Perchè il  legislatore ha sentito l’esigenza  di incentivarne l’utilizzo?E come possono i professionisti trarre vantaggio da questa rivoluzione digitale? 



Si può concordare o meno che il quadro normativo attuale che regola la fatturazione elettronica nei rapporti B2B sia realmente semplificativo, ma al di là di ogni polemica proviamo a fare il punto sul percorso che ci ha portato oggi a poter scegliere se adottare o meno la fatturazione elettronica nelle nostre transazioni.

 

Facciamo subito un salto indietro: nel 2010 la Commissione Europea lancia la road map per l’endorsement della fatturazione elettronica poiché ritiene che il trasferimento elettronico delle informazioni relative a fatturazioni e pagamenti porti con sé diversi vantaggi che si rifletteranno in un aumento di produttività e competitività dell’intero sistema Europeo. La fatturazione elettronica di fatto non è che il primo mattone fondamentale del Digital Single Market, il mercato unico digitale europeo, che ci permetterà di scambiare merci e servizi in maniera standardizzata, interoperabile e controllata fra i diversi stati membri. 

 

Già 7 anni fa nella sua comunicazione  la UE individuava con chiarezza i principali benefici dell’electronic invoice: pagamenti più veloci, meno errori, costi ridotti di stampa di spedizione e, cosa più importante, integrazione dei processi.
A parte i significativi benefici ambientali valutati in una riduzione di 1 milione di tonnellate l'anno di CO2, già allora si sosteneva che la maggior parte dei benefici economici non derivano tanto da risparmi nei costi di stampa e spedizione, quanto piuttosto dalla piena automazione dei processi e l'integrazione della filiera, dall'ordine al pagamento.

 

Da allora, a partire dalla direttiva che equiparava le fatture cartacee ed elettroniche fino ad arrivare alla 2014/55/EU sulla fatturazione elettronica negli appalti pubblici, gli stati membri, Italia inclusa, hanno creato il quadro normativo di riferimento, promuovendo ed incentivando l’adozione della fatturazione elettronica, in vista dell’obiettivo Europeo di far diventare la fatturazione elettronica il metodo prevalente di fatturazione entro il 2020. 


Complice la crisi economica, che porta sia enti pubblici che aziende e privati a cercare la riduzione dei costi, e l’avvicinarsi delle scadenze nazionali di recepimento delle direttive Europee, l’argomento fatturazione elettronica diventa un argomento sempre più “caldo” e proliferano su giornali, testate online, blog e social le argomentazioni sui vantaggi della fatturazione elettronica e report e valutazioni economiche dei risparmi.

Fra questi particolarmente interessante è l’articolo uscito pochi giorni fa su Agenda Digitale a firma di Claudio Rorato direttore dell’ Osservatorio Professionisti e Innovazione Digitale, del Politecnico di Milano.

Oltre alle note valutazioni dei benefici, Claudio Rorato introduce un aspetto interessante, relativo ai vantaggi nella creazione di nuove opportunità di business e qualificazione della figura del professionista il cui ruolo cambia “da risolutore di un problema fiscale a generatore di valore nella gestione dell’azienda”.

 

Il professionista che sarà in grado di fornire realmente supporto alle aziende clienti per guidarle nel processo di dematerializzazione dei documenti (e non solo nella fatturazione elettronica), verrà infatti percepito come controparte fondamentale per generare valore aggiunto, non limitando la propria azione al soddisfacimento di un mero adempimento fiscale. Ciò contribuirà alla creazione di una offerta più ampia e differenziata, costituendo un vantaggio competitivo rispetto ad altri soggetti, e contribuendo alla fidelizzazione del proprio cliente.

Inoltre la fattura elettronica porta benefici anche per la gestione della contabilità in quanto l’utilizzo della fatturazione elettronica e dei documenti elettronico in genere, riduce i tempi delle singole registrazioni, liberando risorse umane che potranno essere dedicate ad altre attività di maggior valore. Non ultimo il vantaggio di potere presidiare i dati in formato elettronico, che sono il vero asset per ogni professione.

 

La fatturazione elettronica ha il potenziale di innescare un vero e proprio circolo virtuoso. In attesa di un quadro normativo di obbligatorietà, che non tarderà ad arrivare, è fondamentale che tutti facciano la propria parte, prendendosene carico: tutti per il vantaggio di tutti.