggetti, e contribuendo alla fidelizzazione del proprio cliente.

Inoltre la fattura elettronica porta benefici anche per la gestione della contabilità in quanto l’utilizzo della fatturazione elettronica e dei documenti elettronico in genere, riduce i tempi delle singole registrazioni, liberando risorse umane che potranno essere dedicate ad altre attività di maggior valore. Non ultimo il vantaggio di potere presidiare i dati in formato elettronico, che sono il vero asset per ogni professione.

 

La fatturazione elettronica ha il potenziale di innescare un vero e proprio circolo virtuoso. In attesa di un quadro normativo di obbligatorietà, che non tarderà ad arrivare, è fondamentale che tutti facciano la propria parte, prendendosene carico: tutti per il vantaggio di tutti.

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Fri, 10 Mar 2017 12:33:43 +0100
<![CDATA[Basta fatture scartate! E' arrivato Controller: il tuo assistente personale per le fatture elettroniche, quando, come e dove vuoi]]> https://www.digithera.it/blog/basta-fatture-scartate-controller/ Controller è l'unica consolle web che ti consente di avere la completa gestione di tutte le fatture a portata di click.

Con Controller avrai sotto mano tutte le fatture e potrai ordinarle e visualizzarle come meglio credi. Potrai effettuare i controlli di coerenza dei sezionali, il controllo della numerazione oltre i limiti, o individuare per tempo eventuali buchi, così come individuare le fatture scartate da SDI o dal cliente. Specifici alert ti avviseranno quando ci sono fatture in scadenza o documeni da gestire con urgenza.

Pagamenti in scadenza, stato delle fatture, errori e scarti, buchi di numerazione, controllo su andamento degli incassi e statistiche: con Controller non perdi un colpo!

 

Controller ha un costo di soli 50€ all’anno, indipendentemente dal numero di clienti da gestire. Provalo in versione demo gratuita!

 

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Mon, 06 Mar 2017 14:27:41 +0100
<![CDATA[Al via le nuove modalità per le comunicazioni IVA: invio semestrale nel 2017, ma con la fatturazione elettronica gli adempimenti si possono ridurre]]> https://www.digithera.it/blog/comunicazioni-iva-semestrali-e-fatturazione-privati/ Si è tenuta la settimana scorsa la 26esima edizione di Telefisco (http://www.ilsole24ore.com/temi-ed-eventi/telefisco-2017/), il convegno annuale de L'Esperto Risponde-Il Sole 24 Ore. Uno dei temi su cui si è posta particolare attenzione riguarda i nuovi adempimenti per imprese e professionisti come  le comunicazioni IVA relative ai dati delle fatture ricevute ed emesse e delle liquidazioni d'imposta.


 

Con la Decreto Legge 193 /2016, convertito nella legge 225 del 2016, il Governo ha previsto per i soggetti passivi IVA l’introduzione di nuove modalità di invio trimestrale dei dati delle fatture emesse e ricevute e delle liquidazioni periodiche d’imposta. Una sorta di mini dichiarazione IVA sostituirà gli altri adempimenti richiesti in materia IVA (per esempio lo spesometro), e le altre comunicazioni come le opzioni black list, instrastat acquisti e servizi ricevuti, e gli acquisti effettuati da operatori di San Marino.

 

Con queste nuove trasmissioni telematiche trimestrali, il Governo  vuole indurre i contibuenti ad una maggiore fedeltà, riducendo il fenomeno dell’evasione fiscale.

 

Ma proprio  sul tema dell’evasione IVA il viceministro all’Economia Luigi Casero a Telefisco ha annunciato una prima novità:  l’invio dei dati delle fatture nel 2017 sarà semestrale, e non trimestrale.


La prima scadenza per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute per l’anno 2017 è stata infatti fissata al 25 Luglio 2017, salvo poter  anche esser posticipata al 18 settembre 2017. L’invio del secondo semestre è previsto per Febbraio 2018. Questa concessione però non vale per la trasmissione dei dati relativi alle liquidazioni d’imposta che dovrà essere da subito trimestrale.

A tal proposito Digithera si propone di aiutare e supportare i professionisti in questa fase al fine di sgravarli del “peso” di questi nuovi adempimenti. Infatti scegliendo la fatturazione elettronica anche tra privati e aderendo all’opzione dell’Agenzia delle Entrate prevista dalla legge 127/2015 verrà meno l’obbligo di trasmettere i dati delle fatture transitate dal Sistema di Interscambio e le liquidazioni IVA. Come afferma Gerri Cipollini, AD di Digithera: 

 

“La trasmissione dei dati delle fatture, che altro non sono se non “mini-fatture” in formato XML, deve avvenire necessariamente attraverso canali certificati SDI, quindi gli stessi canali utilizzati per la fatturazione elettronicA. Questo è il vero vantaggio di scegliere una società come Digithera che garantisce già i canali accreditati per la fatturazione elettronica da cui è possibile far transitare anche altre le informazioni. Scegliere la fatturazione elettronica per tutte le fatture attive rende l'adempimento più semplice e comporta evidenti vantaggi per il destinatario"

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Wed, 08 Feb 2017 08:57:26 +0100
<![CDATA[Fatturazione tra Privati e Sistemi Gestionali: tutte le domande e le risposte dal nostro webinar]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-gestionali-webinar-domande-risposte/ Prevedete o avete già delle integrazioni con i gestionali come TeamSystem? Inviando a Digithera tutte le fatture passive eviterò le comunicazioni IVA trimestrali? Cosa devono fare i miei clienti che emettono molte fatture estere?

 

Lo scorso 31 gennaio, nel nostro webinar dedicato alla fatturazione elettronica tra privati e alle possibilità di integrazione con i software gestionali abbiamo dato ampio spazio alle domande di commercialisti, consulenti e liberi professionisti.

Abbiamo raccolto le più significative di seguito, indicando anche il minuto esatto a cui riascoltarne nel video integrale del nostro webinar.

 

Buon approfondimento!

Non esitate a contattarci se avete necessità di altri chiarimenti!



Di seguito riportiamo alcune delle domande affrontate durante il webinar e che potrete riascoltare nel corso del video:

 

  • 1)       Se volessimo convertire l'xml prodotto dai nostri gestionali nell'xmlpa importato dalla piattaforma Digithera come dobbiamo procedere? Realizzerete voi su nostra richiesta il connettore di conversione? Dal minuto 30.27
  • 2)        Prevedete o avete già delle integrazioni con i gestionali TeamSystem? Dal minuto 32.38
  • 3)       Se un soggetto aderisce già a SDI per l’invio di fatture PA, ma non alla fatturazione elettronica tra privati (non esercita l’opzione di 5 anni prevista dal D.L. 127/2015), è comunque in grado, in caso avesse anche UN solo cliente che vuole la fattura XMLPA, di inviargliela tramite lo stesso canale? E utilizzando i crediti acquistati per le fatture PA? Dal minuto 33.08
  • 4)       Cosa dovrebbero fare i miei clienti che emettono molte fatture estere? Dal minuto 34.30
  • 5)       Il gestionale del cliente non usa in realtà alcun formato XML per la memorizzazione di documenti, bensì memorizza al momento tutti i dati semplicemente in un database classico. Se è vero come è vero che è utile, consigliabile, forse obbligatorio... passare da un certo formato XML, quale standard oggi nel 2017 potremo pensare di adottare? Dal minuto 54.30
  • 6)       Nella realizzazione del pdf da voi generato in fase di invio della fattura, come possiamo mantenere inalterate eventuali personalizzazioni del layout della fattura e dei relativi dati al suo interno? Per esempio una fattura emessa da chi vende metalli (quantità, metri, tipo mmetallo ...) ha dei parametri diversi da chi vende olio (Litri, KG). Dal minuto 56.50
  • 7)       Per quanto riguarda le fatture attive estere, riuscite a comunicarne i dati a SDI ed evitare così la comunicazione trimestrale dei dati iva ? Dal minuto 58.50
  • 8)       Importando fatture con particolari personalizzazioni, cosa ci perderemmo in fase di importazione? Dal minuto 1.00.10
  • 9)       Perchè chi riceve una fattura da Digithera riceverà l’xml standard ed il pdf in allegato ma non potrà importare nel suo gestionale i relativi dati? Dal minuto 1.01.07
  • 10)   Per quanto riguarda i vantaggi fiscali, è corretto dire che il cliente non ne usufruisce a meno che tutte le fatture ricevute non siano elettroniche? Dal minuto 1.02.35
  • 11)   Cosa si intende per "Mini fattura"? Dal minuto 1.03.50
  • 12)   Per il ciclo passivo, come si interfaccia il nostro gestionale con il sistema Digithera ? Chi si occupa dell'invio delle fatture passive all'Agenzia delle Entrate? In quale modo ? Dal minuto 1.05.30
  • 13)   Qual è il costo di invio dei dati all'AdE, ad esempio se volessi usare Digithera per le comunicazioni a partire da Luglio? Dal minuto 1.10.05
  • 14)   Ho un cliente che registra in documenti riepilogativi le fatture di importo fino a 300 euro. Come verrà gestita questa situazione (se prevista)? Dal minuto 1.12.40
  • 15)   Sono perplesso in merito al fatto di poter importare direttamente le fatture ricevute in formato xml nel gestionale in quanto il fornitore che emette la fattura non è in possesso di dati essenziali per l'inserimento in contabilità: ad esempio il conto di costo, il codice dell'aliquota IVA utilizzata, eventuale conto analitico di commessa, etc .. Come posso risolvere questo problema? Dal minuto 1.13.16
  • 16)   Il soggetto che esercita l’opzione, manda le fatture Italia emesse in XMLPA a SDI, ogni volta che emette fattura. Trimestralmente poi comunica all’Agenzia delle Entrate i soli dati Iva (mini-fatture) delle fatture emesse a clienti esteri e delle fatture ricevute in qualsiasi formato dai propri fornitori, è corretto? Dal minuto 1.16.30
  • 17)   Lo schema xml delle mini-fatture è uguale a quello della comunicazione giornaliera per chi aderisce alla l. 127 con lo schema della comunicazione trimestrale l.193? Dal minuto 1.17.15
  • 18)   E' corretto dire che inviando a Digithera tutte le fatture passive, sia xml che pdf, eviterò le comunicazioni IVA trimestrali? Dal minuto 1.17.47
  • 19)   In caso di controllo fiscale, per le fatture passive cosa esibisco? Il cartaceo o la mini fattura inviata alla'AdE? Dal minuto 1.18.35
  • 20)   Il caso del libero professionista con Partita IVA, che non possiede di per se' un software gestionale, ma che emette fatture in formato PDF ai suoi clienti, e che porta tutti i documenti attivi e passivi al proprio commercialista per la registrazione sul suo software, è più opportuno che sia il commercialista a fornire direttamente il Vostro servizio? Dal minuto.19.15

 

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Thu, 02 Feb 2017 10:00:00 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica tra Privati: il servizio integrato nel proprio gestionale. Webinar, 31 gennaio ore 10.30]]> https://www.digithera.it/blog/webinar-fatturazioneB2B-intermediari/ Accreditamento
  1. Accedere online all'indirizzo: https://join.me/Digithera
  2. In alternativa è anche possibile chiamare dal telefono il numero +39.06.8339.9900 / Inserendo, quando richiesto, l'ID conferenza: 754-041-153 seguito dal tasto #
  3. Attivare le impostazioni audio
  4. Inserire il proprio nome utente (sarà visualizzato dagli altri utenti del webinar)
 

 

Contesto

La fatturazione elettronica tra privati rappresenta una nuova opportunità per la digitalizzazione dei processi e dei documenti fiscali. Chi vende, eroga o utilizza un sistema gestionale (ERP) vuole senza alcun dubbio integrarvi i servizi di invio e ricezione di fatture elettroniche e vederne lo stato man mano che questo cambia. Coloro che hanno sviluppato o che rivendono un software gestionale (Software House) o servizi erogati tramite software gestionali (es. commercialisti, società di servizi o associazioni) non possono permettere che i propri clienti utilizzino soluzioni o consolle diverse per effettuare attività correlate ai documenti generati o recepiti dal gestionale e devono adeguarsi in fretta perché questo può rappresentare un valore differenziale. Il termine per esercitare l'opzione della fatturazione elettronica fra privati è slittato al 31 marzo 2017. Una proroga voluta per dare a imprese e partite IVA la possibilità di informarsi ulteriormente su vantaggi e implicazioni insiti nell’esercizio dell’opzione e valutare come si muove il mercato. Siete pronti a rispondere alle richieste dei vostri Clienti?

 

Se non è un obbligo, perché i miei Clienti dovrebbero aderire? Quali nuovi servizi posso rivendere ai miei clienti? Quali sono le possibilità di integrazione con i software gestionali? Posso avere un Servizio personalizzato? Questo webinar affronterà la sfida della fatturazione elettronica dal punto di vista dei rivenditori di servizi di digitalizzazione.

Il webinar è pensato sia per i rivenditori partner di Digithera che siano interessati ad ampliare la loro offerta, sia per tutti i potenziali nuovi rivenditori che vogliono approfondire le opportunità di collaborazione, intermediazione e integrazione software.


Programma

Il webinar prevede una breve panoramica sulla nuova normativa e quindi un escursus sulle nuove opportunità di intermediazione in concomitanza con l’avvento della fatturazione elettronica tra privati. Si darà seguito poi ad un ampio momento di dialogo in cui si cercherà di dare risposta a tutte le domande dei partecipanti. Se hai una richiesta specifica non esitare a inviarci anticipatamente una mail a info@Digithera.it, saremo lieti inserirla tra i punti di discussione.

 

10.15 Accreditamento utenti

10.30 Collegamento online con il relatore e inizio webinar

11:00 Question time

11:30 Termine video conferenza

 

Relatore

Gerri Cipollini è Amministratore Delegato di Digithera. Tenace e visionario credente nella diffusione dei sistemi di dematerializzazione di documenti fiscali come uno dei principali mezzi per ri-acquisire competitività del sistema paese. Crea Digithera e la guida investendo costantemente in tecnologia con l’obiettivo di erogare soluzioni di dematerializzazione per servire il mercato B2B che va dai Liberi Professionisti alle Grandi Imprese. Crede fortemente nella gestione di processi paper-free al 100% sia per i cicli attivo e passivo di fatturazione.

Digithera Srl https://www.Digithera.it/ è un provider di Servizi di Fatturazione Elettronica e di dematerializzazione in genere. Digithera si avvale di Canali accreditati verso il Sistema di Interscambio e di un Access Point Peppol certificato, entrambi ad alta affidabilità.

 

Informazioni e registrazione

La partecipazione al webinar è gratuita ma soggetta a iscrizione entro il 30 gennaio 2017 utilizzando il form seguente. Il link per accedere al webinar sarà inviato via email all'indirizzo indicato in fase di registrazione.

 
 
 
Accetto le norme sulla privacy di Digithera s.r.l.
 
 
 
 

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Thu, 26 Jan 2017 14:05:00 +0100
<![CDATA[Conversione da XMLPA a PDF: il nuovo servizio Digithera accessibile online da un nuovo portale gratuito]]> https://www.digithera.it/blog/conversione-xmlpa-pdf-nuovo-portale/ Vi siete sempre chiesti come salvare una copia leggibile delle fatture inviate alla PA? Digithera ha lanciato un nuovo portale dedicato al servizio di conversione dei file XMLPA in formato PDF, con layout simile ad una fattura classica. 

 

Il servizio può convertire sia fatture non firmate digitalmente (.xml) che fatture firmate in formato standard (.xml.p7m) che possono essere caricate mediante un semplice upload.

 

Una volta caricate il sistema verifica che il file sia valido e poi esegue le seguenti operazioni:

  • Visualizzare in HTML nella stessa pagina web, in formato Fattura vecchio stile
  • Crea un PDF ordinato e schematico a partire da tutti i campi presenti nell’XMLPA pronto da aprire o scaricare (ben diverso dal foglio di stile di Sogei).
  • Elenca gli allegati presenti nell’XMLPA e li rende visibili per scaricarli
  • Crea un file ZIP con dentro il file fattura e gli allegati


Il servizio è completamente gratuito. Per utilizzarlo è sufficiente andare al sitoweb dedicato https://converter.digithera.it/

 

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Wed, 25 Jan 2017 21:25:48 +0100
<![CDATA[Su Sole24Ore l'AD Gerri Cipollini parla dei vantaggi della fatturazione elettronica B2B e lancia il nuovo webinar Digithera]]> https://www.digithera.it/blog/gerri-cippollini-sole24-webinar-31/
L'AD Gerri Cipollini affronta oggi in un suo intervento sul noto quotidiano i vantaggi della fatturazione elettronica tra privati, sia per aziende e partite IVA che per rivenditori di servizi e software house.


Nel suo intervento Gerri Cipollini spiega come ogni ogni azienda avrà una reale convenienza nel scegliere la fatturazione elettronica sia per le fatture attive che per quelle passive, non solo in termini di semplificazione degli adempimenti e sgravi fiscali, ma anche e soprattutto in funzione di una maggiore efficienza dei propri processi.


Grandi opportunità anche per società di servizi e associazioni di categoria che vogliano fornire servizi a valore aggiunto ai loro clienti;  e secondo Gerri intermediari e produttori di SW gestionali dovranno adeguarsi in fretta, poichè la scadenza per esercitare l’opzione è ormai dietro l’angolo.

Sarà un Webinar strategico quindi quello 31 Gennaio, che spiegherà come integrare la FeB2B e offrire così servizi innovativi che faranno la differenza.

 

Le registrazioni sono già aperte sul nostro sito!

 

Gerri Cipollini su Sole 24 ore

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Tue, 24 Jan 2017 11:03:12 +0100
<![CDATA[Fatturazione Elettronica B2B: chiarimenti e anticipazioni da parte della Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/FeB2B-chiarimenti-AdE/ Si è tenuta la scorsa settimana a Roma la quinta edizione del Forum nazionale della Fatturazione elettronica ed e-procurement, sessione cruciale, in ragione del recente lancio su SdI della fatturazione elettronica Business to Business (B2B) e in vista della imminente scadenza per esercitare l’opzione (31 Marzo).


Durante il forum l’Agenzia ha chiarito che il contribuente che non avrà esercitato l’opzione per la fatturazione elettronicaB2B potrà utilizzare comunque il Sistema di interscambio (SdI) ma sarà poi tenuto alla comunicazione trimestrale, a differenza di chi avrà esercitato l’opzione, che sarà invece totalmente esonerato da questo adempimento.

 

In base ai dati comunicati, L’Agenzia delle Entrate ricostruirà l’IVA esigibile e detraibile e utilizzerà queste informazioni per potenziare la lotta alle frodi. In caso emergano gravi disallineamenti, il contribuente verrà informato e messo nelle condizioni di fornire chiarimenti, o di avvalersti dell’istituto del ravvedimento operoso.

 

Per quanto attiene invece alle difficoltà operative che anche alcuni contribuenti stanno sollevando relativamente alla trasmissione di fatture da parte di clienti e fornitori non residenti, l’Agenzia ventila la possibilità di rendere gradualmente obblitatoria anche la fatturazione elettronica tra i privati, e si inizia a parlare di una cabina di regia per guidare questo processo.

 

Ulteriori anticipazioni: la imminente pubblicazione di una circolare sui nuovi obblighi di comunicazione dati e liquidazione periodica IVA e il rilascio, previsto ad Aprile, del nuovo model data semantico della “Core Invoice” che diventerà indispensabile già 2020 per potere partecipare ad appalti pubblici europei (ex Dir. 2014/55/EU).

 

Se volete sapere di più sulla fatturazione elettronica tra privati e come esercitare l'opzione, potete rivedere il video integrale del nostro seminario online o leggere le FAQ.

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Tue, 24 Jan 2017 10:11:15 +0100
<![CDATA[Fatture e corrispettivi online: tutto quello che serve per esercitare l'opzione entro Marzo 2017]]> https://www.digithera.it/blog/faq-esercizio-opzione/ Come molti già sapranno, con provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 1 dicembre 2016, il termine per esercitare l'opzione della fatturazione elettronica fra privati è slittato dal 31 dicembre 2016 al 31 marzo 2017. Una proroga voluta per dare a imprese e partite IVA la possibilità di informarsi ulteriormente su vantaggi e implicazioni insiti nell’esercizio dell’opzione e valutare come si muove il mercato.


Per guidarvi e aiutarvi nella scelta, Digithera ha trattato la rivoluzione della fattura elettronica B2B in un webinar esaustivo, che si è tenuto il 16 Dicembre scorso, disponibile in versione integrale sul nostro canale Youtube.

Ma se non avete tempo per visionare il webinar per intero, eccovi un elenco di Domande che vi aiuterà a memorizzare per semplici punti le informazioni più rilevanti:

  • L’esercizo della opzione è un obbligo? FALSO, non è un obbligo ma una opportunità, che presenta una serie di vantaggi, fiscali e amministrativi. Per esempio vi esonera dalla comunicazione trimestrale dell'IVA e spesometro.
  • L'esercizio dell'opzione è possibile per tutte le partite IVA?: VERO, sono inclusi anche i professionisti e anche le attività in regime forfettario.
  • Per inviare fatture elettroniche a privati bisogna per forza esercitare l'opzione? FALSO , non necessariamente, si hanno benefici di processo ma non quelli fiscali
  • Se esercito l’opzione il 31/ marzo, devo comunque trasmettere fatture dal 1 gennaio? VERO, anche se le ho già inviate in modo tradizionale dovrò rimandarle tutte … ma se siete convinti dei vantaggi, perché aspettare?
  • L'esercizio dell'opzione D.Lgs 127 obbliga all'utilizzo del formato XMLPA e all’invio a SDI? VERO se si aderisce all’opzione, le fatture devono necessariamente essere in formato XMLPA: quindi bisogna certamente inviare le fatture tramite SDI ed essere in grado e ricevere le fatture che arrivano tramite SDI inizialmente dei soli fornitori che avranno aderito. Tutte le fatture inviate e ricevute via SDI dovranno andare in Conservazione sostitutiva, mentre quelle ricevute da fornitori che non hanno aderito potranno andare in Conservazione cartacea.

 

Se avete ancora dubbi, contattateci, un nostro esperto vi darà le risposte che state cercando

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Wed, 18 Jan 2017 15:37:24 +0100
<![CDATA[Specifiche tecniche del formato della FatturaPA versione 1.2: Digithera vi conduce mentre vi adeguate]]> https://www.digithera.it/blog/consulenza-nuovo-tracciato-xml/ Il formato FatturaPA, utilizzato per la formazione e trasmissione delle fatture elettroniche verso le Pubbliche Amministrazioni, è stato adeguato per permettere anche la fatturazione elettronica tra privati, a partire dal 1° gennaio 2017.


Dopo una pausa tecnica, a partire dal oggi, 9 gennaio, sarà possibile utilizzare nuovamente il normale flusso di generazione, caricamento e invio delle fatture elettroniche su SdI. Non appena ne eserciterete l’opzione, potrete utilizzarlo anche per le fatture a privati.

 

Il nuovo formato è unico sia per la fatturazione elettronica verso la PA sia per la fatturazione elettronica tra privati, secondo un unico tracciato XML e sempre attraverso il Sistema di Interscambio (SdI). Tutti i soggetti che intendono utilizzare il Sistema di Interscambio per la fatturazione tra privati, devono quindi configurare i propri sistemi informatici per utilizzare esclusivamente il nuovo tracciato XML e il relativo schema XSD per tutte le trasmissioni di fatturazione.


Digithera offre a tutti coloro che intendono generare in autonomia fatture in formato XMLPA un servizio di consulenza dedicata per supportare l’adeguamento alle nuove specifiche della versione 1.2.


Digithera mette a disposizione la consulenza qualificata dei propri esperti per guidarvi nella migrazione con sessioni interattive, adeguamenti e test in tempi brevissimi.

Chiarimenti sui dati da trasmettere, sullo schema del file xml, sulla documentazione messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate o malfunzionamenti nella fase di integrazione con i propri sistemi gestionali: qualunque siano i problemi che state riscontrando, Digithera potrà aiutarvi a capire come risolverli.


Contattateci: capiremo insieme come venire incontro alle vostre necessità.

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Mon, 09 Jan 2017 09:04:55 +0100
<![CDATA[Software gestionali: tutto pronto per l’integrazione con i servizi di fatturazione elettronica B2B]]> https://www.digithera.it/blog/software-gestionali-fatturazione-elettronica-b2b/ La fatturazione elettronica tra privati può portare più efficienza e ottimizzazione dei processi amministrativi aziendali. Se correttamente integrata con i software gestionali, i benefici dell’innovazione saranno alla portata di tutti gli uffici amministrativi


 

Oggi il mercato della digitalizzazione si sta preparando ad affrontare la nuova sfida della fatturazione elettronica. Qualunque soluzione tecnologica che voglia essere competitiva non può prescindere dall’integrazione con i software gestionali: far dialogare i servizi di fatturazione elettronica con tutti i principali ERP aziendali è infatti fondamentale per garantire semplicità di gestione amministrativa, completezza dei processi, velocità negli scambi e tempestività nei controlli.

 

Digithera si sviluppa costantemente come se fosse Open API. Ha punti di Integrazione a tutti i livelli. Questo ci permette di integrarci con qualunque sistema esterno, sia esso un Gestionale o un sito già esistente.


Assicurare efficienza è sempre stato uno dei punti di forza di Digithera, che vuole offrire ai propri clienti soluzioni facili e integrate. Per questo la tecnologia Digithera è pensata per essere facilmente integrata agli ambienti SAP, Zucchetti, J.D. Edwards, Oracle Application, AS.400, Ms Navision e Ms Dynamics, così da garantire un accesso diretto ai documenti amministrativi gestiti (come fatture, DDT, ordini, conferme) per la loro consultazione e ai contatti ad essi associati.

 

L’integrazione con i gestionali è già possibile per tutti i servizi di fatturazione elettronica tra privati e i servizi B2B di Digithera, come la stampante Indigita per la creazione di XML, i servizi ReDIGImail per inviare documenti in PDF che saranno convertiti in XML, o i nuovissimi servizi DIgiSend per l’invio di ordini e fatture in PDF firmati digitalmente tramite PEC mappando le ricevute di consegna. Tutti i servizi resteranno sempre accessibili tramite FTP, Web Service, o via Digilink con il vantaggio di essere direttamente comunicanti con il proprio software gestionali e permettere ai propri Clienti di non uscire mai dal proprio programma.



Un esempio? Basta inserire in anagrafica del gestionale un Codice Univoco o Destinatario o la mail PEC (o anche non PEC) del Cliente e mandare in stampa PDF la Fattura salvandola in cartella predefinita. Digithera convertirà, riceverà il documento ed estraendone i dati lo invierà al Cliente attraverso il canale appropriato (SDI o PEC). Oppure basterà posizionare in un FTP condiviso tutte le fatture da inviare, in PDF o in XML, inclusi eventuali allegati da aggiungere, e Digithera ne gestirà il ciclo di vita restituendo sempre in FTP gli stati aggiornati delle fatture che potranno essere riportate nel gestionale.


 


I progetti di Integrazione che prevedono System Integrator sono spesso complessi e costosi.
Con Digithera bastano dei plug-in ed in pochi giorni si è operativi.


Far comunicare sistemi diversi è spesso un processolungo e costoso, soprattutto nei casi in cui i processi aziendali, e di conseguenza l’interfaccia, necessitino di un approccio non standard ma progettato su esigenze specifiche, a maggior ragione in vista della fatturazione elettronica tra privati è alle porte. In Digithera possiamo rendere fruibili i servizi attraverso dei gateway già pronti con il proprio gestionale.

 

Contattaci per una consulenza dedicata.

Parlane con un nostro esperto 

 

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Thu, 22 Dec 2016 10:01:47 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica tra privati: disponibile il video integrale del webinar del 16 dicembre 2016]]> https://www.digithera.it/blog/webinar-fatturazioneB2B-video/ Siamo oggi ad una svolta storica per quanto riguarda la dematerializzazione dei documenti fiscali. Dopo il successo della fatturazione elettronica verso le Pubbliche Amministrazioni, che ha fatto da apripista verso la digitalizzazione dei processi aziendali, ora la vera rivoluzione è alle porte: l’allargamento della fatturazione elettronica anche nella gestione tra soggetti dotati di Partite IVA di natura privata. Dopo sei mesi di test è ormai tutto pronto per la partenza e la data scelta per rendere attivo il Sistema è il 1 gennaio 2017, quando entrerà in vigore il nuovo tracciato della Fattura PA gestito da SdI.


