Corrispettivi e fattura semplificata

Dal 1° gennaio 2020 entrerà in vigore, per tutti i soggetti che emettono scontrini o ricevute fiscale, l’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei Corrispettivi Elettronici, per certificare i propri incassi. Questo nuovo documento commerciale a natura “non fiscale” andrà a sostituire scontrini e ricevute.

I soggetti coinvolti saranno tutti coloro che effettuano operazioni di “commercio al minuto e attività assimilate”, ovvero attività e professionisti che attualmente emettono scontrino o ricevuta fiscale, per le quali non è obbligatoria l’emissione della fattura.

Gli unici soggetti esonerati dall’obbligo di memorizzazione elettronica sono individuati all’interno del DM 10 maggio 2019, tra i quali figurano le attività per cui, anche in precedenza, non esisteva l’obbligo di emissione di scontrino o ricevuta, come per esempio le prestazioni di trasporto pubblico collettivo, le transazioni effettuate a bordo di mezzi nel corso di un trasporto internazionale (nave, aereo o treno) e l’e-commerce.

I corrispettivi elettronici dovranno essere emessi tramite l’utilizzo di un registratore di cassa telematico (che consente di emettere il documento commerciale, la memorizzazione della singola operazione e l’invio automatico verso l’Agenzia delle Entrate al momento della chiusura della cassa) oppure attraverso la procedura web messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (che necessita di una connessione di rete sempre attiva).

Un’alternativa all’adozione dei due sistemi sopra indicati è l’emissione di una Fattura Elettronica oppure di una Fattura Elettronica Semplificata ai fini IVA, che può essere emessa in sostituzione dello scontrino o ricevuta fiscale.

La Fattura Semplificata è un documento contenente informazione ridotte rispetto ad una normale Fattura; nel caso specifico basterà indicare:

  • - data emissione e riferimento univoco della fattura
  • - dati del cedente-prestatore
  • - dati del Cessionario-Committente (con possibilità di indicare esclusivamente il riferimento a Codice Fiscale o P. IVA)
  • - dettaglio dei beni o servizi ceduti (senza specificare natura-quantità)
  • - ammontare del totale del documento e dell’imposta
  • - l’importo massimo comprensivo di IVA non deve superare i 400€ per transazione

Tramite l’emissione di una fattura elettronica è quindi possibile ovviare all’adozione di un registratore telematico o all’utilizzo della procedura web, dato che tutti i dati relativi alla transazione vengono trasmessi all’Agenzia delle Entrate tramite il Sistema di Interscambio.

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