L’aggiornamento delle FAQ riguardanti il tema della fatturazione elettronica all’interno del sito web della Agenzia delle Entrate, chiarisce come verranno valutati i titolari di partita IVA durante le attività di controllo anti evasione. Il metodo della fatturazione elettronica è chiaramente nato con lo scopo di rendere più efficienti i controlli, ma il tema è strettamente correlato anche al servizio di consultazione messo a disposizione dall’Agenzia. L’adesione viene dunque considerata come un elemento cruciale per rendere trasparente e limpido il rapporto tra Fisco e contribuente, mentre la mancata adesione viene vista come un elemento di rischio: un segnale di attenzione ben preciso da parte della Agenzia.

Non si creerà in alcun modo una disparità di trattamento tra chi non aderirà e coloro che invece daranno il proprio consenso alla archiviazione dei dati: l’Agenzia specifica difatti (nella FAQ 125) che “i dati rilevanti ai fini fiscali resteranno a propria disposizione anche nel caso in cui fosse previsto l’obbligo di cancellazione dei dati”. La mancata adesione al servizio di consultazione ed acquisizione (prima scadenza prevista al 31 Ottobre), avrà pochi effetti sulle attività di controllo automatizzato effettuate da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il vantaggio principale garantito dalla adesione al servizio di consultazione ed acquisizione dei dati delle fatture emesse e ricevute è quello di consentire al contribuente la possibilità di ritrovare agilmente in qualsiasi momento le proprie informazioni all’interno del portale portale “Fatture e Corrispettivi”. Quindi non solo la volontà di rendere più semplice la vita dell’utente ma anche di rafforzare la collaborazione tra fisco e contribuente stesso.

Resta ovviamente la piena di libertà di scelta pur nella consapevolezza che la mancata adesione al servizio di consultazione rappresenterà agli occhi della Agenzia delle Entrate un elemento di valutazione nell’ambito dell’attività di analisi del rischio condotta dall’Agenzia stessa.