Il webinar del 16 dicembre ha cercato di dare risposta a molte delle domande che professionisti e imprese hanno sul tema della fatturazione elettronica tra privati, che sarà operativa a partire da gennaio 2017.


Di seguito riportiamo alcune delle domande affrontate durante il webinar e che potrete riascoltare nel corso del video:

 

Con la legge 196/2016 tutti i soggetti IVA sono obbligati a trasferire fatture ogni 3 mesi telematicamente, ma in formato xml? (dal minuto 30:20)

  • L’esercizio dell’opzione è possibile per tutte le partite iva (inclusi i professionisti) o solo per le imprese? E riguarda anche le attività in regime forfettario? (dal minuto 35:07)
  • Se mandassi ad un cliente che non ha aderito la fattura xmlpa su pec e poi su altra email la fattura in pdf, è sufficiente che lui la stampi o deve fare altro? (dal minuto 35:56)
  • La trasmissione attraverso PEC è un canale transitorio per i 5 anni in cui è possibile esercitare opzione? (dal minuto 37:23)
  • La scelta dell'opzione è stata spostata al 31 marzo per il 2017. Se io ho intenzione di aderire devo comunque iniziare a trasmettere dal 1 gennaio? (dal minuto 39:02)
  • Perchè il file per la fattura elettronica alle PA si chiama XMLPA e quello tra privati XML? (dal minuto 41:00)
  • L'esercizio dell'opzione D.Lgs 127 obbliga all'utilizzo dell'SDI? (dal minuto 41:48)
  • La data corretta di inizio è il 9 Gennaio 2017, dal momento che dal 1 Gennaio all' 8 Gennaio SDI è chiuso? (dal minuto 43:11)
  • Fatturare elettronicamente a privati implica aver esercitato l'opzione? (dal minuto 43:53)
  • Se chi riceve è soggetto che ha aderito, per dare una notifica dell'esito che modalità deve usare? (dal minuto 44:24)
  • Sono obbligato a trasmettere fatture via pec solo se, come fornitore, ho esercitato l'opzione di fatturazione elettronica, mentre il mio cliente no: è corretto? (dal minuto 45:46)
  • Posso chiedere un chiarimento in merito all'obbligo di conservazione sostitutiva dei documenti emessi verso le imprese entro il 31.12.2016? (dal minuto 48:16)
  • Se nell'arco del 2015 ho emesso sia fatture cartacee che fatture elettroniche con numerazione progressiva, ho l'obbligo di archiviarle tutte insieme in conservazione sostitutiva? (dal minuto 50:55)
  • L'utilizzo di SDI non è obbligatorio, ma solo "utile " per NON includere le fatture nello "spesometro" trimestrale, è corretto? (dal minuto 51:39)
  • Quali sono i riferimenti normativi per l'obbligo dell'archiviazione sostitutiva? (dal minuto 52:23)
  • A proposito di conservazione sostitutiva facoltativa di tutti i documenti e registri, prevedete un webinar specifico in tempi brevi? (dal minuto 52:41)
  • Dal 2017 è obbligatoria una numerazione unica? (dal minuto 53:04)
  • Per fatture emesse a clienti esteri ( intra o extra cee ) cosa succede? (dal minuto 53:52)
  • Se aderisco all'opzione, ma ricevo o invio fatture all'estero devo comunque fare gli elenchi trimestrali? (dal minuto 1:02:46)
  • Il codice univoco da assegnare alla propria partita IVA si sceglie da soli o viene fornito da SDI ? (dal minuto 1:03:23)
  • Entro quale termine devo archiviare le fatture del 2015? (dal minuto 1:04:02)
  • E’ possibile fatturare a clienti senza partita iva? (dal minuto 1:04:14)
  • La fatturazione elettronica può esser fatta anche verso clienti privi di partita iva come le persone private? (dal minuto 1:05:00)
  • Quali sono i servizi Digithera per la fatturazione elettronica? (dal minuto 1:05:25)
  • Tutti i clienti Digithera avranno lo stesso codice univoco oppure ogni cliente ne avrà uno diverso dall'altro? (dal minuto 1:06:36)
  • Se il fornitore invia fattura cartacea sono obbligato alla comunicazione trimestrale per le fatture di spese anche se ho esercitato l'opzione? (dal minuto 1:07:26)
  • Se cambio intermediario cambia anche il codice univoco? (dal minuto 1:08:32)
  • Come si fa la comunicazione dei dati? E come il riepilogo dei dati delle fatture cartacee ricevute da mandare all'Agenzia delle Entrate? (dal minuto 1:11:47)
  • Come si esercita l’opzione? (dal minuto 1:12:49)
  • Le fatture che ricevo cartacee le posso inserire in SDI con il servizio ReDigit? (dal minuto 1:13:46)
  • Se fatturo a clienti privati privi di PEC? (dal minuto 33:33)
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Wed, 21 Dec 2016 08:49:34 +0100
<![CDATA[Tutto quello che devi sapere in tema di fatturazione elettronica tra privati. Webinar 16 dicembre ore 10.30]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-privati-webinar/  

Siamo oggi ad una svolta storica per quanto riguarda la dematerializzazione dei documenti fiscali. Dopo il successo della fatturazione elettronica verso le Pubbliche Amministrazioni, che ha fatto da apripista verso la digitalizzazione dei processi aziendali, ora la vera rivoluzione è alle porte: l’allargamento della fatturazione elettronica anche nella gestione tra soggetti dotati di Partite IVA di natura privata. Dopo sei mesi di test è ormai tutto pronto per la partenza e la data scelta per rendere attivo il Sistema è il 1 gennaio 2017, quando entrerà in vigore il nuovo tracciato della Fattura PA gestito da SdI.


Se non è un obbligo, perché aderire? Quali sono i reali vantaggi di scegliere la fatturazione elettronica? Devo effettuare degli investimenti nei miei sistemi e nei miei processi? E se faccio già fatturazione elettronica verso la PA? A chi mi posso rivolgere per capirne di più? Queste e molte altre sono le domande a cui questo webinar cercherà di rispondere.

 

Il webinar è pensato sia per chi già utilizza invia Fatture Elettroniche alle Pubbliche Amministrazioni che per chi si vuole affacciare anche timidamente, per la prima volta, alla digitalizzazione e si chieda quali siano i benefici per se, per la propria azienda, per i propri Clienti e per i Fornitori.

Programma

Il webinar prevede una breve panoramica sulla nuova normativa, sulle opportunità (fiscali e operative e di efficienza di costo) offerte dall’avvento della fatturazione elettronica tra privati e sulle soluzioni disponibili per rispondere a questa e ad altre esigenze nel settore. Si darà seguito poi ad un ampio momento di dialogo in cui si cercherà di dare risposta a tutte le domande dei partecipanti.

Se hai una richiesta specifica non esitare a inviarci anticipatamente una mail a info@Digithera.it, saremo lieti inserirla tra i punti di discussione.

 

10.15 Accreditamento utenti

10.30 Collegamento online con il relatore e inizio webinar

11:00 Question time

11:30 Termine video conferenza

 

Informazioni e registrazione

La partecipazione al webinar è gratuita ma soggetta a iscrizione entro il 15 dicembre 2016 utilizzando il form seguente. Il link per accedere al webinar sarà inviato via email all'indirizzo indicato in fase di registrazione.

 
 
 
Accetto le norme sulla privacy di Digithera s.r.l.
 
 
 
 

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Wed, 07 Dec 2016 15:03:23 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica tra privati: pronte le specifiche dall’Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-privati-agenzia-entrate/ In vista dell’entrata in vigore della fatturazione elettronica tra privati il legislatore ha previsto un adeguamento delle specifiche per la trasmissione dei documenti attraverso il Sistema di Interscambio. Digithera ha già adeguato i propri servizi.


L’agenzia delle entrate ha pubblicato sul portale http://www.fatturapa.gov.it le specifiche per la trasmissione delle fatture elettroniche tra privati attraverso il Sistema di Interscambio, lo stesso già usato per la fatturazione elettronica verso la Pubblica amministrazione. A partire dal 1 gennaio 2017 sarà infatti possibile utilizzare il nuovo formato sia per la fatturazione elettronica verso la PA sia per la fatturazione elettronica tra privati, come previsto dal D.lgs. n. 127/2015.

 

 


Digithera si è già adeguata al nuovo tracciato: tutti i soggetti che intendono utilizzare il Sistema di Interscambio per la fatturazione tra privati non dovranno fare nulla, ma potranno semplicemente continuare ad utilizzare i servizi come fatto fino ad ora. Proprio per questo sarà ancora più facile iniziare a utilizzare la fatturazione elettronica anche per le transazioni tra privati, avviando la dematerializzazione del processo documentale aziendale.






Digithera può permetterti di inviare tutte le tue fatture ai tuoi Clienti tramite il Sistema di Interscambio, convertendo quelle che tu già produci con i tuoi strumenti gestionali, permettendoti di connetterti ai tuoi Clienti sia che essi siano già registrati in SDI ovvero dotati di un codice univoco, sia che non lo siano inviando loro anche una copia in PDF della fattura che comunque riceveranno da SdI.

Guarda il nostro webinar del 28 ottobre scorso per avere un’anteprima dei servizi di dematerializzazione di fatture e ordini che è già possibile utilizzare

 

  • Sei già cliente Digithera per la fatturaPA? Contattaci per scoprire come allargare i tuoi servizi alla fatturazione tra privati
  • Sei stanco del tuo vecchio fornitore o vuoi provare i servizi di dematerializzazione di fatture, ordini e ddt verso i tuoi clienti e fornitori? Contattataci per una prova

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Fri, 02 Dec 2016 09:15:13 +0100
<![CDATA[Controlli SDI bloccanti dal 1 dicembre 2016: quali sono, cosa comportano, come ovviarvi]]> https://www.digithera.it/blog/nuovi-controlli-SDI/ Fino al 30 novembre 2016 il mancato rispetto dei controlli comporterà solo una segnalazione, ma dal 1 dicembre 2016 saranno scartati i file fattura, trasmessi al Sistema di Interscambio, che non dovessero superare uno o più dei nuovi controlli. Digithera vi spiega  come ovviare


Il Sistema di Interscambio effettua su ogni file FatturaPA o file archivio (cioè un file compresso contenente uno o più file FatturaPA) dei controlli formali necessari per garantire il corretto inoltro al destinatario. Ogni errore riscontrato in seguito ai controlli è identificato da un codice e da una descrizione. Il codice dell’errore viene fornito nella notifica di scarto inviata al trasmittente per ogni file inviato.

 

L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato l’elenco dei controlli e aggiornato le relative procedure (tutti i controlli sono disponibili nella   versione 1.3 dell’ Elenco controlli , introdotti dal 9 maggio 2016). Fino al 30 novembre 2016 il mancato rispetto dei controlli comporterà solo una segnalazione che verrà riportata all’interno della Ricevuta di consegna o della Notifica di mancata consegna. Ma al 1 dicembre 2016 i file fattura, trasmessi al Sistema di Interscambio, che non dovessero superare uno o più dei nuovi controlli saranno scartati.  



Un esempio dei nuovi controlli: Controllo corretto calcolo dell’Imposta – introduzione tolleranza

Per consentire il necessario adeguamento al nuovo regime di verifiche del rispetto delle specifiche tecniche, è ammessa fino al 31/05/2017 la tolleranza di 1 centesimo di euro (±0,01) nel controllo del calcolo dell’Imposta. Dal 01/06/2017 tale tolleranza non sarà più ammessa e sarà applicata la regola dell’arrotondamento.


 

La tecnologia software di Digithera è in grado di estrarre i dati dai PDF (in questo caso delle fatture), verificare che tutti i controlli previsti dal Sistema di Interscambio ai sensi della nuova normativa vengano superati e quindi comporre l’XMLPA per inviarlo a SDI. Digithera verifica i file generati con le stesse regole che applica SDI, per cui l’esito del controllo qualità sarà immediato, garantito e senza perdita di tempo.

 

Cosa vi garantisce Digithera?


Arrotondamento secondo tolleranza. Digithera ha già adeguato il sistema di calcolo dell’imposta in tutti i suoi servizi di fatturazione elettronica che trasmettono a SdI, sia vero la PA che verso privati, garantendo la conformità dei centesimi di euro all’arrotondamento consentito dall’Agenzia delle Entrate.


Controllo dei pdf processati dai tuoi gestionali. I system integrator avrebbero dovuto adeguare per tempo i software gestionali a queste nuove procedure. Nel caso in cui non lo abbiano fatto il rischio è di ricevere scarti continui. Digithera è in grado di processare i PDF in questo lasco di tempo in cui i sistemi gestionali si adeguano alle nuove procedure, a costo variabile e con la stessa velocità e con le stesse garanzie di invio.


Gestione degli scarti. Digithera ad ogni scarto invia tempestivamente al cliente una mail con le ragioni dello scarto. Entrando poi nell’Hub Digithera è possibile avere evidenza degli scarti e della relativa motivazione. È anche possibile clonare la fattura e modificarne il contenuto per rimandarla all’SdI, senza uscire dall’Hub

 

 

In Digithera ci preoccupiamo di adeguare sempre e con adeguato anticipo i nostri sistemi alle spefiche tecniche previste dal legislatore. Non convertite i vostri formati in XMLPA “in casa, affidate i vostri documenti, nei formati originari, a Digithera.



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Fri, 25 Nov 2016 14:05:54 +0100
<![CDATA[Webinar Digithera - Servizi di Fatturazione Elettronica per i tuoi assistiti: fai un salto di qualità. 23 novembre ore 10.30]]> https://www.digithera.it/blog/webinar-portale-assistiti/  

WEBINAR Digithera 23 NOVEMBRE 2016 ore 10:30

Accreditamento

  1. Accedere all'indirizzo: https://join.me/Digithera
  2. Attivare le impostazioni audio
  3. Inserire il proprio nome utente (sarà visualizzato dagli altri utenti del webinar)


 

Contesto


Digithera ha lanciato il nuovo portale assistiti. Un’area completamente rinnovata personalizzabile con nome e indirizzo web e un branding dedicato. La nuova area consente ai partner di Digithera di offrire a tutti i propri clienti, oltre all’Ambiente Transazionale già in essere, anche contenuti e servizi dedicati. Sarà in questo modo molto più facile e professionale gestire i propri assistiti, e un’occasione unica per integrare i servizi di fatturazione elettronica con gli altri servizi offerti, soprattutto in previsione dell'avvento della fatturazione elettronica tra privati (gennaio 2017).

 

Questo Webinar mostrerà tutte le funzionalità del nuovo Portale Assistiti. Mostreremo come organizzare i contenuti e come gestire al meglio i propri assistiti, come cambiare i segni grafici (header e footer), come assegnare crediti e monitorare i consumi. Una demo dal vivo mostrerà  il sito dal punto di vista dell’assistito. 


Programma

Il webinar prevede una panoramica sul Portale Assistiti e una navigazione simulata delle diverse interfacce, dal lato dell’intermediario e dal lato del cliente assistito. 

 

10.15 Accreditamento utenti

10.30 Collegamento online con il relatore e inizio webinar

11:00 Question time

11:30 Termine video conferenza

 


Docente

Gerri Cipollini è Amministratore Delegato di Digithera, che guida investendo costantemente in tecnologia con l’obiettivo di erogare soluzioni di dematerializzazione per servire il mercato B2B che va dai Liberi Professionisti alle Grandi Imprese. Crede fortemente nella gestione di processi paper-free al 100% sia per i cicli attivo e passivo di fatturazione.

 

Informazioni e registrazione

La partecipazione al webinar è gratuita ma soggetta a iscrizione via mail entro il 22 novembre 2016. Per confermazione la partecipazione compilare il form seguente. Il link per accedere al webinar sarà inviato via email all'indirizzo indicato in fase di registrazione.

 
 
 
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Tue, 15 Nov 2016 15:13:58 +0100
<![CDATA[Conservazione sostitutiva entro il 31 Dicembre 2016: un obbligo vantaggioso e una opportunità]]> https://www.digithera.it/blog/scadenza-conservazione-2015/ Hai inviato Fatture alla PA nel 2015 e non le hai ancora inviate in conservazione? Hai tempo fino al 31/12/2016 per evitare sanzioni di natura amministrativa. Ricordati che puoi mandare in conservazione tutte le tue fatture Clienti e Fornitori sia del 2015 che del 2016: perché non approfittarne e conservare da subito tutti i documenti fiscali di questi anni?

Conservazione delle fatture e dei documenti


Entro il 31 dicembre 2016 dovranno essere archiviati con conservazione sostitutiva digitale le fatture elettroniche clienti e fornitori emesse nel 2015 verso la PA (lo dice l’art. 3 comma 3  del D.M. 55 del 17.06.2014).

Questo è il momento giusto per scegliere di mandare in conservazione elettronica tutti i documenti fiscali in qualunque formato siano stati emessi – carta, PDF o formato elettronico XML - sia per il 2015 che per il 2016. Tutti i soggetti che attualmente conservano su carta fatture di vendita e di acquisto così come registri IVA,  libri giornale,  mastrini contabili,  libri inventari, libri magazzino, potranno mandarli in conservazione sostitutiva per la consultazione quotidiana, rispettando al contempo le norme ai fini civilistici e fiscali.


La conservazione sostitutiva permette di attribuire valore legale civile e fiscale ai documenti digitali, permettendo di eliminare i documenti cartacei. E se per ora  molte imprese (soprattutto PMI) si limitano ancora a portare in conservazione digitale soltanto le fatture emesse verso  la PA, si moltiplicano i casi in cui la conservazione viene estesa anche al  ciclo attivo/passivo delle fatture emesse o ricevute da altre aziende (B2B), a libri e registri contabili e alle bolle di trasporto, con notevoli vantaggi economici e di semplificazione del processo documentale aziendale (fonte: Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione PoliMi). Non è certamente un caso se la conservazione elettronica è l'area della digitalizzazione B2B  su cui le aziende si dicono disposte a investire di più (secondo PoliMI il  65%  del campione interpellato); tra i benefici si annoverano:

  • Abbattimento  dei costi vivi della gestione degli archivi cartacei (meno spazio e meno carta)
  • Risparmio di risorse (meno tempo, maggiore efficienza)
  • Fruibilità delle informazioni digitalizzate da parte di tutti gli uffici o dipartimenti

Digithera vi offre un motivo in più per adottare la conservazione sostitutiva e i suo servizi: una politica di prezzi trasparente, flessibile e vantaggiosa. Oltre ad un piccolo costo di attivazione una-tantum, il servizio ha un canone decennale per singola fattura o lotti di fatture per l’invio e il mantenimento in conservazione elettronica. Vai nel configuratore per simulare il costo con i tuoi volumi!

Se non riuscite a costruire l’indice di conservazione provvederemo noi a farlo e potrete inviarci le fatture in molti modi, anche con uno strumento simile a dropbox. 


Inoltre, i nuovi clienti che attiveranno il servizio di Conservazione Sostitutiva entro il 31 Dicembre 2016 avranno uno sconto sui documenti dell’anno successivo pari all’intero canone sostenuto per l’anno precedente.

Rivedi i tuoi processi aziendali e e risparmia tempo e denaro.
E’ il momento di scegliere la conservazione elettronica!

 

Contattaci: https://www.Digithera.it/contatti


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Mon, 14 Nov 2016 11:17:41 +0100
<![CDATA[Carta? No Grazie, siamo dematerializzati! Video e presentazione del webinar del 28 ottobre]]> https://www.digithera.it/blog/webinar-cartanograzie-video/ Dematerializzare completamente i tuoi processi documentali, ciclo attivo e ciclo passivo, è possibile e semplice. Digithera ti offre gli strumenti per riuscirci, senza modifiche ai tuoi software e senza costosi investimenti. 

Il 28 ottobre 2016 Digithera ha tenuto il webinar "Carta? No Grazie, siamo dematerializzati!"  in cui Gerri Cipollini, AD di Digihtera, ha fornito una panoramica delle fasi che attraversa un documento cartaceo per diventare un documento elettronico strutturato. 

Il video completo del webinar è disponible sul nostro canale Youtube a questo link e qui sotto. La presentazione utilizzata dal relatore durante il suo intervento è scaricabile da questo indirizzo.


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Mon, 31 Oct 2016 13:40:56 +0100
<![CDATA[Carta? No Grazie, siamo dematerializzati! Webinar gratuito venerdì 28 ottobre ore 11:00]]> https://www.digithera.it/blog/carta-no-grazie-webinar/ Guarda il video integrale del webinar: 


Contesto

Dematerializzare completamente i tuoi processi documentali, ciclo attivo e ciclo passivo, è possibile e semplice. Digithera ti offre gli strumenti per riuscirci, senza modifiche ai tuoi software e senza costosi investimenti. Non importa se generi ancora fatture, ordini, ddt, ordini di acquisto o altri documenti fiscali in Word, Excel o via Gestionale: con un click potrai prenderli in carico e inviarli al tuo destinatario via PEC,  potrai mandarli in conservazione  e volendo anche al tuo commercialista.

Utilizzare i servizi di fatturazione elettronica di Digithera è facile e a basso costo. I risultati sono strabilianti oltre che scalabili: decidi tu quanto vuoi spingerti verso la dematerializzazione. Noi ti consigliamo di iniziare piano per poi accelerare.


Questo webinar ti fornirà una panoramica delle fasi che attraversa un documento cartaceo per diventare un documento elettronico strutturato. Scoprirai come nel corso di questo cammino il documento sarà prelevato, spacchettato, convertito, inviato e archiviato. Ti  aiuteremo a capire quali servizi  Digithera potrai utilizzare per automatizzare le  fasi del  ciclo attivo e passivo  e rendere i processi di riconciliazione più efficienti, trasparenti e sicuri.


Con Digithera generare e inviare un documento in formato elettronico è facile come inviare un documento in stampa!

Un esempio? Emissione delle fatture ai clienti:


§ Il tuo gestionale non emette Fatture Elettroniche? Installando la stampante virtuale ti basterà mandare il documento in stampa e con lo stesso click saremo noi a spedirla al destinatario, nel formato che vuoi tu. Il tuo Cliente potrà confermare o rifiutare la fattura, mentre tu potrai tenerle tutte sotto controllo, monitorando lo stato di consegna.
§ Il tuo gestionale genera già fatture in PDF? Ti basterà dire al nostro software quale cartella monitorare, sarà lui a prelevare i documenti appena salvati e a spedirli al destinatario.
 
Questo vale anche per gli ordini a fornitori, che potranno essere inseriti in modo automatico nel corpo della mail inviata al fornitore, che potrà confermare o rifiutare l’ordine.
 

Programma

Il webinar prevede una panoramica sui nuovi servizi di Digithera  utilizzabili partendo da documenti generati in qualunque modo o formato, e in particolare:

  • l’Hub transazionale dove i flussi vengono ricevuti ed elaborati;
  • InDIGITA, la stampante virtuale con cui generare e inviare documenti già in formato elettronico;
  • DigiLink, che monitora per te la cartella in cui salvi i documenti e li spedisce per conto tuo.


I partecipanti che vorranno testare il servizio di invio con InDigita o DigiLink godranno di uno sconto lancio del 50% sull’acquisto del servizio.


10.45 Accreditamento utenti

11.00 Collegamento online con il relatore e inizio webinar

11:30 Question time

12:00 Termine video conferenza

 


Docente

Gerri Cipollini è Amministratore Delegato di Digithera, che guida investendo costantemente in tecnologia con l’obiettivo di erogare soluzioni di dematerializzazione per servire il mercato B2B che va dai Liberi Professionisti alle Grandi Imprese. Crede fortemente nella gestione di processi paper-free al 100% sia per i cicli attivo e passivo di fatturazione.

 

Informazioni e registrazione

La partecipazione al webinar è gratuita ma soggetta a iscrizione via mail entro il 27 ottobre 2016. Per confermazione la partecipazione compilare il form seguente. Il link per accedere al webinar sarà inviato via email all'indirizzo indicato in fase di registrazione.

 
 
 
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Tue, 18 Oct 2016 10:26:54 +0200
<![CDATA[La conservazione delle fatture al GSE è in carico al fornitore: perchè non scegliere la conservazione elettronica?]]> https://www.digithera.it/blog/FattureGSE-Conservazione/ La conservazione a norma delle fatture GSE è in carico ai fornitori ed è obbligatoria per 10 anni. Se sei un fornitore GSE scopri come mettere fine alla carta e passare all'archiviazione elettronica con Digithera, con costo di attivazione praticamente nullo


Come per tutti gli altri enti nazionali, dal 31 marzo 2015 l'obbligo di fatturazione elettronica è applicato anche a tutti i soggetti che fatturano al GSE (gestore dei servizi elettrici), ovvero fornitori di beni e servizi (Fatture "Non energy"), produttori di energia beneficiari del meccanismo CIP6/92 e i soggetti a cui vengono applicati i corrispettivi di cui alla Delibera dell’AEEG ARG/elt 187/09 (Fatture "Energy manuali").

 

La procedura di emissione è diversa da quella a cui i fornitori che normalmente operano con la PA sono abituati, in quanto in questo caso il primo modello di fattura viene predisposto dal GSE. L’ente però non svolge il servizio di registrazione e conservazione della fattura elettronica, che per legge è obbligatoria per 10 anni. Questi adempimenti rimangono infatti a carico dei soggetti emittenti. Il GSE predispone il modello di fattura, in cui il soggetto emittente deve solo specificare numero e data. A questo punto il GSE provvederà ad emettere la fattura in formato XML, firmarla digitalmente ed inviarla al Sistema di Interscambio per conto dei beneficiari dei servizi energetici (fonte: https://www.fatturafacile.com/news/fatturazione-elettronica-gse/).

La conservazione delle fatture è quindi in carico ai fornitori del settore energetico, che possono importare dal Portale dell'Agenzia delle Entrate i file XML e le ricevute trasmesse dal Sistema di Interscambio. La conservazione può essere effettuata direttamente dal fornitore di energia oppure da un soggetto terzo. 


Se devi gestire la fatturazione elettronica con GSE e non hai ancora completato il processo di conservazione sostitutiva obbligatorio, metti fine alla carta e scegli la conservazione elettronica diventando cliente Digithera.

Il costo è per lotti di fatture annue:

  • > da 1 a 25 - 10 €
  • > da 26 a 100 - 24 €
  • > da 101 a 500 - 60 €

 

Se non sei ancora cliente Digithera un costo di attivazione di 50€ una-tantum sarà sommato al totale del tuo carrello durante il processo di check-out.

 

Cosa aspetti? Passa a Digithera e scegli di gestire fatture, ordini e DDT in formato elettronico. 



 

Parlane con un nostro esperto


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Thu, 13 Oct 2016 07:49:29 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica: Hai già un altro fornitore ma non sei soddisfatto?]]> https://www.digithera.it/blog/passa-a-Digithera/ Mandaci la ricevuta del tuo acquisto e risparmia subito il 50% di quanto hai pagato!

Passando in Digithera:

  • Potrai godere almeno dello stesso servizio che hai ricevuto, con l'opportunità di convertirlo in uno che calza meglio alle tue esigenze
  • Potrai subito iniziare ad inviare, caricare o digitare nuovi documenti da inviare alla PA e/o in Conservazione.
  • Volendo potrai trasferire tutti i documenti - fatture, ma anche ordini e DDT - che hai già processato e ritrovarli all'interno del tuo cruscotto personale
  • Godrai di un servizio senza alcun canone di utilizzo del servizio, in logica pay-per-use, cioè pagando solo l'effettivo utilizzo dei servizi Digithera prescelto

Sia che tu debba fatturare alla PA o che tu scelga la fatturazione elettronica anche per le tue transazioni private, Digithera ti offre un pacchetto di servizi "Tutto compreso" senza costi fissi né canoni cheti consente di convertire, convalidare, firmare e gestire l'intero ciclo delle tue fatture, siano esse attive o passive. Ti basterà caricare il documento: a tutto il resto penserà Digithera! 

In più, il servizio comprende la Conservazione Sostitutiva a norma di legge per 10 anni, senza costi aggiuntivi a quelli indicati per ogni soluzione di invio che sceglierai.

Scopri qui tutti i modi per inviare le tue fatture a Digithera, per renderle a norma di legge senza che tu debba fare nulla!

 

Contattaci

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Fri, 07 Oct 2016 09:55:47 +0200
<![CDATA[Fatture, ordini, DDT: stampa e invio elettronico in un unico click]]> https://www.digithera.it/blog/stampa-invio-indigita/ Da oggi un nuovo servizio consente di generare documenti fiscali in formato elettronico e di inviarli automaticamente al cliente tramite PEC


Cos'è Indigita?

