Il 1 Ottobre 2019 è oramai dietro l’angolo e con esso l’entrata in vigore dell’obbligo per tutti gli enti del Servizio Sanitario Nazionale di adeguarsi al sistema Nodo Smistamento Ordini, tramite cui trasmettere i propri ordini in formato Ubl Peppol Bis 3.0.

Sia i fornitori che gli enti pubblici possono utilizzare 4 diverse tipologie di canali per ricevere e inviare documenti via NSO:

  • Comunicazione applicativa su rete internet (con servizi esposti tramite web services)
  • Trasmissione dati tramite protocollo FTP;
  • Infrastruttura Peppol eDelivery Network.
  • PEC

Per quello che attiene le regole tecniche, sono previsti 3 processi:

  1. Ordine semplice: l’ente pubblico manda via NSO un ordine di acquisto comunicando in modo implicito di non essere in grado di gestire eventuali messaggi di risposta
  2. Ordinazione completa: a differenza del precedente prevede la capacità del cliente (ovvero dell’ente pubblico) di ricevere i messaggi di risposta dal fornitore
  3. Ordinazione pre concordata: l’ordine è inviato dal fornitore in base a giustificativi o accordi derivanti da contratti inviati dal cliente mediante canali tradizionali.

NSO gestisce 4 tipi di documenti:

  • l’ordine (emesso all’azienda fornitrice dall’azienda sanitaria)
  • l’ordine pre-concordato (inviato dal fornitore alla PA)
  • la risposta (ovvero quel documento che permette alla pubblica amministrazione di accettare, modificare o rifiutare l’ordine del cliente)
  • l’ordine di riscontro che consente alla PA di confermare, declinare o sostituire le risposte con modifiche

Fatti trovare pronto e non perdere l’opportunità di usufruire di <NSOtoPDF>, il Web Service gratuito di Digithera per convertire Ordini NSO o DDT Peppol!