La scissione dei pagamenti, nota anche come Split Payment, è stata introdotta con la Legge di Stabilità del 2015 (Legge N. 190/2014) come misura temporanea straordinaria, per fronteggiare l’evasione fiscale nel nostro paese. Questa procedura prevede che il pagamento dell’imponibile sia separato dal versamento della corrispondente IVA, per tutte le operazioni effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni, che pagano l’imponibile al fornitore ma debbono versare l’IVA allo Stato, al contrario di ciò che prevede il sistema ordinario europeo con il versamento diretto da parte del cedente prestatore e non dal cessionario committente (come avviene regolarmente per le altre tipologie di transazioni anche in Italia).

Già nel 2017 l’Italia ha richiesto una deroga per prorogare l’applicabilità dello split Payment, correttamente accettata dalla Commissione Europea a seguito dell’analisi del sostanziale aumento di gettito IVA registrato nel biennio 2015-2017. Il 30 giugno 2020 scadrà quest’ultima proroga come indicato nella Decisione di Esecuzione 2017/784 del Consiglio UE, a seguito di tale data sarà quindi necessario adottare le norme generali europee sull’IVA.

Non è da escludere la possibilità che lo Stato italiano presenti una nuova istanza per richiedere un ulteriore estensione del termine di adozione, che permetterebbe di prolungare ulteriormente l’applicabilità della scissione dei pagamenti, e continuare con la strada intrapresa per la lotta all’evasione IVA.

La procedura, a seguito della presentazione di un’istanza da parte di uno stato membro, prevede un periodo di risoluzione di non oltre 8 mesi dalla data di ricevimento della richiesta da parte della Commissione, periodo durante il quale lo Split Payment rimarrebbe comunque pienamente operativo e utilizzabile data la presenza di un procedimento in atto. La presentazione di una nuova Istanza permetterebbe quindi di mantenere operativa la scissione dei pagamenti fino alla ricezione di un esito definito.

 

Aggiornamento 17/06: 

Stando a quanto riportato da diverse testate giornalistiche sembrerebbe essere stata ufficializzata la volontà del Governo di proseguire sulla strada della scissione dei pagamenti, ad annunciarlo il sottosegretario del MEF Barletta che ha confermato che il Governo italiano ha formalmente presentato richiesta di proroga alla Commissione europea. Richiesta che se accolta comporterebbe un'adesione al meccanismo di split payment fino al 30 giugno 2023.

Non resta che attendere la decisione della Commissione e del Consiglio dell'Unione europea a riguardo per comprendere meglio come evolverà il meccanismo dello split Payment.