InDigita è una stampante virtuale da installare sul proprio pc che consente ai fornitori di generare ed inviare ai propri clienti fatture già in formato elettronico, garantendo un risparmio di tempo e costi, oltre ad una significativa riduzione dei tempi di consegna della fattura. E’ semplice da installare, non serve un progetto IT e non richiede la modifica degli attuali processi di lavoro. Installandola si crea un unico canale di recapito per tutte le fatture elettroniche generate da un fornitore, permettendo alla propria contabilità di focalizzarsi su attività ad alto valore: ad indirizzarle correttamente verso ogni cliente penserà Digithera.

Da oggi è inoltre possibile inserire l'indirizzo di Posta Elettronica Certificata del cliente associato al documento che state caricando nella stampante virtuale Indigita:  Digithera penserà sia all'invio a DigitHub, e da qui al Sistema di Interscambio, oppure direttamente al cliente via PEC, nel formato da questi richiesto, sia esso cartaceo, FAX, PDF o strutturato.

Perché usare Indigita?


Oltre al riscontro economico immediato, relativo al risparmio di carta e inchiostro e dei costi di spedizione cartacea, l’utilizzo di Indigita contribuisce all'ottimizzazione dei processi aziendali, portando  ulteriori benefici in termini di spesa aziendale nel medio periodo.

Digitalizzare una fattura o un DDT infatti, vuol dire salvare le informazioni relative a clienti e fornitori in un archivio centralizzato sempre disponibile, e arricchirlo di informazioni rilevanti per la gestione delle pratiche amministrative. Proprio come l'indirizzo di posta elettronica certificata a cui il nostro cliente desidera che venga inviata la fattura.

Digithera sa in che misura questi aspetti possano influire sulla gestione delle pratiche amministrative, e proprio per questo offre un servizio completo, unico e non presente nel mercato pubblico della fatturazione elettronica.

Scopri di più o contattaci per maggiori informazioni

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Mon, 03 Oct 2016 10:07:18 +0200
<![CDATA[Gioca d’anticipo. Integra il tuo gestionale con un cruscotto per la fatturazione elettronica e offri nuovi servizi ai tuoi clienti.]]> https://www.digithera.it/blog/Digithera-hub-gestionali/ Digithera offre ai suoi partner un HUB totalmente personalizzabile che consente a tutti gli effetti di entrare nel business della fatturazione elettronica per le transazioni B2B, senza costi di sviluppo.

Attivando l'HUB Intermediari di Digithera darai ai tuoi clienti la possibilità di gestire autonomamente la creazione e l'invio delle fatture elettroniche, sia verso la Pubblica Amministrazione che verso i loro clienti commerciali, grazie a delle credenziali univoche. Alla gestione delle fatture ci penserà Digithera, intermediario abilitato dal sistema di Interscambio ad inviare Fatture elettroniche in formato XML-PA.

 

Come testare il servizio?

Digithera vi invierà il pacchetto di installazione del vostro HUB, comprensivo dei dati per accedere alle API e per creare in autonomia la vostra area di test dedicata alla fatturazione elettronica, in cui fin da subito potrete:

-          registrare i vostri clienti

-          creare delle fatture elettroniche per loro, pronte per la sottomissione ai Sistema di Interscambio, da utilizzare per la fase di test

-          consentire l'accesso stesso da parte dei clienti alla loro area riservata per vedere lo stato delle fatture in gestione

 

Il vostro HUB sarà un'area integrata con il vostro gestionale, che potrà essere personalizzata per renderla graficamente in linea con i vostri servizi, ma che offrirà molte più funzionalità che gli uffici amministrativi dei vostri clienti potranno sicuramente apprezzare. Un esempio? All'interno del vostro HUB troverete anche Controller, la consolle che consente di monitorare lo stato delle fatture grazie ad un semplice calendario.

 

Entra in partnerhip con Digithera e apri le porte ai servizi di fatturazione elettronica e dematerializzazione!


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Tue, 13 Sep 2016 13:53:18 +0200
<![CDATA[Tieni sotto controllo le tue fatture anche in vacanza con il nuovo Digithera Mobile!]]> https://www.digithera.it/blog/nuovo-Digithera-mobile/ Digithera ha rilasciato una nuova versione mobile del proprio portale clienti, migliorando navigazione, grafica e fruibilità dei servizi. Digitando www.Digithera.it dal proprio smartphone e loggandosi con le proprie credenziali sarà possibile navigare nel proprio cruscotto e tenere sotto controllo lo stato delle proprie fatture... anche sotto l'ombrellone.

 

La nuova interfaccia consente un accesso più rapido e facile all'area dedicata allo stato delle fatture inviate e al monitor acquisti e consumi, per visualizzare il saldo dei crediti dei servizi Digithera ancora disponibili o per effetturare in tempo reale nuovi ordini. Anche gli intermediari potranno gestire i servizi per i propri clienti accedendo al proprio cruscotto direttamente da mobile. Novità della versione sono inoltre l'accesso diretto alle ultime news e alle sezioni informative dedicate ai servizi B2B. 

 

La nuova interfaccia mobile è in continua evoluzione per garantire una sempre migliore esperienza a tutti i clienti Digithera. Manda le tue segnalazioni e i tuoi commenti a info@Digithera.it, ci aiuterai a migliorare.

Buona estate da Digithera!

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Thu, 04 Aug 2016 14:33:10 +0200
<![CDATA[Il nuovo Controller Digithera, ancora più funzionale]]> https://www.digithera.it/blog/il-nuovo-controller-e-lo-scadenziario/ Il Controller Digithera è una consolle che permette di monitorare efficientemente lo stato di risoluzione delle fatture e di effettuare riconciliazioni automatiche o semiautomatiche in caso di rifiuto o scarto. Inoltre tramite Controller eventuali anomalie di numerazione rispetto alla struttura dei sezionali IVA vengono individuate in tempo reale, eliminando il rischio di incorrere in sanzioni amministrative.

Da sottolineare come Controller sia stato cucito espressamente sui bisogni reali emersi durante i frequenti contatti che gli esperti di Digithera intrattengono con clienti e intermediari in tutta Italia: il risultato è uno strumento prezioso che semplifica notevolmente la vita a chi ha necessità di gestire le fatture verso la PA e ne garantisce la messa in conservazione.

Entrando nel dettaglio delle funzionalità, Controller offre una serie alert e di grafici semplici e personalizzabili per visualizzare in modo immediato ed intuitivo ogni aspetto legato alle fatture, e applicare filtri per restringere le analisi per stato, tipo di risoluzione, cliente, ecc.

Di particolare interesse il nuovissimo scadenziario su cui vengono riportate automaticamente le fatture contraddistinte da colori diversi a seconda del loro stato di risoluzione.

 

Scadenziario del controller visualizza lo stato delle fatture

 

Con questi strumenti è facilissimo effettuare i controlli di coerenza dei sezionali, il controllo della numerazione oltre i limiti, o l’individuazione di eventuali buchi, così come è immediata l’individuazione delle fatture scartate da SDI o dal cliente.

Con Controller mantenere tutte le fatture sotto controllo diventa una piacevole routine quotidiana ma con un evidente risultato economico.

 

E anche il costo è soprendente: un canone di 50€ all’anno, indipendentemente dal numero di clienti da gestire… meno di un caffè alla settimana per dormire sonni tranquilli!

 

Provalo subito in prova per 30 giorni, accedi alla tua area riservata o registrati


Digithera ha già presentato il controller in webinar lo scorso 22 Luglio e il video integrale è disponibile su You Tube

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Tue, 02 Aug 2016 16:44:11 +0200
<![CDATA[Tenere sotto controllo le proprie fatture evitando sanzioni e dispersioni -- il video integrale del webinar del 22 luglio]]> https://www.digithera.it/blog/webinar-controller-Digithera-video-presentazione/ Il webinar è pensato per tutti gli attori coinvolti nel processo di fatturazione elettronica che vogliano capire quali sono gli aspetti da verificare prima dell’invio di una fattura elettronica e che vogliano provare Controller, l’interfaccia semplice e potente per tenere sotto controllo le proprie fatture durante tutte le fasi del processo.

Il webinar si è tenuto venerdì 22 luglio alle ore 11:00

 

Il video completo del webinar è disponible sul nostro canale Youtube a questo link o cliccando sul riquadro qui sotto. La presentazione utilizzata dal relatore durante il suo intervento è scaricabile da questo indirizzo.

 

 

Proponi il tema per il prossimo webinar

Digithera sta pianificando un calendario di eventi di formazione sui temi più attuali in materia di fatturazione elettronica e digitalizzazione. Se hai interesse ad approfondire un aspetto particolare relativo al mondo della fatturazione elettronica, sia verso la PA che tra privati, scrivici una email: saremo lieti di organizzare un webinar dedicato oppure di produrre del materiale di approfondimento.

 

 

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Mon, 25 Jul 2016 08:13:39 +0200
<![CDATA[Tenere sotto controllo le proprie fatture evitando sanzioni e dispersioni - WEBINAR POSTICIPATO AL 22 LUGLIO!]]> https://www.digithera.it/blog/webinar-controller-Digithera/ WEBINAR Digithera 19 luglio 2016 ore 15:00 Rinviato a venerdì 22 luglio ore 11:00

Le fatture verso la PA sono “fuori processo”. Come evitare di perderne il controllo, evitare dispersione e sanzioni.

 


Accreditamento

  1. Accedere all'indirizzo: https://join.me/Digithera
  2. Inserire il proprio nome utente (sarà visualizzato dagli altri utenti del webinar)

 


 

Contesto

È  ormai consolidato che la maggior parte dei fornitori della PA gestiscono le fatture elettroniche “a parte” ovvero con un processo separato rispetto alle altre. Inoltre queste possono essere scartate o rifiutate e vanno rimandate!

Ti piacerebbe assicurarti di non aver perso di vista fatture che davi per “inviate”? E identificare anomalie come buchi di numerazione o scarti da parte del sistema di interscambio?

Per rispondere a queste esigenze, Digithera ha creato Controller, una nuova interfaccia che interviene sulla gestione delle tue fatture, permettendoti di risparmiare tempo e aumentarne il presidio.

Controller è una consolle di reportistica avanzata che permette di:

  • Creare filtri e viste a tuo piacimento su tutte le tue fatture 
    Con un semplice click potrai ordinarle secondo diversi attributi (data di emissione, stato SDI, stato di risoluzione in caso di rifiuto o scarto, tipo di pagamento, destinatario etc.) e tenerle  facilmente sotto controllo.

  • Avere una reportistica integrata sui documenti inviati alla PA
    Attraverso un’interfaccia semplice ed immediata potrai consultare grafici e confrontare in modo dinamico valori di fatturato e di volume, mensili o annuali, per singolo esito dell’invio o per stato di SDI.

  • Tenere costantemente sotto controllo lo stato di ogni tua fattura
    Oltre allo stato di SDI, avrai a disposizione lo stato di “risoluzione”, che verifica che nessuna fattura scartata o rifiutata sia ancora “pendente”. Se rimandi una fattura rifiutata con lo stesso numero e questa viene accettata, anche la vecchia cambierà  stato diventando “risolta”. Se invece cambi numero potrai tu stesso cambiare lo stato di risoluzione manualmente.

  • Identificare in tempo reale tutte le anomalie di numerazione rispetto alla struttura dei tuoi sezionali IVA e di mancata risoluzione delle fatture in modo semplice e strutturato in modo da intervenire prima del termine e evitare sanzioni amministrative.

  • Marcare come pagata, parzialmente o in toto, la fattura in modo da mantenere aggiornata la esigibilità del credito nei confronti della tua rete commerciale.


Con Controller le tue fatture elettroniche, anche in versione PDF, resteranno disponibili per 24 mesi e potrai ordinarle, visualizzarle e scaricarle in modo funzionale alle tue specifiche esigenze.

Naturalmente se sei un Intermediario, tutto quanto descritto vale anche per ognuno dei tuoi assistiti!

Questo webinar è pensato per tutti gli attori coinvolti nel processo di fatturazione elettronica che vogliano capire quali sono gli aspetti da verificare prima dell’invio di una fattura elettronica e che vogliano un’interfaccia semplice e potente per tenere sotto controllo le proprie fatture durante tutte le fasi del processo..

 

Programma

Il webinar prevede una panoramica sulle funzionalità e sui vantaggi del della nuova interfaccia, inclusa un’anteprima delle nuove funzionalità già in fase di sviluppo.

Tutti i partecipanti avranno automaticamente accesso a Controller per i successivi 30 giorni, per potere provare tutte le funzionalità.

 

10.45 Accreditamento utenti

11.00 Collegamento online con il relatore e inizio webinar

11:30 Question time

12:00 Termine video conferenza

 

Relatore

Gerri Cipollini è Amministratore Delegato di Digithera. Tenace e visionario credente nella diffusione dei sistemi di dematerializzazione di documenti fiscali come uno dei principali mezzi per ri-acquisire competitività del sistema paese. Crea Digithera e la guida investendo costantemente in tecnologia con l’obiettivo di erogare soluzioni di dematerializzazione per servire il mercato B2B che va dai Liberi Professionisti alle Grandi Imprese. Crede fortemente nella gestione di processi paper-free al 100% sia per i cicli attivo e passivo di fatturazione.


Informazioni e iscrizioni

La partecipazione al webinar è gratuita ma soggetta a iscrizione entro il 18 luglio 2016 21 luglio 2016. Per confermare la tua partecipazione compila questo modulo e riceverai un invito!

 
 
 
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Mon, 18 Jul 2016 17:06:00 +0200
<![CDATA[Fatturazione, archiviazione, firma digitale: Digithera tra i professionisti del settore nel Sole24Ore di oggi]]> https://www.digithera.it/blog/Digithera-sole24ore-19072016/ Redazionale dedicato a Digithera nello speciale dedicato alla Fatturazione elettronica

Oggi Il Sole24Ore ha dedicato uno speciale alla fatturazione elettronica e ai servizi di digitalizzazione. Digithera è presente in pagina con un approfondimento sulle opportunità offerte oggi dalla fatturazione elettronica e sui benefici della digitalizzazione documentale.

 

Fatturazione, archiviazione, firma digitale: Digithera tra i professionisti del settore nel Sole24Ore di oggi



FATTURAZIONE ELETTRONICA B2B? 1,3 MILIARDI DI BUONE RAGIONI

La dematerializzazione del ciclo passivo: risparmio di tempo e risorse; il punto di partenza per integrare Cliente e Fornitori in modo più efficiente.

“Sono 1,3 miliardi le fatture che avrebbero potuto essere scambiate in formato elettronico, soltanto nel 2015, attraverso processi di dematerializzazione assistiti ”- Per Gerri Cipollini, AD di Digithera- “Se nel 2014 la fatturazione elettronica verso la PA sembrava un obbligo del legislatore, oggi è indiscutibile che i vantaggi della dematerializzazione siano enormi”.
Vantaggi economici in primis: Il Politecnico di Milano stima a 8,2 euro risparmiati per ogni fattura elettronica rispetto al tradizionale cartaceo o pdf. Digitalizzando l’intero ciclo passivo il risparmio può arrivare a 25/65 euro a fattura, oltre alla riduzione dei tempi di chiusura contabile. “Oggi solo il 6% delle fatture emesse in Italia è in formato elettronico e i margini di risparmio sono ancora tutti da sfruttare”.
E’ certo che i vantaggi si colgono lungo tutta la filiera. “Dematerializzare significa trasferire dati direttamente tra sistemi gestionali evitando conversioni e riducendo errori manuali. Ordini, DDT e fatture in formato xml, caricati in modo automatico, alimentano flussi di riconciliazione molto più precisi e rapidi”. Il cliente ha maggiore visibilità sui propri flussi finanziari ed il fornitore ha la possibilità di monitorare lo stato della fattura emessa.
Digithera propone un approccio “sartoriale”, adatto a tutte le esigenze. “Il nostro modello è modulare, non invasivo: soluzioni assistite in modalità plug-and-play per integrare qualunque gestionale e un modello di costo spinto sul pay-per-use, facile da monitorare”. Qualunque formato in ingresso (pdf, xml standard, custom o cartaceo), e integrazione con gli ERP : un’offerta davvero a 360°.
Inoltre la rivendibilità dei propri servizi anche in white label o private branding, con soluzioni stand alone o integrate, ha già creato una rete di oltre 1100 intermediari.
L’ultima sfida di Digithera? Peppol, l’infrastruttura scelta da Emilia Romagna per automatizzare il ciclo passivo della PA. Grazie ad un Access Point dedicato Digithera garantisce ricezione e invio di documenti in formato Peppol e offre piattaforme e consulenze specifiche.

www.Digithera.it

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Tue, 12 Jul 2016 21:06:53 +0200
<![CDATA[Il nuovo Controller Digithera: come evitare dispersione e sanzioni mantenendo il controllo sulle fatture alla PA ]]> https://www.digithera.it/blog/il-nuovo-controller-Digithera-e-il-webinar/ La pratica ormai consolidata di gestire le fatture verso la PA con processi separati è una fonte non trascurabile di errori e dispersioni, e implica un aumento del rischio di sanzioni amministrative.
Per molti intermediari che non riescono a tenere sotto controllo anomalie, buchi di numerazione e scarti da parte dell’SDI, si tratta di un vero incubo che grazie al nuovo Controller di Digithera si può trasformare in una piacevole realtà.
Controller è un cruscotto che permette di tenere sotto controllo le fatture e il loro stato di risoluzione in caso di rifiuto o scarto, e di identificare in tempo reale tutte le anomalie di numerazione rispetto alla struttura dei sezionali IVA, con riconciliazione automatica o semiautomatica della fattura ri-inviata con la corrispondente fattura rifiutata.

 

 

Distribuzione fatturato per stati di fattura Andamento Mensile e Cumulativo negli anni

 


Ma non solo: il cruscotto è personalizzabile. Grafici e viste possono essere adattatui alle esigenze specifiche ell’intermediario, in modo da facilitare il confronto dinamico dei valori di fatturato e di volume, mensili o annuali, per singolo esito dell’invio o per stato di SDI. Insomma un modo semplice e potente per attingere alla miniera di dati che la fatturazione elettronica permette di conservare.
Operare attivamente sulla gestione delle fatture vuol dire risparmiare tempo e denaro … e la fine di un incubo!

Vuoi Saperne di più? Il 19 Luglio partecipa al nostro Webinar gratuito, in cui verranno presentate le principali funzionalità del Controller.
Tutti i partecipanti potranno assistere in prima persona ad una dimostrazione pratica dell'utilizzo di Controller, e avranno la possibilità di provare direttamente tutte le funzionalità per un periodo di prova gratuito di 30 giorni.

La partecipazione al webinar è gratuita ma soggetta a iscrizione entro il 18 luglio 2016. Per iscriversi basta compilare il form a questo indirizzo: https://www.Digithera.it/blog/webinar-controller-Digithera

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Fri, 08 Jul 2016 15:13:16 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica alla PA in Emilia Romagna: access point e ID Peppol]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-PA-access_point-ID-peppol/ Cosa sono gli "Access point" nella rete Peppol e quale è il ruolo degli intermediari nella fatturazione elettronica in Emilia Romagna?

Lo spiega Gerri Cipollini, AD di Digithera, in 40 secondi estratti dal webinar "Peppol e FatturaPA: il caso Intercent-ER".

 

I documenti in formato peppol possono transitare solo attraverso dei nodi accreditati alla "rete di trasporto" delle informazioni, ovvero la rete Peppol. Tali nodi sono gli "Access point" e vengono gestiti da una serie di intermediari come Digithera, che supportano clienti e fornitori in un aspetto fondamentale: l'individuazione e la gestione del proprio identificativo Peppol, necessario per tutte le operazioni di fatturazione elettronica in Emilia Romagna e, nel futuro, in tutte le regioni che sceglieranno di adottare lo standard europeo.

 

 

 

Il video completo del webinar è disponibile qui 

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Wed, 29 Jun 2016 14:14:37 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica e dematerializzazione: 1,3 miliardi di buone ragioni ]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-dematerializzazione-buone-ragioni/ 1,3 miliardi di fatture che avremmo potuto trasformare in dati, solo in Italia e solo nel 2015, attraverso la digitalizzazione. I numeri delle fatture scambiate in Italia nel 2015, presentati dall’«Osservatorio fatturazione elettronica e dematerializzazione» della School of management del Politecnico di Milano, sono impressionanti, e fanno capire la portata del mercato potenziale della digitalizzazione.


Slide presentata nel corso del convegno "Trasformazione digitale: B2B .. or not to be", 16 giugno 2016

Il beneficio per il sistema paese è enorme, considerando il beneficio in termini di riduzione del costo di processo, di riduzione di carta prodotta, di aumento della conformità dei documenti e di riduzione del tempo di contabilizzazione.

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Risparmio immediato per le aziende.

Il Politecnico di Milano ha stimato un risparmio tra i 5,5 e i 8,2 euro per ogni fattura elettronica in formato strutturato rispetto all’emissione di una fattura in formato tradizionale (cartaceo o pdf). Analizzando invece la completa gestione del ciclo dall’ordine all’incasso il vantaggio arriva tra i 25 e i 65 euro per ciclo. Tale risparmio è legato alla riduzione dei tempi di chiusura contabile e ad altri benefici collegati, basti pensare all’automatizzazione della protocollazione e della conservazione, con risparmio di costi, carta e tempo per tutti.


Considerando che solo il 6% delle fatture emesse in Italia è stata emessa in formato digitale, i margini di risparmio sono ancora tutti decisamente da sfruttare.


Un patrimonio di dati da gestire.

Emettere fatture digitali vuol dire che i dati di fattura, tutti, saranno pre-caricati nei sistemi gestionali evitando di dover inserire a mano i dati con rischio di errori o omissioni. Questo alimenterà sistemi di workflow e processi riconciliazione (ovvero controllo e incrocio di dati) molto più rapidi. Per esempio, un cliente avrà visibilità immediata dei suoi fabbisogni finanziari ed il fornitore potrà sapere subito se la fattura viene accettata o meno e magari anche pagata.

 

Un unico punto di accesso per le gestione di tutti i documenti.

Grazie all’integrazione tra i software gestionali e gli access point della fatturazione digitale, oggi un’azienda può gestire qualunque formato di ingresso o uscita dei documenti – fatture ma anche ordini e documenti di trasporto - per servire filiere già avanti nella dematerializzazione (Pubbliche amministrazioni, ma anche EDI) e gestire un processo interamente dematerializzato.

 

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Fri, 24 Jun 2016 11:07:57 +0200
<![CDATA[Che cosa vuol dire Peppol?]]> https://www.digithera.it/blog/cosa-vuol-dire-peppol/ Offrire una piattaforma digitale aperta per supportare l'intero processo di approvvigionamento che innesca il ciclo attivo, lato fornitore, e ciclo passivo, lato cliente: questo l'obiettivo del progetto Peppol (http://www.peppol.eu/)

 

Tramite la rete Peppol i fornitori europei possono gestire in maniera completamente dematerializzata lo scambio dei documenti relativi al ciclo passivo: fattura, ordine, DDT

 

Peppol è rappresentato da una rete di trasporto, una infrastruttura IT con standard già definiti, e da una serie di nodi, gli access point, a cui gli operatori pubblici e privati possono rivolgersi per accedere alla rete Peppol e scambiare con mdodalità sicure i loro documenti.

 

Peppol è il punto di partenza per eliminare la carta e velocizzare il ciclo passivo.

 

 

Parlane con un nostro esperto


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Thu, 23 Jun 2016 10:37:51 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica tra privati]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-privati/ La fatturazione elettronica tra privati (o fatturazione B2B) viene regolata dal d.lgs.n.127 del 5.8.2015. L’adesione, pur non essendo obbligatoria, prevede però interessanti novità ed incentivi per imprese, commercianti e professionisti.

 

L'obiettivo di questa norma è ridurre gli adempimenti amministrativi e contabili a cui sono sottoposti gli operatori economici, tenendo al tempo stesso un occhio di riguardo alla lotta all’evasione.

  

 

Il decreto prevede:

 

- a decorrere dal 1 luglio 2016, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti, un  servizio gratuito per la generazione, la trasmissione e la conservazione delle fatture elettroniche;

 

- a decorrere dal 1 gennaio 2017 il Ministero dell’Economia e delle finanze, metterà a disposizione dei soggetti passivi dell’imposta sul valore aggiunto il Sistema di Interscambio (Sdi) gestito dalla Agenzia delle Entrate, ai fini della trasmissione e della ricezione delle fatture elettroniche, e di eventuali variazioni delle stesse;

 

- coloro che opteranno per la fatturazione elettronica tra privati dovranno emettere le proprie fatture nel formato XML e inviarle al Sistema di Interscambio (SdI).

 

 

Per incentivare l’adozione della fatturazione B2B, a partire dal 2017 il decreto prevede incentivi quali:

 

- abolizione dello spesometro e dell’invio delle operazioni black list;

 

- abolizione dell’obbligo di presentare le comunicazioni di cui all’art.50, comma 6, del d.l. n.31/1993, conv. in l. n.427/2013, limitatamente agli acquisti intracomunitari e alle prestazioni di servizi ricevute da soggetti stabiliti in un altro Stato membro dell’Unione europea;

 

- rimborsi IVA più celeri;

 

- possibilità di ricevere controlli fiscali da remoto, in modo da ridurre tempistiche e disagi;

 

- riduzione di un anno dei termini di decadenza ai fini degli accertamenti relativi alle imposte sui redditi e ai fini IVA;

 

- riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili per specifiche categorie di soggetti passivi di minore dimensione;

 

- esclusione dalla trasmissione degli acquisti effettuati da operatori di San Marino;

 

- esclusione dalla trasmissione dei modelli Intrastat;

 

- esclusione dalla trasmissione dei contratti stipulati dalle società di leasing;

 

- esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità;

 

- esonero dall’obbligo di registrare le fatture emesse e gli acquisti nell’apposito registro.

 

 

Tali incentivi vengono a mancare in caso di omissione della trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture, comprese relative variazioni, e dei dati dei corrispettivi ovvero in caso di fatture trasmesse con dati incompleti o sbagliati.

 

 

Visita la sezione "Servizi" del nostro sito. Troverai tutte le soluzioni Digithera dedicate ai privati ed alla fatturazione B2B.


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Mon, 06 Jun 2016 13:32:44 +0200
<![CDATA[Peppol e FatturaPA: il video del webinar]]> https://www.digithera.it/blog/peppol-webinar-video/ Il 25 maggio 2016 Gerri Cipollini, AD di Digithera, ha tenuto un webinar dedicato al tema "Peppol e FatturaPA: Soluzioni dematerializzate per una PA che cambia. Il caso Intercent-ER".

 

In Emilia Romagna, ai sensi della Legge Regionale 17/2013 successiva alle Modifiche alla LR N. 11 del 24/05/2004, a partire dal 30 giugno 2016 i fornitori degli enti del sistema sanitario regionale devono essere in grado di gestire ordini e fatture in formato elettronico secondo lo standard Europeo Peppol.

 

Il webinar ha fornito una panoramica sulla nuova normativa e sugli obblighi previsti, fornendo indicazioni sul funzionamento dei Sistemi di Interscambio SDI, IntercentER e SiCiPa-ER e sui vincoli imposti ai fornitori.

 

Il video integrale del webinar è disponibile qui sotto e sul canale YouTube di Digithera a questo indirizzo.

La presentazione è scaricabile da qui

 

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Fri, 27 May 2016 07:54:32 +0200
<![CDATA[Digitalizzazione? Passa anche (e sempre più) dai sistemi gestionali]]> https://www.digithera.it/blog/digitalizzazione-gestionali-erp/ Il mercato dei sistemi ERP è in continua e costante evoluzione e, oltre ai principali provider globali tra cui SAP, ORACLE e MICROSOFT, esistono tanti provider alternativi di dimensione medio/grande (spesso caratterizzati da specializzazioni verticali di settore o di nicchia) che supportano con soddisfazione i propri mercati di riferimento.

 

Una ricerca appena pubblicata, condotta da Paolo Pasini e Angela Perego, della SDA Bocconi School of Management, conferma che le piccole e medie imprese italiane stanno adottando sempre più tecnologie più innovative tra cui, per l'appunto, anche sistemi di business intelligence e gestionali web.


Metà del campione pensa poi che sia importante disporre di una versione Web dei sistemi gestionali, quarto driver identificato dal report: il 65% delle imprese vorrebbe accedere via browser all'intera soluzione ERP, il 60% punta alla gestione documentale, il 54% sfrutterebbe le dashboard per il controllo di gestione e il 51%  vorrebbe strumenti di CRM on line.


