Il 2020 è l’anno del cambiamento dell’e-invoicing sia a livello nazionale che europeo. Dall’inizio dell’anno abbiamo già assistito a diverse novità riguardanti la fatturazione elettronica e non solo: in Italia sono stati introdotti gli e-ordini via NSO per i fornitori del Sistema Sanitario Nazionale e stabilita la data di adozione del nuovo tracciato XML, mentre a livello comunitario entrerà a breve in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica europea.

A partire dal 18 aprile 2020 ne è infatti prevista l’adozione per tutte le pubbliche amministrazioni europee che dovranno essere in grado di poter ricevere e gestire la fatturazione elettronica. Le amministrazioni centrali e locali avranno l’obbligo di accettare le fatture ricevute nel formato XML UBL 2.1 e CII 16B, come illustrato nella direttiva comunitaria 2014/55/UE.

In modo analogo a quanto avvenuto con l’introduzione della e-fattura in Italia, le motivazioni che muovono questo cambiamento sono molteplici. L’adozione della fatturazione elettronica a livello europeo ha il compito di ridurre gli ostacoli al commercio transfrontaliero legati, direttamente o indirettamente, ai formati utilizzati e alla burocrazia dei singoli stati membri. Offrendo la possibilità alle singole amministrazioni di semplificare anche la gestione interna, grazie alla possibilità di applicare processi di automazione in fase di elaborazione dei dati contenuti nelle e-fatture. Permettendo inoltre ai singoli stati un monitoraggio più efficace della spesa pubblica, grazie alla maggior tracciabilità del documento elettronico.

Cosa cambia con la fatturazione Europea?

A livello operativo, andranno presi solamente alcuni piccoli accorgimenti in fase di compilazione del documento fiscale e nella scelta del provider di fatturazione elettronica, selezionando un partner in grado di operare su canale PEPPOL. Se utilizzate i servizi di Fatturazione Digithera, nessuna preoccupazione a riguardo, i nostri sistemi supportano pienamente la ricezione ed invio di documenti transitanti su canale PEPPOL.

 


Per il momento l’obbligo di fatturazione elettronica europea è rivolto esclusivamente alle transazioni B2G (verso la Pubblica Amministrazione), anche se molti stati si stanno muovendo anche per adottare soluzioni interne rivolte alla fatturazione B2B e B2C, come avvenuto nel panorama italiano ad inizio 2019. Per quanto riguarda la e-fattura verso privati, i prossimi paesi che hanno stabilito un periodo di introduzione sono Serbia a partire dal 2022 e Francia che ha previsto un generico “dopo il 2023”.

 


Anche il resto del mondo si sta muovendo verso la fatturazione elettronica, come possiamo vedere nel grafico redatto da Billentis, gli stati trainanti Extraeuropei sono principalmente concentrati in America Latina (LATAM) dove il processo di digitalizzazione è trainato direttamente dal settore pubblico e dall’autorità finanziaria che puntano a combattere l’evasione fiscale.

Per quanto riguarda l’Asia Pacifica, è previsto per il 2020 un vero e proprio boom di fatturazione elettronica con India e Vietnam pronte ad introdurre l’obbligo di fatturazione elettronica già nel corso dell’anno, mentre la Cina sembrerebbe pronta per il lancio sui mercati B2B e B2C.

Digithera è pronta per la fatturazione elettronica europea, contatta un nostro esperto per scoprire come non farti trovare impreparato al 18 aprile!