L'Agenzia delle Entrate ha emanato la Circolare 15/E per chiarire alcuni aspetti sulla regolarizzazione delle fatture elettroniche.
Alle note di credito emesse per fatture del 2015 va applicato lo split payment: il fornitore della P.A. non deve portare in detrazione l'IVA corrispondente alla variazione, ma gli basta un'annotazione come promemoria sul registro IVA delle vendite.
La Pubblica Amministrazione, invece, dovrà adottare accorgimenti diversi a seconda che la nota si riferisca ad acquisti commerciali o istituzionali. Per quanto riguarda le Note di accredito che rettificano una fattura del 2014, vanno applicate le regole ordinarie, non quelle relative alla scissione dei pagamenti. I fornitori devono registrare la nota, con segno negativo, nelle vendite, rettificando così il proprio debito per IVA.
In caso di acquisti che riguardano la sfera istituzionale, fatto in ogni caso salvo il diritto alla restituzione dell'importo, la Pubblica Amministrazione non dovrà valorizzare nulla. Ci sono però dubbi nell'ambito commerciale: secondo la circolare, la nota va inserita nel registro a debito (dove di fatto subirebbe l'applicazione della scissione), mentre non viene menzionata la possibilità di registrazione, sempre con segno meno, sul registro IVA degli acquisti. Comunque, in un ottica di semplificazione, è stato previsto che si possa applicare lo split anche sulle note relative a fatture 2014, quello che conta sono le indicazioni dei fornitori della Pubblica Amministrazione.
Potete trovare una scheda riassuntiva a questo articolo de Il Sole 24 Ore, mentre il comunicato stampa dell'Agenzia delle Entrate è presente nella nostra pagina Normativa.
Il testo della circolare 15/E lo potete invece trovare qui.