Gli ERP nascono tradizionalmente per coprire, in maniera integrata e sinergica, i processi interni di una organizzazione, garantendo efficienza e Governance ad un livello impensabile fino a pochi anni fa. Nel momento in cui è nata la necessità di governare processi aziendali caratterizzati da una forte interazione con enti esterni (fornitori e clienti) le stesse soluzioni ERP hanno mostrato debolezze: per questo sono nate società best-of-breed specializzate nello sfruttare le potenzialità della rete per favorire l’interazione interaziendale. In questa ottica si sono sviluppate tecnologie, spesso certificate dagli stessi provider di ERP, in grado di integrare sistemi diversi in totale sicurezza.


In Digithera non potevamo non pensare ad un servizio per chi vuole digitalizzare tutto il processo di gestione documentale. Adottiamo un approccio non standard, ma progettato su esigenze specifiche di ogni cliente. Fateci una telefonata o contattateci, senza impegno: saremo lieti di farvi una proposta adattata alle vostre esigenze.

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Mon, 02 May 2016 09:05:00 +0200
<![CDATA[Come salvare una copia leggibile delle fatture inviate alla PA?]]> https://www.digithera.it/blog/conversione-xmlpa-pdf/ Digithera ha lanciato un nuovo servizio permette di convertire i vostri file XMLPA in formato PDF con layout simile ad una fattura classica. Il modulo consente a tutti i fornitori della PA di ottenere una versione leggibile della fattura inviata alla pubblica amministrazione, anche molto tempo dopo averla inviata oppure dopo averla scaricata dal portale di conservazione elettronica (che ovviamente la conserva in formato XML).

Il modulo può convertire sia fatture non firmate digitalmente (.xml) che fatture firmate in formato standard (.xml.p7m) che possono essere caricate mediante un semplice upload.  È possibile inoltre scaricare gli allegati presenti all'interno dello stesso.

Una volta caricate il sistema verifica che il file sia valido e poi esegue le seguenti operazioni:

  • Crea un PDF a partire da tutti i campi presenti nell’XMLPA pronto da aprire o scaricare
  • Elenca gli allegati presenti nell’XMLPA e li rende visibili per scaricarli


Per poter utilizzare subito questo servizo basta effettuare la registrazione al sito, oppure se siete già registrati accedere al vostro cruscotto.

 XMLPA2PDF

Per altri chiarimenti non esitare a contattarci.

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Tue, 12 Apr 2016 08:49:39 +0200
<![CDATA[#FatturaPA. L’evoluzione dei servizi di fatturazione elettronica e le aspettative maturate a un anno dall’entrata in vigore dell’obbligo]]> https://www.digithera.it/blog/fatturaPA-un-anno-dallobbligo/ Intervista con Gerri Cipolllini, AD di Digithera

Lunedì  1 marzo il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan e il Viceministro Luigi Casero hanno presentato il bilancio delle attvità del 2015, parlando di “un anno di risultati e sfide vinte in termini di servizi offerti offerti a imprese e cittadini”. Tra questi ci sono 28 milioni di fatture elettroniche gestite in un arco temporale di 20 mesi .

Dal punto di vista dell’Agenzia delle Entrate, i servizi di digitalizzazione introdotti, tra cui la fatturazione elettronica, rientrano nel novero delle “sfide” del 2015. Ma in che termini la fatturazione elettronica ha rappresentato una sfida per le aziende italiane?

"Nessuno in realtà credeva realmente che la data inizialmente stabilita nel 6/6/2014 sarebbe stata rispettata, vista la storia di deroghe anche ricorrenti tipiche della burocrazia del nostro paese. Specie per una cosa così importante come l’invio di fatture che rappresentano crediti quindi linfa vitale per i fornitori della PA. Tutto è invece andato nel migliore dei modi, la soluzione informatica dell’Agenzia delle Entrate ha funzionato benissimo. Il mercato ha reagito inizialmente in maniera timida poi si è dotato di strumenti o di servizi di dematerializzazione e si è costruito un know-how con un tipico approccio prova e sbaglia. Oggi la fatturazione elettronica è una realtà e l’Italia ha colmato un gap prima enorme con altri paesi europei ad esempio i paesi nordici. Società come Digithera - che è stata tra le prime ad uscire sul mercato con soluzioni per la fatturazione elettronica, - ha contribuito a supportare un mercato frammentato come i liberi professionisti (le partite IVA) e le microimprese, fornendo un servizio completo e soprattutto fornendo assistenza non solo tecnica ma anche informativa."

Marzo 2015 – Marzo 2016: chi era Digithera un anno fa e chi è oggi.

"Digithera ha investito molto per arrivare alla seconda data importante per la fatturazione elettronica in Italia, il 31/3/2015, per consolidare la soluzione ed i servizi per un mercato che sapevamo avrebbe avuto bisogno di noi non avendo dimestichezza con tematiche di natura informatica o contabile, volendo affidarsi a servizi pay-per-use invece che a canone o sotto forma di software. Questo ci ha permesso di aumentare il nostro parco clienti in modo significativo giorno dopo giorno, fino ad arrivare ai 21.000 attuali, erogando servizi di qualità riconosciuti dal mercato. Oggi siamo una società con due sedi operative in Italia ed una all’estero che continua ad investire per prepararsi alla sfida della fatturazione elettronica tra privati e l’interfaccia con formato Peppol, a copertura dell’intero ciclo di eprocurement dematerializzato."


Guardiamo ai numeri: come un’azienda fornitrice di servizi di digitalizzazione, come Digithera, commenta i 28 milioni di fatture elettroniche gestite in 20 mesi?

"Le stime fornite dal Politecnico di Milano in tempi non sospetti, ovvero prima del 2014, parlavano di 50 milioni di fatture/anno e di 2 milioni di fornitori. Questi numeri sono stati completamente disattesi, si parla infatti di volumi pari alla metà come fatture e di neanche 500.000 partite iva coinvolte. Detto questo, i numeri in gioco sono impressionanti perché rappresentano comunque una base significativa per poter affermare che i sistemi in gioco funzionano e sono estremamente solidi, sia quelli della PA che quelli di società come la nostra. Ci sentiamo quindi di rassicurare le aziende italiane che vorranno iniziare a fruire di questa opportunità senza grandi preoccupazioni."


Già dal 2017 dovrebbe essere attivata anche la fatturazione elettronica tra privati. Al di là dell’obbligo normativo e dei servizi che presto entreranno in vigore (nel mese di luglio l’Agenzia metterà gratuitamente a disposizione dei privati un software per creare, trasmettere e conservare le fatture elettroniche), quali sono i vantaggi della digitalizzazione per tutti gli attori economici?

"I vantaggi sono indiscutibili: le fatture non arriveranno più in formato destrutturato (carta o PDF) ma solo strutturato ed in questo modo i dati di fattura, tutti, saranno pre-caricati nei sistemi gestionali evitando di dover inserire a mano i dati con rischio di errori o omissioni. Questo permetterà inoltre di alimentare sistemi di workflow tramite i quali il processo di riconciliazione potrà essere molto più rapido. Il cliente avrà visibilità immediata dei suoi fabbisogni finanziari ed il fornitore potrà sapere subito se la fattura viene accettata o meno e magari anche pagata. I tempi di chiusura contabile si accorceranno e l’intero ciclo passivo ne godrà in modo significativo. Anche la protocollazione e la conservazione saranno automatizzate con risparmio di costi, carta e tempo per tutti. Non esiste davvero un solo motivo per non passare alla fatturazione elettronica!"


Come si sta preparando Digithera a questa sfida?

"Digithera ha già sviluppato una soluzione in grado di gestire la fatturazione elettronica tra privati, e ha già creato un network di aziende che già usano i servizi di Digithera e che domani potranno usare lo stesso canale per inviare fatture ai propri clienti oltre che alla PA. Abbiamo inoltre sviluppato strumenti semplici ed innovativi per inviare e ricevere fatture già in formato elettronico senza costose integrazioni. Siamo in grado di gestire qualunque formato di ingresso o uscita per servire filiere già avanti nella dematerializzazione (es. EDI) ed integrarci con i principali gestionali di mercato (es. SAP). Digithera è quindi già pronta da questo momento ad iniziare test o connessioni reali per mostrare come potrà funzionare un processo interamente dematerializzato."

Digithera non è solo fatturazione elettronica. Quali altre opportunità la digitalizzazione ad oggi può offrire sul mercato?

"Digithera ha il proprio core business nella dematerializzazione di documenti non strutturati per cui può trasformare in un formato strutturato (tipicamente xml) qualunque documenti n PDF o carta che contenga campi ricorrenti. Può inoltre conservare documenti digitali di qualunque natura per i tempi previsti dalle norme vigenti a condizioni davvero vantaggiose. Digithera può inoltre integrare le proprie soluzioni con soluzioni di workflow o di gestione documentale per fornire soluzioni end-to-end ai propri clienti. Digithera può ad esempio automatizzare il ciclo azienda-clienti-commercialista in modo da permettere a chiunque con un click di inviare la fattura al cliente, al commercialista per la registrazione contabile ed in conservazione."


Marzo 2016


Gerri Cipollini è co-fondatore e Ceo di Digithera.


Tenace e visionario credente nella diffusione dei sistemi di dematerializzazione di documenti fiscali come uno dei principali mezzi per ri-acquisire competitività del sistema paese. Crea Digithera e la guida investendo costantemente in tecnologia con l’obiettivo di erogare soluzioni di dematerializzazione per servire il mercato B2B che va dai Liberi Professionisti alle Grandi Imprese. Crede fortemente nella gestione di processi paper-free al 100% sia per i cicli attivo e passivo di fatturazione
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Wed, 23 Mar 2016 09:42:44 +0100
<![CDATA[Dematerializzazione e e-procurement: Digithera a fianco dell’Emilia Romagna nell’adozione dello standard PEPPOL]]> https://www.digithera.it/blog/peppol-emilia-romagna/ L'interoperabilità è una delle maggiori sfide della transizione ad una pubblica amministrazione digitale. L'Europa ha iniziato un percorso verso modelli che promuovono l'uso di standard internazionali come il PEPPOL. Dopo il Servizio Sanitario del Regno Unito e l’Autorità Nazionale Svedese di Gestione Finanziaria (ESV) anche l'Italia, e nello specifico la Regione Emilia  Romagna, ha fatto da apripista.

A marzo 2015 è stata pubblicata la Delibera n.287, con cui la Regione Emilia Romagna ha lanciato il programma di dematerializzazione dei propri enti. Questa iniziativa è sostenuta dall'Agenzia Intercent-ER, che supervisiona lo sviluppo dei mercati elettronici e che fa parte del progetto europeo openPEPPOL che fa uso dell’omonima piattaforma al fine di migliorare l'interoperabilità tra i diversi sistemi dell'Unione.

La Regione Emilia-Romagna aderisce infatti a OpenPEPPOL, l’infrastruttura comune per l’e-procurement del settore pubblico in Europa, implementando un sistema regionale che, oltre a garantire il rispetto degli standard e delle norme italiane sulla fattura elettronica, prevede la possibilità di dematerializzare anche note di credito, ordini e documenti di trasporti in formato PEPPOL. OpenPEPPOL prevede, infatti, uno standard per lo scambio di documenti elettronici attraverso processi e regole comuni, per permettere ai vari soggetti coinvolti di comunicare tra loro. Per agevolare questo processo, ha scelto di utilizzare tecnologie open source e ha lavorato sui requisiti legali comuni dei vari Paesi e soggetti coinvolti.

 

In pratica: cosa succede in Emilia Romagna

A partire dal 31 gennaio 2016, diverse autorità regionali devono essere in grado di inviare ordini e ricevere fatture in formato elettronico, opzione che a partire dal 30 giugno diventerà obbligo per tutto il sistema sanitario regionale che potrà emettere ordini solo elettronicamente. La delibera prevede l’utilizzo del Sistema regionale per la dematerializzazione del Ciclo Passivo (SiCiPa-ER) per l’emissione, la trasmissione, il ricevimento, la conservazione e l’archiviazione dei documenti del ciclo passivo esclusivamente in forma elettronica. Ciò significa che sia le autorità pubbliche che i loro fornitori saranno costretti ad adattarsi presto allo standard PEPPOL praticamente per qualunque attività che comporti un interscambio di fatture, ordini e documenti di trasporto.

 

La multicanalità “PEPPOL ready” di Digithera

I fornitori di organismi regionali della Regione Emilia-Romagna che hanno bisogno di adattarsi allo standard PEPPOL devono avere un punto di accesso che assicuri la connettività con la piattaforma PEPPOL. Ed è qui che entra in gioco Digithera. Tutti i servizi di fatturazione elettronica di Digithera sono infatti compatibili con lo standard PEPPOL e interoperabili con la omonima piattaforma. I fornitori continueranno a fatturare come hanno sempre fatto, inviando fatture in carta, via fax, via mail in formato PDF a Digithera, che si occuperà poi della trasmissione dei documenti al Sistema di interscambio in formato digitale conforme agli standard PEPPOL. Al fine di facilitare l’adesione e l’utilizzo del servizio da parte dei fornitori, specie quelli che hanno un basso numero di fatture annue da inviare alla PA, è stato previsto un processo completamente automatico.

 

Il trattamento delle singole Fatture

In funzione del formato nel quale i fornitori inviano Fatture a Digithera, vi sono diversi moduli funzionali che garantiscono la qualità del dato catturato e del file che verrà poi inviato al Sistema di Interscambio.

 

 

 

 

 

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Fri, 04 Mar 2016 13:43:38 +0100
<![CDATA[Imprese digitali, la e-fattura è solo il primo passo]]> https://www.digithera.it/blog/Imprese-digitali-la-e-fattura-e-solo-il-primo-passo/ Abituare le imprese ad emettere documenti in formato elettronico strutturato, magari appoggiandosi a intermediari tecnologici capaci di gestire anche gli altri documenti del ciclo dell’ordine (Registri IVA vendite e acquisti, Libro inventario,  Libro Bollato ecc…) rappresenta il “primo passo” per stimolare il cambiamento verso la digitalizzazione nelle relazioni di business.


Nei fornitori della PA più strutturati  si possono innescare riflessioni sull’opportunità di ampliare la digitalizzazione ad altri documenti del ciclo dell’ordine, in modo da poter incamerare a propria volta dei benefici di efficienza ed efficacia con riferimento ai documenti che si ricevono: dagli ordini di vendita, nel ciclo attivo, alle fatture o agli avvisi di spedizione o ai documenti di trasporto, se si guarda al ciclo passivo. Questa consapevolezza è sicuramente più complessa e probabilmente più lenta, ma è già in essere e trova spesso la propria fattibilità nel ruolo chiave ricoperto oggi dai provider tecnologici come Digithera che, con la propria offerta, supportano non solo la fase di fatturazione attiva bensì l’intero ciclo dell’ordine.


Fenomeno analogo si può riscontrare anche guardando alla gestione degli archivi a rilevanza giuridico-fiscale: la Fatturazione Elettronica verso la PA impone anche l’adozione di soluzioni di Conservazione Digitale, portando quindi gli ormai oltre 650.000 fornitori della PA stessa a “porsi il problema” della Conservazione Digitale, che se a un primo acchito può sembrare un processo complesso e oneroso in realtà è semplicemente un modo diverso - più sicuro, efficace e soprattutto economico rispetto al cartaceo - di gestire i propri archivi fiscali.
È evidente che i documenti per cui è opportuno valutare l’adozione di una soluzione di Conservazione Digitale non si limitano certo alle sole Fatture verso la PA.

In sintesi, cerchiamo di non avere paura dell’innovazione e delle sue ripercussioni.

Conservare in Digitale è fattibile, semplice e in molti casi, particolarmente economico. Assecondare posizioni per cui la Conservazione Digitale è un costo, è uno stimolo distorto, almeno quanto sbagliato. Stimolare “riflessioni digitali” esclusivamente sulle Fatture rischia di essere sterile, come approccio. Cogliere l’occasione della Fatturazione Elettronica per rivedere i propri processi di ciclo attivo e passivo per ridurne la complessità, può invece aprire a opportunità interessanti e creare differenziali competitivi abbattendo costi spesso stratificatisi nell’organizzazione e nemmeno più percepiti. Per esempio, grazie alla tecnologia Digithera, puoi mantenere la stessa sequenza di numerazione delle fatture, senza discriminante tra elettronica e non, risolvendo così il problema del selezionale IVA:

  • Manda tutte le tue fatture in pdf nativo, ti daremo noi un software per inviarcele oppure se hai un FTP veniamo noi a prenderle;
  • Digithera si occuperà di creare l'indice di conservazione come fa già per le fatture PA e di apporre firma digitale e marca temporale;
  • Tutte le tue fatture, per la Pubblica Amministrazione e per altri tuoi clienti privati, verranno conservate come da normativa e avranno validità legale

 

Imprese digitali, la e-fattura è solo il primo passo

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Tue, 01 Mar 2016 09:55:45 +0100
<![CDATA[Conservazione sostitutiva: offri un servizio in più ai tuoi clienti.]]> https://www.digithera.it/blog/Conservazione_intermediari/  


Offri ai tuoi clienti la soluzione al problema della Conservazione in modo semplice e veloce.

In qualità di intermediario Digithera puoi beneficiare di condizioni privilegiate per la rivendita di servizi di Conservazione Sostitutiva di fatture in formato XMLPA inviate alla PA.

Esistono diversi servizi che fanno pagare la Conservazione con un importo aggiuntivo rispetto al costo dell'invio delle fatture in formato elettronico. Altri, invece, che a fronte di pacchetti promozionali per l'invio delle fatture, vincolano poi le aziende ad un pagamento di un canone per mandare in conservazione le fatture.

Con Digithera il costo della Conservazione Sostitutiva è compreso nel prezzo dell'invio di ogni fattura.
Offrendo l'opzione "Tutto Compreso" ai tuoi clienti non avrai canoni né costi di attivazione, e la certezza che le fatture risponderanno ai requisiti della normativa.
Nell'area riservata saranno disponibili tutte le fatture ricevute sia nel formato originale che in quello convertito, in forma di file dati strutturati, con in più la possibilità di gestire le anagrafiche dei fornitori.
 

Non solo PA

I nostri servizi di Conservazione sono l'ideale per la gestione di tutte le fatture attive e passive, anche tra clienti privati in formato PDF.
Troverai le fatture nell’archivio digitale per tutto il periodo previsto dalle norme e potrai consultarle con facilità per ogni esigenza.
Potrai inoltre inviare in conservazione anche i registri contabili ed i libri della tua azienda, e dal momento che pagherai il bollo ogni 2500 registrazioni invece che ogni 100 pagine potrai anche ottenere un significativo risparmio.

Il costo per i tuoi clienti? Solo il set up di attivazione e un canone decennale per ogni fattura


 

Hai clienti GSE?

Se tra i tuoi clienti ci sono operatori nel settore energetico, pensiamo noi a mandare le fatture in conservazione, a costi bassissimi. 

 

 

Scopri i nostri servizi di Conservazione Elettronica

 

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Fri, 19 Feb 2016 14:42:45 +0100
<![CDATA[Falsi miti e reali evidenze della Fatturazione Elettronica B2b]]> https://www.digithera.it/blog/Falsi_miti_fatturazione_b2b/ Proponiamo di seguito l'analisi di Daniele Marazzi e Paolo Catti, consulenti per  Partners4Innovation, sui falsi miti che circolano in materia di fatturazione elettronica tra privati.

 

La pubblicazione del Decreto Legislativo n.127 dello scorso 5 agosto 2015 ha innescato un fermento e un’attesa considerevoli sul fronte della Fatturazione Elettronica fra imprese. Il Legislatore ha dato chiari segnali di voler proseguire nel percorso di stimolo verso la Digitalizzazione intrapreso con l’entrata in vigore dell’obbligo di Fatturazione Elettronica verso la PA, pienamente operativo dallo scorso 31 marzo 2015.

Fermento e attesa che accomunano, da un lato, il vasto e variegato mondo dei cosiddetti contribuenti - “curioso” di capire quali incentivi possa offrire l’adesione volontaria al regime di Fatturazione Elettronica e di trasmissione telematica dei dati all’Agenzia delle Entrate - e dall’altro il più circoscritto ecosistema dei fornitori di servizi e soluzioni di Fatturazione Elettronica e di Conservazione Digitale (che pure raccoglie, malcontati, oltre 200 attori).

In fortissima analogia con quanto accaduto in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo di Fatturazione Elettronica verso la PA, anche oggi siamo di fronte al susseguirsi di timori, strumentalizzazioni e clamorose “sparate”. In questo contesto - occupandoci del tema da diversi anni e avendo avuto occasione di confronto continuativo con imprese, Pubbliche Amministrazioni, provider di servizi e soluzioni nonché con tutte le Istituzioni titolate in materia - sentiamo l’esigenza di fare alcune puntualizzazioni sul fenomeno. Per farlo, con l’obiettivo di prediligere chiarezza e sintesi, abbiamo scelto di portare l’attenzione, in particolare, su due Miti e altrettanti Fatti.

L'articolo completo è disponibile all'indirizzo http://www.digital4.biz/finance/invoice-document/falsi-miti-e-reali-evidenze-della-fatturazione-elettronica-b2b_43672157344.htm

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Fri, 19 Feb 2016 14:34:38 +0100
<![CDATA[Dematerializzazione: come semplificare i processi di gestione con un unico archivio]]> https://www.digithera.it/blog/Dematerializzazione-come-semplificare-i-processi-di-gestione-con-un-unico-archivio/ All’interno del processo di Fatturazione Elettronica – tanto nella PA quanto nelle imprese – digitalizzare non significa, semplicemente, dematerializzare un documento nella fase di trasmissione o ricezione (per poi, per esempio, stamparlo una volta ricevuto), ma avviare una profonda revisione del processo di gestione dei dati contenuti in questo documento, al fine di gestirne l’intero ciclo di vita in digitale.

 

L’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano ha stimato i benefici e le opportunità legate alla digitalizzazione di diverse tipologie di documenti utilizzati e diffusi nelle organizzazioni, arrivando a mapparli all’interno di una matrice che li “organizza” e classifica in base alla “diffusione del documento” – ovvero al grado di diffusione “assoluta” di ciascun dei documenti analizzati all’interno delle organizzazioni - e al “beneficio unitario” legato alla digitalizzazione di ciascuna tipologia di documento analizzato.

 

Dematerializzazione come revisione del processo di gestione documentale

 

Tra i documenti più interessanti vi sono documenti “trasversali” alle diverse tipologie di organizzazioni come fatture, registri bollati e contabili oltre che registri IVA. Grazie allo sviluppo della  tecnologia digitale Digithera rende oggi possibile sfruttare appieno i vantaggi della dematerializzazione archiviando queste tipologie di documenti in unico database che ti permetterà di:

 

  • Consultare tutte le tue fatture e registri in un'unica piattaforma recuperarando spazio nel tuo ufficio e risparmiando inchiostro e carta.
  • Evitare selezionali differenti mantenendo inoltre la stessa sequenza di numerazione delle fatture, senza discriminante tra elettronica e non.
  • Conservare come da normativa tutte le tue fatture, per la Pubblica Amministrazione e per altri tuoi clienti privati, ed i tuoi registri.

 

Entra nell’era Digitale: scopri i servizi Digithera e inizia a sfruttare in pieno tutte le potenzialità della dematerializzazione dei tuoi documenti.

 

Fonti: www.forumpa.it/pa-digitale/documenti-non-solo-fatture-digitalizzare-i-documenti-di-business-si-puo-e-conviene

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Fri, 05 Feb 2016 11:46:36 +0100
<![CDATA[I benefici della Fatturazione elettronica anche per i privati: percorso obbligato o occasione da non perdere ?]]> https://www.digithera.it/blog/I-benefici-della-Fatturazione-elettronica-anche-per-privati/ A un anno dall’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA, il mercato inizia già a parlare di estendere il processo di fatturazione elettronica anche ai privati: il regime digitale sarà comunque opzionale e non obbligatorio, ma con notevoli vantaggi per chi adotterà la nuova soluzione paperless.

 

Oltre ad un pacchetto di semplificazioni per chi sceglie di abbandonare la carta, con aiuti aggiuntivi ad hoc per le imprese più piccole, sarà prevista anche una corsia preferenziale per i rimborsi Iva, che saranno  garantiti entro tre mesi dalla dichiarazione annuale.

Il canale di comunicazione del nuovo regime digitale, sia per le fatture attive che ciclo passivo, sarà il già collaudato Sistema di Interscambio attualmente in uso per le fatture elettroniche alla PA, mentre il formato utilizzato per la generazione della fattura B2B sarà quello Xml già definito per la fatturazione obbligatoria nei confronti delle PA.

 

Una nuova e stimolante sfida per i provider di servizi di Fatturazione Elettronica come Digithera, che offre già  un sistema collaudato di fatturazione digitale con numerosi punti di forza tra cui:

  • Acquisizione multicanale con possibilità di ricezione della fattura e di estrazione dati da qualunque formato.
  • Convalida, conversione in formato xml/xml-pa e altri formati, e preventiva segnalazione di eventuali errori prima dell’invio.
  • Invio al sistema di interscambio e monitoraggio via mail e attraverso la tua area riservata delle risposte di SdI.

 

 

Fonti:

http://smartmoney.startupitalia.eu/soldi-tasse/51495-20160122-fatturazione-elettronica-imprese-incentivi

http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2015-12-18/fatture-b2b-si-parte-2017-063908.shtml?uuid=AC2Z7uvB

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Wed, 03 Feb 2016 14:20:33 +0100
<![CDATA[Da obbligo a beneficio: il valore della dematerializzazione (anche) per le piccole aziende]]> https://www.digithera.it/blog/il-valore-della-dematerializzazione-anche-per-le-piccole-aziende/ La success story di Digithera con Winner Antifurti 

Da obbligo a beneficio:
il valore della dematerializzazione (anche) per le piccole aziende

Success story di Antifurti Winner srl
www.antifurtiwinner.it


21/01/2016

L’ESIGENZA



Antifurti Winner srl, azienda leader nel settore della protezione delle persone, degli ambienti e delle cose con sede a Vimercate (MI), si occupa da anni di sistemi di sicurezza, antincendio, videosorveglianza in ambito civile e industriale. Strutturata per assistere e mantenere efficienti gli impianti installati, si avvale anche di un moderno ed evoluto centro di teleassistenza.
Antifurti Winner srl ha in essere 9 contratti di manutenzione e assistenza con due pubbliche amministrazioni, un Comune e un istituto di scuola superiore, per i quali hanno installato  dei sistemi di sicurezza. L’azienda ha emesso 9 fatture nell’arco del 2015. La tipologia e frequenza delle fatture che vengono emesse variano in base al tipo di intervento.

 

 


LA SOLUZIONE



Considerato il numero contenuto di fatture da emettere l’azienda ha optato per il servizio TeleDigita con acquisto anticipato a pacchetto di 9 fatture a scalare.
Con TeleDigita il cliente invia a Digithera i dati della fattura come li ha sempre forniti, senza esigenze di formato alcuno, con la garanzia che Digithera si preoccupi di comporre la fattura, verificarla ed assicurarsi che il risultato sia conforme a quanto richiesto dalla PA e soprattutto che sia valida ed accettata.
Prima di acquistare il servizio di Digithera Antifurti Winner lo ha confrontato con altri offerti da un loro consulente.
L’offerta di Digithera è apparsa economicamente più vantaggiosa con la totale semplificazione nell’emissione del documento
.

 

 

“Abbiamo la tranquillità di esserci affidati a un partner preciso e competente, capace di affiancarci concretamente per far fronte a questo nuovo obbligo.” Monica Bertolazzi, Antifurti Winner srl









GLI EFFETTI DEL CAMBIAMENTO



Il maggior beneficio riscontrato da parte dell’azienda è stato duplice: da un lato il non dover apportare modifiche al loro gestionale di fatturazione per adeguarsi alla nuova normativa sulla fatturazione elettronica; dall’altro la semplicità della gestione del processo, che di fatto si riduce nell’emettere la fattura, creare il pdf e inviarlo via mail a Digithera. Al resto ci pensa Digithera.





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Thu, 21 Jan 2016 13:41:41 +0100
<![CDATA[Numerazione sequenziale delle fatture cartacee ed elettroniche: uno o più sezionali di numerazione?]]> https://www.digithera.it/blog/numerazione-fatture/ Ad oggi la numerazione delle fatture (elettroniche o cartacee) deve essere effettuata facendo riferimento esclusivamente al contenuto dell’art. 21, co.2 del DPR 633/72 come modificato dalla Finanziaria del 2013 (art.1, co.325, lett.d) L.228 del 24/12/2012) che dispone: “2. La fattura contiene le seguenti indicazioni: a) data di emissione; b) numero progressivo che la identifichi in modo univoco; …”
Secondo la nuova formulazione della norma, quindi, la fattura deve contenere un numero progressivo che la identifichi in modo univoco. Inoltre si evidenzia che, conseguentemente, non vi è più espressamente riferimento all’obbligo che la numerazione progressiva sia riferita ad un anno solare.

