L’introduzione dell’obbligo della fatturazione elettronica nel B2B, per imprese e professionisti, si prefigura come una delle più succose novità per il 2018. In sintesi, questa nuova normativa mira a raggiungere un triplice obiettivo da parte del governo:

• Riduzione di una parte dell’evasione fiscale eliminando la possibilità di emettere fatture false, registrazioni ingannevoli contenenti importi minori alla reale transazione o la mancata registrazione della fattura stessa da parte di uno dei soggetti.

• Semplificazione della gestione amministrativa con la diminuzione degli adempimenti fiscali.

• Ottenere una mole maggiore di dati fiscali con l’idea di fornire ai contribuenti modelli di dichiarazioni annuali, 770, certificazioni uniche precompilate e già certificate dalla Agenzia delle Entrate. Come già detto, se dal 1 gennaio 2017 la fatturazione elettronica è solo un’opzione facoltativo per ogni soggetto IVA italiano, dal 1 luglio 2018 partirà l’obbligo per i concessionari di prodotti petroliferi e per le prestazioni di subappaltatori previsti nei contratti con la PA.

Ma il vero D-Day sarà il 1 gennaio 2019! In quel giorno difatti l’obbligo verrà esteso a tutti i soggetti IVA (seppur permanga ad oggi un piccolo alone di dubbio legato alla concessione della deroga da parte dell’Unione Europea, che pare però in via di risoluzione).

Vantaggi concreti per le PMI e professionisti

Ma quali sono i reali (e tangibili) vantaggi derivanti dall’utilizzo della fattura elettronica nelle transazioni commerciali? Ecco una lista riassuntiva:

• Esenzione dagli obblighi dello spesometro e della comunicazione periodica della liquidazione IVA • Priorità nei rimborsi IVA, massimo entro 3 mesi dopo la dichiarazione

• Soppressione della comunicazione dei dati di contratti stipulati dalle società di leasing

• Esenzione dal modello Intrastat

• Riduzione del periodo di accertamento da 5 a 4 anni, così come già previsto per la fattura cartacea

• Predisposizione totale per la dematerializzazione del processo di gestione del ciclo attivo e passivo, sia direttoc he mediante commercialista.

• Riduzione dei tempi e dei costi per la gestione dei documenti contabili (con un beneficio, stimato dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione di Milano, stimato tra i 7,5 e 11,5 euro a fattura per chi produce/riceve un volume di fatture superiore alle 3.000 annuali).

Una volta compilata la fattura, l’operatore economico dovrà dotarsi di un convertitore che generi un file in formato xmlpa e procedere alla firema digitale e all’invio della fattura elettronica attraverso il Sistema di Interscambio. Come già avviene per le Fatture verso la PA, tutto il meccanismo di notifiche e ricevute permette al cedente/prestatore di avere sotto controllo lo stato di consegna del documento e al cliente di accettarla o rifiutarla, facilitando anche il processo di riconciliazione.

Il ruolo di Digithera

Troppo occupato per poterti prendere cura di ogni dettaglio dell’invio delle fatture elettroniche? Digithera ti viene in soccorso, consentendoti di automatizzare l’intera gestione del ciclo di fatturazione con tutti i sensibili vantaggi già elencati più altri di natura economica, fiscale ed operativa. Richiedi maggiori informazioni o consulta la pagina relativa al nostro servizio di fatturazione B2B