Si è riunito questa mattina, prima di pranzo, il Consiglio dei Ministri n. 76, che ha approvato in via definitiva il testo del Decreto Legislativo per agevolare l'utilizzo della fattura elettronica anche tra i privati. La trasmissione per via telematica delle operazioni IVA ha avuto un iter molto veloce tra le commissioni parlamentari, basti pensare che il primo testo è stato presentato il 21 aprile scorso, e dopo poco più di tre mesi è diventato realtà, seguendo la delega della legge di riforma fiscale che dovrebbe "introdurre disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita".
Questo decreto fa sì che chi adotterà la fattura elettronica tra privati avrà dei vantaggi e altri incentivi, rispetto agli obblighi fiscali, nello specifico:
- i controlli fiscali potranno essere effettuati "da remoto" in modo da non interrompere le normali attività e diminuendo gli adempimenti dei contribuenti, con anche l'esclusione della duplicazione nella richiesta di dati.
- vengono meno gli obblighi di comunicazione per quanto riguarda le "black lists", il cosiddetto "spesometro" e i contratti di leasing.
- I rimobrsi IVA saranno più veloci.
Il decreto prevede l'invio opzionale delle fatture in formato elettronico dal 1° gennaio 2017, sia per le fatture attive che ciclo passivo, utilizzando il già collaudato Sistema di Interscambio, quello utilizzato ora per la Fattura PA, anche con l'ausilio di strumenti gratuiti per particolari soggetti passivi IVA, che saranno da individuare più avanti con un apposito Decreto Ministeriale dopo aver ascoltato il forum italiano sulla fatturazione elettronica e le varie associazioni di categoria.
"La fatturazione elettronica tra privati è un altro elemento di novità non banale" che "sta sempre di più diventando una delle chiavi di successo della semplificazione amministrativa, sia nel rapporto con i privati che ovviamente all'interno delle pubbliche amministrazioni." Con queste parole il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato il via libera al decreto, all'interno della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, del 31 luglio 2015.
Per il comunicato stampa completo potete andare a questo indirizzo: http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=79084