 

L'aspetto importante da tenere in considerazione in merito alla questione della numerazione delle fatture è la garanzia di assenza di "buchi": è lo stesso DPR 633/72 che dice chiaramente che è necessario tenere un protocollo IVA senza buchi di numerazione. A questo decreto si aggiungono discipline successive che prevedono la possibilità di avere più sezionali, ma che ognuno non deve avere buchi di numerazione. Con particolare riferimento alla conservazione delle fatture, vi sono norme che decretano come ogni metodo di conservazione richieda l'assenza di buchi di numerazione. Quindi la necessità di creare più sezionali non è propedeutica ma necessaria per non avere buchi di numerazione per le fatture elettroniche qualora si sia in presenza anche di fatture in PDF (o cartacee) che vanno in conservazione cartacea.

 

Effettivamente per non dover più gestire sezionali diversi basterebbe mandare in conservazione sostitutiva tutte le fatture attive, anche quelle inviate a clienti privati, generando semplicemente dei PDF.

 

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Mon, 11 Jan 2016 16:15:56 +0100
<![CDATA[Norme fattura elettronica PA, cosa sta facendo l’AGID per sciogliere gli ultimi nodi]]> https://www.digithera.it/blog/Norme-fattura-elettronica-PA-sciogliere-ultimi-nodi/ Un tavolo di lavoro avviato presso l’Agenzia per l’Italia Digitale, con le diverse parti in causa, sta affrontando i vari nodi tecnici che ancora impediscono di tradurre la rivoluzione della e-fattura in benefici e vantaggi per tutti (e il sistema Paese).

Tra i principali contributori al tavolo c’è Andrea Nicolini, Responsabile dell’area informatica del Cisis (Centro interregionale servizi informatici, geografici, statistici), che si sta facendo portavoce soprattutto dei problemi sollevati dalle PA locali (ma anche dei rispettivi fornitori).

Quali? «La questione di fondo è che le norme sulla fattura elettronica obbligatoria verso la PA sono arrivate sovrapponendosi a un impianto normativo preesistente che non la prevedeva. Da qui alcuni nodi e incertezze interpretative che a volte rallentano la gestione della fattura da parte dell’ente e quindi il pagamento», dice Nicolini.

I lati d’ombra, che creano rallentamenti, riguardano soprattutto quei casi in cui le norme precedenti e quelle sulla fatturazione elettronica sono contrastanti su quali devono essere i campi da compilare. «Capita con il CIG o il CUP o alcune diciture tipiche in campo ambientale (comunicazioni assolte), farmaceutico o sanitario, professionale (legge del settore del professionista non iscritto a un albo) o che riguano i Comuni», spiega.

Succede quindi che il fornitore non sa se e dove inserire quelle diciture. E l’Ente, dal canto suo, non sa se può in effetti pagare una fattura che non le contiene.

Questi, in effetti, sono casi minoritari sul totale delle fatture: nel solo mese di ottobre 2015 sono stati trattati oltre 2.700.000 file fattura, e di questi meno di 150.000 (5,4%) sono stati scartati direttamente dal nodo (questo dato non tiene conto però dei rifiuti delle amministrazioni dopo l’accettazione da parte del nodo, il Sistema di Interscambio).

Più grave, ma più complesso da affrontare, è un altro problema, di carattere generale: la fattura elettronica ora vive in un ambiente, della Pubblica Amministrazione, che è ancora in gran parte non digitale. Risultato: ancora questa rivoluzione non consente alle PA - e quindi al Sistema Paese - di raggiungere i benefici promessi (in termini di risparmi ed efficienze).

Bisogna insomma passare a una «gestione completamente digitale delle fatture elettroniche, nelle fasi di ricezione e di archiviazione ma anche nella fase di registrazione e di approvazione al pagamento. Come hanno fatto già alcune PA», ricorda Irene Facchinetti, Direttore dell'Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano.  

Ed è un passaggio fondamentale, da perseguire con urgenza. Il rischio non è - semplicemente - quello di avere benefici inferiori rispetto al potenziale. Ma è di non averne affatto, nel breve periodo, in tutte quelle PA che soffrono di una digitalizzazione parziale. Ossia, la maggioranza.

L’esperienza insegna, infatti, che i processi digitali godono del principio dello switch off e soffrono per le mezze misure. Finché un processo resta in parte analogico, la mescolanza dei due mondi comporta sprechi e ridondanze.

Fonte: www.digital4.biz

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Mon, 21 Dec 2015 11:57:24 +0100
<![CDATA[Fatture B2B, si parte dal 2017]]> https://www.digithera.it/blog/fatture-b2b/ Fattura elettronica B2B, trasmissione telematica dei corrispettivi e dei dati delle fatture, attive e passive, entrano nel vivo con una calendarizzazione che traguarda entro febbraio 2016 la consultazione delle associazioni di categoria nell'ambito del forum Fatturazione elettronica ed E-procurement, in modo tale da consentire la successiva emanazione del provvedimento direttoriale attuativo del decreto legislativo 127/15.

 

Nel corso dell'incontro del Forum, tenutosi ieri a Roma presso la direzione generale delle Entrate, sono stati infatti illustrati e discussi con gli stakeholders interessati i principali elementi, tecnici ed operativi, individuati dal gruppo di lavoro interno all'amministrazione finanziaria appositamente costituito.

 

A tale riguardo, dal 1° luglio 2016 l'Agenzia delle entrate deve rendere disponibile ai contribuenti un sistema gratuito di generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche. È stato anche chiarito che il formato che verrà utilizzato per la generazione della fattura B2B sarà quello Xml già definito per la fatturazione obbligatoria nei confronti delle Pa. Le Entrate appaiono tuttavia intenzionate, anche in un'ottica di gradualità, a rendere disponibile dal 1° luglio 2016 il servizio gratuito limitatamente alla gestione delle fatture verso le Pa, differendone l'operatività a tutte le fatture B2B al 1° gennaio 2017. Uno dei canali di trasmissione delle fatture così generate sarà quello realizzato attraverso il Sistema di interscambio–Sdi, per il quale si stanno approfondendo le modalità di indirizzamento delle fatture non potendo utilizzare l'indice Ipa, ideato e strutturato per le pubbliche amministrazioni.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore del 18 dicembre 2015

La notizia completa è disponibile qui

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Fri, 18 Dec 2015 14:04:52 +0100
<![CDATA["Fattura elettronica? Una innovazione importante per la vita delle imprese"]]> https://www.digithera.it/blog/marco-gay-fatturazione-elettronica/ Anche i giovani di Confindustria plaudono ai vantaggi della fatturazione elettronica. Perchè il futuro delle nuove aziende passa anche dalla digitalizzazione. Condividiamo questo intervento di Marco Gay, imprenditore attivo nel settore digitale e presidente dei Giovani di Confindustria

 

"Se guardiamo al mondo delle innovazioni, ce ne sono state alcune particolarmente importanti per la vita delle imprese. Penso per esempio alla fatturazione elettronica, un risultato importante anche per la Pa, che finalmente può modernizzarsi e digitalizzarsi. Ci abbiamo messo cinque anni perché la norma diventasse realtà. Le aziende stanno iniziando ad adeguarsi: tra fine anno e inizio 2016, con la chiusura dei bilanci, ci auspichiamo che la novità vada a regime."

 

L'intervista integrale è stata diffusa da Economy Up ed è disponibile a questo link.

 

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Fri, 11 Dec 2015 11:48:06 +0100
<![CDATA[Digithera prima in Italia ad ottenere il certificato di conformità al DM 55/2013 da parte di Lloyd's Register]]> https://www.digithera.it/blog/certificato-LRQA/ Il nostro processo di conversione ed invio di Fattura Elettronica verso la PA è stato validato da Lloyd's Register: un grande riconoscimento della nostra professionalità!

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Fri, 11 Dec 2015 11:30:34 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica e digitalizzazione: verso l'interoperabilità tra diverse soluzioni?]]> https://www.digithera.it/blog/interoperabilita_privati_PA/ Liliana Fratini Passi, Direttore Generale del Consorzio CBI, promosso dall’ABI, nell'intervista pubblicata da Eurispes il 1 dicembre parla dello sviluppo di servizi di digitalizzazione a livello cooperativo "Sostenendo fortemente la cultura del “fare sistema”, ovviamente nel rispetto dello spazio competitivo delle singole industrie e singoli attori, affinché il nostro Paese recuperi il posto che merita nell’economia internazionale".


Il livello cooperativo di digitalizzazione cui fa riferimento la Passi coincide con quello di interoperabilità delle diverse piattaforme di comunicazione telematica oggi presenti sul mercato. Raggiungere l'integrazione dei diversi sistemi, anche non necessariamente tramite l'imposizione di standard comuni, consentirebbe di integrare anche le esigenze e le esperienze dei singoli clienti, mettendole su uno stesso piano e rendendole confrontabili, indipendentemente dai formati che ognuno usa, con enormi vantaggi in termini di soddisfazione del cliente stesso e di efficienza del processo.


All'estero questo approccio "cooperativo" è già adottato, ad esempio, in linea con le indicazioni dell'iniziativa PEPPOL (Pan-European Public Procurement On Line) che ha come obiettivo quello di individuare delle soluzioni che permettano a qualsiasi operatore economico dell’Unione Europea di partecipare a una gara d’appalto di una Pubblica Amministrazione di un altro Stato Membro grazie ad un’unica piattaforma digitale.

Noi di Digithera confidiamo che a breve anche la fatturazione elettronica adottata in Italia rientri in questo disciplinare.


Fatturazione elettronica e digitalizzazione

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Thu, 10 Dec 2015 17:04:47 +0100
<![CDATA[16 milioni di fatture PA inviate nel 2015 (e non siamo ancora a fine anno!)]]> https://www.digithera.it/blog/bilancio-liliana-frattini-passi/ Sono oltre 16 milioni i file digitali veicolati delle imprese alla Pubblica Amministrazione da marzo 2015, da quando cioò è in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica verso la PA. Numeri consistenti e in costante crescita, come ha precisato Liliana Fratini Passi, Direttore Generale del Consorzio CBI, promosso dall’ABI, in questo  "bilancio" pubblicato da Eurispes che condividiamo (link).

Anche Digithera nel suo piccolo ha contribuito a questa crescita: oltre 3.000 sono le fatture inviate al Sistema di Interscambio tramite la piattaforma Digithera.

 

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Thu, 03 Dec 2015 15:07:02 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica: un primo passo concreto verso la digitalizzazione]]> https://www.digithera.it/blog/Fatturazione-elettronica-un-primo-passo-concreto-verso-digitalizzazione/ Dopo quasi un anno dall’entrata in vigore dell’obbligo che coinvolge oltre 20.000 Pubbliche Amministrazioni (cui corrispondono oltre 50.000 uffici) e più di 580.000 fornitori, il sistema di fatturazione elettronica comincia a registrare i primi risultati.

Sono quasi 20 milioni le Fatture Elettroniche veicolate attraverso il Sistema di Interscambio, di cui 2,7 milioni solo nell’ultimo mese: con i suoi servizi innovativi, Digithera ha conquistato la fiducia di numerosi clienti, contribuendo a gestire un volume pari al 1.5% del totale delle fatture inviate nel solo ottobre al Sistema di Interscambio.


Possiamo quindi parlare di Fatturazione Elettronica come un primo, concreto, passo verso la digitalizzazione del Paese: è stato compiuto correttamente, ma non è stato ultimato
Le proposte avanzate dalla stessa Agenzia delle Entrate sembrano incoraggiare la prosecuzione del percorso. La redazione di linee guida che definiscano in modo puntuale e senza ambiguità le informazioni che possono essere inserite in uno specifico campo del Tracciato FatturaPA permetterà di evitare che le richieste avanzate dalle Pubbliche Amministrazioni – che, nella maggior parte dei casi in buona fede, vogliono sfruttare le opportunità offerte dalla Fatturazione Elettronica per rivedere e automatizzare quanto più possibile i propri processi interni – si trasformino in una moltitudine di “personalizzazioni” che tocca poi ai fornitori affrontare.


Per conseguire i benefici auspicati, le PA non possono limitarsi a “fare”, ma devono “fare bene” fatturazione elettronica. Dotandosi di quanto occorre per integrare le fatture nei rispettivi sistemi, possono evitare la digitazione a sistema e la gestione cartacea delle approvazioni al pagamento. La chiave di volta è la gestione completamente digitale delle fatture elettroniche, nelle fasi di ricezione e di archiviazione ma anche nella fase di registrazione e di approvazione al pagamento. Si può fare: è infatti questo il percorso intrapreso negli ultimi mesi da alcune PA che hanno affrontato l’obbligo normativo come una concreta opportunità per rivedere, in chiave digitale, i propri processi.

Fonte: www.agendadigitale.eu

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Tue, 01 Dec 2015 15:37:05 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica PA: i primi dati delle agenzie delle entrate ]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-pa-primi-dati/ Nel corso dell’audizione del 18 novembre presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria il direttore dell’agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, ha comunicato i primi dati relativi all’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA.


Il direttore ha evidenziato come il potenziamento operato sul Sistema di interscambio (Sdi) si sia dimostrato efficace: la piattaforma è stata in grado di gestire il consistente aumento degli utenti (da circa 18mila file al giorno registrati a marzo 2015 si è passati a circa 87mila ricevuti in media a ottobre 2015). Il numero degli uffici destinatari di fatture elettroniche, inoltre, è aumentato del 156% (dai 19.729 del 30 marzo ai 50.572, registrati al 9 novembre), quello dei fornitori del 451% (da 104mila 573.170).


Il direttore dell’Agenzia ha poi sottolineato il costante decremento della percentuale di file scartati in rapporto all’aumento di quelli ricevuti: nel periodo 6 giugno 2014 – 9 novembre 2015, il Sid ha ricevuto oltre 20,4 milioni file fattura, con un tasso di scarto complessivo pari al 9,2% che diventa del 5,4% nel mese di ottobre 2015 (il dato, nel secondo semestre 2014, era del 18,23%; nel primo semestre 2015, dell’11%). Nello stesso periodo, il Sid ha ricevuto oltre 12,8 milioni di file fattura destinati a enti locali, pari al 75% del totale dei file ricevuti nel periodo. Il tasso di scarto relativo a questi file è pari al 3,4% mentre la percentuale media delle fatture accettate è pari al 93% circa di quelle oggetto di esito. Il tasso di scarto, dunque, in continuo decremento, è certamente un indicatore di quanto siano efficaci gli strumenti messi a disposizione degli utenti.


Passi sicuramente decisivi per la modernizzazione del sistema Italia, ai quale Digithera intende contribuire fornendo ai propri clienti un servizio semplice, professionale e integrato, dedicato a tutti coloro che vogliono innovare la propria azienda e adempiere agli obblighi imposti.

Ad Ottobre, sono già 37.000 le fatture gestite ed inviate da Digithera verso il sistema di interscambio, a testimonianza dell'affidabilità e della sicurezza dei nostri servizi.


Scopri il servizio di fatturazione elettronica Digithera per la PA. 
In pochi semplici passi sarai in grado di  convertire, convalidare, firmare ed inviare la tua fattura alla PA senza costi fissi  né canone. In più, potrai mantenere conservare le tue fatture a norma di legge, adempiendo alla Conservazione Sostitutiva, senza costi aggiuntivi.

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Wed, 25 Nov 2015 09:13:07 +0100
<![CDATA["Pronti a lavorare per la fatturazione elettronica tra privati"]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione_tra_privati/

"Dal primo gennaio 2017 anche i privati protranno scambiarsi fatture in formato elettronico che, lo ricordiamo, non vuol dire uno scambio di PDF ma l'invio di file di dati strutturati conformi alla legge sulla fatturazione elettronica. Sappiamo già che la trasmissione telematica delle fatture tra privati prevederà il ricorso al Sistema di Interscambio già utilizzato per la fatturazione elettronica verso la PA (che ora à obbligatoria). In Digithera stiamo già lavorando per adattare i nostri servizi di fatturazione elettronica e conservazione sostitutiva e rispondere alle nuove esigenze dei privati, così come facciamo oggi con oltre 18.000 clienti tra aziende e liberi professionisti"

Questo il commento di Roberto Rambaldi, Digithera srl, in merito alle nuove prospettive sulla fatturazione elettronica tra privati. E’ infatti in vigore dal 2 settembre 2015 il decreto sulla fatturazione elettronica tra privati. Per il momento, nel concreto non cambia nulla: le nuove regole inizieranno ad avere effetto dal 2017, ma la legge è operativa rendendo stringenti le tempistiche previste.  La trasmissione telematica delle fatture elettroniche diventa un’opzione esercitabile dal primo gennaio 2017, incentivata da misure di semplificazione e benefici fiscali. Chi sceglierà la fattura elettronica godrà di una serie di esenzioni da altrettanti obblighi di comunicazione relativi a operazioni rilevanti ai fini IVA (Spesometro), contratti di leasing e operazioni con paesi black list, e altri benefici.

Fonte: PMI.it

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Fri, 20 Nov 2015 13:16:19 +0100
<![CDATA[Agenzia delle Entrate: in ottobre record di oltre 2,7 milioni di fatture gestite telematicamente]]> https://www.digithera.it/blog/record_fatture_pa_ottobre2015/ Un approfondimento del Sole 24 Ore di sabato scorso riporta alcuni dati interessanti in materia di fatturazione elettronica.

Nel mese di ottobre, secondo gli ultimi dati elaborati dall’Ufficio fatturazione elettronica Pa dell’Agenzia delle Entrate, il Sistema di interscambio (Sdi) ha segnato il nuovo record di oltre 2,7 milioni di fatture ricevute mentre la platea di fornitori della Pa coinvolti ha superato le 450mila imprese. Se il trend resterà invariato a fine anno il sistema avrà trattato circa 32 milioni di documenti. Inoltre nel primo semestre il numero delle aziende che fa ricorso all’archiviazione «virtuale» supera quota 300mila.

 

Per avere altre informazioni sull'approfondimento del Sole24Ore contattateci a info@Digithera.it

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Wed, 18 Nov 2015 11:56:47 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica e dematerializzazione dei documenti, quali prospettive?]]> https://www.digithera.it/blog/Fatturazione-elettronica-e-dematerializzazione-documenti-quali-prospettive/ Da giugno del 2013 è diventato esecutivo il DMEF n. 55 del 3 aprile dello stesso anno, un decreto destinato alla fatturazione elettronica e dematerializzazione dei documenti: questo vuol dire che gli uffici non potranno accettare fatture che gli verranno presentate in formato diverso da quello digitale. I fornitori quindi che proveranno a presentare fatture in formato cartaceo, eludendo la nuova legge in vigore, potrebbero non ricevere il pagamento delle fatture stesse.

I vantaggi di questa nuova riforma, che riguarda per il momento solo la Pubblica Amministrazione, saranno costretti a emettere e trasmettere le fatture in modalità elettronica, risiedono nel fatto che si eviteranno gli sprechi di carta e, grazie alla firma digitale, sarà facilitata e rintracciata la stesura e l’incasso della fattura stessa.

La fatturazione elettronica e la dematerializzazione dei documenti potranno portare ad un mantenimento dei costi risparmiando sia tempo che risorse che venivano precedentemente destinati alla gestione dei documenti in carta stampata. Nelle grandi aziende e nelle Pubbliche Amministrazione, poi, considerato il fatto che per motivi fiscali le varie fatture devono essere conservate per 10 anni nel caso vi sia bisogno di effettuare dei controlli, sono necessari spazi capienti abbastanza da contenere tutti i vari dossier, che in 10 anni potrebbero anche crescere esponenzialmente di numero.

La legge sulla fatturazione elettronica e la dematerializzazione dei documenti potrà inoltre rendere molto più semplice e rapido il reperimento del documento richiesto, senza che venga perso tempo a cercarlo in mezzo a migliaia di fatture ed eviterà anche il rischio che le stesse si rovinino o che vadano perse.

Utilizzando le nuove tecnologie che l’evoluzione scientifica ci mette a disposizione potremmo usufruire delle firme digitali sui documenti, possedere una posta elettronica certificata con cui sarà possibile inviare documenti ufficiali ai vari uffici senza bisogno di recarsi fisicamente presso i vari uffici della Pubblica Amministrazione e, per ultima ma non in ordine di importanza, la conservazione sostitutiva, con la quale sarà possibile ottenere una migliore gestione dei documenti in questione.

Certo, a questo si devono aggiungere gli strumenti informatici idonei ad un corretto utilizzo dei sistemi tecnologici perché se è vero che la dematerializzazione documentale rappresenterà un vantaggio per tutti, è altrettanto vero che in molte situazioni c’è la necessità di una sinergia tra i vari documenti e un supporto digitale non in grado di creare questa sinergia può rappresentare un ostacolo allo svolgimento lineare del sistema produttivo. Siamo quindi convinti che il regime di fatturazione elettronica – e più in generale i sistemi di archiviazione digitale – rappresenti un vantaggio per tutti i professionisti del settore, che vedranno aumentare l’efficienza dei processi di gestione aziendale in tempi ridotti.

Un occhio di riguardo è puntato anche sull’impatto ambientale che tramite questa nuova legge si vedranno risparmiare kilogrammi di carta, situazione che non può che giovare al nostro pianeta. Ciò metterà sicuramente in discussione le modalità lavorative di tantissimi dipendenti, e probabilmente saranno necessari corsi di aggiornamento, ma non potrà che portare miglioramenti a tutti i processi aziendali.

Fonte: www.referendumacqua.it

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Thu, 12 Nov 2015 08:14:56 +0100
<![CDATA[Fattura elettronica anche per il fotovoltaico]]> https://www.digithera.it/blog/Fattura-elettronica-anche-per-il-fotovoltaico/ La dematerializzazione delle fatture, con i suoi obblighi ma anche innegabili benefici – anche in termini di tutela ambientale – arriva anche per le imprese del settore fotovoltaico.

L’obbligo di fatturazione elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione ha avuto un graduale processo di evoluzione iniziato con la Finanziaria 2008, che ha fissato le date ultime per l’entrata in vigore dell’adempimento. Secondo tale calendario, il 6 giugno 2014 i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti nazionali di previdenza ed assistenza sociale non accettano più fatture in formato diverso da quello elettronico; dal 31 marzo 2015 è toccato ai rimanenti Enti nazionali ed alle Amministrazioni locali; dal 20 luglio 2015 la fattura elettronica è diventata obbligatoria per le imprese che cedono energia (prodotta per mezzo di sistemi eolici, geotermici, idroelettrici e da fonti quali biomasse a biogas e oceaniche) al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), considerando la tariffa omnicomprensiva, ossia il prezzo di vendita.

In forza di un Decreto Ministeriale in attuazione della stessa Legge Finanziaria 2008, dal 21 settembre 2015, si è aperta una nuova ed ultima fase del processo di fatturazione elettronica: il portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) è stato potenziato ed adattato per consentire l’emissione della fattura elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione, anche da parte del settore del fotovoltaico, che era rimasto escluso dall’obbligo. In altre parole, il GSE, per conto degli operatori, emetterà le fatture in formato XML, le firmerà digitalmente e le trasmetterà al Sistema di Interscambio (SDI) per conto dei beneficiari dei servizi energetici. Si tratta della seconda fase del progetto di fatturazione elettronica per il settore energia: la prima aveva riguardato il solo regime commerciale, ovvero la tariffa omnicomprensiva; con la nuova fase anche la tariffa incentivante rientra tra quelle obbligate al formato elettronico ed essa riguarda le seguenti fattispecie:

  • i Certificati Verdi e la Tariffa Onnicomprensiva;
  • il Ritiro Dedicato;
  • la Tariffa Fissa Onnicomprensiva;
  • lo Scambio sul posto;
  • i Certificati Bianchi;
  • le Fonti di Energia Rinnovabili (FER) Elettriche.


Dopo l’invio della fattura elettronica bisogna attendere la definitiva accettazione da parte del SDI oppure il suo rifiuto tramite email che comporterà una nuova procedura di emissione.

Fonte: www.magevola.it

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Wed, 11 Nov 2015 11:32:50 +0100
<![CDATA[Fatturazione elettronica GSE: dal 3 novembre attive le nuove funzionalità]]> https://www.digithera.it/blog/Fatturazione-elettronica-GSE-le-nuove-funzionalita/ Fatturazione elettronica GSEIl 31 marzo 2015 anche per il GSE è scattato l'obbligato di adeguarsi alle norme sulla fatturazione elettronica. Dopo aver attivato (20 luglio 2015) la funzionalità relativa alle Fatture Energy emesse dagli operatori nei confronti della Pubblica Amministrazione e quelle per i regimi commerciali Ritiro Dedicato - Tariffa Onnicomprensiva - Certificati Verdi - Tariffa Fissa Onnicomprensiva - Certificati Bianchi da CAR (21 settembre 2015), il GSE ha informato che dal 3 novembre 2015 tali funzionalità saranno attivate anche per lo Scambio sul Posto.

Dal 3 novembre 2015, dunque, il GSE emetterà - per conto degli operatori - le fatture in formato XML, provvedendo a firmarle digitalmente e a trasmetterle al Sistema di Interscambio - SDI. Gli operatori sono tenuti ad effettuare la conservazione sostitutiva delle fatture e delle notifiche del Sistema di Interscambio, messe a disposizione dal GSE sul relativo Portale.

Per consentire l'adeguamento della piattaforma, le funzionalità attualmente in vigore saranno sospese dal 26 ottobre 2015. Il documento Istruzioni operative relative alle Fatture Energy fornisce maggiori dettagli in merito alle funzionalità del processo di fatturazione elettronica. Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero verde 800.16.16.16 o inviare una e-mail all'indirizzo fatturazione.elettronica@cc.gse.it.

Fonte: www.lavoripubblici.it

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Mon, 09 Nov 2015 13:11:34 +0100
<![CDATA[Digithera rilascia Controller, un modulo per scoprire se hai fatto errori di numerazione nelle tue Fatture PA]]> https://www.digithera.it/blog/controller-numerazione-sezionali/
Si sta avvicinando la chiusura dell'anno fiscale e la corsa all'invio delle fatture emesse nei confronti della PA per la conservazione è iniziata.

Ma siete sicuri di averle compilate corretamente? Può bastare un errore nell'importo, nella data di emissione o nel numero progressivo della fattura a far partire una sanzione salata.

Per esempio, nel caso di fattura con dati inesatti che non influenzano il calcolo dell’Iva (è il caso del numero progressivo del documento oppure del numero di partita Iva del cliente) la sanzione può variare da 258 euro a 2.065 euro (con una riduzione a soli 25,80 euro se l’errore viene corretto entro il termine di presentazione della dichiarazione Iva annuale).

 

Proprio per venire incontro alle esigenze dei suoi clienti Digithera ha ideato "Controller", un servizio che consente di verificare che le fatture inviate in conservazione seguano la numerazione indicata nei sezionali IVA ed in particolare che non vi siano buchi di numerazione.

 

Come funziona?

Controller confronta che i singoli numeri delle fatture inviate alla PA siano coerenti con la struttura dei sezionali indicati ed evidenzia eventuali errori o buchi di numerazione.
Controller permette inoltre di tenere sotto controllo le fatture scartate o rifiutate oltre a poter anche indicare se queste siano già state pagate, parzialmente o in toto.
Controller è una consolle veloce e personalizzabile che consente di ordinare e organizzare le fatture elettroniche, che resteranno disponibili per 24 mesi.

Inoltre Controller consente di :

  • Mappare anche campi non strettamente previsti dalla Fattura PA (es. Codice Cliente)
  • Visualizzare quali fatture sono risolte dopo un primo invio fallito
  • Aggiungere lo stato di pagamento (non pagata, opagata parziale, pagata totale)
  • Scaricare PDF, XMLPA o vedere il dettaglio
  • Filtrare le tue viste secondo molti attributi come Anno, Mese, Codice IPA, Ragione Sociale, Destinatario e altri ancora.

Accedi alla tua area riservata ed acquista subito il nuovo servizio Controller.

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Sat, 07 Nov 2015 16:49:10 +0100
<![CDATA[Fattura digitale b2b: le prossime tappe]]> https://www.digithera.it/blog/Fattura-digitale-b2b-prossime-tappe/ Proviamo a fare il punto della situazione riguardo i prossimi passaggi verso la diffusione della fattura digitale tra privati prevista dal Dlgs n. 127 del 2 settembre 2015.

