fattura elettronicaQuando una grande multinazionale come Ricoh, leader nel mercato delle stampanti per ufficio e per la produzione, sente la necessità di commissionare uno studio a livello europeo sull'utilizzo della fatturazione elettronica, diventa evidente come il tema digitale abbia segnato il passo nell'anno appena trascorso. Rivoluzione introdotta in Italia grazie all'obbligo di legge verso la Pubblica Amministrazione, nel resto d'Europa la fattura elettronica assume un carattere di crescita forte: secondo lo studio fatto da Billentis, e commissionato appunto da Ricoh Europe, nel 2014 l'utilizzo della fattura elettronica è salito del 22% circa, con evidenti risparmi economici.

Nello studio si evince che le aziende che hanno adottato la filosofia paperless hanno potuto risparmiare tra il 60% e l'80% sulle spese, nell'arco di sei/diciotto mesi da quando hanno implementato lo strumento. La fattura elettronica diventa quindi un aspetto di risparmio fondamentale per tutte le realtà, perché va ad incidere su una parte dei costi assolutamente non banale.
I dati dello studio sono poi stati confermati dai numeri divulgati dalla Commissione Europea: in Italia ad esempio, si sono ottenuti risparmi per 3 miliardi di Euro, mentre in Danimarca si arriva addirittura a far risparmiare le aziende 50 milioni di Euro e i cittadini 150 milioni. Sono cifre importanti, che contribuirebbero a raggiungere un risparmio di 2,3 miliardi l'anno se la fatturazione elettronica venisse adottata in tutta Europa.

Uno degli aspetti che emerge poi dallo studio finanziato da Ricoh Europe, è quello del vantaggio che hanno trovato le aziende nel migliorare notevolmente il dialogo con i propri clienti e fornitori, con un conseguente aspetto positivo che si è riflesso sulla competitività. “Di certo questo cambiamento non può avvenire dall’oggi al domani e le aziende necessitano del supporto di un partner specializzato”, ha commentato Martin Hurley, vicepersidente di Ricoh Europe, ma di sicuro "Questo è un riconoscimento positivo del progresso conseguito a livello paneuropeo, un progresso che avvicina le organizzazioni alla creazione di un mercato digitale unico".

Riduzione dei costi, miglioramento del rapporto con i partner, velocità di esecuzione nei processi di amministrazione e migliore visibilità nel movimento della liquidità aziendale sono risultati che la classica documentazione cartacea non può più raggiungere. L'auspicio è quello che tutte le realtà produttive capiscano l'importanza di adottare, con un processo che ritengono sostenibile e a ridotto impatto, ma con inizio immediato, sull'adottare la scelta di utilizzare fatture elettroniche e in seguito anche tutti gli altri documenti in formato digitale. Anche perché proprio questa settimana, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto firmato dal Presidente del Consiglio Renzi con le regole tecniche, aspettate da più di tre anni, per regolamentare il processo di formazione, chiusura e conservazione dei documenti informatici nei gestionali. Le Pubbliche Amministrazioni hanno 18 mesi di tempo per adeguarsi, dopodiché scatteranno sanzioni per i dirigenti. Questo è un altro passo inequivocabile su come il nostro Paese abbia preso la direzione della digitalizzazione.