Il trend in forte ascesa per la fatturazione elettronica si manifesta in modo perentorio anche nel mese di febbraio con un totale che raggiunge i 228 milioni di file inviati da un numero superiore ai 2,3 milioni di operatori (dati ufficiali da parte della Agenzia delle Entrate). Febbraio fa segnare un raddoppio rispetto a gennaio, mese in cui le fatture transitate dall’SdI erano state meno di 100 milioni. La Lombardia si staglia in vetta a questa classifica di invii. Tra i settori trainanti troviamo invece il commercio (senza troppe sorprese) e la riparazione di autoveicoli.

Le noti dolenti sono costituite da un esiguo 4,43% di invii che non ha ottenuto un buon esito a causa di errori nella fase di compilazione (tra i più diffusi si riscontrano l’indicazione della partita IVA errata, fattura duplicata e due o più fatture indicate con il medesimo nominativo). Tocca i 7 milioni il numero di deleghe per i servizi di Fatture e corrispettivi mentre 3,6 milioni sono le registrazioni dell’indirizzo telematico (il servizio che consente agli utenti di registrare il proprio indirizzo PEC o il codice destinatario di 7 cifre verso il quale lo SdI indirizzerà automaticamente la fatture elettroniche). Anche la generazione di QR code da utilizzare tramite smartphone rivela numeri interessanti con 3,3 milioni di richieste.

Fatturazione elettroniche e settori di riferimento

Come già sottolineato in precedenza il settore del commercio è ovviamente quello che rappresenta la fetta maggiore nel complesso degli invii totali insieme all’ingrosso e dettaglio/riparazione con oltre 55 milioni di fatture inviate. Anche il settore manifatturiero conta oltre 20 milioni di fatture, 10 milioni per le entità che si occupano di attività di noleggio mentre 7,7 milioni per il comparto di trasporto e magazzinaggio. Se si analizzano invece gli operatori coinvolti troviamo fra i più attivi i liberi professionisti (oltre 330 mila invii), costruttori (270mila), agenti immobiliari (142mila) ed agenti nel settore alberghiero e ristorativo (120mila). Se fra le regioni del nord la Lombardia la fa da padrona, numeri ragguardevoli sono fatti segnare dal Lazio (oltre 51 milioni di fatture), Emilia Romagna (13 milioni), Veneto (12 milioni), Toscana (8 milioni) e Campania (7 milioni).