Entro il 1° luglio 2016 l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione dei contribuenti, gratuitamente, un servizio per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche (il medesimo previsto per la Fatturazione Elettronica verso la PA, il cui obbligo è entrato in vigore il 6 giugno 2014).

A partire dal 1° gennaio 2017 toccherà al Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) mettere a disposizione dei contribuenti, sempre gratuitamente, il Sistema di Interscambio (SDI) che diventerà, così come è accaduto con la Pubblica Amministrazione, lo strumento di veicolazione delle fatture tra fornitore e cliente. Tale strumento garantirà l'esito dell’invio e della ricezione della documento e restituirà in tempo reale lo stato delle operazioni rilevanti ai fini IVA.

Sempre a partire dal 1° gennaio 2017 l'Amministrazione finanziaria realizzerà un programma di assistenza semplificato, per specifiche categorie di soggetti passivi IVA di minori dimensioni, con cui saranno messi a disposizione per via telematica gli elementi informativi necessari per le liquidazioni periodiche e per la dichiarazione annuale dell’IVA.
Per questi soggetti è prevista una significativa riduzione degli oneri amministrativi e contabili (a patto che effettuino la trasmissione telematica dei dati di tutte le fatture, emesse e ricevute, e delle relative variazioni, anche mediante il Sistema di Interscambio, all’Agenzia delle Entrate, ndr), con l'esonero dalla registrazione delle fatture, dall'apposizione del visto di conformità e di prestazione della garanzia per i rimborsi Iva. A queste semplificazioni saranno ammessi anche soggetti che, pur non di dimensioni minori, intraprendano attività d’impresa, arte o professione, per il periodo in cui l’attività è iniziata e per i due successivi.

I soggetti non obbligati a emettere fattura se non su richiesta del cliente (art. 22, Dpr 633/1972) potranno optare per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi (articoli 2 e 3 dello stesso Dpr) all’Agenzia delle Entrate. Questa procedura andrà a sostituire la modalità di assolvimento dell’obbligo di certificazione fiscale dei corrispettivi, pur rimanendo attivo l’obbligo di emissione della fattura qualora sia richiesta espressamente dal cliente.

In tale data scatta invece l’obbligo a trasmettere telematicamente e memorizzare elettronicamente i dati per i soggetti che vendono prodotti attraverso i distributori automatici. A tal proposito sarà l'Agenzia delle Entrate a indicare le soluzioni possibili.

Ciò detto occorre sottolineare che la normativa ancora non è completa: con un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate verranno fissati le regole tecniche, i termini per la trasmissione telematica delle fatture, i modelli e ogni altra disposizione necessaria per l'attuazione delle disposizioni secondo principi di semplificazione, economicità e minimo aggravio per i contribuenti.
Importanti novità riguarderanno anche le modalità nuove e semplificate per i controlli fiscali, che dovranno essere dettagliate con un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, da emanarsi entro i prossimi sei mesi.

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Fri, 06 Nov 2015 09:53:42 +0100
<![CDATA[Fatturazione digitale b2b: i dubbi da chiarire]]> https://www.digithera.it/blog/Fatturazione-digitale-b2b-dubbi-da-chiarire/ Fattura digitale b2b: i dubbi da chiarireIn attesa delle regole tecniche e del decreto attuativo restano ancora interrogativi per il processo di fatturazione elettronica b2b.
Secondo il Decreto Legislativo n.127 del 5 agosto 2015, dal primo gennaio 2017 le imprese (e tutti i soggetti IVA) potranno beneficiare di alcune semplificazioni se trasmetteranno all’Agenzia delle Entrate i dati delle proprie fatture, emesse e ricevute.


Saranno esonerati da una serie di obblighi: l’invio dello Spesometro, le comunicazioni delle operazioni con i Paesi inseriti nella black-list, l’invio dei modelli INTRASTAT limitatamente agli acquisti di beni e alle prestazioni di servizi ricevute, la comunicazione dei dati relativi ai contratti stipulati dalle società di leasing, di locazione e noleggio, la comunicazione degli acquisti di beni da operatori economici di San Marino con assolvimento dell’IVA mediante autofatturazione.
Altre facilitazioni sono rimborsi IVA eseguiti in via prioritaria entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale e riduzione di un anno dei termini di accertamento in materia IVA e d’imposte dirette.

Secondo Irene Facchinetti, Direttore dell'Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano, tra gli aspetti da chiarire rimangono la tipologia di servizio (per la generazione, la trasmissione e la conservazione delle Fatture Elettroniche) che sarà offerto dall’Agenzia delle Entrate ai contribuenti e il ruolo del Sistema di interscambio; l’eventuale consenso alla Fatturazione Elettronica da richiedere ai propri clienti, le modalità di individuazione del cliente e l’eventuale istituzione di un’anagrafe unica.

Saranno dunque le prossime regole tecniche e il futuro decreto attuativo a chiarire queste zone d’ombra. Le prime saranno previste da un “provvedimento  del  Direttore  dell'Agenzia  delle  entrate, sentite le associazioni di categoria nell'ambito di forum nazionali sulla fatturazione elettronica istituiti in base alla decisione della Commissione europea COM  (2010)  8467”, si legge nel Decreto.
Col decreto del  Ministro  dell'economia e delle  finanze, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del  presente decreto, verranno stabilite nuove modalità semplificate di controlli  a distanza degli elementi acquisiti dall'Agenzia delle entrate . La tempistica, salvo ritardi, è dunque prevista per febbraio.

Al netto di questi elementi in sospeso, comunque la macchina riformatrice si è messa in moto: «sono state gettate le basi per un ulteriore stimolo alla diffusione di soluzioni che aiutino le imprese a semplificare e rendere più efficienti i propri processi», dice Facchinetti.

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Thu, 05 Nov 2015 09:31:06 +0100
<![CDATA[Controlla lo stato delle tue fatture direttamente dal tuo smartphone]]> https://www.digithera.it/blog/Digithera_fatture_mobile/ Da oggi puoi accedere alla tua area riservata e monitorare lo stato delle fatture che hai inviato direttamente da mobile. Puoi vedere il riepilogo dei servizi acquistati e sapere quanti crediti hai ancora da utilizzare nel tuo pacchetto Digithera. Puoi anche riordinare i tuoi servizi Digithera senza bisogno di un pc.

 

Cosa aspetti? Naviga ora su www.Digithera.it!

 

 

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Wed, 04 Nov 2015 13:43:08 +0100
<![CDATA[Rilasciata la versione 3.1 di Digilink, il Software per Stampare Fatture Elettroniche dal PC]]> https://www.digithera.it/blog/rilasciato-indigita-31/ Digithera ha rilasciato oggi la nuova versione di Digilink, la 3.1, con la quale vengono rese disponibili ulteriori funzionalità che rendono il software unico nel panorama del mercato.Con questa versione è ora possibile inviuare fatture PDF copiandole nel folder monitorato e prevedere anche per ogni PDF l'associazione di uno o più allegati. E' inoltre presente un registro delle fatture inviate con data di invio e stato di ricezione da parte del server. E' anche possibile utilizzare una stringa di lancio dell'applicazione per connettere la stampante virtuale ad un software dotato di script. Si può inoltre dare un identificativo al codice univoco inserito per distinguerlo da altri.

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Wed, 28 Oct 2015 23:22:09 +0100
<![CDATA[Digithera ha rilasciato una versione del sito ottimizzata per Mobile]]> https://www.digithera.it/blog/Digithera-ottimizzazione-mobile/ Oggi Digithera ha un sito ottimizzato per dispositivi mobile con funzionalità ridotte ma molto utili per i propri clienti che potranno controllare lo stato delle fatture inviate ai propri clienti PA, verificare lo stato dei propri crediti ed eventualmente effettuare un nuovo acquisto senza dover utilizzare un PC da tavolo!

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Tue, 27 Oct 2015 11:49:00 +0100
<![CDATA[In Italia in 14 mesi inoltrati più di 14 milioni di documenti in via telematica]]> https://www.digithera.it/blog/quattordici-milioni-fatture-pa/ I dati raccolti dal Sole 24 ore riguardanti la trasmissione di documenti inviati dalle Imprese e  gestiti dal Sistema di Interscambio parlano di un afflusso medio di 60mila file al giorno per oltre 22.700 pubbliche amministrazioni coinvolte.

Il 31 marzo scorso, segnando l’inizio dell’obbligo di fatturazione elettronica verso tutte le  PA,  può essere considerata la data spartiacque nella digitalizzazione dei servizi relativi ai pagamenti tra imprese private e pubblico committente; è evidente come l’introduzione di tale servizio sia da intendersi come un passo avanti non solo in termini di rilancio economico ma anche di competitività all’interno di un contesto internazionale di profonda crisi.

I dati del Sole 24 ore raccontano di un paese che non ha tardato a rispondere alla scommessa telematica: 14,6 milioni di documenti inviati in 14 mesi con una percentuale di errore riscontrato dal Sistema di interscambio di poco superiore al 10%.

Digithera continua a gestire una quota del mercato delle fatture spedite pari all'1,7 %.

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Wed, 21 Oct 2015 04:50:12 +0200
<![CDATA[Digithera arriva a trasmettere Fatture elettroniche per 16000 partite IVA]]> https://www.digithera.it/blog/16000-partite-iva-inviano-fattura-elettronica-tramite-Digithera/ Intermediari fatturazione elettronicaÈ uscito come di consueto l'aggiornamento sui numeri che compongono la struttura della fatturazione elettronica e Digithera continua la sua rapida ascesa anche nei mesi estivi. Per l'azienda luglio incornicia un totale di partite iva che inviano fatture alla pubblica amministrazione che sfiora i 16000, dei quali quasi 10400 clienti diretti e i restanti grazie alla rete di intermediari che in tutta Italia utilizzano i nostri servizi online per inviare fatture elettroniche per i loro clienti.

Digithera, quindi, si dimostra flessibile e potente nella rivendita del servizio di Fattura PA con nuove funzionalità dedicate ai rivenditori (partner), che stanno agevolando sempre di più la categoria, apportando miglioramenti significativi per il business integrato della fatturazione elettronica.

Oltre a questo, i dati che provengono dal sito della Fattura PA dimostrano come la quota di mercato di Digithera si mantenga stabile sull' 1,6% per il numeo di fatture trasmesse a SdI, sebbene queste continuino a crescere in valore assoluto.

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Fri, 21 Aug 2015 16:17:35 +0200
<![CDATA[Fattura elettronica tra privati: è arrivato il via libera definitivo dal Consiglio dei Ministri]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-dlgs-partito-consiglio-dei-ministri-76/ Consiglio dei Ministri n. 76

Si è riunito questa mattina, prima di pranzo, il Consiglio dei Ministri n. 76, che ha approvato in via definitiva il testo del Decreto Legislativo per agevolare l'utilizzo della fattura elettronica anche tra i privati. La trasmissione per via telematica delle operazioni IVA ha avuto un iter molto veloce tra le commissioni parlamentari, basti pensare che il primo testo è stato presentato il 21 aprile scorso, e dopo poco più di tre mesi è diventato realtà, seguendo la delega della legge di riforma fiscale che dovrebbe "introdurre disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita".

 

 

Questo decreto fa sì che chi adotterà la fattura elettronica tra privati avrà dei vantaggi e altri incentivi, rispetto agli obblighi fiscali, nello specifico:

 

  • i controlli fiscali potranno essere effettuati "da remoto" in modo da non interrompere le normali attività e diminuendo gli adempimenti dei contribuenti, con anche l'esclusione della duplicazione nella richiesta di dati.
  • vengono meno gli obblighi di comunicazione per quanto riguarda le "black lists", il cosiddetto "spesometro" e i contratti di leasing.
  • I rimobrsi IVA saranno più veloci.

 

Il decreto prevede l'invio opzionale delle fatture in formato elettronico dal 1° gennaio 2017, sia per le fatture attive che ciclo passivo, utilizzando il già collaudato Sistema di Interscambio, quello utilizzato ora per la Fattura PA, anche con l'ausilio di strumenti gratuiti per particolari soggetti passivi IVA, che saranno da individuare più avanti con un apposito Decreto Ministeriale dopo aver ascoltato il forum italiano sulla fatturazione elettronica e le varie associazioni di categoria.


"La fatturazione elettronica tra privati è un altro elemento di novità non banale" che "sta sempre di più diventando una delle chiavi di successo della semplificazione amministrativa, sia nel rapporto con i privati che ovviamente all'interno delle pubbliche amministrazioni." Con queste parole il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato il via libera al decreto, all'interno della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, del 31 luglio 2015.

 

Per il comunicato stampa completo potete andare a questo indirizzo: http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=79084

 

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Fri, 31 Jul 2015 14:55:47 +0200
<![CDATA[Digithera supera i 10mila clienti. Cipollini: "Promettiamo di continuare a investire per essere pronti anche per la Fatturazione Elettronica tra privati".]]> https://www.digithera.it/blog/10000-clienti-utilizzano-Digithera-per-la-fatturazione-elettronica/ A poco più di un anno dalla sua creazione, la start-up ideata da Gerri Cipollini, insieme ad altri imprenditori esperti nel mondo ICT e legale, ha superato l'importante traguardo dei diecimila clienti, e l'Amministratore Delegato ha voluto commentare così questo importante traguardo:

Gerri Cipollini A.D. Digithera"In questa settimana Digithera supera i 14.000 clienti, perché in realtà bisogna anche considerare tutti i clienti dei nostri rivenditori. Un traguardo significativo che ci rinfranca del lavoro fatto e che contemporaneamente spinge le nostre ambizioni ben oltre.

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno accordato la loro fiducia a Digithera e dato suggerimenti per migliorare il servizio.
Circa il 48% dei "Digitheriani", sono arrivati col passaparola. Questo per noi è motivo di grande orgoglio; è il significato che chi si è trovato bene lo ha consigliato ad un amico o ad un collega.
Avvalora questa nostra ipotesi il risultato di una ricerca svolta tra i clienti dove abbiamo registrato il 92% di soddisfazione... E anche qualche severa critica alla quale stiamo lavorando per porre rimedio.

Io e tutto il team non possiamo far altro che ringraziarVi di nuovo... e prometterVi che continueremo ad investire per migliorare tecnologie e fruibilità del servizio per essere più che mai pronti per tutti quei clienti, vecchi e nuovi, che volessero utilizzare, anche da domani, la fattura elettronica tra privati.
Ci rileggiamo presto.... sperando che a breve sarete 20.000!!!

Gerri Cipollini"

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Mon, 20 Jul 2015 13:04:14 +0200
<![CDATA[Perché il business della Fattura Elettronica ha ancora grandi margini di mercato?]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-margine-di-mercato/ Chi sente parlare della fatturazione elettronica, pensa probabilmente che sia il classico adempimento per complicare un processo e aumentare l'avversione delle persone nei confronti dell'avvento del digitale in Italia. Ma dal 31 marzo scorso non è solamente entrato in vigore un obbligo di legge, ma si è innescato per questo Paese un meccanismo che ha portato milioni di liberi professionisti e PMI ad affrontare tematiche digitali e informatiche importanti, che fino a quel momento erano ampiamente evitate per la poca volontà o passione di avvicinarsi a quello che è oggi uno strumento di comunicazione veloce, leggero e snello.

 

Ma perché la Fattura PA sta creando un mercato nuovo e in forte espansione? Questo processo comprende molte altre tematiche che vanno dall'ammodernamento della gestione documentale degli enti pubblici, al risparmio economico ed ecologico, nonché alla possibilità di fare da collettore tra coloro che vedono questo obbligo come un ostacolo insormontabile, e gli effettivi vantaggi che la fatturazione elettronica comporta per gli stessi utilizzatori:

  • Tempi di risporta della PA certi
  • Credito certificato presso gli istituti bancari
  • Ridotti consumi di carta e di conseguenza di spazio
  • Tracciabilità delle fatture e quindi più facilità nei controlli a distanza
  • Velocità del ciclo di fatturazione attivo

 

Il dato che più interessa a chi vuole proporsi con soluzioni efficaci per risolvere il tema della fatturazione elettronica, è emerso dall'articolo di Paolo Catti su agendadigitale.eu: c'è ancora un 70% dei fornitori delle Pubbliche Amministrazioni che deve mandare la prima fattura elettronica (sono all'incirca 1 milione e 700mila), mentre manca circa il 20% delle PA che sono in attesa di ricevere una fattura in formato xml-pa. Sono dati stimati dall'Osservatorio del Politecnico di Milano, che dal 2008 segue e analizza questo passaggio epocale, con risultati di analisi presentati ogni anno, e sono numeri molto importanti, se si pensa in prospettiva che da qui alla fine dell'anno questi fornitori devono trovare una modalità di creazione, invio e conservazione della Fattura PA semplice e veloce.

Ad oggi, Digithera conta una rete di rivenditori e intermediari su tutto il territorio nazionale, principalmente software-house e commercialisti, che opera esclusivamente online e gestisce per i propri clienti tutto il ciclo della Fattura PA: dalla conversione della fattura da qualsiasi formato a quello xml-pa, fino alla conservazione sostitutiva a norma della fattura inviata al Sistema di Interscambio con la relativa ricevuta di esito. Il tutto tramite un servizio a costo variabile e pay-per-use.

 livelli di intermediazione per rivendere la fattura elettronica

Digithera ha acquisito un'esperienza tale da conoscere bene le diverse esigenze di business degli intermediari per la fatturazione elettronica, ed è per questo che le soluzioni di rivendita vengono illustrate in una roadmap chiara e approfondibile a questa pagina.

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Thu, 09 Jul 2015 16:29:44 +0200
<![CDATA[In Italia 7,6 milioni di Fatture elettroniche inviate nel 2015; e la piattaforma Digithera è apprezzata dal 92% dei suoi clienti.]]> https://www.digithera.it/blog/fatture-elettroniche-inviate-nel-2015-e-clienti-Digithera-soddisfatti/ Venerdì 19 giugno Digithera sarà presente al Convegno sulla Fatturazione Elettronica tenuto dall'Osservatorio del Politecnico di Milano. In attesa della presentazione dei risultati della ricerca condotta dall'Osservatorio del PoliMI, prepariamoci leggendo i numeri che Infodata ha pubblicato su Il Sole 24 Ore ieri su questo articolo, anticipando qualche risultato dela ricerca stessa. Dall'inizio dell'anno il Sistema di Interscambio ha ricevuto la bellezza di 7,6 milioni di fatture elettroniche dai fornitori delle Pubbliche Amministrazioni, dei quali quasi 2 milioni e mezzo solo nel mese di maggio 2015. Una cifra che coincide con la percentuale più bassa di scarti (meno del 10%) rispetto ai mesi precedenti, indice di come i fornitori della PA si siano sempre di più attrezzati per effettuare la fatturazione elettronica senza errori.

Oltre a questo dato, è importante secondo noi sottolineare come come la stima per il 2015 delle aziende che effettueranno la conservazione sostitutiva delle fatture elettroniche supererà la quota di 300.000 e può essere quindi più del doppio rispetto a quelle del 2014, dove sono state 130.000

Sembra dunque che la scelta di mettere come obbligo di legge la fatturazione elettronica per farsi pagare dalle PA abbia effettivamente dato un forte impulso alla digitalizzazione del Paese, nonostante le critiche piovute da più parti nei mesi precedenti, riguardo anche alla difficoltà della procedura, che però reputiamo ovviata dall'entrata di intermediari che hanno sopperito alle lacune teniche e informatiche di coloro che non sono avvezzi con computer e linguaggi informatici come il formato xml-pa.

Numeri della fatturazione elettronica su maggio 2015

 

 

Dal nostro punto di vista, oltre ad essere stati scelti da circa un migliaio tra intermediari e procacciatori che seguono i loro clienti in tutta Italia, abbiamo il 92% della clientela sparsa sul territorio nazionale che indica come la nostra piattaforma per la gestione delle fatture elettroniche sia soddisfacente. Ipotizziamo anche che alcuni dei nostri clienti finali non siano propriamente dei "nativi digitali" e che utilizzino Internet e il computer sporadicamente rispetto a chi è, per vari motivi, coinvolto tecnologicamente su questi due supporti. Grazie a un'indagine anonima condotta negli ultimi due mesi sui nostri clienti, il 65,2% che ha risposto al test infatti, non ha nessun account nei social network più famosi, come Facebook, Twitter, Youtube o Linkedin, quando gli Italiani iscritti al solo sito di Mark Zuckenberg si aggirano sui 25/26 milioni.

Un altro aspetto peculiare emerso dal sondaggio, è che la risposta con più preferenze, più del 30%, alla domanda "Perché hai scelto i Servizi di Digithera?" è stata "su consiglio di colleghi, amici o professionisti come commercialisti e tecnici informatici"; dato che ci consente di assumere come la qualità del servizio di fatturazione PA di Digithera sia "certificato" dall'utilizzo di chi ci ha provato.

Attendiamo venerdì per conoscere tutti i dettagli della Ricerca condotta dall'Osservatorio per la fatturazione elettronica e dematerializzaione del Politecnico di Milano, potete seguire i nostri aggiornamenti in diretta sul nostro profilo Twitter www.twitter.com/Digithera.

 

 

 

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Wed, 17 Jun 2015 15:26:54 +0200
<![CDATA[Fatturazione Elettronica tra privati: come procede l'iter tra Camera e Senato?]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-privati-approvazione-commissione-senato/ Foto di Palazzo MadamaCome anticipatovi in un articolo precedente, Il Consiglio dei Ministri ha presentato il primo schema di decreto legislativo per la Fatturazione Elettronica tra privati, proponendo una serie di agevolazioni a chi si fosse attivato dal 1 gennaio 2017.

Ieri è arrivata l'approvazione dello schema sopra citato da parte della Commissione Finanze e Tesoro del Senato. Si tratta di un passaggio fondamentale, che porta il testo ora alla Camera per approvarlo definitivamente.
La Commissione del Senato, oltre ad approvare la proposta, ha incluso un allargamento delle agevolazioni previste rispetto al disegno di decreto presentato ad aprile, per chi si accingerà ad inviare fatture elettroniche per via telematica all'Agenzia delle Entrate; questa estensione è stata proposta in primis dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili durante l'audizione alla stessa Commissione Finanze e Tesoro del Senato, e consiste nel dare la possibilità di esonerare dagli accertamenti di tipo analitico-induttivo i soggetti che danno garanzia della tracciabilità dei pagamenti in entrata e in uscita, grazie appunto alla fatturaizone elettronica, e di escludere dall'applicazione della Scissione dei Pagamenti (il cosiddetto Split Payment) coloro che inviano i dati rilevanti ai fini IVA all'Agenzia delle Entrate. Tra l'altro, la proposta al Governo si completa di ridurre i dati da comunicare per via telematica all'Agenzia, includendo nella fattura elettronica solo quei dati che hanno rilevanza fiscale.
Sull'altro argomento sollevato dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti in sede di audizione, cioè quello di uno strumento gratuito per l'emissione delle fatture, la Commissione circoscrive l'ipotesi a un bisogno di "un forte sostegno pubblico rispetto al funzionamento dei meccanismi telematici". Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti ha sottolineato il problema della conservazione sostitutiva in primis, come onere basato sul numero di fatture che si inviano, ma forse è una constatazione generalizzata del mercato e che ci dà l'opportunità di sottolineare il concetto che un servizio che non include la conservazione sostituiva alla generazione del file corretto per il Sistema di Interscambio, non è un servizio che vuole migliorare il Paese, ma che fa del profitto la sua ragion d'essere, al di là di offerte speciali poste nell'immediata contingenza delle scadenze normative.

Toccherà adesso alla Camera dare il proprio giudizio sul testo del decreto, con l'auspicio che i tempi siano giusti per approntare tutte le varie specifiche ai vari temi della fatturazione elettronica b2b entro il 2017, e che i primi due passi della FatturaPA abbiano dato visibilità a tutte le problematiche giuridiche, visto che la struttura informatica ha dato prova di solidità e tenuta.

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Fri, 12 Jun 2015 15:45:15 +0200
<![CDATA[Forum PA 2015: i premi alle Pubbliche Amministrazioni per le migliori iniziative sulla fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/forum-pa-2015-premi-pubblica-amministrazione-fatturazione-elettronica/ Premi forum PA 15 fattura elettronicaDurante il convegno "La fatturazione Elettronica verso la PA: un nuovo passo verso la digitalizzazione" L'Osservatorio della School of Management del Politcenico di Milano, riguardo alla Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, ha voluto dare un riconoscimento simbolico a quelle Pubbliche Amministrazioni che si sono distinte tra le altre per aver avviato e portato avanti dei progetti orientati non solo alla gestione dell'obbligo di legge della fattura elettronica, ma anche per gestire il nuovo processo al meglio e per sfruttare la fatturazione elettronica migliorando i processi di gestione delle stesse.


Gli Enti scelti sono quelli delle PA Centrali, ovvero quelle pubbliche amministrazioni che hanno dovuto adeguarsi dal 6 giugno 2014 alla normativa che prevede la ricezione da parte dei propri fornitori di fatture in formato elettronico, e che hanno presentato la propria candidatura al concorso ideato dall'Osservatorio del Politecnico di Milano.

 

Sono stati pensati più premi, a seconda delle seguenti categorie:

  • Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza Sociale;
  • Istituti di Istruzione per l'infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado;
  • Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado;
  • Ministeri;
  • Altre Pubbliche Amministrazioni Centrali.

 

Il criterio di giudizio invece è stato ideato prendendo in considerazione tre passaggi:

 

  1. 1. Valutazione Qualitativa dell'accuratezza della candidatura, ovvero la completezza delle informazioni e i tempi per la compilazione della candidatura.
  2. 2. Valutazione Quantitativa misurata attaraverso tre domande per distinguere chi stampa ancora la Fattura Elettronica, chi ha scelto di utilizzare strumenti digitali per gestire il ciclo di vita interno della Fattura elettronica, e chi invece ha optato per automatizzare il processo e avere i dati delle fatture elettroniche inseriti automaticamente nei sistemi contabili. Questo passaggio ha permesso di selezionare i progetti per portarli in nomination.
  3. 3. Valutazione Puntuale dei progetti che hanno passato i due step sopra descritti.

 

L'articolo tiene a precisare che, al di là dei vincitori, tutte le Pubbliche Amministrazioni che hanno ricevuto la nomination sono da considerarsi ottimi esempi di gestione del processo di fatturazione elettronica e Digitalizzazione, in quanto hanno saputo interpretare al meglio il cambiamento, ottenendo benefici in termini di gestione dei processi e inserendo l'obbligo di fatturazione elettronica in un quadro più ampio di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.


I vincitori delle varie categorie sono:

  • Istituto Comprensivo “A. Cesari” di Castel D’Azzano e Istituto Comprensivo “Enrico Pestalozzi” di Pomezia per la Categoria Istituti di Istruzione per l'infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado.
  • Istituto d’Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata per la categoria Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo Grado.
  • INPS Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro e Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti per la categoria Enti Nazionali di Previdenza e Assistenza Sociale.
  • Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per la categoria Ministeri.
  • Arma dei Carabinieri per l'ultima categoria Altre Pubbliche Amministrazioni Centrali.

 

Crediamo sia importante questo premio per dare valore agli Enti che hanno investito e prodotto casi di successo, capendo come l'adempimento porti un miglioramento generale della gestione di pratiche amministrative e un apprendimento diffuso della cultura digitale tra i dipendenti degli enti stessi e i fornitori che possono ritenersi soddisfatti delle tempistiche di risposta e pagamento delle fatture elettroniche.

Augurandoci che queste PA siano l'esempio di molte altre realtà locali e non, vi invitiamo a leggere tutte le nomination nell'articolo completo sul forum SaperiPA a questo indirizzo.

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Fri, 29 May 2015 15:33:26 +0200
<![CDATA[Digithera mantiene la sua market share nel mercato della Fattura PA]]> https://www.digithera.it/blog/Digithera-solida-crescita-sul-mercato-fattura-pa/ Dai dati forniti dal sito fatturapa.gov.it nel mese di Aprile, sul numero di fatture elettroniche gestite, Digithera continua a mantenere una share di mercato di quasi il 2%; dato che ripaga gli sforzi fatti fin'ora, soprattutto dopo l'entrata di nuovi attori sul mercato, alcuni dei colossi, che si sono proposti con offerte gratuite di entry-level, per acquisire utenti che non si sono attrezzati in tempo. Nei prossimi mesi, e fino alla fine di quest'anno, si potrà capire quale livello di servizi offrono i nuovi competitor nel mondo della fatturazione elettronica e se ci sono costi nascosti, dietro alle offerte di fattura elettronica gratis di questo periodo.

Con quasi 30.000 fatture inviate nel solo mese di aprile e una percentuale di scarto da SdI inferiore al 1%, Digithera procede spedita nel suo percorso di qualità, onestà e semplicità, che l'ha contraddistinta fin dalla sua nascita, consolidando la propria posizione sul mercato e confermando la strategia vincente di avere un team composto dal 80% di quote rosa e con un'età media al di sotto dei 35 anni e una sempre più solida e capillare rete di intermediari che rivendono il servizio di fattura PA in tutto il territorio ai loro clienti.

 

Il report completo delle fatture elettroniche gestite da SdI lo trovate a questo link.

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Fri, 15 May 2015 16:34:08 +0200
<![CDATA[Risultati incoraggianti dopo il primo mese di fatturazione elettronica verso tutte la PA]]> https://www.digithera.it/blog/analisi-fattura-elettronica-dopo-31-marzo-osservatorio-politecnico-di-milano/ Italia Digitale fatturazione elettronicaA più di un mese dall'entrata in vigore dell'estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica per tutti i fornitori delle PA locali, si evince come il sistema sia stabile da svariati punti di vista e come le aziende e i liberi professionisti, una volta superato il periodo di rodaggio e apprendimento, si approccino ora alla fattura elettronica con autonomia e disinvoltura, assimilando il processo telematico come un'abitudine.

 

L'articolo di Paolo Catti, direttore della Ricerca Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del PoliMI, su agendadigitale.eu parte guardando il processo della fatturazione elettronica dal punto di vista tecnologico, affermando che il Sistema di Interscambio è efficace e che l'aumento di più di un milione di fatture elettroniche inviate nel mese di aprile sia stato gestito in modo stabile e la percentuale di scarti si è abbassata del 12,6%. L'impatto, dunque, è stato molto meno traumatico del previsto, sia da un punto di vista della struttura, sia da parte dei fornitori della PA che hanno affrontato il passaggio con intelligenza e comprensione, grazie anche agli intermediari abilitati alla fattura elettronica, che hanno dato un forte aiuto a quei liberi professionisti non ancora avvezzi alla dematerializzazione delle proprie fatture e alle aziende che hanno preferito una gestione più snella e in outsourcing della fatturazione elettronica, con partner già strutturati e abbattendo i costi di implementazione.

 

Ma c'è un punto ancora più importante, guardando questa rivoluzione telematica come volàno per aumentare il livello tecnologico e informatico del nostro paese: la capacità delle aziende di strutturarsi uniformemente a un modello unico di condivisione dei documenti, comunicando con i propri business partner su una base digitale che dà vantaggi di tempo e spazio, economicità e qualità ambientale, estendendo il processo di fattura PA anche a tutto il cilo attivo della fatturazione, uniformando di conseguenza l'archivio, che sarà digitale e protetto. Digithera conta già diverse realtà che hanno adottato questa soluzione, e che dimostrano come si può facilmente gestire la fatturazione elettronica tramite un intermediario che gestisce tutto il processo senza dove ricorrere ad alti costi di implementazione.

 

Ultimo punto è quello che mostra come la fattura elettronica darà vantaggi anche in un'ottica di mercato europeo veramente condiviso, poiché ci sta aiutando ora a fare quel passo digitale in avanti che ci sta portando allo stesso livello dei paesi dell'Unione Europea e che al contempo ci darà un vantaggio competitivo quando la fatturazione elettronica verrà uniformata a un unico standard per tutti i Paesi membri.



Per visualizzare l'articolo completo su agendadigitale.eu cliccate qui.

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Tue, 12 May 2015 12:30:50 +0200
<![CDATA[La Fatturazione Elettronica tra Privati diventerà realtà.]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-tra-privati-decreto-legge-2017/ fatturazione elettronica privatiDurante il Consiglio dei Ministri dello scorso 21 aprile 2015 è stato presentato lo schema di decreto legislativo per la trasmissione per via telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate tramite distributori elettronici. A partire dal 1 gennaio 2017 si potrà scegliere se inviare all'Agenzia delle Entrate tutte le fatture, emesse e ricevute, per via telematica, con l'opportunità di eliminare o ridurre alcuni adempimenti e obblighi. Vediamo nel dettaglio cosa propone il testo dello schema del decreto legislativo:

Art. 1 Fatturazione Elettronica facoltativa tra privati

Dal 1 luglio 2016 l'Agenzia delle Entrate creerà un servizio gratuito per la generazione e la trasmissione delle fatture elettroniche; dal 1 gennaio 2017 il Sistema di Interscambio sarà disponibile anche per i soggetti passivi IVA, quindi verrà utilizzato lo stesso strumento che ora serve la Fattura PA per inviare e ricevere le fatture elettroniche.

Art. 2 Trasmissione telematica dei dati contabili

Con il primo giorno del 2017 i privati potranno scegliere di inviare le proprie fatture emesse e le fatture ricevute, comprese di variazioni eventuali, per via elettronica all'Agenzia delle Entrate. I termini per l'invio della fattura elettronica e le relative regole tecniche verranno descritte con un provvedimento direttoriale, dopo "aver sentito le associazioni di categoria".

Art. 3 e 4 Incentivi previsti per chi opta per la fatturazione elettronica

Quasi sicuramente chi utilizzerà la fatturazione elettronica per le proprie fatture, attive e passive, potrà beneficiare di alcuni incentivi come controlli a distanza che semplificheranno la gestione dei dati acquisiti dall'Agenzia delle Entrate, evitando così anche i controlli cosiddetti "incrociati", l'interruzione della normale attività per accogliere gli ufficiali e la compilazione di questionari. Queste modalità semplificate verranno stabilite con decreto ministeriale. In più, verranno eliminati alcuni adempimenti per chi sceglierà la fatturazione elettronica: la comunicazione telematica di tutte le operazioni attive e passive effettuate, d'interesse ai fini dell'IVA (art. 21 del D.L. 78/2010); i modelli INTRASTAT (art. 50, comma 6 del D.L. 331/1993) per le sole prestazioni ricevute da fornitori di un altro Stato della Comunità Europea (per le altre quindi rimane valido l'obbligo); la comunicazione telematica annuale di tutte le cessioni di beni e le prestazioni di servizi con importo superiore a 10.000 € effettuate, ricevute, registrate o soggette a registrazione, rispetto a operatori economici con sede, residenza o domicilio in black list (art. 1 comma 1 del D.L. 40&2010) all'Agenzia delle Entrate. Esisteranno poi anche i rimborsi dell'IVA, eseguiti in via prioritaria "entro tre mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale", anche senza i presupposti previsti dall'articolo 30, comma 2 del D.P.R. 633/1972.

Art. 5 Termine degli incentivi

Se l'invio telematico delle fatture non avverrà, sarà prevista una sanzione da 258 a 2065 € (art. 11 del D- lgs- 471/1997) e la cessazione degli sgravi e incentivi che derivano dall'opzione.

Il testo integrale del Consiglio dei Ministri del 21 aprile 2015 lo trovate a questo indirizzo.

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Thu, 23 Apr 2015 12:57:48 +0200
<![CDATA[Note di Credito a doppia IVA: come comportarsi?]]> https://www.digithera.it/blog/note-credito-2014-2015-split-payment-circolare-15E/ L'Agenzia delle Entrate ha emanato la Circolare 15/E per chiarire alcuni aspetti sulla regolarizzazione delle fatture elettroniche.

Alle note di credito emesse per fatture del 2015 va applicato lo split payment: il fornitore della P.A. non deve portare in detrazione l'IVA corrispondente alla variazione, ma gli basta un'annotazione come promemoria sul registro IVA delle vendite.
La Pubblica Amministrazione, invece, dovrà adottare accorgimenti diversi a seconda che la nota si riferisca ad acquisti commerciali o istituzionali. Per quanto riguarda le Note di accredito che rettificano una fattura del 2014, vanno applicate le regole ordinarie, non quelle relative alla scissione dei pagamenti. I fornitori devono registrare la nota, con segno negativo, nelle vendite, rettificando così il proprio debito per IVA.
In caso di acquisti che riguardano la sfera istituzionale, fatto in ogni caso salvo il diritto alla restituzione dell'importo, la Pubblica Amministrazione non dovrà valorizzare nulla. Ci sono però dubbi nell'ambito commerciale: secondo la circolare, la nota va inserita nel registro a debito (dove di fatto subirebbe l'applicazione della scissione), mentre non viene menzionata la possibilità di registrazione, sempre con segno meno, sul registro IVA degli acquisti. Comunque, in un ottica di semplificazione, è stato previsto che si possa applicare lo split anche sulle note relative a fatture 2014, quello che conta sono le indicazioni dei fornitori della Pubblica Amministrazione.

 

Potete trovare una scheda riassuntiva a questo articolo de Il Sole 24 Ore, mentre il comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate è presente nella nostra pagina Normativa.

Il testo della circolare 15/E lo potete invece trovare qui.

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Mon, 20 Apr 2015 10:36:22 +0200
<![CDATA[31 Marzo 2015: non la fine, ma l'inizio di un percorso per la fatturazione elettronica.]]> https://www.digithera.it/blog/intervista-giovannini-agid-fattura-pa-work-in-progress/ Maria Pia GiovanniniSiamo giunti al primo giro di boa: la fatturazione elettronica verso le pubbliche amministrazioni è scattata 16 giorni fa e l'Italia si è definitivamente messa in moto per acquisire confidenza con questo nuovo strumento. Sia dal punto di vista della Pubblica Amministrazione, che dal punto di vista dei fornitori, l'impegno ad adeguarsi sembra essere in costante e rapida crescita, anche perché oltre all'ovvietà dell'esigenza, si inizia a percepire la consapevolezza dei vantaggi che porta la digitalizzazione dei documenti e in particolare, lo scambio delle fatture in formato elettronico.

 

L'intervista su corrierecomunicazioni.it a Maria Pia Giovannini, responsabile della fattura elettronica e dei pagamenti per AgID, indica come gli enti preposti seguiranno il nuovo processo, innescato a pieno regime il 31 marzo scorso, senza minimamente tralasciare miglioramenti e aggiustamenti in corso. Un "Work in progress. E non ci fermeremo mai" che esemplifica molto bene il concetto che la data dell'obbligo non ha portato la parola fine, ma bensì l'inizio e la prosecuzione di un viaggio che porterà una costante crescita di strumenti e capacità digitali sia all'interno degli enti pubblici, che tra i vari fornitori della Pubblica Amministrazione. "L'importante è che tutte le amministrazioni pubbliche siano in grado di ricevere fatture essendo iscritte al registro IPA - Subito dopo ci occuperemo di monitorare quelle che non hanno ancora integrato la fattura elettronica al proprio interno."

 

Verranno monitorati, dunque, tutti i comuni e altri enti pubblici su tutto il territorio italiano, e si analizzerà quali di essi non hanno ancora provveduto a integrare il sistema di elaborazione della fatturazione elettronica, poiché questo comporta un rallentamento del processo di gestione. Al contempo il Governo si è attivato a sensibilizzare i vari attori grazie alla collaborazione dei Digital Champion con convegni in tutta Italia, Forum PA con webinar, Anci e altri soggetti ancora.
E per quanto riguarda l'obbligo di conservazione sostitutiva, Giovannini sottolinea l'utilità del mezzo per far crescere le competenze digitali degli italiani e far imparare a conservare i documenti in modo appropriato, innovativo e risparmiando carta.

 

Per leggere l'intervista completa clicca qui.

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Thu, 16 Apr 2015 08:14:51 +0200
<![CDATA["Fatturazione elettronica facile" per i comuni]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-pa-facile/ Fattura PA Piccoli comuni italianiMancano ormai pochi giorni al 31 marzo, quando scatterà l'obbligo di fatturazione elettronica anche per i fornitori degli Enti Locali, e su tutta la rete spuntano notizie, interviste e approfondimenti. Tra le varie informazioni, una interessante è questa che riprendiamo da ansa.it, che ci parla di un'iniziativa di IFEL, la Fondazione dell'ANCI per la finanza e l'economia locale, volta ad aiutare i comuni più piccoli ad affrontare la mole di documenti elettronici che arriveranno a partire da fine mese.
Denominata "Fatturazione elettronica facile", questa procedura permette di adempiere agli obblighi di legge anche per gli enti locali, di gestire il ciclo passivo delle fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione tramite un processo senza alcun costo per i Comuni tra i 3001 e i 10.000 abitanti, accedendo a www.fondazioneifel.it. "l’iniziativa vuole concretamente aiutare l'attuazione di un'innovazione che avrà effetti decisivi sulle attività di controllo e monitoraggio dei conti pubblici grazie al potenziale informativo reso disponibile in modalità digitale": a parlare è il Presidente dell'IFEL Guido Castelli, che esalta la fatturazione elettronica come uno tra i processi che spingeranno il pagamento dei debiti commerciali della PA nei tempi come prescrive l'Unione Europea.


Il servizio sarà disponibile dal 20 marzo e aiuterà quei centri di piccole dimensioni che non riusciranno in tempi brevissimi a strutturarsi per essere pronti alla fattura PA, unico mezzo per inviare e ricevere le fatture nei rapporti tra fornitori e Pubbliche Amministrazioni.

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Wed, 18 Mar 2015 15:08:10 +0100
<![CDATA[Cosa dice la circolare del 9 marzo 2015 sulla Fattura PA?]]> https://www.digithera.it/blog/circolare-fattura-pa-9-marzo-cosa-dice/ Nella giornata di ieri è uscita la circolare numero uno, con oggetto: "Decreto 3 aprile 2013, n. 55, in tema di fatturazione elettronica - Circolare interpretativa" che sostanzialmente vuole rimarcare quali pubbliche amministrazioni debbano adempiere all'obbligo di ricevere fatture elettroniche dai propri fornitori.

L'esigenza è nata da un aumento delle richieste di alcune PA che chiedevano delucidazioni sul D.M. 55 del 3 aprile 2013, dove sono definite le regole tecniche e dove vengono idnividuate le date di decorrenza dell'obbligo di fatturazione elettronica per classi di pubbliche amministrazioni.
Le domande delle PA sulla fatturazione elettronica si riferiscono soprattutto all'obbligatorietà prevista dall'articolo 6, ovvero l'elenco citato dal DM 55/2013 che specifica "le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato", pubblicato ogni anno dall'ISTAT. Questo ha evidentemente mosso dubbi sul fatto che non tutte le pubbliche amministrazioni, al 31 marzo 2015, dovessero adempiere all'obbligo.

Così il Ministero ha emanato questa circolare dove spiega le ragioni della citazione dell'elenco ISTAT, ma che soprattutto sottolinea come tutte le Pubbliche Amministrazioni debbano adeguarsi per ricevere le fatture in formato elettronico dai propri fornitori.
La circolare, scaricabile dal sito della Fattura-PA, individua nella tabella 1 le amministrazioni destinatarie dell'obbligo, e ve la riportiamo qua per comodità:

Tabella 1 circolare 9 marzo 2015

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Tue, 10 Mar 2015 19:58:13 +0100
<![CDATA[I Digital Champions e l'AgID insieme per il D-Day della fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/digital-champions-agid-dday-fatturazione-elettronica/ Immagine profilo Riccardo Luna TwitterCi sono ruoli istituiti dall'Unione Europea che servono a portare innovazione nei paesi membri e che sostengono il processo di "digitalizzazione" dei cittadini. Uno di questi ruoli è affidato ai "Digital Champions", ambasciatori dell'innovazione che in Italia sono più di 800 appassionati e professionisti che si dedicano a questa missione. E che insieme a all'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID), Asset Camera, Unioncamere, Infocamere e Camera di Commercio di Roma, il prossimo 2 marzo apriranno il D-Day (Digital Day) sulla fatturazione elettronica. L'evento si svolgerà a Roma, al Tempio di Adriano, a partire dalle 10,30.
Interverrà il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Marianna Madia, Maria Pia Giovannini per l'AgID, Cristiano Cannars di Sogei e altri rappresentanti dei soggetti che dal 31 marzo saranno coinvolti nella rivoluzione che porterà ad un'Italia sempre più digitale e a un percorso che parte dalla Fattura PA con l'augurio che prosegua nella dematerializzazione e nell'ottimizzare una gestione dei documenti ormai fuori tempo, nel 2015.

L'evento infatti, è stato creato per formare i Digital Champions sulla fatturazione elettronica, le modalità per comunicare con il Sistema di Interscambio e la creazione di una fattura nel formato elettronico che anche noi chiamiamo ormai FatturaPA, per meglio riconoscerla, rispetto al nome originale del file xml-pa. Tra questi Digital Champions ne sono stati selezionati 110 da Riccardo Luna, dislocati su gran parte del territorio italiano, che andranno poi ad aggiornare aziende, pmi, liberi professionisti e pubbliche amministrazioni locali sugli obblighi, le normative e tutto quello che riguarda la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Si tratta di un evento importante, che dà ancora più forza e valore a quello in cui anche Digithera crede e si prefigge nella sua mission aziendale.


L'evento verrà trasmesso anche sul sito digitalchampions.it e quello di Telecom Italia, in diretta streaming.
Per maggiori informazioni vi consigliamo l'articolo sul sito dei Digital Champions

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Fri, 27 Feb 2015 18:03:01 +0100
<![CDATA[Forum PA raccoglie in un dossier gli ultimi 12 mesi sulla Fatturazione Elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/dossier-fatturazione-elettronica-forum-pa/ A poco più di un mese dall'obbligo alla fatturazione elettronica per tutti i fornitori della Pubblica Amministrazione, cioè oltre 20mila enti che si vanno ad aggiungere a quelli già attivati il 6 Giugno scorso (amministrazioni centrali, enti nazionali di previdenza e Agenzie Fiscali), il sito saperi.forumpa.it raccoglie in un dossier tutti gli articoli, i commenti e i casi di aziende e Pubbliche Amministrazioni che negli ultimi dodici mesi sono usciti sul portale. Un lavoro eccellente, che la redazione si augura come "solo l'inizio di un lavoro di ricerca e riflessione" su un tema che il Sistema Italia si sta preparando ad affrontare da più di due anni e che porterà un cambiamento epocale nella gestione amministrativa della spesa pubblica, rendendola trasparente. Questo aggettivo si presta bene a tutti i benefici che arriveranno dal 31 Marzo 2015 e successivamente, poiché si darà visibilità a informazioni che prima erano nascoste in faldoni e nei documenti delle amministrazioni, si avrà una leggerezza in termini economici della gestione delle fatture processate (Forum PA cita un milardo e mezzo di euro risparmiati all'anno), e si potrà esulare dalla stampa cartacea di milioni di documenti, riducendo l'utilizzo di carta e inchiostro e contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Inoltre, come già indicato in un articolo precedente, l'obbligo di legge ha dato e darà una spinta tecnologica volta al miglioramento delle infrastrutture di aziende e Pubbliche Amministrazioni, facendo crescere l'esigenza di aggiornamenti e nuovi servizi che dovrebbero portare al mercato dell'Information Technology un'ampliamento del raggio di azione.


Concludiamo sottolineando un altro passaggio di Forum PA riguardo all'impegno sulle quattro E: Endorsement, Empowerment, Engagement ed Enforcement. Questi quattro termini inglesi riassumono concetti che anche noi riteniamo importanti per lo sviluppo di un progetto che comprende non solo la PA, ma tutto il tessuto di fornitori ad essa collegati: spinta e impegno da parte della classe politica; formazione e focalizzazione degli operatori delle Pubbliche Amministrazioni su tutti i livelli; coinvolgimento e collaborazione del tessuto economico formato da chi è coinvolto su tutto il territorio; impegno e manutenzione del processo con verifiche puntuali.

La prospettiva è quella di vedere nascere il 31 Marzo una Pubblica Amministrazione tecnologicamente avanzata, innovativa e traino di un paese ancora radicato a strumenti e usi probabilmente anacronistici per il 2015.

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Fri, 20 Feb 2015 15:07:17 +0100
<![CDATA[Fattura PA 31 Marzo 2015 - Convegno a Bologna]]> https://www.digithera.it/blog/convegno-bologna-fattura-pa-31-marzo-2015/ Il convegno organizzato da Osservatori.net della School of Management del Politecnico di Milano ha un titolo emblematico "Fatturazione Elettronica: ultima chiamata!" E in effetti, essendo l'appuntamento coincidente con la data per l'obbligo della Fattura PA anche verso tutti gli enti locali, ovvero il 31 Marzo 2015, non poteva esserci un titolo migliore.

L'incontro è stato fatto per capire cosa comporterà questo cambiamento tra i soggetti coinvolti, come si sono mosse le pubbliche amministrazioni per affrontare l'entrata in vigore della legge e come le aziende hanno recepito l'incipit di un sistema che dovrà essere integrato con perizia e lungimiranza. 

Il "test" effettuato dal 6 giugno dell'anno passato, obbligando alla fattura PA solo i fornitori delle amministrazioi centrali e di Enti specifici come l'INPS, ha fatto emergere dubbi e certezze di questo nuovo sistema che viene indicato come il primo passo verso la piena visibilità della spesa pubblica e verso la dematerializzazione delle fatture anche tra privati, ma i deterrenti hanno dovuto cedere il passo alla determinazione del Governo Italiano e all'evidenza di quanto il Sistema di Interscambio e gli attori fin'ora coinvolti (dai liberi professionisti agli intermediari) siano stati efficienti e pronti nell'interpretare al meglio i dettami dei nuovi regolamenti.

L'Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico dunque, porterà queste e altre tematiche a Bologna, nella sede di Regione Emilia Romagna, in Viale della Fiera 12. L'ingresso è gratuito previa registrazione.

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Tue, 17 Feb 2015 18:06:54 +0100
<![CDATA[Digithera abilita il primo studio di commercialisti al servizio per la digitalizzazione dell'intero ciclo virtuoso: fattura attiva, consegna via mail e contabilizzazione automatica, tutto in un clic.]]> https://www.digithera.it/blog/commercialista-gestione-fatture-assistiti-stampante-virtuale/ Nell'immaginario collettivo la figura del commercialista è sempre stata idealizzata come una persona che lavora alla scrivania con penna e calcolatrice e che da dietro i suoi occhiali da vista legge e calcola cifre per i suoi clienti, circondato da faldoni ricchi di fogli e incartamenti. Ma la realtà è ben diversa, come ben sappiamo, e Digithera sta accompagnando i dottori commercialisti e contabili verso il futuro digitale, sostenendoli nella gestione delle fatture elettroniche per la Pubblica Amministrazione e non solo: da oggi infatti è stato siglato il primo accordo per un servizio di gestione digitalizzata per tutte le fatture degli assistiti di uno studio commercialista.

Il servizio di rete digitale fornito da Digithera è composto da una serie di innovazioni che permettono non solo la dematerializzazione di tutte le fatture, ma anche l'invio multicanale verso i propri clienti e la comunicazione diretta con il gestionale del commercialista. Grazie infatti alla stampante virtuale InDigita e alla potenzialità del servizio di dematerializzazione di Digithera, da oggi gli assistiti di un Commercialista potranno eseguire quattro importanti passaggi in un unico clic:

  • convertire TUTTE le proprie fatture attive, non solo quelle verso la PA, nel formato elettronico;
  • inviarle ai loro clienti, quindi fatture elettroniche tra privati e per la Pubblica Amministrazione;
  • mandarle in conservazione sostitutiva, senza bisogno di un sezionale IVA separato per le fatturePA;
  • comunicare le informazioni di ogni singola fattura inviata, direttamente al gestionale dello studio commercialista, in modo da aggiornare in automatico tutti i movimenti contabili.

 

Queste operazioni vengono tutte gestite da Digithera, senza che il commercialista o gli assistiti debbano preoccuparsi di seguire i processi, risparmiando tempo, carta ed economizzando sulle spese di gestione per tutti, riuscendo così ad ottimizzare una serie di passaggi in un unico clic.

Se anche tu vuoi avere maggiori dettagli su come funziona questo servizio rivoluzionario vai alla sezione dedicata.

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Mon, 09 Feb 2015 10:35:10 +0100
<![CDATA[Mattarella e il decreto per la Fatturazione Elettronica ]]> https://www.digithera.it/blog/decreti-presidente-repubblica-20-febbraio/ Sergio MattarellaÈ stato un weekend intenso per lo Stato Italiano, con l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma questo è stato solo l'inizio di una serie di avvenimenti che il Governo chiede di portare avanti, grazie anche alla figura del nuovo capo dello Stato.

Il 20 febbraio infatti, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi vuole varare diversi decreti legislativi durante il Consiglio dei Ministri: quello sulla scuola, riguardante l'assunzione di 140 mila precari e la riforma della carriera degli insegnanti, sulla giustizia con il disegno di legge di riforma del codice di procedura civile, sulla difesa con il provvedimento per contrastare il terrorismo internazionale e il finanziamento delle missioni di pace, e il decreto legislativo del diritto di attuazione della delega fiscale, del quale non sarà portato avanti tutto, ma tra i vari decreti ci sarà quello sulla fatturazione elettronica.
Anche il Vice Ministro dell'Economia Casero lo ha annunciato settimana scorsa, portando avanti "il corpo centrale della delega fiscale" che comprende la fatturazione elettronica tra privati, un ulteriore stimolo al processo di informatizzazione del fisco e delle aziende.
Stimolo che, secondo una recente ricerca della School of Management del Politecnico di Milano, sarà uno dei pochissimi moti d'innovazione che vedremo nelle aziende italiane in questo 2015. Per approfondimenti sulla ricerca della Digital Innovation Academy vi rimandiamo all'articolo di Wired Italia.

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Mon, 02 Feb 2015 17:10:03 +0100
<![CDATA[Nuova versione del tracciato FatturaPA dal 2 Febbraio: cosa cambia]]> https://www.digithera.it/blog/nuova-versione-1-1-tracciato-xml-fatturapa/ Aggiornamento formato fattura elettronica Nel weekend tra fine gennaio e inizio febbraio prossimi, il Sistema di Interscambio cambierà la gestione delle fatture passando dalla versione 1.0 del file XML alla versione 1.1 del formato. Questi adeguamenti sono dovuti a delle modifiche introdotte in alcuni campi e voci della fattura elettronica, in seguito alle nuove disposizioni contenute nella legge 190/2014 e nel decreto legislativo 175/2014, che Digithera adeguerà per la creazione delle fatture elettroniche di tutti i suoi clienti.

 

A tale scopo il Sistema di Interscambio sospenderà la ricezione delle fatture a partire dalla mezzanotte del 31 gennaio fino alle 23,59 del 1 febbraio 2015. Una volta aggioranata la versione dalla 1.0 alla 1.1 il Sistema di Interscambio riprenderà correttamente la ricezione, esclusivamente nel nuovo formato 1.1 a partire dalla mezzanotte del 2 febbraio 2015.

 

 

 

I cambiamenti che verranno fatti nel formato xml sono i seguenti:

Versione 1.1 Fattura Elettronica pubblica amministrazione
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- Modificato il valore nel tipo FormatoTrasmissioneType
- Eliminato l'elemento NormaDiRiferimento nel tipo DatiGeneraliType
- Modificato il tipo dell'elemento Data nel tipo DatiGeneraliDocumentoType
- Modificata la molteplicità dell'elemento Causale nel tipo DatiGeneraliDocumentoType
- Sostituito l'elemento NumeroBollo con BolloVirtuale nel tipo DatiBolloType
- Modificato il tipo dell'elemento CodicePagamento nel tipo DettaglioPagamentoType
- Modificato il valore MP08 nel tipo ModalitaPagamentoType
- Aggiunti i valori MP18, MP19, MP20, MP21 nel tipo ModalitaPagamentoType
- Modificato il tipo dell'elemento Descrizione nel tipo DettaglioLineeType
- Modificato il tipo dell'elemento Quantita nel tipo DettaglioLineeType
- Aggiunto il valore N6 nel tipo NaturaType
- Aggiunto il tipo String1000LatinType
- Aggiunto il tipo BolloVirtualeType
- Eliminato il tipo NumeroBolloType
- Aggiunto il tipo DataFatturaType
- Aggiunto il valore RF19 nel tipo RegimeFiscaleType
- Eliminato il valore F ed aggiunti i valori L1, M1, O1, V1 nel tipo CausalePagamentoType

 

Per ulteriori approfondimenti si può visitare il sito del Governo per la FatturaPA.

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Fri, 23 Jan 2015 10:01:03 +0100
<![CDATA[La Fattura Elettronica in Europa cresce del 22%.]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettronica-aumentata-nel-2014-del-22-percento-in-europa/ fattura elettronicaQuando una grande multinazionale come Ricoh, leader nel mercato delle stampanti per ufficio e per la produzione, sente la necessità di commissionare uno studio a livello europeo sull'utilizzo della fatturazione elettronica, diventa evidente come il tema digitale abbia segnato il passo nell'anno appena trascorso. Rivoluzione introdotta in Italia grazie all'obbligo di legge verso la Pubblica Amministrazione, nel resto d'Europa la fattura elettronica assume un carattere di crescita forte: secondo lo studio fatto da Billentis, e commissionato appunto da Ricoh Europe, nel 2014 l'utilizzo della fattura elettronica è salito del 22% circa, con evidenti risparmi economici.

Nello studio si evince che le aziende che hanno adottato la filosofia paperless hanno potuto risparmiare tra il 60% e l'80% sulle spese, nell'arco di sei/diciotto mesi da quando hanno implementato lo strumento. La fattura elettronica diventa quindi un aspetto di risparmio fondamentale per tutte le realtà, perché va ad incidere su una parte dei costi assolutamente non banale.
I dati dello studio sono poi stati confermati dai numeri divulgati dalla Commissione Europea: in Italia ad esempio, si sono ottenuti risparmi per 3 miliardi di Euro, mentre in Danimarca si arriva addirittura a far risparmiare le aziende 50 milioni di Euro e i cittadini 150 milioni. Sono cifre importanti, che contribuirebbero a raggiungere un risparmio di 2,3 miliardi l'anno se la fatturazione elettronica venisse adottata in tutta Europa.

Uno degli aspetti che emerge poi dallo studio finanziato da Ricoh Europe, è quello del vantaggio che hanno trovato le aziende nel migliorare notevolmente il dialogo con i propri clienti e fornitori, con un conseguente aspetto positivo che si è riflesso sulla competitività. “Di certo questo cambiamento non può avvenire dall’oggi al domani e le aziende necessitano del supporto di un partner specializzato”, ha commentato Martin Hurley, vicepersidente di Ricoh Europe, ma di sicuro "Questo è un riconoscimento positivo del progresso conseguito a livello paneuropeo, un progresso che avvicina le organizzazioni alla creazione di un mercato digitale unico".

Riduzione dei costi, miglioramento del rapporto con i partner, velocità di esecuzione nei processi di amministrazione e migliore visibilità nel movimento della liquidità aziendale sono risultati che la classica documentazione cartacea non può più raggiungere. L'auspicio è quello che tutte le realtà produttive capiscano l'importanza di adottare, con un processo che ritengono sostenibile e a ridotto impatto, ma con inizio immediato, sull'adottare la scelta di utilizzare fatture elettroniche e in seguito anche tutti gli altri documenti in formato digitale. Anche perché proprio questa settimana, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto firmato dal Presidente del Consiglio Renzi con le regole tecniche, aspettate da più di tre anni, per regolamentare il processo di formazione, chiusura e conservazione dei documenti informatici nei gestionali. Le Pubbliche Amministrazioni hanno 18 mesi di tempo per adeguarsi, dopodiché scatteranno sanzioni per i dirigenti. Questo è un altro passo inequivocabile su come il nostro Paese abbia preso la direzione della digitalizzazione.

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Fri, 16 Jan 2015 10:38:31 +0100
<![CDATA[L'ANCI emette un decalogo per preparare i Comuni alla scadenza di fine Marzo]]> https://www.digithera.it/blog/ANCI-direttive-fatturazione-elettronica/ Il 2015 sarà un anno importante per il percorso di innovazione e digitalizzazione del nostro Paese, infatti dal 31 marzo 2015 entra in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica verso tutte le Pubbliche Amministrazioni, compresi i Comuni”. E’ quanto afferma il Segretario generale dell’ANCI Veronica Nicotra in una lettera inviata ai sindaci nella quale invita le amministrazioni che non hanno provveduto a comunicare all’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) il proprio piano di attività a sanare questo impegno.

In tal senso, “L’ANCI e l’IFEL – si legge nella nota – stanno collaborando con l’Agenzia per l’Italia Digitale per fornire informazioni e supporto sull’argomento”.
Leggi l'articolo a questo link.
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Sat, 10 Jan 2015 16:28:05 +0100
<![CDATA[Ecco le novità presenti nella legge di Stabilità 2015 per i fornitori alla PA.]]> https://www.digithera.it/blog/novita-legge-stabilita-2015-rimborso-iva-split-payment/ La Legge numero 190/2014, ovvero la legge di Stabilità 2015, ha come obiettivo principale quello di combattere l'evasione fiscale e di rendere alcuni processi sempre più leggeri, dematerializzati e trasparenti. Per raggiungere l'obiettivo sopra citato sono state introdotte differenti misure atte a contrastare chi froda lo Stato e i cittadini di conseguenza, tra le quali quello dello split payment. Che cosa comporta questa novità?

Per tutti i fornitori della Pubblica Amministrazione, sia di beni che di servizi, che hanno crediti con organi statali (province, comuni, università, camere di commercio e in generale gli acquirenti e committenti presenti nel D.P.R. numero 633/1972, articolo 6, comma 5) non riceveranno più l'IVA addebitata in rivalsa. Questo meccanismo fa sì che si potrà determinare in maniera più semplice la formazione di posizione credito nei confronti dei cedenti prestatori, mentre non cambierà la modalità di fatturazione.
Provando a semplificare quanto scritto sopra, lo split payment è un processo per cui, ad esempio, chi fattura alla PA 1000 € di imponibile su beni/servizi e ha 100 € di IVA, per un totale di 1100 €, riceverà dalla Pubblica Amministrazione un importo pari al solo imponibile, in questo esempio 1000 €, mentre i restanti 100 € saranno versati direttamente dall'Ente nelle casse dell'erario, attraverso modalità che verranno descritte con un altro decreto apposta.

L'altra novità introdotta dalla Legge di Stabilità del 2015 è il rimborso dell'IVA a credito, con modifica dell'articolo 30 del decreto IVA "Versamento di conguaglio e rimborso dell'eccedenza". Questo articolo prevede che il contribuente possa chiedere il rimborso IVA a credito in caso ci siano attività prevalentemente esercitate con operazioni soggette a imposta con aliquote minori a quelle relative agli acquisti, conteggiando le operazioni che hanno prodotto il reverse charge, di cui all'articolo 17. Questa disposizione citata sopra, grazie al decreto Legislativo numero 250/1995, ricorre qualora il contribuente abbia acquistato beni/servizi con applicata un'aliquota media superiore a quella mediamente applicata alle operazioni attive, maggiorata del 10%. La modifica all'articolo 30 significa che le operazioni che hanno portato allo split payment assumono rilievo ai fini del computo della media come se fosse stata applicata l'IVA a zero. Si potrà così richiedere il rimborso dell'IVA se maggiore all'importo di 2582,28 euro.

Queste modifiche rivestono un'importana non da poco nel rapporto con le pubbliche amministrazioni e i loro fornitori, porteranno una minore liquidità a quei liberi professionisti e aziende che lavorano prevalentemente con la Pubblica Amministrazione, ma sarà praticamente impossibile che si creino posizioni di Crediti IVA per il cedente prestatore.

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Fri, 09 Jan 2015 17:50:46 +0100
<![CDATA[È online il nuovo sito soldipubblici.gov.it. Madia: "La digitalizzazione del paese otterrà una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche."]]> https://www.digithera.it/blog/agenda-digitale-intervista-ministro-madia-repubblica/ L'obiettivo è chiaro da tempo: dare la massima visibilità ai cittadini italiani, su come vengono spese le loro tasse e costantemente monitorare gli investimenti che ogni ente pubblico sostiene, per debellare l'illegalità e, soprattutto, la corruzione.
Per raggiungere questo obiettivo il Governo sta approntando tutta una serie di passaggi e sviluppi che possano contribuire alla creazione di un sistema trasparente e partecipativo. Uno di questi è il nuovo portale soldipubblici.gov.it che permette a tutti di conoscere le spese di un preciso Ente Pubblico, con il dettaglio sulla spesa mensile corrente, quella annuale e su altri fattori dipendenti alla spesa della PA. Il sito, realizzato in collaborazione con la Banca d'Italia e la Ragioneria di Stato, al momento è solo una versione beta, ma sarà a pieno regime nel 2015.
Il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Marianna Madia, intervistata da Repubblica, ha sottolineato come il lavoro fatto fin'ora continuerà soprattutto nel 2015, portando avanti dei miglioramenti significativi per seguire l'esempio europeo sul controllo di entrate e uscite del denaro pubblico. A questo punto entra in gioco la fatturazione elettronica, che dal 31 marzo diventa obbligatoria anche per gli enti locali, diventando così uno degli elementi fondamentali per la digitalizzazione del paese, poiché impedisce di aumentare i debiti della PA senza che siano controllati e permette che tutti i cittadini abbiano come riferimento una sola Amministrazione con regole uniche, e non mille, ognuna con regole a sè stanti. Questo discorso vale anche per gli altri progetti che stanno prendendo forma e vedranno la luce nel prossimo biennio, come Italia Login, un portale che darà ai cittadini tutta una serie di informazioni e servizi da usufruirne sui pc o sugli smartphone, come le assenze dei figli a scuola, il pagamento di multe o i referti medici. Il Ministro Madia stima di arrivare a 3 milioni di iscritti entro settembre 2015 e a 10 milioni entro la fine del 2017. Nel 2016 invece, partiranno altri servizi previsti nell'Agenda Digitale: dichiarazioni fiscali precompilate e già comprendenti le spese mediche, marca da bollo online, e molte altre possibilità che consentiranno di non dover fare più interminabili code.
Nell'intervista è anche citata la diffusione della banda larga e ultra-larga, tema che viene discusso ormai da anni dal settore ICT italiano, e che ancora ci vede indietro rispetto a molti altri paesi, anche extra-UE, ma che per poter usufruire di un paese digitale, diventa di capitale importanza.

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Tue, 23 Dec 2014 17:43:50 +0100
<![CDATA[Quante fatture Elettroniche sono state spedite da Giugno?]]> https://www.digithera.it/blog/numero-fatture-elettroniche-novembre-sistema-di-interscambio/ Sono passati sei mesi dall'inizio della nuova era digitale per le fatture e, grazie al sito dell'Agenzia delle Entrate per la FatturaPA e dell'Osservatorio FEeD, vorremmo dare un aggiornamento sui numeri del Sistema di Interscambio.

Le fatture ricevute da SdI al 30 novembre 2014 sono 1.483.008, con un aumento consistente tra giugno e luglio e tra settembre e ottobre. Il trend di crescita mese su mese di Digithera è a doppia cifra, e la market share è salita al 2,5% del totale, su tutto il territorio nazionale. A giugno le fatture elettroniche inviate non arrivavano a 50.000 quadruplicandosi subito a luglio, per poi calare nel mese di vacanza per eccellenza, agosto. Il Sistema di Interscambio ha poi ricominciato a ricevere fatturePA in modo consistente a settembre sfiorando quota 260 mila fatture ricevute, delle quali scartate il 21,7%. Se si guarda alla percentuale di scarti più in generale negli ultimi sei mesi, da giugno si sono registrati dei miglioramenti sensibili, passando dal 39,2% al 14,3% di novembre. La principale ragione di scarto sono la nomenclatura e l'unicità del file, che prendono il 40% del totale delle fatture scartate, seguono la validità del documento con il 27% e la conformità del formato al 13%. Si evince quindi come i sistemi stanno cominciando ad essere utilizzati in modo corretto, perché all'aumentare del numero delle fatture inoltrate a SdI diminuisce la percentuale di scarto, e come il processo di digitalizzazione sta sempre più prendendo piede. I risparmi in termini di tempo e cartacei sono stimati dall'Agenzia delle Entrate fino 5,6 miliardi di euro.


Questo è senz'altro un elemento positivo in vista della scadenza del 31 marzo, quando anche i comuni e gli altri Enti locali dovranno ricevere la FatturaPA e non più quella cartacea. Alcuni comuni come Firenze e altri più piccoli, hanno già cominciato a comunicare attraverso il sito istituzionale quale Codice Univoco si dovrà inserire, un buon esempio di come anticipare i tempi sia propedeutico per agevolare l'innovazione del Sistema Italia.

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Tue, 16 Dec 2014 17:44:26 +0100
<![CDATA[Rossella Orlandi: FatturaPA senza rinvii]]> https://www.digithera.it/blog/fatturapa-no-rinvii-rossella-orlandi/ Il Sistema Italia si sta preparando all'avvento della Fattura Elettronica con sempre più certezze, ma anche continuando ad ascoltare i dubbi che ancora permangono tra gli attori principali. Tra questi, il Presidente del Consiglio dei Dottori commercialisti ed esperti contabili Gerardo Longobardi, che, dati alla mano, aveva chiesto di rimandare la scadenza del 31 marzo 2015 per l'estensione della FatturaPA a tutti gli enti locali. I dati a cui si è riferito Longobardi sono quelli della percentuale dei file scartati per errori formali dal Sistema di Interscambio (SdI), che risulta essere del 19,8% pari a oltre 294.000 fatture rifiutate dal 6 giugno al 30 novembre (quello di Digithera si assesta sullo 0,5%).

A questo proposito il Direttore dell'Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi, durante l'audizione effettuata dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza sull'anagrafe tirbutaria nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla prospettiva di una razionalizzazione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria, ha sottolineato come i dati stiano diventando sempre più precisi grazie anche alla fatturazione elettronica e che la percentuale di scarti derivata da errori nell'utilizzo dei supporti è poco più del 6% delle fatture ricevute. Orlandi ha quindi sentito il dovere di ribadire con decisione che il nostro Paese è pronto a compiere il salto già il 31 Marzo.

Le perplessità di Longobardi non riguardano solo la difficoltà nel comporre la FatturaPA, ma anche sugli aspetti problematici della Conservazione Sostitutiva, chiedendo che le aziende vengano esentate da questa procedura, visto che i file rimangono già in possesso della Pubblica Amministrazione. Ma anche in questo caso per Orlandi non è una strada percorribile se si guarda l'attuale legge 244/2007, dove obbliga emittente e destinatario alla Conservazione Sostitutiva. Questo, a nostro parere, è anche un vincolo in prospettiva futura, dove i privati che adotteranno la fatturazione elettronica anche per i crediti non verso la PA, beneficeranno della dematerializzazione dei documenti. E ci sentiamo di essere vicini anche alle parole di Michele Pelillo, che a riguardo ha suggerito l'utilizzo della delega alla Conservazione Sostitutiva. Nessun problema nemmeno per il presidente di Sogei Cristiano Cannarsa, che conferma la totale sostenibilità del carico di lavoro che arriverà a fine marzo, fermo restando che tutte le Pubbliche Amministrazioni dispongano del codice indispensabile per far emettere la fattura elettronica. Dall'articolo de il Sole 24 Ore.

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Fri, 05 Dec 2014 10:49:50 +0100
<![CDATA[Fattura elettronica anche tra i privati: Il decreto entro Gennaio]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-elettronica-per-privati-decreto-legge/ Ci sono novità che potrebbero velocizzare la digitalizzazione del Paese e una di queste è senz'altro la fattura elettronica tra i privati italiani: "Entro fine anno o al massimo all'inizio di gennaio sarà emanato il decreto sulla fatturazione elettronica tra privati", con questa frase il viceministro all'Economia Luigi Casero ha dato un forte segno di volontà nell'accellerare il processo di digitalizzazione dell'Italia, per mantenere il passo degli altri paesi europei nell'ambito del sistema fiscale. Casero ha anche definito un "passaggio epocale" quello della precompilazione della dichiarazione dei redditi, specificando comunque che entrerà a pieno regime nel giro di tre anni. Gli sforzi del Governo sono orientati anche a completare i lavori sulla delega fiscale entro marzo 2015, il tutto per semplificare i processi di questo settore. Casero ha poi parlato della Legge di Stabilità e in particolare delle novità su IRAP e sui minimi.
La fatturazione elettronica tra privati, dunque, sta per entrare nel quotidiano delle realtà italiane, dopo il primo passo fatto con la FatturaPA a giugno scorso e il prossimo con l'allargamento a tutti gli Enti locali il 31 marzo 2015; dovranno perciò cominciare a capire come muoversi in questo ambito per non rimanere indietro e impreparati rispetto a un tema che ci porterà definitivamente nell'era digitale, anche perché in realtà è già possibile cominciare a fatturare anche tra privati in modo elettronico.

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Fri, 28 Nov 2014 13:55:03 +0100
<![CDATA[I commercialisti non vedono ancora i vantaggi della fatturazione elettronica]]> https://www.digithera.it/blog/commercialisti-vantaggi-fattura-elettronica/ Sono ormai anni che la fatturazione elettronica è un argomento che salta fuori nell'ambito della riscossione crediti e da giugno è sempre più sotto i riflettori grazie all'obbligo di legge, ma i commercialisti vedono questo passaggio come un ulteriore complicazione, anziché un beneficio nella gestione dei documenti dei loro clienti, e credono che gli unici vantaggi siano per la Pubblica Amministrazione. In questo modo, però, sottovalutano ampiamente il potenziale economico nel non offrife questo servizio ai loro clienti, per tutta una serie di ragioni che Zanini spiega nel suo articolo, e che noi riportiamo qua in breve.
I vantaggi della fatturazione elettronica per i commercialisti sono quelli di poter evitare la perdita di tempo nell'inserire i dati corretti; grazie al file strutturato che dev'essere composto come da normativa, non ci sarà possibilità di errore e quindi si ridurranno anche i costi di tale gestione. In più l'archiviazione digitale rende decisamente più semplici le operazioni di ricerca delle fatture elettroniche, risparmiando tempo e spazio rispetto alle fatture cartacee.
Consideriamo poi quale servizio dà effettivamente quello della fattura elettronica verso la PA alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti, e cioè la certezza del credito e l'accesso alla relativa piattaforma presso alcuni istituti di credito. Esistono, infatti, banche che valutano già la fattura elettronica ricevuta correttamente dalla PA come una certezza sulla quale possono elargire liquidità. Se vogliamo poi guardare all'ottimizzazione dell'invio e alla trasmissione della fattura elettronica, emergono ulteriori risparmi per la trasmissione, e la certezza di data della ricezione da parte della Pubblica Amministrazione.
Inoltre, la creazione e l'invio di file in formato XML-PA è ormai semplice e non richiede particolari competenze tecnologiche, grazie anche al supporto che molte aziende danno a Fornitori della PA e ai relativi intermediari, con servizi online o l'elaborazione economica di file non strutturati.
Tutti questi elementi concorrono all'evoluzione tecnologica e professionale dei commercialisti, che sono attori importanti nella digitalizzazione del Paese, e che possono portare l'Italia a standard internazionali di gestione elettronica di documenti. Zanini conclude il suo intervento dicendo che "È necessario che la nostra categoria ripensi in modo costruttivo al rapporto che abbiamo con l’informatica: è vero che i Commercialisti “usano” la tecnologia per svolgere le tradizionali attività professionali, ma è anche vero che la stessa attività professionale svolta dal Commercialista può “generare” stimoli all’innovazione digitale nelle imprese."

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Tue, 25 Nov 2014 14:10:31 +0100
<![CDATA[La Commissione Europea vede le Pubbliche Amministrazioni come traino di espansione della fatturazione elettronica.]]> https://www.digithera.it/blog/Commissione-UE-PA-traino-digitalizzazione/ Con l'obiettivo di completare il processo di digitalizzazione delle fatture entro il 2020, l'Unione Europea crede che si riusciranno a risparmiare 240 miliardi di Euro tra PA e società tra tutti gli Stati Membri. Il piano attuativo in Italia è partito con l'approvazione nel 2008, ma solo dal 6 giugno scorso è diventato obbligo di legge per Ministeri ed Enti Previdenziali. Il processo di completamento arriverà il 31 marzo 2015 con l'estensione dell'obbligo per tutti gli altri Enti locali, come ospedali e Comuni ad esempio, e le stime danno un risparmio per il Sistema Paese di un massimo di 60 miliardi di Euro all'anno.
Nel resto d'Europa ci sono dei tassi di utilizzo che variano dal 12% per il nord Europa e la Svizzera, per arrivare tra il 6% e il 12% nell'Europa Occidentale, con previsioni di crescita del 35%. Il Multistakeholder forum on e-Invoicing è il forum online creato dall'Unione Europea per portare avanti e seguire l'evoluzione della fatturazione elettronica, al quale sono poi legati tutti i forum locali paese per paese e che cerca di risolvere uno dei problemi di implementazione a livello europeo che è quello del quadro normativo eterogeneo tra i singoli Stati.
Per quanto riguarda l'adozione della fattura elettronica tra privati, nell'articolo di Luigi Ferro su agendadigitale.eu si sottolinea come il problema non è tanto la ricezione del documento in formato XML o la relativa Conservazione, ma la sua creazione a partire dai gestionali delle aziende, tra le quali piccole e medie imprese o liberi professionisti che pensano basti scannerizzare la fattura per considerarla in formato elettronico. Il formato XML-PA dà la possibilità di essere tutti sullo stesso piano come utilizzo del formato, deve essere poi una scelta consapevole dei fornitori alla Pubblica Amministrazione scegliere il modo più adeguato o il partner migliore per adempiere all'obbligo di fine marzo prossimo.
Importante sarà il ruolo degli Intermediari, specialmente di quelli in grado di prelevare le fatture scannerizzate o quelle in PDF dai propri clienti, per poi convertirle in formato XML-PA.

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Wed, 19 Nov 2014 17:44:30 +0100
<![CDATA[Nessuna relazione tra Digithera s.r.l. e Hera s.p.a.]]> https://www.digithera.it/blog/Digithera-estranea-a-Hera/ Con il presente comunicato, Digithera intende rassicurare i propri clienti e quelli futuri che non esiste alcuna relazione societaria, commerciale o di qualunque altra natura tra la nostra azienda e Hera s.p.a. nonostante la similitudine delle nostre denominazioni possa far pensare al contrario. Questa similitudine è un'assoluta coincidenza.

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Mon, 17 Nov 2014 11:56:40 +0100
<![CDATA[10/11/2014 - Gerri Cipollini è il nuovo Amministratore Delegato di Digithera]]> https://www.digithera.it/blog/gerri-cipollini-ad-Digithera/ L'Ing. Gerri Cipollini è il nuovo Amministratore Delegato di Digithera. Con un bagaglio di oltre 12 anni nella vendita e nell'erogazione di soluzioni B2B in Cloud per il Procurement e per la Contabilità Fornitori, Gerri Cipollini  avrà il compito di guidare la società nello sviluppo di mercati e soluzioni per acquisire una posizione di leadership nell'ambito della dematerializzazione dei documenti fiscali al servizio delle aziende che desiderano migliorare l'efficienza dei propri processi eliminando la carta.

L'incarico è anche quello di favorire lo sviluppo della struttura organizzativa, di aprire mercati e filiali internazionali attraverso partnership e crescita organica, perseguendo opportunità anche dettate da sviluppi normativi.

Digithera conferma inoltre l'Ing. Renato Garbarini come presidente della società che con la propria esperienza saprà affiancare l'Amministratore Delegato nella sfida che si apprestano ad affrontare.

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Fri, 14 Nov 2014 12:16:03 +0100
<![CDATA[Il Sole 24 Ore 27/06/2014 - Fattura telematica con archiviazione in tempi lunghi]]> https://www.digithera.it/blog/fattura-tempi-piu-lunghi-sole/ In vigore da oggi le nuove regole per la conservazione elettronica dei documenti fiscali: superamento, quindi, del vincolo temporale dei 15 giorni per la conservazione delle fatture elettroniche, semplificazioni nell'assolvimento dell'imposta di bollo, eliminazione dell'obbligo di comunicazione dell'impronta dell'archivio digitale ed operatività delle medesime regole per i documenti del settore doganale rappresentano le principali novità in materia. 

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Tue, 01 Jul 2014 22:15:25 +0200
<![CDATA[Emessa il 24/6/2014 una nuova Circolare sulla Fatturazione Elettronica, la 18/E, da parte dell'Agenzia delle Entrate]]> https://www.digithera.it/blog/emessa-circolare-18-e/ L'Agenzia delle Entrate emette una nuova circolare in data 24/6/2014, la 18/E, che fornisce chiarimenti in merito a tematicvhe di fatturazione elettronica. In particolare modo descrive il percorso che una fattura può seguire per essere considerata elettronica.

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Wed, 25 Jun 2014 14:04:27 +0200
<![CDATA[13/6/2014 - Digithera ottiene, prima in Italia, un attestato di Validazione di conformità al DM 55/2013]]> https://www.digithera.it/blog/Digithera-attestato-validazione-ottenuto/ Digithera ottiene il rilascio da parte della LRQA (Lloyd's Register Quality Assurance) di un Attestato di Validazione in cui l'ente terzo dichiara che il Sistema di Gestione di Digithera è convalidato in base ai requisiti di un protocollo conforme alle regole tecniche e ai requisiti del DM 55/2013.  

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Sat, 21 Jun 2014 19:43:02 +0200
<![CDATA[12/6/2014 - Digithera Invia con successo le prime fatture al Sistema di Interscambio]]> https://www.digithera.it/blog/Digithera-invia-prime-fatture/ Dopo soli pochi giorni dall'inizio dell'obbligatorietà di Fatturazione Elettronica per la PA Centrale, Digithera invia con successo le prime fatture dei propri Clienti, ricevendo subito le prime ricevute da SdI. 

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Thu, 12 Jun 2014 17:35:09 +0200
<![CDATA[Il Sole 24 Ore 30/5/2014 - Come funziona la Piattaforma che gestisce le Fatture Elettroniche per la PA]]> https://www.digithera.it/blog/funzionamento-piattaforma-fattura-pa/ Al via la fatturazione elettronica: come funziona la piattaforma che rende certi i pagamenti della Pa

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Wed, 04 Jun 2014 12:44:01 +0200
<![CDATA[Fatturazione elettronica negli appalti pubblici degli stati membri - Direttiva 2014/55/UE]]> https://www.digithera.it/blog/Fatturazione-elettronica-negli-appalti-pubblici-direttiva/ Appalti pubblici: nuova direttiva UE fa scattare l'obbligo della fatturazione elettronica europea standardizzata in tutta l'Unione secondo la roadmap già stabilita.

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Sat, 17 May 2014 17:46:51 +0200
<![CDATA[Repubblica 12/5/2014 - Impreparati alla meta della fattura digitale obbligatoria dal 6 giugno]]> https://www.digithera.it/blog/Impreparati-alla-meta-della-fattura-digitale-obbligatoria/ L’imposizione riguarda i rapporti tra fornitori e pa. risparmieremo 60 miliardi ma finora è elettronico solo il 5% dei 3mila milioni di documenti fiscali che circolano ogni anno. Indietro sono le imprese di piccole dimensioni

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Sat, 17 May 2014 11:26:02 +0200
<![CDATA[Dalla Fatturazione elettronica verso la PA a quella tra privati, il passo è breve]]> https://www.digithera.it/blog/dalla-fatturazione-elettronica-verso-pa-a-quella-privati-passo-breve/ A cavallo tra riduzione degli obblighi fiscali e lotta all'evasione l'introduzione della fatturazione elettronica tra privati.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-03-25/fisco-governo-punta-semplificazioni-riforma-parte-dichiarazione-redditi-precompilati-121211.shtml?uuid=ABLFHX5

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Tue, 29 Apr 2014 13:34:12 +0200
<![CDATA[La fatturazione elettronica per la PA, un veicolo per tracciare meglio i pagamenti]]> https://www.digithera.it/blog/fatturazione-elettornica-per-pa-vicolo-per-tracciare-pagamenti/ L'accelerazione è stata impressa dal Governo con l'articolo 25 del decreto legge Irpef e risponde all'esigenza di completare il percorso di digitalizzazione della Pa e alla volontà di assicurare l'effettiva tracciabilità dei pagamenti.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-23/pa-e-fattura-gioca-d-anticipo-063946.shtml?uuid=ABiLQ6CB
 

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Tue, 29 Apr 2014 13:33:21 +0200
<![CDATA[Anticipata al 31/3/2015 l'estensione della Fatturazione elettronica a tutta la PA]]> https://www.digithera.it/blog/anticipata-estensione-fatturazione-elettronica-tutta-pa/ Anticipata l'entrata a regime della fattura elettronica alla pubblica amministrazione: la generalizzazione  dell'obbligo di fatturazione digitale delle forniture agli enti pubblici scatterà il 31 marzo 2015, circa due mesi  prima rispetto alla data del 6 giugno 2015 fissata precedentemente.

http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201404251951562701&chkAgenzie=ITALIAOGGI&titolo=P.a.,%20fatture%20elettroniche%20sprint

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Tue, 15 Apr 2014 07:20:40 +0200